NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 17 Maggio, la Chiesa ricorda San Pasquale Baylon, patrono delle Associazioni eucaristiche PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 17 Maggio 2025 07:34

Pasquale Baylon nacque il 16 maggio 1540, nel giorno di Pentecoste, a Torre Hermosa, in Aragona. Di umili origini, sin da piccolo venne avviato al pascolo delle greggi. Durante il lavoro si isolava spesso per pregare. A 18 anni chiese di essere ammesso nel convento dei francescani Alcantarini di Santa Maria di Loreto, da cui venne respinto, forse per la giovane età. Tuttavia non si perse d'animo, venendo ammesso al noviziato il 2 febbraio 1564. L'anno successivo, emise la solenne professione come «fratello laico» non sentendosi degno del sacerdozio. Nel 1576 il ministro provinciale gli affidò il compito, estremamente pericoloso, di portare documenti importanti a Parigi, rischiando di essere ucciso dai calvinisti. L'impegno venne comunque assolto in modo proficuo. Tutta la sua vita fu caratterizzata da un profondo amore per l'Eucaristia che gli valse il titolo di «teologo dell'Eucaristia». Fu anche autore di un libro sulla reale presenza di Cristo nel pane e nel vino. Morì nel convento di Villa Real, presso Valencia il 17 maggio 1592, domenica di Pentecoste. Fu canonizzato da Alessandro VIII nel 1690. Nel 1897 Leone XIII lo proclamò patrono dei Congressi eucaristici.

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        13, 44-52
 

Noi ci rivolgiamo ai pagani. 

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Salmo responsoriale

Rit. Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio.           dal salmo 97  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              14, 7-14

Chi ha visto me ha visto il Padre. 

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Meditiamo insieme

Lentamente ma inesorabilmente i discepoli prendono consapevolezza su chi sia veramente Gesù. All'inizio lo hanno seguito per la sua forte personalità carismatica, per la sua forza interiore, poi, frequentandolo, si rendono conto che è un profeta, per la sua predicazione, per i prodigi che accompagnano le sue parole. Pietro va oltre, proclamando Gesù come messia, ed è un salto incredibile, visto che Gesù non sembra in nessun modo il messia atteso da Israele! Ma ora Gesù chiede di più: è ormai alla vigilia del dono di se stesso, sa che ha poco tempo, e si confida con Filippo: chi ha visto lui ha visto il Padre. Gesù si professa uguale al Padre, si proclama manifestazione di Dio, Figlio di Dio. Se non avessimo alla spalle duemila anni di cattolicesimo impallidiremmo ascoltando questa affermazione! Per capire chi è Dio non dobbiamo far altro che guardare a Gesù, alle sue parole, ai suoi gesti, alla sua vita. Troppe volte incontro dei cristiani che sono, in realtà, dei credenti in un Dio generico (spesso piuttosto antipatico!) che poco ha a che vedere col Dio che Gesù è venuto a manifestarci definitivamente. Convertiamoci al Dio di Gesù!

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Preghiamo insieme


Conoscere la verità è penetrare nel mistero di Gesù, come Figlio del Padre. Preghiamo insieme, dicendo: Signore, mostraci il Padre.

Signore, tu sei nel Padre e il Padre è in te: introduci anche noi nel mistero di questo amore. Preghiamo.
Signore, chi vede te vede il Padre: svelaci la presenza amorosa del Padre in ogni avvenimento della vita. Preghiamo.
Signore, chi crede in te compirà le tue stesse opere: concedici di avere il tuo amore verso tutti, in particolare verso i piccoli e gli ultimi. Preghiamo.
Signore, tu sempre esaudisci chi chiede nel tuo nome: ascolta il grido dell'umanità sofferente. Preghiamo.
Signore, tu sei presso il Padre per intercedere per noi: non venga mai meno la nostra fiducia in te. Preghiamo.

O Signore, che conosci le profonde aspirazioni del nostro cuore, Fa' che il nostro desiderio di vederti si sazi in una preghiera più viva come esperienza del tuo mistero personale. Per Cristo nostro Signore. Amen.
 
