NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 23 Settembre, la Chiesa celebra la memoria di San Pio da Pietrelcina, sacerdote PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 23 Settembre 2024 07:35

Francesco Forgione nasce a Pietrelcina, provincia di Benevento, il 25 maggio 1887. Il 22 gennaio 1903, a sedici anni, entra in convento e da francescano cappuccino prende il nome di fra Pio da Pietrelcina. Diventa sacerdote sette anni dopo, il 10 agosto 1910. Nel 1916 i superiori pensano di trasferirlo a San Giovanni Rotondo, sul Gargano, e qui, nel convento di S. Maria delle Grazie, ha inizio per Padre Pio una straordinaria avventura di taumaturgo e apostolo del confessionale. Il 20 settembre 1918 il cappuccino riceve le stimmate della Passione di Cristo che resteranno aperte, dolorose e sanguinanti per ben cinquant’anni. Muore il 23 settembre 1968, a 81 anni. Dichiarato venerabile nel 1997, fu beatificato dal Papa Giovanni Paolo II il 2 maggio 1999 e canonizzato il 16 giugno 2002. 

 

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Prima lettura

Dal libro dei Proverbi        3, 27-34

Il Signore ha in orrore il perverso.

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Salmo responsoriale

Rit. Il giusto abiterà sulla tua santa montagna, Signore.  dal salmo 14

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca         8, 16-18  

La lampada si pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.  

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Meditiamo insieme

La luce ricevuta dal vangelo illumina tutta la nostra vita, contagia le nostre scelte, cambia il nostro modo di essere e le nostre decisioni, ci converte. E si vede. Se non si vede, dice il Signore, non è un buon segno, significa che abbiamo paura della luce, che finiamo col mettere la luce potente del vangelo sotto lo sgabello invece che sul lampadario, come dovrebbe essere. Poi Gesù parla dell'ascolto: la luce si accende grazie all'ascolto della Parola che ci cambia nel profondo e che, una volta accolta, porta frutto. Spesso, invece, ascoltiamo superficialmente, crediamo di credere, sappiamo già a sufficienza le cose di Dio, cosa c'è ancora da imparare? La Parola, invece, vive di una vita propria, letta e riletta cento volte illumina le nostre profondità se abbiamo il coraggio di spalancare il nostro cuore. In questi tempi di fatica siamo chiamati come Chiesa ad interrogarci sulla Parola e a lasciarci interrogare dalla Parola e pure a riflettere sul fatto che spesso la confondiamo con mille altre parole (belle e sante ma umane!). No, molte volte non è evidente che stiamo parlando del vangelo e di Dio, non è immediatamente accessibile ciò che vogliamo dire, incrostato da linguaggi incomprensibili e lontani dalla concretezza delle persone...  

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Preghiamo insieme

  

Il Signore chiama ciascuno a lavorare nel cantiere del mondo, perché si realizzi il suo progetto di giustizia e di pace. Invochiamo fiduciosi il suo aiuto: Signore, insegnaci ad amare!

Tu che sei un Dio d'amore, fà che con le opere, la Chiesa riveli al mondo il tuo volto paterno. Ti preghiamo:

Tu che concedi grazia agli umili, purifica il nostro cuore dall'arroganza e dall'egoismo e riempilo di delicata premura verso tutti. Ti preghiamo:

Tu che proteggi l'orfano e la vedova, fà di noi strumenti della tua provvidenza per aiutare i giovani privi di sostegno, le donne sole, l'infanzia abbandonata. Ti preghiamo:

Tu che benedici la casa dei giusti, fà che vediamo in ogni ospite Cristo pellegrino e aiutaci a essere operatori di pace fra parenti e amici. Ti preghiamo:

Tu che conosci i bisogni della nostra comunità, rendici forti e generosi nel portare gli uni i pesi degli altri con premura fraterna. Ti preghiamo:

Dio onnipotente ed eterno, per grazia singolare hai concesso al sacerdote san Pio da Pietrelcina di partecipare alla croce del tuo Figlio, e per mezzo del suo ministero hai rinnovato le meraviglie della tua misericordia; per sua intercessione, concedi a noi, uniti costantemente alla passione di Cristo, di giungere felicemente alla gloria della risurrezione. 

