NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 2 Febbraio, la Chiesa celebra la festa della Presentazione del Signore PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 02 Febbraio 2025 07:47

Sono già passati 40 giorni dal Santo Natale. E oggi è festa della Presentazione di Gesù al Tempio, e c'è la processione con le candele benedette in chiesa. È una bella festa ed ha per protagonisti Gesù, Maria e Giuseppe: Gesù compie l'oblazione di sé al Padre, che si compirà poi sulla Croce. E Maria, assieme a Giuseppe, offre il suo divin Figlio: inizia per Lei la lacerazione intima di una rinuncia che inaugura la sua missione di Corredentrice del genere umano. La processione con le candele benedette sviluppa il tema di Cristo che è "Luce del mondo". San Luca ci racconta come San Giuseppe e la Madonna, secondo la Legge di Mosè, portano il Bambino Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore. Essi lo offrono per noi al Padre, e un giorno Egli sarà come Agnello Immacolato che verrà sacrificato per noi sulla Croce. Mistero santo che si rinnova in ogni Sacrificio Eucaristico. Preghiamo San Giuseppe e Maria affinché offrano anche ognuno di noi al Padre in offerta a Lui gradita, e sempre unitamente all'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.

Si celebra oggi la XXIX Giornata Mondiale della Vita Consacrata.


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Prima lettura

Dal libro del profeta Malachia         3, 1-4

Entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate. 

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Salmo responsoriale

Rit. Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.           dal salmo 23

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Seconda lettura

Dalla lettera agli Ebrei         2, 14-18

Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              2, 22-40

I miei occhi hanno visto la tua salvezza. 

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Meditiamo insieme

Gesù è portato al Tempio per la circoncisione: è un segno di obbedienza alla Legge da parte dei suoi genitori che non si sentono diversi o migliori, ma appartenenti ad un popolo ricco di tradizioni religiose che essi vogliono rispettare. Nel momento dell'offerta del primogenito a Dio, Maria e Giuseppe incontrano il vecchio e sconfortato Simeone. Simeone è il simbolo della fedeltà del popolo di Israele che aspetta con fiducia la venuta del Messia, da tutta la vita sale al Tempio sperando di vedere il Messia, ma ora è anziano e Luca ci lascia intuire la sua stanchezza interiore, che è la stanchezza di tanti anziani che si  incontrano ogni giorno. Simeone è il simbolo dell'ansia profonda di ogni uomo, perché la vita è desiderio insoddisfatto, la vita è cammino, la vita è attesa. Attesa di luce, di salvezza, di un qualche senso che sbrogli la matassa delle nostre inquietudini e dei nostri "perché". La preghiera intensa di Simeone che finalmente vede l'atteso è bellissima: ora è sazio, soddisfatto, ora ha capito, ora può andare, ora tutto torna. Sono sufficienti tre minuti per dare senso e luce a tutta una vita di sofferenze, tre minuti per dare luce ad una vita di attesa. L'importante è avere un cuore spalancato, capace, non rinchiuso dal dolore e dalla rabbia, non asfaltato, non superficiale. In questa festa della luce, che il Signore doni a ciascuno di noi, specialmente a chi è affaticato e sconfortato, di stare desto, di non accasciarsi, di non arrendersi, per vedere nella propria vita, infine, la traccia del passaggio di Dio.  

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Preghiamo insieme

Anche noi vediamo in Gesù la «luce che illumina le genti». Nella Preghiera dei fedeli domandiamo al Padre che doni all'intera umanità, a volte sbandata e distratta, gli orientamenti di quella verità divina che ci viene dal Vangelo. Preghiamo insieme e diciamo: Cristo, luce delle genti, ascoltaci.

Preghiamo per la Chiesa di Dio. Essa è la grande famiglia degli uomini che hanno ricevuto la luce della verità in Cristo, e si impegnano a viverla. Perché tutti insieme nei nostri gruppi, e nel nostro rapportarci con la società, sappiamo rivelarci come comunità che sa amare, perdonare, e donare. Preghiamo.

