NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 4 Giugno, la Chiesa celebra la solennità della Santissima Trinità PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 04 Giugno 2023 07:20


Celebriamo oggi la solennità della Santissima Trinità, che può ritenersi la sintesi del cammino spirituale fin qui fatto dopo aver meditato sul mistero della Risurrezione e Ascensione al Cielo di nostro Signore Gesù Cristo e sul mistero dell'effusione dello Spirito Santo nella solennità della Pentecoste. Dalla seconda e terza persona della Santissima Trinità, oggi, la liturgia ci riporta al Padre, alla prima delle tre persone, che è creatore ed amore. La solennità di oggi, dunque, svela il volto di Dio, l'amore, e la modalità per riconoscerLo: aprirsi alla comunione d'amore della Trinità. Celebrare il mistero della Trinità, allora, non significa perdersi in speculazioni intellettuali: non arriveremo mai alla piena conoscenza del mistero trinitario; significa, invece, accogliere la libera e gratuita auto-comunicazione (libera iniziativa) di Dio nella nostra storia. Dio si è rivelato amando, e nel Suo amore, che ha vinto il male con la croce del Figlio, ci ottiene la partecipazione alla vita divina, che ci viene manifestata con il dono dello Spirito. Così, nel mistero della croce sono presenti le tre Persone: il Padre che dona al mondo il Figlio per salvare l'uomo; il Figlio che porta a compimento il disegno del Padre; lo Spirito che anima la nostra esistenza fino a trasformarla.     

 

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Prima lettura

Dal libro dell'Esodo        34,4-6.8-9
 

Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso.

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Salmo responsoriale

Rit. A te la lode e la gloria nei secoli!           dal salmo Dn 3, 52-56

 

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Seconda lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi        13, 11-13
 

La grazia di Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo.
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              3, 16-18


Dio ha mandato il Figlio suo perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
 

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Meditiamo insieme


La solennità di oggi medita il mistero del Dio di Gesù, un Dio che è comunione profonda, Trinità. Dio non è il solitario perfetto, l'incommensurabile, l'onnipotente - certo - ma solitario Motore Immobile (il sommo egoista bastante a se stesso?). Dio è festa, famiglia, comunione, danza, relazione, dono. Dio è tre persone che si amano talmente, che se la intendono così bene che noi - da fuori - ne vediamo solo uno. Abbiamo una così triste opinione di Dio! La Scrittura ci annuncia che Dio è una festa ben riuscita, una comunione perfetta. Che bello vedere realizzato in Dio ciò che noi da sempre desideriamo: tre persone che non si confondono, che non si annullano in un'indefinita energia cosmica, ma che, nella loro specificità, operano con intesa assoluta. A questa comunione siamo invitati come singoli e come comunità cristiana. È alla Trinità che dobbiamo guardare nel progetto di costruzione delle nostre comunità: la Chiesa è lo spazio pubblicitario della Trinità nel mondo d'oggi. Guardando alla Chiesa l'uomo si accorge di essere capace di comunione. Uniti nella diversità, nel rispetto l'uno dell'altro, nell'amore semplice, concreto, benevolo, facciamo diventare il nostro essere Chiesa splendore di questo inatteso Dio comunione.

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Preghiamo insieme

 

Chiediamo al Padre di renderci aperti alla guida dello Spirito, perché possiamo riconoscere in Gesù il Signore della nostra vita. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

Perché la Chiesa venga riconosciuta come popolo del Signore, che ha come legge la carità e come missione l’annunciare a tutti la salvezza. Preghiamo.
 
Perché i cristiani sappiano trovare nella preghiera e nella contemplazione la capacità di accostarsi al mistero del Dio uno e trino. Preghiamo.
 
Perché gli uomini di cultura e gli scienziati non cessino di cercare la verità e trovino in Dio la chiave delle risposte ai problemi del mondo. Preghiamo.
 
