NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 3 Giugno, la Chiesa celebra la memoria di San Carlo Lwanga e Compagni, martiri PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 03 Giugno 2024 07:11

Tra il 1885 e il 1887, in Uganda i cristiani subirono una violenta persecuzione. Le vittime furono un centinaio. Tra loro Carlo, domestico del re Muanga dell'antico regno indipendente del Buganda, bruciato vivo insieme a dodici compagni il 3 giugno 1886. Carlo Lwanga, capo dei paggi reali, era stato battezzato durante l'evangelizzazione attuata dai Padri Bianchi, fondati dal cardinale Lavigerie. Inizialmente la loro opera, avviata nel 1879, venne ben accolta dal re Mutesa così come dal successore Muanga, che però si fece influenzare dal cancelliere del regno e dal capotribù. Tanto che decise la soppressione fisica dei cristiani, alcuni dei quali uccise con le proprie mani. Oggi il calendario ricorda ventidue martiri dell'Uganda, beatificati il 6 giugno 1920 da Benedetto XV e canonizzati da Paolo VI l'8 ottobre 1964. A loro è stato inoltre dedicato un grande santuario a Namugongo consacrato da Paolo VI nel 1969.

 

 

 

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Prima lettura

Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo        1, 2-7

Dio ci ha donato i beni grandissimi e preziosi a noi promessi, affinché per loro mezzo diventiate partecipi della natura divina.

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Salmo responsoriale

Rit. Mio Dio, in te confido.           dal salmo 90

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco             12, 1-12

Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
 

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Meditiamo insieme

 

Abbiamo ricominciato da qualche settimana il tempo ordinario, lasciandoci alle spalle il lungo periodo della Quaresima e della Pasqua e, subito, la liturgia rimette a fuoco un momento molto delicato della predicazione di Gesù. L'uditorio di Gesù conosceva bene la parabola della vigna raccontata dal profeta Isaia ma, in quel caso, la vigna stessa era identificata con il popolo d'Israele che non portava il frutto sperato dal proprietario, Dio. Qui il racconto si fa ben più drammatico: la vigna viene affidata a degli sconsiderati vignaioli i quali, invece di pagare il pattuito per l'affitto, giungono ad uccidere gli inviati dal padrone. L'uccisione del figlio lascia presagire il finale drammatico che aspetta il Messia non riconosciuto. Sappiamo come è andata a finire la storia, siamo qui a celebrare la gloria del risorto, ma dobbiamo vigilare: il rischio di considerare nostra proprietà ciò che invece ci è affidato, la vita, il creato, la fede, è sempre presente. Viviamo in questa giornata sapendo che tutto ci appartiene ma che noi siamo di Cristo e che Cristo è di Dio! Gioiamo nel poter lavorare nella vigna del Signore...

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Preghiamo insieme


Al Signore, Dio della nostra vita e della nostra salvezza, eleviamo la preghiera perché ci conceda di lavorare sempre con generosità nella sua vigna. Diciamo insieme: Venga il tuo regno, Signore.

Per la Chiesa, perché con amore e dedizione curi il popolo che Dio le ha affidato. Preghiamo:

Per le autorità pubbliche, perché non esercitino il loro potere con la forza o per interesse personale. Preghiamo:

Per i perseguitati a causa della fede e della coerenza della vita, perché attingano dallo Spirito il coraggio della perseveranza. Preghiamo:

Per chi è stato ucciso nell'esercizio della propria missione, perché Dio lo accolga nel suo regno. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perché non si unisca alla mentalità che soffoca la novità e la profezia, ma sappia sempre ubbidire a Dio. Preghiamo:


O Dio, che nel sangue dei martiri hai posto il seme di nuovi cristiani, concedi che il mistico campo della Chiesa, fecondato dal sacrificio di san Carlo Lwanga e dei suoi compagni, produca una messe sempre più abbondante, a gloria del tuo nome.  

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro di Giobbe     (29, 1-10; 30, 1. 9-23)

Giobbe lamenta la propria condizione

Seconda Lettura

Dall'«Omelia per la canonizzazione dei martiri dell'Uganda» di san Paolo VI, papa     (AAS 56, 1964, 905-906)

La gloria dei martiri, segno di rinascita


Lunedì della I settimana,
ufficio della memoria dal Comune di più martiri. 