Per i testimoni del Vangelo. Non pochi cristiani con la loro coraggiosa testimonianza diventano come Cristo segni di contraddizione, in una realtà sociale che sovente si rivela materialista e povera di valori. Perché essi continuino a trovare nella loro fede vissuta la forza di quella coerenza in Cristo, di cui il mondo ha bisogno. Preghiamo.

Per l'accoglienza della vita nella società. Il Bambino Gesù presentato al tempio è, più di ogni altro bambino, il simbolo della vita che si espande. Perché ogni mamma accetti con generosità il dono dei figli, e li accolga come pegni viventi dell'amore di Dio. Preghiamo.

Per i bambini e i fanciulli bisognosi di luce e di amore, che si aprono alla vita racchiudendo in sé il dono misterioso della loro personalità ancora in boccio. Perché i genitori li aiutino a crescere e fortificarsi come il fanciullo Gesù all'ombra di Maria e Giuseppe, pieni anch'essi di sapienza e grazia, davanti a Dio e agli uomini. Preghiamo.

Per le nostre comunità. Anche sul nostro territorio ci sono figli non amati, anziani trascurati, coppie di sposi in crisi, giovani delusi che hanno perso la fiducia nel futuro. Perché noi discepoli del Signore sappiamo identificarli, e prenderci cura di loro con solidarietà sincera. Preghiamo.

O Dio nostro Padre, il tuo Figlio Gesù è «luce del mondo», ma anche «segno di contraddizione». Aiutaci col dono della tua grazia a rendergli una piena testimonianza, nella fede e nella coerenza dell'azione. Te lo chiediamo per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.
 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo   (13, 1-3a. 11-16)

Consacrazione del primogenito

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Sofronio, vescovo
  (Disc. 3, sull'«Hypapante» 6, 7; PG 87, 3, 3291-3293)

Accogliamo la luce viva ed eterna

Ufficio della festa. Te Deum.
 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, resto a contemplare questo incontro del vecchio Simeone con Gesù da poco nato a questo mondo. E mi lascio persuadere circa le vie della vera pace. Metto del tutto fine al tempo natalizio per passare a quello che, con opportune proposte offertemi dalla liturgia, m'inoltrano verso la contemplazione del mistero pasquale.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

 

Per i Religiosi e le Religiose, perchè siano lieti e perseveranti nell'offerta della loro vita a Cristo, luce che illumina le genti.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Colui che vuole essere liberato, venga a Gerusalemme, venga al tempio, attenda l'Unto del Signore, riceva nelle sue mani il Verbo di Dio e lo stringa fra le braccia della sua fede. Allora sarà liberato, e non vedrà più la morte, egli che ha visto la vita. Sant'Ambrogio

 

 

 

Domenica 2 Febbraio 2025

 

- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro. 


 

Domenica 2 Febbraio 2025


- Alle ore 12, nella Basilica Santuario di Tindari, il Vescovo Guglielmo presiede l'Eucaristia, preceduta dalla benedizione delle candele, per tutte le Religiose della diocesi in occasione del Giubileo della Vita Consacrata.

- Alle ore 18 il Vescovo Guglielmo, a Capo d'Orlando, presiede l'Eucaristia nella Chiesa di Cristo Re, preceduta dalla benedizione delle candele, in occasione dell'inizio della Visita Pastorale nella parrocchia Maria SS. di Porto Salvo. 

Oggi, 1 Febbraio, la Chiesa ricorda Santa Verdiana PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 01 Febbraio 2025 08:05

 

Verdiana nacque a Castelfiorentino da nobile famiglia, per quanto decaduta, nel 1182 ed è coetanea di san Francesco d'Assisi che, secondo la tradizione, le fece visita nel 1221 ammettendola al Terz'ordine francescano. Dopo un pellegrinaggio a Compostela, tornata a Castelfiorentino i suoi concittadini le fecero erigere una piccola cella nella quale Verdiana trascorse 34 anni. Da una piccola finestra assisteva alla Messa dell'attiguo oratorio di Sant'Antonio e parlava con i visitatori. Si racconta che nel giorno della sua scomparsa, il 1° febbraio 1242, la morte venne annunciata dall'improvviso e simultaneo suono delle campane del paese che erano azionate da nessuno. 

