Il Papa emerito Benedetto XVI è tornato alla Casa del Padre
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Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 31 Dicembre 2022 09:54
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Alle ore 9.34 di oggi, sabato 31 Dicembre 2022, il Papa emerito Benedetto XVI ha concluso la sua esistenza terrena nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano; se ne va un grande Pontefice, teologo, filosofo e uomo di Dio. Immediata la commozione di tutta la Chiesa e del mondo, per una notizia che, per quanto attesa, è comunque dolorosa. La sua missione sulla terra è finita, ma continuerà a pregare per tutti noi dal Cielo. La migliore e più trasparente comprensione della Chiesa di Benedetto XVI è avvenuta nel momento di massimo stupore e sconcerto dei più: quando il Papa ha deciso di lasciare il pontificato e ritirarsi a pregare. Chi non ha mai capito la portata innovativa della figura e del pontificato di Joseph Ratzinger, e ha continuato a vederlo e a interpretare le sue parole e le sue azioni come prova di conservatorismo e rifiuto del nuovo, è stato smentito clamorosamente dalle sue improvvise e impreviste dimissioni, una innovazione assoluta. Oltre che uno straordinario gesto di umiltà e di amore per la Chiesa. L’annuncio dato l'11 Febbraio 2013 ha scioccato e sorpreso tantissime persone; tuttavia, riflettendoci, sono sicuro che molti vi riconosceranno una decisione di grande coraggio e frutto di chiarezza di mente e di azione. La sua ponderata e libera decisione - come accade per tutte quelle che aprono vie nuove nella storia - oggetto di attenzione e commenti appassionati e vari e, a volte, molto superficiali, sigilla la coerenza tra dottrina e pratica cristiana di Benedetto XVI.

Oggi non possiamo far altro che esprimere la nostra gratitudine al Signore per averci donato un Pontefice che con docile fermezza e con grande competenza, instancabilmente, ha annunciato il Vangelo di Gesù in un momento storico difficile e, per certi versi ostile. Benedetto XVI ha dovuto pagare gli errori di altri portando sulle sue spalle il peso dello scandalo della pedofilia, da lui affrontato sempre con coraggio e verità già da Prefetto della Congregazione della Fede. Con il medesimo coraggio e ansia di verità ha continuato a denunciare, nei discorsi alla Curia, i velenosi effetti delle lotte intestine per il potere e il denaro. Questo è stato senza dubbio il tema più spinoso e insidioso che ha dovuto affrontare: e proprio questo tema ha lasciato, come esigente eredità, al suo successore, Papa Francesco. 

Con il suo stile mite e dolce, scevro da ogni carisma superficialmente inteso, ha saputo parlare alle folle e scaldare i cuori, rinnovando la fede e l’entusiasmo di giovani e donne, anziani e sacerdoti. Con uno stile personalissimo, che è stato apprezzato e riconosciuto da tutti. Non c’è dubbio però che il significato più forte del suo pontificato sta proprio in quest’ultimo gesto, una decisione che rivela fino in fondo la sua straordinaria statura spirituale. E, soprattutto, la sua fiducia in Dio, nelle cui mani ha rimesso quasi un decennio fa il destino della Chiesa. 

Papa Benedetto ha dato a tutto il mondo un esempio luminoso di autentico senso di responsabilità e di amore vivo per la Chiesa. Sono stati otto difficili anni (2005-2013) di pontificato per Benedetto XVI tutti condotti nel segno del coraggio; ha lottato nella Chiesa, contro il peccato di tanti suoi figli, ma ha anche saputo imporsi al mondo, a tutti, anche ai lontani, come uno degli intellettuali più lucidi nell’analizzare la crisi drammatica del nostro tempo. Il Pontefice ha difeso strenuamente la vita umana, la famiglia, il matrimonio tra uomo e donna, attirandosi, spesso, le invettive di quelli che avevano una visione distorta e oggettivamente disordinata della vita, che lo offendevano con un linguaggio selvaggio e petulante; ha difeso la ragione che argomenta e sostiene la fede e si porta nello spazio pubblico con coraggio e mitezza, ha richiamato la politica a un senso di responsabilità avvertendo che è contro l’uomo e la sua dignità legiferare non tenendo conto dei principi non negoziabili che non sono verità di fede ma possono essere abbracciati anche con la sola ragione. 

I suoi insegnamenti, i suoi preziosi scritti, le sue riflessioni, rimarranno sempre guida e bussola sicura per orientare la nostra vita in questo mondo malato, sempre superficiale e vuoto, privo della gioia che solo il Vangelo trasmesso dalla coraggiosa e fedele tradizione della Chiesa cattolica ci può donare.

Ringraziamo insieme il Signore per il dono fatto alla Chiesa di un Pastore grande: umile e mite, forte nella fede e maestro nell’annunciarne il primato e la bellezza, sereno nella speranza e gioioso nella carità, coraggioso e fedele servitore della Chiesa, libero nello Spirito della Verità.

Appresa la notizia della morte del Papa emerito Benedetto XVI, la Diocesi di Patti si unisce alla preghiera di tutta la Chiesa e ringrazia il Signore Misericordioso per il ministero di così grande Pastore che, mediante il suo luminoso magistero e la sua guida sapiente, ha edificato il Santo Popolo di Dio.

Tutti i fedeli sono invitati ad elevare preghiere di suffragio per Benedetto XVI, servo buono e fedele, chiedendo a Cristo Redentore di accoglierlo nel Suo Regno di luce e di pace.

In ogni Parrocchia si organizzi un momento di preghiera e si celebri anche una Santa Messa di suffragio. Lunedì 2 Gennaio alle ore 18, nella Basilica Cattedrale di Patti, il Vescovo Guglielmo presiederà la Solenne Concelebrazione in suffragio dell'amato Pontefice Benedetto XVI; concelebreranno i Parroci e i Sacerdoti della città e saranno presenti le comunità parrocchiali cittadine.

 

Da lunedì 2 gennaio 2023 il corpo del Papa emerito sarà nella Basilica di San Pietro in Vaticano per il saluto dei fedeli.

I Funerali del Papa emerito Benedetto XVI sarano celebrati giovedì 5 gennaio 2023 alle ore 9.30 in Piazza San Pietro. Le Esequie saranno presiedute da Papa Francesco.

Si è saputo oggi che Joseph Ratzinger aveva ricevuto l'Unzione degli infermi mercoledì 28 dicembre 2022.

 




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