NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 28 Marzo, la Chiesa celebra il Giovedì Santo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 28 Marzo 2024 07:19

 

 

IN MATTINATA, in tutte le Cattedrali del mondo, ogni Vescovo raduna, in modo particolare, tutti i sacerdoti della sua Diocesi, per quella suggestiva celebrazione definita Messa del Crisma, ossia la benedizione degli oli sacri: dei catecumeni, degli infermi e del sacro crisma. Momenti, grandi momenti, Cresima, Sacerdozio, Consacrazione episcopale, che sono, non solo la designazione e consacrazione di noi uomini nel nostro cammino vocazionale, ma sono espressioni della Forza dello Spirito. Davvero siamo "unti del Signore".
Ed è un momento, questo, che "fa vedere" come davvero la Chiesa è Corpo di Cristo, visibile nella grande Comunione dei sacerdoti con il vescovo: è la Festa dei sacerdoti e di tutti i fedeli, uniti in comunità con il proprio Vescovo. Un evento davvero grande e commovente.

 


 

MESSA CRISMALE

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         61,1-3.6.8-9
 

Il Signore mi ha consacrato con l’unzione. 

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Salmo responsoriale

Rit. Canterò per sempre l’amore del Signore.           dal salmo 88

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Seconda lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo         1, 5-8
 

Cristo ha fatto di noi un regno. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              4, 16-21

Lo Spirito del Signore è sopra di me. 

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Meditiamo insieme

Il Giovedì Santo è il giorno in cui si fa memoria dell’istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozio ministeriale. In mattinata, ciascuna comunità diocesana, radunata nella Chiesa Cattedrale attorno al Vescovo, celebra la Messa crismale, nella quale vengono benedetti il sacro Crisma, l’Olio dei catecumeni e l’Olio degli infermi. A partire dal Triduo pasquale e per l’intero anno liturgico, questi Oli verranno adoperati per i Sacramenti del Battesimo, della Confermazione, delle Ordinazioni sacerdotale ed episcopale e dell’Unzione degli Infermi; in ciò si evidenzia come la salvezza, trasmessa dai segni sacramentali, scaturisca proprio dal Mistero pasquale di Cristo; infatti, noi siamo redenti con la sua morte e risurrezione e, mediante i Sacramenti, attingiamo a quella medesima sorgente salvifica. Durante la Messa crismale, domani, avviene anche il rinnovo delle promesse sacerdotali. Nel mondo intero, ogni sacerdote rinnova gli impegni che si è assunto nel giorno dell’Ordinazione, per essere totalmente consacrato a Cristo nell’esercizio del sacro ministero a servizio dei fratelli. Accompagniamo i nostri sacerdoti con la nostra preghiera.  

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Rinnovazione delle promesse sacerdotali


Dopo l’omelia della Messa Crismale, il vescovo si rivolge ai presbiteri con queste parole:

Carissimi presbiteri,
la santa Chiesa celebra la memoria annuale del giorno
in cui Cristo Signore comunicò agli apostoli e a noi il suo sacerdozio.
Volete rinnovare le promesse,
che al momento dell’ordinazione
avete fatto davanti al vostro vescovo e al popolo santo
di Dio?

Presbiteri: Sì, lo voglio.

Volete unirvi intimamente al Signore Gesù,
modello del nostro sacerdozio,
rinunziando a voi stessi
e confermando i sacri impegni
che, spinti dall’amore di Cristo,
avete assunto liberamente verso la sua Chiesa?

Presbiteri: Sì, lo voglio.

Volete essere fedeli dispensatori dei misteri di Dio
per mezzo della santa Eucaristia e delle altre azioni
liturgiche,
e adempiere il ministero della parola di salvezza
sull’esempio del Cristo, capo e pastore,
lasciandovi guidare non da interessi umani,
ma dall’amore per i vostri fratelli?

Presbiteri: Sì, lo voglio.

Quindi, rivolgendosi al popolo, il vescovo continua:

E ora, figli carissimi, pregate per i vostri sacerdoti:
che il Signore effonda su di loro
l’abbondanza dei suoi doni,
perché siano fedeli ministri di Cristo, sommo sacerdote,
e vi conducano a lui, unica fonte di salvezza.

Diacono: Per tutti i nostri sacerdoti, preghiamo.

Ascoltaci, Signore.

Vescovo:
E pregate anche per me,
perché sia fedele al servizio apostolico,
affidato alla mia umile persona,
e tra voi diventi ogni giorno di più immagine viva
e autentica del Cristo sacerdote, buon pastore,
maestro e servo di tutti.

