NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 5 Aprile, la Chiesa celebra il Venerdì fra l'Ottava di Pasqua PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 04 Aprile 2024 07:20

La liturgia del venerdì di Pasqua ci presenta Gesù che a porte chiuse entra nel cenacolo. Signore della paura, degli eventi, di ogni realtà. Due sole parola pronunzia: due verbi dinamici: "Venite... mangiate". Non è difficile immaginare con quale forza interiore e con quale timbro di voce (non alterata ma comunicante energia) abbia pronunziato quelle due parole. Lo deduciamo dal fatto che gli apostoli sono presi da uno stupore che li fa ammutolire e nello stesso tempo vivono l'intima persuasione che non si tratta di una apparizione qualsiasi o strana. Sta davanti a loro il Signore! Ed è proprio Lui - è questo il punto - che si interessa del loro naturale bisogno di sostentamento, è Lui a spezzare per loro del pane. Non è fantasioso vedere in quel gesto un segno-memoria del suo aver dato la vita. E non è arbitrario credere che quel pane è allusivo di quel che Gesù aveva detto: "Sono io il pane della vita". In questo clima pasquale, Signore, apri il mio cuore a questo tuo duplice invito. Facci venire da te, in piena fiducia; persuasici a nutrirci di Te che sei il Pane vivo nella Tua Parola e nell'Eucaristia. 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         4, 1-12

In nessun altro c’è salvezza. 

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Salmo responsoriale

Rit. La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo.     dal salmo 117

 

Sequenza 

  
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              21, 1-14

Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.   

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Meditiamo insieme


Pietro è stato l'ultimo, fra gli apostoli, a credere nel risorto. Non che dubitasse dell'evento, ne era stato coinvolto fin dal giorno della resurrezione, correndo al sepolcro, ed era stato il beneficiario di una misteriosa apparizione personale di Gesù (Lc 24); ma perché quella resurrezione, in un certo modo, non lo riguardava. Pietro, il primo, il migliore, colui che aveva ricevuto l'ordine di custodire la fede dei fratelli, aveva semplicemente rinnegato il Signore Gesù. Cosa c'era di peggio? Pietro non riesce a perdonare se stesso, il senso di colpa gli impedisce di convertirsi alla gioia. Il triste episodio di oggi si innesta su questo fallimento: la compagnia dei suoi amici che di nuovo lo seguono nella pesca, mentre invece l'ultima volta che aveva pescato era stato chiamato dal Signore a mollare le reti per seguirlo!, è il segno del grande affetto dei discepoli verso il rude Pietro. E, alla fine della inutile nottata di pesca, ancora il Signore li raggiunge. È venuto apposta per lui, per Pietro: lo ha aspettato, ora sa che può finalmente incontrarlo. Gesù ci aspetta sempre, alla fine di ogni nostra notte, di ogni nostro dolore, di ogni nostro fallimento. Non si arrende facilmente, non ci lascia andare, non ci abbandona. Mai.

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Preghiamo insieme


Il Signore Gesù si rivela oggi come la pietra angolare di ogni costruzione, ed è il nome unico che deve essere invocato per essere salvati. Ripetiamo con fede:

Nel tuo nome salvaci, Signore.

Per il Papa Francesco e i vescovi, perchè nel loro ministero apostolico annuncino con franchezza la verità e promuovono la giustizia, resistendo a ogni pressione contraria. Preghiamo:

Per tutti i credenti, perchè abbiano il coraggio di professare la loro fede unica nel Cristo risorto, davanti ad ogni potere e autorità. Preghiamo:

Per coloro che confidano in salvezze illusorie o edifici destinati a perire, perchè comprendano l’unicità del valore salvifico del Cristo morto e risorto per tutti. Preghiamo:

Per ogni uomo che si affatica nel lavoro quotidiano e nella ricerca del bene, perchè sappia rivolgersi a Colui che può aiutare a vincere le difficoltà e gli insuccessi. Preghiamo:

Per noi qui presenti, che spesso siamo invitati ad essere commensali del Signore Gesù, perchè, ricevendo il pane moltiplicato del suo corpo, sappiamo riconoscere in esso il Signore che si manifesta. Preghiamo:

O Signore, tu ti sei rivelato nella vittoria sul male attraverso la pesca miracolosa, trasformata in un pasto fraterno con i tuoi discepoli; fà che ci sentiamo beneficiari di questo trionfo, ogni volta che da te riceviamo il pane che ci sazia per la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo        (3, 1-17) 

Imitare la mitezza di Cristo

Seconda Lettura  

Dalle «Catechesi» di Gerusalemme    (Catech. 20, Mistagogica 2, 4-6; PG 33, 1079-1082

Il battesimo, segno della passione di Cristo

Ufficio con le particolarità di Pasqua e le parti proprie. Alle Lodi si premette l'invitatorio. A Lodi, Vespri e Compieta invece del Responsorio breve si dice l'ant. Questo è il giorno. Per tutto il tempo di Pasqua, alla fine di Compieta si dice l'antifona mariana Regina Cæli.

 

Impegno di vita

La tentazione di mollare tutto è forte e frequente, ma non devo cedere, piuttosto dire a Gesù: "Vieni in mio aiuto" e fidarmi di Lui. E come Lui essere premuroso e concreto nel prevenire i bisogni degli altri.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per coloro che si sono allontanati dalla fede, perchè possano ritrovare la via del ritorno a Cristo e rafforzarsi nel credere che Lui rimane fedele per sempre.


MESSAGGIO DEL GIORNO

È curioso vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto hanno le maniere semplici; e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore. Giacomo Leopardi

 

  

 

Venerdì 5 Aprile 2024

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Vescovi dell'Abruzzo e Molise, in Visita “ad Limina Apostolorum”;

S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, Arcivescovo tit. di Italica, Nunzio Apostolico in Gran Bretagna;

- Frati Minori della Toscana e de La Verna.

 


 

 

Venerdì 5 Aprile 2024


NESSUN EVENTO DA SEGNALARE

Oggi, 3 Aprile, la Chiesa celebra il Mercoledì fra l'Ottava di Pasqua PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 03 Aprile 2024 07:22

La liturgia del mercoledì di Pasqua ci presenta la figura dei discepoli di Emmaus. Il loro ritorno a casa è cupo e pieno di pensieri negativi. Quel noi speravamo è l'affermazione più scoraggiante dell'intero vangelo. Significa non crederci più, ammettere un fallimento, un'illusione, una sconfitta. No, Gesù non è la speranza di Israele, è stato spazzato via come altri prima di lui. Nessuna salvezza, nessuna prospettiva: anche il giusto è stato ucciso come molti. Come Maria di Magdala, anche i discepoli sono travolti dal loro dolore al punto da non riconoscere il Signore che cammina accanto a loro. Anzi: sono quasi offesi quando questo straniero dimostra di non conoscere quanto (gli) è accaduto. Quando capiremo che Dio è sempre un passo avanti! Che non si ferma alla sofferenza! Ma i discepoli devono convertire il loro cuore e il Signore li invita a rileggere quanto accaduto alla luce della fede, scrutando le Scritture. Solo davanti al gesto del pane spezzato, finalmente, lo riconoscono. Come se l'evangelista ci dicesse che solo attraverso dei segni, la Parola, il pane spezzato, possiamo oggi riconoscere il risorto, farne esperienza, vivere insieme a lui. 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         3, 1-10

Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù, àlzati e cammina!  

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Salmo responsoriale

Rit. Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.           dal salmo 104

 

Sequenza 

  
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              24, 13-35

Riconobbero Gesù nello spezzare il pane.  

