NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 20 Marzo, la Chiesa ricorda Santa Claudia, martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 20 Marzo 2025 07:20

Il 20 marzo il ‘Martirologio Romano’ commemora un gruppo di sette donne martiri e cioè: Claudia, Alessandra, Eufrasia, Matrona, Giuliana, Eufemia e Teodosia, le quali, in piena persecuzione dei cristiani nel secolo IV, sotto l’imperatore Massimino Cesare (309-313), furono arrestate ad Amiso (odierna Turchia). Esse condividendo fede e coraggio, rimproverarono al preside di Amiso la sua crudeltà e la sua ingiustizia nel condannare i cristiani.  Professandosi esse stesse cristiane, non abiurarono, non sacrificarono agli dei, come chiedeva loro il preside, che le fece flagellare; Claudia e le altre accettarono la tortura e disposte a fare la scelta vincente della morte terrena in cambio della vita eterna, pertanto furono gettate in una fornace ardente.

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di Santa Maria in Trastevere.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Geremia         17, 5-10

Maledetto chi confida nell’uomo; benedetto chi confida nel Signore. 

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Salmo responsoriale

Rit. Beato l’uomo che confida nel Signore.           dal salmo 1

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              16, 19-31

Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. 

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Meditiamo insieme

Fra le conversioni che siamo chiamati ad operare in questo tempo di quaresima vi è quella difficilissima che ci conduce dall'apatia alla solidarietà verso gli altri. Nella tragica parabola del ricco epulone, che non ha nome, è l'indifferenza a prevalere: Luca non ci dice che il ricco è malvagio, è semplicemente troppo concentrato su di sé per vedere alla sua porta Lazzaro che muore di fame. Il ricco non è cattivo, ma non riesce a provare neppure la compassione che a Lazzaro sanno dare i cani. È così anche il nostro mondo: assuefatto, inferocito, rabbioso, ha scordato la compassione e la misericordia, sa solo dare giudizi affrettati sulle situazioni di povertà che incontriamo sotto casa, si disinteressa del mondo rinchiudendosi in un piccolo mondo autoreferenziale. Ma questa indifferenza scava un abisso che Dio stesso non riesce a colmare. La sete che prova il ricco epulone è la sete di giustizia che non ha saputo colmare quando era in vita e, con rammarico, anche Abramo deve riconoscere di non riuscire a colmare quel vuoto che egli ha creato. Non è una punizione, quindi, la tragica sete del ricco, ma la conseguenza della sua narcisistica solitudine. Non abbiamo bisogno che un morto venga a spiegarci queste cose: continuano a ripetercele i profeti di ieri e di oggi. 

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Preghiamo insieme


La parabola evangelica di oggi, rivela il tragico inganno di chi confida solo in se stesso e nei suoi beni. Al Signore, che scruta il cuore e lo converte con la sua Parola, rivolgiamo la nostra preghiera, dicendo insieme: Converti i nostri cuori all'amore, Signore.

Perchè la Chiesa, che vede in ogni uomo l'immagine di Cristo, non cessi di denunciare il peccato personale e sociale dell'egoismo, e di proporre l'ideale evangelico della fraternità e solidarietà. Preghiamo:

Perchè la cooperazione allo sviluppo del terzomondo, sia condivisa da un numero crescente di professionisti, tecnici e lavoratori. Preghiamo:

Perchè nessuno dimentichi la maledizione che incombe sull'uomo che confida in se stesso, e chiude il proprio cuore alle persone indifese e abbandonate. Preghiamo:

Perchè il risveglio religioso nelle comunità ecclesiali alimenti la tensione dei cristiani verso la carità e la giustizia in un impegno morale rigoroso e coerente. Preghiamo:

Perchè l'esempio di Gesù, che spezza il pane per tutti, sia imitato non solo in questa eucaristia, ma anche nella vita quotidiana. Preghiamo:

O Dio, padre dei poveri, rendici sensibili alla tua Parola e alle necessità dei fratelli, perchè l'attesa di occasioni o segni straordinari non ritardi la nostra conversione a quell'amore che viene da te, e ci fa condividere tutto con chi non ha niente. Per Cristo nostro Signore. Amen.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (18, 13-27)

Mosè costituì giudici sopra il popolo

Seconda Lettura

Dai «Trattati sui salmi» di sant'Ilario, vescovo   (Sal 127, 1-3; CSEL 22, 628-630)

Il vero timore del Signore

Giovedì della II settimana, feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Mi guarderò intorno con attenzione maggiore, per cercare di vedere le tante povertà di cui sono spesso inconsapevole.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per la Chiesa, che vede in ogni uomo l'immagine di Cristo, perchè non cessi di denunciare il peccato individuale e sociale dell'egoismo, e di proporre l'ideale evangelico della fraternità e della solidarietà.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Anche noi, come il ricco che prima se la gode e pensa di poter «scroccare» ora ancora qualche cosa in più, chiediamo a Dio quello che ci serve per mettere un po' il cuore in pace.
Ma anche a noi, Dio potrebbe dire: guarda che stai dall'altra parte, e la geografia è chiara: non lo vedi che c'è un abisso tra noi e voi? Già...e allora, io, dove mi trovo, adesso?
  Luciano Sanvito

 

 

 

 

Giovedì 20 Marzo 2025


- Come da tradizione, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute e sarà organizzato dalla Segreteria di Stato e dalla Diocesi di Roma. Il Rosario sarà recitato alle 19.30 con i membri della Curia Romana e le persone che lo desiderano sono invitate a partecipare come accaduto ogni sera a partire dal 24 febbraio. 