Diacono: Per il nostro Vescovo Guglielmo, preghiamo.

Ascoltaci, Signore.

Vescovo:
Il Signore ci custodisca nel suo amore
e conduca tutti noi, pastori e gregge,
alla vita eterna.

Amen.

Non si dice il Credo e si omette la preghiera universale.

 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei   (4, 14 - 5, 10)

Gesù Cristo sommo sacerdote

Seconda Lettura
Dall'«Omelia sulla Pasqua» di Melitone di Sardi, vescovo
(Capp. 65-67; SC 123, 95-101)

La pienezza dell'amore

Giovedì della II settimana, ufficio della feria della Settimana Santa (fino all'Ora Nona). Vespri propri (sono omessi da coloro che partecipano alla Messa vespertina). Compieta II della domenica: invece del responsorio breve si dice l'antifona Cristo per noi. Orazione Visita.   

 

Impegno di vita

Oggi parteciperò alla Messa Crismale che al mattino si celebra nella Cattedrale della mia diocesi e alla sera alla Messa nella Cena del Signore, preparandomi a fare, per tempo, una buona confessione pasquale.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per tutti i sacerdoti, perchè il Signore effonda su di loro l’abbondanza dei suoi doni, siano fedeli ministri di Cristo, sommo sacerdote, e conducano i fedeli a lui, unica fonte di salvezza.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Il Giovedì Santo è in modo particolare il nostro giorno. Nell’ora dell’Ultima Cena il Signore ha istituito il sacerdozio neotestamentario. “Consacrali nella verità” (Gv 17,17), ha pregato il Padre – per gli Apostoli e per i sacerdoti di tutti i tempi. Con grande gratitudine per la vocazione e con umiltà per tutte le nostre insufficienze rinnoviamo in quest’ora il nostro “sì” alla chiamata del Signore: Sì, voglio unirmi intimamente al Signore Gesù – rinunciando a me stesso … spinto dall’amore di Cristo.  Benedetto XVI

 

MESSA VESPERTINA "IN CENA DOMINI"


La liturgia della Messa in Coena Domini ci offre i parametri essenziali per vivere questo giorno, iniziato con la messa crismale della benedizione degli oli, presieduta dai vescovi Diocesani o dal Vescovo di Roma, in Vaticano, e che si conclude con la messa dell'istituzione dell'eucaristia e con l'adorazione eucaristica, con gli altari della reposizione, in cui viene collocato Gesù sacramentato, dopo aver concluso il rito della santa messa. Su tre aspetti importanti di questa giornata, intendo indirizzare la mia riflessione e meditazione: la consacrazione degli oli, l'eucaristia-sacerdozio, la carità-servizio-fraternità.
Il giovedì santo, soprattutto nella messa in Coena Domini siamo convocati dal Signore nella santa assemblea per rivivere il cenacolo della carità e dell'amore dell'ultima cena del Signore. Al centro di questo momento c'è l'istituzione dell'eucaristia, come ci rammentano in dettaglio i tre vangeli sinottici, che riportano le parole di Gesù e ciò che disse e fece in quella sera santa, prima della sua Pasqua: Prendete e mangiate... Prendete e bevete... Fate questo in memoria di me". La Chiesa rinnova questo memoriale della morte e risurrezione del Signore con la celebrazione della santa messa, attualizzazione dell'evento salvifico di Cristo per la redenzione del genere umano. Si tratta di un evento che si rinnova in modo incruento, senza versamento di sangue, ma realmente. Gesù nuovamente si offre in sacrificio per noi, perché da questo sacrificio scaturisca per tutti gli uomini il dono dell'amore. 

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Prima lettura

Dal libro del'Esodo         12,1-8.11-14
 

Prescrizioni per la cena pasquale.

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Salmo responsoriale

Rit. Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.           dal salmo 115

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Seconda lettura

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi         11, 23-26
 

Ogni volta che mangiate questo pane, annunciate la morte del Signore. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              13, 1-15

Li amò sino alla fine. 

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Meditiamo insieme

Gesù trascorre l'ultimo periodo della sua vita terrena con i suoi discepoli e dimostra il suo amore con un esempio concreto: si mette a lavare i loro piedi e li invita a fare altrettanto, non esclude nessuno (nemmeno Giuda, prossimo al tradimento). Egli ci insegna che amare gli altri è "servirli", è volere bene "sino alla fine", sempre in ogni circostanza, perché nulla deve fermare il nostro amore.
Anche a noi Gesù chiede di imitare il suo gesto di servizio, di essere vicini soprattutto agli ultimi, ai poveri (in senso materiale e spirituale): ricordiamoci che come Gesù siamo venuti sulla terra per servire e non per essere serviti (cf Mt 20,18).

