Oggi, 17 Maggio, la Chiesa ricorda San Pasquale Baylon, patrono delle Associazioni eucaristiche |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Sabato 17 Maggio 2025 07:34 |
Pasquale Baylon nacque il 16 maggio 1540, nel giorno di Pentecoste, a Torre Hermosa, in Aragona. Di umili origini, sin da piccolo venne avviato al pascolo delle greggi. Durante il lavoro si isolava spesso per pregare. A 18 anni chiese di essere ammesso nel convento dei francescani Alcantarini di Santa Maria di Loreto, da cui venne respinto, forse per la giovane età. Tuttavia non si perse d'animo, venendo ammesso al noviziato il 2 febbraio 1564. L'anno successivo, emise la solenne professione come «fratello laico» non sentendosi degno del sacerdozio. Nel 1576 il ministro provinciale gli affidò il compito, estremamente pericoloso, di portare documenti importanti a Parigi, rischiando di essere ucciso dai calvinisti. L'impegno venne comunque assolto in modo proficuo. Tutta la sua vita fu caratterizzata da un profondo amore per l'Eucaristia che gli valse il titolo di «teologo dell'Eucaristia». Fu anche autore di un libro sulla reale presenza di Cristo nel pane e nel vino. Morì nel convento di Villa Real, presso Valencia il 17 maggio 1592, domenica di Pentecoste. Fu canonizzato da Alessandro VIII nel 1690. Nel 1897 Leone XIII lo proclamò patrono dei Congressi eucaristici.
Dagli Atti degli Apostoli 13, 44-52
Noi ci rivolgiamo ai pagani.
Rit. Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio. dal salmo 97
Dal Vangelo secondo Giovanni 14, 7-14
Chi ha visto me ha visto il Padre.

Lentamente ma inesorabilmente i discepoli prendono consapevolezza su chi sia veramente Gesù. All'inizio lo hanno seguito per la sua forte personalità carismatica, per la sua forza interiore, poi, frequentandolo, si rendono conto che è un profeta, per la sua predicazione, per i prodigi che accompagnano le sue parole. Pietro va oltre, proclamando Gesù come messia, ed è un salto incredibile, visto che Gesù non sembra in nessun modo il messia atteso da Israele! Ma ora Gesù chiede di più: è ormai alla vigilia del dono di se stesso, sa che ha poco tempo, e si confida con Filippo: chi ha visto lui ha visto il Padre. Gesù si professa uguale al Padre, si proclama manifestazione di Dio, Figlio di Dio. Se non avessimo alla spalle duemila anni di cattolicesimo impallidiremmo ascoltando questa affermazione! Per capire chi è Dio non dobbiamo far altro che guardare a Gesù, alle sue parole, ai suoi gesti, alla sua vita. Troppe volte incontro dei cristiani che sono, in realtà, dei credenti in un Dio generico (spesso piuttosto antipatico!) che poco ha a che vedere col Dio che Gesù è venuto a manifestarci definitivamente. Convertiamoci al Dio di Gesù!
Conoscere la verità è penetrare nel mistero di Gesù, come Figlio del Padre. Preghiamo insieme, dicendo: Signore, mostraci il Padre.
Signore, tu sei nel Padre e il Padre è in te: introduci anche noi nel mistero di questo amore. Preghiamo.
Signore, chi vede te vede il Padre: svelaci la presenza amorosa del Padre in ogni avvenimento della vita. Preghiamo.
Signore, chi crede in te compirà le tue stesse opere: concedici di avere il tuo amore verso tutti, in particolare verso i piccoli e gli ultimi. Preghiamo.
Signore, tu sempre esaudisci chi chiede nel tuo nome: ascolta il grido dell'umanità sofferente. Preghiamo.
Signore, tu sei presso il Padre per intercedere per noi: non venga mai meno la nostra fiducia in te. Preghiamo.
O Signore, che conosci le profonde aspirazioni del nostro cuore, Fa' che il nostro desiderio di vederti si sazi in una preghiera più viva come esperienza del tuo mistero personale. Per Cristo nostro Signore. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo (18, 1-20)
La caduta di Babilonia
Seconda Lettura
Dal «Commento sulla lettera ai Romani» di san Cirillo d'Alessandria, vescovo (Cap. 15, 7; PG 74, 854-855)
Il mondo intero è stato salvato per la clemenza superna estesa a tutti
Sabato della IV settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della V Domenica di Pasqua, antifona al Magnificat anno C.
Impegno di vita
Oggi, nella mia pausa contemplativa rifletto sull'obbedienza che debbo a Dio, cioè, la relazione di base che mi unisce nell'amore con il mio Creatore, relazione nella quale ho sempre la possibilità di crescere.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè il risveglio religioso nelle comunità ecclesiali alimenti la tensione pasquale dei cristiani verso la carità e la giustizia in un impegno morale rigoroso e coerente.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Immolandosi sulla croce per la nostra salvezza, Gesù non cerca la sofferenza né cerca di schivarla: accetta l'inaccettabile, per puro amore, e in perfetta sintonia con la volontà del Padre. È precisamente quell'amore di Gesù che Francesco di Sales vuole che noi tocchiamo. Gilles Jeanguenin
Mese di Maggio 2025

