NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 7 Maggio, la Chiesa ricorda Santa Flavia, martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 07 Maggio 2024 07:00

 

Vissuta tra il primo e il secondo secolo, sono poche le informazioni su di lei. A parte una leggendaria Passio, non anteriore al V secolo, sia Eusebio sia Dione Cassio raccontano che sarebbe stata perseguitata sotto Diocleziano. Da Eusebio sappiamo che Flavia, nipote di Flavio Clemente, uno dei consoli di Roma (95 d.C.), per la sua fede in Cristo fu deportata a Ponza dove dovette soffrire, secondo San Girolamo, un lungo martirio. Dione Cassio ci dice, invece, che fu moglie di Flavio Clemente e che perse la vita per la propria fede. Una iscrizione conservata oggi nella Basilica dei Santi Nereo e Achilleo conferma queste ultime affermazioni, precisando che Flavia Domitilla era “neptis“ nipote di Vespasiano, padre di Domiziano, e che fu moglie di Flavio Clemente.

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         16, 22-34

Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia.

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Salmo responsoriale

Rit. La tua destra mi salva, Signore.           dal salmo 137
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              16, 5-11

Se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito. 

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Meditiamo insieme


Quante volte ci siamo detti: «Fossimo vissuti al tempo degli apostoli! Avessimo potuto vedere il Signore Gesù di persona!». Gesù, invece, dice che la sua assenza è necessaria per fare esperienza dello Spirito Santo. Curioso ragionamento: Gesù chiede di rallegrarci della sua assenza perché, così facendo, facciamo spazio al nostro cuore ed accogliamo lo Spirito. Vero: Gesù, il Dio fatto uomo, il rivelatore del Padre, fosse ancora presente sarebbe incontrabile per breve tempo da poche persone (pensate già solo a quanta fatica si fa per incontrare il Papa!). Nello Spirito, invece, ogni uomo può, in tutta verità!, fare esperienza del Signore qui e ora. E lo Spirito, aggiunge il Signore, ha il compito di istruirci riguardo al peccato, per avere una retta coscienza ed equilibrio riguardo alla parte oscura di noi, riguardo alla giustizia che il Padre ha reso a suo figlio crocefisso resuscitandolo da morte e ponendolo accanto a sé nella gloria, e riguardo al giudizio che il Padre ha fatto nei confronti del principe delle tenebre che è sconfitto per sempre. Iniziamo la giornata nella gioia, invocando lo Spirito: grazie a lui possiamo, oggi, avvertire la presenza del Signore, sapere che egli ha sconfitto ogni tenebra! Anche noi, come e forse più degli Apostoli, siamo tentati dalla tristezza della solitudine, dalla paura di essere abbandonati a noi stessi, di non farcela di fronte alla prova della sofferenza fisica, dell'emarginazione sociale, dell'apparente insignificanza delle nostre vite.

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Preghiamo insieme


Lo Spirito Santo è stato mandato da Cristo nel mondo per continuare il giudizio di accusa contro l’incredulità. Preghiamo con fede, dicendo:

Donaci il tuo Spirito di verità, Signore.

Per tutti i cristiani perseguitati e per gli uomini che affrontano le carceri per la giustizia, perchè abbiano la fede di partecipare al martirio di Cristo che si prolunga in loro. Preghiamo:

Per coloro che si consacrano alla lode perenne giorno e notte, perchè siano fedeli alla testimonianza del regno dei cieli. Preghiamo:

Per coloro che l’apparente assenza di Dio lascia nello sconcerto e nell’amarezza, perchè la loro fede sia ravvivata dalla nostra testimonianza e dal nostro amore fraterno. Preghiamo:

Per le nostre famiglie, perchè siano aperte a ricevere il messaggio evangelico annunciato ad esse in preparazione alla celebrazione dei sacramenti dei loro figli. Preghiamo:

Per tutti noi, perchè sappiamo ringraziare il Signore e gioire insieme per aver ricevuto il battesimo fin dagli albori della nostra esistenza. Preghiamo:

O Dio, che per mezzo dello Spirito consolatore continui a contestare la nostra incredulità, rendici coraggiosi nel denunciare i falsi valori della nostra cultura razionalistica e consumistica. Amen
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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla prima lettera di san Giovanni, apostolo    (2, 12-17)

Chi fa la volontà di Dio rimane in eterno

Seconda Lettura

Dal «Commento sul vangelo di Giovanni» di san Cirillo d'Alessandria, vescovo
  
(Lib. 11, 11; PG 74, 559-562)

Cristo è vincolo di unità


Martedì della II settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua.
 