 

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Prima lettura

Dal secondo libro di Samuele         12,1-7.10-17

Ho peccato contro il Signore. 

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Salmo responsoriale

Rit. Crea in me, o Dio, un cuore puro.            dal salmo 50

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              4, 35-41

Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono? 

 

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Meditiamo insieme

  Chi è costui? È la domanda che ricorre nella prima parte del Vangelo di Marco. La risposta non è ancora data; ogni episodio fornisce un elemento in più, ogni avvenimento ed ogni miracolo invita a guardare più in profondità il Volto del Signore. La domanda dei discepoli ci impegna, perché riconoscono in Gesù un potere che non è umano. Si sentono sballottati dalla tempesta, vedono ormai che la loro barca è in dominio delle forze del mare e del vento, non hanno più una guida ed una rotta sicura. Gesù sembra dormire, sembra impotente su quanto sta succedendo. Richiesto il suo intervento, si ridesta dal sonno, per ristabilire la calma, e ciò suscita, però, perplessità: chi è costui che domina i venti ed i mari. Gesù sta svelando il suo Volto, si sta proclamando Signore e vuol dimostrare che il suo potere è ben superiore alle capacità umane. Si ricorderanno di ciò i discepoli quando lo vedono morire sulla Croce? La Croce non è un episodio accidentale nella missione di Gesù Cristo, e non controllabile da parte sua. Il miracolo di oggi ci invita ad una preziosa lettura della Passione di Cristo, come evento iscritto nelle possibilità trinitarie ed evento di grazia, fonte della nostra vita sicura nel travaglio della nostra esistenza. Gesù sulla Croce sembra impotente rispetto alle vicende umane; sembra sconfitto, tutto appare perduto. Non risponde all'incitazione di chi vorrebbe che scendesse dalla Croce; gli eventi naturali sembrano sottolineare questa sconfitta. Proprio in questo momento, allora si capisce che Gesù sta manifestando il massimo della gloria. Egli può scendere dalla Croce e non lo fa; può ordinare agli eventi di placarsi ma lascia che tutto si compia. La manifestazione della sua Resurrezione renderà allora visibile quella gloria che aveva nella potenza della Croce. Allora capiremo che il Gesù risvegliato sarà il vero padrone della nostra vita.

 

 

 

 

 

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Preghiamo insieme

 

 

 


Con il mistero dell'incarnazione, Dio è entrato nella storia degli uomini. La sua presenza è garanzia di salvezza, motivo di speranza e di gioia senza fine. Invochiamolo dicendo: Aumenta la nostra fede, Signore.

Per la Chiesa, madre di santi ma bisognosa di conversione e di perdono, perché confidi sempre nella fedeltà di Dio. Preghiamo:

Per il mondo intero, perché sappia superare le difficoltà e le sciagure che lo scuotono, preparando il tempo della distensione e del dialogo. Preghiamo:

Per chi è tentato dallo scoraggiamento e si sente oppresso dalla fatica, perché trovi cuori fraterni, disposti all'aiuto e al conforto. Preghiamo:

Per quanti attendono una parola di fiducia e di perdono, perché trovino nelle comunità cristiane lo spirito dell'accoglienza e della festa. Preghiamo:

Per noi qui, perché nell'Eucaristia vediamo il pane di ogni giorno, offertoci gratuitamente da Dio per camminare e operare il bene. Preghiamo:


O Dio provvido e sapiente, nelle tempeste della vita noi ci affidiamo totalmente a te; dirigi noi e le nostre famiglie verso il porto della salvezza ove potremo lodarti senza fine e goderti senza limiti.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 

 Prima Lettura

 

 

 

 

 

 

Dal libro del Deuteronomio   (32, 48-52; 34, 1-2)


La morte di Mosè

Seconda Lettura

Dalla Costituzione pastorale «Gaudium et spes» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa e il mondo contemporaneo  (Nn. 18. 22)

Il mistero della morte

Sabato della III settimana, ufficio della feria del tempo ordinario (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della festa della Presentazione del Signore. 

