NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 2 Novembre, la Chiesa celebra la Commemorazione di tutti i fedeli defunti PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 02 Novembre 2025 07:45

Questa è la giornata nella quale i nostri cimiteri si riempiranno di gente che si avventurerà presso le tombe, mazzi di fiori alla mano. Anche chi abitualmente non si reca al cimitero, oggi lo presenzierà con una devozione del tutto speciale e quello che maggiormente ci accomunerà saranno appunto i fiori che deporremo per i nostri cari defunti e i lumini che accenderemo sulle loro tombe. Ma mentre ci avvicendiamo al cimitero e ne percorriamo i viali siamo invitati anche a fare ulteriori riflessioni sul mistero stesso della morte e sul "come" noi si possa ancora coltivare relazioni con i nostri cari trapassati ed è per questo che la Chiesa, mentre ci invita a prendere le distanze dallo spiritismo, dalla divinazione e da altre forme di comunicazione con l'Aldilà che non fanno che illudere tanta gente con presunti messaggi da parte dei morti, ci inviata oggi ad osservare che comunque è per noi possibile vivere la comunione con i nostri defunti. 


FORMULARIO DELLA PRIMA MESSA

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Prima lettura

Dal libro di Giobbe          19, 1.23-27

Io lo so che il mio redentore è vivo.

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Salmo responsoriale

Rit. Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.           dal salmo 26  

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani        5, 5-11

Giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui.

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni           6, 37-40


Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.  


FORMULARIO DELLA SECONDA MESSA
 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia          25, 6.7-9


Il Signore eliminerà la morte per sempre.

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Salmo responsoriale

Rit. Chi spera in te, Signore, non resta deluso.           dal salmo 24 

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani        8, 14-23

Aspettiamo la redenzione del nostro corpo. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo           25, 31-46


Venite, benedetti del Padre mio.


FORMULARIO DELLA TERZA MESSA

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Prima lettura

Dal libro della Sapienza          3, 1-9


Il Signore li ha graditi come l'offerta di un olocausto.

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Salmo responsoriale

Rit. L'anima mia ha sete del Dio vivente.           dal salmo 41

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Seconda lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo        21, 1-5a. 6b-7

Non vi sarà più la morte. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo           5, 1-12

Rallegratevi ed esultate, perchè grande è la vostra ricompensa nei cieli. 

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Meditiamo insieme


Solo nella luce della festa dei santi possiamo vivere con serenità la memoria dei defunti. La morte, unica certezza della nostra vita, ci pone davanti al grande dilemma di senso delle cose che facciamo. Cristo ha una buona notizia anche sulla morte? Non esiste la morte, esistono le persone che abbiamo conosciute e amate e che sono morte. E quanto più le abbiamo amate, tanto più è dolorosa e straziante è la loro assenza. Sappiamo che siamo fragili, che siamo creature, e che la malattia e la morte sono inevitabili. Eppure, e questo è segno della grande dignità dell'uomo, non comprendiamo, ci ribelliamo a questo destino, ne chiediamo conto a Dio. E Dio, in Gesù, ci apre ad una prospettiva nuova e diversa: la morte non è la fine di tutto, è il proseguimento di una vita nello Spirito iniziata nel giorno del nostro concepimento, una vita che è cresciuta con noi durante gli anni e che continua nella ricerca di Dio al di là della morte. La nostra anima è immortale e, con la morte, raggiunge Dio. Può essere pronta ad accoglierlo, ed è la pienezza, oppure può ancora avere bisogno di crescere, e Dio ci concede un tempo, oppure non vuole avere a che fare con Dio e lui, con dolore, accetta questa nostra scelta. Le nostre preghiere per i defunti fanno sentire loro il nostro amore e la nostra vicinanza, se ancora devono maturare nell'amore. Quando Cristo tornerà, così crediamo, la nostra anima tornerà a riprendersi il corpo, che conserviamo nei cimiteri, che in greco significa "dormitori". 

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Preghiamo insieme

 

Cristo risorto accoglie e presenta al Padre tutti coloro che muoiono credendo in lui. Domandiamo a Dio che, in Cristo, trasformi il dolore dell'uomo in speranza di vita, dicendo: Signore della vita, ascoltaci.

