NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 21 Aprile, la Chiesa celebra il Lunedì di Pasqua PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 21 Aprile 2025 07:05

 

In questo primo giorno della settimana che segue la grande festa, è la vita quotidiana della fede che comincia. Una fede che non si accorda spontaneamente alla vita passata. Perché, se quello che noi cantiamo e diciamo a Pasqua è vero, è solamente quando il Cristo risuscitato fa sapere ai suoi che egli resta con loro e per loro fino all’ultimo giorno che tutti gli uomini riscoprono il significato della vita. I fatti di Pasqua che gli evangelisti hanno vissuto e riassunto nella loro narrazione sono una testimonianza. Testimonianza contestata nella loro epoca, come oggi.Gesù risorto è divenuto segno di contraddizione. Come le donne diventiamo anche noi testimoni e apostoli della nostra fede, senza cedere mai ai compromessi della comoda neutralità e alla corruzione del silenzio menzognero. 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         2, 14. 22-23

Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni.

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Salmo responsoriale

RitProteggimi, o Dio: in te mi rifugio.           dal salmo 15 

Sequenza       

Alla Vittima pasquale...

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              28, 8-15

Andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno.
 

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Meditiamo insieme


La pietra sepolcrale è rotolata via. La tomba è vuota. Questo il dato inconfutabile dinanzi al quale si trovano le donne e le guardie. In comune il timore di un contatto con il trascendente a cui non si sa ancora dare un nome. Poi l'annuncio angelico viene a riscaldare i cuori di chi cerca il Signore. Ma senz'altra convalida che quella della Parola. E le donne si affidano a questa Parola e obbediscono. Non frappongono indugi: corrono. Vanno verso gli altri con il loro gioioso segreto. E in questo "andare verso", trovano il Risorto. Le guardie, a loro volta, corrono, ma non quali messaggeri di gioia. La loro è una fuga da ciò che non vogliono ammettere. Il cuore è chiuso alla Parola che, quindi, per loro non risuona. E il loro andare è un progressivo e inesorabile allontanarsi dalla luce. Molte volte si chiedono a Dio prove per credere. Si vuole "vedere" prima di affidarsi. Si vive chiusi nelle proprie pseudocertezze, ignorando l'angoscia di chi cerca la luce. E sono tanti! Il Risorto continua a battere le nostre strade. Possiamo incontrarlo anche oggi, ma solo nel movimento dell'"andare verso". Sì, è in Galilea che continua a fissare i suoi appuntamenti. Nella terra del quotidiano più usuale, in quella terra da cui "non può venire nulla di buono". Ebbene, è proprio lì che lo si può incontrare, se il cuore è disponibile all'ascolto e tutto il nostro essere è proteso verso gli altri.

 

 

 

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Preghiamo insieme

 

 

 

Il Signore si è manifestato alle donne venute al sepolcro e inviate a portare agli apostoli il messaggio pasquale. Anche noi possiamo incontrare il Risorto nella preghiera che gli rivolgiamo con grande gioia, dicendo: Rendici capaci di riconoscerti, Signore.

Perchè la Chiesa, che custodisce la fede pasquale trasmessa dagli apostoli, sia sempre fedele ad annunciare con coraggio il messaggio pasquale a tutti i popoli. Preghiamo.

Perchè il popolo, che fu un giorno eletto come destinatario delle profezie della rivelazione divina, sappia riconoscere nel Cristo l'uomo accreditato da Dio per mezzo di miracoli, prodigi e segni. Preghiamo.

Perchè i cristiani, che in questi giorni non hanno potuto incontrare Cristo nei sacramenti pasquali a causa della pandemia del coronavirus, sappiano scoprire la sua presenza viva nella lettura e meditazione delle Sacre Scritture. Preghiamo.

Perchè tutti gli uomini, che ricercano la verità e vivono con rettitudine morale, non si lascino mai deviare dalla menzogna dei falsi testimoni di oggi. Preghiamo.

Perchè noi credenti, che abbiamo accolto con gioia la buona novella della risurrezione del Signore, sappiamo vincere ogni menzogna e compromesso che ci inducono a negare nella pratica la nostra fede. Preghiamo.

Signore risorto, anche a noi ti sei rivelato nelle Sacre Scritture e nei segni operati nella Chiesa dei tuoi santi e credenti: rendici capaci di essere tuoi testimoni di fronte ad ogni tentazione che ci allontana da te. Tu sei Dio e vivi e regni per i secoli dei secoli. Amen.
  

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 

 Prima Lettura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo     (1, 1-21) 

Saluto iniziale e rendimento di grazie

 

Seconda Lettura 
 
Dall'«Omelia sulla Pasqua» di Melitone di Sardi, vescovo        
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Capp. 2-7; 100-103; SC 123, 60-64. 120-122

L'agnello immolato ci trasse dalla morte alla vita
 

 

Ufficio con le particolarità di Pasqua e le parti proprie. Alle Lodi si premette l'invitatorio. A Lodi, Vespri e Compieta invece del Responsorio breve si dice l'antifona Questo è il giorno. Per tutto il tempo di Pasqua, alla fine di Compieta si dice l'antifona mariana Regina Cæli.

 

Impegno di vita

Nella mia pausa contemplativa, lascerò che la vita del Risorto fluisca in me, coinvolgendomi nella sua gioiosa adesione all'amabile volontà del Padre.
   

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Perchè con il cuore e lo sguardo purificati, diamo a Cristo, che ci viene incontro, la nostra risposta di fede e ci prostriamo in adorazione come le donne del Vangelo.