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dal libro del profeta Ezechiele   (34, 1-6. 11-16. 23-31)


Israele, gregge del Signore

Seconda Lettura


Dalle «Lettere» di san Pio da Pietrelcina, sacerdote  (Edizione 1994; II, 87-90, n. 8)
 

Pietre dell'eterno edificio

Lunedì della I settimana, ufficio della memoria dal Comune dei santi religiosi (vedi Supplemento alla Liturgia delle Ore pag. 89).  

 

Impegno di vita


Oggi chiedo allo Spirito Santo che la mia vocazione ad essere Luce in Gesù-Luce del mondo mi sia sempre più evidente. Fuori da paure e compromessi e sbagliate ideologie, so che il mio realizzarmi coincide col "diventare luce" e con l'irradiarla attorno a me. 
 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè il nostro cuore, come quello di san Pio da Pietrelcina, sappia accogliere, custodire e meditare ogni gesto e parola del suo Signore, così da produrre frutti di santità.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Dio non odia il buio, ma lo illumina. Non distrugge il vuoto, ma lo riempie della sua presenza. L'icona (la Parola in immagine) c'invita a guardare, e a fare, come Lui. Luisa Sesino

 

 

 

Lunedì 23 Settembre 2024

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

 

 

Lunedì 23 Settembre 2024

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Oggi, 22 Settembre, la Chiesa celebra la XXV Domenica del tempo ordinario PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 22 Settembre 2024 07:32

In questa XXV domenica del tempo ordinario, la nostra riflessione parte dal testo del Vangelo, che è quello di più immediata comprensione ed attualizzazione nella vita dei singoli, come della comunità ecclesiale, sociale ed umana.
L'idea di fondo che Gesù vuol far passare ai discepoli è quella del servizio e non quella del potere, quella dell'ultimo posto e non quella del primo posto, in quanto nella classifica divina ciò che conta non è il primo in ordine di importanza, ma il primo in ordine di santità, di amore e disponibilità verso gli altri.
Dobbiamo chiedere la sapienza che viene dall'alto, che è anzitutto pura, pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera. Tale sapienza costruire ponti di pace e non alza muri di guerra e di ingiustizie, come si sta registrando in questi giorni davanti al dramma dei rifugiati e degli immigrati. Il cristiano non può restare insensibile a questi drammi di oggi, ma deve attivarsi nella logica della sapienza che viene dal cielo e che ci fa essere buoni ed accoglienti.


 

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Prima lettura

Dal libro della Sapienza        2,12.17-20


Condanniamo il giusto a una morte infamante.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore sostiene la mia vita           dal salmo 53

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Giacomo apostolo        3, 16-43


Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco        9, 30-37


Il Figlio dell’uomo viene consegnato… Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.

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Meditiamo insieme

 

 Gesù, oggi, si confida con i suoi, parla delle sue preoccupazioni: ormai sa che le cose potrebbero precipitare. Non sono bastati i suoi discorsi, il suo modo nuovo e sereno di parlare di Dio, non sono bastati i segni eclatanti, non è bastato il suo volto sorridente.
La folla, dopo i primi entusiasmi, si è raffreddata: Gesù, turbato, è disposto ad andare fino in fondo al suo disegno d'amore, è disposto a donare la sua vita e ne parla con i suoi, cerca conferma, conforto, incoraggiamento. Intorno a sé Gesù ha gli apostoli: con loro ha condiviso tre anni della sua vita, giorno e notte. E invece nulla, Gesù riceve in risposta dai suoi un imbarazzato silenzio e, subito dopo, Marco (cioè Pietro) annota un fatto da far accapponare la pelle: "avevano discusso tra loro di chi fosse il più grande". Gesù parla della sua morte e loro stanno distribuendosi i posti, litigano sui privilegi, misurano le priorità. Gesù cerca conforto e riceve meschinità, attende un consiglio e annega nell'indifferenza. E Gesù, l'immenso Gesù, il Rabbi Gesù, questo Dio paziente e misericordioso, ancora una volta si mette da parte, non pensa al suo dolore, insegna: "tra voi non sia così...". Vedo Gesù mettersi da parte e penso alle tante volte che ho visto una sposa o uno sposo farsi da parte, una madre o un padre passar sopra alla stanchezza per ancora donare e amare, segno fecondo di un'umanità nuova, un prete che vede anno dopo anno il proprio entusiasmo soffocare sotto il peso di una sterile quotidianità. 