Padre misericordioso, aiuta la tua Chiesa a comprendere e testimoniare il valore della vita, perchè tutti gli uomini diano un senso cristiano alla loro esistenza. Preghiamo:

Padre buono, accogli nella comunione dei santi i nostri fratelli defunti, che hanno creduto e sperato in te e si sono nutriti del corpo di Cristo, pegno di risurrezione. Preghiamo:

Dio, amante della vita, apri le tue braccia a tutti i fratelli che sono morti a causa della pandemia, dell'ingiustizia, della guerra e della violenza, e annuncia ancora al mondo la tua pace. Preghiamo:

Dio, nostra speranza, sostieni chi è provato dal dolore, dona forza nella sofferenza, conforto nella solitudine, perchè ogni cuore canti alla tua bontà. Preghiamo:

Dio, principio e fine della nostra esistenza, insegnaci ad usare saggiamente del tempo che ci dai, servendoti nei nostri fratelli e amandoti con tutte le nostre forze. Preghiamo:

O Dio, ricco di misericordia, accogli nel nome di Cristo, morto e risorto, le nostre preghiere: a tutti i defunti, liberati da ogni colpa, svela il mistero del tuo volto e rendili partecipi della tua vita per tutti i secoli dei secoli. Amen.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dal primo libro dei Maccabei   (1, 1-15)

Alessandro il Macedone e i discendenti

Seconda Lettura

Dalla Costituzione pastorale «Gaudium et spes» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa nel mondo contemporaneo        (N. 78)

Promuovere la pace


Domenica della III settimana, ufficio della XXXI Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno C.
Quando il 2 novembre ricorre in domenica, anche se la Messa si celebra della Commemorazione di tutti i fedeli defunti, l'Ufficio è della domenica e l'Ufficio dei defunti si omette.


* Dal mezzogiorno del 1 Novembre a tutto il 2 Novembre possiamo acquistare a favore delle anime del Purgatorio l'indulgenza plenaria (una sola volta), visitando una Chiesa e recitando il Credo e il Padre Nostro. Sono inoltre da adempiere queste tre condizioni: Confessione sacramentale, Comunione eucaristica, Preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. La stessa facolta alle medesime condizioni è concessa anche quest'anno in tutto il mese di Novembre al fedele che visita devotamente il cimitero e prega, anche solo mentalmente, per i fedeli defunti. 

 

Impegno di vita

Pregherò per i defunti che non hanno nessuno che si ricordi di loro e che hanno bisogno di purificarsi per essere ammessi alla presenza di Dio. In questi giorni, andando a visitare i cari defunti al cimitero, oltre ai fiori offrirò per loro al Signore qualcosa di più prezioso ed efficace: le mie preghiere.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO


Per tutti i defunti, perchè accompagnati dalla nostra preghiera in questo giorno di particolare suffragio, per la divina misericordia vengano accolti nella Casa del Padre.
 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Nel recarci ai cimiteri a pregare con affetto e con amore per i nostri defunti, siamo invitati, ancora una volta, a rinnovare con coraggio e con forza la nostra fede nella vita eterna, anzi a vivere con questa grande speranza e testimoniarla al mondo: dietro il presente non c’è il nulla. E proprio la fede nella vita eterna dà al cristiano il coraggio di amare ancora più intensamente questa nostra terra e di lavorare per costruirle un futuro, per darle una vera e sicura speranza. Benedetto XVI



 

Domenica 2 Novembre 2025

- Alle ore 12 il Santo Padre Leone XIV recita la preghiera dell'Angelus dal Palazzo Apostolico.

- Alle ore 16 il Santo Padre Leone XIV, nel giorno della Commemorazione dei Defunti, presiede la Santa Messa a Roma nel Cimitero del Verano.

 

 

Domenica 2 Novembre 2025

- Alle ore 10, al Cimitero di Patti, il Vescovo Guglielmo, presiede la Concelebrazione Eucaristica in suffragio dei Defunti; segue la benedizione delle tombe.

- Nel pomeriggio il Vescovo Guglielmo si reca a Torrenova per la presentazione di don Giuseppe Vivaldi, nominato ieri nuovo parroco. 

