NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 10 Giugno, la Chiesa ricorda San Massimo, patrono de L'Aquila PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 10 Giugno 2024 07:41

San Massimo, patrono principale della città e arcidiocesi metropolitana di L'Aquila, nacque nell'antica città di Aveia (dintorni dell'Aquila) nella prima metà del secolo III (228?). Pare che sia nato in una famiglia cristiana come dimostra il suo stato di aspirante al sacerdozio, le reliquie di suo padre, anch'egli Massimo, e la sua stessa deposizione davati al Prefetto di Aveia.
Durante la persecuzione di Decio che durò dall'ottobre deel 249 al novembre del 251 fu martirizzato. Da una "Passio" si sa che dopo varie interrogazioni del Preside della città e le risposte di fedeltà a Gesù Cristo venne disteso sull'eculeo e per lungo tempo torturato. La lunga tortura non servì a nulla. Il preside per dissuaderlo addirittura arrivò a promettergli sua figlia Cesaria come sposa. Il preside esasperato ordinò che fosse gettato dal picco più alto che si chiamava Circolo e Torre del Tempio.
Forse fu a causa di questo martirio la città di Aveia (oggi Fossa) divenne sede vescovile. Alla distruzione di Aveia le reliquie vennero portate in una città vicina "Civitas Sancti Maximi" e fu qui che il 10 giugno del 956 l'imperatore Ottone I il Grande e il papa Giovanni XII vennero per venerare le reliquie del nostro Santo. Nel 1256 la sede vescovile e le reliquie vennero spostate nella città dell'Aquila appena sorta e vennero messe nella nuova Cattedrale sempre a lui dedicata. La festa si celebra il 10 giugno di ogni anno. 

 

 

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Prima lettura

Dal primo libro dei Re       17, 1-6
 

Elia stava alla presenza del Signore, Dio d'Israele.

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Salmo responsoriale

Rit. Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra.           dal salmo 120

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              5, 1-12


Beati i poveri in spirito. 

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Meditiamo insieme


Beati" dice Gesù. Che sappia il segreto della felicità? Che finalmente Dio si sbottoni e spieghi l'essenziale agli uomini, evitandoci la fatica di cercare il senso della vita? E, subito, giunge la delusione: "beati voi poveri... voi che piangete...". Ma come? Cosa significa? Forse, come affermano anche alcuni cristiani, Dio esalta la sofferenza e il tormento? Sei beato se va tutto storto? No, certo: la beatitudine, la felicità non consiste nella povertà, nella sofferenza (non facciamo dire stupidaggini a Gesù: Dio non ama la sofferenza!) ma in Dio, perché chi soffre, chi ha fame, chi misura sulla propria pelle il limite si rivolge a lui. È come se Gesù dicesse: "Se, malgrado la povertà, la sofferenza, la persecuzione, sei felice, allora la tua felicità è posta altrove: beato". Sì, amici, Gesù svela che l'origine della felicità consiste nel sentirsi amati da Dio, nel leggere la propria storia nella grande storia d'amore di Dio. La beatitudine è altrove, è dentro, è in Dio. Di più: Gesù ci svela che Dio stesso è mite, si fa povero, soffre con i suoi figli, è perseguitato, per amore. Beato se capisci questo: allora neppure la sofferenza, la povertà, la fame possono distaccarti da questo grande oceano di felicità che è il cuore di Dio.

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Preghiamo insieme

 

Nel nome di coloro che sono chiamati beati da Cristo, domandiamo al Padre che il suo nome venga glorificato da ogni uomo. Diciamo insieme:
Venga il tuo regno, Signore.

Per chi offre con semplicità la propria vita e attende tutto da te:
Per i semplici e i puri di cuore, ai quali tu riveli il tuo mistero:
Per chi ama e perdona come tu ami e perdoni:
Per chi soffre per la verità e la giustizia e confida nell'adempimento delle tue promesse:
Per chi instancabilmente fa opera di pace preannunciando i tempi futuri:
Per chi spende la vita per te e per i fratelli:
Per la tua Chiesa che santifichi con la tua presenza:
Per la vergine Maria, figlia di Sion e serva della Parola:
Per i santi che già contemplano la gloria del tuo volto:
Per Cristo povero e obbediente, icona del tuo amore:


Padre di infinita bontà, che per tutti gli uomini prepari un posto nel tuo regno, apri il nostro cuore alla nuova legge di Cristo e aiutaci a viverla con semplicità e letizia. Così ti loderemo nei secoli dei secoli. Amen. 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro di Giosuè     (1, 1-18

Giosuè, chiamato da Dio, esorta il popolo all'unità

Seconda Lettura

Dalla «Lettera ai Romani» di sant'Ignazio di Antiochia, vescovo e martire  (Capp. 3, 1 - 5, 3; Funk 1, 215-219)

Non voglio solo chiamarmi cristiano, ma esserlo realmente

Lunedì della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Oggi, nel mio spazio di silenzio, rileggo le Beatitudini e mi domando se sono veramente cosciente della mia dignità di figlio/figlia di Dio e discepolo/a di Gesù.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perché il pensiero del premio eterno verso il quale siamo incamminati ci sproni ad essere perseveranti nelle prove e generosi nel compimento del bene.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Compito peculiare della vita consacrata è di tener viva nei battezzati la consapevolezza dei valori fondamentali del Vangelo, testimoniando in modo splendido e singolare che il mondo non può essere trasfigurato e offerto a Dio senza lo spirito delle BeatitudiniSan Giovanni Paolo II

 

 

 

 

Lunedì 10 Giugno 2024

 Il Santo Padre Francesco si reca in visita al Campidoglio

ore 8.40

Partenza in auto da Santa Marta

ore 9.00

Arrivo all'ingresso delle Lance (Via San Pietro in Carcere)

Il Santo Padre è accolto dall’On. Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma

Squilli di tromba dei Fedeli di Vitorchiano salutano il Santo Padre

Ingresso nel Tabularium

Il Santo Padre e il Sindaco sostano al primo arco che si affaccia sul Foro Romano

In ascensore, il Santo Padre e il Sindaco salgono al primo piano del Palazzo Senatorio

ore 9.15

Incontro privato nello Studio del Sindaco

Al termine del colloquio, il Sindaco presenta al Santo Padre i Familiari

Nella Sala dell'Arazzo sono presenti i Membri della Segreteria del Sindaco: il Santo Padre li saluta al passaggio

ore 9.45

Nella Sala delle Bandiere il Santo Padre firma il "Libro d'Oro Capitolino"

ore 9.50

In Aula Giulio Cesare: Incontro con i Consiglieri, gli Assessori e le altre Autorità invitate

- Saluto dell'On. Svetlana Celli, Presidente dell'Assemblea Capitolina

- Saluto dell'On. Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma

* Discorso del Santo Padre

Segue lo scambio dei doni

Il Sindaco dona la medaglia d'argento a ricordo della visita, e un documento di istituzione di alcune iniziative di carattere sociale

Il Santo Padre lascia in dono al Comune un mosaico raffigurante l'Arco di Tito; al Sindaco un trittico di medaglie, e agli Assessori e ai Consiglieri, che saluta singolarmente, medaglie e la Bolla di indizione del Giubileo

Terminato il saluto, il Santo Padre e il Sindaco si affacciano dalla Loggia del Palazzo Senatorio: il Santo Padre saluta i cittadini romani convenuti in Piazza del Campidoglio (non è previsto discorso, ma solo parole di saluto)

Rientrati in Aula Giulio Cesare, il Santo Padre e il Sindaco sostano davanti alla targa commemorativa della visita.

Quindi il Santo Padre e il Sindaco, attraversando la Sala "Laudato si'", raggiungono la Sala della Protomoteca, dove sono presenti Dipendenti Capitolini (non è previsto discorso)

ore 11.00

Al Portico del Vignola il Santo Padre si congeda dal Sindaco, salutato dagli squilli di tromba dei Fedeli di Vitorchiano, e lascia il Campidoglio per fare ritorno in Vaticano

 


 

 

Lunedì 10 Giugno 2024


Il Vescovo Guglielmo partecipa a Palermo alla sessione straordinaria della Conferenza Episcopale Siciliana.