Perché i popoli ricchi ascoltino il grido dei diseredati, dei poveri e degli oppressi, e convertano il loro cuore alla condivisione e alla solidarietà. Preghiamo.
 
Perché nella nostra comunità scorra la linfa dell’unità e di quell’amore che rende bella e gioiosa la vita cristiana. Preghiamo.

O Santissima Trinità, Padre che ci hai creati, Figlio che ci hai redenti, Spirito che ci doni luce e forza, rendici consapevoli della tua presenza misteriosa e forte che opera in ogni cristiano, rendendoci testimoni del tuo amore nel mondo. Per Cristo nostro Signore.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dalla prima lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo     (2, 1-16)

Il grande mistero della volontà d Dio

Seconda Lettura

Dalle «Lettere» di sant'Atanasio, vescovo  (Lett. 1 a Serap. 28-30; PG 26, 594-595. 599)

Luce, splendore e grazia della Trinità

Ufficio della solennità della Santissima Trinità. Te Deum.

 

Impegno di vita

Oggi, al mattino, a mezzogiorno e alla sera, mi segnerò con il segno della croce, per fare memoria dell'amore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.  

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perché ci ricordiamo sempre del nostro Battesimo in cui siamo stati segnati nel nome della Santissima Trinità.
 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Questa festa della Santissima Trinità è un canto all'amore condiviso. Il nostro Dio non è un Dio solitario, è Padre, fonte feconda; è Figlio, Parola fatta carne, amore vicino e fraterno; è Spirito, amore fatto abbraccio. Maria Grazia Pegoraro

 

 

Domenica 4 Giugno 2023

 

- Alle ore 12 il Santo Padre Francesco recita l'Angelus in Piazza San Pietro.


 

 

Domenica 4 Giugno 2023


- Alle ore 11 il Vescovo Guglielmo presiede l'Eucaristia nella Chiesa Maria Santissima delle Grazie in Fiumara di Piraino e amministra il sacramento della Cresima ad un gruppo di giovani.

- Alle ore 19 il Vescovo Guglielmo presiede l'Eucaristia con la Dedicazione della Chiesa parrocchiale di Sfaranda di Castell'Umberto.

Oggi, 3 Giugno, la Chiesa celebra la memoria di San Carlo Lwanga e Compagni, martiri PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 03 Giugno 2023 07:50

Tra il 1885 e il 1887, in Uganda i cristiani subirono una violenta persecuzione. Le vittime furono un centinaio. Tra loro Carlo, domestico del re Muanga dell'antico regno indipendente del Buganda, bruciato vivo insieme a dodici compagni il 3 giugno 1886. Carlo Lwanga, capo dei paggi reali, era stato battezzato durante l'evangelizzazione attuata dai Padri Bianchi, fondati dal cardinale Lavigerie. Inizialmente la loro opera, avviata nel 1879, venne ben accolta dal re Mutesa così come dal successore Muanga, che però si fece influenzare dal cancelliere del regno e dal capotribù. Tanto che decise la soppressione fisica dei cristiani, alcuni dei quali uccise con le proprie mani. Oggi il calendario ricorda ventidue martiri dell'Uganda, beatificati il 6 giugno 1920 da Benedetto XV e canonizzati da Paolo VI l'8 ottobre 1964. A loro è stato inoltre dedicato un grande santuario a Namugongo consacrato da Paolo VI nel 1969.

 

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Prima lettura

Dal ibro del Siracide        51, 17-27

Onorerò chi mi ha concesso la sapienza.

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Salmo responsoriale

Rit. I precetti del Signore fanno gioire il cuore.           dal salmo 18

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              11, 27-33

Con quale autorità fai queste cose?