 

Impegno di vita

Oggi cercherò di vedere dietro ogni situazione difficile o triste la presenza di pace di Gesù.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè le sofferenze accettate nel nome di Cristo diventino strumento di salvezza per i fratelli e li conducano alla gioiosa scoperta della fede.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Senza lo Spirito, non ci sarebbero nella Chiesa né pastori né dottori. E' lo Spirito che fa gli uni e gli altri. Ancora oggi voi riconoscete qui il suo intervento. In che modo? Se lo Spirito Santo non fosse presente in quel povero padre e dottore che io sono, quando poco fa sono salito su questa cattedra e vi ho dato la pace, voi non avreste risposto ad una sola voce: E con il tuo Spirito"....Se lo Spirito non fosse presente in essa, la chiesa non sussisterebbe: l'esistenza della chiesa è dunque un segno evidente della presenza dello Spirito". San Giovanni Crisostomo

 

 

Mese di Maggio 2024

Fioretto: Unito a Maria, mi prenderò un po' di tempo per invocare lo Spirito Santo, chiedendo in lui al Padre con insistenza, insieme a Gesù: «Consacrami nella verità del tuo amore»

Giaculatoria: Maria, concepita senza peccato originale, prega per noi.

 

 

 

 

 

    

 

Martedì 7 Maggio 2024

 

 

 


 

 

Martedì 7 Maggio 2024


Il Vescovo Guglielmo conclude la Visita Pastorale a Castel di Tusa con il seguente programma:

Ore 11.00: Incontro con tutti gli esercenti presso il Tus’Hotel;

Ore 16.30: Incontro in Chiesa con i Consigli Parrocchiali, Catechisti, Movimenti, Associazioni, Coro e Comitati feste;

Ore 18.00: Celebrazione Eucaristica conclusiva.  

Oggi, 6 Maggio, la Chiesa ricorda San Domenico Savio, adolescente PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 06 Maggio 2024 07:35

 

Domenico Savio è l'angelico alunno di San Giovanni Bosco, nato a Riva presso Chieri (Torino) il 2 aprile 1842, da Carlo Savio e da Brigida Gaiato. Trascorse la fanciullezza in famiglia, circondato dalle cure amorevoli del padre che faceva il fabbro e della madre che era una sarta. Il 2 ottobre 1854 ebbe la fortuna d'incontrare Don Bosco, il grande apostolo della gioventù, il quale subito «conobbe in quel giovane un animo secondo lo spirito del Signore e rimase non poco stupito, considerando i lavori che la grazia divina aveva già operato in così tenera età». Domenico Savio chiuse la sua breve esistenza a Mondonio, il 9 marzo 1857, a soli 15 anni. Con gli occhi fissi in una dolce visione, esclamò: «Che bella cosa io vedo mai!». La fama della sua santità; suggellata dai miracoli, richiamò l'attenzione della Chiesa che lo dichiarò eroe delle virtù cristiane il 9 luglio 1933; lo proclamò Beato il 5 marzo 1950, Anno Santo; e, quattro anni dopo, nell'Anno Mariano, lo cinse dell'aureola dei Santi (12 giugno 1954). La sua festa si celebra il 6 maggio.

 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        16, 11-15
 

Il Signore aprì il cuore a Lidia per aderire alle parole di Paolo.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore ama il suo popolo.           dal salmo 149  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              15, 26 - 16, 4

Lo Spirito della verità darà testimonianza di me. 

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Meditiamo insieme

Siamo ormai alla fine del tempo pasquale, e la Parola ci invita ad invocare lo Spirito, dono del risorto. È lui, il primo dono dato ai credenti, che ci aiuta ad incontrare il vero volto del Padre, è lui, il consolatore, a metterci in contatto col Signore, a far vibrare la Parola, a convertire nel profondo tutto il nostro essere. Ed è lui, lo Spirito, a sostenerci nelle persecuzioni, a renderci fedeli nella tribolazione. Dicevamo, sabato, che molti discepoli sono vittime di violenza e di persecuzione ma che anche da noi ci possono essere delle difficoltà, se viviamo il cristianesimo con verità e senza fanatismo. Chiedetelo al mio amico che ha visto fallire la propria azienda perché si è rifiutato di progettare un componente di un elicottero da combattimento! Ma, più semplicemente, possiamo essere messi in imbarazzo dai colleghi d'ufficio o di scuola a causa delle (troppe) incoerenze della Chiesa e dei cristiani. In quei momenti lasciamoci fare dallo Spirito: non dobbiamo morire sulle barricate, ma, con semplicità, raccontare la nostra esperienza. Anche noi vediamo quella incoerenza, che è la stessa che abita nei nostri cuori, ma, nonostante tutto, questa Chiesa fragile (come noi) ci ha consegnato Cristo in tutto il suo splendore!