 

 

COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE di mercoledì 19 Marzo 2025 ore 19,20.

 

"Le condizioni cliniche del Santo Padre si confermano in miglioramento. Il Santo Padre ha sospeso la ventilazione meccanica non invasiva e ridotto anche la necessità dell'ossigenoterapia ad alti flussi.

Continuano i progressi della fisioterapia motoria e respiratoria. Questa mattina nella solennità di San Giuseppe il Santo Padre ha concelebrato la Santa Messa".

È quanto riferisce il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede diffuso nella serata di oggi, martedì 19 marzo, riguardo lo stato di salute di Papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma.

Per i medici le infezioni polmonari sono sotto controllo, anche se non eliminate. I valori delle analisi cliniche sono nella norma. Il Papa continua ad essere senza febbre. La giornata del Papa è trascorsa tra terapie, preghiera e un po’ di attività lavorativa.

Per quanto riguarda i riti della Settimana Santa non è stata presa ancora alcuna decisione. Vista la situazione di stabilità delle condizioni del Papa, il prossimo bollettino medico è previsto non prima della prossima settimana.

La Sala Stampa della Santa Sede tornerà a dare alcune informazioni generali ai giornalisti dopodomani, venerdì, e lunedì prossimo.

 


 

Giovedì 20 Marzo 2025

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Oggi, 19 Marzo, la Chiesa celebra la solennità di San Giuseppe PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 19 Marzo 2025 07:25

Oggi si celebra la solennità di San Giuseppe, Sposo di colei che sarebbe stata Madre del Verbo fatto carne, Giuseppe è stato prescelto come “guardiano della parola”. Eppure non ci è giunta nessuna sua parola: ha servito in silenzio, obbedendo al Verbo, a lui rivelato dagli angeli in sogno, e, in seguito, nella realtà, dalle parole e dalla vita stessa di Gesù. Anche il suo consenso, come quello di Maria, esigeva una totale sottomissione dello spirito e della volontà. Giuseppe ha creduto a quello che Dio ha detto; ha fatto quello che Dio ha detto. La sua vocazione è stata di dare a Gesù tutto ciò che può dare un padre umano: l’amore, la protezione, il nome, una casa. Con il suo esempio silenzioso e straordinariamente eloquente e con la sua preghiera di intercessione, san Giuseppe continua a "custodire" il "corpo di Cristo che è la Chiesa", con la stessa sollecitudine e premura con cui ha custodito Maria e Gesù negli anni vissuti con loro. San Giuseppe è stato proclamato Patrono della Chiesa Universale dal Papa il Beato Pio IX (8 dicembre 1870).

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di Santa Cecilia in Trastevere.
 

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Prima lettura

Dal secondo libro di Samuele         7,4-5.12-14.16
 

Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre. 

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Salmo responsoriale

Rit. In eterno durerà la sua discendenza.           dal salmo 88

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani         2, 4-10

Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              1,16.18-21.24

Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.  

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Meditiamo insieme

Matteo oggi scrive due righe per definire una realtà sconvolgente: "Giuseppe che era un uomo giusto decise di licenziarla in segreto". Nel Deuteronomio troviamo una piccola norma: se, dal momento del fidanzamento al momento del matrimonio la fidanzata commetteva adulterio doveva essere denunciata dal futuro sposo e lapidata pubblicamente. L'unico che poteva sapere che quel figlio non era suo era Giuseppe. Per gli altri l'apparenza era salva, l'unico a sapere era Giuseppe, che prende una decisione che ne rivela il cuore: non se la sente di far massacrare Maria e decide di ripudiarla in segreto. La giustizia, in questi tempi un po' tormentati, significa proprio questo: non giudicare secondo le apparenze. Giuseppe è grande perché scava, perché, addirittura, nega l'evidenza; o meglio, cerca una ragione all'evidenza, e la giustifica. Giuseppe ci insegna che per accogliere il Signore bisogna entrare nella logica del non giudizio, bisogna entrare nella logica della giustizia. La giustizia di Giuseppe consiste proprio in questa piccola frase che dice tutto il suo cuore, dice tutto il suo essere profondo, dice tutto il suo bisogno di verità nella sua semplicità straordinaria; è davanti all'evidenza ma vuole ancora giustificare, non capisce ma mette da parte il suo orgoglio di maschio ferito e lascia prevalere il Mistero.  

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Preghiamo insieme


La gioia nel venerare san Giuseppe, modello di vita evangelica, ci invita alla preghiera per la Chiesa e per il mondo. Diciamo insieme:
Santifica il tuo popolo, Signore.