Fioretto: Maria, nella sua umiltà, mi insegna a lodare Dio in ogni situazione e circostanza della vita. Con la recita del Magnificat mi unirò a lei.
Giaculatoria: Maria, Donna della nuova Alleanza, prega per noi.

Sabato 17 Maggio 2025
Il Santo Padre Leone XIV riceve questa mattina in Udienza:
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Sabato 17 Maggio 2025
- Il Vescovo Guglielmo alle ore 18.30 presiede la Celebrazione Eucaristica vigiliare della Quinta Domenica di Pasqua nella Chiesa di Santa Lucia a Mistretta e amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.
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Oggi, 16 Maggio, la Chiesa ricorda Sant'Annibale Maria Di Francia, sacerdote messinese |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Venerdì 16 Maggio 2025 07:22 |

Annibale Maria Di Francia nacque a Messina il 5 luglio 1851 da una famiglia della nobiltà cittadina. Giovanissimo, mentre era in adorazione dinanzi all’Eucaristia, sentì chiara la vocazione al sacerdozio. Animato da una illimitata carità verso il prossimo, fin da giovane considerò mezzo efficacissimo per la salvezza di tutti gli uomini il comando di Gesù: "la messe è abbondante, ma gli operai sono pochi. Pregate (=Rogate) dunque il Padrone della messe perché mandi operai alla sua messe". Fondò le Congregazioni dei Rogazionisti del Cuore di Gesù e delle Figlie del Divino Zelo per pregare il Signore di rendere la sua Chiesa feconda di santi sacerdoti; si adoperò con particolare dedizione per gli orfani distendendo a tutti i poveri le mani misericordiose di Dio. Sacerdote zelante, poeta prolifico, giornalista battagliero, predicatore dalla parola facile e convincente, Padre Annibale nella sua vita terrena ha saputo conciliare in un unico termine il binomio azione-contemplazione, mostrando la sua completezza di uomo spirituale, attivo ed instancabile, ma dotato di una intensa capacità contemplativa. Coltivò e predicò l’amore per la parola di Dio, per l’Eucaristia, per la Vergine Maria, per i Santi e la Chiesa, manifestando verso il Papa ed i Vescovi uno spirito di obbedienza e di particolare rispetto fino alla venerazione. Logorato dalle fatiche e pieno di meriti, si spense a Messina il 1° giugno 1927, confortato dalla visione della Vergine Maria, sempre da lui amata, lodata e venerata. L’espressione più ricorrente, ascoltata durante e dopo i funerali, fu: “È morto il Santo”. La Chiesa onora Annibale Di Francia con il titolo di “insigne apostolo della preghiera per le vocazioni”. Il Papa San Giovanni Paolo II, che lo ha proclamato Beato il 7 ottobre 1990, lo ha dichiarato “autentico anticipatore e zelante maestro della moderna pastorale vocazionale”, e il 16 maggio 2004 lo ha iscritto nell’albo dei Santi. Messina lo festeggia il 16 Maggio di ogni anno.
Dagli Atti degli Apostoli 13, 26-33
Dio ha compiuto per noi la promessa risuscitando Gesù.
Rit. Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato. dal salmo 2
Dal Vangelo secondo Giovanni 13, 16-20
Io sono la via, la verità e la vita.