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Preghiamo insieme

 

Servire è la parola che, da sola, può riassumere tutta la vita di Gesù. Egli si è messo a servizio di tutti gli uomini fino al dono della vita. Chiediamo nella preghiera la capacità di imitarlo in questo fondamentale stile di vita. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

Per la Chiesa: sia nel mondo serva e povera come Gesù, vicina a tutte le vittime dell'ingiustizia e accogliente verso i loro bisogni, preghiamo.

Per i perseguitati, i piccoli e gli oppressi: siano al centro delle politiche economiche, perché la priorità vada sempre data alla cura della persona, preghiamo.

Per coloro che si arricchiscono vendendo armi e alimentando guerra, vendetta e odio: Dio tocchi loro il cuore prima che procurino altro male all'umanità, preghiamo.

Per la nostra comunità cristiana: sia il luogo dell'ascolto reciproco e del servizio verso tutti, senza preferenze o distinzioni, e sappia educare e stimolare al servizio, preghiamo.

O Padre, noi ti invochiamo con umiltà e fiducia: aiutaci a confidare non nella grandezza, o negli onori o nella forza, ma nella gioia di servire i nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dal libro del profeta Ezechiele   (18, 1-13. 20-32)

La vita del profeta è «segno» per il popolo  

Seconda Lettura

Dal «Discorso sui pastori» di sant'Agostino, vescovo
  (Disc. 46, 13; CCL 41, 539-540) 

I cristiani deboli

Domenica della I settimana, ufficio della feria del tempo ordinario, ufficio della XXV Domenica del tempo ordinario, antifone al Benedictus e al Magnificat anno B.

 

Impegno di vita

 

Oggi, nella mia pausa contemplativa, prenderò il posto del "discepolo" ai piedi del "Maestro". Lascerò che Gesù mi parli, indicandomi la via del servizio. Gli chiederò: come deve concretizzarsi il mio essere "servo" in famiglia, sul luogo del lavoro, ovunque?

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO


Signore, talvolta nella Chiesa si va in cerca di posti importanti non per servire, ma per primeggiare: libera ogni cristiano dalla vanagloria e aprilo a uno spirito di servizio umile e disinteressato.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Sappiamo sempre discendere all'ultimo posto per rassomigliare a Gesù, nostro Sposo; allora brillerà su di noi la luce del suo Volto perché egli è attratto verso gli umili, i miti.  Elisabetta della Trinità

 

 

 

Domenica 22 Settembre 2024

Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

 

 

 

Domenica 22 Settembre 2024

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Oggi, 21 settembre, la Chiesa celebra la festa di San Matteo, Apostolo ed Evangelista PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 21 Settembre 2024 07:22

Matteo, chiamato anche Levi, viveva a Cafarnao ed era pubblicano, cioè esattore delle tasse. Seguì Gesù con grande entusiasmo, come ricorda San Luca, liberandosi dei beni terreni. Ed è Matteo che nel suo vangelo riporta le parole Gesù:"Quando tu dai elemosina, non deve sapere la tua sinistra quello che fa la destra, affinché la tua elemosina rimanga nel segreto... ". Dopo la Pentecoste egli scrisse il suo vangelo, rivolto agli Ebrei, per supplire, come dice Eusebio, alla sua assenza quando si recò presso altre genti. Il suo vangelo vuole prima di tutto dimostrare che Gesù è il Messia che realizza le promesse dell'Antico Testamento, ed è caratterizzato da cinque importanti discorsi di Gesù sul regno di Dio. Probabilmente la sua morte fu naturale, anche se fonti poco attendibili lo vogliono martire di Etiopia. E' patrono della città di Salerno, dove è particolarmente venerato, e del corpo della Guardia di Finanza.
 

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Prima lettura

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo agli Efesini          4, 1-7.11-13


Cristo ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere evangelisti.

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Salmo responsoriale

Rit. Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.           dal salmo 18
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo           9, 9-13


Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.
 

