NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 19 Marzo, la Chiesa celebra la solennità di San Giuseppe PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 19 Marzo 2025 07:25

Oggi si celebra la solennità di San Giuseppe, Sposo di colei che sarebbe stata Madre del Verbo fatto carne, Giuseppe è stato prescelto come “guardiano della parola”. Eppure non ci è giunta nessuna sua parola: ha servito in silenzio, obbedendo al Verbo, a lui rivelato dagli angeli in sogno, e, in seguito, nella realtà, dalle parole e dalla vita stessa di Gesù. Anche il suo consenso, come quello di Maria, esigeva una totale sottomissione dello spirito e della volontà. Giuseppe ha creduto a quello che Dio ha detto; ha fatto quello che Dio ha detto. La sua vocazione è stata di dare a Gesù tutto ciò che può dare un padre umano: l’amore, la protezione, il nome, una casa. Con il suo esempio silenzioso e straordinariamente eloquente e con la sua preghiera di intercessione, san Giuseppe continua a "custodire" il "corpo di Cristo che è la Chiesa", con la stessa sollecitudine e premura con cui ha custodito Maria e Gesù negli anni vissuti con loro. San Giuseppe è stato proclamato Patrono della Chiesa Universale dal Papa il Beato Pio IX (8 dicembre 1870).

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di Santa Cecilia in Trastevere.
 

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Prima lettura

Dal secondo libro di Samuele         7,4-5.12-14.16
 

Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre. 

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Salmo responsoriale

Rit. In eterno durerà la sua discendenza.           dal salmo 88

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani         2, 4-10

Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              1,16.18-21.24

Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.  

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Meditiamo insieme

Matteo oggi scrive due righe per definire una realtà sconvolgente: "Giuseppe che era un uomo giusto decise di licenziarla in segreto". Nel Deuteronomio troviamo una piccola norma: se, dal momento del fidanzamento al momento del matrimonio la fidanzata commetteva adulterio doveva essere denunciata dal futuro sposo e lapidata pubblicamente. L'unico che poteva sapere che quel figlio non era suo era Giuseppe. Per gli altri l'apparenza era salva, l'unico a sapere era Giuseppe, che prende una decisione che ne rivela il cuore: non se la sente di far massacrare Maria e decide di ripudiarla in segreto. La giustizia, in questi tempi un po' tormentati, significa proprio questo: non giudicare secondo le apparenze. Giuseppe è grande perché scava, perché, addirittura, nega l'evidenza; o meglio, cerca una ragione all'evidenza, e la giustifica. Giuseppe ci insegna che per accogliere il Signore bisogna entrare nella logica del non giudizio, bisogna entrare nella logica della giustizia. La giustizia di Giuseppe consiste proprio in questa piccola frase che dice tutto il suo cuore, dice tutto il suo essere profondo, dice tutto il suo bisogno di verità nella sua semplicità straordinaria; è davanti all'evidenza ma vuole ancora giustificare, non capisce ma mette da parte il suo orgoglio di maschio ferito e lascia prevalere il Mistero.  

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Preghiamo insieme


La gioia nel venerare san Giuseppe, modello di vita evangelica, ci invita alla preghiera per la Chiesa e per il mondo. Diciamo insieme:
Santifica il tuo popolo, Signore.

Ti lodiamo, Padre, per la docilità di san Giuseppe: rendi docile la tua Chiesa agli insegnamenti del tuo divin Figlio. Preghiamo:

Gloria a te, o Padre, per il discernimento di san Giuseppe: dona ai nostri pastori la sapienza che sa capire i segni dei tempi. Preghiamo:

Sii lodato, Padre, per san Giuseppe che ha accolto nei Magi gli uomini venuti da lontano: dona anche a noi la virtù dell’accoglienza, che ci apre alle persone lontane da te. Preghiamo:

Ti lodiamo, Padre, per la laboriosità di san Giuseppe: ricambia con la tua grazia il lavoro generoso e onesto di ogni uomo. Preghiamo:

Sii benedetto, Padre, per la responsabilità silenziosa e fattiva di san Giuseppe: insegnala a tutti i genitori perchè indichino ai figli la strada del Signore. Preghiamo:

Ti glorifichiamo, Padre, per la presenza di Cristo nella casa di san Giuseppe: Gesù eucaristico sia per noi il centro della vita. Preghiamo:

Padre onnipotente e santo, che ti servi degli uomini per compiere i tuoi disegni di amore, insegnaci ad imitare il nostro fratello san Giuseppe che per tutta la vita ti ha lodato e glorificato. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei (11, 1-16)

La fede dei santi padri

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Bernardino da Siena, sacerdote
  (Disc. 2 su san Giuseppe; Opera 7, 16. 27-30)

Il fedele nutrizio e custode

Ufficio della solennità. Te Deum. All'Ora media antifona propria e salmodia complementare. Secondi Vespri della solennità; Compieta II della domenica con l'orazione Visita. 