 

Impegno di vita

Oggi non mi lamenterò per quello che mi manca, ma cercherò di apprezzare tutto quello che sono e che ho.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Perchè i nostri governanti chiamati a programmare il futuro della nostra nazione, perchè facciano scelte non condizionate dalla sete di potere e da interessi personali, ma orientate al bene comune.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

 

I popoli della fame interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell'opulenza. La chiesa trasale davanti a questo grido d'angoscia e chiama ognuno a rispondere con amore al proprio fratello. San Paolo VI 

  

 

Lunedì 3 Giugno 2024

   Il Santo Padre Francesco riceve stamane in Udienza:

- Em.mo Card. Mario Grech, Segretario Generale della Segreteria Generale del Sinodo;

- S.E. Mons. Daniele Libanori, S.I., Vescovo tit. di Buruni, Assessore del Santo Padre per la Vita Consacrata;

- Delegazioni della “Conferencia Eclesial de la Amazonia” (CEAMA), e della “Red Eclesial Pan Amazónica” (REPAM);

- S.E. il Signor Mohsin Naqvi, Ministro degli Interni del Pakistan, con la Consorte, e Seguito;

- S.E. Mons Jesús Andoni González de Zárate Salas, Arcivescovo Metropolita di Cumaná (Venezuela), Presidente della Conferenza Episcopale del Venezuela; con S.E. Mons. Mario del Valle Moronta Rodríguez, Vescovo di San Cristóbal de Venezuela, Primo Vice Presidente; S.E. Mons. Ulises Antonio Gutiérrez Reyes, O. de M., Arcivescovo Metropolita di Ciudad Bolívar, Secondo Vice Presidente; S.E. Mons. José Antonio Da Conceição Ferreira, Vescovo eletto di Puerto Cabello, Segretario Generale;

- Partecipanti ai Dialoghi per una Finanza Integralmente Sostenibile, promossi dalla Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice;

- Partecipanti al Convegno Interreligioso promosso dal Movimento dei Focolari.


 

 

Lunedì 3 Giugno 2024



- Alle ore 17.30, nella Basilica Cattedrale di Patti, il Vescovo Guglielmo presiede la Santa Messa in occasione del 65° anniversario della morte di Mons. Angelo Ficarra, Vescovo di Patti; al termine partecipa al Convegno di Studio: «Impegno e Carità Pastorale di Mons. Angelo Ficarra».
 

Oggi, 2 Giugno, la Chiesa celebra la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 02 Giugno 2024 07:30

La solennità del Corpus Domini, del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo ci impegna in un modo del tutto singolare nel meditare su questo grande mistero della fede: Gesù come Egli stesso ci ha detto, nell'ultima cena, è presente in mezzo a noi con il sacramento dell'Eucaristia, per accompagnarci nel cammino della vita terrena, con questo sacramento, che, come tutti i sacramenti, ci dona la grazia santificante. Qui la grazia è ricevuta direttamente mediante l'assunzione del corpo di Cristo con l'ostia consacrata e il bere il vino consacrato, perché in questi due segni scelti da Gesù Egli è presente in corpo, sangue, anima e divinità. Oggi, in particolare siamo stati convocati da Cristo stesso per celebrare con lui la Pasqua, per rivivere come suoi discepoli e con i suoi discepoli il giorno del giovedì santo, quando nel cenacolo istituiva il sacramento dell'Eucaristia, il sacramento del suo corpo e del suo sangue e parimenti il sacramento del sacerdozio, cioè di quel ministero ecclesiale finalizzato essenzialmente proprio alla celebrazione dell'Eucaristia. Siamo quindi oggi in modo speciale a prendere parte a questo banchetto di amore e di purificazione, di gioia e speranza, di autentico cammino cristiano ed ecclesiale, alla sequela del Cristo, Agnello immolato sull'altare della croce per la nostra redenzione. A tale banchetto non possiamo essere assenti, ma è necessario parteciparvi con le migliori disposizioni dell'animo, nella grazia di Dio e nella pace con i nostri fratelli.     

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Prima lettura

Dal libro dell'Esodo        24, 3-8

Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi. 

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Salmo responsoriale

Rit. Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.           dal salmo 115  

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Seconda lettura

Dalla lettera agli Ebrei         9, 11-15

Il sangue di Cristo purificherà la nostra coscienza.