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo    (18, 1-20)

La caduta di Babilonia

Seconda Lettura  

Dal «Commento sulla lettera ai Romani» di san Cirillo d'Alessandria, vescovo     (Cap. 15, 7; PG 74, 854-855

Il mondo intero è stato salvato per la clemenza superna estesa a tutti


Sabato della IV settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della V Domenica di Pasqua, antifona al Magnificat anno C.

 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa rifletto sull'obbedienza che debbo a Dio, cioè, la relazione di base che mi unisce nell'amore con il mio Creatore, relazione nella quale ho sempre la possibilità di crescere.
 


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Perchè il risveglio religioso nelle comunità ecclesiali alimenti la tensione pasquale dei cristiani verso la carità e la giustizia in un impegno morale rigoroso e coerente.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Immolandosi sulla croce per la nostra salvezza, Gesù non cerca la sofferenza né cerca di schivarla: accetta l'inaccettabile, per puro amore, e in perfetta sintonia con la volontà del Padre. È precisamente quell'amore di Gesù che Francesco di Sales vuole che noi tocchiamo. Gilles Jeanguenin

Mese di Maggio 2025

Fioretto: Maria, nella sua umiltà, mi insegna a lodare Dio in ogni situazione e circostanza della vita. Con la recita del Magnificat mi unirò a lei. 

Giaculatoria: Maria, Donna della nuova Alleanza, prega per noi.

 

 

 

 

 

 

Sabato 17 Maggio 2025
 

Il Santo Padre Leone XIV riceve questa mattina in Udienza:

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Sabato 17 Maggio 2025


- Il Vescovo Guglielmo alle ore 18.30 presiede la Celebrazione Eucaristica vigiliare della Quinta Domenica di Pasqua nella Chiesa di Santa Lucia a Mistretta e amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.

Oggi, 16 Maggio, la Chiesa ricorda Sant'Annibale Maria Di Francia, sacerdote messinese PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 16 Maggio 2025 07:22

 

Annibale Maria Di Francia nacque a Messina il 5 luglio 1851 da una famiglia della nobiltà cittadina. Giovanissimo, mentre era in adorazione dinanzi all’Eucaristia, sentì chiara la vocazione al sacerdozio. Animato da una illimitata carità verso il prossimo, fin da giovane considerò mezzo efficacissimo per la salvezza di tutti gli uomini il comando di Gesù: "la messe è abbondante, ma gli operai sono pochi. Pregate (=Rogate) dunque il Padrone della messe perché mandi operai alla sua messe". Fondò le Congregazioni dei Rogazionisti del Cuore di Gesù e delle Figlie del Divino Zelo per pregare il Signore di rendere la sua Chiesa feconda di santi sacerdoti; si adoperò con particolare dedizione per gli orfani distendendo a tutti i poveri le mani misericordiose di Dio.  Sacerdote zelante, poeta prolifico, giornalista battagliero, predicatore dalla parola facile e convincente, Padre Annibale nella sua vita terrena ha saputo conciliare in un unico termine il binomio azione-contemplazione, mostrando la sua completezza di uomo spirituale, attivo ed instancabile, ma dotato di una intensa capacità contemplativa. Coltivò e predicò l’amore per la parola di Dio, per l’Eucaristia, per la Vergine Maria, per i Santi e la Chiesa, manifestando verso il Papa ed i Vescovi uno spirito di obbedienza e di particolare rispetto fino alla venerazione. Logorato dalle fatiche e pieno di meriti, si spense a Messina il 1° giugno 1927, confortato dalla visione della Vergine Maria, sempre da lui amata, lodata e venerata. L’espressione più ricorrente, ascoltata durante e dopo i funerali, fu: “È morto il Santo”. La Chiesa onora Annibale Di Francia con il titolo di “insigne apostolo della preghiera per le vocazioni”. Il Papa San Giovanni Paolo II, che lo ha proclamato Beato il 7 ottobre 1990, lo ha dichiarato “autentico anticipatore e zelante maestro della moderna pastorale vocazionale”, e il 16 maggio 2004 lo ha iscritto nell’albo dei Santi. Messina lo festeggia il 16 Maggio di ogni anno.