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Meditiamo insieme


 La durezza di Levi, l'alto muro eretto per difendere la propria vita si schianta in un attimo, si sbriciola quando vede nello sguardo del Nazareno amore, rispetto, verità. Matteo era abituato agli insulti di chi pagava, attraverso di lui, l'iniqua tassa imposta da Roma imperiale. Collaborazionista e ladro, non temeva lo sprezzo dei suoi amici. No, non meritava alcuna compassione. E, invece, ne riceve. E l'inatteso, e l'inaudito, come sempre, scatena la gioia, produce il brivido: Matteo si scioglie, lascia tutto, fa festa; come Abramo rischia tutto, ma sa di scommettere sul giusto. Troppe volte ci avviciniamo a Dio come quando compiliamo la dichiarazione dei redditi: meno si dichiara e meno si paga! No, amici, qui è di luce che si parla, di tenerezza e di serenità, di pace e di conversione. Questo Dio che ci viene a stanare per offrirci amore, questo Dio che soffre come un amante ferito quando non viene ricambiato, è lì che ci aspetta. Per quanto tempo fuggiremo l'unica cosa che davvero ci può rendere felici? San Matteo - di cui oggi ricordiamo la festa - ci insegni cosa significa ottenere una misericordia bruciante, che ti fa alzare e lasciare tutto ciò che credevi essenziali alla tua vita!

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Preghiamo insieme

 

Per noi ogni giorno può essere il momento della chiamata e della conversione, in cui cominciamo davvero a seguire il Signore. Con fede viva, quindi, preghiamo dicendo:
Fa' che ascoltiamo la tua voce, Signore.

Per il Papa Francesco, i patriarchi, i vescovi e i sacerdoti, perchè annuncino la salvezza, vivendo davanti a tutto il popolo il vangelo delle beatitudini. Preghiamo:

Per le autorità civili, perchè siano esempio di onestà e rettitudine nell'amministrazione e nell'esercizio delle cariche pubbliche. Preghiamo: 

Per gli uomini e le donne che il Signore chiama alla vita religiosa e sacerdotale, perchè sappiano seguirlo ponendo nelle sue mani il loro futuro. Preghiamo:

Per quelli che vivono lontani da Cristo, perchè sentano che Gesù è venuto per loro ed è loro vicino nell'amore e nell'attesa. Preghiamo:  

Per noi, perchè ci asteniamo dal giudicare e impariamo a sentirci tutti fratelli nella debolezza e salvati dalla misericordia di Dio. Preghiamo:

O Dio, che nel disegno della tua misericordia, hai scelto Matteo il pubblicano e lo hai costituito apostolo del Vangelo, concedi anche a noi, per il suo esempio e la sua intercessione, di corrispondere alla vocazione cristiana e di seguirti fedelmente in tutti i giorni della nostra vita.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Efesini di san Paolo apostolo   (4, 1-16)

Varietà dei carismi distribuiti in un solo corpo

Seconda Lettura

Dalle «Omelie» di san Beda il Venerabile, sacerdote
  (Om. 21; CCL 122, 149-151)
 

Gesù lo guardò con sentimento di pietà e lo scelse

Ufficio della festa (fino all'Ora Nona). Te Deum. Antifona propria al Benedictus. Primi Vespri della XXV Domenica del tempo ordinario, antifona al Magnificat anno B. 


Impegno di vita

 

Nella mia pausa contemplativa, oggi focalizzo l'immagine di Matteo il pubblicano e chiedo al Signore la forza di alzarmi come Lui, con agilità e prontezza, per corrergli incontro e seguirlo in novità di vita.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO


Per la nostra comunità, perchè senta la grave responsabilità di evangelizzare, con la parola e con la testimonianza, il proprio ambiente.


 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Matteo, da peccatore che era, diviene un esempio di come si segue il Signore. Anzi, ancor di più, con il Vangelo che porta il suo nome è divenuto guida di tanti. Anche noi, oggi, poveramente seguiamo questo antico pubblicano e peccatore che ci conduce verso la conoscenza e l'amore del Signore Gesù. Il pubblicano è diventato discepolo e guida. Vincenzo Paglia

 

 

 

Sabato 21 Settembre 2024


Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi;

 

 

Sabato 21 Settembre 2024

- Il Vescovo Guglielmo alle ore 18.30 presiede l'Eucaristia nella Chiesa di San Francesco a Sant'Agata Militello nel corso della quale ammette tra i candidati all'Ordine Sacro del Diaconato e del Presbiterato i Seminaristi Tommaso Amantea, della parrocchia Sacro Cuore di Gesù in Sant'Agata Militello e Samuel Parrino, della parrocchia Santa Lucia in Sant'Agata Militello. 