Sequenza

[Sion, loda il Salvatore]...

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco          14, 12-16.22-26

Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue.  

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Meditiamo insieme


L'ascolto della parola di Gesù che permette di accogliere il dono gratuito del corpo e del sangue muove i discepoli (e tutti noi, moltitudine sterminati che non si può contare) a seguire il Signore. In che modo? La solennità del Corpo e del Sangue di Cristo ci invita a non avere misura, a essere sovrabbondanti, a smetterla di fare i contabili dell'amore. Siamo spesso tentati di dare nella misura in cui abbiamo ricevuto e negare se non ci è stato dato. Gesù manifesta un amore esagerato, che supera, che esagera, che trabocca, che arriva fino alla fine. Cibarsi di quel pane e dissetarsi a quel vino significa farsi trasformare in Cristo. La solennità di Corpus Domini è davvero essenza del quotidiano che è diventato mistero indicibile nella persona del Signore Gesù. Quel pane spezzato diviene il senso della condivisione e della comunione della Chiesa; il vino donato rinforza l'anelito di dono e di dedizione per il Regno. Gli imperativi che innervano la narrazione evangelica (andate, seguitelo, dite, preparate, prendete) richiamano direttamente il compito assunto da Israele di fronte all'alleanza proposta da Dio attraverso Mosè: quanto ha detto il Signore lo eseguiremo e lo ascolteremo. Chi avrebbe mai potuto ipotizzare che Dio non solo scegliesse di salvarci o farsi vicino, ma che si sarebbe dato per sempre a noi come nutrimento di salvezza? Chi avrebbe osato di pensare che Dio si sarebbe fatto pane di pellegrini? Chi poteva sperare in un Dio che manda suo Figlio come gesto di amore supremo e che rimane con noi, per noi, dentro di noi?

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Preghiamo insieme

 

Riconoscendo nel Corpo e nel Sangue del Signore il vero nutrimento per la nostra vita, preghiamo il Padre perché ci doni la grazia di essere autentici cristiani. Preghiamo dicendo: Per il mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, salvaci, Signore.

Perché la Chiesa riconosca sempre nell’Eucaristia la fonte e il culmine della vita di fede. Preghiamo.

Perché il Papa Francesco, i Vescovi e i Presbiteri celebrino l’Eucaristia con fede, con zelo pastorale e cura della divina liturgia. Preghiamo.

Perché i cristiani offrano la loro concreta solidarietà ai bisognosi e condividano i loro beni con i poveri e gli affamati, aiutati in quanto fratelli da amare. Preghiamo.

Per chi è scoraggiato e disperato, perché trovi nell’Eucaristia il cibo spirituale per rinascere a vita nuova. Preghiamo.

Perché i fanciulli delle nostre comunità che hanno ricevuto la Prima Comunione cerchino in Gesù la forza per crescere e divenire uomini veri, animati da una fede grande. Preghiamo.

O Dio, che ci hai donato il tuo Figlio Gesù come salvatore e redentore, rendici assidui nello spezzare il pane della parola e nell’accostarci alla Comunione, perché siamo sostenuti per le vie del mondo verso la vera vita che è comunione definitiva ed eterna con te. Per Cristo nostro Signore.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo     (24, 1-11)

Videro Dio, e mangiarono e bevvero

Seconda Lettura

Dalle «Opere» di san Tommaso d'Aquino, dottore della Chiesa     (Opusc. 57, nella festa del Corpo del Signore, lect. 1-4)

O prezioso e meraviglioso convito!

Ufficio della solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. Te Deum.
 

 

Impegno di vita

Vivrò con attenzione e partecipazione viva la celebrazione dell'Eucaristia.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

 

Per i sacerdoti, ministri dell'altare, perchè si conformino sempre più al mistero che celebrano per la lode di Dio e per l'edificazione del suo popolo.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Corpo e sangue indicano l'intera esistenza di Cristo, la sua vicenda umana, le sue mani di carpentiere con il profumo del legno e il foro dei chiodi, le sue lacrime, le sue passioni, la polvere delle strade, i piedi intrisi di nardo e poi di sangue, e la casa che si riempie di profumo e parole che sanno di cielo. Lui dimora in me e io in lui, le persone, quando amano, dicono le stesse cose: vieni a vivere nella mia casa, la mia casa è la tua casa. Dio lo dice a noi. Prima che io dica: "ho fame", lui ha detto: "voglio essere con te". Mi ha cercato, mi attende e si dona. Un Dio così non si merita: lo si deve solo accogliere e lasciarsi amare. Ermes Ronchi

  

 

Domenica 2 Giugno 2024


- Alle ore 12 il Santo Padre Francesco recita l'Angelus in Piazza San Pietro.