Oggi, 1 Novembre, la Chiesa celebra la solennità di Tutti i Santi PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 01 Novembre 2025 07:41

Celebriamo oggi la Solennità di Tutti i Santi,  che apre il mese dei morti. Domani, infatti, ricorderemo nell'annuale commemorazione di tutti i fedeli defunti, quanti hanno lasciato questo mondo e godono o sono in attesa di godere della visione beatifica di Dio. La solennità odierna ci porta nel cuore stesso del mistero della salvezza eterna verso la quale siamo tutti incamminati per strade e percorsi diversi. Siamo, infatti, tutti chiamati alla santità e tutti possiamo diventare santi, cioè realizzare la beatitudine nel tempo e nell'eternità. Oggi la Chiesa pone alla nostra attenzione i santi conosciuti e quelli meno conosciuti, quelli ignoti, in poche parole coloro che godono della visione beatifica di Dio. Tutti coloro che hanno vissuto nella legge di Dio, nel timore di Dio e si sono sforzati per diventare sempre più perfetti nell'amore verso Dio e verso i fratelli. Oggi si celebra la Giornata Mondiale della Santificazione Universale.

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Prima lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo    22, 20-26


Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua.

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Salmo responsoriale

Rit. Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.    dal salmo 17

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Seconda lettura

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo     3, 1-3


Vedremo Dio così come egli è.

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo      5, 1-12


Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
 

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Meditiamo insieme


È una bella festa quella di oggi: celebriamo la fedeltà di Dio nei nostri confronti e quella degli uomini verso Dio: da questo felice connubio nasce e sgorga la santità. Dio, il tre volte Santo, ne è il primo autore, gli uomini, fedeli fino all'eroismo, sono coloro che hanno ricevuto la grazia e la hanno trasformato in opere di bene e in testimonianza concreta di indefessa fedeltà a Dio stesso. Sono gli eroi di Dio, i campioni prescelti tra gli uomini di ogni razza, popolo e nazione. È una schiera che nessuno può contare; i loro nomi non sono scritti nei calendari degli uomini, ma ancor meglio nel libro della vita. Sono così diventati i nostri modelli e i nostri intercessori presso il trono di Dio, dove cantano la sua gloria e l'inno incessante di lode e di ringraziamento. È bello per noi pensare, sperare e credere che in quella schiera ci siano anche i nostri cari e tante persone che ci hanno preceduto nel Regno e sono stati nostri compagni nei percorsi della vita. Ci è di grande incoraggiamento tale pensiero perché alimenta fortemente la nostra più fervida speranza, quella di essere annoverati anche noi nel numero dei beati e di essere nel futuro tra i festeggiati di questo giorno. Lo speriamo non per i nostri meriti, ma soltanto per la grazia che Cristo Gesù ha meritato per noi. Abbiamo la grande opportunità di comprendere dove ci conduce la fedeltà a Dio e in che cosa consista il vivere le beatitudini pronunciate da Gesù, come fonte sicura di felicità autentica. I santi ci rammentano anche la caducità del tempo e l'immenso valore dell'eternità. Ringraziamoli e invochiamoli tutti questi nostri amici del cielo.  

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Preghiamo insieme

 

Nella comunione di tutti i Santi, nata dal dono della vita di Cristo Gesù e dall'effusione dello Spirito, eleviamo la nostra preghiera a Dio, fonte di ogni santità. Preghiamo insieme e diciamo: Dona lo Spirito di santità, o Signore.

Alla tua Chiesa, comunione di santi segnati dal sigillo dello Spirito nel Battesimo e nella Confermazione, preghiamo.

Agli uomini di Dio guidati dal dono delle Spirito, perché rendano una testimonianza efficace di una vita nuova e di amore donato e condiviso, preghiamo. 

A tutti gli uomini che cercano Dio sulle strade della giustizia e della pace, perché possano partecipare alla beatitudine promessa da Cristo a tutti i salvati, preghiamo.

Ai poveri, agli afflitti della terra, agli affamati e assetati, perché trovino conforto e speranza in Dio, solidarietà nei credenti e giustizia nelle istituzioni, preghiamo.  

A tutti noi che abbiamo ascoltato l'annuncio delle Beatitudini, perché la nostra gioia sia riposta nel Signore e il nostro cammino ci conduca alla santità, preghiamo.