Chi durante la cena si china a lavare i piedi degli ospiti è lo schiavo della casa. L'ultima cena di Gesù con i suoi discepoli è segnata - anche - da questo gesto: il maestro, il Signore, compie un'azione inadatta alla sua persona, secondo la visione dei suoi stessi discepoli. Ma è proprio questo il gesto adeguato al vero servo del Signore. È il gesto del vero Maestro, è il gesto che va molto oltre del semplice lavaggio dei piedi: rinvia alla comprensione della purificazione della persona acquisita grazie al sacrificio di se stesso da parte di Gesù.
Per questo i discepoli sono/siamo invitati a seguire il suo esempio: fare come ha fatto lui a loro; compiere questo gesto per ricordare che il Maestro è il Signore, l'Inviato del Padre, il Salvatore. E non è l'unico gesto dell'ultima cena da fare in memoria di Lui. Anche lo spezzare il pane e il condividere il calice rientrano in questo contesto della famiglia dei discepoli fedeli che si radunano attorno al tavolo dell'Alleanza e che si impegnano ad osservare i suoi comandamenti, uno in particolare, il fondamentale: "amatevi gli uni gli altri" (cf Gv 15,17).

 

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Preghiamo insieme


Fratelli e sorelle, siamo qui riuniti per commemorare l’istituzione dell’Eucaristia. Domandiamo la grazia di comprendere la grandezza del dono che Cristo ci ha fatto poco prima della sua morte, e di saperne godere i frutti. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

Per la Chiesa: perché nella sua catechesi continui a inculcare nei fedeli che la celebrazione dell’Eucaristica è il centro di tutta la vita cristiana, preghiamo.

Per i ministri della Chiesa: perché l’Eucaristia, memoriale del Signore, li aiuti a promuovere l’unità di tutti i cristiani in lui, preghiamo.

Per i cristiani: perché, uniti come fratelli e sorelle, manifestino sentimenti di autentica carità pur nelle solitudini di oggi, preghiamo.

Per coloro che cercano di comunicare i valori in ambienti ostili: perché il Signore, in questa giornata in cui è stato istituito il sacerdozio, susciti nuove vocazioni e dia a tanti giovani la capacità di rispondere, preghiamo.

Per la nostra comunità: perché le celebrazioni eucaristiche domenicali si svolgano in un clima di fede, speranza e carità, preghiamo.

Signore Gesù, prima di ritornare al Padre hai voluto lasciarci il memoriale della tua passione, morte e risurrezione. Fa’ che prendiamo sempre più coscienza di questo grande dono del tuo amore e vi partecipiamo con fede. Tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli.

 

  

 

Giovedì 28 Marzo 2024


-  Alle ore 9,30 il Santo Padre Francesco presiede nella Basilica Vaticana la Santa Messa Crismale con la Benedizione degli Oli.

- Alle ore 16, nel carcere di Rebibbia, il Santo Padre Francesco presiede la Santa Messa nella Cena del Signore con il rito della lavanda dei piedi.


 

Giovedì 28 Marzo 2024


- Alle ore 9.30, nella Basilica Santuario di Tindari, il Vescovo Guglielmo presiede la Santa Messa Crismale con la benedizione degli Oli; parteciperanno i Presbiteri della diocesi di Patti e le comunità parrocchiali.

- Alle ore 19, nella Basilica Cattedrale, il Vescovo Guglielmo presiede la Santa Messa nella Cena del Signore con il rito della lavanda dei piedi.

Oggi, 27 Marzo, la Chiesa celebra il Mercoledì della Settimana Santa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 27 Marzo 2024 07:17

 

La Chiesa ci fa ricordare in questo Mercoledì Santo il tradimento di Giuda e dobbiamo stare bene attenti a non cadere in facili accuse. La Parola è sempre per noi, per l'oggi; la figura di Giuda, che tradisce il Maestro, che con ipocrisia continua a stare con Lui e con gli altri discepoli, deve servirci perciò da specchio, per verificare qual è il nostro posto nella Chiesa, come procede la nostra vita al seguito di Cristo. Altro passo importante è l'indicazione che Gesù dà ai suoi per trovare un luogo dove celebrare la Pasqua. Come per l'asino utilizzato per entrare a Gerusalemme (Mc 11,1-11), così anche in questo caso Gesù chiede l'aiuto dell'uomo, chiede di lasciarlo entrare nella sua casa, di mettere a disposizione se stesso perché il progetto di Dio si realizzi. Il sacrificio pasquale richiede la nostra partecipazione, non possiamo restare indifferenti, come se la cosa non ci interessasse, e continuare a vivere rivolti verso i nostri impegni, i nostri affetti, le nostre responsabilità. Il sacrificio di Cristo per noi ci spinge ad uscire allo scoperto e a partecipare alla sua morte e alla sua resurrezione.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         50, 4-9
 

Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. (Terzo canto del Servo del Signore)

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Salmo responsoriale

Rit. O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi.           dal salmo 68 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              26, 14-25

Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! 