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Meditiamo insieme


I discepoli di Emmaus sono amareggiati, chiusi nel dolore, storditi: non si accorgono neppure che Gesù li accompagna nel loro cammino. Ne conosco molti di cristiani così: fermi al venerdì santo, devoti alla croce, ma incapaci di accogliere la gioia debordante della Pasqua. Se la nostra fede si ferma alla croce, siamo degli illusi, se Gesù non è risorto, non è che uno dei tanti personaggi della storia che non è riusciti a cambiare un bel niente. È molto più difficile condividere la sofferenza che la gioia, e Gesù lo sa. Cleopa e il compagno sono quasi scocciati dallo sconosciuto ospite: non si vede a sufficienza la loro sofferenza? Da dove viene questo straniero? Gesù li ascolta parlare della propria crocifissione; lui è già oltre, altrove. Non c'è che un modo per uscire dal dolore: non amarlo. E Gesù lo sa: li scuote, questi discepoli assonnati e stanchi, li schiaffeggia con la Parola, li rimprovera, dov'è la loro fede? Non hanno mai letto le Scritture? No, sono troppo di malumore per ricordarsi delle parole del Rabbì e dei profeti… La locanda, l'invito a restare: quello straniero ha detto cose sacrosante, il cuore si è scaldato, hanno visto uno spiraglio e lo invitano a cena. E l'ospite si ferma e compie un gesto semplice, banale, visto fare mille volte dal Signore Gesù: spezza il pane e scompare. E i due capiscono, vedono ciò che l'attaccamento al dolore aveva loro impedito di vedere: Gesù è davvero risorto

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Preghiamo insieme


La fede è riconoscimento della presenza del Cristo operante nella presenza eucaristica. La nostra supplica si esprime con le parole stesse dei discepoli di Emmaus:

Resta con noi, Signore, perchè si fa sera.

Signore Gesù, per la forza del tuo nome lo storpio fu guarito: dona alla tua Chiesa di impegnarsi a sollevare nel tuo nome e con la tua carità ogni miseria umana. Preghiamo:

Signore Gesù, gli apostoli sono stati strumento della tua potenza: dona, a tutti coloro che invocano aiuto e guarigione, di poter incontrare persone che li aiutino a risollevarsi anche nello spirito. Preghiamo:

Signore Gesù, ti sei messo al fianco dei discepoli sfiduciati e smarriti: dona ai tuoi sacerdoti di non scoraggiarsi di fronte agli insuccessi e alle difficoltà. Preghiamo:

Signore Gesù, hai spiegato ai discepoli di Emmaus le Scritture e ti sei rivelato loro nello spezzare il pane: dona alle nostre comunità di riconoscerti nella Parola annunciata e nel pane spezzato nelle nostre liturgie eucaristiche. Preghiamo:

Signore Gesù, hai trasformato il cuore deluso e freddo dei discepoli: dona a noi qui presenti di saper attingere dalle nostre eucaristie quell’ardore che riscalda il nostro cuore fino a renderci apostoli tra i nostri fratelli. Preghiamo:

O Signore, fa’ che ogni partecipazione all’Eucaristia ci faccia divenire ciò che riceviamo: una vita donata agli altri, unita al tuo corpo che per noi e per tutti è stato spezzato e crocifisso ed è ora vivente per sempre. Tu che sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
  

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo        (2, 11-25) 

I cristiani vivono nel mondo come stranieri e pellegrini 

Seconda Lettura  

Dall'«Omelia sulla Pasqua» di un antico autore        (Disc. 35, 6-9; PL 17, 696-697) 

Cristo autore della risurrezione e della vita 

Ufficio con le particolarità di Pasqua e le parti proprie. Alle Lodi si premette l'invitatorio. A Lodi, Vespri e Compieta invece del Responsorio breve si dice l'ant. Questo è il giorno. Per tutto il tempo di Pasqua, alla fine di Compieta si dice l'antifona mariana Regina Cæli.