MESSAGGIO DEL GIORNO

E' morto per risorgere, perché la gloria di Dio attraverso la sua venuta nel mondo non è la croce, ma la resurrezione. È morto per risorgere ed è risorto per rimanere. don Luigi Giussani

 

 


 

Lunedì 21 Aprile 2025


 

Oggi, 20 Aprile, si celebra la Risurrezione del Signore PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 20 Aprile 2025 07:21

Se il Natale è la festività che raccoglie la famiglia, riunisce i parenti lontani, che più fa sentire il calore di una casa, degli affetti familiari, condividendoli con chi è solo, nello struggente ricordo del Dio Bambino; la Pasqua invece è la festa della gioia, dell’esplosione della natura che rifiorisce in Primavera, ma soprattutto del sollievo, del gaudio che si prova, come dopo il passare di un dolore e di una mestizia che creava angoscia, perché per noi cristiani questa è la Pasqua, la dimostrazione reale che la Resurrezione di Gesù non era una vana promessa, di un uomo creduto un esaltato dai contemporanei o un Maestro (Rabbi) da un certo numero di persone, fra i quali i disorientati discepoli. La Pasqua è una forza, una energia d’amore immessa nel Creato, che viene posta come lievito nella vita degli uomini ed è una energia incredibile, perché alimenta e sorregge la nostra speranza di risorgere anche noi, perché le membra devono seguire la sorte del capo; ci dà la certezza della Redenzione, perché Cristo morendo ci ha liberati dai peccati, ma risorgendo ci ha restituito quei preziosi beni che avevamo perduto con la colpa.   

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         10, 34.37-43

Noi abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.

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Salmo responsoriale

Rit. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.           dal salmo 117 

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi         3, 1-4

Cercate le cose di lassù, dove è Cristo. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              20, 1-9

Egli doveva risuscitare dai morti.

Vangelo per la Messa vespertina

Dal Vangelo secondo Luca  
      
24, 13-35

Resta con noi perchè si fa sera.

 

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Meditiamo insieme


«Perché cercate tra i morti colui che è vivo?». L'angelo resta stupefatto della lentezza delle donne. Certo, lui, l'angelo, ormai contempla da vicino il mistero della vita. Ma noi, noi increduli, noi sconfitti, noi incostanti, come facciamo a credere? La notizia è qui, l'inizio di tutto è qui: la fede, la speranza, l'entusiasmo, la storia, la vita. Se ci si fosse fermati alla croce, al venerdì, noi, come gli apostoli sgomenti, avremmo potuto fare mille considerazioni: sul fallimento, sulla speranza delusa, su come gli idealisti vengano sistematicamente eliminati da un potere becero, su, su, su... Dicono i discepoli di Emmaus, rientrando a casa da Gerusalemme: «Noi speravamo che fosse lui». Noi speravamo: terribile affermazione, fine del sogno, fine delle belle parole, fine dell'euforia dei bei giorni. Se la nostra fede si fermasse a quella croce ci sarebbe ben poco da dire su Gesù di Nazareth. Nulla da dire su Gesù il Cristo. Se la storia si fosse conclusa in quel drammatico pomeriggio al Golgota Gesù, come Gandhi o altri grandi personaggi, sarebbe rimasto un punto di riferimento morale, certo, ma nulla più. E invece nessuno, proprio nessuno aveva messo in conto lo stile di Dio, il suo piano strategico, la sua mossa finale, lo scacco matto alla solitudine e alla morte. Quella pietra non è riuscita a fermare Dio, quel sepolcro è rimasto ed è straordinariamente e inequivocabilmente vuoto. La morte non è riuscita a tenere tra le proprie braccia Dio: Gesù è risorto!  Buona Pasqua, nella consapevolezza che questa Pasqua 2022 è l'anticipo di quella Pasqua senza tramonto alla quale aspiriamo noi cristiani che credono nella risurrezione del suo unico Capo.

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Preghiamo insieme


La Parola di Dio, fratelli e sorelle, ci ha detto che l’esistenza non è disillusione, ma speranza, e che il male e la morte sono vinte dalla risurrezione di Cristo. Chiediamo al Padre di donarci la grazia di aderire al Signore risorto con tutta la nostra vita. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

 

Fortifica la Chiesa, Signore, perché possa accogliere tutti gli uomini che cercano il bene con cuore sincero, mostrando loro il gigantesco segreto del cristiano: il tuo figlio risorto. Preghiamo. 

Dona ai governanti, o Padre, la consapevolezza che soltanto la via della dedizione al bene e la disponibilità al servizio possono rendere il mondo migliore. Preghiamo.
 

Rafforza la nostra fede, Signore, perché di fronte alla risurrezione di Gesù non sia inquinata dal dubbio, ma alimentata dal tuo amore che salva il mondo. Preghiamo.
 

Infondi, o Padre, la speranza nel cuore di ogni uomo, perché ciascuno veda nella risurrezione di Cristo il modello e la primizia della vita gloriosa che ci attende. Preghiamo.   

Coloro che soffrono, Signore, hanno bisogno di un supplemento d'amore, di un’infusione di serenità, perché possano vivere la loro condizione nell’attesa paziente della felicità eterna che li attende. Preghiamo.

Cristo nostra speranza è risorto: in lui trova compimento ogni nostra speranza di vita realizzata. Ecco perché, o Padre, ti rivolgiamo le nostre suppliche, che noi sperimentiamo come necessità, nel nome di Cristo, nostro Signore.
   