- Alle ore 17 il Santo Padre Francesco presiede la Celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Di seguito si svolge la Processione Eucaristica che, percorrendo Via Merulana, raggiunge la Basilica di Santa Maria Maggiore ove il Santo Padre dà la benedizione con il Santissimo Sacramento.


 

 

Domenica 2 Giugno 2024


- Alle ore 18.30, nella Basilica Cattedrale di Patti, il Vescovo Guglielmo presiede il Pontificale in occasione della solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo; segue la solenne Processione Eucaristica cittadina che si concluderà nella Chiesa di San Nicola.

Oggi, 1 Giugno, la Chiesa celebra la memoria di San Giustino, filosofo e martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 01 Giugno 2024 07:30

La sua famiglia è di probabile origine latina e vive a Flavia Neapolis, in Samaria. Nato nel paganesimo, Giustino studia a fondo i filosofi greci, e soprattutto Platone. Poi viene attratto dai Profeti di Israele, e per questa via arriva a farsi cristiano, ricevendo il battesimo verso l'anno 130, a Efeso. Ma questo non significa una rottura con il suo passato di studioso dell'ellenismo. Negli anni 131-132 lo troviamo a Roma, annunciatore del Vangelo agli studiosi pagani. Al tempo stesso, Giustino si batte contro i pregiudizi che l'ignoranza alimenta contro i cristiani. Famoso il suo «Dialogo con Trifone». Predicatore e studioso itinerante, Giustino soggiorna in varie città dell'Impero; ma è ancora a Roma che si conclude la sua vita. Qui alcuni cristiani sono stati messi a morte come "atei" (cioè nemici dello Stato e dei suoi culti). Scrive una seconda Apologia, indirizzata al Senato romano, e si scaglia contro il filosofo Crescente. Ma questo sta con il potere, e Giustino finisce in carcere, anche lui come "ateo", per essere decapitato con altri sei compagni di fede, al tempo dell'imperatore Marco Aurelio.

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Prima lettura

Dalla lettera di san Giuda apostolo        1, 17. 20-25
 
Dio può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire davanti alla sua gloria senza difetti.

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Salmo responsoriale

Rit. Ha sete di te, Signore, l'anima mia.           dal salmo 62 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              11, 27-33

Con quale autorità fai queste cose?

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Meditiamo insieme

 

La sfuriata fatta al tempio ha provocato un terremoto nell'agiata classe sacerdotale: ma come, il tempio è tornato a funzionare dopo secoli di distruzione, tutto procede per il meglio e ora arriva questo galileo a contestare tutto in maniera così plateale? Urgono soluzioni. Così Gesù viene interrogato: chi gli ha dato l'autorità di fare queste cose? Sorride amareggiato, Gesù: qualcuno ha sempre bisogno di apporre dei sigilli, di mettere dei timbri. Ma i profeti non hanno bisogno di patenti perché contestano esattamente coloro che vorrebbero rilasciarle! Gesù è determinato nel suo percorso e non fornisce spiegazioni: no, non dirà nulla a questi assetati di regole. Nelle parrocchie ancora troppo spesso troviamo persone che vivono nell'ansia di rilasciare patenti di ortodossia, cosa che nemmeno la Chiesa, nella sua millenaria saggezza, fa con leggerezza. Gesù ci suggerisce di non lasciarci turbare da questi super-devoti che nascondono la fragilità delle loro idee dietro la rigidezza delle loro posizioni e di coltivare lo spirito di profezia nella Chiesa (non di anarchia!) senza sentirci "speciali" ma iniziando la conversione della Chiesa a partire da noi stessi.

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Preghiamo insieme


Dio si fa trovare sulla via di chi desidera incontrarlo. Nella parola e nell'opera di Gesù, egli si rivela e si dona a noi. Disponiamoci a questo incontro con fiducia filiale, e ripetiamo: Fà che ti riconosciamo, Signore!