Opera in noi, Signore, mediante il tuo Spirito, una profonda trasformazione, che renda visibile la santità che tu ci hai donato e che rinnovi continuamente la nostra vita, fino a giungere alla pienezza della comunione con te e con tutti i fratelli. Per Cristo nostro Signore.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo   (5, 1-14)

Cristo ha riscattato per Dio uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Bernardo, abate  (Disc. 2; Opera omnia, ed. Cisterc. 5 [1968] 364-368)
 

Affrettiamoci verso i fratelli che ci aspettano

Ufficio della solennità di Tutti i Santi. Te Deum. All'Ora media antifona propria e salmodia complementare. Compieta II della domenica con l'orazione  Visita
 

Impegno di vita

Oggi leggerò e mediterò il vangelo delle Beatitudini e deciderò di vivere quella che trascuro di più nei miei rapporti quotidiani con gli altri.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO


Dio glorioso, che chiami tutti i tuoi figli ad essere santi e immacolati nell'amore, per l'intercessione di Maria, regina di tutti i santi, converti i peccatori, conferma i credenti e accogli i nostri fratelli defunti nella santa Gerusalemme.
 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Oggi veneriamo proprio questa innumerevole comunità di Tutti i Santi, i quali, attraverso i loro differenti percorsi di vita, ci indicano diverse strade di santità, accomunate da un unico denominatore: seguire Cristo e conformarsi a Lui, fine ultimo della nostra vicenda umana. Tutti gli stati di vita, infatti, possono diventare, con l'azione della grazia e con l'impegno e la perseveranza di ciascuno, vie di santificazione. Benedetto XVI

 

INDULGENZA PLENARIA PER I DEFUNTI

 

Possiamo acquistare a favore delle anime del Purgatorio l'indulgenza plenaria (una sola volta) dal  mezzogiorno del 1° novembre fino a tutto il 2 novembre visitando una Chiesa e recitando il Credo e il Padre Nostro.

Sono inoltre da adempiere queste tre condizioni:

confessione sacramentale - Questa condizione può essere adempiuta parecchi giorni prima o dopo. Con una confessione si possono acquistare più indulgenze plenarie, purché permanga in noi l'esclusione di qualsiasi affetto al peccato, anche veniale.

comunione eucaristica

preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice recitando Padre Nostro e Ave Maria

La stessa facoltà alle medesime condizioni è concessa in tutti i giorni del mese di novembre al fedele che devotamente visita il cimitero e anche soltanto mentalmente prega per i fedeli defunti



 

Sabato 1 Novembre 2025

Alle ore 10.30, sul sagrato della Basilica di San Pietro, nella solennità di Tutti i Santi, in occasione del Giubileo del Mondo Educativo, il Santo Padre Leone XIV presiede la Celebrazione Eucaristica e il rito della proclamazione a «Dottore della Chiesa» di San John Henry Newman; al termine recita della preghiera mariana dell'Angelus.   

 

 

 

Sabato 1 Novembre 2025

- Alle ore 18 il Vescovo Guglielmo, nella Basilica Santuario di Tindari, presiede l'Eucaristia nella solennità di Tutti i Santi, e amministra la Cresima ad alcuni giovani.

Oggi, 31 Ottobre, la Chiesa ricorda Santa Lucilla, martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 31 Ottobre 2025 07:45

Il racconto, lontano e leggendario, vuole che ai tempi della persecuzione di Valeriano nel 257 il tribuno Nemesio abbia chiesto e ottenuto dal Pontefice il battesimo per sé e per la figlia Lucilla. Questa, cieca dalla nascita, avrebbe poco dopo la cerimonia recuperato immediatamente la vista.
La nuova fede e il miracolo ottenuto dalla figlia rese il tribuno romano sordo alle esortazioni dell'imperatore che esigeva il suo ritorno sollecito alla vecchia religione. Per il reiterato rifiuto, padre e figlia furono condannati a morte e martirizzati l'uno tra la via Appia e la via Latina e l'altra sulla via Appia nei pressi del tempio di Marte.
I loro corpi furono sotterrati ed esumati diverse volte e, secondo alcune interpretazioni, le ripetute traslazioni avrebbero avuto e manterrebbero il significato simbolico di scintilla luminosa e santa che segna nel mondo l'itinerario tironfale del Cristianesimo.
A noi basta pensare al padre S. Nemesio e alla figlia S. Lucilla quale fiaccole di carità reciproca e di testimonianza convinta, poste nelle realtà della fede e nella poesia incerta delle ombre di ogni giorno.

 

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Prima lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani        9, 1-5

Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo, a vantaggio dei miei fratelli.

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Salmo responsoriale

Rit. Celebra il Signore, Gerusalemme.            dal salmo  147

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca        14, 1-6

Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?    

