NOTIZIE DI POLITICA
Patti: “Sulla Tari avevamo ragione noi, l’aumento delle tariffe era necessario ed inevitabile!” PDF Stampa
Scritto da Massimo Natoli   
Mercoledì 04 Maggio 2022 10:15

Oggi è emerso con chiarezza che nel 2021 l’aumento delle tariffe era necessario e inevitabile conseguenza, esclusivamente, dei continui e pesanti aumenti dei costi di raccolta dei rifiuti e di conferimento in discarica. Così il gruppo consiliare “Andiamo Avanti”, evidenziando quanto accaduto nella seduta consiliare del 29 aprile scorso, quando, tra i punti all’ordine del giorno vi erano l’approvazione del piano economico finanziario della Tari anni 2022-2025 e l’approvazione delle tariffe Tari per l’anno 2022. Nonostante l’amministrazione potesse contare su una maggioranza consiliare netta, hanno scritto i consiglieri di opposizione, ha messo a rischio l’approvazione dei due punti a causa di una cattiva gestione dei tempi necessari per poter deliberare correttamente in consiglio comunale; infatti, la documentazione relativa alle tariffe, comprensiva della proposta di delibera, è stata messa a disposizione del Consiglio Comunale soltanto il giorno prima della seduta consiliare. Di seguito, seguendo sempre la nota del gruppo “Andiamo Avanti”, alcuni passaggi di quanto avvenuto in aula. Il presidente della commissione competente Federico Impalà ha correttamente formulato un appello alla senso di responsabilità dei consiglieri comunali, in particolar modo dei consiglieri di opposizione, affinché rinunciassero ai termini previsti per legge per poter correttamente deliberare sulle tariffe, vista l’importanza del punto e le eventuali conseguenze legate alla prossima scadenza del 30 aprile che ne avrebbe impedito l'approvazione in una seduta successiva. I consiglieri di opposizione hanno accolto l’invito e si sono dichiarati disponibili a trattare il punto relativo alle tariffe TARI. Il sindaco Gianluca Bonsignore, con onestà intellettuale, ha ammesso che il piano tariffario di oggi è quello dell’anno scorso – dunque dell’amministrazione Aquino, aggiungendo che non vi è alcun motivo per nasconderlo, ammettendo che è stato un errore non votarlo lo scorso anno. Il consigliere Natalia Cimino ha ammesso di aver errato non approvando le tariffe nell’anno precedente, affermazione che le fa onore e che l’opposizione tutta ha particolarmente apprezzato. Durante la seduta, anche dagli altri interventi è emerso in modo chiaro e inconfutabile che il piano votato oggi è lo stesso piano proposto dall’amministrazione Aquino nello scorso anno e non votato dal Consiglio Comunale. Da qui un commento su quanto accaduto: “Quindi finalmente possiamo dire che a distanza di un anno i cittadini pattesi sono venuti a conoscenza della verità, in merito alla quale l’odierna opposizione ritiene di non dover aggiungere alcun commento, poiché ciò che è accaduto è ormai sotto gli occhi di tutti.” Infine il consigliere assessore Giovanni Di Santo ha rivendicato la scelta fatta l’anno scorso della cui bontà è convinto ancora oggi ed ha affermato che le tariffe di questo piano potranno essere ribassate e di tanto, aggiungendo che “lo vedremo già dal prossimo anno”. “Noi consiglieri di opposizione ci auguriamo che questo possa avvenire, anche se analizzando la situazione e proiettandosi verso il futuro, il timore è che si andrà incontro ad ulteriori aumenti, soprattutto se chi amministra non ha le idee chiare sulla difficile materia.” “Ciò che i consiglieri del gruppo “Andiamo Avanti” non hanno apprezzato è stato il tentativo di far credere al consiglio comunale che questo piano prevede delle tariffe con economie di 200.000 euro conseguenza della rimodulazione del piano, ma a seguito di una serie di domande rivolte al ragioniere Carmelo Torre, è emesso in consiglio con estrema chiarezza che le economie ammontano soltanto a circa 2.800 euro l’anno e che la differenza pari a 197.000 euro circa è legata soltanto ad un parametro che deve essere applicato per legge e che è frutto del buon lavoro di lotta agli evasori totali compiuto dalla precedente amministrazione che ha fatto crescere il numero degli utenti tra i quali ripartire i costi del servizio con conseguente beneficio per chi già pagava.” Da qui il voto di astensione dei consiglieri di opposizione. Infine un ultimo affondo: “I consiglieri di opposizione non escludono che in futuro potranno votare un piano dell’amministrazione che preveda una reale riduzione delle tariffe con conseguenti risparmi per i cittadini, mantenendo così la Giunta Bonsignore gli impegni presi con la Città in campagna elettorale e dando prova di capacità amministrativa. Oggi è emerso con chiarezza che nel 2021 l’aumento delle tariffe era necessario e inevitabile conseguenza, esclusivamente, dei continui e pesanti aumenti dei costi di raccolta dei rifiuti e di conferimento in discarica. Intanto, in attesa delle solo annunciate soluzioni, con l’approvazione delle nuove tariffe gli aumenti saranno in media del 30% per le utenze domestiche e del 40% per quelle non domestiche.”

