NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 6 Marzo, la Chiesa ricorda San Giuliano, vescovo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 06 Marzo 2024 07:17

Giuliano nacque in un anno imprecisato, intorno al 620, nella città di Toledo in Spagna, ricevendo il battesimo nella cattedrale di Santa Maria. In un primo momento pensò di farsi monaco, ma poi proseguì gli studi e divenne sacerdote del clero diocesano, salendo poi man mano nei gradi della gerarchia, mettendo in luce la su grande personalità, le doti naturali e la enorme prudenza nel disbrigo dei compiti a lui affidati. Il 16 gennaio 680, essendo defunto il metropolita Quirico, Giuliano venne eletto arcivescovo di Toledo, si pensa che avesse sessanta anni; con la carica assunse anche quella di vescovo della corte e metropolita della Provincia ecclesiastica di Cartagena, composta da una ventina di Diocesi.  Discreto e coraggioso nella risoluzione degli affari difficili; giusto nei litigi, sempre disponibile alla diminuzione della pena e al perdono, pronto e sollecito a difendere i diritti della giustizia. Non sopportava, specie nei periodi di carestia, che qualcuno fosse in restrizione bisognosa, senza che gli venisse dato soccorso; non rifiutò mai qualche cosa a chi gli chiedeva un aiuto. Se nell’esercizio delle sue funzioni, volle essere circondato dalla magnificenza della carica, in privato si distingueva per l’umiltà e l’integrità dei suoi costumi. Morì pieno di meriti il 6 marzo 690.

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Prima lettura

Dal libro del Deuteronomio         4, 1. 5-9

Osserverete le leggi e le metterete in pratica.
 

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Salmo responsoriale

Rit. Celebra il Signore, Gerusalemme.           dal salmo 147

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              5, 17-19

Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli. 

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Meditiamo insieme

Gesù è accusato di essere un anarchico, di sovvertire i costumi, di essere un blasfemo perché non rispetta la Legge. Oggi, invece, egli afferma di osservare la Legge e chiede che sia osservata scrupolosamente. Chi ha ragione? I farisei rispettavano la Legge e chiedevano di osservarla, certo. Ma la loro non era la legge data da Dio a Mosè sul Sinai, ma gli oltre seicento precetti della tradizione orale che si erano accumulati con i secoli e che Gesù contestava vigorosamente. Mischiando insieme sacrosanti comandi con pie devozioni, opinioni teologiche con semplici e discutibili abitudini, i rabbini e i dottori della Legge avevano messo tutto sullo stesso piano, come a volte accade anche a noi, oggi, creando una gran confusione. Quando ci avviciniamo alla fede dobbiamo essere ben consapevoli che non tutto è uguale allo stesso modo: ci sono dei pilastri essenziali alla fede, poi ci sono delle riflessioni consequenziali e, infine, le tradizioni (buone e da rispettare, ma con giudizio!) delle singole comunità e dei singoli preti. Fare un po' di chiarezza intorno a cosa è essenziale distinguendolo dalle cose marginali gioverebbe anche a noi cattolici!  

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Preghiamo insieme


Di fronte alla seduzione del male sempre presente ed operante, siamo chiamati a porci con coraggio davanti alla legge di Dio che ci responsabilizza e qualifica come suo popolo. Preghiamo insieme, dicendo: Poni, o Signore, la tua legge nei nostri cuori.

Perchè la Chiesa, umile creatura della Parola di Dio, annunci sempre con fedeltà e coraggio il messaggio del vangelo. Preghiamo:

Perchè le leggi che gli uomini si danno rispecchino sempre il meraviglioso ordine che Dio ha posto nel mondo, e contribuiscono all'armonia e alla pace. Preghiamo:

Perchè i cristiani abbiano il coraggio di disapprovare e di non servirsi mai delle leggi umane contrarie ai principi evangelici del rispetto per la vita e del valore della famiglia. Preghiamo:

Perchè i padri sappiano tramandare ai figli, con la parola e l'esempio, la legge di Dio con lo stesso amore con cui hanno dato loro la vita. Preghiamo:

Perchè l'amore diffuso nei nostri cuori dallo Spirito Santo sia l'ultima e suprema norma del nostro comportamento di ogni giorno. Preghiamo:

Signore Dio nostro, fa' che i tuoi fedeli, formati nell'impegno delle buone opere e nell'ascolto della tua parola, ti servanno con generosa dedizione liberi da ogni egoismo, e nella comune preghiera a te, nostro Padre, si riconoscano fratelli.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (33, 7-11. 18-23; 34, 5. 29-35)

Il Signore mostrò la Gloria a Mosè

Seconda Lettura

Dal «Libro ad Autolico» di san Teofilo di Antiochia, vescovo
  (Lib. I, 2. 7; PG 6, 1026-1027. 1035)

Beati i puri di cuore perchè vedranno Dio

Mercoledì della III settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Mi ricorderò di non rispettare la legge di Dio solo formalmente, o per scrupolo, perchè questo sarebbe una cattiva testimonianza.  

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per la pace in Ucraina: tacciano le armi, sia avviato un dialogo sincero, e si possa sperimentare la gioia della riconciliazione.

MESSAGGIO DEL GIORNO

Il nostro libero arbitrio non è mai così libero come quando sceglie di essere schiavo del volere di Dio. Così non è mai tanto schiavo come quando si scapriccia, fuori dalla Legge di Dio, a seguire le sue voglie. S. Francesco di Sales 
 

 

 

 

Mercoledì 6 Marzo 2024

 

- Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.


 

 


 

Mercoledì 6 Marzo 2024

- Si concludono con il pranzo i lavori della sessione primaverile della Conferenza Episcopale Siciliana svoltisi presso il Seminario estivo di Castell'Umberto.

Oggi, 5 Marzo, la Chiesa ricorda Sant'Adriano, martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 05 Marzo 2024 07:01

Subì il martirio con Eubulo il 5 o 7 marzo 309, «sesto anno della persecuzione», secondo la testimonianza di Eusebio. Essendo venuti ambedue a Cesarea in Palestina per aiutare i martiri di quella città, i due santi furono scoperti e, per aver confessato la loro fede, furono condannati alle belve. Adriano, dopo essere stato gettato in pasto ad un leone, fu finito con la spada. Nei sinassari greci il giorno 7 o 8 maggio è celebrata la festa dei santi martiri Eubulo e Giuliano, ma è chiaro, come ha acutamente osservato il Delehaye, che sotto questo secondo nome si nasconde una corruzione del nome di Adriano. Qualche cosa di analogo è accaduto nel Martirologio Geronimiano, dove fra i santi ricordati il 5 marzo sono menzionati Adriano ed Euvolo, il cui nome appare corrotto nei codd. secondo la pronunzia bizantina.

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Daniele         3, 25. 34-43

Accoglici, Signore, con il cuore contrito e con lo spirito umiliato.

 

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Salmo responsoriale

Rit. Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.           dal salmo 24

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              18, 21-35

Se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello, il Padre non vi perdonerà.

 

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Meditiamo insieme

Quanto è difficile perdonare! Il mondo lo considera un gesto di debolezza, noi, spesso, come un atto umiliante, che ci disonora. E, invece, il perdono cristiano è uno dei pilastri della nostra vita interiore. non perdoniamo gli altri perché ci sentiamo migliori, né lo facciamo pensando che l'altro cambi grazie al nostro perdono. A volte, addirittura, il perdono che usiamo ci viene rinfacciato, ci si ritorce contro. Perdoniamo perché noi abbiamo bisogno di farlo, perché vogliamo liberarci dal rancore. Il perdono è un gesto di volontà più che di emozione, può accadere, e accade, che anche dopo avere perdonato una persona che ci ha fatto molto male, "sentiamo" una fitta al cuore quando la incrociamo. E il perdono non è neppure un'amnesia, non si riesce a dimenticare, si sceglie di non pensarci, di affidare a Dio chi ci ha ferito brutalmente. Gesù svela a Pietro e a noi la ragione del perdono: siamo chiamati a perdonare perché perdonati, perché noi per primi abbiamo bisogno di essere perdonati. Perdoniamo perché figli di un Dio che ci usa misericordia senza misura, senza castigo. Proviamo, oggi, a vivere una giornata all'insegna del perdono dato e ricevuto.

 

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Preghiamo insieme


Il vangelo ci invita a perdonare come noi siamo perdonati da Dio. Preghiamo dunque il Signore perchè ci aiuti ad essere umili e misericordiosi. Diciamo insieme: Dai nostri peccati liberaci, o Signore.

