NOTIZIE DI CRONACA
Auguri a tutte le mamme! PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Domenica 12 Maggio 2024 08:12

 

La festa della mamma è una ricorrenza civile diffusa in tutto il mondo. Non esiste una data del calendario comune in grado di accomunare tutti gli Stati in cui l'evento è festeggiato.

In Italia viene festeggiata la seconda domenica di maggio.

La redazione de «In Cammino» porge gli auguri a tutte le mamme, dedicando loro questa poesia:

 La mamma è come un albero – cresce senza rumore – è come un cuore tenero – sempre pieno d’amore - e quando fra i suoi rami – un uccellin si posa – l’albero come origami – per lui diventa rosa.

 La mamma è come un ruscello – che scorre allegramente – e come vuole Iddio – non lo ferma mai niente - e mentre scende il monte – raccoglie gli affluenti – nessuno mai lo sente – ma tutti son contenti – perchè é come un angelo – che veglia su di noi – e questo io lo dico – perchè siam figli suoi.

La mamma è sempre pronta – per ogni nostro bene – a fa quello che conta – senza farlo sapere - e noi ce accorgiamo – soltando quando è tardi – e dirle non potremo – che non vogliam che parti.

Questa breve poesia – vuole solo celebrare – la nostra devozione – che non sappiam mostrare – È un grande sentimento – più grande anche del mare – che dal nostro profondo – vogliamo dimostrare.

La mamma è quella cosa – che tutti quanti hanno – ma quanto sia meravigliosa – pochi lo scopriranno. 

AUGURI MAMMA!

A Patti la festa della mamma: regala anche tu un'Azalea per la ricerca Airc PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Sabato 11 Maggio 2024 11:50

Da quarant’anni l’Azalea della Ricerca di Fondazione AIRC, il fiore simbolo della Festa della Mamma, è un’alleata della ricerca sui tumori che colpiscono le donne. Oggi 2 donne su 3 in Italia sono vive dopo 5 anni da una diagnosi di cancro. Con una raccolta totale di circa 300 milioni di euro, l’Azalea di Fondazione AIRC ha contribuito in quattro decenni al miglioramento della qualità di vita e della sopravvivenza delle donne, attraverso diagnosi sempre più precoci, approcci chirurgici meno invasivi e terapie più precise e mirate, più efficaci e meglio tollerate. L’Azalea quest’anno festeggia il suo quarantesimo compleanno ricordandoci che il futuro della ricerca è nelle nostre mani. Circa ventimila volontari, coordinati dai diciassette uffici regionali, tornano in oltre 3.500 piazze per distribuire oltre 600 mila piantine di azalea a fronte di una donazione minima di 18 euro. Con le azalee sarà offerta anche una guida che ripercorre i principali traguardi della ricerca.

A Patti troverete due punti di raccolta: in Piazza Mario Sciacca e nel lungomare Zuccarello a Patti Marina, di fronte alla Piazzetta dei Marinoti.

Patti: approvato il nuovo statuto del Museo diocesano PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 10 Maggio 2024 10:46
Nel giorno in cui il Santo Padre ha indetto il Giubileo ordinario del 2025, giovedì 9 maggio l'Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi di Patti, diretto da don Stefano Brancatelli, ha comunicato che il Vescovo Mons. Guglielmo Giombanco ha recentemente approvato il nuovo statuto del Museo diocesano di Patti (MuDiPact) secondo la struttura del "museo diffuso". Contestualmente ha nominato direttore dello stesso Museo il don Francesco De Luca che sarà coadiuvato dai vicedirettori parroci delle sedi periferiche e, come da statuto, da un'équipe composta dai Direttori dell'ufficio del Beni Culturali e dell'ufficio liturgico, da due membri eletti fra i vicedirettori e dal membro di nomina episcopale nella persona dell'architetto Nuccio Lo Castro.
A quest'importante istituto culturale della diocesi e all'équipe di direzione i migliori auguri per un proficuo lavoro che avrà come primo banco di prova l'ideazione di eventi culturali per il Giubileo 2025.
Tindari: i pannelli della Via Crucis «oscurati» da segnali di divieto PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 04 Maggio 2024 20:21