 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, cercherò di individuare i segni del passaggio di Dio nella mia esistenza e di accoglierlo così come egli si compiace di mostrarsi a me.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Perchè tutti coloro che sono nel buio della fede possano fare esperienza del Signore risorto, che gli si pone accanto ascoltando il loro dolore attraverso i fratelli.

MESSAGGIO DEL GIORNO

Le Scritture si riferiscono a Lui: ma anche le piccole scritture delle nostre esperienze si chiariscono in Lui e prendono significanza in Lui. Unicamente. Emmaus è la strada di ognuno perché Lui è la “strada”; una strada che continua anche quando io mi fermo e cerco di fermare il Signore dove mi fermo. don Primo Mazzolari

  

 

Mercoledì 3 Aprile 2024

- Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.


 

Mercoledì 3 Aprile 2024

Alle ore 18.30 il Vescovo Guglielmo presiede l'Eucaristia nella chiesa di San Michele Arcangelo in Patti per l'apertura dei festeggiamenti in onore della Madonna Annunziata.

Oggi, 2 Aprile, la Chiesa celebra il Martedì fra l'Ottava di Pasqua PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 02 Aprile 2024 08:24

 

La liturgia del martedì di Pasqua ci presenta la figura di Maria di Magdala che piange la scomparsa del suo Maestro. Ultimo sfregio al suo dolore, è la scomparsa del corpo di Gesù. Sofferenza aggiunta a sofferenza, strazio a strazio, non potere neppure piangere il corpo della persona amata. Come dicevamo ieri, la presenza del Signore risorto è discreta, non si impone, è delicata e rispettosa dei nostri tempi e delle nostre modalità. No, non è invadente il Signore Gesù, è timido e discreto il nostro Dio e solo attraverso dei segni, dei sacramenti, solo attraverso un linguaggio tenue del cuore riusciamo a riconoscerlo nella pesante realtà del quotidiano. Per Maria che in Gesù aveva avuto un prezioso amico e un tenero Maestro, il segno che le spalanca il cuore, che l'aiuta a superare la sofferenza è il proprio nome pronunciato dal Rabbunì.
  

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         2, 36-41

Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo. 

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Salmo responsoriale

RitDell’amore del Signore è piena la terra.           dal salmo 32 

Sequenza       

Alla Vittima pasquale.... 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              20, 11-18

Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.
 

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Meditiamo insieme


Maria di Magdala piange la scomparsa del suo Maestro. Ultimo sfregio al suo dolore, è la scomparsa del corpo di Gesù. Sofferenza aggiunta a sofferenza, strazio a strazio, non potere neppure piangere il corpo della persona amata. Come dicevamo ieri, la presenza del Signore risorto è discreta, non si impone, è delicata e rispettosa dei nostri tempi e delle nostre modalità. No, non è evidente il Signore Gesù, è timido e discreto il nostro Dio e solo attraverso dei segni, dei sacramenti, solo attraverso un linguaggio tenue del cuore riusciamo a riconoscerlo nella pesante realtà del quotidiano. Per Maria che in Gesù aveva avuto un prezioso amico e un tenero Maestro, il segno che le spalanca il cuore, che l'aiuta a superare la sofferenza è il proprio nome pronunciato dal Rabbunì. "Maria" dice il Signore. Quanta tenerezza, quanto rispetto, quanta verità in quel semplice nome pronunciato dal Risorto! Il nome, nella tradizione ebraica, non è un'informazione anagrafica, ma la descrizione dell'essenza stessa della persona. "Maria!", dice Gesù. "Maria!" e la discepola di Magdala spalanca il proprio cuore: il suo sguardo diventa limpido, non più offuscato dal dolore. Anche noi, amici, siamo chiamati per nome: il Signore sa, il Signore conosce, il Signore ci ama. E ci chiama per nome perché vuole che lo riconosciamo - oggi - presente nella nostra vita.

