Oggi, 30 Settembre, la Chiesa celebra la memoria di San Girolamo, sacerdote e dottore della Chiesa |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Sabato 30 Settembre 2023 07:05 |

Girolamo, nato in Dalmazia, nell’odierna Croazia, uomo di grande cultura letteraria, compì a Roma tutti gli studi e qui fu battezzato; rapito poi dal fascino di una vita di contemplazione, abbracciò la vita ascetica e, recatosi in Oriente, fu ordinato sacerdote. Tornato a Roma, divenne segretario di papa Damaso e, stabilitosi poi a Betlemme di Giuda, si ritirò a vita monastica. Fu dottore insigne nel tradurre e spiegare le Sacre Scritture e fu partecipe in modo mirabile delle varie necessità della Chiesa. San Girolamo è un Padre della Chiesa che ha posto al centro della sua vita la Bibbia: l’ha tradotta nella lingua latina, l’ha commentata nelle sue opere, e soprattutto si è impegnato a viverla concretamente nella sua lunga esistenza terrena, nonostante il ben noto carattere difficile e focoso ricevuto dalla natura. Dice San Girolamo: "Ignorare le Scritture è ignorare Cristo". Perciò è importante che ogni cristiano viva in contatto e in dialogo personale con la Parola di Dio, donataci nella Sacra Scrittura. Questo nostro dialogo con essa deve sempre avere due dimensioni: da una parte, dev'essere un dialogo realmente personale, perché Dio parla con ognuno di noi tramite la Sacra Scrittura e ha un messaggio ciascuno. Dobbiamo leggere la Sacra Scrittura non come parola del passato, ma come Parola di Dio che si rivolge anche a noi e cercare di capire che cosa il Signore voglia dire a noi. Ma per non cadere nell'individualismo dobbiamo tener presente che la Parola di Dio ci è data proprio per costruire comunione, per unirci nella verità nel nostro cammino verso Dio.
Dal libro del profeta Zaccaria 2,5-9.14-15
Io vengo ad abitare in mezzo a te.
Rit. Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge. dal salmo Ger 31
Dal Vangelo secondo Luca 9, 43-45
Il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

Chi può chiedere qualcosa al Signore? Chiedergli spiegazioni della sua scelta sconcertante, del suo volere, con durezza, portare a compimento la sua missione anche a costo della propria vita? Cosa ne sappiamo noi, pavidi, fragili, che viviamo una fede di poltrona e pantofole, che misuriamo la bontà di Dio dal successo della nostra vita? Fanno bene gli apostoli, e noi, a tacere: davanti a Gesù sperimentiamo l'inaudita distanza fra le nostre pavide visuali e la sua ardente passione di salvare gli uomini. L'assoluto di Dio svela la nostra mediocrità, la nostra fede fatta solo di applausi e di soddisfazione, mai disposta a mettersi in gioco, mai capace di immaginare che un fallimento può celare una sconcertante e liberatoria scelta d'amore, noi che viviamo una vita mai veramente convertita. Tacciono gli apostoli e avvertiamo quasi plasticamente la solitudine assoluta in cui sprofonda Gesù davanti alla scelta che vuole compiere per salvare l'umanità. Non sono bastate le parole, i miracoli, la coerenza, la misericordia a piegare il cuore dell'uomo. Forse lasciarsi andare fino in fondo, abbandonarsi, donarsi, cambierà qualcosa.
Dio ama ogni vita e conosce ciascuno per nome. Confortati da questa certezza, invochiamolo con fiducia, dicendo: Dio, amico degli uomini, ascoltaci.
Benedici la tua Chiesa perché, umile e obbediente, diventi uno spazio sempre più ampio di fraternità e di salvezza. Ti preghiamo:
Aiuta chi si dedica a restaurare il tessuto della vita civile, perché la società sia risanata dalle ferite dell'ingiustizia e della violenza. Ti preghiamo:
Guida i nostri figli, perché sappiano radicare stabilmente in Cristo i progetti e le gioie della giovinezza. Ti preghiamo:
Soccorri chi, stretto dalle angustie della vita, sente spegnere in sé energia ed entusiasmo, perché incontri amici e testimoni di speranza. Ti preghiamo:
Illumina noi che spesso non capiamo il senso della croce, perché ci lasciamo docilmente associare alla missione di Cristo, servo sofferente. Ti preghiamo:
O Dio, che hai dato al sacerdote san Girolamo una conoscenza viva e penetrante della Sacra Scrittura, fa’ che il tuo popolo si nutra sempre più largamente della tua parola, e trovi in essa una sorgente di vita.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
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Prima Lettura
Dal libro del profeta Ezechiele (47, 1-12)
Visione dell'acqua che esce dal tempio
Seconda Lettura
Dal «Prologo al commento del Profeta Isaia» di san Girolamo, sacerdote (Nn. 1. 2; CCL 73, 1-3)
L'ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo
Sabato della I settimana, ufficio della memoria dal Comune dei dottori della Chiesa (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della XXVI Domenica del tempo ordinario, antifona al Magnificat anno A.
Impegno di vita
Oggi cercherò di trovare un po' di tempo per rispondere alla domanda: "Chi è Gesù per me?"
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè il Signore ci tenga lontano dall'infedeltà alla sua grazia, dal rifiuto alla sua chiamata, dalla resistenza al richiamo della verità.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Colui che non conosce le Scritture, non conosce la potenza di Dio, né la sua sapienza. Ignorare le Scritture significa ignorare Cristo. San Girolamo