Oggi, 9 Giugno, la Chiesa celebra la X Domenica del tempo ordinario PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 09 Giugno 2024 07:35

Nel Vangelo oggi Gesù si esprime “con parabole” di fronte alla calunnia degli scribi, così davanti ai discepoli che lo credono «fuori di sé». Ma sullo Spirito Santo non transige. Gesù sa che gli uomini avranno bisogno di farsi illuminare dal Paraclito se vorranno accogliere la verità e riconoscere lui stesso come Salvatore. Lo Spirito Santo ci offre il dono del discernimento per compiere scelte secondo la volontà di Dio che tutto guida per la nostra salvezza. Lo Spirito di Dio è il buon consigliere quando siamo tentati di continuare il gioco dell’antico avversario che si compiace di mettere l’uno contro l’altro e l’uomo contro Dio. San Paolo ci invita a togliere dal nostro cuore lo scoraggiamento e ad ampliare il nostro orizzonte in vista del bene che ci consegnerà una «quantità smisurata di eterna gloria». Chi ci sostiene? Vano è lo sforzo senza lo Spirito Santo. Egli ci «insegni a rimanere quieti anche in mezzo a queste rocce» e ad attendere l’aurora con la gratitudine nel cuore.  

 

 

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Prima lettura

Dal libro della Genesi        3, 9-15

Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore è bontà e misericordia.           dal salmo 129   

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Seconda lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi        4, 13- 5, 1

Crediamo, perciò parliamo. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco             3, 20-35

Satana è finito.

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Meditiamo insieme

La follia è uno stato dell'animo e della mente che sconquassa e obbliga a rivedere il significato di cosa sia la normalità. La follia può essere sinonimo di infermità mentale, sragionevolezza, trasgressione ma anche audacia, capacità di rischio. I suoi valutatori la considerano sempre negativa perché oltre la norma, capace di minacciarle e infrangerla. La follia è però anche via al cambiamento, corridoio che permette alla novità di irrorare la normalità e trasformarla, renderla generativa. Ogni atto trasformativo ha in sé un po' di follia, come pure di incoscienza, di passione, di visione. Gesù porta nella storia del suo tempo quel pizzico di follia che permette di fare cose nuove, di ribaltare situazioni incancrenite e rivestite di normalità mortifera. Il racconto della genesi nella prima lettura ci fa far memoria del primo peccato, dell'azione che lasciando dominare l'inganno ha introdotto nel modo la morte ma soprattutto la sofferenza, il dolore. L'inganno vorrebbe ancora determinare la storia, ma Gesù ci testimonia un atteggiamento nuovo di fronte a persone e situazioni. Questo disturba e viene considerato follia. Una follia che non teme di arrivare alla croce per salvare e dire amore all'umanità. 

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Preghiamo insieme


Ogni giorno siamo impegnati nella lotta contro il male. Chiediamo a Dio che ci sia vicino nelle tentazioni, ci difenda dal Maligno e rafforzi la nostra fede.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

Signore Gesù, veniamo da te come familiari e amici. Concedici di formare la tua nuova famiglia, nella quale siamo tutti fratelli e figli di un unico Padre di amore e di misericordia, preghiamo.

Signore Gesù, di fronte alle tentazioni che ci separano da te e dai fratelli, e che creano divisioni e contese, la tua potenza vinca il male nel nostro cuore e nella vita pubblica, preghiamo.

Signore Gesù, sostieni i desideri di bene e le decisioni di pace che nascono nel cuore degli uomini e nei progetti delle nazioni. Le reti sociali favoriscano la solidarietà e il rispetto dell’altro nella sua differenza, preghiamo.

Signore Gesù, guarda la nostra comunità riunita intorno al tuo altare; rinnovaci nell’esperienza della carità e della missione; donaci un cuore di misericordia, preghiamo.

Resta con noi, o Signore, nel cammino della vita. Illumina i nostri pensieri e sostieni le nostre decisioni. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro del Siracide     (46, 1-10)

Elogio di Giosuè e di Caleb

Seconda Lettura

Dalla «Lettera ai Romani» di sant'Ignazio di Antiochia, vescovo e martire  
   
(Intr., Capp. 1, 1 - 2, 2; Funk 1, 213-215)

Non voglio piacere agli uomini, ma a Dio

Domenica della II settimana, ufficio della X Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno B. 