 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, aprirò gli occhi del cuore sulla silenziosa e pacificata figura di San Giuseppe. Gli chiederò di essermi intercessore perché anch'io non cerchi il mio interesse, i miei progetti d'individualistiche brame, ma entri sempre più nel progetto di Dio, così come si viene svelando.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Perchè nelle perplessità e nei momenti oscuri della nostra esistenza ci abbandoniamo con fiducia a Dio, sull'esempio di san Giuseppe, uomo giusto.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO


San Giuseppe è servo fedele che Gesù ha costituito come sostegno di sua madre e padre nutrizio della sua carne, cooperatore fedelissimo, in terra, del grande piano dell'incarnazione. San Bernardo

 

 

 

 

Mercoledì 19 Marzo 2025


- Come da tradizione, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute e sarà organizzato dalla Segreteria di Stato e dalla Diocesi di Roma. Il Rosario sarà recitato alle 19.30 con i membri della Curia Romana e le persone che lo desiderano sono invitate a partecipare come accaduto ogni sera a partire dal 24 febbraio. 

 

 

COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE di mercoledì 19 Marzo 2025 ore 19,20.

 

"Le condizioni cliniche del Santo Padre si confermano in miglioramento. Il Santo Padre ha sospeso la ventilazione meccanica non invasiva e ridotto anche la necessità dell'ossigenoterapia ad alti flussi.

Continuano i progressi della fisioterapia motoria e respiratoria. Questa mattina nella solennità di San Giuseppe il Santo Padre ha concelebrato la Santa Messa".

È quanto riferisce il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede diffuso nella serata di oggi, martedì 19 marzo, riguardo lo stato di salute di Papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma.

Per i medici le infezioni polmonari sono sotto controllo, anche se non eliminate. I valori delle analisi cliniche sono nella norma. Il Papa continua ad essere senza febbre. La giornata del Papa è trascorsa tra terapie, preghiera e un po’ di attività lavorativa.

Per quanto riguarda i riti della Settimana Santa non è stata presa ancora alcuna decisione. Vista la situazione di stabilità delle condizioni del Papa, il prossimo bollettino medico è previsto non prima della prossima settimana.

La Sala Stampa della Santa Sede tornerà a dare alcune informazioni generali ai giornalisti dopodomani, venerdì, e lunedì prossimo.

 


 

Mercoledì 19 Marzo 2025

Il Vescovo Guglielmo, nella Chiesa Madre di Sant'Agata Militello, alle ore 10 partecipa alla Celebrazione Eucaristica di ringraziamento per il 60° anniversario di sacerdozio di don Biagio Amata, Salesiano di Don Bosco.

 

Oggi, 18 Marzo, la Chiesa commemora San Cirillo di Gerusalemme, vescovo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 18 Marzo 2025 07:36

Cirillo di Gerusalemme, ordinato presbitero intorno al 345, fu uomo particolarmente attento alla preparazione dei catecumeni aspiranti al sacramento del battesimo celebrato nella notte di Pasqua. È in questi anni di sacerdozio che compose l’opera che ancora oggi è giustamente nota: le Catechesi contengono discorsi che illustrano la dottrina cristiana (i primi 19 discorsi tenuti nella basilica del Santo Sepolcro edificata a Gerusalemme da Costantino sono indirizzati ai catecumeni) e ne spiegano i sacramenti (i discorsi 20-24 furono rivolti ai battezzati ammessi alla Chiesa Anastasis per comprendere il significato della prassi liturgica). Cirillo di Gerusalemme come Acacio, vescovo di Cesarea (340-366), e molti altri, conosceva una posizione intermedia e personale. A causa di questioni legate al rapporto tra Chiese, Acacio, sposando definitivamente una dottrina marcatamente ariana e garantendosi così il sostegno imperiale, riuscì ad allontanare ripetutamente Cirillo dalla sua sede episcopale. Fu, così, prima deposto ed esiliato dall’imperatore Costanzo nel 357 e nel 360, poi dall’imperatore Valente dal 367 al 378.  L’imperatore Teodosio (379-395) pose fine al suo esilio durato complessivamente 16 anni: Cirillo poté nella sua autorevolezza partecipare al II Concilio Ecumenico, celebrato a Costantinopoli nel 381, dove sottoscrisse completamente il simbolo, divenuto niceno-costantinopolitano, accettando il termine homoousios. Fu dichiarato Dottore della Chiesa da papa Leone XIII nel 1882.  

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di San Saba all'Aventino.

MESSA DEL MATTINO è quella del Martedì della seconda settimana di Quaresima.

MESSA VESPERTINA è quella della solennità di San Giuseppe.  

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         9, 4-10

Imparate a fare il bene, cercate la giustizia.

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Salmo responsoriale

Rit. A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.           dal salmo 49 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              23, 1-12

Dicono e non fanno.