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Meditiamo insieme


Probabilmente i sacerdoti non hanno assistito alla sfuriata di Gesù nel tempio, che ricorda a tutti le azioni simili compiute nel passato da altri profeti. Avvisati da qualche devoto zelante, subito si preoccupano di intercettare Gesù chiedendogli con quale autorità compie gesti tanto clamorosi. Vogliono sapere se ha il permesso di fare il profeta! Abbiamo sempre bisogno di mettere i bollini, di incasellare i doni e i carismi... Gesù, giustamente, non risponde. Non ha bisogno di alcun permesso così come non l'aveva il grande Giovanni battista. La folla ama il battezzatore e Gesù lo sa. I sacerdoti non possono sminuire l'azione di Giovanni e nemmeno riconoscerne l'autenticità, avendo tardato a riconoscerla. Il primo scontro diretto fra Gesù e la classe sacerdotale finisce in pareggio ma, purtroppo, lo scontro è destinato a incattivirsi. Proprio coloro che dicono di servire Dio e di custodirne le norme sono diventati chiusi e reazionari, incapaci di aprirsi alla novità che Dio continuamente propone. Non commettiamo lo stesso errore, restiamo sempre aperti alle continue sorprese di Dio!

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Preghiamo insieme


Nella missione pastorale affidata a Pietro, Gesù ha chiamato tutti a partecipare al suo servizio di amore. Preghiamo con fede, dicendo:

Signore, tu sai che io ti amo.

Per il Santo Padre Francesco successore di Pietro nel servizio universale della carità pastorale, perchè sia fedele alla sequela di Cristo anche fino al martirio. Preghiamo:

Per i sacerdoti, perchè al di là di ogni loro debolezza, amino con tutto il cuore il loro Signore e siano pastori zelanti della Chiesa. Preghiamo:

Per tutti coloro che sono disprezzati a causa della fede, della verità e della giustizia, perchè siano sostenuti dalla solidarietà dei fratelli. Preghiamo:

Per i poteri civili e le pubbliche autorità, perchè siano imparziali nell’amministrazione della giustizia e difendano i diritti dei più deboli. Preghiamo:

Per noi credenti, perchè ci ispiriamo al coraggio dei martiri nell’affrontare le prove e le lotte per il bene. Preghiamo:


O Dio, che nel sangue dei martiri hai posto il seme di nuovi cristiani, concedi che il mistico campo della Chiesa, fecondato dal sacrificio di san Carlo Lwanga e dei suoi compagni, produca una messe sempre più abbondante, a gloria del tuo nome.  

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro di Giobbe    (13, 13 - 14, 6)

Giobbe si appella al giudizio di Dio

Seconda Lettura

Dall'«Omelia per la canonizzazione dei martiri dell'Uganda» di san Paolo VI, papa     (AAS 56, 1964, 905-906)

La gloria dei martiri, segno di rinascita


Sabato della IV settimana, ufficio della memoria dal Comune di più martiri.  (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della solennità della Santissima Trinità.

 

Impegno di vita

La fede è un rischio, un salto nel buio, un abbandonarsi. L'appoggiarsi all'amore fedele di Dio, nell'oscurità dell'intelligenza e nel vuoto di ogni sicurezza, ci apre ad orizzonti infiniti, divini e ci aiuta ad uscire da noi stessi per entrare nel modo di vedere di Dio, che ci porta a diventare veramente più uomini, fatti a Sua immagine e somiglianza.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Perchè ogni autorità, costituita per il bene del popolo di Dio, sia un servizio che passa per la quotidiana donazione di sè a vantaggio dei fratelli.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

I popoli della fame interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell'opulenza. La chiesa trasale davanti a questo grido d'angoscia e chiama ognuno a rispondere con amore al proprio fratello. San Paolo VI  

  

  

 

 

Sabato 3 Giugno 2023

 - Oggi ricorre il 60° anniversario della morte del Papa San Giovanni XXIII.

 


 

 

Sabato 3 Giugno 2023


- Alle ore 19, nella Chiesa Madre di Brolo, il Vescovo Guglielmo presiede la Santa Messa vigiliare nella solennità della Santissima Trinità e conferisce il sacramento della Cresima ad un gruppo di giovani.