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        13, 26-33


Dio ha compiuto per noi la promessa risuscitando Gesù.
 

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Salmo responsoriale

Rit. Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato.           dal salmo 2  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              13, 16-20

Io sono la via, la verità e la vita. 

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Meditiamo insieme

Bisogna avere fede, lasciar perdere la paura, i dubbi, fidarci di lui perché ci conduce nel Regno del Padre. Insomma, il Signore ci invita ad alzare lo sguardo sull'immortalità, a tirare giù i muri dell'indifferenza. Non si parla più molto dell'immortalità: forse per mancanza di termini adatti all'uomo d'oggi, forse per paura di scivolare nella retorica, forse perché avere troppo insistito su questo tema ha provocato, nel passato, non pochi allontanamenti dalla realtà terrena... Non possiamo però scavalcare a pié pari questo nodo centrale della nostra fede. Siamo immortali, tout-court, e la nostra vita è un cammino di pienezza in pienezza, un addestramento ad accogliere, se lo desideriamo, la totalità di Dio. Il Regno è già in mezzo a noi, come esorta Gesù, ma esiste una dimensione di pienezza del Regno che oltrepassa di molto il nostro desiderio e la nostra conoscenza. Avere fede significa credere che esiste un destino di bene per ciascuno di noi, che esiste un'eternità (che è un modo d'essere, non un noioso tempo  infinito!) dopo questa vita. La vita eterna è già iniziata e la nostra morte non farà che segnare un'evoluzione di questo nostro esistere! Gesù si presenta come la "via, la verità, la vita". Nella mia quotidianità di cristiano, è davvero lui la via? E' davvero lui colui che seguo, a cui mi rivolgo? Una pagina, come vedete, che ci invita ad approfondire la nostra fede, a prendere sul serio il nostro cammino. Solo così potremo arrivare alla gioia della Pasqua, all'atteggiamento interiore che ci porta alla pienezza e alla felicità di vita. Che il Signore ci conceda davvero di credere in Lui.

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Preghiamo insieme


Il Signore Gesù ci rivela il Padre attraverso la sua stessa persona, divenuta per noi verità. Invochiamo Dio con questa supplica:

Aiutaci a camminare sulla tua via, Signore.

Perchè il ritorno di Gesù al Padre non rattristi i cuori dei suoi fedeli per la sua assenza fisica, ma li colmi sempre del suo Spirito. Preghiamo:

Perchè l’evento pasquale della morte e risurrezione sia al centro della fede e della speranza di tutti i credenti. Preghiamo:

Perchè tutti coloro che cercano una via di salvezza nelle varie religioni o filosofie, sappiano scoprire in Cristo l’unica strada che conduce a Dio. Preghiamo:

Perchè coloro che vivono nel dolore sperimentino nella fede e nella solidarietà dei fratelli la presenza di Cristo che conforta. Preghiamo:

Perchè noi, che abbiamo ricevuto l’assicurazione di un posto preparato nella casa del Padre, tendiamo ogni giorno alla piena comunione con Cristo. Preghiamo:

O Padre, che sei la meta finale del nostro cammino, fà che seguiamo la via del tuo Figlio che ci guida verso di te, rivelandoci la pienezza di vita nella tua casa. Per Cristo nostro Signore. Amen.
 
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo   (17, 1-18) 

Babilonia la grande e condannata

Seconda Lettura  

Dalla «Lettera ai Corinzi» di san Clemente I, papa     (Capp. 36, 1-2; 37-38; Funk, 1, 145-149

Molti sono i sentieri, una la via


Venerdì della IV settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua.

 

Impegno di vita

Oggi chiederò al Signore di parlare anche con me così come ha parlato a Tommaso e di illuminare la mia mente perché le sue risposte siano accolte, comprese e diventino scelte di vita.
 


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

 

Per coloro che sono alla ricerca del volto del Padre, perchè Cristo sia la via che li conduce alla verità e alla pienezza della vita divina.

