NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 22 Marzo, la Chiesa ricorda Santa Lea PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 22 Marzo 2024 07:20

La vita di questa santa ci è nota solo attraverso gli scritti di san Girolamo, che ne parla in una lettera alla gentildonna Marcella, animatrice di una comunità femminile di tipo quasi monastico nella sua residenza sull'Aventino. Anche Lea è di famiglia nobile: rimasta vedova in giovane età, pareva che dovesse poi sposare un personaggio illustre, Vezzio Agorio Pretestato, chiamato ad assumere la dignità di console. Ma lei è entrata invece nella comunità di Marcella, dove si studiano le Scritture e si prega insieme, vivendo in castità e povertà. Con questa scelta, Lea capovolge modi e ritmi della sua vita. Marcella ha in lei una fiducia totale: tant'è che le affida il compito di formare le giovani nella vita di fede e nella pratica della carità nascosta e silenziosa. Quando Girolamo ne parla, nel 384, Lea è già morta.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Geremia         20, 10-13
 

Il Signore è al mio fianco come un prode valoroso. 

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Salmo responsoriale

Rit. Nell’angoscia t’invoco: salvami, Signore.           dal salmo 17 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              10, 31-42

Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. 

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Meditiamo insieme

Hanno capito benissimo i suoi avversari, è evidente: Gesù pretende di essere il Figlio di Dio. In un ultimo, timido tentativo di difendersi, il Maestro cita la Scrittura. Ma non serve a nulla, la tensione è alle stelle, l'ostilità nei suoi confronti ha raggiunto il culmine, non bastano neppure i segni, le buone opere che Gesù usa per avvallare la sua pretesa, neppure quelli ora lo possono salvare: il Signore ha superato ogni limite. E continua a farlo, continua a superare questo limite anche con noi. Povera Chiesa fatta da poveri discepoli! Che faticaccia seguire un Maestro così che continuamente scardina, stupisce, provoca, educa, accompagna. L'ostilità dei giudei verso Gesù (non tutti, ricordiamoci che tutti i discepoli erano giudei!) affonda paradossalmente le sue radici nella fedeltà del popolo alla Legge di Dio. Non facciamo così anche noi? Senza porci troppi problemi preferiamo, talora, conservare quanto ci è stato dato e detto senza aggiungere inutili complicazioni. Gesù, che non è venuto a togliere una virgola alla legge ma che - al contrario - vuole riportarla alla sua origine, farla ritornare alla sua pienezza, ci invita ad accogliere continuamente la sua volontà. Che Dio non voglia che ripetiamo gli stessi errori che commisero i nostri fratelli ebrei, confondendo la fedeltà alla Parola con la chiusura alle nuove Parole che il Signore rivolge al cuore del suo popolo.  

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Preghiamo insieme


A Dio, roccia e liberatore del suo popolo, Padre di provvidenza e amico degli uomini, ricorriamo con fede, e insieme diciamo:
Ricolmaci, o Dio, della tua speranza!

Signore, in questo terzo millennio, la vita nuova di Cristo non ha ancora pervaso le culture e conquistato tutti i cuori. Perciò ti preghiamo:

Signore, i cristiani si mostrano, a volte, tiepidi testimoni del vangelo e la meta del regno appare ancora molto lontana. Perciò ti preghiamo:

Signore, molte ingiustizie e violenze rendono inquieta la famiglia umana e sembra che gli sforzi di pacificarla non diano frutti duraturi. Perciò ti preghiamo:

Signore, spesso ci manca il coraggio di prendere le difese di chi è perseguitato, stimato un niente e messo a tacere con la violenza. Perciò ti preghiamo:

Signore, a volte ci sembra che le prove della vita siano superiori alle nostre forze e perdiamo il contatto con te. Perciò ti preghiamo:


Signore Gesù , quando hai dichiarato di essere Figlio di Dio, i tuoi avversari volevano scagliarti delle pietre; aiutaci a professare con la fermezza degli umili la tua divinità, donaci soprattutto di testimoniare concretamente la tua misericordia e la tua amorevole presenza in mezzo a noi. Amen.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei  
(7, 11-28
)