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Meditiamo insieme

Strana epoca la nostra. Siamo tutti allergici all'autorità, all'obbligo, indispettiti quando qualcuno fa pesare il suo ruolo, tutti - giustamente - vogliosi di autonomia e di libertà, non sappiamo fare a meno di affidarci al guru di turno, al mistico che - più o meno ragionevolmente - ci dia un consiglio, una dritta su come risolvere i nostri problemi, su come affrontare le nostre fragilità. Il nostro è un tempo pieno di maestri, di tuttologi, di opinionisti, più aumenta il senso di insicurezza e la relatività del pensiero e più aumentano coloro che hanno qualcosa da dire. Gesù, guru che non coltiva l'immagine della sua persona, leader che si occupa più dei suoi discepoli che del suo successo, è e resta un Maestro unico nella storia, che non si è lasciato travolgere dal potere ma che, al contrario, ha scoraggiato da subito fanatismi e atteggiamenti immaturi da parte dei suoi discepoli. Abbiamo bisogno, ancora oggi, di persone significative che ci diano una mano nel difficile mestiere del vivere, parole che non siano abitudine o sicumera ma profezia e speranza. Tutti abbiamo un maestro (o più di uno): l'opinione della gente, i miei appetiti, il vincente di turno? l'importante è scegliersi il Maestro giusto. Ai discepoli del Nazareno è chiesto di avere solo lui al centro della vita, le sue parole e i suoi gesti, e di seguirlo con riflessione adulta, con passione ferma e critica, con verità del cuore, senza deleghe, alla scoperta di un Dio adulto che ci tratta da adulti.  

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Preghiamo insieme


Dio, unico nostro Padre, da cui trae origine ogni paternità sulla terra, si china su di noi e accoglie la nostra preghiera. Diciamo insieme: Donaci un cuore umile, Signore.

Perchè i ministri di Dio e della Chiesa preferiscano servire che essere serviti, dimostrando che vi è una sola autorità, quella del Padre celeste, e un solo insegnamento, quello del Figlio Gesù. Preghiamo:

Perchè coloro che hanno responsabilità nell'ambito culturale, politico, economico, sociale, adempiano la loro missione con umiltà e spirito di servizio. Preghiamo:

Perchè i paesi poveri possano ricorrere agli aiuti internazionali senza dover accettare egemonie e soprusi. Preghiamo:

Perchè i giovani considerino l'impegno politico come legittima vocazione dei laici cristiani. Preghiamo:

Perchè l'Eucaristia, che ricorda l'ultima cena in cui Gesù lavò i piedi agli apostoli, liberi il nostro cuore da ogni chiusura e ci renda capaci di amare il prossimo. Preghiamo:

O Dio, che con l'insegnamento di san Cirillo di Gerusalemme hai guidato la tua Chiesa a comprendere la profondità dei misteri cristiani, per sua intercessione concedi anche a noi di conoscere te e colui che hai mandato, Gesù Cristo tuo Figlio, per possedere la pienezza di vita eterna.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (14, 10-31)

La pioggia della manna nel deserto

Seconda Lettura

Dal «Commento sui salmi» di sant'Agostino, vescovo  

(Salmo 140, 4-6; CCL 40, 2028-2029)

La Passione di tutto il Corpo di Cristo

Martedì della II settimana, feria del tempo di Quaresima (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della solennità di San Giuseppe, Sposo della B.V. Maria. Compieta I della domenica con l'orazione Visita.

 

Impegno di vita

Oggi proverò a dar prova di essere vero testimone di Gesù con le parole e con le opere.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Perchè le autorità ecclesiastiche sappiano rinunciare a titoli e privilegi, ricordando che Dio li ha chiamati non a esercitare un potere, ma a servire i fratelli.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Chi è innamorato di Dio non pretende né guadagno né premio, ma desidera solo perdere se stesso e ogni cosa per amore di lui, riponendo in ciò il suo vantaggio. San Giovanni della Croce

 

 

 

Martedì 18 Marzo 2025


- Come da tradizione, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute e sarà organizzato dalla Segreteria di Stato e dalla Diocesi di Roma. Il Rosario sarà recitato alle 19.30 con i membri della Curia Romana e le persone che lo desiderano sono invitate a partecipare come accaduto ogni sera a partire dal 24 febbraio. 

 

 

COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE di martedì 18 Marzo 2025 ore 18,45.

 

La Sala Stampa della Santa Sede informa sulle condizioni di salute del Pontefice che mostra leggeri progressi dal punto di vista respiratorio o motorio. La scorsa notte Francesco non ha fatto uso della ventilazione meccanica. La situazione resta stabile in un quadro complesso. Domani atteso un bollettino medico
 

Papa Francesco la scorsa notte scorsa non ha dovuto fare uso della ventilazione meccanica. È una delle notizie che la Sala Stampa della Santa Sede ha comunicato ai giornalisti per aggiornare sulle condizioni di salute del Pontefice, ricoverato al Policlinico Gemelli dal 14 febbraio.

La situazione del Papa resta stabile e si registrano lievi miglioramenti per quanto riguarda la situazione motoria e respiratoria. I medici stanno procedendo ad una progressiva diminuzione dell’uso della ventilazione meccanica la notte e l’ossigenazione ad alti flussi durante la giornata, procedendo alla somministrazione ordinaria dell’ossigeno attraverso le cannule nasali. La scorsa notte, quindi, il Papa non ha usato la maschera: una buona notizia da accogliere con prudenza, sottolinea la Sala Stampa, perché non vuol dire che non ne farà uso nei prossimi giorni. Serve infatti una progressiva riduzione e non uno stacco definitivo.  

Quanto all’attività della giornata, Francesco si è sottoposto alla terapia farmacologica, alla fisioterapia motoria e quella respiratoria, ha svolto un po’ di attività lavorativa e si è dedicato alla preghiera. Continua a seguire una dieta alimentare prescritta dai medici composta anche da cibo solido.

Il quadro clinico resta complesso in una situazione di stabilità. Per domani, intorno alle 19 è atteso un bollettino medico.

