NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 28 Aprile, la Chiesa ricorda Santa Gianna Beretta Molla PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 28 Aprile 2025 07:15

 

 Limpida e graziosa. Così appare la dottoressa Gianna Beretta all'ingegnere Pietro Molla nei primi incontri. Si conoscono nel 1954 e si sposano a Magenta il 24 settembre 1955. Gianna, la penultima degli otto figli sopravvissuti della famiglia Beretta, nata a Magenta, è medico chirurgo nel 1949 e specialista in pediatria nel 1952. Continua però a curare tutti, specialmente chi è vecchio e solo. «Chi tocca il corpo di un paziente - diceva - tocca il corpo di Cristo». Gianna ama lo sport (sci) e la musica; dipinge, porta a teatro e ai concerti il marito, grande dirigente industriale sempre occupato. Vivono a Ponte Nuovo di Magenta, e lei arricchisce di novità gioiose anche la vita della locale Azione cattolica femminile. Nascono i figli: Pierluigi nel 1956, Maria Rita (Mariolina) nel 1957, Laura nel 1959. Settembre 1961, quarta gravidanza, ed ecco la scoperta di un fibroma all'utero, con la prospettiva di rinuncia alla maternità per non morire. Mettendo al primo posto il diritto alla vita, Gianna decide di far nascere Gianna Emanuela. La mamma morirà il 28 aprile 1962. Il 24 aprile 1994 il Papa Giovanni Paolo II la proclama beata e il 16 maggio 2004 la proclama santa in piazza San Pietro. Chi scrive ha avuto l'opportunità e la gioia di essere presente, fra i cantori del coro-guida "Mater Ecclesiae", alla cerimonia di Canonizzazione, salutando, al termine, anche il marito della nuova Santa, l'ing. Pietro Molla.

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         4, 23-31

Terminata la preghiera, tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza.

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Salmo responsoriale

Rit. Beato chi si rifugia in te, Signore.           dal salmo 2 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              3, 1-8

Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio.

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Meditiamo insieme


Nicodemo (e noi) è invitato a rinascere, a cambiare registro, a staccarsi da un ragionamento troppo carnale, troppo pesante, troppo rigido, per potere scoprire la novità che Dio gli riserva. È curioso, Nicodemo, anche se pavido: di notte va dal Maestro, per non perdere la propria reputazione di Maestro della Legge e fariseo. Quante persone conosco che si vergognano di cercare il Signore! Che si barricano dietro l'idea di un cristianesimo "politicamente corretto" per farsi accettare dagli altri! E Gesù lo accetta. E lo provoca, lo invita ad uscire fuori dalla sua ristrettezza mentale: come può immaginare di avere capito Dio? Dio è inafferrabile, anche se si comunica, le cose che non sappiamo di lui sperano enormemente ciò che di lui riusciamo a conoscere. Occorre rinascere, dall'alto. Partire dalla logica di Dio che Gesù è venuto a raccontare, non dai ragionamenti umani, anche se devoti e santi. Il vento soffia dove vuole, anima e rianima, dona vita alle ossa inaridite del popolo di Israele. E della Chiesa. Il tempo pasquale ci chiede un cambiamento radicale di vivere la fede, di affrontare le nostre certezze di fede. Il rischio è quello di ingessare Dio, di sapere tutto (o, perlomeno a sufficienza) per poter vivere una tranquilla (e noiosamente mortale) vita di fede… No, amici, lasciate Dio fare il suo mestiere.

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Preghiamo insieme


La nostra realtà di rigenerati dallo Spirito nelle acque battesimali per una vita nuova, che ci rende partecipi del regno di Dio, costituisce il titolo più grande della nostra dignità. Invochiamo con fede il Signore, dicendo:

Aprici, Signore, all'azione del tuo Spirito.