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Meditiamo insieme

 

Di nuovo il vangelo ci parla di un miracolo che mette in discussione l'interpretazione severa e zelante degli ultras della fede: la guarigione di un idropico nel giorno di sabato, come qualche giorno fa abbiamo letto della guarigione della donna curva, mette in crisi la rigida disciplina del sabato. Nato come il giorno del riposo (gli schiavi non riposano mai!), giorno che ricorda all'ebreo e all'uomo che è fatto per la festa, che lo riporta all'origine, che ne esalta l'immensa dignità, il riposo sabbatico era diventato, attraverso una fitta rete di casistiche esasperanti, una vera e propria trappola per chi voleva vivere una vita normale. Gesù contrappone l'interpretazione rigida del riposo sabbatico allo sguardo amorevole della guarigione dell'idropico. La legge, come capirà a proprie spese lo zelantissimo san Paolo, rischia di diventare inumana se non è a servizio dell'uomo, così come Dio l'ha voluta. Perciò Gesù supera la legge, non per fare l'anarchico, ma per riportarla alla sua origine: la legge è donata all'uomo perché esso recuperi dignità e vita. I farisei, paradossalmente, pensano che l'osservanza faccia piacere a Dio e "meriti" una salvezza che, invece, è donata gratuitamente!

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Preghiamo insieme

 

Il Signore, che ha iniziato in noi la sua opera di salvezza, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. Presentiamogli, perciò, le necessità della Chiesa e del mondo, pregando insieme e dicendo: Padre santo, ascoltaci.

Perché la Chiesa, con la luce dello Spirito, indichi agli uomini il bene presente in ogni situazione concreta, come segno di una società alternativa. Preghiamo:

Perché i nostri governanti si adoperino per promuovere quella libertà che è frutto della ricerca sincera della verità e del bene di ogni cittadino. Preghiamo:

Perché l’indifferenza di fronte alla sofferenza e ai disagi dei popoli in via di sviluppo, si tramuti in solidarietà che dà diritto a tutti di partecipare all'unica mensa del mondo. Preghiamo:

Perché la nostra comunità non ricerchi amicizia e appoggi presso i potenti, ma scopra il volto del Cristo nelle case dei poveri e degli emarginati. Preghiamo:

Perché la forza del pane spezzato dell'Eucaristia ci porti a vivere la carità del Cristo per le strade del nostro quartiere. Preghiamo:

Padre, che benedici e proteggi tutti gli uomini non in conformità ai loro meriti, ma alla tua infinita benevolenza, aiutaci a porre piena fiducia e speranza in te che sei unico ed eterno, e vivi e regni con Cristo per i secoli dei secoli. Amen.

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 

Prima Lettura

Dal libro della Sapienza   (8, 1-21)

Si deve chiedere a Dio la sapienza

Seconda Lettura

Dalle «Opere» di Baldovino di Canterbury, vescovo   (Tratt. 6; PL 204, 451-453)

La parola di Dio è viva ed è efficace


Venerdì della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della solennità di Tutti i Santi.

 

Impegno di vita  


Per chi mi evita, mi allontana o deride perchè sono credente, oggi proverò semplicemente a offrire un'Ave Maria, perchè la Vergine possa intercedere presso Dio per far scendere su di lui lo Spirito Santo, colmandolo di comprensione e apertura del cuore.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè tutti i nostri fratelli che hanno lasciato questa terra ricevano la pienezza della vita eterna ed entrino al banchetto del Regno promesso ai servi fedeli.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO


Quando il regno dei cieli vuole trapassare il mondo, quando l'amore di Dio vuole cercarsi qualcuno che è perduto, quando questo qualcuno è una moltitudine, importa molto più chi si è che non ciò che si è; importa molto di più come si fa' che non ciò che si fa. Madeleine Delbrel

 


 

 

Venerdì 31 Ottobre 2025 

Il Santo Padre Leone XIV riceve questa mattina in udienza:

- Membri della “Organización de Universidades Católicas de América Latina y el Caribe” (ODUCAL);

- S.E. il Signor Zoran Milanović, Presidente della Repubblica di Croazia, con la Consorte, e Seguito;

- Em.mo Card. George Jacob Koovakad, Prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso;

- S.E. Mons. Dominique Lebrun, Arcivescovo Metropolita di Rouen (Francia);

- Membri dell’“International Youth Advisory Body”;

- Partecipanti al Giubileo del Mondo Educativo (Incontro con gli Educatori).

 


 

Venerdì 31 Ottobre 2025

- Alle ore 18 il Vescovo Guglielmo, nella Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Patti, presiede la Santa Messa vigiliare della solennità di Tutti i Santi e amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.