 

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Preghiamo insieme

 

 

Il Signore Gesù si rivela alla Maddalena piangente mentre lo cerca appassionatamente. Lasciamoci anche noi chiamare per nome da lui, invocandolo col titolo familiare di rabbuni, dicendogli:

Signore Gesù, «mio maestro», ascolta la nostra preghiera.

Per la Chiesa, perchè la sua predicazione sia sempre fedele al messaggio apostolico incentrato nella fede nel Signore crocifisso e risorto. Preghiamo:

Per tutti gli uomini, perchè l’annuncio del vangelo risuoni come potenza di conversione per trafiggerli nel cuore, ponendo così in questione tutta la vita. Preghiamo:

Per ogni donna cristiana, perchè sull’esempio della Maddalena riscopra la sua missione nella Chiesa, di annuncio e di testimonianza personale della fede ai fratelli. Preghiamo:

Per quanti sono provati nella loro fede, perchè non cedano al dubbio e allo smarrimento, ma ricerchino con insistenza la luce in Gesù salvatore. Preghiamo:

Per noi qui presenti, perchè accogliamo la parola annunciata e viviamo la nostra fede in comunione con coloro che sono stati già chiamati dalla grazia. Preghiamo:

Fà che ogni giorno, Signore, ci lasciamo chiamare per nome da te, come chiamasti Maria Maddalena, perchè ti possiamo testimoniare come Dio della vita, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
   

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 

 Prima Lettura

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo     (1, 22 - 2, 10) 

La vita dei figli di Dio 

 

Seconda Lettura  

 

Dai «Discorsi» di Sant'Anastasio, vescovo di Antiochia        (10, 34.37-43) 

Cristo doveva patire e così entrare nella sua gloria 

Ufficio con le particolarità di Pasqua e le parti proprie. Alle Lodi si premette l'invitatorio. A Lodi, Vespri e Compieta invece del Responsorio breve si dice l'ant. Questo è il giorno. Per tutto il tempo di Pasqua, alla fine di Compieta si dice l'antifona mariana Regina Cæli.

 

Impegno di vita

Nella mia pausa contemplativa oggi, vengo a te Signore Gesù con tanto amore e fiducia perché tu mi conosci fino in fondo; mi conosci per nome. Mi mandi a testimoniare fra i fratelli che tu sei risorto e ci fai partecipi alla tua vita nuova ed eterna.

 

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per ogni donna cristiana, perché sull'esempio di Maria Maddalena riscopra la sua missione nella Chiesa di annuncio e di testimonianza personale della fede ai fratelli.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Il Risorto ci chiede di risorgere. E il risorgere riguarda noi, la nostra vita in ogni istante. In ogni istante devo distaccarmi dal mio piccolo io raggrinzito e prepotente per far vivere un Tu più grande. Susanna Tamaro

 

  

 

Martedì 2 Aprile 2024

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Martedì 2 Aprile 2024

Alle ore 10.30, nella Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Patti il Vescovo Guglielmo presiede la Santa Messa esequiale in suffragio di don Salvatore Longo, Parroco emerito.

 

Oggi, 1 Aprile, la Chiesa celebra il Lunedì di Pasqua PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 01 Aprile 2024 08:07

 

In questo primo giorno della settimana che segue la grande festa, è la vita quotidiana della fede che comincia. Una fede che non si accorda spontaneamente alla vita passata. Perché, se quello che noi cantiamo e diciamo a Pasqua è vero, è solamente quando il Cristo risuscitato fa sapere ai suoi che egli resta con loro e per loro fino all’ultimo giorno che tutti gli uomini riscoprono il significato della vita. I fatti di Pasqua che gli evangelisti hanno vissuto e riassunto nella loro narrazione sono una testimonianza. Testimonianza contestata nella loro epoca, come oggi.Gesù risorto è divenuto segno di contraddizione. Come le donne diventiamo anche noi testimoni e apostoli della nostra fede, senza cedere mai ai compromessi della comoda neutralità e alla corruzione del silenzio menzognero. 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         2, 14. 22-23

Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni.