Ti lodiamo, Padre, per la docilità di san Giuseppe: rendi docile la tua Chiesa agli insegnamenti del tuo divin Figlio. Preghiamo:

Gloria a te, o Padre, per il discernimento di san Giuseppe: dona ai nostri pastori la sapienza che sa capire i segni dei tempi. Preghiamo:

Sii lodato, Padre, per san Giuseppe che ha accolto nei Magi gli uomini venuti da lontano: dona anche a noi la virtù dell’accoglienza, che ci apre alle persone lontane da te. Preghiamo:

Ti lodiamo, Padre, per la laboriosità di san Giuseppe: ricambia con la tua grazia il lavoro generoso e onesto di ogni uomo. Preghiamo:

Sii benedetto, Padre, per la responsabilità silenziosa e fattiva di san Giuseppe: insegnala a tutti i genitori perchè indichino ai figli la strada del Signore. Preghiamo:

Ti glorifichiamo, Padre, per la presenza di Cristo nella casa di san Giuseppe: Gesù eucaristico sia per noi il centro della vita. Preghiamo:

Padre onnipotente e santo, che ti servi degli uomini per compiere i tuoi disegni di amore, insegnaci ad imitare il nostro fratello san Giuseppe che per tutta la vita ti ha lodato e glorificato. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei (11, 1-16)

La fede dei santi padri

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Bernardino da Siena, sacerdote
  (Disc. 2 su san Giuseppe; Opera 7, 16. 27-30)

Il fedele nutrizio e custode

Ufficio della solennità. Te Deum. All'Ora media antifona propria e salmodia complementare. Secondi Vespri della solennità; Compieta II della domenica con l'orazione Visita. 

 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, aprirò gli occhi del cuore sulla silenziosa e pacificata figura di San Giuseppe. Gli chiederò di essermi intercessore perché anch'io non cerchi il mio interesse, i miei progetti d'individualistiche brame, ma entri sempre più nel progetto di Dio, così come si viene svelando.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Perchè nelle perplessità e nei momenti oscuri della nostra esistenza ci abbandoniamo con fiducia a Dio, sull'esempio di san Giuseppe, uomo giusto.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO


San Giuseppe è servo fedele che Gesù ha costituito come sostegno di sua madre e padre nutrizio della sua carne, cooperatore fedelissimo, in terra, del grande piano dell'incarnazione. San Bernardo

 

 

 

 

Mercoledì 19 Marzo 2025


- Come da tradizione, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute e sarà organizzato dalla Segreteria di Stato e dalla Diocesi di Roma. Il Rosario sarà recitato alle 19.30 con i membri della Curia Romana e le persone che lo desiderano sono invitate a partecipare come accaduto ogni sera a partire dal 24 febbraio. 

 

 

COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE di mercoledì 19 Marzo 2025 ore 19,20.

 

"Le condizioni cliniche del Santo Padre si confermano in miglioramento. Il Santo Padre ha sospeso la ventilazione meccanica non invasiva e ridotto anche la necessità dell'ossigenoterapia ad alti flussi.

Continuano i progressi della fisioterapia motoria e respiratoria. Questa mattina nella solennità di San Giuseppe il Santo Padre ha concelebrato la Santa Messa".

È quanto riferisce il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede diffuso nella serata di oggi, martedì 19 marzo, riguardo lo stato di salute di Papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma.

Per i medici le infezioni polmonari sono sotto controllo, anche se non eliminate. I valori delle analisi cliniche sono nella norma. Il Papa continua ad essere senza febbre. La giornata del Papa è trascorsa tra terapie, preghiera e un po’ di attività lavorativa.

Per quanto riguarda i riti della Settimana Santa non è stata presa ancora alcuna decisione. Vista la situazione di stabilità delle condizioni del Papa, il prossimo bollettino medico è previsto non prima della prossima settimana.

La Sala Stampa della Santa Sede tornerà a dare alcune informazioni generali ai giornalisti dopodomani, venerdì, e lunedì prossimo.

 


 

Mercoledì 19 Marzo 2025

Il Vescovo Guglielmo, nella Chiesa Madre di Sant'Agata Militello, alle ore 10 partecipa alla Celebrazione Eucaristica di ringraziamento per il 60° anniversario di sacerdozio di don Biagio Amata, Salesiano di Don Bosco.

 

Oggi, 18 Marzo, la Chiesa commemora San Cirillo di Gerusalemme, vescovo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 18 Marzo 2025 07:36

Cirillo di Gerusalemme, ordinato presbitero intorno al 345, fu uomo particolarmente attento alla preparazione dei catecumeni aspiranti al sacramento del battesimo celebrato nella notte di Pasqua. È in questi anni di sacerdozio che compose l’opera che ancora oggi è giustamente nota: le Catechesi contengono discorsi che illustrano la dottrina cristiana (i primi 19 discorsi tenuti nella basilica del Santo Sepolcro edificata a Gerusalemme da Costantino sono indirizzati ai catecumeni) e ne spiegano i sacramenti (i discorsi 20-24 furono rivolti ai battezzati ammessi alla Chiesa Anastasis per comprendere il significato della prassi liturgica). Cirillo di Gerusalemme come Acacio, vescovo di Cesarea (340-366), e molti altri, conosceva una posizione intermedia e personale. A causa di questioni legate al rapporto tra Chiese, Acacio, sposando definitivamente una dottrina marcatamente ariana e garantendosi così il sostegno imperiale, riuscì ad allontanare ripetutamente Cirillo dalla sua sede episcopale. Fu, così, prima deposto ed esiliato dall’imperatore Costanzo nel 357 e nel 360, poi dall’imperatore Valente dal 367 al 378.  L’imperatore Teodosio (379-395) pose fine al suo esilio durato complessivamente 16 anni: Cirillo poté nella sua autorevolezza partecipare al II Concilio Ecumenico, celebrato a Costantinopoli nel 381, dove sottoscrisse completamente il simbolo, divenuto niceno-costantinopolitano, accettando il termine homoousios. Fu dichiarato Dottore della Chiesa da papa Leone XIII nel 1882.  

