NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 14 Aprile, la Chiesa celebra la Terza Domenica di Pasqua PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 14 Aprile 2024 07:28

Celebriamo oggi la terza domenica del periodo liturgico di Pasqua, tempo durante il quale siamo invitati a riflettere bene sul mistero della Redenzione portato al compimento da Gesù Cristo nella sua Pasqua di Morte e Risurrezione.
Il Vangelo di oggi ci presenta una nuova apparizione di Gesù agli Apostoli, alla presenza dei Discepoli di Emmaus che rientrati dal villaggio stavano raccontando quello che avevano visto e l'esperienza fatta con Gesù, apparso a loro come viandante e poi riconosciuto nello spezzare il pane. La nuova apparizione di Gesù è finalizzata a dare coraggio e sostegno ai Apostoli, che non ancora avevano compreso esattamente che egli era davvero risorto, tanto che Gesù nuovamente si presenta con i segni della passione. Tutto questo a conferma che era lo stesso Cristo Crocifisso ad avere assunto un corpo glorificato dopo la momentanea discesa negli inferi.

Si celebra oggi la 100ª Giornata per l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Al centro della Giornata vi è il desiderio positivo dei giovani a diventare protagonisti della vita pubblica, a farsi carico del proprio futuro e con esso del futuro del Paese, a vivere la formazione lo studio come l’inizio di una responsabilità da esercitare per il bene comune. Riconoscendo e incoraggiando la spinta ideale delle nuove generazioni, troppo spesso infondatamente dipinte come rassegnate e pigre, l’Università rinnova l’impegno che è alla base della sua stessa ragione d’essere.  
  

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         3,13-15.17-19

Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti. 

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Salmo responsoriale

Rit. Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.           dal salmo 4
 

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Seconda lettura

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo        2, 1-5

Gesù Cristo è vittima di espiazione per i nostri peccati e per quelli di tutto il mondo.

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              24, 35-48

Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno.   

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Meditiamo insieme


"Il Cristo doveva sopportare queste sofferenze per entrare nella sua gloria" e, solo così, si supera lo scandalo della croce, il suo e il nostro. La comprensione, non la semplice lettura, tuttavia porta nel contemplarla gioia e serenità nell'animo. "Si ricordano quelli di Emmaus: non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi, quando ci spiegava le Scritture?". Senza la luce della Parola il mondo è buio e la notte, come fu notte quando Giuda lasciò il Cenacolo, scende nel cuore dei credenti. Le Scritture illuminano il cammino dei credenti, il sacramento - realtà di grazia - mette i discepoli in comunione di vita con il Risorto. Nel tempo presente l'esperienza cristiana è vera e autentica, ma siamo ancora nel cammino, nell'attesa della beata speranza. Ma anche la testimonianza... Perché: «di questo voi siete testimoni». Gesù, venendo nel mondo, aveva come scopo ultimo della sua vita la salvezza dell’umanità. Per questo, oltre che preoccuparsi di operare la salvezza degli uomini per mezzo della sua passione, morte e risurrezione, provvide a far giungere la salvezza a tutti i popoli della terra per mezzo dell’opera della Chiesa. A tale scopo, fin dall’inizio della sua vita pubblica, si scelse dei discepoli perché stessero con lui, perché, vivendo con lui, seguendo i suoi esempi e le sue istruzioni, fossero formati per diventare suoi testimoni qualificati tra le genti. Gesù li formò innanzitutto alla sottomisione alla volontà del Padre, cioè all’amore della croce e allo svuotamento di se stessi (Mt 16,24-25) e li consacrò alla salvezza delle anime (Gv 17,18-20). Apparendo ai suoi apostoli, dopo la sua risurrezione, Gesù completò la formazione e l’insegnamento dato ai suoi discepoli; rivelando loro la verità del Vangelo, dette una pratica dimostrazione della realtà della vita eterna. Aprì in tal modo le loro menti alla comprensione delle Scritture e dei suoi insegnamenti, per renderli suoi testimoni autentici (cf. At 2,21-22), perché per mezzo loro la sua salvezza arrivasse a tutti gli uomini. Ogni cristiano oggi è chiamato a diventare un testimone autentico di Gesù, rivivendo in se stesso il mistero pasquale. La sua formazione cristiana è completa quando la sua vita si apre generosamente all’opera di evangelizzazione e di salvezza dei fratelli.