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Meditiamo insieme

In Matteo la figura di Giuda assume il contorno drammatico del discepolo amato e chiamato dal Signore che rifiuta di accogliere l'invito alla conversione. È come noi, Giuda, esattamente come noi: un discepolo che pensa di forzare la mano a Dio. La disperazione di Giuda dopo l'arresto di Gesù si spiega solamente se il suo progetto non prevedeva un tale catastrofico epilogo! Cosa voleva ottenere, allora, Giuda? Forse voleva far incontrare Gesù col Sinedrio, forse voleva spingere Gesù a manifestare la sua potenza, chissà... Povero Giuda, che tanto ci assomiglia! Eppure, durante la cena, Gesù ancora gli offre un'opportunità di redenzione. L'apostolo chiede al Maestro: è lui il traditore? Gesù gli offre una possibilità: tu lo dici. Tu, Giuda, decidi se diventare traditore, se allontanarti dal sogno, dal progetto, se lasciarti travolgere dalla parte oscura, se lasciarti prendere dallo scoramento. Ciascuno di noi ha di fronte a sé l'immenso dono della libertà: il discepolo può diventare il traditore. Ma questo non cambia il giudizio che Gesù esprime su ciascuno di noi. Non lasciamo che i nostri sbagli, i nostri piccoli o grandi tradimenti ci allontanino dal Dio che mai si allontana.  

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Preghiamo insieme


Gesù, servo sofferente, ci insegna la vera sapienza: quella che viene dall'alto e confida nell'aiuto del Signore. Perciò lo invochiamo dicendo: Nella prova assistici, Signore!

Per la Chiesa: fà che sia fedele, paziente e coraggiosa, per non tradire il Cristo suo sposo. Ti preghiamo:

Per i pastori della comunità cristiana: mantienili nella carità, anche se devono lottare in difesa dei piccoli e dei poveri. Ti preghiamo:

Per i popoli e le nazioni: fa’ che compiano un buon cammino sulla via del dialogo, perchè vi sia per tutti un futuro di pace. Ti preghiamo:

Per le famiglie: fa’ che, condividendo affetti, beni e speranze, siano profezie di una vita riconciliata nella fraternità e nell'amore. Ti preghiamo:

Per ciascuno di noi: fa’ che non ci stanchiamo di purificare continuamente il nostro cuore per ospitare con gioia la presenza di Cristo, nostra pasqua. Preghiamo:

Padre misericordioso, accogli la supplica che sale a te. Te lo chiediamo con fede rinnovata in prossimità della Pasqua, giorno d'amore e di salvezza, in cui Gesù ha versato il suo sangue perchè fossimo purificati dalla colpa e avessimo parte nella tua gloria. Lui è Dio e vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.
   

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei     (12, 14-29)

Accostiamoci al monte del Dio vivente

Seconda Lettura

Dai «Trattati su Giovanni» di sant'Agostino, vescovo (Tratt. 84, 1-2; CCL 36, 536-538)

La pienezza dell'amore

Mercoledì della II settimana, ufficio della feria della Settimana Santa. A Lodi e Vespri antifone proprie. 

Impegno di vita

Sarei capace di sopportare un insulto o di essere coperto di vergogna a causa della fede? Vivo questa giornata nella fedeltà al Padre, manifestandola con coraggio, senza la paura del giudizio altrui.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per tutti i cristiani che si preparano a celebrare la Pasqua, perchè possano sentirsi amati da Dio, che ha donato il suo Figlio per la salvezza di tutta l'umanità, e testimoniare questo amore con la loro vita.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

La cena non è soltanto l'ultimo annuncio della passione, l'ultima occasione per Gesù di affermare che egli sa che cosa sta per accadergli e ne conosce il significato: è una realtà che Gesù stesso ha voluto porre per dare il senso da lui voluto alla morte che lo attende. J. Guillet

 

  

 

Mercoledì 27 Marzo 2024


- Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco nell'Aula Paolo VI. 