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di San Saba all'Aventino.

MESSA DEL MATTINO è quella del Martedì della seconda settimana di Quaresima.

MESSA VESPERTINA è quella della solennità di San Giuseppe.  

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         9, 4-10

Imparate a fare il bene, cercate la giustizia.

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Salmo responsoriale

Rit. A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.           dal salmo 49 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              23, 1-12

Dicono e non fanno.

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Meditiamo insieme

Strana epoca la nostra. Siamo tutti allergici all'autorità, all'obbligo, indispettiti quando qualcuno fa pesare il suo ruolo, tutti - giustamente - vogliosi di autonomia e di libertà, non sappiamo fare a meno di affidarci al guru di turno, al mistico che - più o meno ragionevolmente - ci dia un consiglio, una dritta su come risolvere i nostri problemi, su come affrontare le nostre fragilità. Il nostro è un tempo pieno di maestri, di tuttologi, di opinionisti, più aumenta il senso di insicurezza e la relatività del pensiero e più aumentano coloro che hanno qualcosa da dire. Gesù, guru che non coltiva l'immagine della sua persona, leader che si occupa più dei suoi discepoli che del suo successo, è e resta un Maestro unico nella storia, che non si è lasciato travolgere dal potere ma che, al contrario, ha scoraggiato da subito fanatismi e atteggiamenti immaturi da parte dei suoi discepoli. Abbiamo bisogno, ancora oggi, di persone significative che ci diano una mano nel difficile mestiere del vivere, parole che non siano abitudine o sicumera ma profezia e speranza. Tutti abbiamo un maestro (o più di uno): l'opinione della gente, i miei appetiti, il vincente di turno? l'importante è scegliersi il Maestro giusto. Ai discepoli del Nazareno è chiesto di avere solo lui al centro della vita, le sue parole e i suoi gesti, e di seguirlo con riflessione adulta, con passione ferma e critica, con verità del cuore, senza deleghe, alla scoperta di un Dio adulto che ci tratta da adulti.  

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Preghiamo insieme


Dio, unico nostro Padre, da cui trae origine ogni paternità sulla terra, si china su di noi e accoglie la nostra preghiera. Diciamo insieme: Donaci un cuore umile, Signore.

Perchè i ministri di Dio e della Chiesa preferiscano servire che essere serviti, dimostrando che vi è una sola autorità, quella del Padre celeste, e un solo insegnamento, quello del Figlio Gesù. Preghiamo:

Perchè coloro che hanno responsabilità nell'ambito culturale, politico, economico, sociale, adempiano la loro missione con umiltà e spirito di servizio. Preghiamo:

Perchè i paesi poveri possano ricorrere agli aiuti internazionali senza dover accettare egemonie e soprusi. Preghiamo:

Perchè i giovani considerino l'impegno politico come legittima vocazione dei laici cristiani. Preghiamo:

Perchè l'Eucaristia, che ricorda l'ultima cena in cui Gesù lavò i piedi agli apostoli, liberi il nostro cuore da ogni chiusura e ci renda capaci di amare il prossimo. Preghiamo:

O Dio, che con l'insegnamento di san Cirillo di Gerusalemme hai guidato la tua Chiesa a comprendere la profondità dei misteri cristiani, per sua intercessione concedi anche a noi di conoscere te e colui che hai mandato, Gesù Cristo tuo Figlio, per possedere la pienezza di vita eterna.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (14, 10-31)

La pioggia della manna nel deserto

Seconda Lettura

Dal «Commento sui salmi» di sant'Agostino, vescovo  

(Salmo 140, 4-6; CCL 40, 2028-2029)

La Passione di tutto il Corpo di Cristo

Martedì della II settimana, feria del tempo di Quaresima (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della solennità di San Giuseppe, Sposo della B.V. Maria. Compieta I della domenica con l'orazione Visita.

 

Impegno di vita

Oggi proverò a dar prova di essere vero testimone di Gesù con le parole e con le opere.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Perchè le autorità ecclesiastiche sappiano rinunciare a titoli e privilegi, ricordando che Dio li ha chiamati non a esercitare un potere, ma a servire i fratelli.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Chi è innamorato di Dio non pretende né guadagno né premio, ma desidera solo perdere se stesso e ogni cosa per amore di lui, riponendo in ciò il suo vantaggio. San Giovanni della Croce

 

 

 

Martedì 18 Marzo 2025


- Come da tradizione, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute e sarà organizzato dalla Segreteria di Stato e dalla Diocesi di Roma. Il Rosario sarà recitato alle 19.30 con i membri della Curia Romana e le persone che lo desiderano sono invitate a partecipare come accaduto ogni sera a partire dal 24 febbraio. 

 

 

COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE di martedì 18 Marzo 2025 ore 18,45.