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Preghiamo insieme

 

Come i discepoli di Emmaus, anche noi apriamo il nostro cuore al Signore perché aumenti la nostra fede e ci faccia comprendere il mistero della salvezza. Preghiamo insieme e diciamo: Resta con noi, Signore!

Quando il nostro cuore non riconosce le tracce della tua presenza negli avvenimenti della storia, ti preghiamo.

Quando smarriamo il sentiero della vita e ci allontaniamo dalla tua Parola, ti preghiamo.

Quando la durezza del nostro cuore non ci permette di comprendere il significato profondo delle Scritture, ti preghiamo.

Quando diciamo di essere cristiani, ma non abbiamo la forza di osservare i tuoi comandamenti, ti preghiamo.

Quando vediamo il dolore nel cuore delle persone che ci sono accanto, ma non sappiamo trovare le parole per far cambiare la tristezza in gioia, ti preghiamo.

Quando non sappiamo riconoscere la presenza del Signore risorto nella sua Chiesa pellegrina sulla terra, ti preghiamo.

Apri il nostro cuore, Signore, alla comprensione della tua Parola e trasforma la nostra tristezza nella speranza certa della tua presenza in mezzo a noi. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
  

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo    (6, 1-17)

L'Agnello apre il libro di Dio

Seconda Lettura

Dalla «Prima Apologia a favore dei cristiani» di san Giustino, martire (Cap. 66-67; PG 6, 427-431)

La celebrazione dell'Eucaristia


Domenica della III settimana, ufficio della  III Domenica di Pasqua. Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno  B.
 

 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, proverò a mettermi nei panni degli apostoli. Io nella tempesta di problemi, dubbi, tentazioni... Ho mai pensato che anch'io ero presente nella preghiera di Gesù sul monte? Mi conforta il pensiero che nella lotta Lui è presente e mi sostiene? Ed io cerco nella preghiera la forza per superare certi momenti?


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

 

Perchè l'Università Cattolica del Sacro Cuore continui ad essere sempre più luogo significativo di educazione culturale, umana e spirituale, perché sia animata da studenti e insegnanti motivati.  


MESSAGGIO DEL GIORNO

Ho incontrato a Roma una prostituta che ora è una cristiana fervente. Mi chiesero che cosa le ho detto. Veramente ho solo detto a Gesù di guardarla Lui in un certo modo col suo sguardo di Risorto che purifica e salva. Santa Teresa di Calcutta

 

  

 

Domenica 14 Aprile 2024


- Alle ore 12 il Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro guida la recita del Regina caeli.


 

 

Domenica 14 Aprile 2024


Il Vescovo Guglielmo inizia la Visita Pastorale a Cesarò con il seguente programma:

Ore 10.00: Cerimonia di accoglienza alla Villa e corteo sino alla Chiesa Madre; saluti da parte delle autorità;

Ore 11.00: Solenne Celebrazione Eucaristica di apertura con il rito del Battesimo;

Ore 12.00: Incontro con le Confraternite;

Ore 12.30: Incontro con le Suore Figlie di Maria Ausiliatrice;

Ore 17.00: Liturgia penitenziale con i bambini di Prima Confessione e presentazione dei bambini di Prima Comunione;

Ore 18.30: Incontro e benedizione dei fidanzati;

Ore 19.00: Incontro con gli Operatori Pasyorali, i Gruppi delle Ex Allieve, Azione Cattolica e Pastorale Giovanile.

 

Oggi, 13 Aprile, la Chiesa ricorda San Martino I, papa e martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 13 Aprile 2024 07:31

 

Originario di Todi, Martino fu prete a Roma e in seguito apocrisario, cioè legato pontificio alla corte imperiale di Costantinopoli. Fu una buona preparazione per il futuro papa. All'epoca il dibattito teologico mirava a stabilire se Gesù aveva una o due volontà. In sintesi si riproponeva la domanda sulle due nature già affrontata al Concilio di Calcedonia. I padri conciliari avevano stabilito che Gesù aveva due nature per poter salvare pienamente l'uomo. Al contrario alcuni teologi bizantini, con il sostegno dell'imperatore e per fini politici, continuavano a presentare formule di compromesso. Eletto Papa nel 649, Martino dovette presto affrontare la questione. Egli indisse un grande sinodo a Roma cui parteciparono alcuni teologi greci dissidenti, tra i quali Massimo poi chiamato il Confessore. Con il suo aiuto il sinodo romano stabilì che l'economia della salvezza si fonda sull'incarnazione del Logos divino. La negazione della realtà e della completezza della volontà umana del Cristo renderebbe impossibile la piena redenzione dell'uomo. Furente, l'imperatore Costante II inviò in Italia l'esarca Olimpio con l'ordine di condurre prigioniero il Papa in Oriente. Olimpio si ribellò, si autoproclamò signore d'Italia e per tre anni governò sulla penisola. In questo periodo Martino poté svolgere il suo ministero in libertà. Poi, però, Olimpio cadde in battaglia e Costante inviò un nuovo emissario che prese prigioniero il Papa e lo portò a Costantinopoli. Condannato, Martino venne condotto prigioniero a Cherson, nella penisola di Crimea, dove morì nel 655, presto venerato in Oriente e in Occidente come martire della fede.