Per tutti i rinati dall’acqua e dallo Spirito, perchè siano fedeli e coerenti alla loro dignità battesimale. Preghiamo:

Per tutti coloro che, come Nicodemo, cercano la verità, perchè riconoscano in Cristo l’unico maestro che compie i segni di Dio. Preghiamo:

Per le famiglie cristiane che hanno battezzato i loro figli, perchè assumano coerentemente gli impegni di educazione alla fede e di esemplarità di vita. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perchè, consapevole che lo Spirito agisce in tutti, sappia vedere, apprezzare e valorizzare i doni di ogni suo membro. Preghiamo:

Per noi qui presenti, perchè la nostra preghiera individuale si ispiri sempre al modello della preghiera biblica e liturgica, per ottenere l’efficacia del dono dello Spirito. Preghiamo:


O Dio nostro Padre, che ci hai rivelato per mezzo del tuo unico Figlio, generato dal tuo amore, il mistero e la grandezza della nostra rinascita dallo Spirito, concedici di essere fedeli alla nostra dignità di tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. Amen.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo     (1, 1-20) 

La visione del «Figlio dell'uomo»

Seconda Lettura  

Dall'«Omelia sulla Pasqua» di un antico autore        (PG 59, 723-724) 

La Pasqua spirituale


Lunedì della II settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua.

 

 

 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, prenderò il posto di Nicodemo. Proverò a interrogare Gesù e, più ancora, ad ascoltarlo. Lascerò che metta a nudo le fragili sicurezze a cui mi aggrappo e accoglierò il suo invito a lasciarmi guidare dallo Spirito.
 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

O Padre, guarda con misericordia alla nostra condizione mentre siamo nella sofferenza e nella prova; liberaci dalla pandemia del coronavirus che ci sta colpendo affinchè possiamo lodarti e ringraziarti con cuore rinnovato e proteggi le nostre comunità: nel mezzo della paura e del caos teniamo salda la fede e rafforziamo il desiderio di servirti e di testimoniare la gioia del tuo regno. Amen.

 


MESSAGGIO DEL GIORNO

Ogni giorno avviene questo incontro decisivo, un incontro, di notte, con Colui che è la luce. Dall'aprirci a Lui ecco la freschezza di un inizio, di una nascita presso la sorgente; la gioia di cominciare ogni giorno ad essere di Cristo. Anna Maria Canopi

 

 

 

Lunedì 28 Aprile 2025

 

Alle ore 9 Quarta Congregazione Generale dei Cardinali nell'Aula Nuova del Sinodo.

3° giorno dei Novendiali: Alle ore 17, nella Basilica Vaticana: la Chiesa di Roma.

La Concelebrazione sarà presieduta dall’Em.mo Cardinale Baldassare Reina, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma.


 

 

Lunedì 28 Aprile 2025


Il Vescovo Gugleilmo prosegue la Visita Pastorale a Sinagra con il seguente programma:

Ore   9.30: Visita in Comune, incontro con Amministratori, Dipendenti, Polizia Municipale, Protezione Civile e Rangers;

Ore 10.00: Visita alla caserma dei Carabinieri;

Ore 10.30: Visita alla sede della Pro Loco;

Ore 11.00: Visita alle trattorie con produzione di prodotti tipici sinagresi;

Ore 16.20: Visita alle attività produttive lungo lo scorrimento veloce;

Ore 19.00: Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre e incontro con i gruppi parrocchiali (Ministri straordinari della Comunione, Azione Cattolica, Punto Luce, Rete Mondiale, Catechisti, Lettori, Cantori, Ricamine, rappresentanti per la Carità, gruppo dopo-scuola, gruppi pulizie, comitati).

 

Oggi, 27 Aprile, la Chiesa celebra la Seconda Domenica di Pasqua della "Divina Misericordia" PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 27 Aprile 2025 07:53

Celebriamo oggi la domenica in Albis (colore bianco), ottava di Pasqua e la liturgia ci riporta spiritualmente e idealmente al giorno della risurrezione di Cristo dalla morte. Tutta la parola di Dio, infatti, è incentrata sul ripresentare alla nostra attenzione e meditazione ciò che avvenne nel giorno della Pasqua di Cristo e della Pasqua dell'intera umanità, in quanto Cristo è risorto da morte ed è via di liberazione per tutti gli uomini, anche di coloro che non hanno avuto modo di conoscerlo finora o che pur avendolo conosciuto non hanno aderito liberamente al suo messaggio e quindi non professano la fede in Lui. Le apparizioni di Cristo ai suoi discepoli nel giorno di Pasqua e la settimana dopo, di cui ci parla il Vangelo di oggi, facendoci toccare con mano la condizione di paura e di solitudine in cui si trovarono i discepoli dopo la morte di Gesù, nei cui cuori non era ancora nata la speranza, né si era accesa la luce della fede nel risorto, ci dicono oggi quanto sia importante recuperare la fede per rimotivare la propria esistenza.
 