Oggi, 30 Ottobre, la Chiesa ricorda San Germano di Capua, vescovo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 30 Ottobre 2025 07:23

Nato nel V secolo da famiglia agiata, Germano si privò dei suoi beni per darli ai poveri. Condusse poi vita ascetica fino al 516 quando venne eletto vescovo di Capua. Amato nella sua diocesi, svolse una missione diplomatica particolarmente delicata. Su mandato di papa Ormisda si recò a Costantinopoli per cercare di mettere termine allo scisma iniziato dal patriarca Acacio. Nel tentativo di giungere all’unità con quanti si rifiutavano di accettare il concilio di Calcedonia, il patriarca aveva composto una formula di unione respinta da papa Felice II e dalle chiese d’occidente. La trattativa cui partecipò Germano andò a buon fine. L’imperatore Giustino e il patriarca Giovanni sottoscrissero il documento proposto da papa Ormisda e venne superata una divisione che durava ormai da due generazioni. Ritornato nella sua diocesi, il vescovo condusse vita ascetica fino alla morte avvenuta nel 541. Per gratitudine i fedeli lo seppellirono nella Chiesa di santo Stefano e lo venerarono come santo.

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Prima lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani        8, 31-39


Nessuna creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, che è in Cristo Gesù.

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Salmo responsoriale

Rit. Salvami, Signore, per il tuo amore.            dal salmo  108
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca        13, 31-35


Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.  

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Meditiamo insieme

 

Gesù è consapevole del rischio che corre continuando a restare in Gerusalemme: non solo i farisei e la classe sacerdotale del tempio lo vogliono far fuori, ora anche Erode ci si mette! Non sappiamo le ragioni di questa nuova antipatia, probabilmente il ricordo doloroso e il senso di colpa per l'omicidio del Battista rendono inquieto il re fantoccio il quale, tanto per cambiare, decide di far uccidere anche il Nazareno. Gesù manifesta disprezzo per lui: la volpe, per il mondo ebraico, è un animale sciocco e malvagio. Ma, pur avendo a che fare con piccoli uomini, Gesù sa che la sua missione è molto più importante: non si lascia scoraggiare, va diritto verso la meta, costi quel che costi. La determinazione di Gesù, la sua decisione di annunciare il Regno, il suo essere a totale servizio del Padre anche a costo della propria vita ci sconcerta e ci fa rabbrividire. Quanto amore cogliamo nella scelta di Gesù! Non fanatismo, non delirio di onnipotenza, ma coraggiosa scelta radicale. Che il Signore scuota le nostre tiepide coscienze, le nostre stanche comunità, per essere maggiormente determinati nel servizio del vangelo, anche se questo ci costa qualche persecuzione! 

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Preghiamo insieme

 

Dio Padre non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, perché diventassimo figli. Trasformati dal suo amore, rivolgiamogli ora la nostra preghiera. Diciamo insieme: Per il tuo Cristo, ascoltaci, o Signore.

Perché la Chiesa sia il luogo dove tutti trovano salvezza. Preghiamo:
Perché il sangue dei martiri rigeneri la fede di molti. Preghiamo:
Perché ogni autorità sia a servizio del bene e della pace del mondo. Preghiamo:
Perché le nostre città siano luoghi di pace e di fede. Preghiamo:
Perché gli annunciatori del vangelo vengano accolti ed ascoltati. Preghiamo:
Perché la croce di Cristo sia per tutti il segno della vittoria sulla morte. Preghiamo:
Perché l'ateismo teorico e pratico non confonda la fede dei semplici. Preghiamo:
Perché Dio doni alla sua Chiesa nuovi profeti. Preghiamo:
Perché ogni volto sofferente ci richiami la passione di Gesù. Preghiamo:
Perché il cuore del violento si apra alla grazia del Signore. Preghiamo:

Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa' che amiamo ciò che comandi.