 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         6, 1-7

Scelsero sette uomini, pieni di Spirito Santo. 

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Salmo responsoriale

Rit. Su di noi sia il tuo amore, Signore.           dal salmo 32  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              6, 16-21

Videro Gesù che camminava sul mare. 

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Meditiamo insieme

La moltiplicazione dei pani e dei pesci si è rivelata un fallimento, la gente non ha capito il senso profondo del miracolo e neppure gli apostoli stanno col Maestro: egli sale sulla montagna, loro scendono a pescare... Con il miracolo della moltiplicazione Gesù afferma che condividere anche quel poco che si ha può sfamare la folla. Le gente, ettepareva, ha capito che (finalmente!) Dio dona da mangiare gratis… Deluso e amareggiato il Signore si ritira in preghiera, deve decidere come muoversi, ora. Gli apostoli, frastornati, tornano a pescare: quello che doveva essere l'apoteosi del ministero di Gesù si è trasformato in una profonda incomprensione, insanabile, con la folla. Ma allontanarsi dal Maestro, anche quando dice cose scomode, suscita in noi la tempesta e rischiamo di affogare. Allora, il Signore ci raggiunge in mezzo alle difficoltà più nere. Gli apostoli decidono di prendere Gesù sulla barca e la barca tocca riva rapidamente. Quando l'incomprensione col mondo è forte, quando pensiamo di non potercela fare, quando il dolore della vita ci schianta (poiché ai discepoli la sofferenza non è evitata), prendiamo il Signore con noi sulla barca della vita. Splendido Maestro! Il Signore, malgrado la sua tristezza e il suo sconforto per l'incomprensione con la folla, è comunque attento a ciò che accade ai suoi discepoli, a noi, e ci raggiunge nel mezzo di ogni tempesta.

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Preghiamo insieme


Gesù si è rivelato come il nuovo condottiero del suo popolo, che lo guida attraverso le acque di un nuovo esodo pasquale. A lui rivolgiamo la nostra supplica, dicendo:

Guidaci Signore, sulla via della vita.

Per i ministri della Parola e della preghiera nella Chiesa, perchè siano sempre fedeli al loro servizio senza cedimenti o confusioni. Preghiamo:

Per i laici che sono chiamati ai vari ministeri nel servizio della carità, perchè siano veri servitori del popolo di Dio nello spirito del vangelo. Preghiamo:

Per gli uomini impegnati nelle varie opere sociali e nel progresso tecnico-scientifico, perchè facciano convergere i loro progetti verso il vero bene dell’uomo, senza porre intralci alla diffusione del vangelo. Preghiamo:

Per gli sposi cristiani, perchè scoprano che, nel progetto di Dio, il loro matrimonio è vocazione all’amore, alla vita e al servizio. Preghiamo:

Per noi credenti chiamati sempre a rinnovare il nostro atto di fede nella persona divina di Cristo, perchè sappiamo testimoniare il suo mistero di presenza e insieme di assenza che ci interpella ogni giorno. Preghiamo:

Signore, che continui a manifestare la tua presenza operante in mezzo a noi attraverso i ministeri da te istituiti nella Chiesa, fa' che anche noi ci sentiamo partecipi della missione apostolica dando spazio alla preghiera, all'ascolto della Parola e al servizio della carità.

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo   (5, 1-14)

La visione dell'Agnello

Seconda Lettura  

Dalla Costituzione «Sacrosantum Concilium» del Concilio Ecumenico Vaticano II sulla sacra Liturgia
        (Nn. 5-6)

L'opera della salvezza

Sabato della II settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua (fino all'Ora Nona). Primi Vespri della III Domenica di Pasqua, antifona al Magnificat anno B.