  

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         5, 12-16

Venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne. 

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Salmo responsoriale

Rit. Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.           dal salmo 117

 

Sequenza 

  
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.

 

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Seconda lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo        1,9-11.12-13.17-19

Ero morto, ma ora vivo per sempre.

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              20, 19-31

Otto giorni dopo venne Gesù.  

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Meditiamo insieme


La domenica in Albis è la domenica di San Tommaso, l'apostolo scettico e dubbioso sull'effettiva risurrezione di Gesù. È anche la domenica della divina misericordia, perché dal Cristo Risorto, vincitore della morte e del peccato arriva la tenerezza di Dio Padre, che si commuove e perdona l'umanità, redenta dal sangue prezioso di Gesù. Una domenica speciale, da vari punti di vista, che tutti riconducono al mistero centrale della nostra fede: Cristo ci ha salvati e redenti con la sua passione, morte e risurrezione. E' questo il messaggio che la chiesa è chiamata ad annunciare, senza paura e indecisioni, anche agli uomini del terzo millennio dell'era cristiana, dopo averlo fatto per 2000 anni. Annunciare la misericordia di Dio, mediante una fede robusta e coraggiosa e attraverso una testimonianza di vita che ci indica la strada più giusta in quel brano del vangelo di Giovanni, che oggi ascoltiamo, dopo tantissime volte, con la stessa carica emotiva e con altrettanto impegno concreto che da esso ne deriva. Questa è la domenica che San Giovanni Paolo II, da Papa, volle dedicare a questo tema, istituendo la seconda domenica di Pasqua come domenica della Divina Misericordia. La motivazione teologica e pastorale del grande papa, ora santo, che morì il 2 aprile 2005, proprio alla vigilia della seconda Domenica di Pasqua, che addusse il Pontefice furono i testi biblici, che la liturgia di questo giorno prende annualmente in considerazione, per il fatto che Gesù, esattamente, come rammenta il Vangelo di Giovanni, apparve nello stesso giorno della risurrezione e poi otto giorni dopo.

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Preghiamo insieme


Come la prima comunità cristiana, anche noi riuniti per celebrare l'Eucaristia invochiamo il Signore ricco di misericordia. Preghiamo insieme dicendo: Ascolta, Signore, il tuo popolo.

Per la Chiesa sparsa nel mondo, perché nella diversità di culture e di lingue ritrovi la sua unità attorno al Vangelo e all'unico comandamento dell'amore, preghiamo.

Per le persone che si impegnano per costruire una società basata sulla giustizia, sulla solidarietà e sul rispetto dei più deboli, perché sentano la forza della fede come sostegno nei loro sforzi quotidiani, preghiamo.

Per tutti coloro che a causa di un dolore o di una sofferenza hanno smarrito la propria fede, perché sentano la forza della preghiera delle comunità cristiane al loro fianco che li guida alla riscoperta del volto di Cristo risorto, preghiamo.

Per coloro che si trovano in ristrettezza economica, perché trovino nella società persone capaci di pensare strategie nuove, capaci di superare la crisi nella condivisione e nella solidarietà, preghiamo.

Per tutti coloro che partecipano a questa Eucaristia, perché, passati attraverso il mistero della Pasqua, riconosciamo la presenza del Signore risorto nella nostra comunità radunata nel giorno del Signore, preghiamo.


O Dio, che in ogni Pasqua domenicale ci fai vivere le meraviglie della salvezza, fa’ che riconosciamo con la grazia dello Spirito il Signore presente nell’assemblea dei fratelli, per rendere testimonianza della sua risurrezione.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera ai Colossesi di san Paolo apostolo      (3, 1-17)

La vita nuova in Cristo

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo
     
(Disc. 8 nell'ottava di Pasqua 1, 4; Pl 46, 838. 841)

Nuova creatura in Cristo
 

Ufficio con le particolarità di Pasqua e le parti proprie. Alle Lodi si premette l'invitatorio. A Lodi, Vespri e Compieta invece del Responsorio breve si dice l'ant. Questo è il giorno. Per tutto il tempo di Pasqua, alla fine di Compieta si dice l'antifona mariana Regina Cæli.

 

Impegno di vita

Ripeterò in questa giornata la supplica: "Signore, aumenta la mia fede".