 


 

Martedì 18 Marzo 2025

Il Vescovo Guglielmo, insieme agli altri Vescovi di Sicilia, partecipa a Palermo alla sessione primaverile della Conferenza Episcopale Siciliana. Sarà il Presidente, Mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale, ad aggiornare i Vescovi su quanto emerso nel Consiglio Permanente della CEI, tenutosi a Roma la scorsa settimana.  

Il Vescovo Guglielmo comunicherà un aggiornamento sul Giubileo dei Vescovi che si svolgerà a Roma il 25 giugno. Il Vicario Giudiziale mons. Antonino Legname presenterà il rendiconto economico aggregato anno 2024 dei Tribunali Ecclesiastici della Sicilia.

I Vescovi poi si confronteranno sulla Nota CEI «L’insegnamento della Religione Cattolica: opportunità di formazione e dialogo» introdotta dal Vescovo delegato per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università Mons. Giuseppe Schillaci, mentre Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela terrà una comunicazione sulle attività celebrative del “Progetto Nicea 2025”.

Prevista anche la relazione annuale del Preside della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia prof. Vito Impellizzeri unitamente a tutti i direttori degli Istituti teologici affiliati. Infine i Vescovi discuteranno un documento elaborato dal Laboratorio Socio–Politico della CESi sul tema “Emergenza Idrica in Sicilia” che sarà presentato dal responsabile Dott. Renato Meli. 

Oggi, 17 Marzo, la Chiesa commemora San Patrizio, vescovo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 17 Marzo 2025 07:45

«Arrivato in Irlanda, ogni giorno portavo al pascolo il bestiame, e pregavo spesso nella giornata; fu allora che l’amore e il timore di Dio invasero sempre più il mio cuore, la mia fede crebbe e il mio spirito era portato a far circa cento preghiere al giorno e quasi altrettanto durante la notte, perché allora il mio spirito era pieno di ardore». Patrizio nasce verso il 385 in Britannia da una famiglia cristiana. Verso i 16 anni viene rapito e condotto schiavo in Irlanda, dove rimane prigioniero per 6 anni durante i quali approfondisce la sua vita di fede secondo il brano della Confessione che abbiamo letto all’inizio. Fuggito dalla schiavitù, ritorna in patria. Trascorre qualche tempo con i genitori, poi si prepara per diventare diacono e prete. In questi anni raggiunge probabilmente il continente e fa delle esperienze monastiche in Francia. Ha ormai 40 anni e sente forse la nostalgia di ritornare nell’isola verde. Qui c’è bisogno di evangelizzatori e qualcuno fa il suo nome come vescovo missionario. Egli si prepara, ma la famiglia è restia a lasciarlo partire, mentre degli oppositori gli rimproverano una scarsa preparazione. Nel 432, tuttavia, egli è di nuovo sull’isola. Accompagnato da una scorta, predica, battezza, conferma, celebra l’Eucarestia, ordina presbiteri, consacra monaci e vergini. Il successo missionario è grande, ma non mancano gli assalti di nemici e predoni, e neppure le malignità dei cristiani. Patrizio scrive allora la Confessione per respingere le accuse e celebrare l’amore di Dio che l’ha protetto e guidato nei suoi viaggi così pericolosi. Muore verso il 461. È il patrono dell’Irlanda e degli irlandesi nel mondo.

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di San Clemente presso il Colosseo.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Daniele         9, 4-10

Abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi.

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Salmo responsoriale

Rit. Signore, non trattarci secondo i nostri peccati.           dal salmo 78 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              6, 36-38

Perdonate e sarete perdonati.

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Meditiamo insieme

Sulle labbra del Maestro sembra sempre tutto così semplice! L'invito alla conversione, l'accogliere la presenza di Dio nella nostra vita, comporta inevitabilmente un cambiamento. Un cambiamento che si nota, che si misura, un "fare" da cui non scaturisce la fede ma che la incarna e la manifesta. Siamo chiamati ad imitare l'azione di Dio, a giudicare noi stessi e gli altri secondo il suo stile, benevolo ed esigente, come è di chi ama davvero; a non condannare, a perdonare per essere perdonati. Il discepolo manifesta l'amore che riceve dal Padre soprattutto con la misericordia. Là dove Matteo, come abbiamo letto, scrive "siate perfetti come è perfetto il Padre", Luca scrive "siate misericordiosi come lo è il Padre". La perfezione di Dio consiste nella sua immensa misericordia, nel guardare la miseria col cuore, nel sapere compatire per poi accompagnare nel cambiamento. Dio non è un mollaccione cui facciamo pena, ma colui che capisce la nostra fragilità e, senza condannare, ci aiuta ad accoglierla e, a volte, a superarla. Sia la misericordia a caratterizzare la nostra ricerca di fede e la giornata che stiamo iniziando!  

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Preghiamo insieme


Il Signore che nella santa Quaresima chiama a conversione il suo popolo, perchè riconosca e confessi le colpe, ora guarda a noi con particolare sollecitudine ascoltando la nostra supplica:
Perdona, Signore, le nostre colpe.