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei                       (1, 1 - 2, 4)

Il Figlio erede dell'universo, esaltato al di sopra degli angeli

Seconda Lettura

Dalle «Lettere pasquali» di sant'Atanasio, vescovo (Lett. 14, 1-2; PG 26, 1419-1420)

Celebriamo la vicina festa del Signore con autenticità di fede

Ufficio della Domenica di Pasqua con parti proprie. Con i Secondi Vespri termina il Triduo Pasquale.

 

Impegno di vita

Desidero vivere oggi annunciando con gioia: "Cristo è veramente risorto".
   

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Perchè lo sconvolgente messaggio della risurrezione riveli a tutti il recupero di tutto l'uomo, rinnovato da Dio attraverso la vicenda terrena di Cristo.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Dopo la croce c'è la resurrezione, e con la resurrezione tutto cambia: diventa possibile una diversa "lettura" e le contraddizioni dell'esistenza mutano significato. La fatica di vivere non appare più come un affannarsi inconcludente. La resurrezione di Gesù mostra infatti che il muro della vanità si è infranto. Bruno Maggioni

 

 

  

 

 

Domenica 20 Aprile 2025

- Alle ore 10.30 il Cardinale Angelo Comastri, Arciprete emerito della Basilica Vaticana e Vicario Generale emerito per la Città del Vaticano, a nome del Santo Padre Francesco, celebra la Santa Messa di Pasqua in Piazza San Pietro.


 

Domenica 20 Aprile 2025

Ricorre oggi l'VIII Anniversario dell'Ordinazione Episcopale del Vescovo Guglielmo Giombanco.

- Alle ore 10.30, il Vescovo Guglielmo, nella Chiesa Concattedrale, presiede la Santa Messa Pontificale nel giorno della Risurrezione del Signore. 

Oggi, 19 Aprile, la Chiesa celebra il Sabato Santo in attesa della Risurrezione PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 19 Aprile 2025 07:45

Nella Settimana Santa della Liturgia cristiana, che va dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Pasqua, vi sono tre giorni che primeggiano per la loro solennità ed unicità, ed è il “Triduo Pasquale”, nel quale si commemora la crocifissione, sepoltura e Resurrezione di Gesù Cristo ed incomincia con la Messa vespertina del Giovedì Santo, prosegue con i riti del Venerdì Santo; al suo centro c’è la Veglia pasquale e si chiude ai Vespri della Domenica di Pasqua.
Se nel Giovedì Santo predomina la solennità dell’istituzione dell’Eucaristia, dell’istituzione del Sacerdozio e della Chiesa di Cristo; se nel Venerdì Santo predomina la mestizia, il dolore e la penitenza, nel ricordare la Passione e morte di Gesù, con la sua sepoltura; nel Sabato Santo invece predomina il silenzio, il raccoglimento, la meditazione, per Gesù che giace nel sepolcro; poi verrà la gioia della Domenica di Pasqua con la sua Resurrezione, ma nel sabato incombe il silenzio del riposo della morte.

È sempre stato un giorno curioso il sabato santo. Un giorno di passaggio, un giorno vuoto, un giorno già gravido di ciò che celebreremo questa notte durante la madre di tutte le veglie, la Veglia pasquale. È sempre stato un giorno velato di tristezza, richiamando alla mente, nella fantasia, le emozioni dei discepoli che si trovano spaesati e orfani dopo essere fuggiti dalla croce. Sentimenti di paura, di frustrazione, di sgomento ingombrano i loro cuori. E una traccia di queste emozioni giunge fino a noi oggi. Ma questo è il giorno dell'attesa perché noi già sappiamo cos'è accaduto dopo. Durante questa notte milioni di cristiani, sparsi ovunque sul globo terrestre, da 2000 anni, nella gioia e nella sofferenza, si passano da bocca a orecchio la stessa notizia: la tomba è stata trovata vuota. Una tomba così preziosa che è stata custodita nella memoria delle prime comunità di Gerusalemme. E ancora oggi, nonostante le lotte, le battaglie, le sciocchezze operate dagli uomini, anche dai cristiani, quel che resta di quella tomba è lì, vuoto, a testimoniare che Gesù è veramente risorto. Beata notte che ha assistito al trionfo di Dio! Beati noi che in questo crediamo!

 

 LITURGIA DELLA PAROLA DELLA VEGLIA PASQUALE

 

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Prima lettura

Dal libro della Genesi         1, 1 - 2, 2
 

Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.

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Salmo responsoriale

Rit. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.           dal salmo 30

 

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Seconda lettura

Dal libro della Genesi         1, 1 - 2, 2
 

Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.

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Salmo responsoriale

Rit. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.           dal salmo 103

 

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Seconda lettura

Dal libro della Genesi         22, 1-18
 

Il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede.

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Salmo responsoriale

Rit. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.           dal salmo 15

 

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Terza lettura

Dal libro dell'Esodo         14, 15 - 15, 1
 

Gli Israeliti camminarono sull’asciutto in mezzo al mare.

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Salmo responsoriale

Rit. Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria!           dal salmo Es 15,1-7a.17-18

 

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Quarta lettura

Dal libro del profeta Isaia         54, 5-14
 

Con affetto perenne il Signore, tuo redentore, ha avuto pietà di te.

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Salmo responsoriale

Rit. Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.           dal salmo 29

 

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Quinta lettura

Dal libro del profeta Isaia         55, 1-11
 

Venite a me e vivrete; stabilirò per voi un’alleanza eterna.