 

 

Oggi, 2 Giugno, la Chiesa ricorda San Felice da Nicosia, religioso PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 02 Giugno 2023 07:46

Giacomo Amoroso nacque a Nicosia nel 1715; nel 1733 decise di chiedere di entrare come fratello laico nell'ordine dei Cappuccini, ma non fu accolto, anche a causa delle condizioni economiche precarie della sua famiglia alla quale era fondamentale il suo apporto. Una volta morti i genitori nel 1743 riprovò a chiedere di essere ammesso tra i Cappuccini direttamente al provinciale che era in visita a Nicosia, e, finalmente, dieci anni dopo la sua prima richiesta venne ammesso al noviziato nel convento di Mistretta con il nome di fra Felice. L'anno seguente fece la professione e fu inviato nello stesso suo paese di origine dove per 43 anni esercitò il compito di questuante. Nel convento esercitò vari lavori, portinaio, ortolano, calzolaio e infermiere, fuori era il questuante non solo a Nicosia ma anche nei paesi vicini, Capizzi, Cerami, Mistretta e Gagliano. Se per strada incontrava poveri con carichi particolarmente pesanti dava loro una mano per aiutarli, aiutava gli ammalati e cercava di fare qualcosa per i più bisognosi. Tutte le domeniche era solito andare a trovare i carcerati. Il superiore nonché padre spirituale spesso lo trattava duramente, lo umiliava appioppandogli nomignoli quali poltrone, ipocrita, gabbatore della gente, santo della Mecca, fra Felice rispondeva a ciò dicendo "sia per l'amor di Dio". Ancora il superiore spesso lo obbligò ad esibirsi nel refettorio del convento con abiti carnevaleschi, distribuendo una massa di cenere impastata come fosse ricotta fresca, che miracolosamente lo diventò veramente. Verso la fine del mese di maggio 1787 mentre era nel suo orto si accasciò senza più forze e dopo alcuni giorni nel suo letto raccomandandosi a S. Francesco e alla Madonna chiese al superiore il l'obbedienza di morire. Morì il 31 maggio del 1787. Fu dichiarato Beato da papa Leone XIII il 12 febbraio 1888. Papa Benedetto XVI, nella sua prima cerimonia di canonizzazione, lo ha proclamato santo il 23 ottobre 2005 in piazza San Pietro. 

 

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Prima lettura

Dal libro del Siracide         44, 1.9-13
 

I nostri padri furono uomini di fede, e le loro opere giuste non sono dimenticate.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore ama il suo popolo.           dal salmo 149 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              11, 11-25

La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni. Abbiate fede in Dio!

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Meditiamo insieme

 

Marco concentra tutta la vita pubblica di Gesù in Galilea, nell'arco di tre anni. Dieci capitoli del suo Vangelo sono dedicati alla sua missione. Gli ultimi quattro capitoli raccontano l'ultima settimana di vita di Gesù a Gerusalemme. Il primo incontro fra Gesù e il tempio si rivela un fallimento: appena entrato nel tempio, basta uno sguardo al Signore per capire che quello non è più il luogo dell'incontro con Dio. Gesù preferisce Betania a Gerusalemme. Il nome Betania significa la casa del povero. Tornando al tempio Gesù incontra un fico, simbolo della religiosità sacerdotale: rigoglioso e verdeggiante, solo all'apparenza vitale, non porta frutti. Così è di una religiosità che guarda solo all'apparenza, come quella che Gesù trova nel tempio. La purificazione del tempio, la clamorosa scena che Gesù compie nel luogo sacro, è ricca di simbolismo. Gesù è venuto per portare frutto, concepisce una fede che non si rinchiuda nel ritualismo sterile! Lo scontro con la classe sacerdotale ha inizio. In gioco c'è la visione stessa di Dio, la visione stessa della fede. Gesù è disposto a morire per difendere il vero volto del Padre...