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per il cristiano che dubita, per l'incredulo che vorrebbe credere e per tutti coloro che cercano con amore la verità, perchè illuminati dalla grazia pasquale riconoscano che non c'è altro nome al di fuori di Cristo in cui essere salvi.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Come gli Apostoli un tempo, è necessario però che anche l'umanità di oggi accolga nel cenacolo della storia Cristo risorto, che mostra le ferite della sua crocifissione e ripete: Pace a voi! Occorre che l'umanità si lasci raggiungere e pervadere dallo Spirito che Cristo risorto le dona. E' lo Spirito che risana le ferite del cuore, abbatte le barriere che ci distaccano da Dio e ci dividono tra di noi, restituisce insieme la gioia dell'amore del Padre e quella dell'unità fraterna. San Giovanni Paolo II

 

  

 

Domenica 27 Aprile 2025


- Nel secondo giorno dei Novendiali, alle ore 10.30, sul sagrato della Basilica di San Pietro avrà luogo la Celebrazione Eucaristica in suffragio del Romano Pontefice Francesco, presieduta da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Pietro Parolin, già Segretario di Stato.

Le celebrazioni dei Novendiali sono aperte a tutti. Esse, tuttavia, prevedono, ogni giorno, la partecipazione di un gruppo diverso, tenuto conto dei suoi legami con il Romano Pontefice. Questa varietà di assemblee mostra, in un certo modo, sia l’ambito del ministero del supremo Pastore sia l’universalità della Chiesa di Roma (cf. Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, nn. 124-125). Nel secondo giorno sono invitati in modo particolare i dipendenti e i fedeli della Città del Vaticano. In questa celebrazione saranno presenti anche numerosi adolescenti convenuti a Roma per il Giubileo ad essi dedicato.

- Nel pomeriggio i Cardinali si recheranno a Santa Maria Maggiore per visitare la tomba di Papa Francesco e la cappella dove è esposta l’icona a lui cara della Salus Populi Romani. Attraverseranno anche la Porta Santa e celebreranno insieme i Secondi Vespri della Seconda Domenica di Pasqua.

 


 

 

Domenica 27 Aprile 2025


Il Vescovo Guglielmo inizia la Visita Pastorale a Sinagra con il seguente programma:

Ore 10.30: Accoglienza in Chiesa Madre e Saluti istituzionali del Parroco, del Sindaco e di un rappresentante della Parrocchia;

Ore 11.00: Celebrazione Eucaristica con il Rito del Battesimo;

Ore 16.30: Visita alla Residenza per anziani «San Leone» e visita alla sezione Avis e Guardia Medica;

Ore 18.00: Celebrazione Eucaristica nella Chiesa della frazione Martini e incontro con i comitati di Sant'Antonio Abate, Limari e Cicala. 

Oggi, 26 Aprile, la Chiesa celebra il Sabato fra l'Ottava di Pasqua PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 26 Aprile 2025 07:57

 

La liturgia del sabato di Pasqua ci presenta una breve sintesi delle apparizioni del Risorto: a Maria Magdala e alle altre donne, Gesù annuncia la sua risurrezione e le manda a portare la buona notizia agli apostoli che però non credono. Poi, Gesù appare agli undici mentre sono a tavola e li rimprovera per la loro incredulità e durezza di cuore "perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato".
Finché Gesù è stato in mezzo a loro, gli apostoli hanno creduto nella sua persona; egli era con loro nella carne; si sono sentiti partecipi del suo successo fra la gente; hanno creduto alla sua parola ma... non l'hanno capito in fondo e la morte in croce li ha sconvolti! Tuttavia la risurrezione è il principio della fede vera e personale, la fede che nasce nell'intimità del cuore, che è convinta e rimane salda, anche in assenza di Gesù.
   

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         4, 13-21

Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato. 

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Salmo responsoriale

Rit. Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai risposto.           dal salmo 117

 

Sequenza 

  
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              16, 9-15

Andate in tutto il mondo e proclamate il vangelo.   