 

Impegno di vita

Spesso ricadiamo nella paura; la nostra fiducia ancora è molto limitata. Invoco Maria, in questo sabato a lei dedicato, come "mater mea, fiducia mea", perchè ho bisogno del suo esempio.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

 

Per chi è tentato dalla scoraggiamento e si sente oppresso dalla fatica, perchè incontri cuori fraterni, disposti all'aiuto concreto e al conforto solidale.

 

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Con il Signore o senza di lui la nostra vita cambia radicalmente. Con lui o senza di lui il modo di vedere le cose non è lo stesso! Con lui o senza di lui il nostro modo di amare è diverso. Sì, Signore, sali pure come sei, sulla nostra barca. Saremo noi a cambiare, senza porti condizioni, accogliendoti e amandoti per quello che sei. Paolo Curtaz

 

 

 

Sabato 1 Febbraio 2020


Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Antonio Cañizares Llovera, Arcivescovo di Valencia (Spagna);

- S.E. Mons. Joseph Marino, Arcivescovo tit. di Natchitoches, Presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica;

- S.E. Mons. Protase Rugambwa, Arcivescovo - Vescovo emerito di Kigoma, Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli;

- Professor Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità di Sant’Egidio;

- Membri della Fondazione “Gruppo Villa Maria care and research”.

- Alle ore 17 nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Francesco benedice le candele e presiede la Santa Messa nella festa della Presentazione del Signore per i Consacrati, in occasione della XXIV Giornata Mondiale della Vita Consacrata.

 

 


 

Sabato 1 Febbraio 2020


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Oggi, 1 Febbraio, la Chiesa ricorda Santa Verdiana PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 01 Febbraio 2025 08:05

 

Verdiana nacque a Castelfiorentino da nobile famiglia, per quanto decaduta, nel 1182 ed è coetanea di san Francesco d'Assisi che, secondo la tradizione, le fece visita nel 1221 ammettendola al Terz'ordine francescano. Dopo un pellegrinaggio a Compostela, tornata a Castelfiorentino i suoi concittadini le fecero erigere una piccola cella nella quale Verdiana trascorse 34 anni. Da una piccola finestra assisteva alla Messa dell'attiguo oratorio di Sant'Antonio e parlava con i visitatori. Si racconta che nel giorno della sua scomparsa, il 1° febbraio 1242, la morte venne annunciata dall'improvviso e simultaneo suono delle campane del paese che erano azionate da nessuno. 

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Prima lettura

Dal secondo libro di Samuele         12,1-7.10-17

Ho peccato contro il Signore. 

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Salmo responsoriale

Rit. Crea in me, o Dio, un cuore puro.            dal salmo 50

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              4, 35-41

Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono? 

 

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Meditiamo insieme

  Chi è costui? È la domanda che ricorre nella prima parte del Vangelo di Marco. La risposta non è ancora data; ogni episodio fornisce un elemento in più, ogni avvenimento ed ogni miracolo invita a guardare più in profondità il Volto del Signore. La domanda dei discepoli ci impegna, perché riconoscono in Gesù un potere che non è umano. Si sentono sballottati dalla tempesta, vedono ormai che la loro barca è in dominio delle forze del mare e del vento, non hanno più una guida ed una rotta sicura. Gesù sembra dormire, sembra impotente su quanto sta succedendo. Richiesto il suo intervento, si ridesta dal sonno, per ristabilire la calma, e ciò suscita, però, perplessità: chi è costui che domina i venti ed i mari. Gesù sta svelando il suo Volto, si sta proclamando Signore e vuol dimostrare che il suo potere è ben superiore alle capacità umane. Si ricorderanno di ciò i discepoli quando lo vedono morire sulla Croce? La Croce non è un episodio accidentale nella missione di Gesù Cristo, e non controllabile da parte sua. Il miracolo di oggi ci invita ad una preziosa lettura della Passione di Cristo, come evento iscritto nelle possibilità trinitarie ed evento di grazia, fonte della nostra vita sicura nel travaglio della nostra esistenza. Gesù sulla Croce sembra impotente rispetto alle vicende umane; sembra sconfitto, tutto appare perduto. Non risponde all'incitazione di chi vorrebbe che scendesse dalla Croce; gli eventi naturali sembrano sottolineare questa sconfitta. Proprio in questo momento, allora si capisce che Gesù sta manifestando il massimo della gloria. Egli può scendere dalla Croce e non lo fa; può ordinare agli eventi di placarsi ma lascia che tutto si compia. La manifestazione della sua Resurrezione renderà allora visibile quella gloria che aveva nella potenza della Croce. Allora capiremo che il Gesù risvegliato sarà il vero padrone della nostra vita.