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Preghiamo insieme



Cristo è casa di preghiera per tutte le genti, l'Unigenito nel cui nome il Padre esaudisce ogni supplica. Col cuore colmo di fede, diciamo:
Tu che puoi tutto, ascoltaci!

Ti invochiamo per la comunità dei credenti: rinnovala nell'operare e nell'essere perché il mondo gusti i frutti della sua pace. Preghiamo:

Ti invochiamo per i laici che stanno riscoprendo il vangelo: dona loro una continua sete della tua parola e la gioia di annunciarti fra gli uomini. Preghiamo:

Ti invochiamo per chi non sa o non osa parlarti: ascolta il suo muto desiderio di te e donagli un segno della tua benevolenza. Preghiamo:

Ti invochiamo per i responsabili del culto e degli edifici sacri: fà che la loro opera silenziosa aiuti i fedeli a mettersi davanti a te nella verità. Preghiamo:

Ti invochiamo per quelli che credono di potersi servire della religione come di un paravento: fà che si risveglino dal culto del loro io e finalmente incontrino te. Preghiamo:

Ti invochiamo per quanti partecipano a questa eucaristia: fà scaturire dal nostro cuore una preghiera viva, piena di perdono e di pace. Preghiamo:

O Padre, che hai guardato l’umiltà del tuo servo san Felice da Nicosia e gli hai rivelato i misteri del Regno; aprici all’ascolto del tuo Figlio diletto, mite e umile di cuore, per essere annoverati tra i piccoli del Vangelo e irradiare sul mondo la luce della vera sapienza.  

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro di Giobbe    (12, 1-25)

Risposta di Giobbe: Dio ha in mano ogni vivente; egli domina l'umana sapienza

Seconda Lettura

Dal «Commento al libro di Giobbe» di san Gregorio Magno, papa    (Lib. 10, 47-48; PL 75, 946-947)

La testimonianza interiore

Venerdì della IV settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Gesù quando passa produce sempre vita: ecco perché giochiamo nel rapporto con Lui la fecondità o la sterilità della vita! Se rimaniamo uniti a Lui produrremo sempre frutto; il rimanere in Lui è il gesto del povero che accoglie, conserva, crede e diventa suo discepolo.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Perchè quanti testimoniano il vangelo con la forza dello Spirito Santo, abbiano il coraggio che nasce dalla loro unione con Cristo, che li rende partecipi della sua opera.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

«Dirai certamente: i rami sono stati tagliati perché io vi fossi innestato! Bene; essi però sono stati tagliati per mancanza di fede, mentre tu rimani innestato grazie alla fede. Tu non insuperbirti, ma abbi timore! Se infatti Dio non ha risparmiato quelli che erano rami naturali, tanto meno risparmierà te!». S. Paolo di Tarso

 

   

  

 

Venerdì 2 Giugno 2023

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

 

 

 

 

Venerdì 2 Giugno 2023

NESSUN EVENTO DA SEGNALARE

Oggi, 1 Giugno, la Chiesa celebra la memoria di San Giustino, filosofo e martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 01 Giugno 2023 07:14

La sua famiglia è di probabile origine latina e vive a Flavia Neapolis, in Samaria. Nato nel paganesimo, Giustino studia a fondo i filosofi greci, e soprattutto Platone. Poi viene attratto dai Profeti di Israele, e per questa via arriva a farsi cristiano, ricevendo il battesimo verso l'anno 130, a Efeso. Ma questo non significa una rottura con il suo passato di studioso dell'ellenismo. Negli anni 131-132 lo troviamo a Roma, annunciatore del Vangelo agli studiosi pagani. Al tempo stesso, Giustino si batte contro i pregiudizi che l'ignoranza alimenta contro i cristiani. Famoso il suo «Dialogo con Trifone». Predicatore e studioso itinerante, Giustino soggiorna in varie città dell'Impero; ma è ancora a Roma che si conclude la sua vita. Qui alcuni cristiani sono stati messi a morte come "atei" (cioè nemici dello Stato e dei suoi culti). Scrive una seconda Apologia, indirizzata al Senato romano, e si scaglia contro il filosofo Crescente. Ma questo sta con il potere, e Giustino finisce in carcere, anche lui come "ateo", per essere decapitato con altri sei compagni di fede, al tempo dell'imperatore Marco Aurelio.