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Salmo responsoriale

RitProteggimi, o Dio: in te mi rifugio.           dal salmo 15 

Sequenza       

Alla Vittima pasquale...

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              28, 8-15

Andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno.
 

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Meditiamo insieme


La pietra sepolcrale è rotolata via. La tomba è vuota. Questo il dato inconfutabile dinanzi al quale si trovano le donne e le guardie. In comune il timore di un contatto con il trascendente a cui non si sa ancora dare un nome. Poi l'annuncio angelico viene a riscaldare i cuori di chi cerca il Signore. Ma senz'altra convalida che quella della Parola. E le donne si affidano a questa Parola e obbediscono. Non frappongono indugi: corrono. Vanno verso gli altri con il loro gioioso segreto. E in questo "andare verso", trovano il Risorto. Le guardie, a loro volta, corrono, ma non quali messaggeri di gioia. La loro è una fuga da ciò che non vogliono ammettere. Il cuore è chiuso alla Parola che, quindi, per loro non risuona. E il loro andare è un progressivo e inesorabile allontanarsi dalla luce. Molte volte si chiedono a Dio prove per credere. Si vuole "vedere" prima di affidarsi. Si vive chiusi nelle proprie pseudocertezze, ignorando l'angoscia di chi cerca la luce. E sono tanti! Il Risorto continua a battere le nostre strade. Possiamo incontrarlo anche oggi, ma solo nel movimento dell'"andare verso". Sì, è in Galilea che continua a fissare i suoi appuntamenti. Nella terra del quotidiano più usuale, in quella terra da cui "non può venire nulla di buono". Ebbene, è proprio lì che lo si può incontrare, se il cuore è disponibile all'ascolto e tutto il nostro essere è proteso verso gli altri.

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Preghiamo insieme

 

Il Signore si è manifestato alle donne venute al sepolcro e inviate a portare agli apostoli il messaggio pasquale. Anche noi possiamo incontrare il Risorto nella preghiera che gli rivolgiamo con grande gioia, dicendo: Rendici capaci di riconoscerti, Signore.

Perchè la Chiesa, che custodisce la fede pasquale trasmessa dagli apostoli, sia sempre fedele ad annunciare con coraggio il messaggio pasquale a tutti i popoli. Preghiamo.

Perchè il popolo, che fu un giorno eletto come destinatario delle profezie della rivelazione divina, sappia riconoscere nel Cristo l'uomo accreditato da Dio per mezzo di miracoli, prodigi e segni. Preghiamo.

Perchè tutti gli uomini, che ricercano la verità e vivono con rettitudine morale, non si lascino mai deviare dalla menzogna dei falsi testimoni di oggi. Preghiamo.

Perchè noi credenti, che abbiamo accolto con gioia la buona novella della risurrezione del Signore, sappiamo vincere ogni menzogna e compromesso che ci inducono a negare nella pratica la nostra fede. Preghiamo.

Signore risorto, anche a noi ti sei rivelato nelle Sacre Scritture e nei segni operati nella Chiesa dei tuoi santi e credenti: rendici capaci di essere tuoi testimoni di fronte ad ogni tentazione che ci allontana da te. Tu sei Dio e vivi e regni per i secoli dei secoli. Amen.
  

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 

 Prima Lettura

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo     (1, 1-21) 

Saluto iniziale e rendimento di grazie

 

Seconda Lettura 
 
Dall'«Omelia sulla Pasqua» di Melitone di Sardi, vescovo        
(
Capp. 2-7; 100-103; SC 123, 60-64. 120-122

L'agnello immolato ci trasse dalla morte alla vita
 

 

Ufficio con le particolarità di Pasqua e le parti proprie. Alle Lodi si premette l'invitatorio. A Lodi, Vespri e Compieta invece del Responsorio breve si dice l'antifona Questo è il giorno. Per tutto il tempo di Pasqua, alla fine di Compieta si dice l'antifona mariana Regina Cæli.