 


MESSAGGIO DEL GIORNO

Al di sopra di tutte le opinioni e i partiti che gitano e travagliano la società e l'umanità intera, è il vangelo che si leva. San Giovanni XXIII 

Mese di Maggio 2025

Fioretto: Chiederò allo Spirito Santo la grazia di saper accogliere come Maria tutti coloro che incontrerò in questo giorno, portandoli nel cuore mentre prego il Rosario. 

Giaculatoria: Maria, Vergine della Speranza, prega per noi.

 

 

 

   

 

 

Venerdì 16 Maggio 2025
 

Il Santo Padre Leone XIV riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Luis Antonio G. Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione (Sezione per la prima Evangelizzazione e le nuove Chiese Particolari);

- Padre Moral Antón Alejandro, Priore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino (Agostiniani);

- Ecc.mi Membri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede;

- Em.mo Card. Daniel Fernando Sturla Berhouet, S.D.B., Arcivescovo di Montevideo (Uruguay);

- Em.mo Card. Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede.

 


 

 

Venerdì 16 Maggio 2025


- Alle ore 10, a Tindari, il Vescovo Guglielmo presiede il Ritiro mensile del Presbiterio.

- Alle ore 18, a Torrenova, il Vescovo Guglielmo presiede l'Eucaristia nella Chiesa di San Pietro e amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.

Oggi, 15 Maggio, la Chiesa ricorda Sant'Isidoro, agricoltore PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 15 Maggio 2025 07:45

Isidoro nacque a Madrid intorno al 1070 e lasciò giovanissimo la casa paterna per essere impiegato come contadino. Grazie al suo impegno i campi, che fino allora rendevano poco, diedero molto frutto. Nonostante lavorasse duramente la terra, partecipava ogni giorno all'Eucaristia e dedicava molto spazio alla preghiera, tanto che alcuni colleghi invidiosi lo accusarono, peraltro ingiustamente, di togliere ore al lavoro. Quando Madrid fu conquistata dagli Almoravidi si rifugiò a Torrelaguna dove sposò la giovane Maria. Un matrimonio che fu sempre contraddistinto dalla grande attenzione verso i più poveri, con cui condividevano il poco che possedevano. Nessuno si allontanava da Isidoro senza aver ricevuto qualcosa. Morì il 15 maggio 1130. Venne canonizzato il 12 marzo 1622 da Papa Gregorio XV. Le sue spoglie sono conservate nella chiesa madrilena di Sant'Andrea.

 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        13, 13-25


Dalla discendenza di Davide Dio inviò come salvatore Gesù. 

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Salmo responsoriale

Rit. Canterò in eterno l’amore del Signore.           dal salmo 88  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              13, 16-20

Chi accoglie colui che manderò, accoglie me. 

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Meditiamo insieme

Gesù è il rivelatore del Padre, perché lui e il Padre sono una cosa sola. Dopo la lavanda dei piedi, che nel vangelo di Giovanni sostituisce l'ultima cena, Gesù cerca ancora, inutilmente, di preparare i suoi a ciò che sta per accadere e che essi neppure lontanamente immaginano. Gesù è "Io sono", e per dimostrarlo non propone più grandi segni, non chiama a testimone la Scrittura o la profezia del Battista, non più. Ora Gesù pone come segni della rivelazione della sua identità due fatti: il servizio umile che ha appena reso ai propri discepoli, lavando loro i piedi, e il tradimento di Giuda che sta per avvenire. Due segni sconcertanti, imbarazzanti, che quasi negano la grandezza di Dio e che, invece, se letti bene, ne svelano l'inaudita profondità. Il nostro Dio è il Dio che serve gli uomini, che si umilia, che si consegna, che dona la propria vita per amore a persone che non capiscono il valore di questo dono infinito. Quanto è distante questo volto di Dio da quello piccino che portiamo nel cuore! Paolo, avvinto dallo Spirito, inizia il suo viaggio missionario ad Antiochia, la sua prima comunità, dove, rileggendo la sua esperienza, giunge a confessare la fede nel Gesù crocefisso e risorto.

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Preghiamo insieme


Gesù ha affermato che l'accoglienza dei suoi inviati corrisponde all'accoglienza della sua stessa persona. Con fiducia preghiamo: Signore, accresci in noi l'efficacia del mistero pasquale.