Nelle mille perfezioni della natura:
Nel fascino misterioso del cielo stellato:
Nell'umile veste dei campi:
Nelle vette delle arti e del pensiero:
Nelle profondità del cuore umano:
Nell'amore gratuito dei genitori e degli amici:
Nei momenti di dolore e di gioia:
Nel grido di chi è ferito dalla vita:
Nello sguardo del povero che chiede:
Nel mistero di Cristo crocifisso e risorto:
Nelle parole benedette del Vangelo:
Nel dono di questa Eucaristia:



O Dio, che hai donato al santo martire Giustino una mirabile conoscenza del mistero del Cristo, attraverso la sublime follia della Croce, per la sua intercessione allontana da noi le tenebre dell’errore e confermaci nella professione della vera fede.  Amen.    

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro di Giobbe    (13, 13 - 14, 6)

Giobbe si appella al giudizio di Dio

Seconda Lettura

Dagli «Atti del martirio» dei santi Giustino e Compagni  (Cap. 1-5; cfr. PG 6, 1366-1371)

Ho aderito alla vera dottrina


 
Sabato della IV settimana, ufficio della memoria dal comune di un martire (fino all'Ora Nona); antifona propria al Benedictus. 
Primi Vespri della solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo.
 

Impegno di vita

Il rendimento di grazie è di chi ritiene Dio all'origine di ogni cosa e di ogni avvenimento. Proverò a riconoscere in ogni cosa la mano di Dio e lo ringrazierò per tutto quanto mi concederà di vivere in questa giornata.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Perchè ogni autorità, costituita per il bene del popolo di Dio, sia un servizio che passa per la quotidiana donazione di sè a vantaggio dei fratelli.

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

"Quando nel popolo di Dio non c'è profezia, il vuoto che lascia quello viene occupato dal clericalismo: è proprio questo clericalismo che chiede a Gesù: «Con quale autorità fai tu queste cose? Con quale legalità?». E la memoria della promessa e la speranza di andare avanti vengono ridotte soltanto al presente: né passato, né futuro speranzoso. Il presente è legale: se è legale vai avanti". Papa Francesco

 

   

  

 

Sabato 1 Giugno 2024

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi;

- Em.mo Card. Luis Antonio G. Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione;

- S.E. la Signora Zuzana Čaputová, Presidente della Repubblica Slovacca, e Seguito;

- Sua Eminenza il Metropolita Filüksinos Yusuf Çetin, Vicario Patriarcale della Chiesa Siro-Ortodossa in Turchia;

- Il Dottor Alessandro Sallusti, Direttore del Quotidiano “Il Giornale”, e Seguito, nel 50° anniversario di fondazione;

- Membri delle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (ACLI).

 


 

 

Sabato 1 Giugno 2024


- Alle ore 18.30 il Vescovo Guglielmo celebra l'Eucaristia nella Chiesa Madre di Sinagra e amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.

Oggi, 31 Maggio, la Chiesa celebra la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 31 Maggio 2024 07:14

Festa del «Magnificat», la Visitazione prolunga ed espande la gioia messianica della salvezza. Maria, arca della nuova alleanza, è teofora e viene salutata da Elisabetta come Madre del Signore. La Visitazione è l'incontro fra la giovane madre, Maria, l'ancella del Signore, e l'anziana Elisabetta simbolo degli aspettanti di Israele. La premura affettuosa di Maria, con il suo cammino frettoloso, esprime insieme al gesto di carità anche l'annunzio che i tempi si sono compiuti. Giovanni che sussulta nel grembo materno inizia già la sua missione di Precursore. Il calendario liturgico tiene conto della narrazione evangelica che colloca la Visitazione entro i tre mesi fra l'Annunciazione e la nascita di Giovanni Battista. 

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Sofonia        3, 14-18


Re d’Israele è il Signore in mezzo a te.

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Salmo responsoriale

Rit. Grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.           dal salmo Is 12, 2-6  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              1, 39-56

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili. 