Per la Chiesa che parla alle coscienze degli uomini, perchè il suo messaggio sia accolto con favore e contribuisca al discernimento della verità. Preghiamo:

Per l'uomo che è tentato di costruirsi una morale personale, perchè con umiltà si metta in ascolto e in dialogo con Dio e con gli altri. Preghiamo:

Per quanti, specialmente fra i giovani, hanno perso il senso del peccato, perchè riconoscano l'opportunità di lasciarsi nuovamente evangelizzare. Preghiamo:

Per i bambini della prima confessione, perchè nell'incontro sacramentale con il sacerdote sperimentino la gioia dell'incontro con Dio Padre. Preghiamo:

Per noi che abbiamo iniziato questa eucaristia confessando i nostri peccati, perchè, liberati da ogni male, perseveriamo nella grazia divina sicuri da ogni turbamento. Preghiamo:

O Dio, che hai inviato ai popoli dell'Irlanda il vescovo san Patrizio come apostolo del Vangelo, per sua intercessione concedi alle nostre comunità di riscoprire il senso missionario della fede e di annunziare agli uomini le meraviglie del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.
 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (14, 10-31)

Il passaggio del Mare Rosso

Seconda Lettura

Dalle «Catechesi» di san Giovanni Crisostomo, vescovo
  (Catech. 3, 24-27; Sc 50 bis, 165-167)

Mosè e Cristo

Lunedì della II settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Quante volte nella mia vita mi sono ribellato ai disegni del Signore? Oggi chiedo a Gesù un cuore umile, disposto ad accogliere con gioia la volontà di Dio.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per i giovani e per coloro che hanno perso il senso del peccato, perchè con umiltà comprendano la propria debolezza e si aprano alla novità del perdono del Padre.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Qualunque cosa abbiamo da perdonarci a vicenda, è sempre piccola cosa rispetto alla bontà di Dio che perdona a noi. E infine sentiamo dalla croce la preghiera di Gesù: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno" (Lc 23,34). Benedetto XVI

 

 

 

 

Lunedì 17 Marzo 2025


- Come da tradizione, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute e sarà organizzato dalla Segreteria di Stato e dalla Diocesi di Roma. Il Rosario sarà recitato alle 19.30 con i membri della Curia Romana e le persone che lo desiderano sono invitate a partecipare come accaduto ogni sera a partire dal 24 febbraio. 

 

Bollettino medico di sabato 15 Marzo 2025

 

"Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili, confermando i progressi evidenziati nell'ultima settimana. Prosegue l'ossigenoterapia ad alti flussi, riducendo progressivamente la necessità di ventilazione meccanica non invasiva nelle ore notturne.

Il Santo Padre necessita ancora di terapia medica ospedaliera, di fisioterapia motoria e respiratoria; tali terapie, allo stato, fanno registrare ulteriori, graduali miglioramenti".

È quanto riferisce il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede diffuso nella serata di oggi, sabato 15 marzo, riguardo lo stato di salute di Papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma.

Il Papa ha trascorso gran parte della giornata tra terapie, preghiera, riposo e un po' di lavoro. Domani l’Angelus sarà diffuso come le scorse domeniche.  Il prossimo bollettino medico dovrebbe essere pubblicato martedì o mercoledì prossimo, ma la Sala Stampa continuerà a dare alcune informazioni generali ai giornalisti la sera.

 


 

Lunedì 17 Marzo 2025

Il Vescovo Guglielmo, insieme agli altri Vescovi di Sicilia, partecipa a Palermo alla sessione primaverile della Conferenza Episcopale Siciliana. Sarà il Presidente, Mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale, ad aggiornare i Vescovi su quanto emerso nel Consiglio Permanente della CEI, tenutosi a Roma la scorsa settimana.

Il Vescovo Guglielmo comunicherà un aggiornamento sul Giubileo dei Vescovi che si svolgerà a Roma il 25 giugno. Il Vicario Giudiziale mons. Antonino Legname presenterà il rendiconto economico aggregato anno 2024 dei Tribunali Ecclesiastici della Sicilia.

I Vescovi poi si confronteranno sulla Nota CEI «L’insegnamento della Religione Cattolica: opportunità di formazione e dialogo» introdotta dal Vescovo delegato per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università Mons. Giuseppe Schillaci, mentre Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela terrà una comunicazione sulle attività celebrative del “Progetto Nicea 2025”.

Prevista anche la relazione annuale del Preside della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia prof. Vito Impellizzeri unitamente a tutti i direttori degli Istituti teologici affiliati. Infine i Vescovi discuteranno un documento elaborato dal Laboratorio Socio–Politico della CESi sul tema “Emergenza Idrica in Sicilia” che sarà presentato dal responsabile Dott. Renato Meli.

 

Oggi, 16 Marzo, la Chiesa celebra la Seconda Domenica di Quaresima PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 16 Marzo 2025 07:42


La seconda domenica di Quaresima ci porta sul mome Tabor con Gesù e i tre discepoli prescelti per la contemplazione del volto trasfigurato del Crocifisso. Trasfigurazione e Passione di Gesù sono, infatti, strettamente collegate a livello teologico, scritturistico, spiritualistico e morale. Il mistero del Redentore è il mistero del Crocifisso Risorto. E' necessario salire al Golgota per salire all'ultimo definitivo Tabor della storia personale e dell'intera umanità, il Tabor della contemplazione del risorto, del Cristo glorioso, della vera e definitiva gioia per l'umanità. Per arrivare a questo vertice bisogna passare per il calvario, il calvario della vita di ciascuno di noi, quello che sperimentiamo nella nostra vita con la sofferenza, la malattia, la solitudine, l'incomprensione, l'emarginazione e quanto è frutto di una distorsione della vita umana, sempre più umiliata e vilipesa in tante situazioni della storia di oggi e di sempre. Gesù sul Tabor riscatta la dignità dell'uomo e lo fa entrare in quel mistero della gioia senza fine alla quale tutti aspiriamo. 