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Meditiamo insieme


Marco, a differenza degli altri evangelisti, non si dilunga sui racconti della resurrezione, né li approfondisce. Anzi, alcuni studiosi sostengono che la pagina che abbiamo ascoltato sia stata aggiunta a posteriori, quasi per colmare una mancanza. E sentiamo, in queste parole, lo schema della sintesi, quasi del riassunto. Probabilmente il vangelo di Marco finiva prima, all'annuncio dell'angelo alle donne che - annota Marco - tornarono a casa piene di paura e senza dire nulla. È come se Marco, e dietro di lui Pietro, ci ammonissero: non servono ulteriori prodigi, né illuminati discorsi: credere alla resurrezione è e resta evento personale, scelta di fede, schieramento di cuore. Fin dall'inizio della Chiesa i detrattori del cristianesimo hanno negato la resurrezione di Gesù, proprio intuendo che lì, nella resurrezione, si trova il cuore dell'annuncio cristiano. La resurrezione è evento reale e storico, Gesù è davvero risorto dai morti, ma non ci saranno mai prove documentarie per credere in lui: possiamo piegare il nostro cuore all'adesione della fede perché se Gesù non è risorto, la nostra fede è vana, ci ammonisce san Paolo, e noi siamo dei grandi illusi e dei creduloni. Ma se la Parola è giunta fino a noi, se ciascuno può dire di avere avuto il cuore toccato nel profondo, è proprio perché Gesù è risorto e di questo annuncio, ora, siamo noi i fragili portatori.

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Preghiamo insieme

 

La sicurezza e il coraggio della testimonianza della fede sono frutto della grazia del Risorto, accolta con docilità umile e obbediente. Preghiamo insieme e diciamo:

Infondi coraggio alla nostra fede, o Signore.

Per la Chiesa, perchè i successori degli apostoli, che hanno ricevuto la missione di annunciare il vangelo, siano sempre docili alla potenza dello Spirito del Risorto. Preghiamo:

Per gli uomini di governo, perchè prendano decisioni conformi ai disegni di Dio e servano veramente la persona umana. Preghiamo:

Per tutti gli uomini a cui Cristo invia i suoi missionari, perchè sappiano riconoscere i veri apostoli del Risorto, distinti da qualunque altro messaggio di dottrina religiosa o di propaganda ideologica. Preghiamo:

Per coloro che sono tentati di silenzio, di rispetto umano, di fronte alle persecuzioni attuali della fede cristiana, perchè lo Spirito li sostenga col coraggio e con la franchezza propria dell’esperienza del Risorto. Preghiamo:

Per noi, perchè sappiamo attingere dalla comunione eucaristica la forza necessaria per l’annuncio missionario della nostra fede. Preghiamo:

Signore, tu conosci la nostra durezza di cuore che spesso si traduce in incredulità o indifferenza; fa’ che la luce della fede pasquale ci illumini e riscaldi, fino a spingerci alla diffusione coraggiosa del tuo vangelo. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 

 Prima Lettura

 

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo      (4, 12 - 5, 14)

 

Esortazione agli anziani e ai giovani

 

Seconda Lettura

Dalle «Catechesi» di Gerusalemme      
 (Catech. 22, Mistagogica 4, 1. 3-6. 9; PG 33, 1098-1106)

 


Il pane del cielo e la bevanda di salvezza
   

Ufficio con le particolarità di Pasqua e le parti proprie. Alle Lodi si premette l'invitatorio. A Lodi, Vespri e Compieta invece del Responsorio breve si dice l'ant. Questo è il giorno. Primi Vespri della II Domenica di Pasqua. Per tutto il tempo di Pasqua, alla fine di Compieta si dice l'antifona mariana Regina Cæli.

 

Impegno di vita

Oggi  desidero portare la tua Parola a tutti i fratelli che incontrerò sulla mia strada, senza paura di non essere accolto.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per il defunto Papa Francesco, perchè il supremo Pastore che sempre vive per intercedere per noi, lo accolga nella sua pace.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Non possiamo donare la fede, ma possiamo donare noi stessi. Si tratta di una morte e di una risurrezione, di morire a ciò che saremmo stati se fossimo soltanto uomini, di risuscitare a ciò che siamo essendo uomini cristiani. Madaleine Delbrêl 

  

Sabato 26 Aprile 2025

 

MESSA ESEQUIALE DEL ROMANO PONTEFICE FRANCESCO

- Alle ore 10, primo giorno dei Novendiali, sul sagrato della Basilica di San Pietro sarà celebrata la Santa Messa esequiale del Romano Pontefice Francesco, secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis (nn. 82-109).

La Liturgia esequiale sarà presieduta da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio. Concelebreranno: i Patriarchi e i Cardinali; gli Arcivescovi e i Vescovi; i Presbiteri e i Diaconi.