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Meditiamo insieme

 

Maria conclude questo mese con una riflessione sul servizio: pur essendo preoccupata della sua situazione (porta nel grembo l'assoluto di Dio!) trova il tempo di rendere visita a sua cugina Elisabetta per assicurarsi della sua condizione e, ne sono certo, per verificare se tutto ciò che ha visto e sentito è opera di Dio o frutto di un'allucinazione. E l'incontro tra queste due donne è un'esplosione di gioia, un evento dello Spirito: Zaccaria e Giuseppe assistono divertiti alla danza di due donne gravide (Che mistero inafferrabile quello della gravidanza!) che raccontano e cantano e danzano l'opera che Dio ha fatto nella travagliata storia del suo popolo. Il canto del Magnificat è una splendida conferma di tutte le attese di Israele: allora era vero, allora tutto ciò che si aspettava non erano favole dei vecchi. Maria e Elisabetta vedono nelle pieghe della storia l'immensa volontà di Dio, il grande desiderio di salvezza di Dio. La loro piccola ed eccezionale storia viene riletta nell'immenso e benevolo progetto di bene che Dio ha sull'umanità. Leggete il Magnificat, amici, intessuto di citazioni della Bibbia, leggete il canto dell'intervento di Dio, leggete e gioite. E impariamo a leggere i nostri eventi personali, le piccole o grandi vicissitudini della vita alla luce del grande progetto che Dio ha sull'umanità e che compie attraverso di noi, se lo lasciamo fare.

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Preghiamo insieme



Preghiamo il Signore perchè ci faccia sempre più conoscere il mistero di Maria nella storia della salvezza, per imitare il suo esempio e godere sempre della sua protezione. Diciamo insieme:
Vergine santa, intercedi per noi.

Perchè la Chiesa abbia piena fiducia nel suo Signore, il quale opera sempre in maniera silenziosa per preparare gli eventi decisivi della nostra salvezza. Preghiamo: 

Perchè ogni nostra famiglia abbia la protezione della vergine Maria, e possa sperimentare la gioia di incontrare la salvezza portata da Cristo. Preghiamo: 

Perchè non ci scoraggiamo né ci vergogniamo dei nostri limiti e della nostra povertà, sicuri che Dio si serve delle cose umili per realizzare i suoi disegni di amore. Preghiamo: 

Perchè ogni madre sappia attendere il proprio figlio con l'amore e il desiderio con cui Maria ed Elisabetta hanno atteso il frutto del proprio grembo. Preghiamo:

Perchè le giovani generazioni sappiano imitare la sollecita prontezza di Maria nell'assistere e valorizzare le persone più anziane e indifese. Preghiamo:

Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo disegno di amore hai ispirato alla beata Vergine Maria, che portava in grembo il tuo Figlio, di visitare sant'Elisabetta, concedi a noi di essere docili all'azione del tuo Spirito, per magnificare con Maria il tuo santo nome.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal Cantico dei cantici     (2, 8-14; 8, 6-7)

La visita del Diletto

Seconda Lettura

Dalle «Omelie» di san Beda il Venerabile, sacerdote
  (Lib. 1, 4; CCL 122, 25-26, 30)

Maria magnifica il Signore che opera in lei


Ufficio della festa con parti proprie. Te Deum.

 

Impegno di vita

In questo giorno cercherò di trovare un po' di tempo per fare visita ad una persona ammalata o anziana o sola. Sarò premuroso nel curare i piccoli gesti di affetto che possono rendere speciale la mia visita.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Perchè Maria, vera arca dell'alleanza, sia portatrice della presenza e della benedizione di Dio, che viene come salvatore potente a liberare il suo popolo.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

Visitazione. Questo incontro delle due madri che attendono un figlio è fuori dell'ordinario. Nelle loro coscienze di credenti, illuminate dallo Spirito Santo, comprendono che il tempo della salvezza viene inaugurato da queste due giovani vite che portano in loro. E' certezza che Dio non ci inganna, ci tiene tra le sue mani, ci vuole bene e guiderà ogni attimo della nostra esistenza per appoggiarla su di Lui. card. Carlo Maria Martini

 

 Mese di Maggio 2024

Fioretto: Al termine del mese mariano non posso che esprimere il mio affetto filiale verso questa Madre così tenera con la preghiera del santo Rosario, secondo le sue intenzioni

Giaculatoria: Maria, Regina della pace, prega per noi.