 

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Prima lettura

Dal libro del Siracide        42, 15-26
 

Della gloria del Signore sono piene le sue opere.

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Salmo responsoriale

Rit. Dalla parola del Signore furono fatti i cieli.           dal salmo 32

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              10, 46-52

Rabbunì, che io veda di nuovo!

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Meditiamo insieme

 

Diversamente dal giovane ricco che ha paura di perdere le certezze che ha, diversamente dai discepoli atterriti dall'idea di dover subire persecuzione e dagli apostoli che litigano per i primi posti, il modello del credente diventa Bartimeo, cieco che mendica all'uscita di Gerico, sperando di avere una moneta dai pellegrini che stanno affrontando l'ultima tappa per salire a Gerusalemme. Meno di trenta chilometri separano ormai Gesù dalla sua morte. E sul ciglio della strada il cieco, immagine simbolo di ognuno di noi, compie ciò che noi fatichiamo a fare: grida il suo dolore, elemosina consapevole di non avere in sé la luce, chiede anche quando tutti gli dicono (anche gli uomini di Chiesa!) che è meglio tacere. E il Signore lo ascolta, lo accoglie, lo chiama. Anche noi, come gli apostoli, siamo chiamati a dire ad ogni uomo di avere coraggio perché il Signore ci chiama a salvezza. E così avviene: Bartimeo getta via il mantello che tiene sul grembo per raccogliere le monete, l'unica cosa che ha, per diventare discepolo. Il punito da Dio diventa il modello per ogni discepolato. Colui che deve dipendere dagli altri diventa l'unico che ha capito cosa fare...

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Preghiamo insieme


La nostra voce giunge al Signore che si china sulle nostre miserie: con la sua potenza risanatrice, ridà la vista ai ciechi, la speranza agli afflitti, la pace ai peccatori. Con la fiducia di Bartimeo, diciamo: Donaci, o Dio, una fede viva!


Perché la Chiesa, edificio degli illuminati da Cristo, docilmente si lasci guidare e purificare dallo Spirito. Preghiamo:

Perché la luce del vangelo guarisca gli uomini da ogni cecità e sofferenza e accenda in essi la fede in Cristo figlio di Dio. Preghiamo:

Perché nessun uomo o organismo sociale osi impedire la professione e la testimonianza della fede. Preghiamo:

Perché la voce del Signore ci trovi pronti a lasciare tutto, per metterci, con la Chiesa, alla sequela del Cristo. Preghiamo:

Perché l'incontro personale col Signore che ci ha convocati alla sua mensa, sia per noi un momento di luce e liberazione. Preghiamo:
 
O Dio, che hai donato al santo martire Giustino una mirabile conoscenza del mistero del Cristo, attraverso la sublime follia della Croce, per la sua intercessione allontana da noi le tenebre dell’errore e confermaci nella professione della vera fede.  Amen.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro di Giobbe    (11, 1-20)

Discorso di Zofar: Credi tu di scrutare l'intimo di Dio?

Seconda Lettura

Dagli «Atti del martirio» dei santi Giustino e Compagni  (Cap. 1-5; cfr. PG 6, 1366-1371)

Ho aderito alla vera dottrina


 
Giovedì della IV settimana, ufficio della memoria dal comune di un martire; antifone proprie al Benedictus e al Magnificat.