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Preghiamo insieme

 

 

Con il mistero dell'incarnazione, Dio è entrato nella storia degli uomini. La sua presenza è garanzia di salvezza, motivo di speranza e di gioia senza fine. Invochiamolo dicendo: Aumenta la nostra fede, Signore.

Per la Chiesa, madre di santi ma bisognosa di conversione e di perdono, perché confidi sempre nella fedeltà di Dio. Preghiamo:

Per il mondo intero, perché sappia superare le difficoltà e le sciagure che lo scuotono, preparando il tempo della distensione e del dialogo. Preghiamo:

Per chi è tentato dallo scoraggiamento e si sente oppresso dalla fatica, perché trovi cuori fraterni, disposti all'aiuto e al conforto. Preghiamo:

Per quanti attendono una parola di fiducia e di perdono, perché trovino nelle comunità cristiane lo spirito dell'accoglienza e della festa. Preghiamo:

Per noi qui, perché nell'Eucaristia vediamo il pane di ogni giorno, offertoci gratuitamente da Dio per camminare e operare il bene. Preghiamo:


O Dio provvido e sapiente, nelle tempeste della vita noi ci affidiamo totalmente a te; dirigi noi e le nostre famiglie verso il porto della salvezza ove potremo lodarti senza fine e goderti senza limiti.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 

 Prima Lettura

Dal libro del Deuteronomio   (32, 48-52; 34, 1-2)


La morte di Mosè

Seconda Lettura

Dalla Costituzione pastorale «Gaudium et spes» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa e il mondo contemporaneo  (Nn. 18. 22)

Il mistero della morte

Sabato della III settimana, ufficio della feria del tempo ordinario (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della festa della Presentazione del Signore. 

 

Impegno di vita

Spesso ricadiamo nella paura; la nostra fiducia ancora è molto limitata. Invoco Maria, in questo sabato a lei dedicato, come "mater mea, fiducia mea", perchè ho bisogno del suo esempio.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

 

Per chi è tentato dalla scoraggiamento e si sente oppresso dalla fatica, perchè incontri cuori fraterni, disposti all'aiuto concreto e al conforto solidale.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Con il Signore o senza di lui la nostra vita cambia radicalmente. Con lui o senza di lui il modo di vedere le cose non è lo stesso! Con lui o senza di lui il nostro modo di amare è diverso. Sì, Signore, sali pure come sei, sulla nostra barca. Saremo noi a cambiare, senza porti condizioni, accogliendoti e amandoti per quello che sei. Paolo Curtaz

 

 

 

Sabato 1 Febbraio 2025


Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- ore 9 Udienza Giubilare nell'Aula Paolo VI e un saluto ai pellegrini nella Basilica Vaticana;

- Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi;

- Em.mo Card. Kevin Joseph Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita;

- Monaci Buddisti del Tempio di Shaolin (Cina).

- Alle ore 17 nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Francesco presiede i Primi Vespri nella festa della Presentazione del Signore con la presenza dei Religiosi e Religiose in occasione della XXIX Giornata Mondiale della Vita Consacrata.

 

 


 

Sabato 1 Febbraio 2025


- Alle ore 18, a Capo d'Orlando, il Vescovo Guglielmo presiede la Concelebrazione Eucaristica nella Chiesa di Cristo Re per l'apertura della Visita Pastorale alle tre parrocchie orlandine.