 

Mercoledì 27 Marzo 2024

NESSUN EVENTO DA SEGNALARE

 

Oggi, 26 Marzo, la Chiesa celebra il Martedì della Settimana Santa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 26 Marzo 2024 07:03

 

La liturgia del Martedì Santo ci presenta uno degli amici di Gesù, Giuda Iscariota, che lo abbandona e lo tradisce. Ecco lo stato di sconforto che può aver avuto Gesù nel constatare che, nonostante il suo impegno, è sempre stato rifiutato, anche dagli amici, per cui esclama dal profondo del cuore "invano ho faticato", ma, nonostante l'apparente fallimento, Gesù non perde mai la fiducia in Dio suo Padre, sicuro che Dio può trarre il bene anche dal male. Dal rifiuto di Gesù, da parte del popolo ebreo, Dio trae qualcosa di positivo, perché la proposta di salvezza viene estesa a tutta quanta l'umanità; anche il tradimento di Giuda è qualcosa di negativo, ma Dio riesce a ricavarne qualcosa di buono, perché il tradimento ha portato Gesù a morire e risorgere per l'umanità. Le nostre vie sono diverse dalle vie di Dio, Dio sa costruire sempre qualcosa di nuovo, nonostante le apparenze del fallimento, e questo ci deve incoraggiare quando ci sembra che tutto quanto crolli, quando ci sembra che ormai siamo inutili, che siamo insignificanti; dobbiamo avere sempre lo stesso atteggiamento del Servo sofferente, che non ha perso mai la fiducia nel Signore che anche dalle cose negative ha saputo trarre qualcosa di positivo.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         49, 1-6
 

Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra. (Secondo canto del Servo del Signore) 

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Salmo responsoriale

Rit. La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.           dal salmo 70

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              13,21-33.36-38

Uno di voi mi tradirà… Non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte.

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Meditiamo insieme

In Giovanni il racconto della cena è denso di stupore che si fa largo nella drammaticità del momento. Gesù salva Giuda dal suo tradimento e Pietro dalla sua supponenza. Il boccone (l'Eucarestia!) dato a Giuda è l'ultimo tentativo del Maestro per manifestargli la misura del suo amore e il suo perdono. Giuda vede in quel gesto, che è un sacramento d'amore, un gesto di sfida. È notte profonda, nel suo cuore, buio fitto. È perso, Giuda, certo, ma non è venuto esattamente per chi è perduto, il Salvatore del mondo? Pietro, invece, accentua la distanza dagli altri, si tira fuori, pensa di essere il primo della classe. Ingenuo ed illuso: dovrà confrontarsi con la fragilità della propria fede per poter diventare, infine, il garante della fede dei fratelli. E fra questi due tradimenti Gesù afferma l'incredibile: il gesto che segna il momento più catastrofico della sua vicenda terrena diventa, per lui, l'occasione per manifestare lo straordinario progetto che Dio ha sul mondo, il suo volto autentico. In questa settimana sediamoci a meditare quanto è grande l'amore di Dio su ciascuno di noi. Nessuno è perso, agli occhi di Dio: siamo tutti oggetto della sua opera di salvezza. 

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Preghiamo insieme

 

 

Dio ha un progetto di felicità per ciascun uomo e niente può impedire la sua volontà di salvezza. Dinanzi alle nostre sconfitte, confidiamo in lui e preghiamo:
Salvaci, Signore.

Nella Chiesa tu sei amato ma, per la nostra debolezza, sei anche tradito continuamente: aiuta le comunità cristiane a testimoniare il Cristo crocifisso, umiliato ed assaltato. Preghiamo:

Con la voce dei poveri spesso ci inviti a te, ma quasi sempre ci allontaniamo indifferenti: indica alla comunità degli uomini la via della riconciliazione. Preghiamo:

Ci chiedi di servire con amore, ma noi vogliamo piuttosto essere serviti: allontanata dal cuore dell'uomo la sete del potere che opprime e distrugge. Preghiamo:

Ci scandalizziamo per il tradimento degli altri, ma chiudiamo gli occhi sulle nostre molteplici colpe: non permettere che qualcuno giudichi e condanni confidando unicamente in se stesso. Preghiamo:

Dividiamo lo stesso pane eucaristico, ma siamo restii a fare comunione col prossimo: rendici pane spezzato che, alla sequela del Cristo, sa condividere le ansie e le gioie dell'umanità. Preghiamo:

Signore Gesù, lascia che come l'apostolo evangelista Giovanni appoggi tutto il mio essere sul tuo cuore. Fammi percepire in esso tutto l'Amore che tu hai per me, fammi ordinare le mie energie di amore con la mia emozionalità immersa nella tua divina umanità.