 

Impegno di vita

Vedere significa credere. Vedere significa accogliere il dono di Dio nel Figlio dell'uomo Crocifisso.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Ti invochiamo, Padre, per i laici che stanno riscoprendo il Vangelo: dona loro una continua sete della tua parola e la gioia di annunciarti agli altri.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

Bartimeo potrebbe rappresentare quanti vivono in regioni di antica evangelizzazione, dove la luce della fede si è affievolita, e si sono allontanati da Dio, non lo ritengono più rilevante per la vita: persone che perciò hanno perso una grande ricchezza, sono «decadute» da un'alta dignità - non quella economica o di potere terreno, ma quella cristiana -, hanno perso l'orientamento sicuro e solido della vita e sono diventati, spesso inconsciamente, mendicanti del senso dell'esistenza. Benedetto XVI

 

  

 

Giovedì 1 Giugno 2023

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- S.E. Mons. Protase Rugambwa, Arcivescovo Coadiutore di Tabora (Tanzania);

- S.E. Mons. Joseph Augustine Di Noia, O.P., Arcivescovo tit. di Oregon City, Segretario Aggiunto del Dicastero per la Dottrina della Fede;

- S.E. Mons. Mirosław Adamczyk, Arcivescovo tit. di Otricoli, Nunzio Apostolico in Argentina;

- Delegazione della “Conferencia Eclesial de la Amazonía”;

- Il Dottor Daniel José Piñeio, Presidente della “Federación Mundial del Corazón”;

- Membri della “Fondation Internationale Religions et Sociétés”;

- Membri del “Consejo Empresarial de América Latina”.

 


 

 

Giovedì 1 Giugno 2023


- Alle ore 10, presso la Basilica Santuario di Tindari, il Vescovo Guglielmo presiede l'Incontro di formazione con il Clero giovane.

- Alle ore 18.30, nel Salone parrocchiale di Santo Stefano di Camastra, il Vescovo Guglielmo presiede l'Incontro sinodale del Vicariato di Santo Stefano di Camastra.

Oggi, 31 Maggio, la Chiesa celebra la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 31 Maggio 2023 07:31

Festa del «Magnificat», la Visitazione prolunga ed espande la gioia messianica della salvezza. Maria, arca della nuova alleanza, è teofora e viene salutata da Elisabetta come Madre del Signore. La Visitazione è l'incontro fra la giovane madre, Maria, l'ancella del Signore, e l'anziana Elisabetta simbolo degli aspettanti di Israele. La premura affettuosa di Maria, con il suo cammino frettoloso, esprime insieme al gesto di carità anche l'annunzio che i tempi si sono compiuti. Giovanni che sussulta nel grembo materno inizia già la sua missione di Precursore. Il calendario liturgico tiene conto della narrazione evangelica che colloca la Visitazione entro i tre mesi fra l'Annunciazione e la nascita di Giovanni Battista. 

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Sofonia        3, 14-18


Re d’Israele è il Signore in mezzo a te.

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Salmo responsoriale

Rit. Grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.           dal salmo Is 12, 2-6  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              1, 39-56

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili. 

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Meditiamo insieme

 

Maria conclude questo mese con una riflessione sul servizio: pur essendo preoccupata della sua situazione (porta nel grembo l'assoluto di Dio!) trova il tempo di rendere visita a sua cugina Elisabetta per assicurarsi della sua condizione e, ne sono certo, per verificare se tutto ciò che ha visto e sentito è opera di Dio o frutto di un'allucinazione. E l'incontro tra queste due donne è un'esplosione di gioia, un evento dello Spirito: Zaccaria e Giuseppe assistono divertiti alla danza di due donne gravide (Che mistero inafferrabile quello della gravidanza!) che raccontano e cantano e danzano l'opera che Dio ha fatto nella travagliata storia del suo popolo. Il canto del Magnificat è una splendida conferma di tutte le attese di Israele: allora era vero, allora tutto ciò che si aspettava non erano favole dei vecchi. Maria e Elisabetta vedono nelle pieghe della storia l'immensa volontà di Dio, il grande desiderio di salvezza di Dio. La loro piccola ed eccezionale storia viene riletta nell'immenso e benevolo progetto di bene che Dio ha sull'umanità. Leggete il Magnificat, amici, intessuto di citazioni della Bibbia, leggete il canto dell'intervento di Dio, leggete e gioite. E impariamo a leggere i nostri eventi personali, le piccole o grandi vicissitudini della vita alla luce del grande progetto che Dio ha sull'umanità e che compie attraverso di noi, se lo lasciamo fare.

