Oggi, 18 Maggio, la Chiesa ricorda San Giovanni I, papa e martire |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Sabato 18 Maggio 2024 07:30 |
Toscano di nascita, Giovanni era succeduto a papa Ormisda il 15 agosto 523. Quando il figlio di Costanzo divenne papa, da appena cinque anni Ormisda e l'imperatore Giustino, zio di Giustiniano, avevano fatto cessare lo scisma tra Roma e Costantinopoli, scoppiato nel 484 per l'Henoticon dell'imperatore Zenone, che aveva tentato un impossibile compromesso tra cattolici e monofisiti. Poiché la mossa aveva ottenuto anche interessanti risvolti politici e i Goti erano ariani, verso la fine del 524 Giustino pubblicò un editto con cui ordinava la chiusura delle chiese ariane di Costantinopoli e l'esclusione degli eretici da ogni funzione civile e militare. Teodorico allora costrinse il papa Giovanni I a recarsi a Costantinopoli per sollecitare dall'imperatore la revoca del decreto: le manifestazioni di ossequio furono eccezionali: in 15.000 gli andarono incontro con ceri e croci e il papa presiedette le solenni funzioni del Natale e della Pasqua. Giustino aderì alla richiesta di restituire agli ariani le chiese confiscate, ma insistette nel privare dei diritti gli ariani convertiti al cattolicesimo che ridiventavano ariani. Tanto bastò al sospettoso Teodorico, che già aveva fatto uccidere Boezio e Simmaco. Gettato in prigione a Ravenna, papa Giovanni I vi morì il 18 maggio 526.
MESSA DEL MATTINO
Dagli Atti degli Apostoli 28,16-20.30-31
Paolo rimase a Roma, annunciando il regno di Dio.
Rit. Gli uomini retti, Signore, contempleranno il tuo volto. dal salmo 10
Dal Vangelo secondo Giovanni 21, 20-25
Questo è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e la sua testimonianza è vera.
MESSA VESPERTINA PROPRIA DELLA VIGILIA DI PENTECOSTE
Prima lettura: Dal libro della Gènesi (11, 1-9)
Salmo responsoriale: Su tutti i popoli regna il Signore (dal salmo 32)
Seconda lettura: Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (8, 22-27)
Vangelo: Dal Vangelo secondo Giovanni (7, 37-39)
No certo, non basterebbe il mondo a contenere i libri che raccontano i "vangeli" del nostro incontro con Dio. Non basterebbe il tempo ad ascoltare la testimonianza di milioni di fratelli e sorelle che, come Giovanni, hanno accolto la Parola e l'hanno lasciata crescere nella propria vita! Simone ha finito la prima parte del suo percorso: ora che è consapevole del suo limite può veramente rassicurare la fede dei suoi fratelli. Ora che non è più arrogante, che ha toccato sulla pelle il proprio limite, può finalmente diventare il pastore che rassicura i fratelli. Chiede di Giovanni, Pietro, chiede se non vada meglio lui. Forse ha ragione: è un mistico, Giovanni, ed era l'unico dei discepoli, insieme alla madre, a stare sotto la croce. No, Gesù ha scelto Simone, non Giovanni il perfetto. Che ce ne faremmo di un Papa perfetto? Di una Chiesa perfetta? Come potrei sentirmi a mio agio, io che sono un peccatore? Gesù lo rassicura, sa quello che fa', e Pietro deve arrendersi all'evidenza, evitare di insistere. È questa la logica di Dio, la logica di chi non vuole a capo della sua Chiesa i migliori ma coloro che hanno l'ardire del pentimento, il coraggio del perdono donato e ricevuto. Donato perché ricevuto...
Nella vita della Chiesa, il Signore ha posto modelli diversi di santità e di sequela. Adorando le misteriose scelte di Dio, diciamo:
Signore, rendici fedeli alla nostra vocazione.