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Preghiamo insieme


Eleviamo al Padre le nostre preghiere, chiedendogli il dono dello Spirito, perché animati dalla sua forza possiamo essere cristiani fedeli e coerenti. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

Perché la Chiesa sappia annunciare al mondo il Vangelo di Gesù Cristo con parole convincenti, ma soprattutto con la carità verso tutti. Preghiamo.

Perché il Papa e i Vescovi siano sostenuti nel loro ministero magisteriale dallo Spirito Santo e sappiano guidare il popolo di Dio sulle vie del Signore. Preghiamo.

Perché coloro che occupano posti di responsabilità sappiano impegnarsi con decisione per la promozione della dignità umana. Preghiamo.

Perché i cristiani si amino con l’amore di Cristo, perdonandosi a vicenda e cercando sempre la comunione fraterna e l’unità dei cuori. Preghiamo.

Perché sappiamo riconoscere, nella nostra comunità, la presenza dello Spirito che anima la Storia e la guida secondo i piani di Dio. Preghiamo.

Signore, se dovessimo incontrare ostilità e disprezzo, perchè vogliamo vivere secondo il tuo vangelo, aiutaci a non scoraggiarci; mandaci dal Padre il Consolatore, che ci dia la forza e la gioia di renderetestimonianza a te, che con il Padre e lo Spirito Santo vivi e regni nei secoli dei seecoli.

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla prima lettera di san Giovanni, apostolo    (2, 1-11)

Il comandamento nuovo

Seconda Lettura

Dal trattato «Sulla Trinità» di Didimo d'Alessandria
 
(
Lib. 2, 12; PG 39, 667-674)

Lo Spirito Santo, ci rinnova nel battesimo

Lunedì della II settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua.

 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, rifletterò sul fatto che maggiori sono le difficoltà e più luminosa e credibile è la testimonianza che posso dare. Alla luce di questa constatazione rivedrò il mio atteggiamento di fronte alle richieste esigenti del quotidiano.  


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Per coloro che sono chiamati ad annunciare e ad alimentare la fede della comunità cristiana, perché, come San Domenico Savio, cerchino soprattutto il bene delle anime. 

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

Il compito più importante non è quello di trasformare il mondo, ma quello di trasformare noi stessi. San Giovanni Paolo II

 

Mese di Maggio 2024

Fioretto: Maria, nella sua umiltà, mi insegna a lodare Dio in ogni situazione e circostanza della vita. Con la recita del Magnificat mi unirò a lei

Giaculatoria: Maria, Donna della nuova Alleanza, prega per noi.

 

 

  

 

Lunedì 6 Maggio 2024

Alle ore 11.30, presso la Sala Stampa della Santa Sede, Sala San Pio X, Via dell’Ospedale 1, avrà luogo la Conferenza Stampa di presentazione del Convegno Internazionale su Sport e Spiritualità – “Mettere la vita in gioco”, che si svolgerà dal 16 al 18 maggio 2024.

Interverranno:

- Em.mo Card. José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione;

- S.E. la Signora Florence Mangin, Ambasciatrice di Francia presso la Santa Sede;

- Dott. Emanuele Isidori, Professore di Filosofia dello Sport (Università di Roma);

- Dott. Arturo Mariani, atleta paralimpico.

Sarà presente in sala il Dott. Alessandro Tappa, Membro del Consiglio Direttivo di “Sport senza Frontiere”, che presenterà brevemente l’evento sportivo.

La Conferenza Stampa verrà trasmessa in diretta streaming in lingua originale sul canale Youtube di Vatican News, collegandosi al sito https://www.youtube.com/c/VaticanNews .

  

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- S.E. Mons. Angelo Vincenzo Zani, Arcivescovo tit. di Volturno, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa;

- S.E. Mons. Michele Seccia, Arcivescovo di Lecce;

- S.E. Il Signor Bajram Begaj, Presidente della Repubblica di Albania, con la Consorte, e seguito;

- Guardie Svizzere Pontificie, in occasione del giuramento, con i Familiari;

- Vescovi di Bosnia ed Erzegovina, in Visita “ad Limina Apostolorum”.



