Patti: "un liceo nel centro cittadino sarebbe stato bello", la proposta di Lucio Melita
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Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 29 Dicembre 2022 10:30
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Pubblichiamo di seguito una nota di Lucio Melita, ex candidato a sindaco della nostra città, sull'utilizzo dello stabile di piazza Mario Sciacca dove, al presente, si trovano alcuni uffici comunali.
 
Guardo una foto con “piazza Liberty” piena di ragazzi e penso ancora alla proposta fatta qualche tempo fa di realizzare il liceo nell’ex tribunale.
Giusto per dire, rammentare, aprire il dialogo sulla Patti che vorremmo.
Senza voler far accuse o rimproveri a nessuno delle passate amministrazioni comunali, né voler insegnare il mestiere all’attuale, che sta lavorando alla “programmazione del DUP” – il documento unico di programmazione – ed alla sua attuazione, traggo spunto da qualche scatto che rappresenta, durante una festa degli studenti, nella giornata a loro dedicata, di quanta fosse viva, animata, pulsante “piazza liberty” (scusate se la chiamo ancora così).
Una presenza che un tempo era e andava “oltre”, voleva dire e rappresentava un centro cittadino animato, le “vasche” intorno al monumento, i negozi pieni di tanti ragazzi, i locali e i bar affollati.
Insomma era una boccata d’ossigeno, anche economica, mattina dopo mattina per tanti.
Volevo dire che chi, con me, si era battuto ed aveva difeso il progetto del recupero di tutto il plesso del tribunale per trasformarlo in un grande polo dedicato all’istruzione, collegato con il “classico”, sviluppante cultura e formazione, non era né un extraterrestre né un visionario.
Aveva i piedi per terra, guardava avanti, sapeva quello che diceva. E soprattutto sapeva osare.
I fatti danno ora, e di questo non gioiamo assolutamente, ragione.
Non contesto la scelta fatta di aver ubicato il liceo scientifico dove è stato allocato. Sicuramente è stata ponderata e ben valutata, ma non l’ho condivisa né allora né oggi.
Dico che forse si poteva fare di più.
Si poteva anche mettere a reddito il palazzone dell’ex tribunale – completandolo, mettendolo in sicurezza, utilizzandolo nella sua interezza – affittandolo all’ex Provincia; si poteva dare respiro all’economia pattese, si poteva aver a disposizione in coabitazione con il liceo Classico un autentico polo formativo e di strutture dedicate alla cultura e agli incontri.
E aggiungo, si poteva anche ascoltare i cittadini, i commercianti, gli imprenditori prima di fare certe scelte così determinanti anche per il futuro – oltre che scolastico – del paese.
Patti Centro ha bisogno di programmazione e non di improvvisazione. E nessuno si agiti per quanto ora detto, ma è un’esigenza reale.
Ho recentemente messo in discussione la scelta dell’area di sgambettamento per i cani, ma anche altre scelte fatte o progettate, perché ho una visione diversa di Patti, forse libera da promesse o impegni elettorali.
E cerco, anzi cerchiamo, un costante confronto, che spesso diventa latitante, guardando con ottimismo e chi progetta, fuori le righe, nuove soluzioni, vedi il parcheggio ecologico a Tindari e nuovi spazi per la vivibilità di Patti Marina e idee, fattibili, per il palazzetto dello sport.
Continuo, insieme ai quattro amici “del bar” a inseguire i sogni per una città futura, ma fuggo dalle ossessioni: i sogni liberano la mente, le ossessioni la imprigionano.
Cercheremo, questo gruppo – mi è sempre piacito parlare al plurale – , di dedicare a tutti i sognatori le idee che abbiamo per Patti.
Le pubblicheremo, le commenteremo, le daremo a chi le vorrà utilizzare, in una visione collegiale e collettiva.
Il sogno è una specie di film che avviene nella nostra mente durante la notte, i nostri sono, ve lo assicuriamo, sogni ad occhi aperti. (Lucio Melita)
 

 




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