Domenica 5 maggio, al Santuario di Tindari, si svolgerà il 2° Pelleginaggio promosso dall'Unitalsi, sezione Sicilia Orientale; si prevede un'affluenza di pellegrini, malati, barellieri e dame dell'Unitalsi per la Celebrazione Eucaristica e i vari momenti di preghiera all'interno della Basilica. Giustamente l’amministrazione comunale di Patti si è attivata, nelle scorse settimane, per disciplinare il transito veicolare lungo la via Mons. Pullano, razionalizzando la sosta di auto e pullman che giungono a Tindari, soprattutto in vista di affollamenti che iniziano già dal mese di maggio. Bene ha fatto la vicesindaca Eliana Raffa, ad attivarsi in tal senso per rispondere alla necessità di far fronte alle criticità riscontrate nella gestione della viabilità locale e alle problematiche di ordine pubblico, già rilevate in più circostanze dalla Polizia municipale, in particolar modo in via Mons. Pullano, unica via di fuga in caso di emergenza. Nella suddetta via sono apposti, tra l'altro, 14 artistici pannelli della «Via Crucis» raffiguranti le tappe della Via dolorosa percorsa da Gesù durante la sua passione e morte. La cosa che lascia attoniti è che oggi pomeriggio, alcuni operai comunali, alla presenza di una pattuglia di Vigili urbani, prevedendo un'affluenza maggiore per domenica 5 maggio, considerato il pellegrinaggio dell'Unitalsi e di tanti fedeli e turisti che, specialmente la domenica accedono al colle, hanno pensato bene (si fa per dire) di apporre dei cartelli con la scritta «RISERVATO» (ma Riservato a chi o a che cosa?), su alcuni pannelli della Via Crucis (nella foto la IX stazione della Via Crucis, che richiama la terza caduta di Gesù sotto la Croce, «oscurata» dal cartello). Non bastavano i nastri di divieto per far capire che quel tratto di strada rimaneva «RISERVATO»? Non era più opportuno apporre la scritta «RISERVATO» sulle staccionate in legno? Anche perchè, domenica, sono previsti diversi pellegrinaggi da parte di comunità parrocchiali che usano recitare il Rosario lungo il tragitto o meditare sulle tappe della via dolorosa. Forse chi ha apposto quel cartello (certamente sotto le direttive di qualcuno) si ricordava che una volta, si coprivano le immagini sacre? Durante l'ultima settimana di Quaresima, si coprivano, ma si scoprivano la notte di Pasqua, durante la Veglia. Essendo nel tempo di Pasqua, le immagini non vanno più «coperte». Facciamo i nostri «complimenti» a chi di dovere....

Messaggio dei Vescovi di Sicilia per le Elezioni Europee PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Venerdì 03 Maggio 2024 12:46

Alla vigilia delle elezioni europee, i vescovi di Sicilia lanciano un appello a chi abita la nostra regione e soprattutto ai giovani. L’invito è “a non lasciarsi ammaliare dal canto delle pericolose sirene del pessimismo, della rassegnazione, del disfattismo e astenersi dal voto“. Per i vescovi l’astensionismo può diventare “un silente passo che ci allontana dal sogno di un’Europa che dia respiro alla storia affermando gli autentici diritti umani“. Un diritto, quello al voto, che diventa dunque quasi un dovere per i cittadini della Sicilia, isola “ancora chiamata ad essere all’interno dell’Europa unita piattaforma di pace di integrazione per i tanti popoli del Mediterraneo che cercano in Europa salvezza e lavoro”.

Insieme con l’invito al voto anche la necessità di creare “spazi condivisi di incontro e dialogo” per un voto consapevole che deve mirare “all’edificazione del bene comune“.

L’augurio dei vescovi è che “il Parlamento Europeo possa essere quell’istituzione detentrice del potenziale necessario per affrontare e risolvere le molteplici questioni generate dalle numerose trasformazioni epocali“.

Di seguito il testo integrale del

Messaggio dei Vescovi di Sicilia per le Elezioni Europee

Carissime sorelle e carissimi fratelli,

da più di settanta anni si parla di Europa unita. Da quel 25 marzo 1957, quando a Roma venne firmato il trattato che la istituì, di strada se ne è fatta tanta. È stata sempre aperta la via che ha portato più Nazioni del nostro Continente sulla direzione di un’unità non solo economica, ma anche politica, sociale e culturale.