Impegno di vita

Oggi compirò un gesto di amore gratuito senza esserne richiesto.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   


Perchè Dio sia davvero il primo e l'assoluto nella nostra vita, oggetto della nostra lode e del nostro amore, principio ispiratore della nostra condotta.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Il messaggio di Cristo ci chiama a risvegliarci dal sonno, a trovare il nostro vero sé in quel santuario interiore che è il suo tempio, dove Egli ci ama e ci chiama ad amare. Thomas Merton

  

 

Domenica 9 Giugno 2024

 

- Alle ore 12 Angelus recitato dl Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

 


 

 

Domenica 9 Giugno 2024



- Alle ore 9.30 il Vescovo Guglielmo, presso il Seminario estivo di Castell'Umberto, presiede un momento di spiritualità e di formazione per i Candidati ai Ministeri istituiti del Lettore, dell’Accolito e del Catechista, a conclusione del primo anno del percorso formativo; la mattinata si conclude con la Celebrazione Eucaristica nella cappella del Seminario.

 

Oggi, 8 Giugno, la Chiesa celebra la memoria del Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 08 Giugno 2024 07:15

Il promotore della festa liturgica del Cuore Immacolato di Maria fu San Giovanni Eudes (1601-1680) che già verso il 1643, la cominciò a celebrare con i religiosi della sua congregazione. Nel 1668 le festa e i testi liturgici furono approvati dal cardinale legato per tutta la Francia, mentre Roma si rifiutò più volte di confermare la festa. Fu solo dopo l’introduzione della festa del Sacratissimo Cuore di Gesù nel 1765, che verrà concessa qua e là la facoltà di celebrare quella del Cuore di Maria, tanto che anche il Messale romano del 1814 la annovera ancora tra le feste “pro aliquibus locis”. Papa Pio XII estese nel 1944 la festa a tutta la Chiesa, a perenne ricordo della Consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, da lui fatta nel 1942. Il Culto del Cuore Immacolato di Maria ha ricevuto un forte impulso dopo le apparizioni di Fatima del 1917. Maria, infine, ci insegna a riflettere sugli avvenimenti della nostra vita quotidiana e a scoprire in essi Dio che si rivela, inserendosi nella nostra storia. 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia        61, 10-11


Gioisco pienamente nel Signore.

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Salmo responsoriale

Rit. Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore.           dal salmo 1 Sam 2, 1.4-8  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              2, 41-51

Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo. 

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Meditiamo insieme

 

Ieri abbiamo celebrato l'ampiezza del cuore di Gesù, la misura senza misura del suo amore, la sua impressionante compassione e tenerezza. È il cuore di Cristo, il dono di sé che egli ha voluto fare, che ci svela il vero volto del Padre. E della madre. Senza scivolare troppo nel sentimentalismo, è vero che quando incontriamo delle persone in gamba, spesso ci accorgiamo che, alle loro spalle, ci sono famiglie solide, persone significative, eventi fondanti. Così la devozione popolare ha voluto, all'indomani della festa dell'amore di Cristo, fare memoria dell'amore di Maria. Il Cuore di Maria viene reso sempre più Immacolato proprio attraverso le profondità accessibili a lei con lo strumento e l'occasione della prova e della croce, che fa rendere sempre più puro, sempre più profondo e sempre più vivo e palpitante il Cuore di Maria. Ogni prova, per Maria, è occasione per rendere ancor meglio puro e immacolato il suo cuore; ogni croce diventa un'autenticazione del suo cammino di immacolatezza per lei e per noi. Accostarci al Cuore di Maria è rendere anche il nostro cuore simile al suo, nell'accoglienza al disegno della salvezza in opera nel mondo. Allora, se ci uniamo al cammino di fede di Maria, rendendo il nostro cuore simile al suo nell'esercizio quotidiano del fare la volontà di Dio, anche per noi le prove e le croci si mutano e si trasformano in sorgente di grazia nuova, purificando i nostri cuori dalla macchia del peccato e rendendoli sempre più vicini all'immacolatezza di Dio e di Maria.  

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Preghiamo insieme


Rivolgiamo la nostra preghiera a Cristo, che nel cuore immacolato di Maria ci ha dato una sorgente di luce e di speranza nel nostro quotidiano cammino, dicendo insieme:

Ascoltaci, o Signore.