Perchè ogni uomo possa sperimentare la gioia del perdono e della riconciliazione con Dio, e non si lasci mai prendere dalla paura o dalla vergogna davanti alle proprie colpe. Preghiamo:

Perchè i ministri del sacramento della riconciliazione siano efficaci mediatori della misericordia di Dio che comprende le nostre debolezze e ci dona la forza per riprenderci. Preghiamo:

Perchè il perdono che riceviamo dai fratelli sia un invito alla correzione dei nostri difetti e ad una continua conversione del cuore. Preghiamo:

Perchè le nazioni ricche aiutino gratuitamente e senza alcun ricatto i popoli poveri. Preghiamo:

Perchè l'Eucaristia, segno di festa e di perdono, sia il canto di ringraziamento della nostra assemblea al Padre che ha fatto di Cristo il tempio della nuova alleanza. Preghiamo:

O Dio della misericordia e del perdono, che hai inviato il tuo Figlio, morto sulla croce per la remissione dei nostri peccati; liberaci da ogni colpa e fa’ che viviamo nella gioia del tuo perdono. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (32, 1-20)

Il vitello d'oro

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Pietro Crisologo, vescovo
  (Disc. 43; PL 52, 320 e 322)

La preghiera bussa, il digiuno ottiene, la misericordia riceve


Martedì della III settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.
 

 

Impegno di vita

Con la preghiera e la riflessione disporrò il mio cuore al perdono nel corso della giornata e, se mi si presenta l'occasione, saprò perdonare i miei fratelli.

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Perchè l'esperienza del perdono del Signore ci impedisca di rifiutare il perdono ai fratelli, manifestando così a tutti il dono inatteso e sorprendente della grazia.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Se, chiunque tu sia, rivolgi il tuo pensiero a Cristo, e desideri ricevere quello che egli ti ha promesso, non essere pigro nel fare quel che egli ha ordinato. Cosa infatti ha promesso? La vita eterna. E cosa ha ordinato? Di perdonare il fratello. Come se ti dicesse: Tu, uomo, da' il perdono all'uomo affinché io, Dio, ti possa perdonare... S. Agostino

 

  

 

Martedì 5 Marzo 2024

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Martedì 5 Marzo 2024


Prosegue presso il Seminario estivo di Castell'Umberto (diocesi di Patti) la sessione primaverile della Conferenza Episcopale Siciliana. i Vescovi esaminano diversi punti all’Ordine del giorno. Ieri l’incontro con il Presidente e il Direttore di Caritas Italiana (Mons. Carlo M. Redaelli Arcivescovo di Gorizia e don Marco Pagniello); oggi la relazione annuale del Preside della Facoltà Teologica di Sicilia (Prof. Vito Impellizzeri); le relazioni sulle riflessioni emerse dall’incontro con i Presidenti degli Istituti diocesani del Sostentamento del Clero e comunicazioni sul Servizio Regionale per Tutela dei Minori (Mons. Alessandro Damiano, Arcivescovo di Agrigento); la proposta di modifica dell’art. 18 del Progetto per la Formazione permanete dei Presbiteri in Sicilia – Centro Madre del Buon Pastore (Mons. Guglielmo Giombanco, Vescovo di Patti); le comunicazioni dei Referenti degli Economi delle Chiese di Sicilia presso la Conferenza Episcopale Italiana; le comunicazioni sulla Tavola rotonda del 16 marzo prossimo sulla tutela dell’ambiente e la problematica legata agli incendi (Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù). I Vescovi inoltre incontreranno i Responsabili Regionali dell’AGESCI. È prevista la presentazione del Bilancio Aggregato dei Tribunali Ecclesiastici della Regione Ecclesiastica Sicilia (Mons. Antonio Legname), un aggiornamento sul Pellegrinaggio ad Assisi del 3 – 4 ottobre 2024 e sulla prossima Visita ad Limina che i Vescovi delle diocesi di Sicilia effettueranno a Roma dal 28 aprile al 1° maggio. Infine la presentazione e approvazione del bilancio consuntivo della Regione Ecclesiastica di Sicilia (Mons. Guglielmo Giombanco).