Per tutte le Chiese domestiche, per le famiglie e comunità di base che esercitano l'ospitalità per la fede e l'evangelo, perchè siano sempre più testimoni visibili del Signore risorto. Preghiamo.
Per tutti gli evangelizzatori, perchè abbiano la franchezza necessaria per portare la buona novella a tutti. Preghiamo.
Per tutte persone che svolgono una missione particolare, perchè corrispondono al loro carisma senza confronti nostalgici o cedimenti di fede. Preghiamo.
Per gli studiosi e gli interpreti della Parola di Dio, perchè introducano i fratelli in una vera esperienza di comunione con Cristo, Parola vivente di Dio. Preghiamo.
Per ognuno di noi, perchè sentiamo l'urgenza di proclamare con la vita la fede che professiamo. Preghiamo.
Dio onnipotente, ai tuoi figli, che hanno celebrato con gioia le feste pasquali, concedi, per tua grazia, di testimoniare nella vita e nelle opere la loro forza salvifica.
LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Terza lettera di san Giovanni, apostolo
Camminiamo nella verità
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di un autore africano del sec. VI (Disc. 8, 1-3; PL 65, 733-744)
L'unità della Chiesa parla in tutte le lingue
Sabato della III settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua dopo l'Ascensione (fino all'Ora Nona). Primi Vespri della solennità di Pentecoste.
Impegno di vita
L'esercizio spirituale di oggi è dunque quello di intensificare l'invocazione allo Spirito Santo. Gli esporrò quello che in me è debole, fiacco, pauroso e impedito nel mostrarmi cristiano apertamente: in atteggiamenti e parole.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per coloro che annunciano la parola di Gesù, perchè lo Spirito Santo dia loro forza e coraggio e faccia entrare gli ascoltatori nel piano di grazia.
MESSAGGIO DEL GIORNO
L'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri o, se ascolta i maestri, lo fa perché sono dei testimoni. San Paolo VI
NOVENA DI PENTECOSTE
(Ultimo giorno)
O Padre, fonte di ogni luce e misericordia, che hai riempito del tuo amore tutta la terra, effondi su di noi il tuo Spirito, che è Signore e dà la vita, perchè assieme al tuo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo, possiamo essere, con te, una cosa sola.
Spirito Santo, a te rendiamo grazie con tutto il cuore. Manifesta in noi l'abbondanza dei tuoi frutti!
Proposito: Durante la giornata invoco lo Spirito Santo e chiedo che metta nei cuori di tutti il desiderio della pace.
VISITA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
A VERONA
Sabato 18 Maggio 2024
6.30 |
Decollo dall’eliporto del Vaticano
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8.00 |
Atterraggio nel Piazzale adiacente allo Stadio Bentegodi.
Il Santo Padre è accolto da:
- S.E. Mons. Domenico Pompili, Vescovo di Verona
- On. Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto
- Dott. Demetrio Martino, Prefetto di Verona
- Sig. Damiano Tommasi, Sindaco di Verona
Immediato trasferimento in auto alla Basilica di San Zeno
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8.30 |
BASILICA DI SAN ZENO: Incontro con Sacerdoti e Consacrati
Discorso del Santo Padre
Al termine, il Santo Padre esce dalla Basilica
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9.15 |
PIAZZA SAN ZENO: Incontro con i Bambini e i Ragazzi
Saluto del Santo Padre
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9.45 |
Il Santo Padre si trasferisce in auto all’Arena
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10.15 |
ARENA: Il Santo Padre presiede l’Incontro "Arena di Pace - Giustizia e Pace si baceranno"
Il Santo Padre risponde ad alcune domande
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11.45 |
Terminato l’incontro in Arena, il Santo Padre raggiunge in auto la Casa Circondariale di Montorio