Perchè la Vergine ci dia il gusto della Parola di Dio, perchè attraverso la lettura e la meditazione dei testi sacri incontriamo Cristo e il suo amore. Preghiamo:

Perchè la Vergine preservi l'umanità dalla paura e dalla violenza e conceda la pace al cuore di ogni uomo. Preghiamo:

Perchè la Madonna ci aiuti ad essere uomini e donne disponibili verso le necessità dei fedeli, capaci di autentico affetto e attenzione verso gli altri. Preghiamo:

Per le coppie in difficoltà: con l'aiuto della Vergine ritrovino la concordia e il dialogo e sappiano nutrirli con la preghiera e i sacramenti. Preghiamo:

Perchè, sull'esempio di Maria, anche noi portiamo Gesù nel nostro cuore, per annunciarlo con la vita a tutti coloro che incontriamo. Preghiamo:

Perchè si diffonda la devozione alla madre di Dio. Perchè la purezza sia considerata e vissuta ancora come virtù.

O Dio, che dall'eternità hai scelto Maria come vaso eletto dei tuoi doni, fà che seguendo il suo esempio siamo sempre docili a cercare e a compiere la tua santa volontà. Per Cristo nostro Signore. Amen.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro di Giobbe     (42, 7-17)

Dio riconosce la giustizia di Giobbe e lo premia di fronte ai suoi amici

Seconda Lettura

Dai «Sermoni» di san Lorenzo Giustiniani, vescovo    (Sermone 8, nella festa della Purificazione della B.V. Maria: Opera, 2, Venezia 1751, 38-39)

Maria serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore

Ufficio della memoria dal Comune della B.V. Maria (fino all'Ora Nona). Antifona propria al Benedictus. Primi Vespri della X domenica del tempo ordinario, antifona al Magnificat anno B.

 

Impegno di vita

Nel giorno in cui la Chiesa celebra il Cuore immacolato di Maria, rinnovo la Consacrazione al Suo Cuore immacolato.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Perchè la Vergine Maria ci insegni ad essere dimora accogliente della parola di Dio e a plasmare un cuore puro e aperto all'incontro con Cristo.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

Tutti abbiamo sempre da imparare dalla nostra Madre celeste: la sua fede ci invita a guardare al di là delle apparenze e a credere fermamente che le difficoltà quotidiane preparano una primavera che è già iniziata in Cristo Risorto. Al Cuore Immacolato di Maria vogliamo attingere con rinnovata fiducia per lasciarci contagiare dalla sua gioia, che trova la sorgente più profonda nel Signore. Benedetto XVI

 

  

 

Sabato 8 Giugno 2024

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi;

-Ecc.mi Ambasciatori di Etiopia, Zambia, Tanzania, Burundi, Qatar e Mauritania presso la Santa Sede, in occasione della Presentazione delle Lettere Credenziali;

- il Signor Andriy Yermak, Capo dell’Ufficio del Presidente d’Ucraina;

- S.E. Mons. Giuseppe Giudice, Vescovo di Nocera Inferiore-Sarno;

- Partecipanti al Convegno delle Corali promosso dal Coro della Diocesi di Roma, nel quarantesimo anniversario di fondazione.

 


 

 

Sabato 8 Giugno 2024


- Alle ore 19 il Vescovo Guglielmo celebra l'Eucaristia nella Chiesa Madre di Sant'Angelo di Brolo e conferisce il sacramento della Cresima ad un gruppo di giovani.

Oggi, 7 Giugno, la Chiesa celebra la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 07 Giugno 2024 07:30