 

La Sala Stampa della Santa Sede informa sulle condizioni di salute del Pontefice che mostra leggeri progressi dal punto di vista respiratorio o motorio. La scorsa notte Francesco non ha fatto uso della ventilazione meccanica. La situazione resta stabile in un quadro complesso. Domani atteso un bollettino medico
 

Papa Francesco la scorsa notte scorsa non ha dovuto fare uso della ventilazione meccanica. È una delle notizie che la Sala Stampa della Santa Sede ha comunicato ai giornalisti per aggiornare sulle condizioni di salute del Pontefice, ricoverato al Policlinico Gemelli dal 14 febbraio.

La situazione del Papa resta stabile e si registrano lievi miglioramenti per quanto riguarda la situazione motoria e respiratoria. I medici stanno procedendo ad una progressiva diminuzione dell’uso della ventilazione meccanica la notte e l’ossigenazione ad alti flussi durante la giornata, procedendo alla somministrazione ordinaria dell’ossigeno attraverso le cannule nasali. La scorsa notte, quindi, il Papa non ha usato la maschera: una buona notizia da accogliere con prudenza, sottolinea la Sala Stampa, perché non vuol dire che non ne farà uso nei prossimi giorni. Serve infatti una progressiva riduzione e non uno stacco definitivo.  

Quanto all’attività della giornata, Francesco si è sottoposto alla terapia farmacologica, alla fisioterapia motoria e quella respiratoria, ha svolto un po’ di attività lavorativa e si è dedicato alla preghiera. Continua a seguire una dieta alimentare prescritta dai medici composta anche da cibo solido.

Il quadro clinico resta complesso in una situazione di stabilità. Per domani, intorno alle 19 è atteso un bollettino medico.

 


 

Martedì 18 Marzo 2025

Il Vescovo Guglielmo, insieme agli altri Vescovi di Sicilia, partecipa a Palermo alla sessione primaverile della Conferenza Episcopale Siciliana. Sarà il Presidente, Mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale, ad aggiornare i Vescovi su quanto emerso nel Consiglio Permanente della CEI, tenutosi a Roma la scorsa settimana.  

Il Vescovo Guglielmo comunicherà un aggiornamento sul Giubileo dei Vescovi che si svolgerà a Roma il 25 giugno. Il Vicario Giudiziale mons. Antonino Legname presenterà il rendiconto economico aggregato anno 2024 dei Tribunali Ecclesiastici della Sicilia.

I Vescovi poi si confronteranno sulla Nota CEI «L’insegnamento della Religione Cattolica: opportunità di formazione e dialogo» introdotta dal Vescovo delegato per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università Mons. Giuseppe Schillaci, mentre Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela terrà una comunicazione sulle attività celebrative del “Progetto Nicea 2025”.

Prevista anche la relazione annuale del Preside della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia prof. Vito Impellizzeri unitamente a tutti i direttori degli Istituti teologici affiliati. Infine i Vescovi discuteranno un documento elaborato dal Laboratorio Socio–Politico della CESi sul tema “Emergenza Idrica in Sicilia” che sarà presentato dal responsabile Dott. Renato Meli. 

Oggi, 17 Marzo, la Chiesa commemora San Patrizio, vescovo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 17 Marzo 2025 07:45

«Arrivato in Irlanda, ogni giorno portavo al pascolo il bestiame, e pregavo spesso nella giornata; fu allora che l’amore e il timore di Dio invasero sempre più il mio cuore, la mia fede crebbe e il mio spirito era portato a far circa cento preghiere al giorno e quasi altrettanto durante la notte, perché allora il mio spirito era pieno di ardore». Patrizio nasce verso il 385 in Britannia da una famiglia cristiana. Verso i 16 anni viene rapito e condotto schiavo in Irlanda, dove rimane prigioniero per 6 anni durante i quali approfondisce la sua vita di fede secondo il brano della Confessione che abbiamo letto all’inizio. Fuggito dalla schiavitù, ritorna in patria. Trascorre qualche tempo con i genitori, poi si prepara per diventare diacono e prete. In questi anni raggiunge probabilmente il continente e fa delle esperienze monastiche in Francia. Ha ormai 40 anni e sente forse la nostalgia di ritornare nell’isola verde. Qui c’è bisogno di evangelizzatori e qualcuno fa il suo nome come vescovo missionario. Egli si prepara, ma la famiglia è restia a lasciarlo partire, mentre degli oppositori gli rimproverano una scarsa preparazione. Nel 432, tuttavia, egli è di nuovo sull’isola. Accompagnato da una scorta, predica, battezza, conferma, celebra l’Eucarestia, ordina presbiteri, consacra monaci e vergini. Il successo missionario è grande, ma non mancano gli assalti di nemici e predoni, e neppure le malignità dei cristiani. Patrizio scrive allora la Confessione per respingere le accuse e celebrare l’amore di Dio che l’ha protetto e guidato nei suoi viaggi così pericolosi. Muore verso il 461. È il patrono dell’Irlanda e degli irlandesi nel mondo.

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di San Clemente presso il Colosseo.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Daniele         9, 4-10

Abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi.

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Salmo responsoriale

Rit. Signore, non trattarci secondo i nostri peccati.           dal salmo 78 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              6, 36-38

Perdonate e sarete perdonati.