 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 

 Prima Lettura

 

Dalla lettera agli Ebrei   (12, 1-13)

 

Camminiamo con lo sguardo fisso su Gesù

 

Seconda Lettura

 

Dal libro «Su lo Spirito Santo» di san Basilio Magno, vescovo   (15, 35; PG 32, 127-130)

 

Unica è la morte al mondo e unica la risurrezione dei morti

 

Martedì della II settimana, ufficio della feria della Settimana Santa. A Lodi e Vespri antifone proprie. 

 

Impegno di vita

Mi impegno a vivere con umiltà la parola di oggi, per imparare a seguire Cristo fin sotto la croce.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Signore, tu che per amore nostro hai perdonato il tradimento dei tuoi discepoli, custodisci la tua Chiesa, perchè sappia sollevarsi nonostante le difficoltà e gli ostacoli che vive per l'annuncio del tuo regno.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Povero Pietro! Cercava un sostegno in se stesso, invece di appoggiarsi sulla forza del Buon Dio. Sono certa che se avesse detto umilmente a Gesù: "Ti prego, dammi il coraggio di seguirti fino alla morte", quel coraggio gli sarebbe stato concesso immediatamente. Santa Teresa di Lisieux

 

  

 

Martedì 26 Marzo 2024

 

 


 

Martedì 26 Marzo 2024

 NESSUN EVENTO DA SEGNALARE 

 

Oggi, 25 Marzo, la Chiesa celebra il Lunedì della Settimana Santa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 25 Marzo 2024 07:16

 

Oggi, per la coincidenza con il lunedì della Settimana Santa, la solennità dell'Annunciazione del Signore si trasferisce a lunedì 8 Aprile.

La liturgia del Lunedì Santo ci fa uscire da Gerusalemme ancora tutta in agitazione per gli avvenimenti del giorno precedente e ci conduce nella calma atmosfera di Betània, in casa degli amici Marta, Maria e Lazzaro, presso i quali Gesù, per l'ultima volta, va a cercare un po' di ristoro fisico e morale. Qui, in questo familiare incontro, possiamo ulteriormente scoprire le ricchezze di umana sensibilità del cuore di Cristo Signore. Maria compie il gesto dell'unzione per intuizione d'amore, quasi presagendo la sorte cui il Maestro stava per andare incontro. La donna sa quanto sia preziosa - ben più del nardo - la presenza del Signore tra di noi. Quello che a Giuda sembra troppo, per lei è ancora poco: il profumo versato vuole significare il dono di sé che ella nel profondo del cuore ricambia al suo Signore che va a morire per lei, per tutti.
 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         42, 1-77
 

Non griderà, non farà udire in piazza la sua voce. (Primo canto del Servo del Signore) 

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore è mia luce e mia salvezza.           dal salmo 26 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              12, 1-11

Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura. 

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Meditiamo insieme

Tutto si tinge di serena mestizia all'inizio della più grande delle settimane. Ora per ora, ripercorriamo l'ultimo scorcio di vita del Maestro Gesù. Ci immaginiamo l'odore forte degli ulivi, in quell'inizio di aprile, la luce abbagliante di Gerusalemme, la folla che sale verso il Tempio splendido e adorno di ogni meraviglia. Facciamo nostro lo sguardo del Rabbì. E le sue emozioni. A pochi giorni dalla cena, Giovanni ci parla del gesto dell'unzione, che attribuisce a Maria di Betania, la mistica che ascolta la Parola, che si è scelta la parte migliore. Profumo di nardo, il suo, gesto inutile, spreco immane, sottolinea Giuda. È vero, dice Gesù, è uno spreco quello di Maria, ma invita Giuda a prendere i poveri con sé, non a far loro l'elemosina. E noi, amici, quale profumo di nardo possiamo offrire al Maestro? Quale gesto all'apparenza inutile sapremo offrire al Signore? Un quarto d'ora di adorazione, un mazzo di fiori a nostra madre, un'ora di gioco con i nostri figli? Così, gratis, senza calcolo, per tentare di imitare il gesto immenso e sconcertante di un Dio che, senza condizioni, muore per amore. Prepariamoci, amici, saliamo a Gerusalemme. 

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Preghiamo insieme

 

 Gesù, luce delle genti e nostra giustizia, viene per liberarci da ogni prigionia e cecità. Desiderosi della vita nuova, chiediamo: Donaci il tuo Spirito, Signore!