La solennità del Sacro Cuore è la sintesi di tutto il disegno salvifico: proclama Dio che si manifesta amore crocifisso per l’uomo.La Chiesa ha preso coscienza della perennità di quell'amore, legato al memoriale della sua passione, morte e risurrezione, legato alla fedeltà dei suoi, alla santità di tanti e tante, che lo hanno testimoniato con il martirio e con l'eroicità della virtù cristiane. Siamo certi che il cuore di Cristo pulsa ancora nel nostro mondo e non smette di amarci anche quando abbiamo la triste impressione che alte barriere siano state erette tra noi e Lui. Egli è venuto proprio per abbattere il muro di separazione che il peccato aveva innalzato. In quell'amore egli si rivela ai piccoli, da quell'amore siamo guidati verso il vero bene, in quel cuore troviamo conforto quando siamo affaticati ed oppressi, lì troviamo ristoro, lì pregustiamo i primi bagliori della nostra finale risurrezione. È santa energia per noi, è la forza di Dio in noi per portare i nostri pesi, per fare della fatica della nostra vita, l'offerta quotidiana del nostro volontario tributo di gratitudine e di lode a Cristo e in Lui alla Trinità beata. È un cuore aperto e radioso quello che Cristo ancora oggi ci si mostra, è trafitto dal peccato, ma irradia ancora la sua grazia che ci santifica, che ci purifica e ci rende santi. Oggi fissiamo quel cuore umano e divino, ci immergiamo in esso e ci specchiamo in esso per sorbirne lo splendore, per sintonizzarci con quei battiti, per fargli sentire la nostra infinita gratitudine nello sforzo quotidiano di ripeterne le virtù e di imitarne l'intensità! Lasciarci amare dal Signore con tenerezza è difficile ma è quanto dobbiamo chiedere a Dio in questa solennità nella quale si celebra la Giornata Mondiale per la Santificazione dei Sacerdoti. 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Osea       11,1.3-4.8-9

Il mio cuore si commuove dentro di me.

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Salmo responsoriale

Rit. Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.           dal salmo Is 12, 2-6

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini        3,8-12.14-19
 

Conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              19, 31-37

Uno dei soldati gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. 

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Meditiamo insieme

Nella solennità del Sacro Cuore, ricordiamo quanto nostro Signore sia “cordiale”: il suo cuore dolce e umile è sensibile alle nostre difficoltà e alle nostre fatiche, alle nostre angosce e alle nostre paure.
Una tale compassione da parte di un altro essere umano ci dà conforto, ma noi abbiamo bisogno di qualcosa di più. Abbiamo bisogno della redenzione, della guarigione, cioè, dalle nostre sofferenze e della trasformazione delle nostre volontà, che rimangono, come del resto le nostre risorse, molto al di qua delle esigenze poste dalla nostra esistenza.
Ecco che il Vangelo ci libera, perché il cuore di Gesù, il cuore di colui che è Dio, è “sacro”. Gesù, così mite e umile, afferma che la sua conoscenza del Padre è unica e che la sovranità conferitagli dal Padre è totale. Il Pantokrator, il Signore di ogni cosa, ha un cuore: è l’amore che governa il sole e gli astri.
In questo senso, la festività di oggi realizza i sogni di molte culture e le speranze istintive di molte anime. Offre infatti la promessa che tutto andrà bene e che ogni cosa sarà ben governata. L’intelligenza onnipotente che creò il mondo ha la forza di un cuore che ama questo mondo.

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Preghiamo insieme


Il Signore Gesù ci ha rivelato l’amore gratuito e universale del Padre e dal suo cuore aperto ha fatto scaturire la sorgente di ogni grazia e benedizione. Preghiamo insieme e diciamo:

Per il mistero del tuo amore misericordioso, ascoltaci, Signore.

Perché la santa Chiesa, nata dal Cristo, nuovo Adamo, addormento sulla croce, si faccia tutta a tutti manifestando al mondo la grandezza del tuo amore, preghiamo.

Perché quanti hanno scelto la via stretta dei consigli evangelici si ifacciano imitatori del Cristo, mite e umile di cuore, nell’adesione alla volontà del Padre e nel servizio ai fratelli, preghiamo.

Perché l’uomo contemporaneo nel suo sforzo di rinnovamento culturale e sociale non dimentichi mai il precetto evangelico della carità, principio e fondamento di ogni vero progresso, preghiamo.

Perché i cristiani divisi ritrovino la via dell’unità, attraverso la conversione del cuore, la preghiera perseverante e le opere di giustizia, preghiamo.

Perché noi qui presenti sappiamo vedere il Signore che passa nel fratello affamato, prigioniero, pellegrino, malato, e lavoriamo per la liberazione dell’umanità dalla miseria, dalla fame e dalla guerra, preghiamo.

