Pasquale Baylon nacque il 16 maggio 1540, nel giorno di Pentecoste, a Torre Hermosa, in Aragona. Di umili origini, sin da piccolo venne avviato al pascolo delle greggi. Durante il lavoro si isolava spesso per pregare. A 18 anni chiese di essere ammesso nel convento dei francescani Alcantarini di Santa Maria di Loreto, da cui venne respinto, forse per la giovane età. Tuttavia non si perse d'animo, venendo ammesso al noviziato il 2 febbraio 1564. L'anno successivo, emise la solenne professione come «fratello laico» non sentendosi degno del sacerdozio. Nel 1576 il ministro provinciale gli affidò il compito, estremamente pericoloso, di portare documenti importanti a Parigi, rischiando di essere ucciso dai calvinisti. L'impegno venne comunque assolto in modo proficuo. Tutta la sua vita fu caratterizzata da un profondo amore per l'Eucaristia che gli valse il titolo di «teologo dell'Eucaristia». Fu anche autore di un libro sulla reale presenza di Cristo nel pane e nel vino. Morì nel convento di Villa Real, presso Valencia il 17 maggio 1592, domenica di Pentecoste. Fu canonizzato da Alessandro VIII nel 1690. Nel 1897 Leone XIII lo proclamò patrono dei Congressi eucaristici.
Dagli Atti degli Apostoli 25, 13-21
Si trattava di un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere vivo.
Rit. Il Signore ha posto il suo trono nei cieli. dal salmo 102
Dal Vangelo secondo Giovanni 21, 15-19
Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.
A conclusione del nostro tempo pasquale leggiamo oggi lo splendido incontro tra Pietro e Gesù. Il dialogo – conosciuto da molti – è straordinario e segna la definitiva amicizia tra Pietro e il suo Maestro. La lingua greca è piena di sottigliezze che la traduzione tradisce. In greco esistono tre modi per indicare l'amore: l'amore di attrazione, erotico, quello di amicizia e l'amore grande, quello ideale. Gesù le prime due volte chiede a Pietro: "Mi ami di amore grande?" e Pietro risponde "Ti amo di amore di amicizia". Povero Pietro! L'entusiasta, il focoso, l'irruento, quello disposto a morire per il Maestro, ha ora misurato il proprio fallimento, il proprio limite e non osa più esporsi, sbilanciarsi. L'ultima volta Gesù abbassa lui il tiro e chiede a Pietro un amore di amicizia. Pietro tace, è rattristato, è stato Dio a dover abbassare le pretese, e dice: "Cosa vuoi che ti dica, tu mi conosci, sei tu che misuri il mio amore!" Grande Pietro! A te il Signore ora chiede fedeltà, a te di occuparti dei fratelli, senza sogni smisurati, senza pretese, senza illusioni. Ora potrai davvero essere un buon Pastore, non un giudice, perché ora sei pronto, cosciente del tuo limite...
Nella missione pastorale affidata a Pietro, Gesù ha chiamato tutti a partecipare al suo servizio di amore. Preghiamo con fede, dicendo:
Signore, tu sai che io ti amo.
Per il Santo Padre Francesco successore di Pietro nel servizio universale della carità pastorale, perchè sia fedele alla sequela di Cristo anche fino al martirio. Preghiamo:
Per i sacerdoti, perchè al di là di ogni loro debolezza, amino con tutto il cuore il loro Signore e siano pastori zelanti della Chiesa. Preghiamo:
Per tutti coloro che sono disprezzati a causa della fede, della verità e della giustizia, perchè siano sostenuti dalla solidarietà dei fratelli. Preghiamo:
Per i poteri civili e le pubbliche autorità, perchè siano imparziali nell’amministrazione della giustizia e difendano i diritti dei più deboli. Preghiamo:
Per noi credenti, perchè ci ispiriamo al coraggio dei martiri nell’affrontare le prove e le lotte per il bene. Preghiamo:
O Padre santo, che sei fonte di amore e principio di unità, rendici docili alla Parola del tuo Figlio, perchè per mezzo dello Spirito possiamo essere fra noi una sola cosa in te. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume II
|
|
Prima Lettura
Seconda lettera di san Giovanni, apostolo
Chi rimane nella dottrina possiede il Padre e il Figlio
Seconda Lettura
Dal «Trattato sulla Trinità» di san'Ilario, vescovo (Lib. 2, 1, 33. 35; PL 10, 50-51. 73-75)
Il dono del Padre in Cristo
Venerdì della III settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua dopo l'Ascensione.
Impegno di vita
Oggi nel mio rientro al cuore ripeterò più volte al Signore Gesù: "Signore tu sai tutto; tu sai che ti amo". Gli chiederò di infrangere i dubbi e le paure circa la mia capacità d'amare e mi lascerò amare da lui, certo che lasciandomi amare da Lui, divento capace a mia volta di amare.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè ogni autorità, costituita per il bene del popolo di Dio, sia un servizio che passa per la quotidiana donazione di sè a vantaggio dei fratelli.
MESSAGGIO DEL GIORNO
I popoli della fame interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell'opulenza. La chiesa trasale davanti a questo grido d'angoscia e chiama ognuno a rispondere con amore al proprio fratello. San Paolo VI
NOVENA DI PENTECOSTE
(Ottavo giorno)
O Spirito potente, infoni dell'anima mia la rugiada della tua soavità; inondala con la pienezza della tua grazia. Stendi la tua destra su di me e fortificami con la grazia della tua grande misericordia.
O Spirito, con la tua forza vinci la nostra debolezza. Spirito Santo, risanaci!
Proposito: Cerco l'occasione per parlare di Gesù con qualcuno e offro la mia preghiera per la Chiesa, i sacerdoti e i consacrati.
|