Oggi, 20 settembre, la Chiesa celebra la memoria dei Santi Martiri coreani PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 20 Settembre 2024 07:13

 

L'azione dello Spirito, che soffia dove vuole, con l'apostolato di un generoso manipolo di laici è alla radice della santa Chiesa di Dio in terra coreana. Il primo germe della fede cattolica, portato da un laico coreano nel 1784 al suo ritorno in Patria da Pechino, fu fecondato sulla meta del secolo XIX dal martirio che vide associati 103 membri della giovane comunità. Fra essi si segnalano Andrea Kim Taegon, il primo presbitero coreano e l'apostolo laico Paolo Chong Hasang. Le persecuzioni che infuriarono in ondate successive dal 1839 al 1867, anziché soffocare la fede dei neofiti, suscitarono una primavera dello Spirito a immagine della Chiesa nascente. L'impronta apostolica di questa comunità dell'Estremo Oriente fu resa, con linguaggio semplice ed efficace, ispirato alla parabola del buon seminatore, del presbitero Andrea alla vigilia del martirio. Nel suo viaggio pastorale in quella terra lontana il Papa Giovanni Paolo II, il 6 maggio 1984, iscrisse i martiri coreani nel calendario dei santi. La loro memoria si celebra nella data odierna, perché un gruppo di essi subì il martirio in questo mese, alcuni il 20 e il 21 settembre. 

 

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Prima lettura

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi         15, 12-20

Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede.

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Salmo responsoriale

Rit. Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.     dal salmo 16

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca           8, 1-3


C’erano con lui i Dodici e alcune donne che li servivano con i loro beni.

 

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Meditiamo insieme


Un versetto appena, uscito dalla penna di Luca, che descrive un elemento della vita della prima comunità e che, se letto bene, dovrebbe farci saltare sulla sedia. Sì perché, nel gruppo dei discepoli, c'erano delle discepole. E non donne di servizio ma, fra di esse, anche persone di rango. E che non facevano le perpetue stirando le camicie degli apostoli, ma collaboravano attivamente all'opera di annuncio del Signore, usufruendo anche del proprio patrimonio economico personale. Sappiamo che, al tempo di Gesù, la donna nella civiltà ebraica era poco più di un'appendice del maschio, senza vera identità, senza diritti, in tutto soggetta alle decisioni del marito o del padre. Non poteva uscire da sola, né parlare in pubblico, né pregare insieme agli uomini. Una condizione di servilismo assoluto e di subalternità senza vie di scampo. Invece veniamo a sapere che Gesù aveva realizzato le pari opportunità e senza troppi problemi ma con tantissimo scandalo. Sono passati duemila anni e la novità e la freschezza di Gesù, quell'intuizione così innovativa, stenta ancora a realizzarsi nella Chiesa. E se lo facessimo, finalmente?

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Preghiamo insieme

 
Cristo risorto è la nostra primizia! Fiduciosi di risorgere con lui e di vedere la luce del suo volto, invochiamo il Padre di ogni grazia e diciamo: Dio della vita, ascoltaci.

Perché la Chiesa, purificata e gioiosa, sia annuncio vivente della buona novella proclamata dal Signore. Preghiamo:

Perché le donne vivano nel contesto sociale ed ecclesiale, in libertà e armonia, esprimendo la ricchezza specifica del loro essere. Preghiamo:

Perché ogni donna rappresenti per l'uomo d'oggi, il volto materno e accogliente di Dio. Preghiamo:

Perché la pubblicità, gli spettacoli, la stampa interrompano lo sfruttamento della donna e lavorino per il rispetto della persona. Preghiamo:

Perché l'Eucaristia liberi il nostro cuore da inutili sogni e bramosie, e lo disponga alla lode, alla mitezza, alla carità fraterna. Preghiamo:

O Dio, creatore e salvezza di tutte le genti, che hai chiamato a far parte dell’unico popolo di adozione i figli della terra coreana e hai fecondato il germe della fede cattolica con il sangue dei santi martiri Andrea Kim, Paolo Chong e compagni, per il loro esempio e la loro intercessione, rinnova i prodigi del tuo Spirito e concedi anche a noi di perseverare fino alla morte nella via dei tuoi comandamenti.  