Oggi, 31 Gennaio, la Chiesa celebra la memoria di San Giovanni Bosco, "Padre e Maestro della gioventù" PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 31 Gennaio 2025 07:33

San Giovanni Bosco è indubbiamente il più celebre santo piemontese di tutti i tempi, nonché su scala mondiale il più famoso tra i santi dell’epoca contemporanea. Grande apostolo dei giovani, fu loro padre e guida alla salvezza con il metodo della persuasione, della religiosità autentica, dell’amore teso sempre a prevenire anziché a reprimere. Sul modello di san Francesco di Sales il suo metodo educativo e apostolico si ispira ad un umanesimo cristiano che attinge motivazioni ed energie alle fonti della sapienza evangelica. Fondò i Salesiani, la Pia Unione dei cooperatori salesiani e, insieme a santa Maria Mazzarello, le Figlie di Maria Ausiliatrice. Tra i più bei frutti della sua pedagogia, san Domenico Savio, quindicenne, che aveva capito la sua lezione: “Noi, qui, alla scuola di Don Bosco, facciamo consistere la santità nello stare molto allegri e nell’adempimento perfetto dei nostri doveri”. Giovanni Bosco fu proclamato Santo alla chiusura dell’anno della Redenzione, il giorno di Pasqua del 1934. Il 31 gennaio 1988 Giovanni Paolo II lo dichiarò Padre e Maestro della gioventù, “stabilendo che con tale titolo egli sia onorato e invocato, specialmente da quanti si riconoscono suoi figli spirituali”.


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Prima lettura

Dalla lettera agli Ebrei         10, 32-39

Avete dovuto sopportare una lotta grande. Non abbandonate dunque la vostra franchezza.

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Salmo responsoriale

Rit. La salvezza dei giusti viene dal Signore.             dal salmo 36  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              4, 26-34

L’uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.

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Meditiamo insieme

Ma il seme della Parola che porta frutto, la luce della fede che si vede da lontano, quel cambiamento della nostra vita che ci spinge a diventare compassionevoli e misericordiosi, non è frutto del nostro sforzo, non è nostro merito. Inutile farsi prendere da vani scrupoli e sensi di colpa, cosa in cui noi cattolici siamo particolarmente abili ma, piuttosto, di entrare nella fiduciosa logica del contadino il quale, una volta dissodato il terreno e seminato, non va certo tutti i giorni a vedere di quanti millimetri cresce la pianta! Il bene che facciamo tutti i giorni, i semi di vangelo che seminiamo e che germogliano in noi, cresce anche quando non ci siamo ed è bello amare e vivere l'ideale del Regno senza dover necessariamente valutare i risultati del nostro sforzo! È una piccola cosa, il Regno, come il granello di senapa che, però, porta frutto quando meno ce lo aspettiamo e anche le piccole cose, all'apparenza insignificanti, diventano un grande arbusto che resiste alla siccità e al vento e alla cui ombra possiamo rifugiarci, come fanno gli uccelli del cielo citati dal Maestro Gesù. Che bello!    

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Preghiamo insieme

In san Giovanni Bosco ricordiamo ed onoriamo un ardente apostolo dei giovani. Pertanto, rivolgiamo le nostre preghiere a Dio Padre, perché lui è la fonte di ogni vita e di ogni santità. Diciamo insieme:
Ascoltaci, o Signore.

Perché la tua Chiesa, o Signore, sia maestra di umanità per tutte le generazioni che si avvicinano a lei con fiducia, nella ricerca del senso della vita. Preghiamo:

Perché coloro che si dedicano all'educazione dei giovani, o Signore, trasmettano i valori perenni della vita e la certezza che tu segni il cammino di ogni uomo. Preghiamo:

Perché nessun uomo, Signore, si permetta di illudere con effimere speranze e promesse le giovani generazioni, ma prepari loro un futuro sereno. Preghiamo:

Perché i cristiani, o Signore, si facciano carico delle sofferenze e dei drammi dei giovani emarginati e li aiutino a riacquistare fiducia nella tua misericordia paternità. Preghiamo:

Perché i nostri organismi politici ed economici, o Signore, rinunciando al solo profitto, procurino nuovi posti di lavoro per i giovani che attendono da tempo un'occupazione dignitosa. Preghiamo:

Esaudisci, o Signore, le nostre preghiere; l'intercessione di san Giovanni Bosco le presenti a te, datore di ogni bene, perché confidiamo sempre più nella tua provvidenza infinita. Per Cristo nostro Signore. Amen.
 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro del Deuteronomio   (31, 1-15. 23)

Le ultime parole di Mosè

Seconda Lettura

Dalle «Lettere» di san Giovanni Bosco, sacerdote   (Epistolario, Torino, 1959, 4, 202. 294-205. 209)

Imitare Gesù e lasciarsi guidare dall'amore 

Venerdì della III settimana, ufficio della memoria dal Comune dei santi per gli educatori. 