Il sacerdozio di Cristo

Seconda Lettura

Dal trattato «Sulla fede a Pietro» di san Fulgenzio di Ruspe, vescovo (Cap. 22, 62; CCL 91a, 726. 750-751)

La Chiesa, sacramento visibile di unità

Venerdì della I settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Oggi pregherò per quelli che non trovano più nessun senso alla propria vita, che sono nella disperazione e aspettano solo un gesto d'amore e di sincera compassione.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Perchè quanti sono contestati, derisi, odiati a motivo della fedeltà alla parola di Dio, confidino nella liberazione che viene dal Signore, nel cui nome hanno parlato.

MESSAGGIO DEL GIORNO

Dobbiamo essere un lievito nella pasta, mescolato ad essa così intimamente da fare un tutt'uno e da essere incorporate semplicissimamente... con il sorriso, con l'unico scopo di testimoniare l'amore. Un'anima che irradia è sufficiente per accendere un braciere. Magdaleine di Gesù

 

VIA CRUCIS

Venerdì 22 Marzo

 

Oggi ripercorriamo il cammino della passione del Signore con il pio esercizio della
Via della Croce
(Per la meditazione delle singole stazioni clicca sull'immagine sopra riportata).

 

 

  

 

Venerdì 22 Marzo 2024


Alle ore 9, nell'Aula Paolo VI, il cardinale Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, tiene la quinta ed ultima Predica di Quaresima sul tema: «Ma voi, chi dite che io sia?» (Mt 16, 15). Alla predica partecipano il Santo Padre Francesco, i cardinali, gli arcivescovi, i vescovi, i prelati della Famiglia pontificia, i dipendenti della Curia romana, del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e del vicariato di Roma, i superiori generali o i procuratori degli ordini religiosi facenti parte della Cappella pontificia, le comunità dei seminari e collegi di Roma, i gentiluomini di Sua Santità e gli addetti di Anticamera. Sarà trasmessa in diretta sul player del sito Vatican News, su Telepace e Tv 2000.

 


Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Vescovi del Lazio, in Visita “ad Limina Apostolorum”.



 

Venerdì 22 Marzo 2024


- In tutte le comunità si celebra il pio esercizio della Via Crucis dell'ultimo venerdì di Quaresima.

Oggi, 21 Marzo, la Chiesa ricorda Santa Benedetta Frassinello PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 21 Marzo 2024 07:21

Figlia di contadini, nacque il 2 ottobre 1791, nell'entroterra genovese. Nel 1804 si trasferì a Pavia. Pur sentendosi votata alla vita religiosa accettò, per esigenze familiari, di sposare Giovan Battista Frassinello, operaio e fervente cristiano, originario di Ronco Scrivia. Non ebbero figli. Allora Benedetta, con il consenso del marito, cercò di realizzare il desiderio di consacrarsi interamente a Dio. Accolta dalle suore Orsoline di Caprioglio, nel Bresciano, dovette lasciare per motivi di salute. Rifugiatasi nella preghiera, ebbe la visione di san Girolamo Emiliani che la guarì. Mentre il marito entrò come fratello laico tra i Somaschi, lei avviò un'opera di assistenza per le fanciulle povere. Nel 1827 fondò a Pavia la prima scuola popolare. Dalle ragazze che la frequentavano prese avvio la Congregazione delle Suore di Nostra Signora delle Provvidenza. Dodici anni dopo a Ronco Scrivia nascerà la Casa della Provvidenza. Morì a Ronco Scrivia il 21 marzo 1858. È stata canonizzata da Giovanni Paolo II il 19 maggio 2002.



 

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Prima lettura

Dal libro della Genesi          17, 3-9
 

Diventerai padre di una moltitudine di nazioni. 

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.           dal salmo 104 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              8, 51-59

Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno.  