San Giovanni Paolo II nel 1997 affermava: «La storia dell’Europa è un grande fiume, nel quale sboccano numerosi affluenti, e la varietà delle tradizioni e delle culture che la formano è la sua ricchezza» (Omelia, Gniezno 3 giugno 1997). Non possiamo, tuttavia, non ammettere che, talvolta, questa ricchezza si è dovuta confrontare con processi dinamici e repentini di trasformazioni sociali e culturali. Processi che hanno, talvolta, preso le distanze da quella costellazione di valori che si legano profondamente alle radici cristiane dell’Europa. Non sono mancati i confronti: non è venuto meno il dialogo, finalizzato alla custodia e alla crescita del bene comune, della giustizia sociale e alla tutela di ogni diritto teso ad affermare la centralità della persona e della sua dignità infinita.

Cadute le ideologie, i “grandi racconti” del secolo scorso si è fatta strada un’uniformità, una “convergenza silenziosa” – così la chiamava il Card. Carlo Maria Martini – tra i cosiddetti conservatori e i cosiddetti progressisti in nome delle ragioni dell’individuo che rappresentano una decadenza rispetto alla nostra tradizione culturale e civile. Da una parte si considera l’individuo soggetto libero, senza vincoli nell’esercizio del potere economico; dall’altra lo stesso individuo lo si vuole libero e non sindacabile nei suoi comportamenti etici individuali. La matrice delle due posizioni è unica: la cultura dell’individualismo dove l’individuo non corrisponde alla persona che è invece aperta all’accoglienza del diverso e alla gratuità (cfr. C. M. Martini, Discorso per la festa di Sant’Ambrogio, Milano 5 dicembre 1997).

Sono tante le violazioni della dignità “infinita” – così come la definisce un recente documento della Chiesa – la dignità della persona umana. Essa viene violata dall’aborto e dal suicidio assistito, dal dramma della povertà, dal travaglio che subiscono i migranti, dalla guerra, dalla tratta delle persone, dalla violenza sui più fragili, dall’abuso sui minori. Vogliamo, con il nostro voto libero e consapevole, scegliere i nostri rappresentanti che abbiano a cuore questi valori, gli unici che possono edificare un’Europa casa comune di ogni persona e aperta al dialogo con tutti i popoli. Per una scelta consapevole sarebbe opportuno condividere spazi di incontro e dialogo finalizzati alla edificazione del bene comune, soprattutto innestando fiducia e speranza nel cammino verso l’Europa rinnovata.

Ci auguriamo che il Parlamento Europeo possa essere quell’Istituzione detentrice del potenziale necessario per affrontare e risolvere le molteplici questioni generate dalle numerose trasformazioni epocali nelle quali siamo immersi. Inoltre, siamo fermamente convinti che la nostra amata Sicilia sia ancora chiamata ad essere all’interno dell’Europa unita, piattaforma di pace e di integrazione per i tanti popoli che dal Mediterraneo cercano in Europa salvezza e lavoro. Popoli da accogliere per essere protagonisti di un dialogo globale che azzeri ogni processo di emarginazione o addirittura di aperta ostilità.

Pertanto, esortiamo vivamente ogni cittadino/a della nostra Isola, in modo particolare i giovani ad esercitare il diritto di voto nelle prossime elezioni europee. A non lasciarsi ammaliare dal canto delle pericolose sirene del pessimismo, della rassegnazione, del disfattismo. L’astensionismo può diventare un silente passo che ci allontana dal sogno di una Europa che dia respiro alla storia affermando gli autentici diritti umani.

Nuove crisi e nuove squilibri ci stanno dinnanzi. Per fronteggiarli dobbiamo scongiurare ogni possibile forma di scoraggiamento e di scetticismo che offuschi la nostra identità di cittadini europei, di figli di una Europa, portatrice di un suo modello di democrazia e di libertà.

Roma, 3 maggio 2024

                                                                   I Vescovi di Sicilia

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