 

Impegno di vita

Il Signore mi invia in mezzo ai fratelli per essere testimone visibile del suo amore. Oggi chiederò a Don Bosco il dono di una testimonianza forte e coerente.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

 

Per coloro che sono impegnati nell'educazione cristiana dei giovani, perchè trovino in san Giovanni Bosco un maestro e una guida cui ispirare la propria missione.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Dobbiamo essere lux mundi, ovvero lucerna ardens in domo Dei, perché un cristiano viene osservato da mille e mille, e guai se non risplende.
Non dimenticate che dovete essere ovunque cristiani, vale a dire: sale nei discorsi e luce colle buone opere.
San Giovanni Bosco

 

 

 

Venerdì 31 Gennaio 2025

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Luis Antonio G. Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione;

- La Reverenda Suora Simona Brambilla, M.C., Prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica; con l’Em.mo Card. Ángel Fernández Artime, S.D.B., Pro-Prefetto del medesimo Dicastero;

- S.E. Mons. Alejandro Arellano Cedillo, Arcivescovo tit. di Bisuldino, Decano del Tribunale della Rota Romana;

- Collegio dei Prelati Uditori, Officiali, Avvocati e Collaboratori del Tribunale della Rota Romana, in occasione della solenne inaugurazione dell’Anno Giudiziario.

 

 

 

Venerdì 31 Gennaio 2025


- Il Vescovo Guglielmo, nella Chiesa di San Rocco ad Alì Terme, alle ore 17.30 presiede l'Eucaristia in occasione della festa di San Giovanni Bosco, promossa dalla locale comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice.  

Oggi, 30 Gennaio, la Chiesa ricorda Santa Martina, martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 30 Gennaio 2025 07:45

Le notizie storiche sono poche. La più antica risale al VI secolo, quando papa Onorio le dedicò una chiesa nel Foro. Cinquecento anni dopo, compiendosi degli scavi in questa chiesa, si trovarono in effetti le tombe di tre martiri. La festa della santa era già celebrata nel secolo VIII. Null'altro si conosce, per cui è necessario attingere altre notizie da una Passio leggendaria. Secondo questo racconto, Santa Martina era una diaconessa, figlia di un nobile romano. Arrestata per la sua aperta professione di fede, venne condotta al tribunale dell'imperatore Alessandro Severo (222-235). Questo principe semiorientale, aperto a tutte le curiosità, al punto di includere Cristo tra gli dei venerati nella famiglia imperiale, fu estremamente tollerante verso i cristiani e il suo governo è contrassegnato da una fruttuosa parentesi di distensione nei confronti della Chiesa, che in quel periodo ebbe una grande espansione missionaria. Tutto è ignorato dall'autore della Passio, il quale si diffonde nell'elenco delle atroci torture inflitte dall'imperatore alla santa. Martina, trascinata davanti alla statua di Apollo, la fece andare in frantumi, provocando subito dopo un terremoto che distrusse il tempio e uccise i sacerdoti del dio. Il prodigio si ripetè con la statua e con il tempio di Artemide. Tutto ciò avrebbe dovuto indurre i suoi persecutori a riflettere; al contrario, più ostinati che mai, ingerirono sulle delicate membra della fanciulla sottoponendola a crudelissimi tormenti, dai quali ella uscì sempre illesa. Fu la spada a porre fine a tante sofferenze, troncando il capo della martire, il cui sangue andò a irrorare il fertile terreno della Chiesa romana.

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Prima lettura

Dalla lettera agli Ebrei         10, 19-25

Nella pienezza della fede, manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza per stimolarci a vicenda nella carità.

 

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Salmo responsoriale

Rit. Noi cerchiamo il tuo volto, Signore.             dal salmo 23  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              4, 21-25

La lampada viene per essere messa sul candelabro. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.