A Roma Stazione quaresimale alla basilica di Santa Maria in Domnica alla Navicella.

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Prima lettura

Dal libro della Genesi         15,5-12.17-18

Dio stipula l’alleanza con Abram fedele.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore è mia luce e mia salvezza.     dal salmo 26

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi        3, 17 - 4, 1

Cristo ci trasfigurerà nel suo corpo glorioso.

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              9, 28-36

Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto. 

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Meditiamo insieme

La seconda domenica di Quaresima ci schiude dinanzi un'esperienza gaudiosa che fa quasi palpare ai discepoli la divinità di Cristo. Eppure vi si registra spavento e incomprensione, luce che anticipa quella della resurrezione e ombra dell'imminente passione.
Quel Figlio immensamente amato sta per essere immolato sull'altare della croce. C'è di che restare sgomenti, come il giorno in cui Pietro si sentì autorizzato a protestare all'annuncio della passione. Come coniugare insieme amore e morte? Eppure questo binomio risulta inscindibile: l'amore è dolore trasfigurato, è dare la vita. Non importa se il dono si concentra in un gesto di suprema generosità o se viene sminuzzato giorno dopo giorno fino alla consumazione totale. Ciò che conta è dare e dare tutto! Nell'esperienza umana, troppo spesso si deve registrare il triste naufragio di relazioni che erano partite all'insegna dell'amore. Alla radice c'è sempre il tentativo di scindere amore e morte. Se per amore si intende soddisfacimento personale totale e incontrastato di ogni desiderio e pulsione, prescindendo dall'altro, anzi pretendendo di spremerlo dall'altro, prima o poi si resta delusi e ci si ritrae nauseati.
La trasfigurazione dimostra che l'amore non solo non è incompatibile con il dolore, ma manifesta la propria divina radice proprio nella totalità di una dedizione che ha il sapore della morte a se stessi in vista della vita, della pienezza che si vuole promuovere nella persona amata.
In primo luogo siamo invitati in questa Quaresima a trasfigurarci mediante la fede in Gesù Cristo, cambiando il nostro modo di vivere, rinnovandoci dal profondo del nostro cuore, per far sì che questi santi giorni che il Signore ci dona da vivere, siano davvero promettenti di pace spirituale. Inoltre, non c'è rinnovamento se la nostra fede è tiepida e ferma nel suo progressivo cammino verso un maggiore e fiducioso abbandono in Dio. Infine, non ci può essere trasfigurazione se non ci facciamo aiutare da Cristo, dalla sua parola che è vita, dalla parola del Dio vivente che per sua natura ci porta a contemplare e a riflettere. Docili alla parola del Signore, attimo per attimo ci trasfigureremo per essere davvero nuove e rinnovate creatura, capaci di atti generosi come Abramo e soprattutto con la stessa potenzialità del Cristo che per amore nostro ha dato la sua vita sulla croce.  

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Preghiamo insieme


Nella Trasfigurazione di Cristo gli apostoli Pietro Giacomo e Giovanni hanno acquisito per primi la certezza che il Padre celeste ci ama, e ci salva. Con la Preghiera dei fedeli gli presentiamo ora i sentimenti del nostro cuore. Preghiamo insieme dicendo: Mostraci, Signore, lo splendore del tuo volto.

Per la santa Chiesa di Dio. Sul monte Tabor tre apostoli smarriti trovarono nel fulgore del Cristo quei motivi di fede che li sosterranno di fronte allo scandalo della croce. Perché anche i cristiani di oggi, soprattutto nei momenti difficili, sappiano guardare al Cristo trasfigurato, e irrobustire la loro fiducia nel progetto di salvezza che Dio realizza con la Chiesa nel mondo, preghiamo.

Per l'Ucraina che sta soffrendo per la guerra, perchè possa essere aiutata a costruire un tempo di pace, mettendo al primo posto il bene di tutti, preghiamo.

Per coloro che si sono consacrati al Signore nella vita religiosa. Nella contemplazione di Cristo salvatore e amico essi trovano il senso della loro missione. Perché sappiano condurre anche gli altri lungo le vie dello spirito, fino a quell’incontro con Cristo che dà pieno significato all’esistenza, preghiamo.

Per coloro che non riescono a trovare un senso al vivere e al morire. Cristo, vincitore della morte, deve diventare anche per loro la ragione della speranza. Perché trovino in sé il desiderio di incontrare il Signore, rafforzino la loro volontà di cercarlo, e conoscano infine la gioia di trovarlo, preghiamo.

Per coloro che vivono nello scoraggiamento e nello sconforto. Molte persone anche accanto a noi sono travagliate da situazioni esistenziali difficili, che le portano rinchiudersi nella solitudine e nel dolore. Perché come gli apostoli sul Tabor sappiano guardare al volto luminoso di Cristo, e riceverne forza spirituale per riprendere il cammino, preghiamo.