Oggi, 4 Marzo, la Chiesa commemora San Casimiro PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 04 Marzo 2024 07:20

Casimiro nasce a Cracovia, nel 1458. Figlio del re di Polonia, appartenente alla dinastia degli Jagelloni, di origine lituana. Quando gli Ungheresi si ribellarono al loro re, Mattia Corvino, e offrirono al tredicenne principe Casimiro la corona, questi vi rinunciò appena seppe che il papa si era dichiarato contrario alla deposizione del regnante. Impegnato in una politica di espansione, re Casimiro IV (1440-1492) diede al terzogenito l'incarico di reggente di Polonia e il principe, minato dalla tubercolosi, svolse il compito senza lasciarsi irretire dalle seduzioni del potere. Non si piegò alle ragioni di Stato quando gli venne proposto dal padre il matrimonio con la figlia di Federico III, per allargare i già estesi confini del regno. Il principe Casimiro non voleva venir meno al suo ideale ascetico di purezza per vantaggi materiali cui non ambiva. Di straordinaria bellezza, ammirato e corteggiato, Casimiro aveva riservato il suo cuore alla Vergine. Si spegne a 25 anni a Grodno (in Lituania) il 4 marzo 1484. Nel 1521 papa Leone X lo dichiarò patrono della Polonia e della Lituania.

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Prima lettura

Dal secondo libro dei Re         5, 1-15

C’erano molti lebbrosi in Israele, ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro. 

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Salmo responsoriale

Rit. L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.           dal salmo 41 e 42 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              4, 24-30

Gesù come Elìa ed Elisèo è mandato non per i soli Giudei. 

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Meditiamo insieme

Quanto è brutto sentirsi dire la verità, soprattutto quando è scomoda e ci inchioda alle nostre incoerenze! Gesù è rifiutato dai suoi concittadini e, invece di fare l'offeso, ancora cerca di convincere, di convertire, di spiegare, citando episodi che l'uditorio conosceva bene. La realtà è che, nella storia di Israele (e nella nostra) sono gli stranieri a stupirsi e ad accogliere, come la vedova di Zarepta, come Naaman il Siro. Chi è abituato, chi sa, chi pensa di essere al sicuro, non ha quello stupore che, solo, ci permette di scoprire ciò che di nuovo Dio ci riserva. E davanti alla sollecitazione e alla provocazione di Gesù qual è la nostra reazione? Convertirci? Riflettere? Macché: vogliamo buttare Dio giù dal burrone. A volte la vita (anche la vita ecclesiale) ci riserva delle difficoltà, dei giudizi, delle sfide. Evitiamo di buttare Dio giù dal dirupo e prendiamo molto sul serio le sue sollecitazioni. In questo anno della fede e in questa quaresima in particolare, accogliamo la Parola e accogliamola soprattutto quando ci giudica. Il giudizio di Dio non è mai punitivo ma, se accolto, liberante e fecondo. Stiamo attenti, in questa settimana, ai tanti profeti che Dio mette accanto a noi!

 

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Preghiamo insieme


Come il popolo eletto, anche noi attendiamo il Signore che deve venire ad instaurare definitivamente il suo regno messianico. Con questo spirito, preghiamo: Santifica il tuo popolo, Signore.

L'uomo contemporaneo, pur nella ricchezza e nel progresso, è spesso sfiduciato e pessimista. O Signore, fagli comprendere che tu sei il vero profeta che può rigenerarlo e purificarlo. Preghiamo:

Nell'acqua del battesimo siamo diventati figli di Dio, incorporati a Cristo. Fà, o Signore, che prendiamo sempre più coscienza del dono che ci hai fatto. Preghiamo:

Il popolo d'Israele, chiamato da Dio a preparare l'arrivo del Messia, non lo ha saputo riconoscere. Converti, Signore, il cuore di questo popolo perchè ti riconosca come Salvatore. Preghiamo:

Spesso ci troviamo disorientati di fronte a tante proposte che provengono dalla società. Aiutaci, Signore, a riporre in te la nostra fiducia e sete di verità e di pace. Preghiamo:

Tu hai posto in ogni uomo e in ogni cultura i germi del bene e della verità. Aiuta, Signore, i nostri missionari a valorizzare tutto ciò che di positivo vive tra gli uomini e di orientarlo verso di te. Preghiamo:

O Dio onnipotente, che ci chiami a servirti per regnare con te, fa' che per intercessione di San Casimiro viviamo costantemente al tuo servizio nella santità e nella giustizia. Amen. 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (24, 1-18)

Il patto di alleanza sul monte Sinai

Seconda Lettura

Dalle «Omelie» di san Basilio Magno, vescovo   (Om. 20 sull'umiltà, c. 3; PG 31, 530-531)

Chi si gloria si glori nel Signore

Lunedì della III settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.