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dal libro della Sapienza   (7, 15-30)

La sapienza è immagine di Dio

Seconda Lettura

Dai «Discorsi contro gli Ariani» di sant'Atanasio, vescovo  (Disc. 2, 78. 79; PG 26, 311. 314)
 

Le cose create portano l'impronta e l'immagine della sapienza

Giovedì della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita  


Mi unisco a Gesù, facendo mio il suo dolore e il suo lamento; mi darò da fare per creare comunione nelle mie relazioni.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè sappiamo passare dalle pratiche e dalle formule di pietà ad uno spirito di preghiera che renda ogni nostra azione una lode perenne a Dio.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Le minacce contro i portatori e i messaggeri dei segni di Dio non fanno paura; anzi, accrescono il senso e il destino di chi ne è messaggero, in positivo; e di chi riceve il messaggio profetico, in un destino reso negativo a se stesso. Luciano Sanvito

 



 

Giovedì 30 Ottobre 2025

 

Il Santo Padre Leone XIV riceve questa mattina in Udienza:

- S.E. Mons. Robert J. Lombardo, C.F.R., Vescovo tit. di Munaziana, Ausiliare di Chicago (Stati Uniti d’America);

- Delegazione della Pontificia Università Cattolica del Perù;

- S.E. il Signor Brice Clotaire Oligui Nguema, Presidente della Repubblica del Gabon, con la Consorte, e Seguito;

- S.E. Mons. Savio Hon Tai-Fai, Arcivescovo tit. di Sila, Nunzio Apostolico in Malta e in Libia;

- S.E. il Signor Ratu Naiqama Tawakecolati Lalabalavu, Presidente delle Fiji, con la Consorte, e Seguito;

- Studenti partecipanti al Giubileo del mondo educativo.

 


 

Giovedì 30 Ottobre 2025

- Alle ore 18 il Vescovo Guglielmo presiede l'Eucaristia nella Chiesa di San Giuseppe a Malvicino di Capo d'Orlando e amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.

Oggi, 29 Ottobre, si celebra la memoria del Beato Rosario Livatino, magistrato e martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 29 Ottobre 2025 07:20

Rosario Angelo Livatino nasce a Canicattì, in provincia e diocesi di Agrigento, il 3 ottobre 1952, unico figlio di Vincenzo, funzionario dell’esattoria comunale di Canicattì, e di Rosalia Corbo. Negli anni del liceo studia intensamente, inoltre s’impegna nell’Azione Cattolica. Si laurea in giurisprudenza a Palermo nel 1975. A ventisei anni, nell’estate del 1978, fa il suo ingresso in Magistratura. Dopo il tirocinio presso il Tribunale di Caltanissetta, il 29 settembre 1979 entra alla Procura della Repubblica di Agrigento come Pubblico Ministero. Per la profonda conoscenza che ha del fenomeno mafioso e la capacità di ricreare trame, di stabilire importanti nessi all’interno della complessa macchina investigativa, gli vengono affidate delle inchieste molto delicate. E lui, infaticabile e determinato, firma sentenze su sentenze: è entrato ormai nel mirino di Cosa Nostra. Il 21 settembre 1990 mentre sta percorrendo, come fa tutti i giorni, la statale 640 per recarsi al lavoro presso il Tribunale di Agrigento, viene raggiunto da un commando di quattro sicari e barbaramente trucidato. L’Italia scopre nel suo sacrificio l’eroismo di un giovane servitore dello Stato che aveva vissuto tutta la propria vita alla luce del Vangelo. La sua beatificazione è stata celebrata nella cattedrale di San Gerlando ad Agrigento, il 9 maggio 2021, sotto il pontificato di papa Francesco. I suoi resti mortali sono venerati presso la cappella della sua famiglia, nel cimitero di Canicattì, mentre la sua memoria liturgica cade il 29 ottobre, giorno anniversario della sua Cresima.

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Prima lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani        8, 26-30


Tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio.

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Salmo responsoriale

Rit. Nella tua fedeltà ho confidato, Signore.            dal salmo  12
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca        13, 22-30


Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.

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Meditiamo insieme

 

C'è sempre qualcuno che fa la contabilità dei salvati e che rilascia i patentini da bravi cristiani, c'è sempre qualcuno più papista del papa e più devoto di Dio e che, modestamente, sa consigliare a tutti cosa fare per salvarsi. E anche quelli che, complici i nuovi media, lanciano strali e scomuniche come se piovesse, scocciati dal fatto che la Chiesa non impugni il pastorale per darlo in testa ai neo-pagani. La domanda rivolta a Gesù è tutta un programma: sono pochi quelli che si salvano? Intendendo, probabilmente: siamo in pochi noi che ci salviamo? E Gesù ammonisce; tu sforzati di entrare per la porta stretta. Sì. È impegnativa la salvezza, ma non perché la si deve meritare. È gratis la grazia, non necessita di meriti, non viene concessa in premio. È data senza misura ma possiamo rifiutarla, vivere senza usarla, mettere il tesoro prezioso del vangelo in un cassetto scordandocelo. Possiamo praticare la fede, addirittura evangelizzare in suo nome, senza mai incontrare Dio. Gesù raccomanda al fervoroso discepolo e a noi di non giocare a fare il contabile per conto di Dio, ma a vigilare affinché la sua e la nostra fede siano sincere. Celebrando oggi la memoria liturgica del Beato Rosario Livatino ci vengono in mente le parole del Papa San Giovanni Paolo II durante la sua visita ad Agrigento del 9 maggio 1993 che, ricevendo in udienza privata i genitori del giudice e la professoressa Ida Abate così affermò: «Uno dei martiri della giustizia e indirettamente della fede». La lezione morale che ci trasmette il Beato Livatino è quella di un testimone radicale della Giustizia, che in essa credeva profondamente, come progetto di fede e come esercizio di carità.