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Salmo responsoriale

Rit. Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.           dal salmo Is 12, 2-6

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Sesta lettura

Dal libro del profeta Baruc         3,9-15.32 - 4,4
 

Cammina allo splendore della luce del Signore.

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Salmo responsoriale

Rit. Signore, tu hai parole di vita eterna.           dal salmo 18

 

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Settima lettura

Dal libro del profeta Ezechiele         36,16-17a.18-28
 

Vi aspergerò con acqua pura e vi darò un cuore nuovo.

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Salmo responsoriale

Rit. Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio.       dal salmo 41 

 

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Epistola

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani         6, 3-11
 

Cristo risorto dai morti non muore più.

 

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Salmo responsoriale

Rit. Alleluia, alleluia, alleluia.       dal salmo 117

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              28,1-10

È risorto e vi precede in Galilea.

 

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Meditiamo insieme



Con la nostra meditazione, andiamo col pensiero, alla disperazione e disorientamento degli Apostoli e degli amici di Gesù, che dopo averlo seguito nei suoi itinerari in Galilea, assistito ai suoi prodigi, ascoltato i suoi insegnamenti, così pieni di speranza e innovativi per quell’epoca, l’avevano visto poi morire così tragicamente, senza che qualcosa o qualcuno, tanto meno Lui stesso, abbia bloccato questo ingiusto e assurdo evento.
Tutto prenderà poi un’altra luce, il peso che opprime il loro animo si trasformerà in gioia e sollievo, alla notizia della Sua Resurrezione, ma il Sabato, cioè il giorno dopo la morte, che per gli Ebrei era il giorno sacro e del più assoluto riposo, resterà cupo e pieno di sgomento per loro, che ignoravano ciò che sarebbe avvenuto dopo.
Ma nella liturgia, non sempre è stato così, a partire dal IV secolo in alcuni luoghi, in questo giorno i candidati al Battesimo (Catecumeni), facevano la loro pubblica professione di fede, prima di venire ammessi nella Chiesa, rito che avveniva poi nella Veglia di Pasqua.
Tutto è silenzio nell’attesa dell’evento della Resurrezione. Quanto tempo restò sepolto nel sepolcro Gesù? Furono tre giorni non interi, dalla sera del Venerdì fino all’alba del giorno dopo la festa del Sabato ebraico, che oggi è la Domenica di Pasqua, ma che per gli Ebrei era il primo giorno della settimana
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Preghiamo insieme

 

 

Preghiera nel giorno del silenzio

 

O Gesù, mi fermo pensoso ai piedi della Croce:
anch’io l’ho costruita con i miei peccati!
La tua bontà, che non si difende
e si lascia crocifiggere, è un mistero
che mi supera e mi commuove profondamente.
Signore, tu sei venuto nel mondo per me,
per cercarmi,
per portarmi l’abbraccio del Padre.
Tu sei il volto della bontà
e della misericordia:
per questo vuoi salvarmi!
Dentro di me ci sono le tenebre:
vieni con la tua limpida luce.
Dentro di me c’è tanto egoismo:
vieni con la tua sconfinata carità.
Dentro di me c’è rancore e malignità:
vieni con la tua mitezza e la tua umiltà.
Signore, il peccatore da salvare sono io:
il figlio prodigo che deve tornare,
sono io!
Signore, concedimi il dono delle lacrime
per ritrovare la libertà e la vita,
la pace con te e la gioia in te. Amen.

 

Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà.
Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell'inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un'unica e indivisa natura.

Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta.

Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all'albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire. Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno dell'inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te.
 

Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli!

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei   (4, 1-16)

Affrettiamoci ad entrare nel riposo del Signore

Seconda Lettura

Da un'antica «Omelia sul Sabato santo»
                    (Pg 43, 439. 451. 462-463)

La discesa agli inferi del Signore

Ufficio proprio a Lodi e Vespri;  La Compieta è omessa da coloro che partecipano alla Veglia pasquale.   

 

Impegno di vita 

Oggi troverò il tempo di stare davanti al Crocifisso e adorare il Mistero della Chiesa da Lui nata e della quale faccio parte. Poi mi preparerò, con una buona confessione, alla celebrazione della Pasqua.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

Per la santa Chiesa, perché in ogni suo gesto, parola, opera annunzi l'immenso amore del Padre, che ha il segno più eloquente nella croce del suo Figlio.



 MESSAGGIO DEL GIORNO

La morte non ha sconfitto Dio, non ha avuto l'ultima parola su di lui! Celebratelo con canti di gioia, con inni di grazie, meditate i suoi prodigi in questa notte, perché la morte non avrà mai l'ultima parola, nemmeno su di noi! Noi, figli del risorto, siamo qui a cantare la gioia che ci ha raggiunto, la notizia che da duemila anni stupisce e smuove: non cerchiamo fra i morti il crocefisso, non è qui, è risorto!  Paolo Curtaz

 


 

Sabato 19 Aprile 2025


-  Alle ore 19,30 il Crdinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio, a nome del Santo Padre Francesco, presiede nella Basilica Vaticana la Celebrazione della Veglia Pasquale.

 



 

Sabato 19 Aprile 2025



- Alle ore 22, nella Chiesa Concattedrale, il Vescovo Guglielmo presiede la celebrazione della Veglia Pasquale nella Notte Santa.   