 

 

Impegno di vita

Inviterò qualcuno, a casa, in ufficio, ad accostarsi alla confessione per riconciliarsi con Dio e con i fratelli.

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Perchè nella presa di coscienza del peccato, noi peccatori siamo sorretti dalla certezza che Dio, come un padre, continua ad amarci, ad attenderci e ad accoglierci con gioia.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Egli dunque riaccoglierà te, figlio suo, anche se ti sarai allontanato dopo esser già stato accolto, anche se tornerai nudo, solo per il fatto del tuo ritorno: e si allieterà piú di questo ritorno che della regolatezza dell'altro figlio. Tertulliano

 

  

 

Lunedì 4 Marzo 2024

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- S.E. Mons. Hubertus Matheus Maria van Megen, Arcivescovo tit. di Novaliciana, Nunzio Apostolico in Kenya e in Sud Sudan; Osservatore Permanente della Santa Sede presso gli Organismi delle Nazioni Unite per l’Ambiente e gli Insediamenti Umani;

- S.E. Mons. José Adalberto Jiménez Mendoza, O.F.M. Cap.,Vescovo tit. di Ubaba, Vicario Apostolico di Aguarico (Ecuador);

- Il Reverendo Armand Puig i Tàrrech, Presidente dell’Agenzia della Santa Sede per la valutazione e la promozione della qualità delle Università e Facoltà Ecclesiastiche (AVEPRO);

- Vescovi della Toscana, in Visita “ad Limina Apostolorum”.

 


 

Lunedì 4 Marzo 2024


- In mattinata il Vescovo Guglielmo accoglie nel Seminario estivo di Castell'Umberto gli Arcivescovi e Vescovi di Sicilia per la sessione primaverile della Conferenza Episcopale Siciliana. I Vescovi, nel corso dei lavori che si concluderanno mercoledì 6 marzo, esamineranno diversi punti all’Ordine del giorno. L’incontro con il Presidente e il Direttore di Caritas Italiana (Mons. Carlo M. Redaelli Arcivescovo di Gorizia e don Marco Pagniello); la relazione annuale del Preside della Facoltà Teologica di Sicilia (Prof. Vito Impellizzeri); le relazioni sulle riflessioni emerse dall’incontro con i Presidenti degli Istituti diocesani del Sostentamento del Clero e comunicazioni sul Servizio Regionale per Tutela dei Minori (Mons. Alessandro Damiano, Arcivescovo di Agrigento); la proposta di modifica dell’art. 18 del Progetto per la Formazione permanete dei Presbiteri in Sicilia – Centro Madre del Buon Pastore (Mons. Guglielmo Giombanco, Vescovo di Patti); le comunicazioni dei Referenti degli Economi delle Chiese di Sicilia presso la Conferenza Episcopale Italiana; le comunicazioni sulla Tavola rotonda del 16 marzo prossimo sulla tutela dell’ambiente e la problematica legata agli incendi (Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù). I Vescovi inoltre incontreranno i Responsabili Regionali dell’AGESCI. È prevista la presentazione del Bilancio Aggregato dei Tribunali Ecclesiastici della Regione Ecclesiastica Sicilia (Mons. Antonio Legname), un aggiornamento sul Pellegrinaggio ad Assisi del 3 – 4 ottobre 2024 e sulla prossima Visita ad Limina che i Vescovi delle diocesi di Sicilia effettueranno a Roma dal 28 aprile al 1° maggio. Infine la presentazione e approvazione del bilancio consuntivo della Regione Ecclesiastica di Sicilia (Mons. Guglielmo Giombanco).