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Meditiamo insieme

Gesù sta parlando ai giudei diventati, almeno a parole, suoi discepoli. Eppure, come meditavamo ieri, la loro reazione è esagerata e stizzita. Sono discepoli, in teoria, ma, in pratica, sono permalosi e legati alle proprie radici, alle proprie abitudini, al punto da contraddire ogni sua affermazione. Alla fine Gesù, esasperato, svela la sua identità profonda: si attribuisce il nome di Dio, egli è Dio stesso. La reazione è durissima: i suoi ormai ex-discepoli vogliono lapidarlo. Fine di un bel momento di discepolato. Sapete? A volte incontro anch'io discepoli così, fratelli che credono di credere ma che, in realtà, sono legati alle proprie abitudini al punto da rifiutare quello che Gesù dice di se stesso e di Dio. Persone legate fanaticamente al culto dei santi, o convinti della validità delle proprie visioni superstiziose. Non c'è nulla di più difficile da convertire di un cristiano! E, se devoto, è ancora peggio? Esagero? Vorrei? Se vi fate un giro in alcuni paesi della nostra profonda Italia vi accorgete di quanto debba ancora essere "battezzata" la nostra fede. E noi? Se Gesù ci dice cose sgradite che facciamo, pigliamo delle pietre per lapidarlo?  

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Preghiamo insieme


Dio è fedele per sempre. In forza delle antiche promesse, rinnovate nel sangue di Cristo, chiediamogli il suo Spirito e l'intelligenza del cuore, dicendo:
Fà, o Signore, che ti riconosciamo!

Nella Chiesa, fonte da cui sgorga la vita del tuo Cristo per tutti coloro che hanno sete:
Nelle generazioni di cristiani e di santi che ci hanno preceduto:
Nella tua promessa di amore che ogni giorno si fa più viva:
Nella brama di speranza e di salvezza presente negli uomini:
Nel desiderio di felicità e di amore che è nel cuore di tutti:
Nella domanda di giustizia che sale dai popoli umiliati:
Nella pace che fiorisce da gesti di collaborazione e di perdono:
Nel compiersi gioioso e confidente di ogni paternità e maternità:
Nel Cristo presente nell'Eucaristia, nella Parola e nella Chiesa:
 

Signore Gesù, nell'avvicinarsi della Santa Settimana che celebra solennemente i santi misteri della tua morte e resurrezione, fa' che in essi io m'immerga fin d'ora con fede e speranza esultanti. Sono certa che anche la mia morte, se vivo il tuo vangelo, sarà una porta che si spalanca sulla vita della gioia che non tramonta.   

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei   (7, 1-11)

Melchisedek figura del vero e perfetto sacerdote 

Seconda Lettura

Dalla Costituzione dogmatica «Lumen gentium» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa (N. 9)

La Chiesa, sacramento visibile di unità

Giovedì della I settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Custodirò nel mio cuore la fiducia nell'amore di Dio. In questo modo avrò la forza di affrontare ogni cosa nel mio cammino, cercando di sostenere e incoraggiare anche i miei fratelli.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

 

Per i cristiani, perchè non oscurino la verità di Cristo con una condotta tiepida o indegna, ma attestino, con l'esultanza della fede, di aver conosciuto il giorno del Figlio di Dio e l'ora della salvezza.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Una vita vissuta "per caso" è una vita sospesa tra la noia e l'angoscia della morte. E' una vita solo apparentemente libera, perché la libertà vera è sentirsi liberi dalla paura della morte.
Susanna Tamaro

 

 

  

 

Giovedì 21 Marzo 2024


Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- S.E. Mons. Josef Clemens, Vescovo tit. di Segerme;

- Padre Alejandro Moral Antón, O.S.A., Priore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino (Agostiniani);

- Membri della Presidenza della “Leadership Conference of Women Religious”;

- Il Signor Juan Manuel Moreno Bonilla, Presidente del Governo della Giunta di Andalusia, e Seguito;

- S.E. il Signor George Vella, Presidente della Repubblica di Malta, con la Consorte, e Seguito.

 


 

Giovedì 21 Marzo 2024


- Alle ore 10 il Vescovo Guglielmo, nella Chiesa Madre di San Fratello, presiede la Santa Messa esequiale in suffragio di Don Salvatore Di Piazza, Parroco emerito.

- Alle ore 19 Ultima Lectio divina quaresimale sul libro del profeta Isaia (50, 4-7) nella Cappella del Seminario Vescovile di Patti.