Oggi, 18 Aprile, la Chiesa celebra il Venerdì Santo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 18 Aprile 2025 07:33

In questo giorno la Chiesa con la meditazione della Passione del suo Signore e Sposo e con l'adorazione della Croce commemora la sua origine dal fianco di Cristo, che riposa sulla croce e intercede per la salvezza del mondo.
Oggi, per antichissima tradizione, non viene celebrata l'Eucaristia, ma si fa penitenza con l'astinenza, il digiuno e le opere di carità.
Dinanzi alla croce e al racconto della passione restiamo in silenzio e contempliamo il volto di Dio morto per amore. Nel suo volto, c'è anche il nostro dolore e il volto di tanti fratelli, di interi popoli
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Gesù può, a volte, farci conoscere le sofferenze della sua agonia per farci capire che dobbiamo accettarle, non fuggirle. Egli ci chiede di avere il coraggio di rimanere con lui: finché non avremo questo coraggio, non potremo trovare la pace del suo amore.
Nel cuore di Gesù c’è un’unione perfetta fra amore e sofferenza: l’hanno capito i santi che hanno provato gioia nella sofferenza che li avvicinava a Gesù.
Chiediamo umilmente a Gesù di concederci di essere pronti, quando egli lo vorrà, a condividere le sue sofferenze. Non cerchiamo di immaginarle prima, ma, se non ci sentiamo pronti a viverle ora, preghiamo per coloro ai quali Gesù chiede di viverle, coloro che continuano la missione di Maria: sono più deboli e hanno soprattutto bisogno di essere sostenuti.
La Celebrazione del pomeriggio si svolge in tre momenti: Liturgia della Parola, Adorazione della Croce, Comunione eucaristica.
In questo giorno la santa comunione ai fedeli viene distribuita soltanto durante la celebrazione della Passione del Signore; ai malati, che non possono prendere parte a questa celebrazione, si può portare la comunione in qualunque ora del giorno.

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         52, 13 - 53, 12
 

Egli è stato trafitto per le nostre colpe. (Quarto canto del Servo del Signore). 

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Salmo responsoriale

Rit. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.           dal salmo 30

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Seconda lettura

Dalla lettera agli Ebrei         4, 14-16
 

Cristo imparò l’obbedienza e divenne causa di salvezza per tutti coloro che gli obbediscono.  

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Vangelo

Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni              18, 1- 19, 42

La passione del Signore.  

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Meditiamo insieme

Una croce è piantata sul Calvario del mondo. Una croce! Prima o poi, coscientemente o inconsapevolmente, tutti ce la troviamo a sbarrarci la strada, e bisogna prendere posizione. Ci situeremo con i soldati che, indifferenti si spartiscono le sue vesti, tirandole a sorte, magari impugnando armi per appropriarsi di quell'angolo di terra...; o con la folla che corre distratta, presa dai suoi mille affannosi pensieri; o tra i curiosi che aspettano: forse ci sarà ancora qualche cosa di spettacolare, di sensazionale di cui essere spettatori! Non mancano, poi, neppure oggi, quanti irridono quella suprema "pazzia". E accanto alla croce, quasi a far corpo con essa, una donna e "il discepolo che Gesù ama". A fissarlo bene ci si rende conto che in fondo quel discepolo sono io, tu, ogni uomo per cui lui perpetua il suo sacrificio. Non possiamo continuare distratti la nostra strada. Quella croce ci interpella. È a noi, oggi, che viene affidata un'eredità. "Tutto è compiuto!". Il mistero d'amore da cui l'universo è scaturito ha raggiunto la sua piena manifestazione, il suo "compimento" ed è affidato a noi. Qui, su questo crinale del mondo, Dio china il capo per avvolgere con il suo sguardo di misericordia ogni uomo, su qualunque versante si trovi. Sì, possiamo anche ignorarlo, magari bestemmiarlo, ma lui continuerà a inseguirci con il suo amore... Conosce la nostra debolezza, per questo ci affida a sua Madre e ci chiede di "prenderla in casa". E poi il dono supremo dello Spirito che d'ora in poi guiderà i nostri passi perché possiamo testimoniare che "noi l'abbiamo incontrato", l'abbiamo visto pendere da quel patibolo, abbiamo lasciato che quel sangue e quell'acqua sgorgati dal costato aperto ci irrorassero e siamo diventati creature nuove, "testimoni dell'amore".  

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Preghiamo insieme


I. Per la santa Chiesa

Preghiamo, fratelli carissimi, per la santa Chiesa di Dio: il Signore le conceda unità e pace, la protegga su tutta la terra, e doni a noi, in una vita serena e tranquilla, di render gloria a Dio Padre onnipotente.

II. Per il Papa

Preghiamo il Signore per il nostro Santo Padre il papa Francesco: il Signore Dio nostro, che lo ha scelto nell’ordine episcopale, gli conceda vita e salute e lo conservi alla sua santa Chiesa, come guida e pastore del popolo santo di Dio.

III. Per tutti gli ordini sacri e per tutti i fedeli

Preghiamo per il nostro Vescovo Guglielmo, per tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi, per tutti coloro che svolgono un ministero nella Chiesa e per tutto il popolo di Dio.

IV. Per i catecumeni

Preghiamo per i catecumeni: il Signore Dio nostro illumini i loro cuori e apra loro la porta della sua misericordia, perché mediante l’acqua del battesimo
ricevano il perdono di tutti i peccati e siano incorporati in Cristo Gesù, nostro Signore.

V. Per l’unità dei cristiani

Preghiamo per tutti i fratelli che credono in Cristo: il Signore Dio nostro conceda loro di vivere la verità che professano e li raduni e li custodisca nell’unica sua Chiesa.