 

 

Lunedì 6 Maggio 2024


- Il Vescovo Guglielmo continua la Visita pastorale a Castel di Tusa con il seguente programma:

Ore  9.30: Visita alle Scuole di Tusa;

Ore 11.00: Visita alle Scuole di Castel di Tusa;

Ore 16.30: Visita alle Case di cura;

Ore 18.00: Celebrazione Eucaristica a Milianni.

Oggi, 5 Maggio, la Chiesa celebra la Sesta Domenica di Pasqua PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 05 Maggio 2024 07:43

Celebriamo oggi la Sesta Domenica di Pasqua e la Parola di Dio ritorna sul tema dell'amore cristiano. Un amore che trova la sua sorgente in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo e si manifesta visibilmente nella pienezza dei tempi con la venuta di Cristo sulla terra, con la sua missione e con la sua morte e risurrezione. Il riferimento concreto di questo amore, la sua esemplarità la troviamo espressa nella vita e nella missione di Cristo. Di conseguenza l'amore che deve circolare nelle vene spirituali degli esseri umani e soprattutto di quelli che si dicono cristiani è quello che si ispira a Cristo stesso, salvatore e redentore dell'uomo. A chi lo ama Gesù domanda di rispondere al suo amore con un amore fedele, che affronta senza timore la durata, il passare del tempo, le diverse situazioni che si presentano, anche le prove e i sacrifici. A chi lo ama Gesù chiede di “osservare”, cioè di mettere in pratica i suoi comandamenti. Non solo belle parole, dunque, professioni di fede, dichiarazioni di appartenenza, ma fatti concreti, scelte, decisioni talora costose, che innervano il tessuto della vita. Il Dio vivo e vero ci domanda di “rimanere” nel suo amore perché egli possa “dimorare” in noi e trasfigurare la nostra esistenza.

 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        10,25-27.34-35.44-48

Anche sui pagani si è effuso il dono dello Spirito Santo. 

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.           dal salmo 97
 

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Seconda lettura

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo        4, 7-10

Dio è amore.

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              15, 9-17

Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.   

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Meditiamo insieme


Oggi Gesù Risorto ci chiede di dimorare in lui per avere la gioia in pienezza. E', se volete, la conclusione logica del discorso fatto le scorse domeniche: lui, il buon pastore, ci chiede di essergli uniti come il tralcio alla vite, perché senza di lui non possiamo fare nulla. Sì: davvero il Signore è colui che ci comunica la gioia, davvero il "dimorare" in lui, l'abitare in lui ci può colmare di gioia. Ma è una lotta dura, una fatica, la dimenticanza è sempre in agguato. Le cose di ogni giorno non ci portano verso Dio, né tantomeno verso la gioia. Anzi: più spesso ce ne allontanano. Come fare, allora? Come perdurare nella Presenza? Anzitutto nella preghiera, che è la gioiosa partecipazione alla presenza di Dio nella verità e nel silenzio del cuore. Più avremo il coraggio di pregare e più avremo la percezione del "dimorare" nel Signore.
Gesù ci suggerisce il modo concreto per dimorare: l'osservanza del comandamento dell'amore. E' difficile parlare di "comandamento" perché esso suscita reazioni adolescienzaili di "legge da rispettare" e, perciò stesso, ci diventa antipatico e mal sopportabile. No, mi piace di più usare la parola "disciplina". Ogni atleta, ogni universitario si dà una disciplina: degli orari, una dieta, una regola. Così la fede: occorre una regola, una disciplina per mantenere l'allenamento. E la disciplina consiste nel porre gesti d'amore nella concretezza, lasciar dialogare il sentimento con le decisioni, il cuore con la volontà, per trovare modi concreti del vivere la fede. Che Gesù risorto ci aiuti a dimorare nella gioia che nasce dall'amore!
 

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Preghiamo insieme

 

L’amore verso i fratelli è il segno visibile del passaggio pasquale dalla morte alla vita. Imploriamo da Dio nostro Padre, Fonte dell’Amore, questo inestimabile dono.  Preghiamo insieme e diciamo:
Nel nome del tuo Figlio, ascoltaci, Padre dell’Amore!