Per amarti nella Chiesa, anche quando non ci sembra tua perfetta trasparenza:
Per servirti nei poveri e in quelli che il mondo emargina:
Per spendere gratuitamente la nostra vita per te:
Per attendere con pazienza la tua venuta e la tua salvezza:
Per ricordare che siamo opera delle tue mani e tutti fratelli tra noi:
Per rispettare e venerare i tuoi modi di intervenire nella storia:
Per saperti accogliere nel nostro cuore profumato di adorazione e di amore:
Per sentirti vicino a noi peccatori, dalla fede incrinata e smorta:
Per seguirti ovunque, anche se non sappiamo dove il tuo amore ci conduce:
Per aprirci al mistero della croce, consegnandoti la nostra volontà come ha fatto il Cristo:

O Dio, creatore e salvatore nostro, che ci hai dato tutti i doni del tuo amore, ascolta la nostra voce. con il sacrificio del tuo Figlio Gesù, ti offriamo ciò che siamo, in semplicità e letizia, perchè il profumo della tua lode si spanda nell'universo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 

 Prima Lettura

  Dalla lettera agli Ebrei       (10, 19-39)

 Perseveranza nella fede. Attesa del giudizio

 

Seconda Lettura

 Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo    (Disc. Guelf. 3; PLS 2, 545-546)

 Gloriamoci anche noi nella Croce del Signore

 Lunedì della II settimana, ufficio della feria della Settimana Santa. A Lodi e Vespri antifone proprie.

Impegno di vita

Oggi prenderò sul serio l'invito che Giovanni mi rivolge col riprendere a scandire i giorni all'approssimarsi dell'«ora». Un invito a sostare più a lungo accanto al Maestro per apprendere la lezione dell'amore, in cui sono sempre troppo scadente.

 

 INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per quanti in questi giorni si accosteranno al sacramento della Riconciliazione per prepararsi alla Pasqua, perchè possano fare esperienza dell'amore del Padre che li accoglie con tenerezza.

  MESSAGGIO DEL GIORNO

Maria di Betania scandalizza i commensali per "tanto spreco". Ma Gesù apprezza e si capisce il perché: lo spreco dice la misura dell'amore. Chi ama ragiona con il cuore e non gioca al risparmio. Poiché la logica dell'amore è di non conoscere misura, di dare tutto. Elena Bosetti 

 

  

 

Lunedì 25 Marzo 2024

 Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede; con il Monsignor Armando Matteo, Segretario del medesimo Dicastero per la Sezione Dottrinale;

- S.E. il Signor Igli Hasani, Ministro per l’Europa e gli Affari Esteri di Albania;

- Membri della Rete “Jesuit Social Network”;

- Comunità dei Nigeriani in Roma.


 

Lunedì 25 Marzo 2024

 NESSUN EVENTO DA SEGNALARE

Oggi, 24 Marzo, la Chiesa celebra la Domenica delle Palme PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 24 Marzo 2024 07:19

Celebriamo oggi la Domenica delle Palme, ma più esattamente da un punto di vista liturgico, la domenica della Passione, in quanto commemoriamo l'ingresso solenne, gioioso e festoso di Cristo in Gerusalemme. Gesù entra in Gerusalemme per dare compimento al mistero della sua morte e risurrezione. Accompagniamo con fede e devozione il nostro Salvatore nel suo ingresso nella città santa, e chiediamo la grazia di seguirlo fino alla croce, per essere partecipi della sua risurrezione. Il Re dei Giudei viene accolto in modo singolare dalla popolazione, in segno di rispetto di apprezzamento per l'opera di Cristo. Egli viene riconosciuto come il Messia ed acclamato come figlio di Davide, come il Redentore. Il simbolo che caratterizza questa giornata sono infatti le palme. Come gli abitanti di Gerusalemme accolsero il Signore con le palme, così oggi noi siamo chiamati ad andare incontro a Cristo con le palme, simbolo di fede, di fedeltà, di coraggio, di martirio, di perfetta adesione alla volontà di Dio. Nell'iconografia cristiana la palma è infatti simbolo di un doppio valore: la fede e la pace. L'uno senza l'altro non possono esistere. La fede è, infatti, pace interiore e la pace ci porta alla fede ed è espressione della fede. Andare incontro al Signore oggi con le palme in mano è nostra sincera volontà di fare di questa Pasqua 2024 un tempo di pace e di riconciliazione con Dio e con i fratelli.
 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         50, 4-7
 

Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi, sapendo di non restare deluso. (Terzo canto del Servo del Signore) 

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Salmo responsoriale

Rit. Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato.           dal salmo 21 

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi         2, 6-11
 

Cristo umiliò stesso, per questo Dio lo esaltò. 

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Vangelo

Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Marco              14, 1 - 15, 47

La passione del Signore.