VI. Per gli Ebrei

Preghiamo per gli Ebrei: il Signore Dio nostro, che li scelse primi fra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola, li aiuti a progredire sempre nell’amore del suo nome e nella fedeltà alla sua alleanza.

VII. Per i non cristiani

Preghiamo per coloro che non credono in Cristo, perché, illuminati dallo Spirito Santo, possano entrare anch’essi nella via della salvezza.

VIII. Per coloro che non credono in Dio

Preghiamo per coloro che non credono in Dio, perché, vivendo con bontà e rettitudine di cuore, giungano alla conoscenza del Dio vero.

IX. Per i governanti

Preghiamo per coloro che sono chiamati a governare la comunità civile, perché il Signore Dio nostro illumini la loro mente e il loro cuore a cercare il bene comune nella vera libertà e nella vera pace.

X. Per quanti soffrono a causa della guerra


Preghiamo per i popoli dilaniati dalle atrocità delle guerre. Le loro lacrime e il sangue delle vittime non siano sparsi invano, ma affrettino un’era di pace che scaturisce dalle piaghe gloriose di Cristo Gesù. 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei   (9, 11-28)

Cristo, sommo sacerdote dei beni futuri, entrò una volta per sempre nel santuario, con il proprio sangue

Seconda Lettura

Dalle «Catechesi» di san Giovanni Crisostomo, vescovo
(Catech. 3, 13-19; SC 50, 174-177)

La forza del sangue di Cristo

Ufficio proprio. A Lodi, Vespri e Compieta invece del responsorio breve si dice l'antifona Cristo per noi. I Vespri sono omessi da coloro che partecipano alla Celebrazione della Passione del Signore. Compieta II della domenica con l'Orazione Visita.   

Impegno di vita

Oggi troverò il tempo di stare davanti al Crocifisso e adorare il Mistero della Chiesa da Lui nata e della quale faccio parte.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per la santa Chiesa, perché in ogni suo gesto, parola, opera annunzi l'immenso amore del Padre, che ha il segno più eloquente nella Croce del suo Figlio.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

 

L'Amore che ha scelto la via della debolezza compassionevole, è lo stesso Amore che ha creato l'uomo non per la morte ma per la beatitudine eterna: le decisioni divine sono irreformabili. Se condivide con me la morte, non è per rimanervi imprigionato dentro con me. Veramente, ciò che è accaduto sulla Croce ha cambiato alla radice la nostra condizione umana: noi non siamo più condannati alla morte eterna, perché sulla croce Cristo morendo ha redento la nostra morte. Card. Carlo Caffarra

 

  

 

Venerdì 18 Aprile 2025


-  Alle ore 17 Il Cardinale Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, a nome del Santo Padre Francesco, presiede nella Basilica Vaticana la Celebrazione della Passione del Signore con l'Adorazione della Croce; l'omelia sarà tenuta da Padre Roberto pasolini, Cappuccino, Predicatore della Casa Pontificia.

- Alle ore 21,15 il Cardinale Baldassare Reina, Vicario di Sua Santità per la Diocesi di Roma presiede, a nome del Santo Padre, la Via Crucis al Colosseo.

 


 

Venerdì 18 Aprile 2025


- Alle ore 17, nella Chiesa Concattedrale, il Vescovo Guglielmo presiede la Celebrazione della Passione del Signore con l'Adorazione della Croce.

- Alle ore 20,30 il Vescovo Guglielmo partecipa alla processione cittadina delle Varette, con partenza dalla chiesa di San Michele

Oggi, 17 Aprile, la Chiesa celebra il Giovedì Santo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 17 Aprile 2025 07:19

 

 

IN MATTINATA, in tutte le Cattedrali del mondo, ogni Vescovo raduna, in modo particolare, tutti i sacerdoti della sua Diocesi, per quella suggestiva celebrazione definita Messa del Crisma, ossia la benedizione degli oli sacri: dei catecumeni, degli infermi e del sacro crisma. Momenti, grandi momenti, Cresima, Sacerdozio, Consacrazione episcopale, che sono, non solo la designazione e consacrazione di noi uomini nel nostro cammino vocazionale, ma sono espressioni della Forza dello Spirito. Davvero siamo "unti del Signore".
Ed è un momento, questo, che "fa vedere" come davvero la Chiesa è Corpo di Cristo, visibile nella grande Comunione dei sacerdoti con il vescovo: è la Festa dei sacerdoti e di tutti i fedeli, uniti in comunità con il proprio Vescovo. Un evento davvero grande e commovente.

 


 

MESSA CRISMALE

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         61,1-3.6.8-9
 

Il Signore mi ha consacrato con l’unzione. 

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Salmo responsoriale

Rit. Canterò per sempre l’amore del Signore.           dal salmo 88


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Seconda lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo         1, 5-8
 

Cristo ha fatto di noi un regno. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              4, 16-21

Lo Spirito del Signore è sopra di me.