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Meditiamo insieme

 Siamo lampada che illumina la vita degli altri, e la fiamma è la Parola che brucia in noi e rischiara ogni nostra tenebra. Non dobbiamo avere paura del giudizio degli altri o nascondere la nostra fede sotto lo sgabello. Certo, prima di annunciare dobbiamo vivere, essere credibili, urlare il Vangelo con la nostra quotidianità. Il mondo si dibatte nelle sue tenebre, stretto fra mille paure, travolto da una crescente, primitiva violenza delle parole e dei pensieri che possiamo illuminare con l'unica Parola che salva la vita, nostra e altrui. Abbiamo nascosto la lampada dentro le chiese, spesso vuote e anonime. Dobbiamo riportare la fiamma in alto, ben visibile, in modo che, chi lo desidera, possa farsene illuminare. La luce della fede risplende a partire dal nostro giudizio, dice il Maestro. Giudizio mentale, logica inespressa che cambia radicalmente la visione del mondo. Se noi cristiani non siamo capaci a leggere la realtà, gli altri e noi stessi con misericordia e compassione, chi ne sarà mai capace? Non si tratta di fare i devoti col capo reclinato, ma di esprimere giudizi che provengono dalla verità e che ci portano alla piena speranza. Partiamo da oggi per vedere (e dire) le cose in maniera nuova, come Dio le vede.  

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Preghiamo insieme

Il Padre celeste, donandoci il suo Unigenito, ci ha indicato la via nuova della salvezza, l'unica che porta alla luce del suo volto. Sicuri del suo ascolto e del suo aiuto, diciamo:
Dona la tua benedizione, Signore.

Alla Chiesa, che deve annunciare al mondo il vangelo del regno e testimoniarlo con la luce della carità. Noi ti invochiamo:

Alle guide del nostro tempo, che devono condurre la comunità umana sulle vie del vero e del bene. Noi ti invochiamo:

Agli educatori che, a imitazione dell'unico maestro, devono partecipare la libertà e la vita. Noi ti invochiamo:

A chi è indifferente o distratto, a chi misura a piccole dosi ciò che dona, a chi crede di non valer nulla. Noi ti invochiamo:

A chi, travolto da mille interessi, trascura di crescere interiormente e di maturare nella fede. Noi ti invochiamo:

Signore, tu che scruti nell'intimo e conosci i limiti e i desideri del cuore dell'uomo, assistici con la tua grazia, per amore di Cristo Gesù, nostro fratello e salvatore, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro del Deuteronomio   (30, 1-20)

La promessa del perdono dopo l'esilio

 

Seconda Lettura

Dai «Sermoni» di san Giovanni di Napoli, vescovo   (Disc.7; PLS 4, 785-786)

Ama il Signore e cammina nelle sue vie

Giovedì della III settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Non sempre facciamo attenzione a ciò che c'è nel nostro cuore, ma per accostarsi a Dio è necessario un cuore convertito. Oggi cercherò di individuare ciò che di «cattivo» c'è in me e mi impegnerò a «purificarlo». 

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

 

Perché il nostro cuore sia sempre magnanimo nei giudizi, al fine di meritare generosa indulgenza da parte di Dio.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Possiamo illuminare solo se noi per primi siamo contagiati dalla fiamma divorante che è Cristo! E per farlo siamo chiamati a giudicare noi stessi e le persone che ci stanno accanto con uno sguardo benevolo, di compassione, di misericordia, di tenerezza. Con la misura con cui misuriamo saremo misurati. Paolo Curtaz

 

 

 

Giovedì 30 Gennaio 2025

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- S.E. Mons. Jacinto Inácio Flach, Vescovo di Criciúma (Brasile);

- Em.mo Card. Mauro Gambetti, O.F.M. Conv., Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano;

- Delegazione del Movimento Laudato Si’;

- Formatori e Seminaristi delle Diocesi Spagnole di Valencia, Orihuela-Alicante, Segorbe-Castellón, Mallorca e Ibiza.


 

Giovedì 30 Gennaio 2025


- Il Vescovo Guglielmo, presso il Centro Pastorale «Maria SS. del Tindari» di Castell'Umberto, presiede l'incontro Regionale degli Economi e Direttori degli Uffici Amministrativi diocesani. 

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