 
Per la Chiesa diffusa nel mondo: perché rimanga sempre fedele al suo Signore, testimoniando l’Amore di Dio a uomini e donne di ogni razza e cultura. Si impegni a far crollare i privilegi e le disuguaglianze e a fondare la convivenza sul rispetto reciproco, sulla giustizia e sull’equità. Preghiamo.
 
Per coloro che ricoprono responsabilità civili e sociali: perché superino interessi di parte e inutili egoismi, governino con saggezza e si adoperino per il bene di tutti. Esercitino il loro ruolo nel rispetto delle leggi, con competenza e spirito di servizio. Preghiamo.
 
Per i tanti profeti del nostro tempo, perseguitati a causa della giustizia, per coloro che patiscono soprusi e angherie per la fede: perché la Parola che abbiamo accolto scuota le nostre coscienze, ci liberi dal torpore e dall’acquiescenza, perché prendiamo a cuore la sorte di chi è oppresso. Preghiamo.
 
Per tutti i battezzati nella Pasqua di Cristo: siano capaci di allontanare ogni rancore e dissapore con i vicini ed i lontani, all’interno della famiglia e con i propri amici, dando autentica testimonianza della loro fede cristiana. Preghiamo.

Per le nostre Comunità parrocchiali, chiamate ad essere “casa e scuola di Comunione”: perché si dimostri sempre più esperta di ascolto e di accoglienza, cresca nell’amore reciproco e nella solidarietà per testimoniare nella verità e con gioia il Vangelo della speranza. Preghiamo.
 
O Padre, il tuo Figlio ci ha detto che qualunque cosa ti chiederemo nel Suo nome, tu ce la concederai. Ascolta ed esaudisci le nostre intenzioni di preghiera, anche quelle più nascoste nel nostro intimo e, con la luce e la forza dell’amore che la Pasqua ha immesso nei nostri cuori, guida la tua Chiesa e ogni uomo, perché siano al mondo l’inizio dell’umanità risorta con Cristo.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla prima lettera di san Giovanni, apostolo    (22, 10-21)

Gesù, Verbo di vita e luce di Dio

Seconda Lettura

Dal «Commento sulla seconda lettera ai Corinzi» di san Cirillo d'Alessandria, vescovo   (Cap. 5, 5 - 6; PG 74, 942-943)

Dio ci ha riconciliati per mezzo di Cristo 
e ci ha affidato il ministero della riconciliazione


Domenica della II settimana, ufficio della VI Domenica di Pasqua. Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno B.

 

Impegno di vita

«Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici». Imparerò ad amare come Gesù ha amato noi: mi rivolgerò a chi oggi mi sta accanto e scambierò, nella verità, un segno di comunione e di pace.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

 

Per coloro che sono soli e non si sentono amati da nessuno, perchè possano trovare nelle nostre Comunità cristiane una ragione per credere e sperare.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Tu, Cristo, vedi chi sono. Hai conosciuto la condizione umana. Non ti nascondo nulla del mio cuore. Non ignori che talvolta sono tirato da più parti nello stesso momento. Ma quando interiormente avverto un vuoto, dimora in me la sete della tua presenza. E quando non riesco a pregare, tu sei la mia preghiera.  frere Roger di Taizé

 

Mese di Maggio 2024

Fioretto: Occuperò bene il tempo, impegnandomi in opere buone, affrontando le prove della vita.

Giaculatoria: Maria, rifugio dei peccatori, prega per noi.

 

  

 

Domenica 5 Maggio 2024


- Alle ore 12 il Santo Padre Francesco recita il Regina caeli in Piazza San Pietro.


 


 

 

Domenica 5 Maggio 2024

- Alle ore 11 il Vescovo Guglielmo presiede la Celebrazione Eucaristica a Pettineo in occasione dei festeggiamenti patronali in onore di Sant'Oliva, vergine e martire.

- Nel pomeriggio il Vescovo Guglielmo inizia  la Visita Pastorale a Castel di Tusa con il seuente programma:

Ore 17.30: Cerimonia di accoglienza davanti alla Chiesa;

Ore 18.00: Celebrazione Eucaristica della VI Domenica di Pasqua;

Ore 19.00: Incontro con i genitori e i ragazzi della Cresima e con i genitori e i bambini del Catechismo. 