 

 

  

 

  

 

Venerdì 31 Maggio 2024


Il Santo Padre Francesco riceve stamane in Udienza:

 - S.E. il Signor Luis Pablo María Beltramino, Ambasciatore della Repubblica Argentina presso la Santa Sede, in occasione della Presentazione delle Lettere Credenziali;

- S.E. Mons. Mirosław Adamczyk, Arcivescovo tit. di Otricoli, Nunzio Apostolico in Argentina;

- Lo Sceicco Manssour Bin Mussallam, Segretario Generale dell’Organizzazione per la Cooperazione del Sud (OSC);

- S.E. Mons. Luis Javier Argüello García, Arcivescovo di Valladolid, Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola; con l’Em.mo Card. José Cobo Cano, Arcivescovo Metropolita di Madrid, Vice Presidente; S.E. Mons. Francisco César García Magán, Vescovo Ausiliare di Toledo, Segretario Generale.

 

Una tradizione che si ripete da anni quella della recita del Rosario nei Giardini Vaticani, con la processione aux flambeaux, il 31 maggio, memoria liturgica della Visitazione della Beata Vergine Maria. La preghiera mariana, con inizio alle 19 dalla chiesa di Santo Stefano degli Abissini, si conclude alla grotta di Lourdes ed è presieduta dal cardinale Mauro Gambetti, vicario generale del Papa per la Città del Vaticano. I cinque misteri del Rosario vengono meditati lungo i verdi viali che conducono alla spianata in cui è riprodotta la parete rocciosa di Massabielle, il luogo in cui la Vergine apparve a Bernadette.



 

 

Venerdì 31 Maggio 2024


Il Vescovo Guglielmo conclude la Visita Pastorale a Mistretta con il seguente programma:

Ore   9.30: Visita alle Scuole materne;

Ore 10.30: Visita alle Case di riposo per anziani;

Ore 11.30: Preghiera per i defunti presso la Chiesa della Madonna della Luce e visita al Cimitero;

Ore 16.30: Incontro con il Consiglio Pastorale e gli Operatori Pastorali della parrocchia Santa Caterina;

Ore 18.30: Celebrazione Eucaristica conclusiva presso la Chiesa della Madonna delle Grazie e San Pio animata dai Gruppi ecclesiali;

Ore 19.30: Dialogo con i Gruppi ecclesiali e conclusioni.

 

Oggi, 30 Maggio, la Chiesa ricorda Santa Giovanna d'Arco PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 30 Maggio 2024 07:35

Figlia di contadini, analfabeta, lasciò giovanissima la casa paterna per seguire il volere di Dio, rivelatole da voci misteriose, secondo il quale avrebbe dovuto liberare la Francia dagli Inglesi. Presentatasi alla corte di Carlo VII, ottenne dal re di poter cavalcare alla testa di un'armata e, incoraggiando le truppe con la sua ispirata presenza, riuscì a liberare Orleans e a riportare la vittoria di Patay. Lasciata sola per la diffidenza della corte e del re, Giovanna non potè condurre a termine, secondo il suo progetto, la lotta contro gli Anglo-Borgognoni; fu dapprima ferita alle porte di Parigi e nel 1430, mentre marciava verso Compiegne, fatta prigioniera dai Borgognoni, che la cedettero agli Inglesi. Tradotta a Rouen davanti a un tribunale di ecclesiastici, dopo estenuanti interrogatori fu condannata per eresia ed arsa viva. Fu riabilitata nel 1456. Nel 1920 Benedetto XV la proclamava santa.

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Prima lettura

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo    2, 2-5.9-12

Voi siete il sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato.

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Salmo responsoriale

Rit. Presentatevi al Signore con esultanza.  dal salmo 99

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco           10, 46-52

Rabbunì, che io veda di nuovo! 