 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, proverò a mettermi nei panni degli apostoli. Io nella tempesta di problemi, dubbi, tentazioni... Ho mai pensato che anch'io ero presente nella preghiera di Gesù sul monte? Mi conforta il pensiero che nella lotta Lui è presente e mi sostiene? Ed io cerco nella preghiera la forza per superare certi momenti?



INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Perchè quando tutto sembra congiurare contro di noi, la viva voce di Cristo calmi le nostre paure e acquieti ogni tempesta. 


MESSAGGIO DEL GIORNO

Le mie giornate sono lunghe, faticose, però ugualmente dolci e con la luce di Dio. Cerco, nel mio esilio, di non perdere la serenità. E mi ricordo gli urli degli apostoli quando Gesù camminava sulle acque e disse:: "Sono Io, non temete!". Benedetta Bianchi Porro

 

 

  

 

Sabato 13 Aprile 2024

 

Il Santo Padre riceve questa mattina in Udienza:


Em.mo Card. Robert Francis Prevost, Prefetto del Dicastero per i Vescovi;

- Em.mo Card. Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi;

- il Professor Ali Erbaş, Presidente degli Affari Religiosi della Repubblica di Türkiye;

- il Signor Simon Stiell, Segretario per i Cambiamenti Climatici (UNFCCC);

- il Signor Aidan Gomez, Co-Fondatore e CEO di Cohere;

- Sindaci delle Città Patrimonio dell’Umanità in Spagna;

- Membri del Consiglio Nazionale del Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani (MASCI). 

 


 

 

Sabato 13 Aprile 2024

- Il Vescovo Guglielmo, dalle ore 9,30 alle ore 18 partecipa, nel Seminario estivo di Castell'Umberto, alla Giornata di spirtitualità e di formazione per i fedeli laici e alle ore 12 presiede l'Eucaristica nella Chiesa del Centro Pastorale "Maria SS. del Tindari".

- Il Vescovo Guglielmo, nella Chiesa Madre di Ficarra, alle ore 19,30 presiede i Primi Vespri e la Santa Messa nel quadro dei festeggiamenti in onore della Madonna Annunziata, patrona della comunità.

Oggi, 12 Aprile, la Chiesa ricorda San Giuseppe Moscati, medico PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 12 Aprile 2024 07:30

 Originario di Serino di Avellino, nacque a Benevento nel 1880, ma visse quasi sempre a Napoli, la «bella Partenope», come amava ripetere da appassionato di lettere classiche. Si iscrisse a medicina «unicamente per poter lenire il dolore dei sofferenti». Da medico seguì la duplice carriera sopra delineata. In particolare salvò alcuni malati durante l'eruzione del Vesuvio del 1906; prestò servizio negli ospedali riuniti in occasione dell'epidemia di colera del 1911; fu direttore del reparto militare durante la grande guerra. Negli ultimi dieci anni di vita prevalse l'impegno scientifico: fu assistente ordinario nell'istituto di chimica fisiologica; aiuto ordinario negli Ospedali riuniti; libero docente di chimica fisiologica e di chimica medica. Alla fine gli venne offerto di diventare ordinario, ma rifiutò per non dover abbandonare del tutto la prassi medica. «Il mio posto è accanto all'ammalato!». In questo servizio integrale all'uomo Moscati morì il 12 aprile del 1927. Straordinaria figura di laico cristiano, fu proclamato santo da Giovanni Paolo II nel 1987 al termine del sinodo dei vescovi «sulla Vocazione e Missione dei laici nella Chiesa».

  

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         5, 34-42

Gli apostoli se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù. 

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Salmo responsoriale

Rit. Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella sua casa.           dal salmo 26

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              6, 1-15

Gesù distribuì i pani a quelli che erano seduti, quanto nel volevano.