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Preghiamo insieme

 

Come popolo di Dio siamo in cammino verso la salvezza, dono gratuito del Padre per coloro che corrispondono alla fede in Cristo Gesù. In questa attesa, preghiamo insieme e diciamo: Salva il tuo popolo, Signore.

Perché la fede del popolo cristiano tragga forza dalla liturgia e dalla lode, per diventare testimonianza per le strade delle nostre città. Preghiamo:

Perché non consideriamo la vocazione cristiana come un comportamento civile ed educato, ma l'essere nuove creature, convertite ogni giorno dalla parola del Signore. Preghiamo:

Perché il dialogo con le religioni e i popoli del mondo arricchisca la Chiesa di nuova vita e la stimoli al rinnovamento della propria fedeltà al Signore. Preghiamo:

Perché il popolo ebreo, primo destinatario della salvezza, apra il cuore alla luce del Cristo e creda alla sua missione redentrice. Preghiamo:

Perché l'Eucaristia, pegno della nostra salvezza, ci prepari all'incontro definitivo con Cristo, quando siederemo a mensa nel regno di Dio. Preghiamo:

O Dio, che hai fatto risplendere tra noi la testimonianza di fede del Beato Rosario Angelo Livatino, operatore di pace e giustizia sino al martirio, concedi anche a noi sul suo esempio, di porre sotto la tua tutela le nostre azioni, per avere in eredità il regno dei cieli. 

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dal libro della Sapienza   (6, 1-25)

Si deve amare la sapienza

Seconda Lettura

Da una conferenza del Beato Rosario Angelo Livatino, martire   (Canicatti, 30 aprile 1986, «Positio super martyrio», Roma 2020, p. 566)

La fede vivifica l'applicazione delle norme


Mercoledì della II settimana, ufficio della memoria dal Comune di un martire.

 

Impegno di vita  


Cercherò, sull'esempio del Beato Rosario Livatino, di testimoniare sempre pienamente il Vangelo cercando sempre la Verità, rispettando le leggi che regolano la convivenza degli uomini e condannando la logica del malaffare, che nella nostra regione assume il volto sanguinoso della mafia.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Per tutte le vittime innocenti della mafia, tra cui il Beato Livatino; il loro nome sia scritto vicino a quello del Signore Gesù, morto come vittima innocente e possano godere della Sua presenza e della Sua consolazione nel regno dei cieli.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Nel suo servizio alla collettività come giudice integerrimo, il Beato Rosario Livatino non si è lasciato mai corrompere, si è sforzato di giudicare non per condannare ma per redimere. Il suo lavoro lo poneva sempre “sotto la tutela di Dio”; per questo è diventato testimone del Vangelo fino alla morte eroica. Il suo esempio sia per tutti, specialmente per i magistrati, stimolo ad essere leali difensori della legalità e della libertà. Papa Francesco

 


 

  

Mercoledì 29 Ottobre 2025


Alle ore 10 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Leone XIV in Piazza San Pietro.

Il Santo Padre riceve questa mattina in Udienza:

- S.E. Mons. Mario Antonio Cargnello, Arcivescovo Metropolita di Salta (Argentina);

- S.E. Mons. José Horacio Gómez, Arcivescovo Metropolita di Los Angeles (Stati Uniti d’America), e Seguito.

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Attività del Santo Padre nel pomeriggio:

- Membri della Presidenza della Conferenza Ecclesiale di Amazzonia (CEAMA);

- Em.mo Card. Baldassare Reina, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma.

 

 

 

Mercoledì 29 Ottobbre 2025

 

 

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