Il Santo Padre è accolto da:
- Dottoressa Francesca Gioieni, Direttore
- Dott. Mario Piramide, Direttore della Polizia Penitenziaria
Nella Casa Circondariale il Santo Padre saluta gli Agenti di Polizia Penitenziaria,
i Detenuti, e i Volontari
Discorso del Santo Padre
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13.00 |
Segue il pranzo con i Detenuti
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14.30 |
Il Santo Padre lascia la Casa Circondariale di Montorio e si trasferisce in auto allo Stadio Bentegodi
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15.00 |
STADIO BENTEGODI: Concelebrazione eucaristica
Omelia del Santo Padre
Prima della Benedizione finale:
- ringraziamento di S.E. Mons. Domenico Pompili, Vescovo di Verona
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16.45 |
Alla scaletta dell’elicottero il Santo Padre si congeda dalle Autorità che Lo hanno accolto all’arrivo
Decollo dal Piazzale adiacente allo Stadio Bentegodi
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18.15 |
Atterraggio all’eliporto del Vaticano. |
Sabato 18 Maggio 2024
- Alle ore 10.30, nella Basilica Santuario di Tindari, in seno alle celebrazioni del quinto centenario della nascita di San Benedetto da San Fratello, Frate Minore, il Vescovo Guglielmo presiede la Concelebrazione Eucaristica per l’Ordinazione Diaconale di tre Frati Minori della Provincia del Santissimo Nome di Gesù: fra' Gabriele Di Gregorio, della Fraternità di Enna originario di San Giovanni la Punta; fra' Michele Mazzola, della Fraternità di Favara originario di Castelbuono e fra' Dieudonné Laho della Fraternità di Chiaramonte Gulfi originario del Burkina Faso.
- Alle ore 19,30 a Sant'Agata Militello, nello spiazzale del Museo dei Nebrodi, il Vescovo Guglielmo presiede la solenne Veglia di Pentecoste con i presbiteri della diocesi, le comunità parrocchiali e le aggregazioni laicali; nel corso della celebrazione i signori Nicola Arrigo, Antonio Calabria, Emanuele Castorina, Marco Faillaci e Salvatore Maniaci saranno ammessi tra i Candidati all’Ordine del Diaconato permanente.
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Oggi, 17 Maggio, la Chiesa ricorda San Pasquale Baylon, patrono delle Associazioni eucaristiche |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Venerdì 17 Maggio 2024 07:28 |
Pasquale Baylon nacque il 16 maggio 1540, nel giorno di Pentecoste, a Torre Hermosa, in Aragona. Di umili origini, sin da piccolo venne avviato al pascolo delle greggi. Durante il lavoro si isolava spesso per pregare. A 18 anni chiese di essere ammesso nel convento dei francescani Alcantarini di Santa Maria di Loreto, da cui venne respinto, forse per la giovane età. Tuttavia non si perse d'animo, venendo ammesso al noviziato il 2 febbraio 1564. L'anno successivo, emise la solenne professione come «fratello laico» non sentendosi degno del sacerdozio. Nel 1576 il ministro provinciale gli affidò il compito, estremamente pericoloso, di portare documenti importanti a Parigi, rischiando di essere ucciso dai calvinisti. L'impegno venne comunque assolto in modo proficuo. Tutta la sua vita fu caratterizzata da un profondo amore per l'Eucaristia che gli valse il titolo di «teologo dell'Eucaristia». Fu anche autore di un libro sulla reale presenza di Cristo nel pane e nel vino. Morì nel convento di Villa Real, presso Valencia il 17 maggio 1592, domenica di Pentecoste. Fu canonizzato da Alessandro VIII nel 1690. Nel 1897 Leone XIII lo proclamò patrono dei Congressi eucaristici.
Dagli Atti degli Apostoli 25, 13-21
Si trattava di un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere vivo.
Rit. Il Signore ha posto il suo trono nei cieli. dal salmo 102
Dal Vangelo secondo Giovanni 21, 15-19
Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.