 

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Meditiamo insieme

Il Giovedì Santo è il giorno in cui si fa memoria dell’istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozio ministeriale. In mattinata, ciascuna comunità diocesana, radunata nella Chiesa Cattedrale attorno al Vescovo, celebra la Messa crismale, nella quale vengono benedetti il sacro Crisma, l’Olio dei catecumeni e l’Olio degli infermi. A partire dal Triduo pasquale e per l’intero anno liturgico, questi Oli verranno adoperati per i Sacramenti del Battesimo, della Confermazione, delle Ordinazioni sacerdotale ed episcopale e dell’Unzione degli Infermi; in ciò si evidenzia come la salvezza, trasmessa dai segni sacramentali, scaturisca proprio dal Mistero pasquale di Cristo; infatti, noi siamo redenti con la sua morte e risurrezione e, mediante i Sacramenti, attingiamo a quella medesima sorgente salvifica. Durante la Messa crismale, domani, avviene anche il rinnovo delle promesse sacerdotali. Nel mondo intero, ogni sacerdote rinnova gli impegni che si è assunto nel giorno dell’Ordinazione, per essere totalmente consacrato a Cristo nell’esercizio del sacro ministero a servizio dei fratelli. Accompagniamo i nostri sacerdoti con la nostra preghiera.

 

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Rinnovazione delle promesse sacerdotali


Dopo l’omelia della Messa Crismale, il vescovo si rivolge ai presbiteri con queste parole:

Carissimi presbiteri,
la santa Chiesa celebra la memoria annuale del giorno
in cui Cristo Signore comunicò agli apostoli e a noi il suo sacerdozio.
Volete rinnovare le promesse,
che al momento dell’ordinazione
avete fatto davanti al vostro vescovo e al popolo santo
di Dio?

Presbiteri: Sì, lo voglio.

Volete unirvi intimamente al Signore Gesù,
modello del nostro sacerdozio,
rinunziando a voi stessi
e confermando i sacri impegni
che, spinti dall’amore di Cristo,
avete assunto liberamente verso la sua Chiesa?

Presbiteri: Sì, lo voglio.

Volete essere fedeli dispensatori dei misteri di Dio
per mezzo della santa Eucaristia e delle altre azioni
liturgiche,
e adempiere il ministero della parola di salvezza
sull’esempio del Cristo, capo e pastore,
lasciandovi guidare non da interessi umani,
ma dall’amore per i vostri fratelli?

Presbiteri: Sì, lo voglio.

Quindi, rivolgendosi al popolo, il vescovo continua:

E ora, figli carissimi, pregate per i vostri sacerdoti:
che il Signore effonda su di loro
l’abbondanza dei suoi doni,
perché siano fedeli ministri di Cristo, sommo sacerdote,
e vi conducano a lui, unica fonte di salvezza.

Diacono: Per tutti i nostri sacerdoti, preghiamo.

Ascoltaci, Signore.

Vescovo:
E pregate anche per me,
perché sia fedele al servizio apostolico,
affidato alla mia umile persona,
e tra voi diventi ogni giorno di più immagine viva
e autentica del Cristo sacerdote, buon pastore,
maestro e servo di tutti.

Diacono: Per il nostro Vescovo Guglielmo, preghiamo.

Ascoltaci, Signore.

Vescovo:
Il Signore ci custodisca nel suo amore
e conduca tutti noi, pastori e gregge,
alla vita eterna.

Amen.

Non si dice il Credo e si omette la preghiera universale.
 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei   (4, 14 - 5, 10)

Gesù Cristo sommo sacerdote

Seconda Lettura
Dall'«Omelia sulla Pasqua» di Melitone di Sardi, vescovo
(Capp. 65-67; SC 123, 95-101)

La pienezza dell'amore

Giovedì della II settimana, ufficio della feria della Settimana Santa (fino all'Ora Nona). Vespri propri (sono omessi da coloro che partecipano alla Messa vespertina). Compieta II della domenica: invece del responsorio breve si dice l'antifona Cristo per noi. Orazione Visita.   

 

Impegno di vita

Oggi parteciperò alla Messa Crismale che al mattino si celebra nella Cattedrale della mia diocesi e alla sera alla Messa nella Cena del Signore, preparandomi a fare, per tempo, una buona confessione pasquale.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per tutti i sacerdoti, perchè il Signore effonda su di loro l’abbondanza dei suoi doni, siano fedeli ministri di Cristo, sommo sacerdote, e conducano i fedeli a lui, unica fonte di salvezza.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Il Giovedì Santo è in modo particolare il nostro giorno. Nell’ora dell’Ultima Cena il Signore ha istituito il sacerdozio neotestamentario. “Consacrali nella verità” (Gv 17,17), ha pregato il Padre – per gli Apostoli e per i sacerdoti di tutti i tempi. Con grande gratitudine per la vocazione e con umiltà per tutte le nostre insufficienze rinnoviamo in quest’ora il nostro “sì” alla chiamata del Signore: Sì, voglio unirmi intimamente al Signore Gesù – rinunciando a me stesso … spinto dall’amore di Cristo.  Benedetto XVI

 

MESSA VESPERTINA "IN CENA DOMINI"


La liturgia della Messa in Coena Domini ci offre i parametri essenziali per vivere questo giorno, iniziato con la messa crismale della benedizione degli oli, presieduta dai vescovi Diocesani o dal Vescovo di Roma, in Vaticano, e che si conclude con la messa dell'istituzione dell'eucaristia e con l'adorazione eucaristica, con gli altari della reposizione, in cui viene collocato Gesù sacramentato, dopo aver concluso il rito della santa messa. Su tre aspetti importanti di questa giornata, intendo indirizzare la mia riflessione e meditazione: la consacrazione degli oli, l'eucaristia-sacerdozio, la carità-servizio-fraternità.
Il giovedì santo, soprattutto nella messa in Coena Domini siamo convocati dal Signore nella santa assemblea per rivivere il cenacolo della carità e dell'amore dell'ultima cena del Signore. Al centro di questo momento c'è l'istituzione dell'eucaristia, come ci rammentano in dettaglio i tre vangeli sinottici, che riportano le parole di Gesù e ciò che disse e fece in quella sera santa, prima della sua Pasqua: Prendete e mangiate... Prendete e bevete... Fate questo in memoria di me". La Chiesa rinnova questo memoriale della morte e risurrezione del Signore con la celebrazione della santa messa, attualizzazione dell'evento salvifico di Cristo per la redenzione del genere umano. Si tratta di un evento che si rinnova in modo incruento, senza versamento di sangue, ma realmente. Gesù nuovamente si offre in sacrificio per noi, perché da questo sacrificio scaturisca per tutti gli uomini il dono dell'amore. 

