NOTIZIE DI CRONACA
Patti: il 30 settembre si apre la seconda edizione della rassegna "Scrusciu" con il "caso Moro" PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Venerdì 29 Settembre 2023 12:08

Sabato 30 settembre alle ore 18, presso la Sala Comunale di piazza Mario Sciacca, prenderà il via la seconda la II edizione della rassegna “Scrusciu”, una serie di “incontri d’autore” che si terranno a Patti nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre. La rassegna è organizzata dall’ACIAP “Libero Grassi”, insieme al Centro Studi Antimafia “P. Borsellino” di Patti, a “S.O.S. impresa – Rete per la legalità – Associazioni e Fondazioni contro il racket e l’usura, e alla libreria Capitolo 18, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e con il patrocinio del Comune di Patti. Gli incontri, quest’anno, avranno come filo conduttore quello della legalità e della giustizia, ma con un focus su alcuni dei più intricati complessi misteri della recente storia Italiana. L’apertura è affidata all’On. Gero Grassi, già vice-presidente della Commissione d’Inchiesta sul Caso Moro, che con un appassionato racconto, ripercorrerà le fasi del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro, provando a fare luci sui misteri che ancora oggi circondano la vicenda. La II edizione di Scrusciu è dedicata alla memoria di due persone che ci hanno lasciato quest’anno e che si sono spese con amore e generosità per il nostro paese: Nuccio Gugliotta e Enza Mondello. Il dottore Gugliotta è stato titolare di una nota farmacia ed è stato uno dei fondatori dell’Associazione Antiracket. Oltre a essere un eccellente professionista E’ stato un uomo di rara generosità, ricordato da tutti per il suo sorriso e la sua allegria contagiosa. Enza Mondello è stata un’imprenditrice, artista, conosciuta da tutti a Patti per il suo impegno in tantissime attività sul territorio, dall’allestimento del carro per il Carnevale, alle manifestazione teatrali e canore e alla cura del palazzo Sciacca dove aveva intenzione di creare un giardino letterario.

Patti: rimossa la Piramide di piazza Mario Sciacca PDF Stampa
Scritto da Gabriele Villa   
Mercoledì 27 Settembre 2023 09:48

E’ stata rimossa la piramide di Piazza Mario Sciacca. Istallata il 9 giugno 2014 l’opera, ricoperta da fogli di rame sulla quale sono riportati i simboli principali delle varie religioni del mondo, è sempre stata al centro di numerose polemiche. In tanti hanno sempre ipotizzato significati occulti nella struttura che, nei tre lati, ripropone simboli delle varie religioni del mondo. Al di là dell’aspetto estetico, proprio nei giorni scorsi, era stata segnalata la pericolosità dopo che alcuni bambini si erano arrampicati sulla struttura facendo immaginare il peggio nel caso in cui qualcuno fosse scivolato e, magari rimasto infilzato sulla punta della Piramide. Da qui la decisione di rimuoverla e custodirla, momentaneamente, nei depositi comunali.“Dopo che ci è stato segnalato che alcuni bambini si sono arrampicati sulla struttura – ha evidenziato l’assessore Gianni Di Santo – abbiamo effettuato un sopralluogo. Considerato anche il fatto che l’opera necessita di interventi di manutenzione si è deciso di rimuoverla per sistemarla e poi ricollocarla in un’altra posizione della città. Nell’area di Piazza Mario Sciacca verrà rimossa la base in cemento su cui poggiava e, a novembre, in occasione della giornata dell’albero, si provvederà a piantare un nuovo arbusto”.

Patti: aperta un’inchiesta per la morte di Giuseppe Milici PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Lunedì 25 Settembre 2023 20:15

E’ stata aperta un’inchiesta sulla morte dell’operaio cinquantaseienne Giuseppe Milici, che, sabato scorso, 23 settembre, sarebbe caduto da una scala, mentre stava effettuando piccoli lavori edilizi nella parte collinare di Patti Marina in contrada Mustazzo. Una caduta devastante perché l’operaio è caduto su un paletto di ferro che ha provocato la morte e a nulla è servito l’intervento del 118. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Patti, al comando del tenente colonnello Salvatore Pascariello, ai quali è affidato il compito di capire la tragica dinamica. Ulteriori accertamenti sui lunghi sono stati effettuati anche dal Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell’Azienda sanitaria provinciale di Messina. Nel contempo i carabinieri hanno proceduto a circoscrivere l’area in cui l’operaio è precipitato giù; da li è stata avviata l’inchiesta a cura del sostituto procuratore della repubblica di Patti Antonietta Ardizzone. Trai primi accertamenti disposti dal magistrato il sequestro della salma per procedere all’autopsia che, dopo il conferimento dell’incarico al medico legale, sarà effettuata all’ospedale Papardo di Messina. Tanti i messaggi registrati per la morte dell’operaio, da chi a Patti lo conosceva a chi invece recrimina per l’ennesimo incidente sul lavoro