 

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Meditiamo insieme

Il miracolo della moltiplicazione dei pani è il più eclatante dei segni di Gesù: tutti gli evangelisti ne parlano in abbondanza. Solo Giovanni, però, ha il coraggio di dire la verità: quel miracolo ha segnato l'inizio della fine di Gesù. Gesù immaginava che la folla fosse pronta per accogliere quella provocazione, fosse matura per capirne il significato profondo e destabilizzante: basta condividere quel poco che abbiamo per sfamare una folla immensa... Macché. La folla ha capito l'esatto contrario: Dio ci sfama gratis, senza fatica, bravo, un applauso, continueremo a votarlo nel secoli dei secoli. Il gesto del ragazzo che offre la merenda (Giovanni è l'unico che ci racconta che Dio ha bisogno ancora della generosità di un adolescente dopo Davide e Maria!) è uno dei più fecondi e profetici dell'intero vangelo. Anche a me capita di restare interdetto davanti alle troppe ingiustizie, alle troppe fatiche che vedo nel mondo. E, invece, di lamentarmi al cospetto di Dio, egli mi invita a mettermi in gioco, ad osare, a mettermi in gioco. Alla fine del segno Gesù fugge la folla che lo vuole fare re. È profondamente turbato e nelle pagine che seguiranno, l'incomprensione con la folla e i suoi discepoli giungerà alla rottura. Ma è mai possibile che non riusciamo a farci trattarci da adulti da Dio?

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Preghiamo insieme


Nel contesto pasquale, il Signore Gesù si rivela come colui che offre il banchetto per la vita eterna al popolo pellegrinante nel deserto. Invochiamo da Dio la fame e la sete di lui, perchè ci sazi, dicendo:
Donaci il tuo pane, Signore.

Per i ministri della Chiesa, perchè siano fedeli dispensatori degli alimenti divini ai credenti nel banchetto eucaristico. Preghiamo.

Per i popoli afflitti dalla fame e dalla sete, perchè siano aiutati dal progresso e dalla solidarietà a risolvere i loro gravi problemi di sussistenza. Preghiamo.

Per tutti coloro che ricevono per la prima volta il cibo eucaristico, perchè camminino con la forza di questo pane verso la vita eterna. Preghiamo.

Per noi che partecipiamo all'Eucaristia, perchè sappiamo rinnovare lo spirito e lo stile delle nostre celebrazioni eucaristiche, per farne un alimento più fecondo di vita spirituale e di carità fraterna. Preghiamo.

Per i morenti, perchè abbiano la grazia di ricevere l'eucaristia come viatico nel loro passaggio da questa vita al Padre. Preghiamo.

O Padre provvidente e misericordioso, che hai voluto accompagnarci nel cammino di questa vita col nutrimento divino che il tuo Figlio ci ha lasciato come memoriale perenne della sua Pasqua, rendici fedeli discepoli della sua Parola di verità. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo           (4, 1-11) 

La visione di Dio

Seconda Lettura  

Dai «Discorsi» di san Teodoro Studita, abate
      
(Disc. sull'adorazione della croce; PG 99, 691-694, 695. 698-699

La croce di Cristo, nostra salvezza 
 
 


Venerdì della II settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua.

 

Impegno di vita

Come il ragazzo del vangelo, oggi, cercherò di mettere gratuitamente nelle mani del Signore e in quelle dei fratelli un mio dono, un mio bene, i miei pani e i miei pesci.



INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per tutti coloro che ricevono per la prima volta il cibo eucaristico, perchè camminino con la forza di questo pane verso la vita eterna.


MESSAGGIO DEL GIORNO

I soldi sono insufficienti per il pane che manca, il pane che c'è basta per una sola persona. Ma sarà proprio il dono di uno solo che sazierà tutti. Ognuno infatti, dando ciò che ha, realizza pienamente l'essere figlio del Padre e fratello degli altri. Questo, e non altro, è il pane che sazia. Silvano Fausti

  

 

Venerdì 12 Aprile 2024


Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- S.E. Mons. Piergiorgio Bertoldi, Arcivescovo tit. di Spello, Nunzio Apostolico in Repubblica Dominicana, con incarico di Delegato Apostolico in Porto Rico;

- la Signora Dubravka Šuica, Vice Presidente della Commissione Europea per la Democrazia e la Demografia, Commissaria Croata;

- Membri della Papal Foundation;

- Vescovi del Giappone, in Visita “ad Limina Apostolorum”.

 


 

 

Venerdì 12 Aprile 2024


- Alle ore 10 il Vescovo Guglielmo, a Tindari, presiede il Ritiro spirituale mensile del Presbiterio diocesano; detta la Meditazione S. E. Mons. Rosario Gisana, Vescovo di Piazza Armerina.

- Alle ore 18.30, nell'Auditorium del Seminario Vescovile di Patti, il Vescovo Guglielmo partecipa alla presentazione del libro: «Un Tram per la vita», presente la scrittrice Tea ranno ed Emanuele Di Porto, testimone della shoah.