Per la nostra comunità. Il nostro stile di vita sincero e coerente dovrebbe essere per gli altri un valido motivo per accogliere il Vangelo. Perché chi ci vive accanto possa scorgere d’ora innanzi nella nostra testimonianza la luce del Cristo risorto, preghiamo.

O Dio nostro Padre, trasfigura anche noi, che crediamo in te e nel tuo progetto di salvezza. Donaci la forza di operare, al di là di ogni dubbio e crisi, ciò che è bene in mezzo ai fratelli. Per Cristo nostro Signore.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (13, 17 - 14, 9)

Il cammino del popolo fino al Mare Rosso

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa
  (Disc. 51, 3-4. 8; PL 54, 310-311. 313)

La legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo

Domenica della II settimana, ufficio proprio della II Domenica di Quaresima. Si omette il Te Deum. 

Impegno di vita

Oggi rivolgo a Dio una preghiera speciale per tutti i giovani, perchè, con lo stesso entusiasmo di Pietro, possano scoprire la bellezza di camminare accanto a Gesù, affrontando coraggiosamente le sfide della vita.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per il Santo Padre Francesco, perchè sia confermato dalla forza dello Spirito Santo, illuminato dalla Parola di Dio, sostenuto dalla comunione della Chiesa e dalla preghiera di tutto il popolo di Dio.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

La Trasfigurazione del Signore non ci indica altro se non la nostra missione: quella di andare sempre oltre ciò che viviamo con i nostri sensi esterni o interni, per raggiungere la Verità, per trovare la strada giusta: la Via, per essere pienamente noi stessi: la Vita. Luciano Sanvito
 

 

 

 

 

Domenica 16 Marzo 2025


- Come da tradizione, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute e sarà organizzato dalla Segreteria di Stato e dalla Diocesi di Roma. Il Rosario sarà recitato alle 19.30 con i membri della Curia Romana e le persone che lo desiderano sono invitate a partecipare come accaduto ogni sera a partire dal 24 febbraio.

 

 

Bollettino medico di sabato 15 Marzo 2025

 

"Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili, confermando i progressi evidenziati nell'ultima settimana. Prosegue l'ossigenoterapia ad alti flussi, riducendo progressivamente la necessità di ventilazione meccanica non invasiva nelle ore notturne.

Il Santo Padre necessita ancora di terapia medica ospedaliera, di fisioterapia motoria e respiratoria; tali terapie, allo stato, fanno registrare ulteriori, graduali miglioramenti".

È quanto riferisce il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede diffuso nella serata di oggi, sabato 15 marzo, riguardo lo stato di salute di Papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma.

Il Papa ha trascorso gran parte della giornata tra terapie, preghiera, riposo e un po' di lavoro. Domani l’Angelus sarà diffuso come le scorse domeniche.  Il prossimo bollettino medico dovrebbe essere pubblicato martedì o mercoledì prossimo, ma la Sala Stampa continuerà a dare alcune informazioni generali ai giornalisti la sera.

 


 

Domenica 16 Marzo 2025

- Il Vescovo Guglielmo alle ore 16, nella Chiesa Madre di Gioiosa Marea, presiede la Santa Messa Esequiale in suffragio della signorina Pina Scaffidi-Saggio, sorella del Canonico Don Tino.

- Il Vescovo Guglielmo alle ore 18 nella Chiesa Madre di Sant'Agata Militello presiede la Celebrazione Eucaristica della Seconda Domenica di Quaresima, «Trasfigurazione in tempore» per la riapertura della Chiesa Madre e per il Ritiro quaresimale delle Famiglie della diocesi.

Oggi, 15 Marzo, la Chiesa ricorda San Cesare, Vescovo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 15 Marzo 2025 07:47

Non è raro, sui comuni calendari, veder segnata a questa data il ricordo di un San Cesare. Si tratta di un Santo problematico, per non dire totalmente oscuro, di cui perciò si può far memoria soprattutto per l'interesse e la frequenza del nome. Egli sarebbe stato uno dei 72 primi seguaci di Gesù, e poi Vescovo di Durazzo, in Albania, dove probabilmente sarebbe morto martire per la fede. Non si può dire, dunque, che la diffusione del nome di Cesare sia legata alla devozione di questo o di altri Santi, benché non manchino quelli con il nome, di identica origine, dì Cesario. In alcuni calendari, il nome di San Cesare si leggeva alla data del 15 marzo, data dell'uccisione di Giulio Cesare, e ciò suggerì di dare tale onomastico ai molti che ripetono il nome del grande romano. Con questo nome si ricordano il 15 aprile San Cesare de Bus, sacerdote francese e fondatore dei Padri Dottrinari e il 27 ottobre Cesare Taparelli, sacerdote gesuita morto in Messico.

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di San Pietro in Vaticano.

In questo giorno porgiamo i più affettuosi auguri di buon onomastico a Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo Ausiliare di Messina, Lipari, Santa Lucia del Mela e nostro affezionato lettore.

 

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Prima lettura

Dal libro del Deuteronomio         26, 16-19

Sarai un popolo consacrato al Signore tuo Dio.