 

Patti: convocato il Consiglio comunale per venerdì 29 aprile PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Giovedì 28 Aprile 2022 10:39

Venerdì 29 aprile alle ore 15,30 è convocato il Consiglio comunale edi Patti nella Sala Consiliare di piazza Scaffidi. Nella riunione saranno trattati i seguenti argomenti:

  1. Lettura e approvazione verbali precedenti sedute (su proposta del Presidente del Consiglio);

  2. Approvazione Piano Economico Finanziario della Tari anni 2022/2025 (su proposta del Sindaco);

  3. Approvazione Tariffe Tari per l’anno 2022 (su proposta del Sindaco);

  4. Art. 175 della L.R. n.13/2021 – Variazione in via d’urgenza al Bilancio di Previsione 2021/2023- Annualità 2022, per l’inserimento del Contributo Regionale PDZ 2019/2020 – L. 328/00 (su proposta del Sindaco);

  5. Art. 5 della L.R. N. 13/2021 - Variazione al Bilancio in corso di Esercizio Provvisorio necessaria per la programmazione del contributo erogato dal Ministero dell'Interno per investimenti alla manutenzione straordinaria delle Strade Comunali, dei marciapiedi e dell'arredo urbano (su proposta dell’Ass. Di Santo);

  6. Presenza rifiuti e materiali di risulta in prossimità dell’acquedotto comunale – Mozione e Discussione (su richiesta del Cons. Costanzo+ 4);

  7. Richiesta accantonamento somme nel redigendo bilancio 2022 per il completamento dell’illuminazione di C.da Belfiore – Mozione e Discussione (su rich. del Cons. Costanzo 4);

  8. Interventi di bitumazione strade comunali per la salvaguardia della pubblica incolumità – Discussione e Mozione (su richiesta del Cons. Aquino + 4);

  9. Prossima apertura Palazzo Galvagno – Mozione (su richiesta del Presidente del Consiglio).

Patti: temi caldi in tempo di bilanci PDF Stampa
Scritto da Gabriele Villa   
Giovedì 17 Marzo 2022 08:48

Il consiglio comunale di Patti ha approvato, all’unanimità, il bilancio di previsione 2021. Il voto favorevole è arrivato dopo un lungo dibattito in aula con un interessante scontro politico tra la maggioranza e l’opposizione.

In considerazione del fatto che lo strumento finanziario per l’anno 2021 è giunto in aula nel mese di marzo 2022 ha rappresentato una sorta di consuntivo dell’attività svolta dalla scorsa amministrazione che ha governato la città sino al mese di ottobre. La nuova linea politica, quella che dovrà guidare il percorso dell’amministrazione Bonsignore, sarà sintetizzata nel prossimo documento contabile che, l’assessore al ramo Salvatore Sidoti, spera di approvare in giunta nelle prossime settimane per poterlo portare in aula entro il termine del 31 maggio. E, già, proprio da questo aspetto l’esecutivo pattese vuole dare un segnale di discontinuità con il passato quando il bilancio giungeva in consiglio comunale in extremis nel mese di dicembre se non addirittura oltre la fine dell’anno di validità contabile. E, in tutti questi casi, ha sempre assunto il valore di un consuntivo più che, come dovrebbe essere, di uno strumento di programmazione politica e finanziaria.