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Meditiamo insieme

Sulle labbra del Maestro sembra sempre tutto così semplice! L'invito alla conversione, l'accogliere la presenza di Dio nella nostra vita, comporta inevitabilmente un cambiamento. Un cambiamento che si nota, che si misura, un "fare" da cui non scaturisce la fede ma che la incarna e la manifesta. Siamo chiamati ad imitare l'azione di Dio, a giudicare noi stessi e gli altri secondo il suo stile, benevolo ed esigente, come è di chi ama davvero; a non condannare, a perdonare per essere perdonati. Il discepolo manifesta l'amore che riceve dal Padre soprattutto con la misericordia. Là dove Matteo, come abbiamo letto, scrive "siate perfetti come è perfetto il Padre", Luca scrive "siate misericordiosi come lo è il Padre". La perfezione di Dio consiste nella sua immensa misericordia, nel guardare la miseria col cuore, nel sapere compatire per poi accompagnare nel cambiamento. Dio non è un mollaccione cui facciamo pena, ma colui che capisce la nostra fragilità e, senza condannare, ci aiuta ad accoglierla e, a volte, a superarla. Sia la misericordia a caratterizzare la nostra ricerca di fede e la giornata che stiamo iniziando!  

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Preghiamo insieme


Il Signore che nella santa Quaresima chiama a conversione il suo popolo, perchè riconosca e confessi le colpe, ora guarda a noi con particolare sollecitudine ascoltando la nostra supplica:
Perdona, Signore, le nostre colpe.

Per la Chiesa che parla alle coscienze degli uomini, perchè il suo messaggio sia accolto con favore e contribuisca al discernimento della verità. Preghiamo:

Per l'uomo che è tentato di costruirsi una morale personale, perchè con umiltà si metta in ascolto e in dialogo con Dio e con gli altri. Preghiamo:

Per quanti, specialmente fra i giovani, hanno perso il senso del peccato, perchè riconoscano l'opportunità di lasciarsi nuovamente evangelizzare. Preghiamo:

Per i bambini della prima confessione, perchè nell'incontro sacramentale con il sacerdote sperimentino la gioia dell'incontro con Dio Padre. Preghiamo:

Per noi che abbiamo iniziato questa eucaristia confessando i nostri peccati, perchè, liberati da ogni male, perseveriamo nella grazia divina sicuri da ogni turbamento. Preghiamo:

O Dio, che hai inviato ai popoli dell'Irlanda il vescovo san Patrizio come apostolo del Vangelo, per sua intercessione concedi alle nostre comunità di riscoprire il senso missionario della fede e di annunziare agli uomini le meraviglie del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.
 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (14, 10-31)

Il passaggio del Mare Rosso

Seconda Lettura

Dalle «Catechesi» di san Giovanni Crisostomo, vescovo
  (Catech. 3, 24-27; Sc 50 bis, 165-167)

Mosè e Cristo

Lunedì della II settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Quante volte nella mia vita mi sono ribellato ai disegni del Signore? Oggi chiedo a Gesù un cuore umile, disposto ad accogliere con gioia la volontà di Dio.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per i giovani e per coloro che hanno perso il senso del peccato, perchè con umiltà comprendano la propria debolezza e si aprano alla novità del perdono del Padre.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Qualunque cosa abbiamo da perdonarci a vicenda, è sempre piccola cosa rispetto alla bontà di Dio che perdona a noi. E infine sentiamo dalla croce la preghiera di Gesù: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno" (Lc 23,34). Benedetto XVI

 

 

 

 

Lunedì 17 Marzo 2025


- Come da tradizione, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute e sarà organizzato dalla Segreteria di Stato e dalla Diocesi di Roma. Il Rosario sarà recitato alle 19.30 con i membri della Curia Romana e le persone che lo desiderano sono invitate a partecipare come accaduto ogni sera a partire dal 24 febbraio. 

 

Bollettino medico di sabato 15 Marzo 2025

 

"Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili, confermando i progressi evidenziati nell'ultima settimana. Prosegue l'ossigenoterapia ad alti flussi, riducendo progressivamente la necessità di ventilazione meccanica non invasiva nelle ore notturne.

Il Santo Padre necessita ancora di terapia medica ospedaliera, di fisioterapia motoria e respiratoria; tali terapie, allo stato, fanno registrare ulteriori, graduali miglioramenti".

È quanto riferisce il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede diffuso nella serata di oggi, sabato 15 marzo, riguardo lo stato di salute di Papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma.

Il Papa ha trascorso gran parte della giornata tra terapie, preghiera, riposo e un po' di lavoro. Domani l’Angelus sarà diffuso come le scorse domeniche.  Il prossimo bollettino medico dovrebbe essere pubblicato martedì o mercoledì prossimo, ma la Sala Stampa continuerà a dare alcune informazioni generali ai giornalisti la sera.

 


 

Lunedì 17 Marzo 2025

Il Vescovo Guglielmo, insieme agli altri Vescovi di Sicilia, partecipa a Palermo alla sessione primaverile della Conferenza Episcopale Siciliana. Sarà il Presidente, Mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale, ad aggiornare i Vescovi su quanto emerso nel Consiglio Permanente della CEI, tenutosi a Roma la scorsa settimana.