Il Vescovo di Cefalù ai funerali della donna morta nell'incendio dei giorni scorsi: "Mettiamoci in marcia come sentinelle della nostra terra" PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 25 Settembre 2023 19:09

Parliamo di ciò che succede da troppo tempo: la Sicilia brucia, non solo per l’innalzamento della temperatura, ma perché fagocitata da fiamme devastanti: bruciano boschi, campagne, animali, strade, autostrade, case, aeroporti, parchi archeologici, discariche, chiese e conventi. Bruciano perfino le spoglie dei Santi. Possiamo dire che questo macabro rituale si ripete ormai da settant’anni e purtroppo, ogni volta che succede, cala subito il silenzio”. Lo ha detto stamattina il Vescovo di Cefalù, mons. Giuseppe Marciante, nell’omelia dei funerali di Maria David, svoltisi nel Duomo della cittadina normanna (nella foto accoglie la salma dinanzi al portone centrale), morta nei giorni scorsi nel tentativo di salvare dalle fiamme la sua puledra. “Le mani diaboliche di criminali senza cuore e coscienza hanno ucciso la vita del nostro stupendo territorio, ma soprattutto vite di umane. Cefalù stamane piange un’altra vittima degli incendi, Maria David, morta nel tentativo di salvare i suoi cavalli, vittime anche loro. Ieri è morta anche Scilla, la sua cavalla”, ha ricordato il presule.

Mons. Marciante ha poi affermato che “ancora una volta siamo qui a levare il nostro grido: ritorna a piovere cenere sulla nostra Isola”. E ha aggiunto: “Esausti e stanchi, ogni anno sempre nello stesso periodo, raccogliendo l’immane sofferenza della nostra amata Terra: povera Sicilia, madre, terra mia”. “Gli incendi non solo feriscono il volto bello e buono della terra – ha aggiunto –, ma tolgono il futuro a intere generazioni che, attraverso le risorse naturalistiche in nostro possesso, avevano progettato occasioni di lavoro e di sviluppo in particolare per i territori delle nostre aree interne”.

Da mons. Marciante l’invito a tutti i siciliani a mettersi in marcia dietro a Cristo Risorto per “far scomparire la condizione disonorevole del Popolo siciliano in ogni borgo, paese e città”. “Mettiamoci in marcia, carissimi, come sentinelle della nostra terra, dei nostri beni naturali, dei nostri preziosi beni culturali, del bene delle nostre vite. Mettiamoci in marcia, in modo particolare mi rivolgo ai giovani, per risollevare le sorti della nostra Isola valorizzandone tutte le risorse, investendo di più sul piano preventivo ed educativo, risanando le infrastrutture e incrementando la cura per la gestione del territorio. Mettiamoci in marcia per arrestare l’abbandono delle campagne. Mettiamoci in marcia perché produciamo lavoro qualificato di custodi dell’ambiente”. Poi, un appello alle istituzioni a “fare di più e a fare meglio”, “anticipando tutti quei lavori di prevenzione necessari a scampare scenari peggiori, ad impiegare le risorse umane e lavorative di cui la nostra Regione Siciliana dispone tutto l’anno e non solo nella stagione calda per un monitoraggio continuo dei territori”.

E ancora: “Siamo consapevoli di come negli anni la politica abbia mortificato l’impegno soprattutto dei lavoratori forestali, facendone esclusivamente una riserva di consenso elettorale e prospettando soluzioni di stabilizzazione mai realmente adottate. Forse è giunto il momento di far seguire alle parole i fatti per un’inversione di tendenza che porti anche a quella conversione della politica auspicata da Papa Francesco in Laudato sì”.