A conclusione del nostro tempo pasquale leggiamo oggi lo splendido incontro tra Pietro e Gesù. Il dialogo – conosciuto da molti – è straordinario e segna la definitiva amicizia tra Pietro e il suo Maestro. La lingua greca è piena di sottigliezze che la traduzione tradisce. In greco esistono tre modi per indicare l'amore: l'amore di attrazione, erotico, quello di amicizia e l'amore grande, quello ideale. Gesù le prime due volte chiede a Pietro: "Mi ami di amore grande?" e Pietro risponde "Ti amo di amore di amicizia". Povero Pietro! L'entusiasta, il focoso, l'irruento, quello disposto a morire per il Maestro, ha ora misurato il proprio fallimento, il proprio limite e non osa più esporsi, sbilanciarsi. L'ultima volta Gesù abbassa lui il tiro e chiede a Pietro un amore di amicizia. Pietro tace, è rattristato, è stato Dio a dover abbassare le pretese, e dice: "Cosa vuoi che ti dica, tu mi conosci, sei tu che misuri il mio amore!" Grande Pietro! A te il Signore ora chiede fedeltà, a te di occuparti dei fratelli, senza sogni smisurati, senza pretese, senza illusioni. Ora potrai davvero essere un buon Pastore, non un giudice, perché ora sei pronto, cosciente del tuo limite...
Nella missione pastorale affidata a Pietro, Gesù ha chiamato tutti a partecipare al suo servizio di amore. Preghiamo con fede, dicendo:
Signore, tu sai che io ti amo.
Per il Santo Padre Francesco successore di Pietro nel servizio universale della carità pastorale, perchè sia fedele alla sequela di Cristo anche fino al martirio. Preghiamo:
Per i sacerdoti, perchè al di là di ogni loro debolezza, amino con tutto il cuore il loro Signore e siano pastori zelanti della Chiesa. Preghiamo:
Per tutti coloro che sono disprezzati a causa della fede, della verità e della giustizia, perchè siano sostenuti dalla solidarietà dei fratelli. Preghiamo:
Per i poteri civili e le pubbliche autorità, perchè siano imparziali nell’amministrazione della giustizia e difendano i diritti dei più deboli. Preghiamo:
Per noi credenti, perchè ci ispiriamo al coraggio dei martiri nell’affrontare le prove e le lotte per il bene. Preghiamo:
O Padre santo, che sei fonte di amore e principio di unità, rendici docili alla Parola del tuo Figlio, perchè per mezzo dello Spirito possiamo essere fra noi una sola cosa in te. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Seconda lettera di san Giovanni, apostolo
Chi rimane nella dottrina possiede il Padre e il Figlio
Seconda Lettura
Dal «Trattato sulla Trinità» di san'Ilario, vescovo (Lib. 2, 1, 33. 35; PL 10, 50-51. 73-75)
Il dono del Padre in Cristo
Venerdì della III settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua dopo l'Ascensione.
Impegno di vita
Oggi nel mio rientro al cuore ripeterò più volte al Signore Gesù: "Signore tu sai tutto; tu sai che ti amo". Gli chiederò di infrangere i dubbi e le paure circa la mia capacità d'amare e mi lascerò amare da lui, certo che lasciandomi amare da Lui, divento capace a mia volta di amare.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè ogni autorità, costituita per il bene del popolo di Dio, sia un servizio che passa per la quotidiana donazione di sè a vantaggio dei fratelli.
MESSAGGIO DEL GIORNO
I popoli della fame interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell'opulenza. La chiesa trasale davanti a questo grido d'angoscia e chiama ognuno a rispondere con amore al proprio fratello. San Paolo VI
NOVENA DI PENTECOSTE
(Ottavo giorno)
O Spirito potente, infoni dell'anima mia la rugiada della tua soavità; inondala con la pienezza della tua grazia. Stendi la tua destra su di me e fortificami con la grazia della tua grande misericordia.
O Spirito, con la tua forza vinci la nostra debolezza. Spirito Santo, risanaci!
Proposito: Cerco l'occasione per parlare di Gesù con qualcuno e offro la mia preghiera per la Chiesa, i sacerdoti e i consacrati.
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