Il dibattito in aula sul bilancio 2021 poteva essere fluido ed indolore, ma anche per la linea che, sin dalle prime battute ha dato l’opposizione, si è trasformato in una sorta di esame della scorsa amministrazione. Non sono, infatti, mancati gli attacchi all’attuale governo cittadino che, però, per le annose tematiche e problematiche che la città si portava dietro, hanno rappresentato la sintesi di questioni che, negli ultimi dieci anni non sono state risolte e che, la nuova amministrazione, sicuramente non avrebbe potuto affrontare in maniera definitiva in appena quattro mesi.

I temi caldi hanno toccato la frazione Mongiove, i cimiteri, gli asu, il restauro della fontana Napoli.

Il dibattito più acceso ha riguardato la scelta della maggioranza di stralciare il project financing del cimitero dal piano triennale delle opere pubbliche. Argomento questo molto caro alla scorsa amministrazione e che l’attuale opposizione ha provato a difendere non gradendo la linea adottata dal gruppo che sostiene il governo Bonsignore. In particolare è stato evidenziato come il ritardare l’avvio del progetto di finanza possa creare un presunto danno economico all’Ente e come si rinvii la risoluzione dell’annosa questione legata alla carenza di posti per i defunti. L’assessore Eliana Raffa, con garbo e precisione, ha sottolineato che tale decisione non pregiudica il Comune e che l’amministrazione ha altri piani per risolvere il problema dei loculi puntualizzando che, nei dieci anni precedenti, tale aspetto non è stato affrontato in maniera decisa.

La maggioranza, con stile e sagacia, ha rispedito al mittente diverse questioni poste dall’opposizione evidenziando una bocciatura dei dieci anni di amministrazione appena trascorsa e sottolineando l’impegno per il rilancio sociale, economico ed umano della città di Patti. Anche quando, è stato richiesto di reintrodurre lo strumento delle question time in consiglio comunale. Argomento questo, che negli ultimi cinque anni, non è stato utilizzato nonostante l’opposizione del tempo ne aveva, in più occasioni, richiesto l’introduzione. Strumento quasi osteggiato che oggi, la nuova minoranza, espressione del quinquennio appena trascorso, chiede a gran voce. E, a differenza del passato, ha trovato la disponibilità e l’apertura della squadra amministrativa a segnare una differenza netta tra ciò che politicamente ha vissuto la città e ciò che si appresta a vivere.

Dai lavori d’aula che hanno visto l’approvazione del Dup si evince che il clima in consiglio comunale rischia di essere sempre più torrido e che le posizioni tra chi ha perso le scorse elezioni e chi le ha vinte sono molto distanti. L’influenza elettorale, infatti, continua a sentirsi e, se non si volterà pagina, difficilmente si potranno ottenere risultati frutto di collaborazioni globali. Ma la maggioranza, forte dei numeri e della propria compattezza, con valide professionalità e compiti suddivisi e ben determinati, con un gioco di squadra consolidato, ha le carte in regola per andare avanti, in maniera concreta e costruttiva, per affrontare i problemi decennali della città e dare, finalmente, risposte alla popolazione che attende impaziente un cambio di rotta deciso verso una ripresa che non può essere più rimandata.

Patti: torna la diatriba sul valore dell’astensione in consiglio comunale PDF Stampa
Scritto da Gabriele Villa   
Sabato 05 Marzo 2022 08:53

Potrebbe essere modificato il valore del voto di astensione all’interno del civico consesso. A proporre il ripristino dell’antica prassi è il consigliere comunale Nino Gigante.

Era il 2013 quando a Patti si aprì la diatriba sul valore del voto di astensione all’interno dell’assemblea cittadina.

Due distinte interpretazione dello statuto e del regolamento comunale avevano portato ad un duro scontro politico tra chi sosteneva la tesi che l’astensione equivalesse a voto contrario echi, invece, sosteneva che avesse valore solo per la determinazione del numero legale, e che non influenzasse l’esito della votazione.