Oggi, 20 Marzo, la Chiesa ricorda Santa Claudia, martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 20 Marzo 2024 07:49

 

Il 20 marzo il ‘Martirologio Romano’ commemora un gruppo di sette donne martiri e cioè: Claudia, Alessandra, Eufrasia, Matrona, Giuliana, Eufemia e Teodosia, le quali, in piena persecuzione dei cristiani nel secolo IV, sotto l’imperatore Massimino Cesare (309-313), furono arrestate ad Amiso (odierna Turchia). Esse condividendo fede e coraggio, rimproverarono al preside di Amiso la sua crudeltà e la sua ingiustizia nel condannare i cristiani.  Professandosi esse stesse cristiane, non abiurarono, non sacrificarono agli dei, come chiedeva loro il preside, che le fece flagellare; Claudia e le altre accettarono la tortura e disposte a fare la scelta vincente della morte terrena in cambio della vita eterna, pertanto furono gettate in una fornace ardente.

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Daniele          3,14-20.46-50.91-92.95
 

Dio ha mandato il suo angelo e ha liberato i suoi servi. 

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Salmo responsoriale

Rit. A te la lode e la gloria nei secoli.           dal salmo Dn 3, 52-56 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              8, 31-42

Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.  

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Meditiamo insieme

La verità ci rende liberi. L'affermazione di Gesù ci sconcerta e ci mette in crisi: da chi o da che cosa dovremmo essere liberati? Non siamo forse la generazione che esalta la libertà come valore assoluto? Mai le persone sono state libere come lo siamo oggi! Pensiamoci bene: a patto di non essere proprio dei delinquenti patentati o di commettere dei crimini orrendi, oggi tutti, chi più, chi meno, possiamo fare le scelte che vogliamo senza essere infastiditi da chicchessia. Dobbiamo intenderci, allora. La nostra società pensa che una persona sia libera quando non ha più condizionamenti da parte di nessuno, identificando la libertà con l'anarchia che mette il proprio ego al centro di ogni decisione. Il vangelo, invece, intende la libertà dai condizionamenti, anche dal nostro ego, per potersi donare agli altri. È un "liberi da..." per diventare un "liberi per...", liberi dai condizionamenti, dalle false idee di Dio, dalla paura, dal peccato, per essere liberi di amare, finalmente. Solo la verità del vangelo ci aiuta ad essere veramente liberi, solo alla luce della Parola di Dio possiamo scoprire le nostre piccole e grandi schiavitù, per potercene, infine, liberare.  

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Preghiamo insieme


La libertà che Cristo ha donato ai credenti apre il cuore dei figli alla fiducia verso il Padre. Anche noi ci rivolgiamo a Dio, pregandolo per tutti gli uomini: 
Liberaci, Signore, dalle nostre schiavitù

Per i pastori della Chiesa, perchè professino la sovranità del Signore sempre, e non si lascino tentare dal successo e dalla potenza. Preghiamo: 

Per tutti i cristiani, perchè siano consapevoli della vera libertà, che Cristo ha donato a coloro che lo riconoscono con fedeltà e amore come vero Figlio del Padre. Preghiamo: 

Per tanti uomini asserviti dall'idolatria del denaro e del benessere, perchè sperimentino la potenza liberatrice della parola del vangelo. Preghiamo: 

Per i popoli del terzomondo che lottano per uno sviluppo sociale, politico, economico e culturale, perchè il Signore li aiuti a scegliersi dei governanti all'altezza dei loro ideali. Preghiamo: 

Per noi che spesso ascoltiamo la parola della verità che converte, perchè siamo liberati dal sentimentalismo nella fede, da una pietà senza gioia e dall'intolleranza religiosa. Preghiamo:
 


Padre santo e misericordioso, che nel tuo Figlio ci hai fatto dono della vera libertà, fa’ che comprendiamo il valore di essere e di vivere come tuoi figli per cantare sin d'ora il canto dei redenti. Per Cristo nostro Signore. Amen. 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei   (6, 9-20)

La fedeltà di Dio è la nostra speranza

Seconda Lettura 

Dal «Commento sui salmi» di sant'Agostino, vescovo (Salmo 85, 1; CCL 39, 1176-1177)

Gesù Cristo prega per noi, prega in noi, è pregato da noi

Mercoledì della I settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima. 