Oggi, 3 Marzo, la Chiesa celebra la Terza Domenica di Quaresima PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 03 Marzo 2024 07:15

Gesù entra ancora una volta nella nostra vita, come entrò nel tempio, manda all'aria le bancarelle dei nostri interessi meschini e riafferma il primato assoluto di Dio. È lo zelo che Gesù ha per ognuno di noi, per il nostro cuore, per la nostra vita perché si apra ad accogliere Dio. Per questo ogni domenica il Vangelo diviene come la sferza che Gesù usa per cambiare il cuore e la vita. Anzi, ogni volta che quel piccolo libro viene aperto scaccia dai cuori di coloro che lo ascoltano l'attaccamento a se stessi e rovescia la tenacia nel perseguire in qualsiasi modo i propri affari. Purtroppo capita non di rado di metterci dalla parte di quei "giudei" i quali, al vedere un "laico", qual era Gesù, nel territorio sacro del tempio, si scandalizzano e chiedono ragione di tale brusco e "irriverente" intervento. "Quale segno ci mostri per fare queste cose?" chiedono a Gesù. È la sorda opposizione che ancora facciamo di fronte all'invadenza del Vangelo nella nostra vita. Il male e il peccato, l'orgoglio e l'egoismo, cercano tutti i modi per ostacolare l'invadenza dell'amore nella vita del mondo. Eppure è proprio nell'accogliere l'amore del Signore che noi troviamo la salvezza. È più che mai necessario lasciarci sferzare dal Vangelo per essere liberati dalla legge del mercato, ed entrare così nel tempio dell'amore che è Gesù stesso.
 

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Prima lettura

Dal libro dell'Esodo         20, 1-17

La legge fu data per mezzo di Mosè.

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Salmo responsoriale

Rit. Signore, tu hai parole di vita eterna.           dal salmo 18

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi        1, 22-25

Annunciamo Cristo crocifisso, scandalo per gli uomini, ma, per coloro che sono chiamati, sapienza di Dio.

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              2, 13-25

Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere. 

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Meditiamo insieme

Esiste un modo di avvicinarsi a Dio che ha a che fare più col mercanteggiare che con la fede. Era del tutto naturale e utile il fatto che nel cortile del Tempio ci fossero dei venditori e dei cambiavalute per aiutare i pellegrini che provenivano da lontano. Un servizio utile, forse di dubbio gusto ma indispensabile. Perché Gesù se la prende tanto con i mercanti del Tempio? Ciò che Gesù contesta radicalmente è la visione soggiacente a questo mercanteggiare: voler comprare dei favori da Dio. Offrire un olocausto, gesto che in origine significava riconoscere la predominanza di Dio su ogni vita, poteva diventare una specie di contratto, di corruzione di pubblico ufficiale: cerco di convincere Dio ad ascoltarmi, gli offro qualcosa che lo possa piegare alla mia volontà. Anche oggi succede così: partecipiamo a Messe noiosissime, facciamo qualche offerta, pratichiamo faticosamente qualche fioretto con la segreta speranza che Dio possa ascoltarci. È sempre così distratto, Dio, che si sia dimenticato di me? Non è ad un despota da corrompere, né ad un potente lunatico che ci rivolgiamo nella preghiera, ma al Dio di Gesù, che sa di cosa hanno bisogno i propri figli! La prima purificazione da fare, è quella di convertire il nostro cuore al Dio di Gesù.  

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Preghiamo insieme


Invochiamo con fiducia Dio, fonte di misericordia, perché purifichi i nostri cuori e li faccia diventare tempio vivo del suo Spirito. Preghiamo insieme dicendo: Ascolta, Signore, la nostra preghiera.

Per tutta la Chiesa: il dono dello Spirito sia sorgente per un rinnovato impegno di conversione, che la spinga ad essere riconosciuta da ogni uomo come il vero luogo di incontro con l'umanità del Cristo, preghiamo.

Per i ministri ordinati: nel loro servizio sappiano valorizzare i diversi carismi che lo Spirito suscita per sostenere la vitalità e la missione della Chiesa, preghiamo.

Per tutti i catecumeni che si preparano a ricevere il dono del Battesimo: nell'incontro con Cristo sappiano riconoscere la sorgente del vero senso della vita, preghiamo.

Per tutti gli uomini che sono alla ricerca del Dio vivo e vero: lo Spirito Santo doni loro la gioia di incontrare cristiani che possano essere segno e testimonianza vera del tuo amore, preghiamo.

Per tutti gli artisti che hanno il compito di costruire o restaurare le chiese: siano strumento che comunica l'autentica bellezza di Dio agli uomini del nostro tempo, preghiamo.