Tra l’altro, al tempo era emersa l’incongruenza tra Statuto e regolamento. Il primo, si rifaceva alla legge regionale secondo cui per far passare una votazione è necessaria la maggioranza dei presenti, mentre l’artico 45 del regolamento recitava che è necessaria la maggioranza assoluta dei votanti e che i consiglieri che si astengono dal voto si computano nel numero necessario per rendere regolare l’adunanza, ma non nel numero dei votanti. Essendo che la legge attribuiva potestà regolamentare al consiglio comunale si era sempre seguita la disposizione regolamentare rispetto a quella dello statuto. Un modo di operare che era ormai diventato prassi nel modo di operare del civico consesso pattese che però non era mai stato gradito all’allora amministrazione guidata dall’ex sindaco mauro Aquino. Sulla base di un parere della Regione Siciliana e, su presa di posizione dell’allora presidente del consiglio Giorgio Cangemi, oggi consigliere di opposizione, si era decido di considerare l’astensione solo ai fini del quorum strutturale e non del quorum funzionale, quindi dando valore per la validità della seduta, ma senza essere computato ai fini della votazione. Sempre la Regione Siciliana aveva evidenziato l’opportunità di modificare lo statuto o il regolamento sulla base delle scelte che il consiglio comunale avrebbe optato di fare lasciando all’assise la facoltà di sceltasul valore del voto di astensione.

Al tempo l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Aquino non aveva i numeri nell’assise quindi non aveva mai amato questa interpretazione che appena è stato possibile, ha portato alla modifica del regolamento comunale modificando il valore del voto di astensione in voto contrario.

Adesso su proposta del consigliere Nino Gigante, il più anziano per anni di consiliatura, si potrebbe tornare all’originale interpretazione del voto di astensione e, nei prossimi mesi, l’assise potrebbe votare la modifica al regolamento ripristinando l’antica prassi consolidata all’interno del civico consesso pattese.

Patti: eletti i componenti delle sei commissioni consiliari PDF Stampa
Scritto da Gabriele Villa   
Mercoledì 24 Novembre 2021 17:31

Il civico consesso di Patti ha proceduto all’elezione dei componenti delle sei commissioni consiliari permanenti.

Il regolamento prevede due possibilità per la composizione delle commissioni. La prima è tramite votazione, la seconda attraverso una presa d’atto dell’assise in caso di un pieno accordo di tutti i consiglieri.

Questa la composizione delle sei commissioni:

Prima (affari generali, attività produttive e sviluppo economico, personale): Nino Gigante, Natalia Cimino, Salvatore Sidoti, Alessia Bonanno, Tonina Costanzo.

Seconda (bilancio, finanze, patrimonio, programmazione, tributi): Giorgio Cangemi, Mauro Aquino, Gianni Di Santo, Mariella Gregorio Nardo, Federico Impalà.

Terza (lavori pubblici, protezione civile, centro storico, frazioni): Giusy Cannata, Maria Scalia, Federico Impalà, Mauro Aquino, Alessia Bonanno.

Quarta (servizi sociali, politiche giovanili, pari opportunità): Maria Pollicita, Nino Gigante, Valentina Martino, Simona Lunetta, Tonina Costanzo.

Quinta (pubblica istruzione, cultura, sport, tempo libero, turismo e spettacolo): Valentina Martino, Tonina Costanzo, Simona Lunetta, Natalia Cimino, Maria Pollicita.

Sesta (urbanistica, ambiente, viabilità): Giogio Cangemi, Mariella Gregorio Nardo, Mauro Aquino, Maria Scalia, Giusy Cannata.

Entro 15 giorni il presidente del consiglio Giacomo Prinzi convocherà le singole commissioni per consentire l’elezione dei presidenti e dei vice presidenti.

Ad inizio seduta l’assise ha votato due modifiche al regolamento che disciplina lo svolgimento dell’assemblea cittadina. La prima ha riguardato la composizione delle commissioni consiliari permanente. In precedenza ogni consigliere poteva far parte al massimo di due commissioni. Adesso, invece, la disciplina prevede che ogni consigliere possa far parte di almeno una commissione e al massimo di tre. Questo per garantire la rappresentatività dell’opposizione in tutte e sei gli organismi. La seconda modifica, invece, ha riguardato la composizione dei gruppi consiliari. In precedenza era possibile far parte esclusivamente di gruppi espressione delle liste elettorali. Adesso due consiglieri possono formare un gruppo autonomo indipendentemente dalle liste che hanno preso parte alla competizione elettorale.

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