Il Vescovo Guglielmo comunicherà un aggiornamento sul Giubileo dei Vescovi che si svolgerà a Roma il 25 giugno. Il Vicario Giudiziale mons. Antonino Legname presenterà il rendiconto economico aggregato anno 2024 dei Tribunali Ecclesiastici della Sicilia.

I Vescovi poi si confronteranno sulla Nota CEI «L’insegnamento della Religione Cattolica: opportunità di formazione e dialogo» introdotta dal Vescovo delegato per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università Mons. Giuseppe Schillaci, mentre Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela terrà una comunicazione sulle attività celebrative del “Progetto Nicea 2025”.

Prevista anche la relazione annuale del Preside della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia prof. Vito Impellizzeri unitamente a tutti i direttori degli Istituti teologici affiliati. Infine i Vescovi discuteranno un documento elaborato dal Laboratorio Socio–Politico della CESi sul tema “Emergenza Idrica in Sicilia” che sarà presentato dal responsabile Dott. Renato Meli.

 

Oggi, 16 Marzo, la Chiesa celebra la Seconda Domenica di Quaresima PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 16 Marzo 2025 07:42


La seconda domenica di Quaresima ci porta sul mome Tabor con Gesù e i tre discepoli prescelti per la contemplazione del volto trasfigurato del Crocifisso. Trasfigurazione e Passione di Gesù sono, infatti, strettamente collegate a livello teologico, scritturistico, spiritualistico e morale. Il mistero del Redentore è il mistero del Crocifisso Risorto. E' necessario salire al Golgota per salire all'ultimo definitivo Tabor della storia personale e dell'intera umanità, il Tabor della contemplazione del risorto, del Cristo glorioso, della vera e definitiva gioia per l'umanità. Per arrivare a questo vertice bisogna passare per il calvario, il calvario della vita di ciascuno di noi, quello che sperimentiamo nella nostra vita con la sofferenza, la malattia, la solitudine, l'incomprensione, l'emarginazione e quanto è frutto di una distorsione della vita umana, sempre più umiliata e vilipesa in tante situazioni della storia di oggi e di sempre. Gesù sul Tabor riscatta la dignità dell'uomo e lo fa entrare in quel mistero della gioia senza fine alla quale tutti aspiriamo. 

A Roma Stazione quaresimale alla basilica di Santa Maria in Domnica alla Navicella.

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Prima lettura

Dal libro della Genesi         15,5-12.17-18

Dio stipula l’alleanza con Abram fedele.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore è mia luce e mia salvezza.     dal salmo 26

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi        3, 17 - 4, 1

Cristo ci trasfigurerà nel suo corpo glorioso.

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              9, 28-36

Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto. 

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Meditiamo insieme

La seconda domenica di Quaresima ci schiude dinanzi un'esperienza gaudiosa che fa quasi palpare ai discepoli la divinità di Cristo. Eppure vi si registra spavento e incomprensione, luce che anticipa quella della resurrezione e ombra dell'imminente passione.
Quel Figlio immensamente amato sta per essere immolato sull'altare della croce. C'è di che restare sgomenti, come il giorno in cui Pietro si sentì autorizzato a protestare all'annuncio della passione. Come coniugare insieme amore e morte? Eppure questo binomio risulta inscindibile: l'amore è dolore trasfigurato, è dare la vita. Non importa se il dono si concentra in un gesto di suprema generosità o se viene sminuzzato giorno dopo giorno fino alla consumazione totale. Ciò che conta è dare e dare tutto! Nell'esperienza umana, troppo spesso si deve registrare il triste naufragio di relazioni che erano partite all'insegna dell'amore. Alla radice c'è sempre il tentativo di scindere amore e morte. Se per amore si intende soddisfacimento personale totale e incontrastato di ogni desiderio e pulsione, prescindendo dall'altro, anzi pretendendo di spremerlo dall'altro, prima o poi si resta delusi e ci si ritrae nauseati.
La trasfigurazione dimostra che l'amore non solo non è incompatibile con il dolore, ma manifesta la propria divina radice proprio nella totalità di una dedizione che ha il sapore della morte a se stessi in vista della vita, della pienezza che si vuole promuovere nella persona amata.
In primo luogo siamo invitati in questa Quaresima a trasfigurarci mediante la fede in Gesù Cristo, cambiando il nostro modo di vivere, rinnovandoci dal profondo del nostro cuore, per far sì che questi santi giorni che il Signore ci dona da vivere, siano davvero promettenti di pace spirituale. Inoltre, non c'è rinnovamento se la nostra fede è tiepida e ferma nel suo progressivo cammino verso un maggiore e fiducioso abbandono in Dio. Infine, non ci può essere trasfigurazione se non ci facciamo aiutare da Cristo, dalla sua parola che è vita, dalla parola del Dio vivente che per sua natura ci porta a contemplare e a riflettere. Docili alla parola del Signore, attimo per attimo ci trasfigureremo per essere davvero nuove e rinnovate creatura, capaci di atti generosi come Abramo e soprattutto con la stessa potenzialità del Cristo che per amore nostro ha dato la sua vita sulla croce.  

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Preghiamo insieme


Nella Trasfigurazione di Cristo gli apostoli Pietro Giacomo e Giovanni hanno acquisito per primi la certezza che il Padre celeste ci ama, e ci salva. Con la Preghiera dei fedeli gli presentiamo ora i sentimenti del nostro cuore. Preghiamo insieme dicendo: Mostraci, Signore, lo splendore del tuo volto.