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Meditiamo insieme

In una stessa domenica la liturgia ci invita a fare memoria dell'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme e delle ultime ore della sua vita. Entriamo nella grande settimana che segna la nostra fede, la settimana santa.
È felice la folla, applaude, strappa i rami dagli ulivi che circondano Gerusalemme e dalle palme, stende i propri mantelli davanti al piccolo ciuchino spaventato che trotterella portando il Maestro Gesù che sorride. Piccola gloria prima della grande sconfitta, ingresso di un Messia riconosciuto tale dai piccoli e misconosciuto dai sacerdoti e dai potenti, re della beffa' che non entra solennemente a cavallo di un focoso destriero purosangue. Eccolo, ora, che scende nella ripida discesa di Betfage. Gli apostoli, divertiti, lo attorniano e lo sostengono, i bambini gridano giocando e correndogli avanti. Osanna, rabbì, osanna, Messia da strapazzo, osanna, agnello da macello. Osanna: goditi questo ultimo spiraglio di normalità, di festa, goditi questo momento di pace interiore, ora che ancora puoi. Sorride, il Padre, vedendo questo scampolo di umanità sognare, osare, cantare. Dall'alto delle mura i sacerdoti osservano con diffidenza e disgusto la scena che considerano ridicola mentre già pensano a come far sparire l'ennesimo, delirante falso profeta. Ma ora è il momento della festa, Signore. Osanna a te, Signore che ci hai cambiato la vita per sempre.
 

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Preghiamo insieme


Cristo Gesù, che ti sei fatto obbediente fino alla morte per donarci la pienezza della vita, ascolta la nostra preghiera, che con fiducia ti rivolgiamo dopo aver meditato sulla tua crocifissione.
Preghiamo insieme e diciamo: Cristo, nostra salvezza, ascoltaci.

Tu, che nella morte in croce hai unito cielo e terra, guarda alla tua Chiesa e donale pace e unità, perché sia segno nel mondo della tua salvezza, preghiamo.

Tu, che sei venuto per salvare tutti, da' agli sfiduciati la forza per superare le difficoltà della vita, il coraggio di affrontare la malattia e la premura della solidarietà a chi sta vicino a chi soffre, preghiamo.

Tu, che hai sofferto un'ingiusta condanna, dona forza e coraggio a chi lotta per la giustizia e a chi cerca la pace attraverso la riconciliazione e il rifiuto della violenza, preghiamo.

Tu, che al ladrone pentito hai promesso il paradiso, fa' che tutti i popoli ti possano riconoscere come unico salvatore, preghiamo.

Tu, che sei venuto a liberarci dal peccato e dalla morte, fa' che tutti noi, riconoscendo le nostre colpe e omissioni, veniamo a te, sorgente del perdono e della vita, preghiamo.

O Dio, nostro Padre, che ci hai tanto amato da donare il tuo Figlio unigenito, fa' che abbiamo sempre presente l'insegnamento della sua passione, per poter partecipare alla gloria della sua risurrezione. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei  
(10, 1-18
)

La nostra santificazione per mezzo del sacrificio di Cristo

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di sant'Andrea di Creta, vescovo (Disc. 9 sulle Palme; PG 97, 990-994)

Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele

Domenica della II settimana, ufficio proprio della Domenica delle Palme e della Passione del Signore. Si omette il Te Deum.

 

 

Impegno di vita 

Oggi loderò e ringrazierò Gesù perché nell'accettazione della condizione umana si è identificato con noi fino ad assumere la nostra fragilità, fino a lasciarsi immergere nella sofferenza e nella stessa morte.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Perché le celebrazioni annuali della Settimana Santa siano per questo mondo inquieto e lacerato da tanti conflitti sorgente di salvezza, di riconciliazione e di pace.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Corriamo anche noi insieme a colui che si affretta verso la passione, e imitiamo coloro che gli andavano incontro. Non però per stendere davanti a lui lungo il suo cammino rami d'olivo o di palme, tappetti o altre cose del genere, ma come per stendere in umile prostrazione e in profonda adorazione dinanzi ai suoi piedi le nostre persone. Sant'Andrea di Creta

 

  

 

Domenica 24 Marzo 2024

Piazza San Pietro: ore 10

Il Santo Padre benedirà le palme e gli ulivi e, al termine della processione, celebrerà la Santa Messa della Passione del Signore.


 

Domenica 24 Marzo 2024


- Alle ore 10,30, il Vescovo Guglielmo presiede la Benedizione della palme nella piazza della Cattedrale; segue la processione e la Santa Messa Pontificale della Passione del Signore.

- Il vescovo Guglielmo pranza in Seminario con i genitori dei Seminaristi per l'annuale Giornata delle Famiglie. 

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