Impegno di vita

Devo cercare sempre l'unione con Gesù per essere più libero dalla schiavitù delle cose, dall'intolleranza e dall'egoismo, dalla paura e dalla sfiducia.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

 

Perchè Dio, superiore ad ogni autorità, liberi i suoi fedeli e tutti gli uomini perseguitati dalle sofferenze causate loro dai potenti ingiusti.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Gesù, con coraggio, ci svela che solo la sua Parola ci porta alla libertà, che solo seguendo lui riusciremo ad essere liberi. Liberi dalle passioni che ci impediscono di giudicare, liberi dai giudizi degli altri, dalle nostre paure, dal peccato. Liberi per amare, liberi per donare la nostra vita, non per giocarla in un istinto egoistico che ci distoglie dal vero senso della vita. Paolo Curtaz

 

 

  

 

Mercoledì 20 Marzo 2024

 Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

 


 

Mercoledì 20 Marzo 2024


NESSUN EVENTO DA SEGNALARE
 

Oggi, 19 Marzo, la Chiesa celebra la solennità di San Giuseppe PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 19 Marzo 2024 07:03

Oggi si celebra la solennità di San Giuseppe, Sposo di colei che sarebbe stata Madre del Verbo fatto carne, Giuseppe è stato prescelto come “guardiano della parola”. Eppure non ci è giunta nessuna sua parola: ha servito in silenzio, obbedendo al Verbo, a lui rivelato dagli angeli in sogno, e, in seguito, nella realtà, dalle parole e dalla vita stessa di Gesù. Anche il suo consenso, come quello di Maria, esigeva una totale sottomissione dello spirito e della volontà. Giuseppe ha creduto a quello che Dio ha detto; ha fatto quello che Dio ha detto. La sua vocazione è stata di dare a Gesù tutto ciò che può dare un padre umano: l’amore, la protezione, il nome, una casa. Con il suo esempio silenzioso e straordinariamente eloquente e con la sua preghiera di intercessione, san Giuseppe continua a "custodire" il "corpo di Cristo che è la Chiesa", con la stessa sollecitudine e premura con cui ha custodito Maria e Gesù negli anni vissuti con loro. Quest'anno ricorre il 150° anniversario della proclamazione di San Giuseppe a Patrono della Chiesa Universale da parte del Papa il Beato Pio IX (8 dicembre 1870).
 

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Prima lettura

Dal secondo libro di Samuele         7,4-5.12-14.16
 

Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre. 

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Salmo responsoriale

Rit. In eterno durerà la sua discendenza.           dal salmo 88
 

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani         2, 4-10

Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              1,16.18-21.24

Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.  

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Meditiamo insieme

Matteo oggi scrive due righe per definire una realtà sconvolgente: "Giuseppe che era un uomo giusto decise di licenziarla in segreto". Nel Deuteronomio troviamo una piccola norma: se, dal momento del fidanzamento al momento del matrimonio la fidanzata commetteva adulterio doveva essere denunciata dal futuro sposo e lapidata pubblicamente. L'unico che poteva sapere che quel figlio non era suo era Giuseppe. Per gli altri l'apparenza era salva, l'unico a sapere era Giuseppe, che prende una decisione che ne rivela il cuore: non se la sente di far massacrare Maria e decide di ripudiarla in segreto. La giustizia, in questi tempi un po' tormentati, significa proprio questo: non giudicare secondo le apparenze. Giuseppe è grande perché scava, perché, addirittura, nega l'evidenza; o meglio, cerca una ragione all'evidenza, e la giustifica. Giuseppe ci insegna che per accogliere il Signore bisogna entrare nella logica del non giudizio, bisogna entrare nella logica della giustizia. La giustizia di Giuseppe consiste proprio in questa piccola frase che dice tutto il suo cuore, dice tutto il suo essere profondo, dice tutto il suo bisogno di verità nella sua semplicità straordinaria; è davanti all'evidenza ma vuole ancora giustificare, non capisce ma mette da parte il suo orgoglio di maschio ferito e lascia prevalere il Mistero.  