Per i membri del popolo ebraico, perchè possano riconoscere nel Cristo il compimento di tutta la loro storia salvifica. Preghiamo:

Per tutti coloro che esercitano un'autorità o una missione, perchè siano disponibili al servizio dei più umili e bisognosi. Preghiamo:

Per coloro che si sono consacrati a Cristo con la professione dei consigli evangelici, perchè sappiano seguire il loro Maestro sulla via del servizio e della croce. Preghiamo:

Per coloro che sono tentati di tradire la loro vocazione e di disertare la loro missione, perchè siano perseveranti nelle loro prove. Preghiamo:

Per noi, chiamati a seguire l'esempio del nostro Maestro e Signore nel suo servizio di amore, perchè siamo capaci di accoglierci nella nostra vera identità e differenza. Preghiamo:


O Signore, che conosci coloro che hai scelto per mandarli in missione, fa' che accogliamo con umiltà e fiducia gli apostoli e i profeti di oggi che testimoniano con la loro vita la tua presenza fra noi. Per Cristo nostro Signore. Amen.
 
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo    (15, 5 - 16, 21)

Le sette coppe dell'ira di Dio

Seconda Lettura

Dai «Trattati su Giovanni» di sant'Agostino, vescovo
  
   (Tratt. 65, 1-3; CCL 36, 490-492)

Il comandamento nuovo


Giovedì della IV settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua. 

 

Impegno di vita

Oggi medito quanto e in che modo Gesù ci ha amati. Di fronte a ciò, io come amo gli altri? Cosa posso fare concretamente? 
 


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

 

Per i gruppi giovanili, perchè amino la Parola e contribuiscano a diffonderla nel mondo con il loro entusiasmo e la loro gioia.



MESSAGGIO DEL GIORNO

Dio infonde amore in un'anima, pur amandone un'infinità di altre, come se non avesse che quella sola, perché la forza della sua elezione non diminuisce per il numero dei raggi che diffonde, ma rimane sempre colma della sua immensità. San Francesco di Sales

 

Mese di Maggio 2025

Fioretto: Unito a Maria, mi prenderò un po' di tempo per invocare lo Spirito Santo, chiedendo in lui al Padre con insistenza, insieme a Gesù: «Consacrami nella verità del tuo amore»

Giaculatoria: Maria, concepita senza peccato originale, prega per noi.

  

 

 

Giovedì 15 Maggio 2025

 

Il Santo Padre Leone XIV riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Michael Czerny, S.J., Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale; con Suor Alessandra Smerilli, F.M.A., Segretario; Em.mo Card. Fabio Baggio, C.S., Sotto-Segretario; Mons. Anthony Onyemuche Ekpo, Sotto-Segretario;

- Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyč (Ucraina);

- Fratelli delle Scuole Cristiane;

- Em.mo Card. Raymundo Damasceno Assis, Arcivescovo emerito di Aparecida (Brasile).


Il Papa riceve questo pomeriggio in Udienza:


- Em.mo Card. Jaime Spengler, O.F.M., Arcivescovo Metropolita di Porto Alegre (Brasile), Presidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano (C.E.L.AM.); con S.E. Mons. Lizardo Estrada Herrera, O.S.A., Vescovo tit. di Ausuccura, Segretario Generale.


 

 

Giovedì 15 Maggio 2025


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Oggi, 14 Maggio, la Chiesa celebra la festa di San Mattia, Apostolo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 14 Maggio 2025 07:40

Di Mattia si parla nel primo capitolo degli Atti degli apostoli, quando viene chiamato a ricomporre il numero di dodici, sostituendo Giuda Iscariota. Viene scelto con un sorteggio, attraverso il quale la preferenze divina cade su di lui e non sull'altro candidato - tra quelli che erano stati discepoli di Cristo sin dal Battesimo sul Giordano -, Giuseppe, detto Barsabba. Dopo Pentecoste, Mattia inizia a predicare, ma non si hanno più notizie su di lui. La tradizione ha tramandato l'immagine di un uomo anziano con in mano un'alabarda, simbolo del suo martirio. Ma non c'è evidenza storica di morte violenta. Così come non è certo che sia morto a Gerusalemme e che le reliquie siano state poi portate da sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino, a Treviri, dove sono venerate.