Oggi, 4 Maggio, la Chiesa ricorda San Floriano, martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 04 Maggio 2024 07:14

La notizia più antica su questo santo si trova in un atto di donazione dell'ottavo secolo. Verso la metà dello stesso secolo fu composta una «Passio», che ricalca quella di sant'Ireneo vescovo di Sirmio, ma che ha delle particolarità proprie; poco dopo il suo nome fu inserito nei codici del Martirologio Geronimiano e nel Martirologio di Lione. Attraverso quindi i martirologi storici la sua festa è passata anche nel Romano, in cui è ricordata il 4 maggio, data tradizionale della sua morte. Secondo il racconto della passio, Floriano era un veterano dell'esercito romano che viveva a Mantem presso Krems. Avendo saputo che Aquilino, preside del Norico Ripense, durante la persecuzione di Diocleziano, aveva arrestato a Lorch quaranta cristiani, desiderando di condividerne la sorte si recò in quella città. Prima di entrarvi, però, si imbatté in alcuni soldati, ai quali manifestò di essere cristiano; fu perciò arrestato e condotto dal preside, il quale non riuscendo a farlo sacrificare agli dei, lo fece flagellare e quindi lo condannò a essere gettato nel fiume Enns con una pietra al collo: la sentenza fu eseguita il 4 maggio 304. Il corpo del martire fu, in seguito, ritrovato e seppellito da una certa Valeria.

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        16, 1-10
 

Vieni in Macedonia e aiutaci!

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Salmo responsoriale

Rit. Acclamate il Signore, voi tutti della terra.           dal salmo 99  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              15, 18-21

Voi non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo. 

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Meditiamo insieme

Il mondo odia i cristiani, soprattutto quando sono cristiani sul serio. Non tutto il mondo, ovvio, non quel mondo per cui Gesù è morto. Ma il "mondo" che è la parte oscura dell'esistere, l'ombra che portiamo nel nostro inconscio. Nella storia della Chiesa troppe volte i cristiani sono stati dalla parte del torto e dei violenti, del potere e dell'arroganza. Ma molte più volte sono stati oggetto di persecuzione e di violenza, di odio e di meschinità. Tutti pensiamo, giustamente, ai martiri dei primi tre secoli della Chiesa, che sfidavano l'imperatore per potere professare la propria fede nel Signore Gesù. Ma, oggi, sono ancora numerosissimi nel mondo coloro che subiscono violenza a causa della propria fede o della propria speranza. Fratelli che muoiono perseguitati dal fanatismo induista o islamico (ma l'hanno mai letto il Corano?), fratelli che subiscono violenza perché difendono i diritti dei poveri, nelle favelas dell'America Latina o nelle periferie delle città di camorra, fratelli e sorelle a cui va la nostra preghiera e la nostra amicizia. Ma, nel nostro piccolo, vivere con coerenza (non intransigenza!) la nostra fede può avere qualche conseguenza sgradevole nell'ambito del lavoro. Animo, fratelli, il "mondo" ci odia perché non ha conosciuto l'Amore! Amiamoci con costanza, con trasparenza, con verità.

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Preghiamo insieme


Il Signore Gesù ha promesso a coloro che sono suoi discepoli l’odio del mondo a lui ostile. Preghiamo, dicendo:

Donaci la tua forza, o Signore.

Sostieni con la forza del tuo Spirito gli uomini calpestati nei loro diritti e nella loro dignità:

Apri gli occhi a coloro che combattono la Chiesa e converti il loro cuore:

Suscita nei tuoi discepoli, oppressi dalla persecuzione, risposte di perdono e di amore:

Ravviva in tutti coloro che soffrono la speranza e la pazienza:

Rendi forti i tuoi fratelli di fronte all’odio del mondo:

Abbi pietà di chi, schiacciato dalla cattiveria e dalla violenza, si è tolto la vita:

Rincuora chi, per debolezza, ha tradito:

Metti in guardia la tua Chiesa dalle lodi e dalle blandizie del mondo:

Ricordaci sempre che la nostra sorte non può essere diversa dalla tua, innocente rifiutato e perseguitato:


O Signore, che ci hai chiamato amici perchè partecipiamo al dono della tua vita, rendici capaci di corrispondere a questa tua amicizia con una maggiore generosità nell'amare te e i nostri fratelli. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo    (22, 10-21)

La testimonianza della nostra speranza

Seconda Lettura

Dai «Commenti sui salmi» di sant'Agostino, vescovo
 
(Sal, 148, 1-2; CCL 40, 2165-2166)

L'alleluia pasquale


Sabato della I settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della VI Domenica di Pasqua, antifona al Magnificat anno B.