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Preghiamo insieme


La gioia nel venerare san Giuseppe, modello di vita evangelica, ci invita alla preghiera per la Chiesa e per il mondo. Diciamo insieme:
Santifica il tuo popolo, Signore.

Ti lodiamo, Padre, per la docilità di san Giuseppe: rendi docile la tua Chiesa agli insegnamenti del tuo divin Figlio. Preghiamo:

Gloria a te, o Padre, per il discernimento di san Giuseppe: dona ai nostri pastori la sapienza che sa capire i segni dei tempi. Preghiamo:

Sii lodato, Padre, per san Giuseppe che ha accolto nei Magi gli uomini venuti da lontano: dona anche a noi la virtù dell’accoglienza, che ci apre alle persone lontane da te. Preghiamo:

Ti lodiamo, Padre, per la laboriosità di san Giuseppe: ricambia con la tua grazia il lavoro generoso e onesto di ogni uomo. Preghiamo:

Sii benedetto, Padre, per la responsabilità silenziosa e fattiva di san Giuseppe: insegnala a tutti i genitori perchè indichino ai figli la strada del Signore. Preghiamo:

Ti glorifichiamo, Padre, per la presenza di Cristo nella casa di san Giuseppe: Gesù eucaristico sia per noi il centro della vita. Preghiamo:

Padre onnipotente e santo, che ti servi degli uomini per compiere i tuoi disegni di amore, insegnaci ad imitare il nostro fratello san Giuseppe che per tutta la vita ti ha lodato e glorificato. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei (11, 1-16)

La fede dei santi padri

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Bernardino da Siena, sacerdote
  (Disc. 2 su san Giuseppe; Opera 7, 16. 27-30)

Il fedele nutrizio e custode

Ufficio della solennità. Te Deum. All'Ora media antifona propria e salmodia complementare. Secondi Vespri della solennità; Compieta II della domenica con l'orazione Visita. 

 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, aprirò gli occhi del cuore sulla silenziosa e pacificata figura di San Giuseppe. Gli chiederò di essermi intercessore perché anch'io non cerchi il mio interesse, i miei progetti d'individualistiche brame, ma entri sempre più nel progetto di Dio, così come si viene svelando.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Perchè nelle perplessità e nei momenti oscuri della nostra esistenza ci abbandoniamo con fiducia a Dio, sull'esempio di san Giuseppe, uomo giusto.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO


San Giuseppe è servo fedele che Gesù ha costituito come sostegno di sua madre e padre nutrizio della sua carne, cooperatore fedelissimo, in terra, del grande piano dell'incarnazione. San Bernardo

 

  

 

Martedì 19 Marzo 2024


 
Ricorre oggi l'11° anniversario dell'inizio del Ministero Petrino del Santo Padre Francesco.

 

 


 

Martedì 19 Marzo 2024

- Alle ore 19 il Vescovo Guglielmo presiede nella Basilica Cattedrale la Santa Messa in occasione della solennità di San Giuseppe con i gruppi ecclesiali della città e l'Adorazione Eucaristica per impetrare il dono della pace.

Oggi, 18 Marzo, la Chiesa commemora San Cirillo di Gerusalemme, vescovo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 18 Marzo 2024 07:45