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         1,15-17.20-26

La sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli. 

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore lo ha fatto sedere tra i principi del suo popolo.           dal salmo 112  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              15, 9-17

Non vi chiamo più servi, ma vi ho chiamato amici.  

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Meditiamo insieme

Mattia, l'apostolo di recupero. Ci racconta Luca che gli undici decisero di sostituire Giuda. Una scelta semplice, quasi romantica: restare in dodici, così come Gesù aveva scelto. E tirano a sorte e la sorte cade su Mattia. Mattia, apostolo di riserva, diventa, improvvisamente ed inaspettatamente, apostolo, uno dei dodici. Ormai è la Chiesa che sceglie, gli apostoli percepiscono il proprio ruolo come un ruolo nuovo, diverso, capace di prendere delle decisioni nel nome del Maestro e Signore. Anche noi, ciascuno di noi, è chiamato da Dio attraverso l'opera della comunità, della Chiesa. Certo magari non veniamo tirati a sorte, ma ciascuno riveste un ruolo, adempie ad una vocazione specifica. Se abbiamo l'impressione di avere vissuto una vita in panchina, di non avere mai avuto l'occasione di manifestare le nostre capacità, la nostra bravura, se gli eventi della vita ci hanno impedito di fiorire, di realizzarci, non temiamo, abbiamo un patrono, Mattia, l'apostolo in panchina. Sia lui a incoraggiarci nel cammino della vita e della fede. È il Signore che ci ha scelto e ci ha costituiti per portare frutto, per dare testimonianza all'amore del Padre.

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Preghiamo insieme

 

Il Signore che scruta e conosce il cuore dell'uomo ha affidato ad ognuno una vocazione particolare. Per portarla a compimento, preghiamo insieme dicendo:
Illuminaci con la tua verità, o Signore.

Per i laici che vivono la loro fede in modo attivo e responsabile, perchè affianchino i loro pastori con collaborazione umile e matura. Preghiamo:

Per tutti coloro che ricoprono incarichi pubblici, perchè assolvano al loro compito con imparzialità e spirito di servizio. Preghiamo:

Per coloro che sono chiamati a testimoniare Cristo crocifisso e risorto nella clausura e negli eremi, perchè il loro silenzio sia pieno di Dio e della sua pace. Preghiamo:

Per coloro che sono incapaci di comprendere l'amore e la paternità di Dio, perchè siano liberati dalla paura e scoprano la gioia di sentirsi figli e amici suoi. Preghiamo:

Per coloro che hanno abbandonato il sacerdozio o la vita religiosa, perchè con l'aiuto e la comprensione della comunità cristiana, non perdano la via che li porta a Dio. Preghiamo:
 
O Dio, che hai voluto aggregare san Mattia al collegio degli Apostoli, per sua intercessione concedi a noi, che abbiamo ricevuto in sorte la tua amicizia, di essere contati nel numero degli eletti.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dagli Atti degli Apostoli    (5, 12-32)

Gli Apostoli nella Chiesa primitiva

Seconda Lettura

Dalle «Omelie sugli Atti degli Apostoli» di san Giovanni Crisostomo, vescovo
  
(Om. 3, 1. 2. 3; PG 60, 33-36, 38)

Mostraci, Signore, chi hai designato


Ufficio della festa; Te Deum, antifone proprie al Benedictus e al Magnificat.


 Impegno di vita

Oggi sceglierò sempre ciò che mi libera da qualche schiavitù che solo il mio cuore conosce.

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

 

Per i giovani in discernimento: la paura del compito che il Signore vuole affidare loro non impedisca la loro risposta generosa, ma, come san Mattia, aprano il cuore all'azione dello Spirito Santo.
 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

Il mondo cambia se io cambio, il mondo si fa nuovo se io divento nuova creatura e mi impegno, anche se altri non lo fanno. Perché la notte comincia con la prima stella, il fiume comincia con la prima goccia d'acqua, l'amore comincia con il primo sguardo. Ermes Ronchi 


 

Mese di Maggio 2025

Fioretto: Amiamoci gli uni gli altri. Queste parole sono una provocazione per me, nel giorno in cui celebriamo la festa dell'apostolo Mattia: quanto più si fanno radicali ed esigenti le richieste del Vangelo, tanto più la mia vita, come quella di Maria, deve essere ben radicata nella risurrezione di Cristo. 