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Preghiamo insieme


Preghiamo il Signore perchè ci faccia sempre più conoscere il mistero di Maria nella storia della salvezza, per imitare il suo esempio e godere sempre della sua protezione. Diciamo insieme:

Vergine santa, intercedi per noi.

Perchè la Chiesa abbia piena fiducia nel suo Signore, il quale opera sempre in maniera silenziosa per preparare gli eventi decisivi della nostra salvezza. Preghiamo: 

Perchè ogni nostra famiglia abbia la protezione della vergine Maria, e possa sperimentare la gioia di incontrare la salvezza portata da Cristo. Preghiamo: 

Perchè non ci scoraggiamo né ci vergogniamo dei nostri limiti e della nostra povertà, sicuri che Dio si serve delle cose umili per realizzare i suoi disegni di amore. Preghiamo: 

Perchè ogni madre sappia attendere il proprio figlio con l'amore e il desiderio con cui Maria ed Elisabetta hanno atteso il frutto del proprio grembo. Preghiamo:

Perchè le giovani generazioni sappiano imitare la sollecita prontezza di Maria nell'assistere e valorizzare le persone più anziane e indifese. Preghiamo:

Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo disegno di amore hai ispirato alla beata Vergine Maria, che portava in grembo il tuo Figlio, di visitare sant'Elisabetta, concedi a noi di essere docili all'azione del tuo Spirito, per magnificare con Maria il tuo santo nome.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal Cantico dei cantici     (2, 8-14; 8, 6-7)

La visita del Diletto

Seconda Lettura

Dalle «Omelie» di san Beda il Venerabile, sacerdote
  (Lib. 1, 4; CCL 122, 25-26, 30)

Maria magnifica il Signore che opera in lei


Ufficio della festa con parti proprie. Te Deum.

 

Impegno di vita

In questo giorno cercherò di trovare un po' di tempo per fare visita ad una persona ammalata o anziana o sola. Sarò premuroso nel curare i piccoli gesti di affetto che possono rendere speciale la mia visita.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Perchè Maria, vera arca dell'alleanza, sia portatrice della presenza e della benedizione di Dio, che viene come salvatore potente a liberare il suo popolo.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

Visitazione. Questo incontro delle due madri che attendono un figlio è fuori dell'ordinario. Nelle loro coscienze di credenti, illuminate dallo Spirito Santo, comprendono che il tempo della salvezza viene inaugurato da queste due giovani vite che portano in loro. E' certezza che Dio non ci inganna, ci tiene tra le sue mani, ci vuole bene e guiderà ogni attimo della nostra esistenza per appoggiarla su di Lui. card. Carlo Maria Martini

 

 Mese di Maggio 2023

Fioretto: Al termine del mese mariano non posso che esprimere il mio affetto filiale verso questa Madre così tenera con la preghiera del santo Rosario, secondo le sue intenzioni

Giaculatoria: Maria, Vergine della Visitazione, prega per noi.

 

 

 

 

Mercoledì 31 Maggio 2023


- Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre in Piazza San Pietro.



 

 

Mercoledì 31 Maggio 2023


- Alle ore 18 il Vescovo Guglielmo presiede l'Eucaristia nella Chiesa Maria Santissima Odigitria a Caronia Marina e amministra il sacramento della Cresima ad un gruppo di giovani.
 

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