 

 

Oggi, 11 Aprile, la Chiesa celebra la memoria di Santo Stanislao, vescovo e martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 11 Aprile 2024 07:22

Era nato verso il 1030 nella diocesi di Cracovia, a Szczepanowo, in Polonia, da genitori non agiati. Compiuti i primi studi presso i benedettini di Cracovia, li poté perfezionare in Belgio, nel celebre studentato di Liegi. Tornato in patria, si distinse per il suo zelo pastorale e per le benefiche iniziative portate avanti con carità e intelligenza. Ordinato sacerdote successe poi al vescovo di Cracovia, Lamberto, nel 1071. Governò da buon pastore la sua Chiesa, aiutò i poveri, visitò ogni anno i suoi sacerdoti. Fu fatto uccidere nel 1097 dal re Boleslao, che egli aveva rimproverato. Due anni più tardi il corpo di Stanislao fu trasportato a Cracovia e seppellito prima in mezzo alla chiesa della fortezza e poi nella cattedrale (1088). San Gregorio VII (+1085) lanciò l'interdetto sul regno di Polonia, scomunicò Boleslao II e lo dichiarò decaduto dalla dignità regale. Il principe, perseguitato esternamente dalla riprovazione dei sudditi, straziato internamente dal rimorso dei crimini commessi, cercò rifugio presso Ladislao I (+1095), re d'Ungheria, che lo accolse con bontà. Il pentimento non tardò ad impossessarsi del suo animo e allora intraprese un pellegrinaggio a Roma per implorare dal papa l'assoluzione dalle censure. Giunto ad Ossiach, nella Carinzia, la grazia lo spinse ad andare a bussare alla porta del monastero dei benedettini e chiedere di potervi passare il restante della vita come un fratello laico. Vi rimase sconosciuto fino alla morte (+1081) dedito alla penitenza e ai lavori più umili. Venerato dai Polacchi fin dal giorno del suo martirio, Santo Stanislao venne canonizzato da Innocenzo IV nel 1253 nella basilica di San Francesco ad Assisi, e da allora gode di un culto assai diffuso in Europa e in America. Sulla sua tomba avvennero dei prodigi, tra cui la risurrezione di tre morti. 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         5, 27-33
 

Di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo. 

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Salmo responsoriale

Rit. Ascolta, Signore, il grido del povero.           dal salmo 33  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              3, 31-36

Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.   

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Meditiamo insieme

Gesù svela a Nicodemo, chiamato a conversione, la sua vera identità. Gesù è stato mandato dal Padre e proferisce le parole di Dio e dona lo Spirito senza misura. Chi crede a questa parola, dice il Rabbì, vive la vita eterna, la possiede. Noi non crediamo in Dio, crediamo nel Dio di Gesù Cristo. Noi crediamo che Gesù è il Figlio di Dio ed è stato mandato dal Padre per raccontare il vero volto di Dio, non quello sbiadito e approssimativo delle nostre devozioni. La nostra vita, come quella di Nicodemo, è una continua conversione dal Dio in cui credo di credere al Dio che Gesù è venuto ad annunciare. L'idea di Dio e di noi stessi che abbiamo è profondamente disturbata dal nostro carattere, dalle nostre esperienze, dalle nostre miserie. Quanto è liberante avvicinarsi al Dio di Gesù Cristo lasciando perdere le tante (troppe) rappresentazioni che ci facciamo di lui! E, avvicinandoci a Gesù, riceviamo lo straordinario dono della Parola e dello Spirito: la parola di Gesù che, meditata, ci permette di accedere al vero volto di Dio e lo Spirito Santo, primo dono ai credenti, che ci aiuta a rendere sempre presente il Maestro Gesù. Questo incontro ci permette di vivere una vita eterna, cioè piena, colma. La vita eterna è già iniziata, per ciascuno di noi, non dobbiamo proiettarla in un ipotetico quanto lontano futuro. La vita eterna è già cominciata per ognuno: viviamo da salvati!

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Preghiamo insieme


L’amore del Padre, che ha dato in mano ogni cosa al Figlio per renderlo testimone della sua Parola, ci è comunicato già nella professione di fede pasquale. Così preghiamo con fiducia:

Ravviva la nostra fede, Dio di amore.