Cirillo di Gerusalemme, ordinato presbitero intorno al 345, fu uomo particolarmente attento alla preparazione dei catecumeni aspiranti al sacramento del battesimo celebrato nella notte di Pasqua. È in questi anni di sacerdozio che compose l’opera che ancora oggi è giustamente nota: le Catechesi contengono discorsi che illustrano la dottrina cristiana (i primi 19 discorsi tenuti nella basilica del Santo Sepolcro edificata a Gerusalemme da Costantino sono indirizzati ai catecumeni) e ne spiegano i sacramenti (i discorsi 20-24 furono rivolti ai battezzati ammessi alla Chiesa Anastasis per comprendere il significato della prassi liturgica). Cirillo di Gerusalemme come Acacio, vescovo di Cesarea (340-366), e molti altri, conosceva una posizione intermedia e personale. A causa di questioni legate al rapporto tra Chiese, Acacio, sposando definitivamente una dottrina marcatamente ariana e garantendosi così il sostegno imperiale, riuscì ad allontanare ripetutamente Cirillo dalla sua sede episcopale. Fu, così, prima deposto ed esiliato dall’imperatore Costanzo nel 357 e nel 360, poi dall’imperatore Valente dal 367 al 378.  L’imperatore Teodosio (379-395) pose fine al suo esilio durato complessivamente 16 anni: Cirillo poté nella sua autorevolezza partecipare al II Concilio Ecumenico, celebrato a Costantinopoli nel 381, dove sottoscrisse completamente il simbolo, divenuto niceno-costantinopolitano, accettando il termine homoousios. Fu dichiarato Dottore della Chiesa da papa Leone XIII nel 1882.  

MESSA DEL MATTINO è quella del Lunedì della quinta settimana di Quaresima.

  MESSA VESPERTINA è quella della solennità di San Giuseppe. 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Daniele         13,1-9.15-17.19-30.33-62

 
Io muoio innocente. 

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Salmo responsoriale

Rit. Con te, Signore, non temo alcun male.           dal salmo 22

Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              8, 1-11

Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei. 

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Meditiamo insieme

Quante pietre ancora dobbiamo lasciar cadere per diventare finalmente discepoli! Quante inutili sofferenze dobbiamo abbandonare per assomigliare al Maestro! La donna peccatrice è senza nome, è solo un pretesto per mettere in difficoltà il Signore, una donna colta in flagrante adulterio (e l'adultero? Mistero del maschilismo devoto!). Nulla si dice delle sue vicende personali, delle sue emozioni, delle ragioni della sua scelta (comunque sbagliata). Anche noi, troppo spesso, giudichiamo dalle apparenze, non incontriamo le persone ma le situazioni, non la verità ma ciò che noi presumiamo essere vero. E giudichiamo. Tiriamo pietre. Santamente e devotamente, come pensavano di fare i devoti che la conducono al Maestro. Fedeli, fedelissimi alla Legge, in teoria. Ma, in pratica, freddi e calcolatori, insopportabili censori, avvilenti contabili della norma. Non ascolta nemmeno Gesù, si limita a disegnare sul selciato del tempio. Certo, questa donna ha peccato, ma chi può dire di non avere mai peccato? Chi, se non Dio solo, può ergersi a giudice degli altri con credibilità? Se il Maestro non giudica, ma invita a conversione, chi siamo noi per giudicare? (Ma convertiamoci!)

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Preghiamo insieme


Spesso la difficoltà più grande di fronte alla proposta di Gesù è riuscire a ritenersi degni di essa non per merito ma per amore di Dio. Accettare tutto ciò è il punto di partenza del cammino spirituale dell’essere cristiani. Preghiamo insieme e diciamo: Signore, donaci una vita da perdonati.

Perché sappiamo sempre essere prudenti nelle nostre convinzioni, specialmente quando esse portano a scelte che condizionano la vita di altri fratelli. Preghiamo.

Perché la nostra vita e la nostra giustizia siano sempre poste nelle mani del Signore. Preghiamo.

Perché sappiamo, anche nei momenti più bui, vederci come uomini nuovi. Preghiamo.

Perché la nostra applicazione di regole, leggi e consuetudini non sia mai funzionale a subdoli secondi fini. Preghiamo.

O Dio, che con l'insegnamento di san Cirillo di Gerusalemme hai guidato la tua Chiesa a comprendere la profondità dei misteri cristiani, per sua intercessione concedi anche a noi di conoscere te e colui che hai mandato, Gesù Cristo tuo Figlio, per possedere la pienezza di vita eterna.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

 Dalla lettera agli Ebrei      (2, 5-18)


Gesù, il Salvatore, si è fatto in tutto simile ai suoi fratelli

Seconda Lettura

Dal «Commento ai salmi» di san Giovanni Fisher, vescovo e martire    (Sal 129; Opera omnia, ed. 1579; p. 1610)

Se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre

Lunedì della I settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della solennità di San Giuseppe, Sposo della B.V. Maria. Compieta I della domenica con l'orazione Visita.