 

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Salmo responsoriale

Rit. Beato chi cammina nella legge del Signore.           dal salmo 118

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              5, 43-48

Siate perfetti come il Padre vostro celeste. 

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Meditiamo insieme

Il brano del Vangelo della liturgia odierna è tratto dal discorso della montagna ed è riportato dall'evangelista Matteo. Gesù vuol tratteggiare il volto del suo vero discepolo. Lo fa con una serie di istruzioni che, con l'amore superano la legge mosaica. Proviamo a leggere, proprio in questa prospettiva, quanto ci sta dicendo Gesù, per scoprire nelle sue istruzioni preziose una gara di amore. È questo l'invito di Gesù ed è rivolto ai suoi discepoli. Facciamo allora nostro questo invito. Scopriremo in questo insegnamento tutta la bellezza di essere suoi discepoli. Non presumiamo però di essere come dei privilegiati che vivono in mondo perfetto. Gesù conosce bene le difficoltà della vita e non le nasconde; Egli regala, come dono prezioso, la possibilità di viverle nella fiducia e nella speranza. La base operativa di questo progetto di vita è il saper perdonare ed il gareggiare a vicenda nell'amore e nella generosità. L'insegnamento di Gesù ci pone su questa traiettoria di amore con lo slancio che possiamo avere dai benefici delle sue grazie. Il vero cristiano si riconosce da come riesce ad amare. In questa coerenza di vita, che si realizza nella quotidianità, riconosciamo il volto di Gesù. Su quel Volto tratteggiamo il volto del suo vero discepolo.

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Preghiamo insieme

 

 Il Signore che ci ha scelti come suo popolo, donandoci la legge perfetta dell'amore, perchè divenissimo simili a lui che è l'amore, ora ci viene incontro e ascolta la nostra umile preghiera. Per questo diciamo: Insegnaci ad amare, Signore.


Per il Papa Francesco, i vescovi e i sacerdoti che, come Mosè, hanno il compito di far conoscere la legge dell'amore cristiano: siano loro i primi a praticarla con l'umiltà e il coraggio dei pastori del gregge. Preghiamo:

Per le società lacerate da divisioni e conflitti: il messaggio di Gesù sull'amore dei nemici favorisca la ricerca di nuovi rapporti di giustizia e di pace. Preghiamo:

Per il mondo della sofferenza che invoca amore e solidarietà: trovino nella nostra comunità lo spazio della speranza e della vita. Preghiamo:

Per i gruppi delle comunità ecclesiali: vivano la carità e promuovano servizi efficaci con la gratuità del vangelo. Preghiamo:

Per noi che rinnoviamo il sacrificio della croce: sappiamo offrire amore e pace ai nostri vicini. Preghiamo.

O Dio, noi siamo qualcosa di particolare per te, perchè siamo il tuo popolo; aiutaci ad imitarti nel dono dell'amore, perchè ogni nostro fratello, anche il nemico, diventi qualcosa di particolare per noi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (12, 37-49; 13, 11-16)

Partenza degli Ebrei
Leggi sulla Pasqua e sui primogeniti

Seconda Lettura

Dalla Costituzione pastorale «Gaudium et spes» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa mel mondo contemporaneo
   (Nn. 9-10)

Gli interrogativi più profondi dell'uomo

Sabato della I settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima (fino all'Ora Nona). Primi Vespri della II Domenica di Quaresima.

 

Impegno di vita

L'insegnamento di Gesù è amare i nemici. Oggi abbandono ogni mia difesa e apro generosamente il cuore a quantio non mi rispettano.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per i Paesi lacerati da divisioni e conflitti: il messaggio dell'amore ai nemici insegnato da Gesù favorisca la ricerca di nuovi rapporti di giustizia e di pace.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Le persone ti pesano? Non caricarle sulle spalle, portale nel cuore. Dom Hèlder Camara

 

 


 

 

Sabato 15 Marzo 2025


- Come da tradizione, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute e sarà organizzato dalla Segreteria di Stato e dalla Diocesi di Roma. Il Rosario sarà recitato alle 19.30 con i membri della Curia Romana e le persone che lo desiderano sono invitate a partecipare come accaduto ogni sera a partire dal 24 febbraio.

Bollettino medico di sabato 15 Marzo 2025

 

"Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili, confermando i progressi evidenziati nell'ultima settimana. Prosegue l'ossigenoterapia ad alti flussi, riducendo progressivamente la necessità di ventilazione meccanica non invasiva nelle ore notturne.

Il Santo Padre necessita ancora di terapia medica ospedaliera, di fisioterapia motoria e respiratoria; tali terapie, allo stato, fanno registrare ulteriori, graduali miglioramenti".

È quanto riferisce il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede diffuso nella serata di oggi, sabato 15 marzo, riguardo lo stato di salute di Papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma.

Il Papa ha trascorso gran parte della giornata tra terapie, preghiera, riposo e un po' di lavoro. Domani l’Angelus sarà diffuso come le scorse domeniche.  Il prossimo bollettino medico dovrebbe essere pubblicato martedì o mercoledì prossimo, ma la Sala Stampa continuerà a dare alcune informazioni generali ai giornalisti la sera.

 


 

Sabato 15 Marzo 2025


 

 

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