Per tutti i credenti in Cristo, perchè la loro fede sia una vera testimonianza dell’amore del Padre per il Figlio e del dono del suo Spirito. Preghiamo:

Per coloro che aderiscono a religioni monoteistiche, perchè la luce dello Spirito apra il loro cuore a riconoscere l’unico rivelatore di Dio nel suo Figlio incarnato. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perchè traduca in opere la sua fede e, spezzando il pane dell’eucaristia, i pari a condividere anche il pane terreno con chi è nell’indigenza e nel dolore. Preghiamo:

Per noi, perchè sappiamo alimentare ogni giorno la nostra fede in Cristo come rapporto di amore verso il Padre e come accoglienza dello Spirito senza misura. Preghiamo:

O Dio, che al santo vescovo Stanislao hai dato la grazia di concludere con il martirio il suo servizio pastorale, concedi anche a noi, che lo veneriamo come intercessore, di perseverare, forti nella fede, per tutti i giorni della nostra vita.

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo     (3, 1-22)

Messaggio alle Chiese di Sardi, Filadelfia e Laodicea

Seconda Lettura  

Dalle «Lettere» di san Cipriano, vescovo e martire        (Lett. 58, 8-9. 11; CSEL 3, 663-666)

Combattendo la battaglia della fede


Giovedì della II settimana, ufficio della memoria dal Comune di un martire nel tempo di Pasqua.

 

 

Impegno di vita

Cercherò di avvicinare alla Chiesa qualche mio conoscente dalla fede spenta, con la mia testimonianza e gioia cristiana, più che con ragionamenti e discorsi.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Perchè le autorità civili non ostacolino l'annuncio del Vangelo e i predicatori, obbedienti a Dio piuttosto che agli uomnini, non si lascino condizionare né da paura né da rispetto umano.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Cerchiamo di tener presente una certezza. Quale? Cristo dice a ciascuno: «Ti amo di un amore che non finirà. Io non ti lascerò mai. Attraverso lo Spirito Santo sarò sempre con te». Frère Roger di Taizé 

  

 

Giovedì 11 Aprile 2024

 Il Santo Padre riceve questa mattina in Udienza:

-  Vescovi della Campania,  in Visita «ad Limina Apostolorum»;

- S.E. Mons. Marek Solczyński, Arcivescovo tit. di Cesarea di Mauritania, Nunzio Apostolico in Türkiye, in Azerbaigian e in Turkmenistan;

- Partecipanti alla Plenaria della Pontificia Commissione Biblica;

- Partecipanti alla Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.

 

 

 

Giovedì 11 Aprile 2024


NESSUN EVENTO DA SEGNALARE

Oggi, 10 Aprile, la Chiesa ricorda Santa Maddalena di Canossa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 10 Aprile 2024 07:16

Nata a Verona nel 1774, appartiene a una delle famiglie più illustri nell'Italia del tempo. Orfana di padre e abbandonata dalla madre, a 7 anni viene affidata a un'istitutrice. A 17 si trova nel Carmelo di Trento e poi in quello di Conegliano (Treviso). Tornata a casa, nel 1801 ospita nel palazzo di famiglia due povere ragazze, raccolte da lei stessa. Nel 1808 inizia con altre ragazze in difficoltà un'esperienza di vita in comune presso l'ex convento delle Agostiniane veronesi: nascono le Figlie della Carità, suore educatrici dei poveri. È la stessa Maddalena a scriverne le regole nel 1812, a Venezia, chiamata da Antonangelo e Marcantonio Cavanis (due fratelli patrizi, entrambi sacerdoti) per fondare un'altra casa d'istruzione per ragazze, mentre loro hanno creato le scuole gratuite maschili. Maddalena ottiene l'assenso pontificio da Pio VII; in seguito si reca a Venezia, a Milano e poi a Bergamo e a Trento, per fondare nuove sedi e scuole. La sua stessa residenza patrizia veronese accoglie ragazze povere, strappate alla miseria per renderle protagoniste della loro vita. Mentre prepara l'apertura di altre sedi a Brescia e a Cremona nel 1835 la morte la coglie a Verona.

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         5, 17-26
 

Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo.