 

Impegno di vita

Durante la giornata, testimonierò con gioia la mia fede in qualsiasi situazione o stato d'animo in cui mi troverò.
 


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Perché i cristiani non pensino di percorrere una via diversa da quella di Cristo: servi disinteressati nella lotta contro il peccato, in mezzo alle prove e alle contraddizioni.

  MESSAGGIO DEL GIORNO

Il mondo è simile alla notte e tutte le sue realtà sono sogni. Come il sogno di notte ci inganna, così ci inganna il mondo con le sue promesse. Non lasciamoci ammaliare dal mondo fugace, non lasciamoci infatuare dalle sue parvenze! Non amiamo i suoi inganni, perché se ne vanno come un sogno notturno! Efrem Siro 

 

Mese di Maggio 2024

Fioretto: Unito a Maria, mi eserciterò a «leggere» l'apparente assenza di Gesù dalla mia vita, come un suo dono. 

Giaculatoria: Maria, Regina del paradiso, prega per noi.



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Sabato 4 Maggio 2024

  

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi;

- S.E la Signora Viola Amherd, Presidente della Confederazione Svizzera, e Seguito;

- Em.mo Card. Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede; con il Reverendo Monsignor Armando Matteo, Segretario per la Sezione Dottrinale del medesimo Dicastero;

- Coppie Responsabili delle Équipes Notre-Dame;

- Coro della Basilica di Amsterdam;

- Partecipanti al Colloquio Internazionale “Réparer l’irréparable”.

 

 

Sabato 4 Maggio 2024


- Alle ore 18.30, nella Basilica Cattedrale di Patti, il Vescovo Guglielmo presiede l'Eucaristia della Sesta Domenica di Pasqua e amministra i Sacramenti del Battesimo, Cresima ed Eucaristia a sette Catecumeni della diocesi

Oggi, 3 Maggio, la Chiesa celebra la festa dei Santi Filippo e Giacomo, Apostoli PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 03 Maggio 2024 07:30

 

Gli Apostoli Filippo e Giacomo il minore vengono ricordati lo stesso giorno, 3 Maggio, poichè le loro reliquie furono deposte insieme nella chiesa dei Dodici Apostoli a Roma.
Filippo (primo secolo) era originario della città di Betsaida, la stessa degli apostoli Pietro e Andrea. Discepolo di Giovanni Battista, fu tra i primi a seguire Gesù e, secondo la tradizione, evangelizzò gli Sciti e i Parti.
Giacomo (primo secolo) era figlio di Alfeo e cugino di Gesù. Ebbe un ruolo importante nel concilio di Gerusalemme (50 circa) divenendo capo della Chiesa della città alla morte di Giacomo il Maggiore. Scrisse la prima delle Lettere Cattoliche del Nuovo Testamento. Secondo Giuseppe Flavio (37 circa - 103) fu lapidato tra il 62 e il 66. Tuttavia l'attendibilità del racconto è dubbia
.
Davvero i santi si assomigliano e si integrano vicendevolmente: Filippo ci sollecita a rimirare nel volto di Cristo l'immagine stessa del Padre; Giacomo ci fa intendere che anche una vita semplice ed umile, se alimentata dalla fede operosa, è accetta a Dio. Abbiamo molti motivi per invocarli entrambi.  

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Prima lettura

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi         15, 1-8

Il Signore apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. 

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Salmo responsoriale

Rit. Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.           dal salmo 18  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              14, 6-14

Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?  

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Meditiamo insieme

 

Oggi festeggiamo due delle colonne su cui si fonda la nostra fede: Filippo e Giacomo, così splendidamente diversi nella loro avventura interiore e indicati come modelli per ogni cercatore di Dio. Riflettiamo sempre poco sulla splendida diversità dei dodici apostoli! Noi che vorremmo una Chiesa compatta, un pensiero unico, noi che mal sopportiamo le differenze nella nostra parrocchia... Filippo, è discepolo del Battista, e il nome greco ci fa supporre che fosse di origine meticcia, in contatto con i greci, quei pagani che sono ammirati dalla predicazione del Signore. Giacomo il minore è il cugino di Gesù, egli sostituirà l'altro Giacomo, primo apostolo ucciso, alla guida della comunità di Gerusalemme, e ci viene presentato come un apostolo decisamente conservatore. Un amico dei pagani e un amico dei giudei tradizionalisti fanno parte del primitivo gruppo dei discepoli, che meraviglia! E la Chiesa, per sottolineare questo fatto, li festeggia insieme... Sono come i due simboli, le due facce della Chiesa che, sempre, è chiamata a non svendere il prezioso tesoro del vangelo consegnatoci da Cristo e, nel contempo, a non arroccarsi o chiudersi al mondo. Che i due apostoli, così diversi nei loro percorsi interiori e nella loro esperienza, ci insegnino a difendere la diversità come un valore all'interno della Chiesa, senza adottare logiche mondane che tradiscono il grande sogno voluto dal Signore.