 

Impegno di vita

Nella mia pausa contemplativa, lascerò che la vita del Risorto fluisca in me, coinvolgendomi nella sua gioiosa adesione all'amabile volontà del Padre.
   

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Perchè con il cuore e lo sguardo purificati, diamo a Cristo, che ci viene incontro, la nostra risposta di fede e ci prostriamo in adorazione come le donne del Vangelo.

MESSAGGIO DEL GIORNO

E' morto per risorgere, perché la gloria di Dio attraverso la sua venuta nel mondo non è la croce, ma la resurrezione. È morto per risorgere ed è risorto per rimanere. don Luigi Giussani

 

 

 

Lunedì 1 Aprile 2024

- Alle ore 12  in Piazza San Pietro  il Santo Padre Francesco recita la preghiera mariana del Regina caeli.


 

Lunedì 1 Aprile 2024

 

Oggi, 31 Marzo, si celebra la Risurrezione del Signore PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 31 Marzo 2024 07:05

Se il Natale è la festività che raccoglie la famiglia, riunisce i parenti lontani, che più fa sentire il calore di una casa, degli affetti familiari, condividendoli con chi è solo, nello struggente ricordo del Dio Bambino; la Pasqua invece è la festa della gioia, dell’esplosione della natura che rifiorisce in Primavera, ma soprattutto del sollievo, del gaudio che si prova, come dopo il passare di un dolore e di una mestizia che creava angoscia, perché per noi cristiani questa è la Pasqua, la dimostrazione reale che la Resurrezione di Gesù non era una vana promessa, di un uomo creduto un esaltato dai contemporanei o un Maestro (Rabbi) da un certo numero di persone, fra i quali i disorientati discepoli. La Pasqua è una forza, una energia d’amore immessa nel Creato, che viene posta come lievito nella vita degli uomini ed è una energia incredibile, perché alimenta e sorregge la nostra speranza di risorgere anche noi, perché le membra devono seguire la sorte del capo; ci dà la certezza della Redenzione, perché Cristo morendo ci ha liberati dai peccati, ma risorgendo ci ha restituito quei preziosi beni che avevamo perduto con la colpa.   

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         10, 34.37-43

Noi abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.

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Salmo responsoriale

Rit. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.           dal salmo 117 

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi         3, 1-4

Cercate le cose di lassù, dove è Cristo. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              20, 1-9

Egli doveva risuscitare dai morti.

Vangelo per la Messa vespertina

Dal Vangelo secondo Luca  
      
24, 13-35

Resta con noi perchè si fa sera.

 

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Meditiamo insieme


«Perché cercate tra i morti colui che è vivo?». L'angelo resta stupefatto della lentezza delle donne. Certo, lui, l'angelo, ormai contempla da vicino il mistero della vita. Ma noi, noi increduli, noi sconfitti, noi incostanti, come facciamo a credere? La notizia è qui, l'inizio di tutto è qui: la fede, la speranza, l'entusiasmo, la storia, la vita. Se ci si fosse fermati alla croce, al venerdì, noi, come gli apostoli sgomenti, avremmo potuto fare mille considerazioni: sul fallimento, sulla speranza delusa, su come gli idealisti vengano sistematicamente eliminati da un potere becero, su, su, su... Dicono i discepoli di Emmaus, rientrando a casa da Gerusalemme: «Noi speravamo che fosse lui». Noi speravamo: terribile affermazione, fine del sogno, fine delle belle parole, fine dell'euforia dei bei giorni. Se la nostra fede si fermasse a quella croce ci sarebbe ben poco da dire su Gesù di Nazareth. Nulla da dire su Gesù il Cristo. Se la storia si fosse conclusa in quel drammatico pomeriggio al Golgota Gesù, come Gandhi o altri grandi personaggi, sarebbe rimasto un punto di riferimento morale, certo, ma nulla più. E invece nessuno, proprio nessuno aveva messo in conto lo stile di Dio, il suo piano strategico, la sua mossa finale, lo scacco matto alla solitudine e alla morte. Quella pietra non è riuscita a fermare Dio, quel sepolcro è rimasto ed è straordinariamente e inequivocabilmente vuoto. La morte non è riuscita a tenere tra le proprie braccia Dio: Gesù è risorto!  Buona Pasqua, nella consapevolezza che questa Pasqua 2024 è l'anticipo di quella Pasqua senza tramonto alla quale aspiriamo noi cristiani che credono nella risurrezione del suo unico Capo.