Al termine della Celebrazione Eucaristica avranno luogo l’Ultima commendatio e la Valedictio. Di seguito il feretro del Romano Pontefice sarà portato nella Basilica di San Pietro e da lì nella Basilica di Santa Maria Maggiore per la tumulazione. Parteciperanno Delegazioni Ufficiali di molti Paesi del mondo; in prima fila i Presidenti dell'Argentina e dell'Italia. I funerali saranno trasmessi in diretta da tutte le televisioni, comprese Rai Uno e TV 2000.

Giornata di Lutto Nazionale.


 

 

Sabato 26 Aprile 2025


- Alle ore 10.30, presso il Centro Pastorale "Maria SS. del Tindari" Seminario estivo di Castell'Umberto, il Vescovo Guglielmo partecipa alla Giornata di Aggiornamento per le Religiose presenti in Diocesi.

- Alle ore 18 il Vescovo Guglielmo, a Tortorici, celebra l'Eucaristia nella Chiesa di San Nicolò di Bari e amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.

Oggi, 25 Aprile, la Chiesa celebra il Venerdì fra l'Ottava di Pasqua PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 25 Aprile 2025 07:46

 

La liturgia del venerdì di Pasqua ci presenta Gesù che a porte chiuse entra nel cenacolo. Signore della paura, degli eventi, di ogni realtà. Due sole parola pronunzia: due verbi dinamici: "Venite... mangiate". Non è difficile immaginare con quale forza interiore e con quale timbro di voce (non alterata ma comunicante energia) abbia pronunziato quelle due parole. Lo deduciamo dal fatto che gli apostoli sono presi da uno stupore che li fa ammutolire e nello stesso tempo vivono l'intima persuasione che non si tratta di una apparizione qualsiasi o strana. Sta davanti a loro il Signore! Ed è proprio Lui - è questo il punto - che si interessa del loro naturale bisogno di sostentamento, è Lui a spezzare per loro del pane. Non è fantasioso vedere in quel gesto un segno-memoria del suo aver dato la vita. E non è arbitrario credere che quel pane è allusivo di quel che Gesù aveva detto: "Sono io il pane della vita". In questo clima pasquale, Signore, apri il mio cuore a questo tuo duplice invito. Facci venire da te, in piena fiducia; persuasici a nutrirci di Te che sei il Pane vivo nella Tua Parola e nell'Eucaristia. 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         4, 1-12

In nessun altro c’è salvezza. 

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Salmo responsoriale

Rit. La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo.     dal salmo 117

 

Sequenza 

  
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              21, 1-14

Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.   

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Meditiamo insieme


Pietro è stato l'ultimo, fra gli apostoli, a credere nel risorto. Non che dubitasse dell'evento, ne era stato coinvolto fin dal giorno della resurrezione, correndo al sepolcro, ed era stato il beneficiario di una misteriosa apparizione personale di Gesù (Lc 24); ma perché quella resurrezione, in un certo modo, non lo riguardava. Pietro, il primo, il migliore, colui che aveva ricevuto l'ordine di custodire la fede dei fratelli, aveva semplicemente rinnegato il Signore Gesù. Cosa c'era di peggio? Pietro non riesce a perdonare se stesso, il senso di colpa gli impedisce di convertirsi alla gioia. Il triste episodio di oggi si innesta su questo fallimento: la compagnia dei suoi amici che di nuovo lo seguono nella pesca, mentre invece l'ultima volta che aveva pescato era stato chiamato dal Signore a mollare le reti per seguirlo!, è il segno del grande affetto dei discepoli verso il rude Pietro. E, alla fine della inutile nottata di pesca, ancora il Signore li raggiunge. È venuto apposta per lui, per Pietro: lo ha aspettato, ora sa che può finalmente incontrarlo. Gesù ci aspetta sempre, alla fine di ogni nostra notte, di ogni nostro dolore, di ogni nostro fallimento. Non si arrende facilmente, non ci lascia andare, non ci abbandona. Mai.

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Preghiamo insieme

 

Il Signore Gesù si rivela oggi come la pietra angolare di ogni costruzione, ed è il nome unico che deve essere invocato per essere salvati. Ripetiamo con fede:

Nel tuo nome salvaci, Signore.