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dal libro del profeta Ezechiele        (16, 3. 5b-7a. 8-15. 35. 37a. 40-43. 59-63)


Gerusalemme, sposa infedele di Dio

Seconda Lettura

Dall'ultima esortazione di sant'Andrea Kim Taegon, prete e martire  (Cfr. Pro Corea. Documentea ed. Mission Catholique Séoul, Séoul - Paris 1938, vol. I, 74-75)
 

Una fede suggellata dall'amore e dalla perseveranza

Venerdì della IV settimana, ufficio della memoria dal Comune di più martiri e dal Supplemento della Liturgia delle Ore (p. 85).


Impegno di vita

 

Gesù  nasce da una donna; sotto la croce due donne; donne sono le prime testimoni della risurrezione: rifletterò oggi su questa realtà.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO


Signore, tu prepari per noi un banchetto di festa: sull'esempio e per l'intercessione dei martiri coreani conforma la nostra vita a quella di Gesù.


 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Gesù è un uomo libero e ci porta a diventare liberi, a superare le distinzioni di genere, a scavalcare e confondere i ruoli. Davanti a Dio non c'è più né uomo né donna, giudeo o greco, schiavo o libero. Diventiamo capaci di vivere da liberi e di liberare, superiamo gli steccati delle culture per abbracciare la novità sconcertante del vangelo! Paolo Curtaz

 

 

 

Venerdì 20 Settembre 2024

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Mario Grech, Segretario Generale della Segreteria Generale del Sinodo; Em.mo Card. Jean-Claude Hollerich, S.I., Arcivescovo di Luxembourg; Relatore Generale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi; Padre Giacomo Costa, S.I., Segretario Speciale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi; Rev.do Mons. Riccardo Battocchio, Segretario Speciale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi;

- Monsignor Marco Ganci, Osservatore Permanente presso il Consiglio d’Europa;

- Membri dell’“International Movement of Catholic Students (IMCS) Pax Romana”;

- Vescovi della Corea in Visita “ad Limina Apostolorum”;


- Movimenti Popolari promosso dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

 

 

 

Venerdì 20 Settembre 2024

- Il Vescovo Guglielmo presiede l'annuale Pellegrinaggio del Presbiterio diocesano al Santuario della Madonna di Tindari; alle ore 10 raduno nella piazzetta dell'Immacolata e recita del Santo Rosario meditato lungo la strada che porta al Santuario. Nel Santuario antico riflessione guidata da don Lirio Di Marco sul racconto della Pentecoste (Atti 1, 12-14) e preghiera conclusiva.

Oggi, 19 settembre, la Chiesa celebra la memoria di San Gennaro, vescovo e martire, patrono di Napoli PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 19 Settembre 2024 07:08

Gennaro era nato a Napoli, nella seconda metà del III secolo, e fu eletto vescovo di Benevento, dove svolse il suo apostolato, amato dalla comunità cristiana e rispettato anche dai pagani. Nel contesto delle persecuzioni di Diocleziano si inserisce la storia del suo martirio. Egli conosceva il diacono Sosso (o Sossio) che guidava la comunità cristiana di Miseno e che fu incarcerato dal giudice Dragonio, proconsole della Campania. Gennaro saputo dell'arresto di Sosso, volle recarsi insieme a due compagni, Festo e Desiderio a portargli il suo conforto in carcere. Dragonio informato della sua presenza e intromissione, fece arrestare anche loro tre, provocando le proteste di Procolo, diacono di Pozzuoli e di due fedeli cristiani della stessa città, Eutiche ed Acuzio. Anche questi tre furono arrestati e condannati insieme agli altri a morire nell'anfiteatro, ancora oggi esistente, per essere sbranati dagli orsi. Ma durante i preparativi il proconsole Dragonio, si accorse che il popolo dimostrava simpatia verso i prigionieri e quindi prevedendo disordini durante i cosiddetti giochi, cambiò decisione e il 19 settembre del 305 fece decapitare i prigionieri.

 

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Prima lettura

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi         15, 1-11

Così predichiamo e così avete creduto.

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Salmo responsoriale

Rit. Rendete grazie al Signore perché è buono.           dal salmo 117
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca         7, 36-50  

Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.