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Preghiamo insieme


La Parola di Dio, fratelli e sorelle, ci ha detto che l’esistenza non è disillusione, ma speranza, e che il male e la morte sono vinte dalla risurrezione di Cristo. Chiediamo al Padre di donarci la grazia di aderire al Signore risorto con tutta la nostra vita. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

 

Fortifica la Chiesa, Signore, perché possa accogliere tutti gli uomini che cercano il bene con cuore sincero, mostrando loro il gigantesco segreto del cristiano: il tuo figlio risorto. Preghiamo. 

Dona ai governanti, o Padre, la consapevolezza che soltanto la via della dedizione al bene e la disponibilità al servizio possono rendere il mondo migliore. Preghiamo.
 

Rafforza la nostra fede, Signore, perché di fronte alla risurrezione di Gesù non sia inquinata dal dubbio, ma alimentata dal tuo amore che salva il mondo. Preghiamo.
 

Infondi, o Padre, la speranza nel cuore di ogni uomo, perché ciascuno veda nella risurrezione di Cristo il modello e la primizia della vita gloriosa che ci attende. Preghiamo.   

Coloro che soffrono, Signore, hanno bisogno di un supplemento d'amore, di un’infusione di serenità, perché possano vivere la loro condizione nell’attesa paziente della felicità eterna che li attende. Preghiamo.

Cristo nostra speranza è risorto: in lui trova compimento ogni nostra speranza di vita realizzata. Ecco perché, o Padre, ti rivolgiamo le nostre suppliche, che noi sperimentiamo come necessità, nel nome di Cristo, nostro Signore.
   

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei                       (1, 1 - 2, 4)

Il Figlio erede dell'universo, esaltato al di sopra degli angeli

Seconda Lettura

Dalle «Lettere pasquali» di sant'Atanasio, vescovo (Lett. 14, 1-2; PG 26, 1419-1420)

Celebriamo la vicina festa del Signore con autenticità di fede

Ufficio della Domenica di Pasqua con parti proprie. Con i Secondi Vespri termina il Triduo Pasquale.

 

Impegno di vita

Desidero vivere oggi annunciando con gioia: "Cristo è veramente risorto".
   

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Perchè lo sconvolgente messaggio della risurrezione riveli a tutti il recupero di tutto l'uomo, rinnovato da Dio attraverso la vicenda terrena di Cristo.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Dopo la croce c'è la resurrezione, e con la resurrezione tutto cambia: diventa possibile una diversa "lettura" e le contraddizioni dell'esistenza mutano significato. La fatica di vivere non appare più come un affannarsi inconcludente. La resurrezione di Gesù mostra infatti che il muro della vanità si è infranto. Bruno Maggioni

 

 

  

 

Domenica 31 Marzo 2024

- Alle ore 10 il Santo Padre Francesco celebra la Santa Messa in Piazza San Pietro. Al termine della celebrazione rivolge il Messaggio Pasquale e imparte la Benedizione «Urbi et Orbi».


 

Domenica 31 Marzo 2024


- Alle ore 10.30 il Vescovo Guglielmo, nella Basilica Cattedrale, presiede la Santa Messa Pontificale nel giorno della Risurrezione del Signore. 

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