Giaculatoria: Maria, Regina degli Apostoli, prega per noi.

 

  

 

 

 


 

Mercoledì 14 Maggio 2025

  

Il Santo Padre Leone XIV riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Seán Patrick O’Malley, O.F.M. Cap., Arcivescovo emerito di Boston (Stati Uniti d’America);

- Em.mo Card. Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali;

- S.E. Mons. Salvatore Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione (Sezione per le questioni fondamentali dell’Evangelizzazione nel mondo);

- Mons. Fernando Ocáriz Braña, Moderatore dell’Opus Dei;

- Partecipanti al Giubileo delle Chiese Orientali.

 


 

 

Mercoledì 14 Maggio 2025


Oggi, 13 Maggio, la Chiesa celebra la memoria della Madonna di Fatima PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 13 Maggio 2025 07:15

 

Celebriamo oggi la memoria liturgica di Nostra Signora del Rosario di Fatima. Sono trascorsi 108 anni da quel 13 maggio del 1917, giorno in cui la “bianca signora” scendendo dal cielo nella Cova di Iria consegnava il suo messaggio all’umanità servendosi di tre bambini: i pastorelli Lucia, Francesco e Jacinta. Il materno e accorato appello della Santa Madre di Dio in terra portoghese è molto chiaro: pregare il Rosario, fare penitenza e vivere senza offendere Dio nostro Signore, "che è già molto offeso". Un messaggio sempre attuale, perché al di là dei segreti e del mistero che racchiude ancora, è radicato totalmente nel Vangelo: conversione, preghiera, penitenza. Che non passi questa memoria senza prendere nelle nostre mani il Santo Rosario, affinché onorando la Madre di Dio nella nostra vita e nelle nostre opere, affrettiamo il trionfo del suo Cuore Immacolato nel mondo intero.

Salve, Madre del Signore, Vergine Maria, Regina del Rosario di Fatima! Benedetta fra tutte le donne, sei l’immagine della Chiesa rivestita di luce pasquale, sei l’onore del nostro popolo, sei il trionfo sul male. Profezia dell’Amore misericordioso del Padre, Maestra dell’Annuncio della Buona Novella del Figlio, Segno del Fuoco ardente dello Spirito Santo, insegnaci, in questa valle di gioie e di dolori, le verità eterne che il Padre rivela ai piccoli. Mostraci la forza del tuo manto protettore. Nel tuo Cuore Immacolato, sii il rifugio dei peccatori e la via che conduce a Dio. Unito/a ai miei fratelli, nella Fede, nella Speranza e nell’Amore, a Te mi affido. Unito/a ai miei fratelli, attraverso di Te, a Dio mi consacro, o Vergine del Rosario di Fatima. E alla fine, avvolto/a dalla Luce che dalle tue mani giunge a noi, darò gloria al Signore per i secoli dei secoli. Amen.

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        11, 19-26


Cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore. 

 

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Salmo responsoriale

Rit. Genti tutte, lodate il Signore.           dal salmo 86 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              10, 22-30

Io e il Padre siamo una cosa sola. 