Ascolta, o Padre, le nostre preghiere. Lo Spirito, che abita nel nostro cuore, le ha suscitate e portate alla nostra bocca: accoglile nella tua bontà e adempile secondo la tua volontà. Per Cristo nostro Signore.
 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (22, 20 - 23, 9)

Leggi riguardo al forestiero e al povero (Codice dell'alleanza)

Seconda Lettura

Dai «Trattati su Giovanni» di sant'Agostino, vescovo   (Trattato 15, 10-12. 16-17; CCL 36, 154-156)

Arrivò una donna di Samaria ad attingere acqua

Domenica della III settimana, ufficio proprio della III Domenica di Quaresima, antifone al Benedictus e al Magnificat anno B. Si omette il Te Deum.

 

Impegno di vita

Andrò a confessarmi con un cuore veramente pentito per sentire la misericordia di Dio e la gioia del suo perdono.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per le vittime delle dipendenze, dall’àlcol, dalla droga e dal gioco d’azzardo, perché sentano il Signore come il liberatore, come colui che rovescia i banchi dei mercanti, di chi vuole invadere il cuore e la mente dell’uomo.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Chi sono, poi, quelli che nel tempio vendono i buoi? Cerchiamo di capire nella figura il mistero racchiuso in questo fatto. Chi sono quelli che vendono le pecore e le colombe? Sono coloro che nella Chiesa cercano i loro interessi e non quelli di Cristo. S. Agostino

 

  

 

Domenica 3 Marzo 2024

- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

 


 

Domenica 3 Marzo 2024


Il Vescovo Guglielmo conclude la Visita Pastorale a Caronia con il seguente programma:

Ore 10.00: Incontro con i Sodalizi;

Ore 11.00: Celebrazione Eucaristica nella Chiesa di San Biagio e amministrazione del Sacramento dell'Unzione degli Infermi;

Ore 16.00: Visita presso alcuni ammalati;

Ore 17.30: Celebrazione Eucaristica conclusiva in Chiesa Madre;

Ore 18.30: Incontro con le Associazioni presenti nel territorio.

Oggi, 2 Marzo, la Chiesa ricorda Sant'Agnese di Boemia, religiosa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 02 Marzo 2024 07:12

Figlia del sovrano boemo Otakar I, Agnese nacque a Praga nel 1211. Nel 1220, essendo promessa sposa di Enrico VII, figlio di Federico Barbarossa, Agnese fu condotta a Vienna ove visse sino al 1225 quando, rotto il fidanzamento, tornò a Praga per consacrarsi a Dio. Grazie ai Frati Minori, venne a conoscenza della vita spirituale di Chiara d'Assisi. Rimase affascinata da questo modello e decise di imitarne l'esempio. Fondò il monastero di San Francesco per le «Sorelle Povere o Damianite» nel 1234. Insieme a Santa Chiara si adoperò per ottenere l'approvazione di una nuova ed apposita regola che ricevette e professò. Agnese divenne badessa del monastero, ufficio conservò per tutta la vita. Morì il 2 marzo 1282. Numerosi miracoli furono attribuiti alla principessa badessa che venne beatificata da Pio IX nel 1874 e canonizzata da Giovanni Paolo II nel 1989.

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Michea         7,14-15.18-20

Il nostro Dio viene a salvarci. 

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Salmo responsoriale

Rit. Misericordioso e pietoso è il Signore.           dal salmo 102 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              15,1-3.11-32

Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita. 

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Meditiamo insieme

La quaresima è il tempo per riscoprire il vero volto di Dio Padre. Per i figli della parabola il Padre è una maschera, un concorrente (devo andarmene di casa per realizzarmi pensa il primo), un despota (mi tocca lavorare tutta la vita facendo il bravo ragazzo pensa il secondo), un fantoccio. Come il Dio in cui crediamo o non crediamo, quel Dio frustrazione dell'uomo, castrazione della libertà, quel Dio cui rendere conto, per carità, che molti, troppi (anche cristiani!) portano nel loro cuore intristito. Leggete del primo figlio che spende tutto, che si fa Dio di se stesso, che pensa che la vita è sballo. Bello, vero, giusto. Ma poi la vita presenta il conto, la verità viene a galla e il figlio smarrisce nel fango dei maiali il suo delirio di onnipotenza. E pensa, riflette. Si pente? Scherziamo? Leggete bene: la fame lo fa tornare, non il rimorso; lo stomaco lo guida, non il cuore. E leggete di quell'altro figlio che torna dal lavoro stanco e si offende della festa. Come dargli torto? Il suo cuore è piccolo ma la sua giustizia grande: sì, è vero, il Padre si comporta ingiustamente nei suoi confronti. Bene, fermatevi qui ora. Niente bei finali, Luca si ferma: non dice se il primo figlio apprezzò il gesto del Padre e, finalmente, cambiò idea. Né dice che il fratello, inteneritosi, entrò. La parabola finisce aperta, senza scontate soluzioni, senza facili moralismi. Puoi stare col Padre senza vederlo, puoi lavorare con lui senza gioirne, puoi lasciare che la tua fede diventi ossequio rispettoso senza che ti faccia esplodere il cuore di gioia.  