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Salmo responsoriale

Rit. Il povero grida e il Signore lo ascolta.           dal salmo 18 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              3, 16-21

Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

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Meditiamo insieme


Dio ha talmente amato il mondo da mandare il suo Figlio a salvare questo mondo, a svelare il suo vero volto di Padre. Dio ha talmente amato il mondo da desiderare profondamente di salvarlo, di redimerlo, di portarlo a pienezza. Questo è Dio, il Dio che Gesù è venuto a raccontare, il Dio che Giovanni ha sperimentato, il volto di Dio che Gesù è disposto a difendere fino a farsi appendere alla croce. Dio non è quello sgorbio, quella caricatura a cui - troppe volte - rivolgiamo le nostre poco convinte devozioni, Dio non è un fantasma, un'evanescienza che incarna le nostre paure! Non un preside severo da temere! La volontà di Dio, il senso della vita di Dio, il desiderio profondo di Dio è la mia salvezza. Dio vuole la mia felicità più di quanto non la desideri io stesso. Desidera la mia pienezza e la mia gioia più di ogni altra cosa. Ma questa felicità è giocata nel mistero della libertà: posso (drammaticamente) rifiutarmi di accogliere la Parola, disinteressarmene, presumere di sapere in cosa consista la mia felicità. E Dio - con profondo dolore - rispetta le mie scelte, spera che l'uomo diventi capace di scoprire il grande mistero della Storia o, purtroppo, lo lascia chiudersi in una visione microba e asfittica della vita. Nicodemo ora conosce il vero volto di Dio, ora sa, come noi. Lasciamo che la Parola ci scuota, crediamo e avviciniamoci al vero volto di Dio che Gesù ci svela. Convertiamoci, infine.

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Preghiamo insieme


Il Cristo è la grande luce che ci rivela l’amore del Padre per gli uomini e ci provoca ad un giudizio di verità sul nostro agire. Rivolgiamoci al Padre dicendo:

Per il tuo amore, salvaci, Signore.

Ti preghiamo, Padre, per i cristiani perseguitati, per le vittime di ogni ingiustizia e invidia umana: per la tua forza siano fedeli alla loro fede e alla loro coscienza.

Ti preghiamo per coloro che hanno di te l’idea errata di giudice vendicatore: scoprano che tu sei Padre e che ci hai tanto amato da consegnare Cristo tuo figlio per la vita del mondo.

Ti preghiamo per tutti i credenti: comprendano che Cristo è giudizio luminoso dell’autenticità e del valore delle loro opere.

Ti preghiamo per quanti sono preposti ai mezzi di comunicazione sociale: siano sempre umili cercatori e servitori della verità.

Ti preghiamo per noi, che chiami a compiere la verità con opere disinteressate e trasparenti: ci sentiamo sempre più responsabili di questa nostra vocazione.

O Signore Gesù, che ci chiami a fare ogni giorno la scelta fra la luce e le tenebre, fa’ che le nostre opere siano compiute in Dio con quella fedeltà alla verità che sei tu stesso, Sapienza eterna del Padre, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo     (2, 12-29)


Messaggio alle Chiese di Pergamo e Tiatira 

Seconda Lettura  

Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa
       
(Disc. 12 sulla passione, 3, 6, 7; Pl 54, 355-357

Cristo vivente nella sua Chiesa
 


Mercoledì della II settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua.

 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, richiamerò alla memoria il fuoco nuovo acceso nella veglia pasquale. Tornerò, idealmente, a riaccendere ad esso la mia fiammella, con il desiderio di vivere da vero figlio della luce anche, e soprattutto, là dove le tenebre sembrano vincenti.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

Per le nostre città, perchè attraverso l'interesse e la cura delle autorità civili diventino luoghi capaci di accoglienza e rispetto, spazi di carità evangelica e di pacifica convivenza umana.


MESSAGGIO DEL GIORNO

«Prendi, Signore, e accetta tutta la mia libertà, la mia memoria, il mio intelletto e tutta la mia volontà, tutto ciò che ho e possiedo: tu me lo hai dato. A te, Signore, lo ridono, tutto è tuo, disponine a tuo pieno piacimento. Dammi il tuo amore e la tua grazia, perché questa mi basta». sant'Ignazio di Loyola

 

 

  

 

Mercoledì 10 Aprile 2024

 

- Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. José Luis Lacunza Maestrojuán, O.A.R., Vescovo emerito di David (Panamá);

- Il Signor Davi Kopenawa, Sciamano e Rappresentante degli Yanomami del Brasile;

- Il Signor Joseph Stiglitz, Premio Nobel per l’Economia nel 2001, con la Consorte.


 

 

Mercoledì 10 Aprile 2024

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