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Preghiamo insieme



Innalziamo la nostra preghiera a Cristo, rivelazione del Padre, fiduciosi che egli concederà tutto ciò che chiediamo. Diciamo insieme: Per intercessione degli Apostoli, ascoltaci, Signore.

- Hai posto nei vescovi l'eredità degli apostoli; fa' che la loro dottrina ci illumini e il loro amore ci sostenga. Preghiamo.

- Tu, o Signore, hai scelto gli apostoli perchè portassero a tutti il vangelo della tua morte e risurrezione; aiutaci a restare sempre saldi in questa fede e a testimoniare con le opere. Preghiamo.

- Tu hai dichiarato beati i puri di cuore; allontana da noi ogni doppiezza e inganno, e rendici veri e trasparenti. Preghiamo.

- Molti popoli non hanno ancora ricevuto il messaggio cristiano; suscita numerosi apostoli che, spinti da amore e da zelo, portino a tutti gli uomini la salvezza del Cristo. Preghiamo.

- Per mezzo dei successori degli apostoli, hai fatto arrivare fino a noi il tuo vangelo; fa' che la nostra comunità sia sempre fedele alla tradizione apostolica e docile al magistero della Chiesa. Preghiamo.


O Dio, nostro Padre, che rallegri la Chiesa con la festa degli apostoli Filippo e Giacomo, per le loro preghiere concedi al tuo popolo di comunicare al mistero della morte e risurrezione del tuo unico Figlio, per contemplare in eterno la gloria del tuo volto. 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dagli Atti degli Apostoli   (15, 12-32)

Gli Apostoli nella Chiesa primitiva

Seconda Lettura  

Dal Trattato «Sulla prescrizione degli eretici» di Tertulliano, sacerdote  (Cap. 20, 1-9; 21, 3; 22, 8-10; CCL 1, 201-204

La predicazione apostolica

Ufficio della festa con parti proprie. Te Deum. All'Ora media antifona del tempo di Pasqua e salmi del venerdì della I settimana.

 

Impegno di vita

Nella mia pausa contemplativa, oggi, prego il Signore di aiutarmi a conoscerlo più intimamente attraverso la Parola e l'Eucaristia, per percorrere sicuramente la strada che è Gesù.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Per i cristiani, perchè pieni di gioia e di Spirito Santo, appaiano come il popolo dei poveri che ha ricevuto gratuitamente la conoscenza d'amore del Padre.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

Non voglio popolarità, non voglio posizioni di potere. Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo. Tale desiderio è così forte in me che mi considererei privilegiato qualora, in questo mio sforzo e in questa mia battaglia per aiutare i bisognosi, i poveri, i cristiani perseguitati del mio paese, Gesù volesse accettare il sacrificio della mia vita. Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire". Shahbaz Bhatti, ministro pakistano, martire a soli 42 anni

 

Mese di Maggio 2024

Fioretto: Occuperò bene il tempo, impegnandomi in opere buone, affrontando le prove della vita.

Giaculatoria: Maria, Regina degli Apostoli, prega per noi.

 

 

  

 

Venerdì 3 Maggio 2024

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Luis Antonio G. Tagle, Pro Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione;

- S.E Mons. Carlos María Domínguez, O.A.R., Vescovo di San Rafael (Argentina);

- S.E il Signor Alexandre Silveira de Oliveira, Ministro delle Risorse Minerarie e dell’Energia del Brasile;

- Membri della Fondazione Blanquerna, dell’Arcidiocesi Metropolitana di Barcelona (Spagna);

- Membri della Confederazione Nazionale Formazione Aggiornamento Professionale (CONFAP).   


 

 

Venerdì 3 Maggio 2024


- Il Vescovo Guglielmo, insieme agli altri Vescovi di Sicilia, conclude stamattina a Roma la Visita «ad Limina Apostolorum» con una serie di incontri nel Dicastero per l'Evangelizzazione, nella Segreteria generale per il Sinodo e nel Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

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