Signore Gesù, che nel sangue e nell’acqua effusi sulla croce ci hai donato il tuo Spirito e ci hai donato il tuo Spirito e ci hai aperto le sorgenti della salvezza, liberaci dalla schiavitù del peccato, perché possiamo aderire a te, nostro redentore, e portare ogni giorno il giogo soave del tuo amore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dalla lettera ai Romani di san Paolo, apostolo     (8, 28-39)

L'amore di Dio si è manifestato in Cristo


Seconda Lettura


Dalle «Opere» di san Bonaventura, vescovo    (Opusc. 3, Il legno della vita, 29-30. 47; Opera omnia 8, 79)

Presso di te é la sorgente dell'amore

Ufficio della solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù. Te Deum. All'Ora media antifona propria e salmodia complementare. Compieta II della domenica con l'orazione Visita.

 

Impegno di vita

Il Cuore di Gesù è mite e umile, ma anche tenero e forte: oggi gli chiedo di rendere il mio cuore simile al suo.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Per tutti i Sacerdoti, perchè conformino sempre più la loro vita a Cristo, e attingano nuovo vigore per essere nel mondo testimoni privilegiati dell’Amore di Dio.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

Cari sacerdoti, vivete con gioia e con amore la Liturgia e il culto: è azione che il Risorto compie nella potenza dello Spirito Santo in noi, con noi e per noi. Vorrei rinnovare l’invito fatto recentemente a “tornare al confessionale, come luogo nel quale celebrare il Sacramento della Riconciliazione, ma anche come luogo in cui ‘abitare’ più spesso, perché il fedele possa trovare misericordia, consiglio e conforto, sentirsi amato e compreso da Dio e sperimentare la presenza della Misericordia Divina, accanto alla Presenza reale nell’Eucaristia”. Benedetto XVI

 

  

 

Venerdì 7 Giugno 2024

 

 Il Santo Padre Francesco riceve stamane in Udienza:

 

 

 
 

 

Venerdì 7 Giugno 2024


- Alle ore 12 il Vescovo Guglielmo, nella Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Patti, presenti i Sacerdoti del primo Vicariato, partecipa all'Adorazione Eucaristica in occasione della Giornata Mondiale di Santificazione Sacerdotale.


- Alle ore 18, nella Chiesa del Sacro Cuore in Sant'Agata Militello, il Vescovo Guglielmo presiede la Santa Messa nella solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù e amministra il sacramento della Cresima ad un gruppo di giovani.

In tutte le Chiese, dinanzi al Santissimo Sacramento esposto, si reciti l’Atto di Riparazione con le Litanie del Sacro Cuore di Gesù (a norma del Decreto del 9 maggio 1928); partecipando a questo atto di riparazione pubblica si può guadagnare l'indulgenza plenaria alle solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera per il Papa).

Oggi, 6 Giugno, la Chiesa celebra la memoria di San Norberto, vescovo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 06 Giugno 2024 07:14

San Norberto è il fondatore, nel 1121, di un antico ordine monastico, che però si dedicò anche all'evangelizzazione "ad extra", anticipando così l'avvento degli ordini mendicanti: i Premostratensi. Il nome viene dalla valle francese di Prémontré, nei pressi di Laon, dove il santo si era fermato insieme ad alcuni compagni. Norberto era nato a Xanten, in Germania, tra il 1080 e il 1085. Fece vita mondana, ma poi un evento lo sconvolse e lo indusse a cambiare. Un fulmine gli cadde vicino, per fortuna solo tramortendolo. Divenne prete, fondò l'ordine - che presto si diffuse in Europa e anche in Palestina - dal 1126 fu vescovo di Magdeburgo. Morì nel 1134 ed è santo dal 1582.

 

 

 

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Prima lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo        2, 8-15

Ma la parola di Dio non è incatenata. Se moriamo con lui, con lui anche vivremo.

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Salmo responsoriale

Rit. Fammi conoscere, Signore, le tue vie.           dal salmo 24

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco             12, 28-34

Non c’è altro comandamento più grande di questi.
 