Per il Papa Francesco e i vescovi, perchè nel loro ministero apostolico annuncino con franchezza la verità e promuovono la giustizia, resistendo a ogni pressione contraria. Preghiamo:

Per tutti i credenti, perchè abbiano il coraggio di professare la loro fede unica nel Cristo risorto, davanti ad ogni potere e autorità. Preghiamo:

Per coloro che confidano in salvezze illusorie o edifici destinati a perire, perchè comprendano l’unicità del valore salvifico del Cristo morto e risorto per tutti. Preghiamo:

Per ogni uomo che si affatica nel lavoro quotidiano e nella ricerca del bene, perchè sappia rivolgersi a Colui che può aiutare a vincere le difficoltà e gli insuccessi. Preghiamo:

Per noi qui presenti, che spesso siamo invitati ad essere commensali del Signore Gesù, perchè, ricevendo il pane moltiplicato del suo corpo, sappiamo riconoscere in esso il Signore che si manifesta. Preghiamo:

O Signore, tu ti sei rivelato nella vittoria sul male attraverso la pesca miracolosa, trasformata in un pasto fraterno con i tuoi discepoli; fà che ci sentiamo beneficiari di questo trionfo, ogni volta che da te riceviamo il pane che ci sazia per la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 

 Prima Lettura

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo        (3, 1-17) 

Imitare la mitezza di Cristo

 

Seconda Lettura  

 

Dalle «Catechesi» di Gerusalemme    (Catech. 20, Mistagogica 2, 4-6; PG 33, 1079-1082

Il battesimo, segno della passione di Cristo

Ufficio con le particolarità di Pasqua e le parti proprie. Alle Lodi si premette l'invitatorio. A Lodi, Vespri e Compieta invece del Responsorio breve si dice l'ant. Questo è il giorno. Per tutto il tempo di Pasqua, alla fine di Compieta si dice l'antifona mariana Regina Cæli.

 

Impegno di vita

La tentazione di mollare tutto è forte e frequente, ma non devo cedere, piuttosto dire a Gesù: "Vieni in mio aiuto" e fidarmi di Lui. E come Lui essere premuroso e concreto nel prevenire i bisogni degli altri.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per il defunto Papa Francesco: il Signore Risorto lo accolga nella dimora della luce e della pace.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

 

È curioso vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto hanno le maniere semplici; e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore. Giacomo Leopardi

 

BASILICA VATICANA

  

Venerdì 25 Aprile 2025

 

 Continua fino alle ore 19 l'omaggio dei fedeli al corpo di Papa Francesco esposto davanti all'Altare della Confessione della Basilica Vaticana.

- Alle ore 20.00, nella Basilica di San Pietro, Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, presiederà il rito della chiusura della bara del Romano Pontefice Francesco, secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis (nn. 66-81).


 

 

Venerdì 25 Aprile 2025



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Oggi, 24 Aprile, la Chiesa celebra il Giovedì fra l'Ottava di Pasqua PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 24 Aprile 2025 07:01

 

La liturgia del Giovedì di Pasqua ci presenta  i discepoli di Emmaus che, ritornati a Gerusalemme con premura, trovano gli undici apostoli con altri compagni, insieme a Pietro a cui è apparso Gesù: sono nella gioia! Mentre raccontano ciò che è avvenuto ad Emmaus, ecco Gesù in mezzo a loro.
Nonostante l'esultanza di poca prima, sono sconvolti e pensano di vedere un fantasma. Faticano a lasciarsi afferrare dal mistero e condurre in un nuovo modo di relazionarsi con Gesù risorto. "Toccatemi" dice il Signore, "Guardate"; abbiate fiducia nei vostri sensi, nelle vostre esperienze di me in questi ultimi giorni: "Sono proprio io", Gesù crocifisso e risorto. Poi, egli chiede da mangiare e gli danno il pesce. Gradualmente sono a loro agio e Gesù li fortifica nella fede aprendo le loro menti a comprendere tutto ciò che era scritto di lui, della sua morte e risurrezione.
 
  

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         3, 11-26

Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti. 

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Salmo responsoriale

Rit. O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!     dal salmo 8 

Sequenza 

  
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              24, 35-48

Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno.   