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Meditiamo insieme


Non è il giovane ricco il modello del discepolo. E nemmeno Giacomo e Giovanni che, pur volendo seguire Gesù fino in fondo, non sono disposti a condividere la sua pena. L'evangelista Marco con un'abile messinscena pone a Gerico, il punto più basso della terra, luogo che Gesù raggiunge dopo un lungo percorso dalle sorgenti del Giordano, il vero discepolo: il mendicante Bartimeo. Come noi, Bartimeo vive nell'oscurità. Come noi sta ai margini della strada. Come noi mendica senso e felicità. Ma, diversamente da noi, Bartimeo ha il coraggio di gridare, di non arrendersi. Qualcuno gli dice che passa Gesù Nazareno. È ciò che dovrebbe fare la Chiesa: raccontare a tutti i mendicanti della vita che Gesù continua a passare. E Bartimeo grida forte la sua pena e il suo dolore anche se, intorno a lui, tutti gli dicono di tacere. Anche a voi, forse, è successo: appena decidete di avvicinarvi alla fede c'è qualche anima pia che vi dice di lasciar perdere... Insiste Bartimeo, e fa bene. Gesù invia la stessa folla che poc'anzi era ostacolo ad annunciargli: coraggio, alzati, ti chiama. E Bartimeo guarisce, diventa discepolo e inizia a seguire Gesù sulla via. Come noi.

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Preghiamo insieme


La nostra voce giunge al Signore che si china sulle nostre miserie: con la sua potenza risanatrice, ridà la vista ai ciechi, la speranza agli afflitti, la pace ai peccatori. Con la fiducia di Bartimeo, diciamo: Donaci, o Dio, una fede viva!

Perché la Chiesa, edificio degli illuminati da Cristo, docilmente si lasci guidare e purificare dallo Spirito. Preghiamo:

Perché la luce del vangelo guarisca gli uomini da ogni cecità e sofferenza e accenda in essi la fede in Cristo figlio di Dio. Preghiamo:

Perché nessun uomo o organismo sociale osi impedire la professione e la testimonianza della fede. Preghiamo:

Perché la voce del Signore ci trovi pronti a lasciare tutto, per metterci, con la Chiesa, alla sequela del Cristo. Preghiamo:

Perché l'incontro personale col Signore che ci ha convocati alla sua mensa, sia per noi un momento di luce e liberazione. Preghiamo:

O Dio, che accogli il grido dei poveri, donaci di vederti in tutte le meraviglie del creato, di riconoscerti negli uomini nostri fratelli, di adorarti nel volto di Cristo Signore, parola eterna e luce vera del mondo. A te la lode nei secoli dei secoli. Amen.

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro di Giobbe    (11, 1-20)

Discorso di Zofar: Credi tu di scrutare l'intimo di Dio?

Seconda Lettura

Dal «Commento al libro di Giobbe» di san Gregorio Magno, papa
   
(Lib. 10, 7-8; PL 75, 922. 925-926)

Molteplice è la legge di Dio

Giovedì della IV settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Oggi, rinnoverò il mio atto di confidenza nel Signore Gesù.


 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Appena riacquistata la vista, Bartimeo sentì il dovere e il bisogno di seguire Gesù; perché ogni battezzato rimanga fedele agli impegni del proprio battesimo, sacramento dell'illuminazione, che ha fatto di noi i figli della luce.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Il cieco lascia il mantello, le sue sicurezze, si lascia portare oltre. Senza la grazia non si può nulla ma ci si può incaponire sul proprio pensiero anche rigettando la grazia. Superbia, orgoglio, capricci... Tutto un campionario di inganni che l'uomo può preferire alla vita infinita che Dio dona. Non è un caso che Gesù gli dica che la sua fede lo ha salvato. Giampaolo Centofanti 

  

 

Mese di Maggio 2024

Fioretto: Chiederò allo Spirito Santo la grazia di saper accogliere come Maria tutti coloro che incontrerò in questo giorno, portandoli nel cuore mentre prego il Rosario. 

Giaculatoria: Maria, sposa dello Spirito Santo, prega per noi.

 

  

 

 

Giovedì 30 Maggio 2024


Oggi è giorno di vacanza in Vaticano perché si celebra la solennità del Corpus Domini.

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Giovedì 30 Maggio 2024

 

Il Vescovo Guglielmo prosegue la Visita pastorale a Mistretta con il seguente programma:

Ore   9.30: Visita alle Scuole Elementari;

Ore 10.30: Visita alle Scuole Medie;

Ore 11.30: Visita alle Scuole Superiori;

Ore 15.30: Visita alla scuola di catechismo della parrocchia Santa Lucia;

Ore 16.30: Visita alla scuola di catechismo della parrocchia Santa Caterina;

Ore 18.30: Celebrazione Eucaristica nella parrocchia di Santa Caterina;

Ore 19.30: Incontro con i Sodalizi ed il Circolo Unione presso il Salone della Società Operaia.

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