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Prima lettura

Dal libro del'Esodo         12,1-8.11-14
 

Prescrizioni per la cena pasquale.

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Salmo responsoriale

Rit. Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.           dal salmo 115

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Seconda lettura

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi         11, 23-26
 

Ogni volta che mangiate questo pane, annunciate la morte del Signore. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              13, 1-15

Li amò sino alla fine. 

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Meditiamo insieme

Gesù trascorre l'ultimo periodo della sua vita terrena con i suoi discepoli e dimostra il suo amore con un esempio concreto: si mette a lavare i loro piedi e li invita a fare altrettanto, non esclude nessuno (nemmeno Giuda, prossimo al tradimento). Egli ci insegna che amare gli altri è "servirli", è volere bene "sino alla fine", sempre in ogni circostanza, perché nulla deve fermare il nostro amore.
Anche a noi Gesù chiede di imitare il suo gesto di servizio, di essere vicini soprattutto agli ultimi, ai poveri (in senso materiale e spirituale): ricordiamoci che come Gesù siamo venuti sulla terra per servire e non per essere serviti (cf Mt 20,18).

Chi durante la cena si china a lavare i piedi degli ospiti è lo schiavo della casa. L'ultima cena di Gesù con i suoi discepoli è segnata - anche - da questo gesto: il maestro, il Signore, compie un'azione inadatta alla sua persona, secondo la visione dei suoi stessi discepoli. Ma è proprio questo il gesto adeguato al vero servo del Signore. È il gesto del vero Maestro, è il gesto che va molto oltre del semplice lavaggio dei piedi: rinvia alla comprensione della purificazione della persona acquisita grazie al sacrificio di se stesso da parte di Gesù.
Per questo i discepoli sono/siamo invitati a seguire il suo esempio: fare come ha fatto lui a loro; compiere questo gesto per ricordare che il Maestro è il Signore, l'Inviato del Padre, il Salvatore. E non è l'unico gesto dell'ultima cena da fare in memoria di Lui. Anche lo spezzare il pane e il condividere il calice rientrano in questo contesto della famiglia dei discepoli fedeli che si radunano attorno al tavolo dell'Alleanza e che si impegnano ad osservare i suoi comandamenti, uno in particolare, il fondamentale: "amatevi gli uni gli altri" (cf Gv 15,17).
 

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Preghiamo insieme


Fratelli e sorelle, siamo qui riuniti per commemorare l’istituzione dell’Eucaristia. Domandiamo la grazia di comprendere la grandezza del dono che Cristo ci ha fatto poco prima della sua morte, e di saperne godere i frutti. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

Per la Chiesa: perché nella sua catechesi continui a inculcare nei fedeli che la celebrazione dell’Eucaristica è il centro di tutta la vita cristiana, preghiamo.

Per i ministri della Chiesa: perché l’Eucaristia, memoriale del Signore, li aiuti a promuovere l’unità di tutti i cristiani in lui, preghiamo.

Per i cristiani: perché, uniti come fratelli e sorelle, manifestino sentimenti di autentica carità pur nelle solitudini di oggi, preghiamo.

Per coloro che cercano di comunicare i valori in ambienti ostili: perché il Signore, in questa giornata in cui è stato istituito il sacerdozio, susciti nuove vocazioni e dia a tanti giovani la capacità di rispondere, preghiamo.

Per la nostra comunità: perché le celebrazioni eucaristiche domenicali si svolgano in un clima di fede, speranza e carità, preghiamo.

Signore Gesù, prima di ritornare al Padre hai voluto lasciarci il memoriale della tua passione, morte e risurrezione. Fa’ che prendiamo sempre più coscienza di questo grande dono del tuo amore e vi partecipiamo con fede. Tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli.


 

Giovedì 17 Aprile 2025

Celebrazioni nella Basilica di San Pietro in Vaticano

-  Alle ore 9,30 il Cardinale Domenico Calcagno,  presidente emerito dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA), presiede, a nome del Santo Padre, la Santa Messa Crismale con la Benedizione degli Oli.

-  Alle ore 18 il Cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica di San Pietro, presiede la Santa Messa In Cena Domini.

 



 

Giovedì 17 Aprile 2025


- Alle ore 9.30, nella Basilica Santuario di Tindari, il Vescovo Guglielmo presiede la Santa Messa Crismale con la benedizione degli Oli, presente S. E. Mons. Carmelo Ferraro che fu Vescovo di Patti dal 1978 al 1988; parteciperanno i Presbiteri della diocesi di Patti e le comunità parrocchiali.

- Alle ore 19, nella Chiesa Concattedrale, il Vescovo Guglielmo presiede la Santa Messa nella Cena del Signore con il rito della lavanda dei piedi.

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