Per la santa Chiesa di Dio. Sul monte Tabor tre apostoli smarriti trovarono nel fulgore del Cristo quei motivi di fede che li sosterranno di fronte allo scandalo della croce. Perché anche i cristiani di oggi, soprattutto nei momenti difficili, sappiano guardare al Cristo trasfigurato, e irrobustire la loro fiducia nel progetto di salvezza che Dio realizza con la Chiesa nel mondo, preghiamo.

Per l'Ucraina che sta soffrendo per la guerra, perchè possa essere aiutata a costruire un tempo di pace, mettendo al primo posto il bene di tutti, preghiamo.

Per coloro che si sono consacrati al Signore nella vita religiosa. Nella contemplazione di Cristo salvatore e amico essi trovano il senso della loro missione. Perché sappiano condurre anche gli altri lungo le vie dello spirito, fino a quell’incontro con Cristo che dà pieno significato all’esistenza, preghiamo.

Per coloro che non riescono a trovare un senso al vivere e al morire. Cristo, vincitore della morte, deve diventare anche per loro la ragione della speranza. Perché trovino in sé il desiderio di incontrare il Signore, rafforzino la loro volontà di cercarlo, e conoscano infine la gioia di trovarlo, preghiamo.

Per coloro che vivono nello scoraggiamento e nello sconforto. Molte persone anche accanto a noi sono travagliate da situazioni esistenziali difficili, che le portano rinchiudersi nella solitudine e nel dolore. Perché come gli apostoli sul Tabor sappiano guardare al volto luminoso di Cristo, e riceverne forza spirituale per riprendere il cammino, preghiamo.

Per la nostra comunità. Il nostro stile di vita sincero e coerente dovrebbe essere per gli altri un valido motivo per accogliere il Vangelo. Perché chi ci vive accanto possa scorgere d’ora innanzi nella nostra testimonianza la luce del Cristo risorto, preghiamo.

O Dio nostro Padre, trasfigura anche noi, che crediamo in te e nel tuo progetto di salvezza. Donaci la forza di operare, al di là di ogni dubbio e crisi, ciò che è bene in mezzo ai fratelli. Per Cristo nostro Signore.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (13, 17 - 14, 9)

Il cammino del popolo fino al Mare Rosso

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa
  (Disc. 51, 3-4. 8; PL 54, 310-311. 313)

La legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo

Domenica della II settimana, ufficio proprio della II Domenica di Quaresima. Si omette il Te Deum. 

Impegno di vita

Oggi rivolgo a Dio una preghiera speciale per tutti i giovani, perchè, con lo stesso entusiasmo di Pietro, possano scoprire la bellezza di camminare accanto a Gesù, affrontando coraggiosamente le sfide della vita.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per il Santo Padre Francesco, perchè sia confermato dalla forza dello Spirito Santo, illuminato dalla Parola di Dio, sostenuto dalla comunione della Chiesa e dalla preghiera di tutto il popolo di Dio.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

La Trasfigurazione del Signore non ci indica altro se non la nostra missione: quella di andare sempre oltre ciò che viviamo con i nostri sensi esterni o interni, per raggiungere la Verità, per trovare la strada giusta: la Via, per essere pienamente noi stessi: la Vita. Luciano Sanvito
 

 

 

 

 

Domenica 16 Marzo 2025


- Come da tradizione, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute e sarà organizzato dalla Segreteria di Stato e dalla Diocesi di Roma. Il Rosario sarà recitato alle 19.30 con i membri della Curia Romana e le persone che lo desiderano sono invitate a partecipare come accaduto ogni sera a partire dal 24 febbraio.

 

 

Bollettino medico di sabato 15 Marzo 2025

 

"Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili, confermando i progressi evidenziati nell'ultima settimana. Prosegue l'ossigenoterapia ad alti flussi, riducendo progressivamente la necessità di ventilazione meccanica non invasiva nelle ore notturne.

Il Santo Padre necessita ancora di terapia medica ospedaliera, di fisioterapia motoria e respiratoria; tali terapie, allo stato, fanno registrare ulteriori, graduali miglioramenti".

È quanto riferisce il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede diffuso nella serata di oggi, sabato 15 marzo, riguardo lo stato di salute di Papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma.

Il Papa ha trascorso gran parte della giornata tra terapie, preghiera, riposo e un po' di lavoro. Domani l’Angelus sarà diffuso come le scorse domeniche.  Il prossimo bollettino medico dovrebbe essere pubblicato martedì o mercoledì prossimo, ma la Sala Stampa continuerà a dare alcune informazioni generali ai giornalisti la sera.

 


 

Domenica 16 Marzo 2025

- Il Vescovo Guglielmo alle ore 16, nella Chiesa Madre di Gioiosa Marea, presiede la Santa Messa Esequiale in suffragio della signorina Pina Scaffidi-Saggio, sorella del Canonico Don Tino.

- Il Vescovo Guglielmo alle ore 18 nella Chiesa Madre di Sant'Agata Militello presiede la Celebrazione Eucaristica della Seconda Domenica di Quaresima, «Trasfigurazione in tempore» per la riapertura della Chiesa Madre e per il Ritiro quaresimale delle Famiglie della diocesi.

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