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Preghiamo insieme


Il Signore, padre buono e misericordioso, perdona tutti i nostri peccati. Convertiti dal suo abbraccio amoroso, rivolgiamogli la nostra supplica, dicendo: Signore, pietà.

Per la Chiesa che ha la missione di riconciliare con Dio la comunità degli uomini: sperimenti in se stessa la riconciliazione evangelica e si presenti al mondo lacerato dal peccato, segno credibile di conversione e di unità. Preghiamo:

Per coloro che non comprendono la tenerezza di Dio verso i peccatori o ritengono impossibile il perdono: i cristiani siano per essi una concreta attuazione della parabola evangelica. Preghiamo:

Per la famiglia, che è irradiazione della paternità e maternità di Dio: educhi i figli al perdono e alla comunione nella gioia. Preghiamo:

Per le persone disorientate dalle proposte negative della società: trovino nel progetto di Dio sull'uomo il riferimento sicuro per la propria vita. Preghiamo:

Per noi che abbiamo ascoltato il vangelo della misericordia: esso ci dia la forza di alzarci e di incamminarci verso la riconciliazione pasquale. Preghiamo:


O Padre che ci converti, non minacciando castighi ma rivelandoci la tua bontà e misericordia, fa’ che, rifiutato il cibo immondo del peccato, ci alimentiamo al banchetto dell'eucaristia quaresimale per esser trasformati in Cristo, che è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (20, 1-17)

Promulgazione della Legge sul monte Sinai

Seconda Lettura

Dal trattato «Sulla fuga dal mondo» di sant'Ambrogio, vescovo   (Cap. 6, 36; 7, 44; 8, 45; 9, 52; CSEL 32, 192. 198-199. 204)

Aderiamo a Dio, unico vero bene

Sabato della II settimana, feria del tempo di Quaresima (fino all'Ora Nona). Primi Vespri della III Domenica di Quaresima, antifona al Magnificat anno B.

 

Impegno di vita

Andrò a confessarmi con un cuore veramente pentito per sentire la misericordia di Dio e la gioia del suo perdono.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Perchè nella presa di coscienza del peccato, noi peccatori siamo sorretti dalla certezza che Dio, come un padre, continua ad amarci, ad attenderci e ad accoglierci con gioia.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Egli dunque riaccoglierà te, figlio suo, anche se ti sarai allontanato dopo esser già stato accolto, anche se tornerai nudo, solo per il fatto del tuo ritorno: e si allieterà piú di questo ritorno che della regolatezza dell'altro figlio. Tertulliano

 

  

 

Sabato 2 Marzo 2024

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi; 

- Em.mo Card. Kurt Koch, Prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani;

- S.E. Mons. Antranig Ayvazian, Vescovo di Kamichlié degli Armeni (Siria);

- Genitori dell’Associazione “Talità kum”, di Vicenza;

- S.E. il Signor Olaf Scholz, Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, e Seguito.  

 


 

Sabato 2 Marzo 2024


Il Vescovo Guglielmo prosegue la Visita Pastorale a Caronia con il seguente programma:

Ore 10.00: Incontro con alcune imprese del territorio e i lavoratori;

Ore 11.00: Visita alla Caserma dei Carabinieri;

Ore 11.45: Visita alla Caserma del Corpo Forestale;

Ore 12.30: Pranzo con i sacerdoti del Vicariato;

Ore 16.00: Incontro con i ragazzi del catechismo e i loro genitori;

Ore 17.00: Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre;

Ore 18.00: Incontro con gli operatori pastorali (Consiglio Pastorale, Suore Dorotee, Azione Cattolica, Procura Feste, Ministri straordinari della Comunione, Movimento Eucaristico, Catechisti, Gruppo Caritas parrocchiale, Gruppo Liturgico, Coro, Gruppo Padre Pio, Circolo Anspi e Apostolato della Preghiera).

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