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Meditiamo insieme


Tre sono gli aspetti che sono coinvolti dalla venuta del Signore risorto: uno intellettuale ("aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture"), uno affettivo ("per la grande gioia") e uno operativo ("Di questo voi siete miei testimoni"). Sono tre aspetti essenziali della fede, perché Gesù non resti un "fantasma", qualcuno di evanescente, ma diventi per ciascuno di noi un commensale, un compagno di viaggio. L'aspetto intellettuale anzitutto: nel nostro mondo iper-specializzato, in cui sono necessari vent'anni di studio per ottenere una qualifica, lasciamo la fede nel mondo dell'approssimativo e dell'infantile. Il Signore ci apre la mente all'intelligenza delle Scritture: dedichiamo tempo a leggere e capire la Parola, a renderla viva nella nostra vita. Un secondo aspetto viene coinvolto dalla presenza del Cristo: quello affettivo; i discepoli provano una grande gioia, quasi un turbamento, nel vedere il Signore. Finché non saremo conquistati dalla bellezza e dalla gioia che scaturisce dalla presenza del Cristo, non potremo veramente dirci cristiani. Infine l'aspetto della testimonianza, della concretezza, del contagio: la fede diventa testimonianza. Nessuna crociata, per carità, ma la capacità di rendere ragione del nostro comportamento. Il Signore è venuto a portarci la pace interiore, il perdono che è la profonda riconciliazione con noi stessi e con gli altri. Lasciamoci raggiungere senza paura: il Signore ancora oggi ci ripete: "sono proprio io!".

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Preghiamo insieme

  

La fede cristiana è la comprensione del Cristo nel suo mistero pasquale di morte e risurrezione. Invochiamo la luce e la misericordia di Dio per tutti, dicendo:

Dio dei nostri padri, benedici il tuo popolo.

Per la Chiesa dei credenti nel Signore risorto, perchè viva in continua azione di grazie, per sentirsi erede delle benedizioni profetiche, ora in essa adempiute. Preghiamo:

Per tutti coloro che non credono alle divine Scritture, perchè il Signore apra loro gli occhi a comprendere il mistero di Cristo morto e risorto. Preghiamo:

Per noi, che facciamo tante volte l’esperienza di essere commensali di Cristo nel banchetto eucaristico, perchè sappiamo riconoscerlo come il compimento di tutte le Scritture. Preghiamo:

Per tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito, e per coloro che sono tentati di sfiducia, perchè la logica della croce appaia nella sua luce consolatrice. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perchè si faccia carico di quanti vivono ai margini della fede e della vita cristiana con la preghiera, l’interessamento e la comprensione. Preghiamo:

O Dio dei nostri padri, che hai disposto gli eventi della storia per prefigurare il mistero del tuo Figlio divenuto per noi Servo sofferente e Signore glorificato, rendici degni della grazia che ci hai donato con la fede nel Cristo che vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.
   

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 

 Prima Lettura

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo        (3, 1-17) 

Imitare la mitezza di Cristo

 

Seconda Lettura  

 

Dalle «Catechesi» di Gerusalemme    (Catech. 20, Mistagogica 2, 4-6; PG 33, 1079-1082

Il battesimo, segno della passione di Cristo

Ufficio con le particolarità di Pasqua e le parti proprie. Alle Lodi si premette l'invitatorio. A Lodi, Vespri e Compieta invece del Responsorio breve si dice l'ant. Questo è il giorno. Per tutto il tempo di Pasqua, alla fine di Compieta si dice l'antifona mariana Regina Cæli. 

Impegno di vita

Nella mia pausa contemplativa oggi, vengo a te Signore Gesù con tanto amore e fiducia perché tu mi conosci fino in fondo; mi conosci per nome. Mi mandi a testimoniare fra i fratelli che tu sei risorto e ci fai partecipi alla tua vita nuova ed eterna.

 

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per il defunto Papa Francesco: il Signore risorto lo ammetta alla beatitudine eterna.

MESSAGGIO DEL GIORNO

Tutto è Cristo per noi e, per quanto noi facciamo e ci sforziamo, il Signore è sempre più grande e la sua misericordia è sempre vincente. Il Regno di Dio è dono gratuito, che nessuna azione umana può meritare.(...) Noi non siamo e non saremo mai all'altezza delle situazioni storiche; se qualcosa di buono compiamo, è dono di Dio. San Paolo VI

  

 

Giovedì 24 Aprile 2025

 

Continua l'omaggio al corpo di Papa Francesco esposto davanti all'Altare della Confessione nella Basilica Vaticana. 

 


 

 

Giovedì 24 Aprile 2025


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