Impegno di vita

Rileggendo la vicenda di Susanna della prima lettura di oggi prenderò l'impegno di difendere gli innocenti, avendo il coraggio di compromettermi e affrontando anche il rischio della violenza dei più forti, se ho fiducia in Dio che giudica nella verità.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Signore, Tu puoi far fiorire i deserti e trasformare situazioni bloccate dall’orgoglio e dalla cattiveria. Rialza coloro che sono disperati e quanti hanno sperimentato l’umiliazione e il sopruso.

MESSAGGIO DEL GIORNO

Impariamo dal Signore Gesù a non giudicare e a non condannare il prossimo. Impariamo ad essere intransigenti con il peccato – a partire dal nostro! – e indulgenti con le persone. Ci aiuti in questo la santa Madre di Dio che, esente da ogni colpa, è mediatrice di grazia per ogni peccatore pentito. Benedetto XVI

 

 

Novena a San Giuseppe

 

ultimo giorno – San Giuseppe modello di obbedienza 

 

 

San Giuseppe, uno dei tratti più visibili della tua anima è ancora l’obbedienza a Dio. Tutta la tua vita è intessuta di fedeltà, di obbedienza, di fiducia nel Signore che ti ama.
All’inizio del Vangelo Maria, tua promessa sposa, si trova incinta. Da uomo giusto tu decidi di rinviarla, in segreto, per non farle del male. Ma Dio ti chiede di prenderla ugualmente come sposa fedele. Attento a questo primo messaggio di Dio, tu entri con lui nel cammino ancora misterioso dell’incarnazione.
Alcuni mesi dopo, l’imperatore romano ordina un censimento nel suo territorio. Confidando nelle vie di Dio, accetti questa seconda prova. Lasci Nazareth e vai a Betlemme, la città di Davide, dove doveva nascere il Figlio di Dio.
Dopo la visita dei Magi, il Signore si rivolge ancora a te: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò» (Mt 2,13). Senza perdere un istante, ancora una volta, ti alzi. Di notte, prendi il Bambino e sua Madre per andare in Egitto; e rimani là fino a quando Dio lo desidera.
Passano alcuni anni prima della morte di Erode. Poi il Signore ti dice ancora: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele» (Mt 2,20). Con una fedeltà ammirevole, tu, san Giuseppe, ti sei alzato, hai preso il Bambino e sua Madre e sei tornato a Nazareth.
Bastano questi avvenimenti per farci comprendere la grandezza della tua obbedienza. Tu lo sai bene, anche nella nostra vita il Signore si rivolge a noi. Egli ci parla attraverso gli avvenimenti, nel silenzio della preghiera, per mezzo della Chiesa. Aiutaci a conoscere la sua voce in mezzo a tutti i rumori del mondo. Aiutaci a corrispondervi, affinché ogni giorno siamo fedeli al suo amore e alla sua volontà. Amen.

 

  

 

Lunedì 18 Marzo 2024

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- La Dottoressa Najat Maalla M’jid, Special Representative of the Secretary-General on Violence against Children;

- La Signora Julie Sullivan, Rettore della Santa Clara University;

- Frère Matthew, Priore di Taizé;

- Vescovi dell’Umbria, in Visita “ad Limina Apostolorum”;

- Em.mo Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

 

Alle ore 15.00, all’Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro, avranno luogo le Esequie del Signor Cardinale Paul Josef Cordes, del Titolo di San Lorenzo in Piscibus, Presidente emerito del Pontificio Consiglio « Cor Unum ».

La Liturgia esequiale sarà celebrata dal Sig. Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio, insieme con gli Em.mi Signori Cardinali e gli Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi.

Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Santo Padre Francesco presiederà il rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio.


 

Lunedì 18 Marzo 2024


Il Vescovo Guglielmo conclude la Visita pastorale alla parrocchia Maria SS. Assunta di Torremuzza - Villa Margi.
 

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