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Meditiamo insieme

«No, nessuno mi rapirà dalla Sua mano». È una preghiera, un'invocazione che consiglio a chi viene a scaricare la sua angoscia e la sua fatica nelle mie povere mani di prete. Ci sono situazioni, molte, troppe, in cui non si sa più che fare: un matrimonio sbagliato, un figlio con cui non si dialoga, un cancro incurabile, una morte improvvisa. Troppe volte ci scontriamo, nella nostra vita, con la miseria delle situazioni impossibili, insostenibili e, smarriti, rischiamo di scivolare nel profondo baratro dello scoraggiamento e della disperazione. In quei momenti, come una notte del cuore, smarriamo la fiducia in Dio. Allora, proprio in quei momenti, abbiamo bisogni di sederci, con calma, e di riprendere in mano questa pagina piena di tenerezza. Gesù è morto per affermare il volto di Dio e ci svela che il Padre è più grande. È più grande dei nostri sbagli, più grande dei nostri limiti, più grande di ogni malattia, più grande della nostra solitudine, più grande, più grande. Come un Pastore, buono, straordinariamente buono, ci dice, ci garantisce, ci assicura che siamo nella sua mano e non andremo mai perduti, mai rapiti, mai lontano. Restiamo saldamente abbracciati a colui che, solo, ci protegge da ogni pericolo e, nel momento della tribolazione e della disperazione, sentiremo che niente e nessuno potrà mai separarci dalla sua mano...

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Preghiamo insieme


Rivolgiamo la nostra preghiera a Cristo, che nel cuore immacolato di Maria ci ha dato una sorgente di luce e di speranza nel nostro quotidiano cammino, dicendo insieme:

Ascoltaci, o Signore.

Perchè la Vergine ci dia il gusto della Parola di Dio, perchè attraverso la lettura e la meditazione dei testi sacri incontriamo Cristo e il suo amore. Preghiamo:

Perchè la Vergine preservi l'umanità dalla paura e dalla violenza e conceda la pace al cuore di ogni uomo. Preghiamo:

Perchè la Madonna ci aiuti ad essere uomini e donne disponibili verso le necessità dei fedeli, capaci di autentico affetto e attenzione verso gli altri. Preghiamo:

Per le coppie in difficoltà: con l'aiuto della Vergine ritrovino la concordia e il dialogo e sappiano nutrirli con la preghiera e i sacramenti. Preghiamo:

Perchè, sull'esempio di Maria, anche noi portiamo Gesù nel nostro cuore, per annunciarlo con la vita a tutti coloro che incontriamo. Preghiamo:


O Dio, tu hai voluto che Maria, Madre del tuo Figlio, fosse anche nostra Madre; fa' che perseverando nella penitenza  e nella preghiera per la salvezza del mondo, ci adoperiamo con tutte le forze per la crescita del regno di Cristo. Amen.
 
 
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo    (14, 1-13)

Il canto nuovo per l'Agnello vittorioso

 

Seconda Lettura  

Dai «Discorsi» di sant'Efrem Siro, diacono    (Sermo 3 de diversis: Opera omnia, III syr. et lat., Romae 1743, 607)

Maria sola comprende in sé Colui che tutto il mondo non può contenere


Martedì della IV settimana, ufficio della memoria dal Comune della B.V. Maria e dal Supplemento della Liturgia delle Ore (pag. 33)

 

Impegno di vita

Oggi chiederò al Signore di parlare anche con me così come ha parlato a Tommaso e di illuminare la mia mente perché le sue risposte siano accolte, comprese e diventino scelte di vita.
 


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

 

Per coloro che sono alla ricerca del volto del Padre, perchè Cristo sia la via che li conduce alla verità e alla pienezza della vita divina.

 


MESSAGGIO DEL GIORNO

Al di sopra di tutte le opinioni e i partiti che gitano e travagliano la società e l'umanità intera, è il vangelo che si leva. San Giovanni XXIII 

Mese di Maggio 2025

Fioretto: La preghiera al mattino e alla sera, prima e dopo i pasti, una visita a Gesù e a Maria saranno l'impegno di ogni giorno.

Giaculatoria: Nostra Signora di Fatima, prega per noi.

 

 

 

 

 


 

Martedì 13 Maggio 2025

  

- Ricorre oggi il 44° anniversario dell'attentato al Papa San Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro.

- Il Santo Padre Leone XIV si reca all'Istituto Patristico «Augustinianum», celebra alle ore 12 l'Eucaristia e rimane a pranzo con la comunità dei Padri Agostiniani.

 


 

 

Martedì 13 Maggio 2025


Ricorre oggi il 47° anniversario dell'Ordinazione Episcopale di Mons. Carmelo Ferraro, Arcivescovo emerito di Agrigento, che fu Vescovo di Patti dal 1978 al 1988.

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