Anche il Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale, a nome dell'Episcopato Siciliano, in una nota ha affermato: "Nei giorni scorsi abbiamo ancora assistito al doloroso fenomeno degli incendi nella nostra Isola, con ulteriori danni al creato, al patrimonio e alle persone. Il perdurare annoso del fenomeno addolora tutti.

Dopo le ore concitate e la comprensibile tensione creatasi, generata dalla volontà di esser prossimi alle persone in pericolo, siamo riconoscenti a tutte le istituzioni e ai volontari che si sono spesi per aiutare coloro che erano in difficoltà. Così è stato pure per le nostre comunità e i loro pastori.

Anche il governo regionale, per la parte che gli spetta, è messo a dura prova; constatiamo il suo sforzo di assumere i necessari provvedimenti per superare l’emergenza, attivare la necessaria prevenzione e pervenire al controllo del territorio.

Mossi dallo spirito cristiano che pervade le nostre comunità, desideriamo anche noi, vescovi di Sicilia, offrire il contributo ecclesiale per la cura della casa comune, unendo le nostre forze a quelle già in campo"

Il Vescovo di Patti, mons. Guglielmo Giombanco, in una nota, ha espresso vicinanza alle popolazioni della diocesi colpite dagli incendi dei giorni scorsi.

Patti: sabato 23 settembre sarà inaugurata la "Casa Carlo Acutis" PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 22 Settembre 2023 19:59

Sabato 23 settembre alle ore 18, presso l'ex Convento dei Frati Cappuccini di Patti, sarà inaugurata la “Casa Carlo Acutis” del Centro di Solidarietà “Massimiliano Kolbe”, un luogo pensato per i giovani e le famiglie come punto di aggregazione  e di condivisione. "L’idea è nata dalla consapevolezza che per educare un ragazzo è necessaria un’intera comunità che ne sostenga l’educazione, per questo - sostieneMaria Francesca Candio, membro del Centro di Solidarietà Massimiliano Kolbe - tentiamo di fare compagnia alle famiglie dando loro appoggio». Oltretutto, grazie alla nuova sede verranno messe a punto ulteriori attività pensate anche per le famiglie, tra cui il gruppo di lettura sulla genitorialità oltre a svariati incontri ludico-ricreativi. Il Centro di Solidarietà Massimiliano Kolbe è un’associazione nata nel 1989 dal desiderio di rispondere ad alcuni bisogni che si manifestavano nel territorio, oggi continua a farlo con il presidente Antonio Calabria e 25 operosi volontari, impegnati durante tutto l’anno in attività quali la piccola mensa giornaliera per persone indigenti e sole, il “Banco della solidarietà” realizzato in collaborazione con la Fondazione Nazionale Banco Alimentare della Sicilia (distribuzione alimenti a famiglie indigenti), lo sportello di domanda/offerta lavoro e l’organizzazione di eventi culturali e artistici a carattere educativo (mostre, laboratori, manifestazioni, conferenze e incontri-dibattito). Il Beato Carlo Acutis nacque a Londra, dove i genitori si trovavano per motivi di lavoro del padre, il 3 maggio 1991. Trascorse l’infanzia a Milano, circondato dall’affetto dei suoi cari e imparando da subito ad amare il Signore, tanto da essere ammesso alla Prima Comunione ad appena sette anni. Frequentatore assiduo della parrocchia di Santa Maria Segreta a Milano, allievo delle Suore Marcelline alle elementari e alle medie, poi dei padri Gesuiti al liceo, s’impegnò a vivere l’amicizia con Gesù e l’amore filiale alla Vergine Maria, ma fu anche attento ai problemi delle persone che gli stavano accanto, anche usando da esperto, seppur autodidatta, le nuove tecnologie. Colpito da una forma di leucemia fulminante, la visse come prova da offrire per il Papa e per la Chiesa. Lasciò questo mondo il 12 ottobre 2006, nell’ospedale San Gerardo di Monza, a quindici anni compiuti. Il 5 luglio 2018 papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto che dichiarava Venerabile Carlo, i cui resti mortali riposano dal 6 aprile 2019 ad Assisi, nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione. Nel medesimo anno il Pontefice ha citato Carlo nell'Esortazione apostolica post-sinodale "Christus vivit". Il 21 febbraio 2020, ha autorizzato la promulgazione del decreto relativo a un miracolo attribuito all’intercessione di Carlo, che è stato solennemente beatificato ad Assisi il 10 ottobre seguente.

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