 

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Meditiamo insieme

 

 Ha avuto una gran coraggio Simone il fariseo. Non è come certi suoi compagni che giudicano senza conoscere, che hanno bollato il profeta galileo come impostore a priori. Vuole verificare, ascoltare, dargli una possibilità ma proprio durante il pranzo accade l'imprevisto: dalla porta, lasciata aperta perché tutti potessero vedere la generosità del padrone di casa, entra una prostituta che si mette a piangere sui piedi di Gesù. Una prostituta, quindi un'impura che sta contaminando il profeta che, perciò, sapendolo non si dovrebbe lasciar toccare. Quindi non è un profeta. Ragionamento contorto ma efficace. E Gesù vuole salvare entrambi: la prostituta che sente rispetto nelle parole del Maestro, e compassione. E Simone, che, se preso di petto, potrebbe chiudersi a riccio. Sarà Simone, retto nel giudizio e irreprensibile, a giudicare Simone. E Gesù gli apre una nuova prospettiva, quella della compassione e della gratitudine, quella dell'amore che supera ogni legge e ogni regola, anche quelle attribuite a Dio. Grandissimo Signore che riesce a salvare entrambi grazie alla sua delicatezza e sensibilità!

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Preghiamo insieme

 

Abbiamo nei cieli un Padre buono e ricco di misericordia. Fedele alle sue promesse, egli va tessendo con l'umanità una storia di salvezza e di riconciliazione. Perciò, confidenti, lo invochiamo dicendo:
Padre misericordioso, aiutaci!

Perché il perdono, per la Chiesa, sia la più efficace testimonianza delle sue origini dal costato di Cristo. Preghiamo:

Perché i laici si sentano sempre più afferrati dal vangelo e lo dimostrino nella trasparenza della vita. Preghiamo:

Perché alla Chiesa non manchino mai vocazioni religiose e sacerdotali, testimoni nel mondo della risurrezione di Cristo. Preghiamo:

Perché non trascuriamo di chiedere a Dio i doni spirituali, mentre lo ringraziamo delle sue provvidenze materiali. Preghiamo:

Perché, nel desiderio di riconciliarsi con Dio, non ci sentiamo scoraggiati dalla nostra fragilità, ma liberati dalla sua misericordia. Preghiamo:


O Signore, concedi al tuo popolo che si allieta nel ricordo del martire san Gennaro, di godere in terra della sua protezione e di condividere il suo trionfo nel cielo. Amen.  

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dal libro del profeta Ezechiele        (12, 1-16)


La deportazione del popolo adombrata in un'azione simbolica

 

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo  (Disc. 340, 1; PL 38, 1483-1484)
 

Per voi sono vescovo, con voi sono cristiano

Giovedì della IV settimana, ufficio della memoria dal Comune di un martire.

 

Impegno di vita

 

Con umiltà e delicatezza cercherò di esercitare il difficile compito della correzione fraterna.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO


Perchè il nostro cuore, come quello di Maria, sappia accogliere, custodire e meditare ogni gesto e parola del suo Signore, così da produrre frutti di santità.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Gesù spiazza Simone il fariseo, lo invita a diventare giudice della situazione. Non lo mette in imbarazzo: ha salvato la peccatrice, vuole salvare anche Simone dalla sua ristretta visione di fede. Gli presenta un caso paradossale da giudicare. E Simone giudica bene, capendo che si sta parlando del suo atteggiamento senza misericordia. Impariamo da Gesù!  Paolo Curtaz

 

 

Giovedì 19 Settembre 2024

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Reinhard Marx, Arcivescovo Metropolita di München und Freising (Repubblica Federale di Germania), Coordinatore del Consiglio per l’Economia;

- Em.mo Card. Christophe Pierre, Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America;

- Delegazione della “Global Alliance for the Health and Humanitarian Care of Children”;

- Delegazione del Centro di Alta Formazione Laudato si’;

- Delegazione del Gruppo “Pasqua Together 2025”;

- Partecipanti ai Capitoli Generali dei Fratelli e Suore della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria (Picpus) e delle Suore del Divin Salvatore;

- Partecipanti al Corso di Formazione per nuovi Vescovi.

 

 

Giovedì 19 Settembre 2024

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