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Meditiamo insieme

Dopo i sadducei di ieri, ecco uno scriba. Uno che ha studiato bene la Torah, e che resta affascinato dalla risposta di Gesù. E osa: quale il più grande dei comandamenti? Gesù ha davanti a sé decine di risposte, come facevano i rabbini nelle scuole, e va diritto al cuore del problema: il primo comandamento è: ama e lasciati amare. Dio ci chiede di fare esattamente ciò che desideriamo nel profondo di noi stessi, di osare, di volare, di sognare. Ama. Chi non lo desidera? Chi non lo vuole? E Gesù insiste: ama Dio al meglio delle tue forze (e noi tutti a lamentarci che non riusciamo ad amare perfettamente!), ama il prossimo dell'amore che ricevi da Dio, ama te stesso in modo da essere libero di amare. A volte ci dimentichiamo che la fede ha a che fare con l'amore. Preferiamo rinchiuderla nell'angusto recinto della legge o della morale, preferiamo svaporarla nei ragionamenti e nella teologia. Gesù è diretto, deciso, splendido: ama. Lo scriba è pieno di stupore, fa i complimenti a Gesù. Forse intuisce che non basta leggere e studiare, sapere e conoscere. Occorre far calare la Parola nelle parole. Ama, fratello che leggi. Come riesci, male, zoppicando, ma ama, se vuoi conoscere Dio.

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Preghiamo insieme


All'unico Signore, presentiamo la preghiera del suo popolo, dicendo:
Insegnaci ad amare, Signore.

Per la Chiesa: divenga sempre più comunità di amore e segno evidente del volto materno di Dio. Preghiamo:

Per i governanti: nell'esercizio del potere abbandonino le strade della violenza e del tornaconto a favore della solidarietà e della pietà umana. Preghiamo:

Per i sofferenti: venga accolto il loro bisogno di comprensione e di affetto per la costruzione di una umanità nuova. Preghiamo:

Per tutti gli uomini: abbiano la forza di abbandonare qualsiasi idolo per adorare l'unico Dio rivelato in Cristo. Preghiamo:

Per la nostra comunità: dal Cristo che si dona a tutti indistintamente, impari lo spirito di servizio e di fraternità. Preghiamo:

O Dio, che in san Norberto hai dato alla tua Chiesa un vescovo mirabile per lo zelo pastorale e lo spirito di orazione, fa' che il tuo popolo sia sempre guidato da pastori secondo il tuo cuore alle sorgenti della salvezza. 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro di Giobbe     (38, 1-30)

Dio confuta Giobbe

Seconda Lettura

Dalla «Vita di san Norberto», vescovo  (Cfr. PL 170, 1262. 1269. 1294. 1295; Acta SS. 21, in Appendice, p. 50

Grande tra i grandi, piccolo tra i piccoli


Giovedì della I settimana, ufficio della memoria (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù. Compieta I della domenica con l'orazione Visita.

 

Impegno di vita

Oggi compirò un gesto di amore gratuito senza esserne richiesto.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   


Perchè Dio sia davvero il primo e l'assoluto nella nostra vita, oggetto della nostra lode e del nostro amore, principio ispiratore della nostra condotta.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Il messaggio di Cristo ci chiama a risvegliarci dal sonno, a trovare il nostro vero sé in quel santuario interiore che è il suo tempio, dove Egli ci ama e ci chiama ad amare. Thomas Merton

  

 

Giovedì 6 Giugno 2024

   Il Santo Padre Francesco riceve stamane in Udienza:

- S.E. Mons. Salvatore Fisichella, Arcivescovo tit. di Voghenza, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione;

- S.E. Mons. Christophe Z. El-Kassis, Arcivescovo tit. di Roselle, Nunzio Apostolico negli Emirati Arabi Uniti;

- S.E. il Signor Fernando Haddad, Ministro dell’Economia e delle Finanze della Repubblica Federale del Brasile;

- S.E. Mons. Vincenzo Calvosa, Vescovo di Vallo della Lucania;

- Partecipanti ai Capitoli Generali delle Suore di San Felice da Cantalice e delle Figlie di Nostra Signora di Misericordia;

- Partecipanti alla Plenaria del Dicastero per il Clero.

 


 

 

Giovedì 6 Giugno 2024



- Alle ore 18.30, nella Chiesa Madre di Montagnareale, il Vescovo Guglielmo presiede la Santa Messa vigiliare della solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù e amministra il sacramento della Cresima ad un gruppo di giovani.
 

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