Bisogna avere fede, lasciar perdere la paura, i dubbi, fidarci di lui perché ci conduce nel Regno del Padre. Insomma, il Signore ci invita ad alzare lo sguardo sull'immortalità, a tirare giù i muri dell'indifferenza. Non si parla più molto dell'immortalità: forse per mancanza di termini adatti all'uomo d'oggi, forse per paura di scivolare nella retorica, forse perché avere troppo insistito su questo tema ha provocato, nel passato, non pochi allontanamenti dalla realtà terrena... Non possiamo però scavalcare a pié pari questo nodo centrale della nostra fede. Siamo immortali, tout-court, e la nostra vita è un cammino di pienezza in pienezza, un addestramento ad accogliere, se lo desideriamo, la totalità di Dio. Il Regno è già in mezzo a noi, come esorta Gesù, ma esiste una dimensione di pienezza del Regno che oltrepassa di molto il nostro desiderio e la nostra conoscenza. Avere fede significa credere che esiste un destino di bene per ciascuno di noi, che esiste un'eternità (che è un modo d'essere, non un noioso tempo infinito!) dopo questa vita. La vita eterna è già iniziata e la nostra morte non farà che segnare un'evoluzione di questo nostro esistere! Gesù si presenta come la "via, la verità, la vita". Nella mia quotidianità di cristiano, è davvero lui la via? E' davvero lui colui che seguo, a cui mi rivolgo? Una pagina, come vedete, che ci invita ad approfondire la nostra fede, a prendere sul serio il nostro cammino. Solo così potremo arrivare alla gioia della Pasqua, all'atteggiamento interiore che ci porta alla pienezza e alla felicità di vita. Che il Signore ci conceda davvero di credere in Lui.
Il Signore Gesù ci rivela il Padre attraverso la sua stessa persona, divenuta per noi verità. Invochiamo Dio con questa supplica:
Aiutaci a camminare sulla tua via, Signore.
Perchè il ritorno di Gesù al Padre non rattristi i cuori dei suoi fedeli per la sua assenza fisica, ma li colmi sempre del suo Spirito. Preghiamo:
Perchè l’evento pasquale della morte e risurrezione sia al centro della fede e della speranza di tutti i credenti. Preghiamo:
Perchè tutti coloro che cercano una via di salvezza nelle varie religioni o filosofie, sappiano scoprire in Cristo l’unica strada che conduce a Dio. Preghiamo:
Perchè coloro che vivono nel dolore sperimentino nella fede e nella solidarietà dei fratelli la presenza di Cristo che conforta. Preghiamo:
Perchè noi, che abbiamo ricevuto l’assicurazione di un posto preparato nella casa del Padre, tendiamo ogni giorno alla piena comunione con Cristo. Preghiamo:
O Padre, che sei la meta finale del nostro cammino, fà che seguiamo la via del tuo Figlio che ci guida verso di te, rivelandoci la pienezza di vita nella tua casa. Per Cristo nostro Signore. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo (17, 1-18)
Babilonia la grande e condannata
Seconda Lettura
Dalla «Lettera ai Corinzi» di san Clemente I, papa (Capp. 36, 1-2; 37-38; Funk, 1, 145-149)
Molti sono i sentieri, una la via
Venerdì della IV settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua.
Impegno di vita
Oggi chiederò al Signore di parlare anche con me così come ha parlato a Tommaso e di illuminare la mia mente perché le sue risposte siano accolte, comprese e diventino scelte di vita.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per coloro che sono alla ricerca del volto del Padre, perchè Cristo sia la via che li conduce alla verità e alla pienezza della vita divina.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Al di sopra di tutte le opinioni e i partiti che gitano e travagliano la società e l'umanità intera, è il vangelo che si leva. San Giovanni XXIII
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