Sabato 30 Settembre 2023
Alle ore 10, sul Sagrato della Basilica di San Pietro, il Santo Padre Francesco terrà il Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di nuovi Cardinali, per l’imposizione della berretta, la consegna dell’anello e l’assegnazione del Titolo o Diaconia;
Ecco i nomi dei nuovi Cardinali:
S.E. Mons. Robert Francis PREVOST, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi;
S.E. Mons. Claudio GUGEROTTI, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali;
S.E. Mons. Víctor Manuel FERNÁNDEZ, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede;
S.E. Mons. Emil Paul TSCHERRIG, Nunzio Apostolico;
S.E. Mons. Christophe Louis Yves Georges PIERRE, Nunzio Apostolico;
S.B. Pierbattista PIZZABALLA, Patriarca Latino di Gerusalemme;
S.E. Mons. Stephen BRISLIN, Arcivescovo di Città del Capo (Kaapstad);
S.E. Mons. Ángel Sixto ROSSI, S.I., Arcivescovo di Córdoba;
S.E. Mons. Luis José RUEDA APARICIO, Arcivescovo di Bogotá;
S.E. Mons. Grzegorz RYŚ, Arcivescovo di Łódź;
S.E. Mons. Stephen Ameyu Martin MULLA, Arcivescovo di Juba;
S.E. Mons. José COBO CANO, Arcivescovo di Madrid;
S.E. Mons. Protase RUGAMBWA, Arcivescovo coadiutore di Tabora;
S.E. Mons. Sebastian FRANCIS, Vescovo di Penang;
S.E. Mons. Stephen CHOW SAU-YAN, S.J., Vescovo di Hong Kong;
S.E. Mons. François-Xavier BUSTILLO, O.F.M. Conv., Vescovo di Ajaccio;
S.E. Mons. Américo Manuel ALVES AGUIAR, Vescovo ausiliare di Lisbona;
Reverendo Padre Ángel FERNÁNDEZ ARTIME, S.D.B., Rettor Maggiore dei Salesiani.
Insieme ad essi il Papa unirà ai membri del Collegio Cardinalizio due Arcivescovi ed un Religioso che si sono distinti per il loro servizio alla Chiesa:
S.E. Mons. Agostino MARCHETTO, Nunzio Apostolico;
S.E. Mons. Diego Rafael PADRÓN SÁNCHEZ, Arcivescovo emerito di Cumaná;
Padre Luis Pascual DRI, O.F.M. Cap., confessore nel Santuario di Nostra Signora di Pompei, Buenos Aires.
Dalle ore 11.30 alle ore 13.30 si svolgeranno le visite di cortesia ai nuovi Cardinali.
Il Santo Padre Francesco riceve stamattina in Udienza:
Sua Santità Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, e Seguito;
- Sua Grazia Justin Welby, Arcivescovo di Canterbury e Primate della Chiesa Anglicana, e Seguito;
- Sua Santità Mor Ignatius Aphrem II, Patriarca Siro-Ortodosso di Antiohia e di Tutto l’Oriente, e Seguito.
Alle ore 18, in Piazza San Pietro, il Santo Padre Francesco presiede la Veglia Ecumenica di Preghiera per affidare allo Spirito Santo i lavori della prima sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.

Sabato 30 Settembre 2023
Alle ore 18, nella Chiesa Madre di Tusa, il Vescovo Guglielmo presiede l'Eucaristia e amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.
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Oggi, 29 Settembre, la Chiesa celebra la festa degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Venerdì 29 Settembre 2023 07:38 |

Il Martirologio commemora insieme i santi arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. La Bibbia li ricorda con specifiche missioni: Michele avversario di Satana, Gabriele annunciatore e Raffaele soccorritore.
Prima della riforma del 1969 si ricordava in questo giorno solamente san Michele arcangelo in memoria della consacrazione del celebre santuario sul monte Gargano a lui dedicato.
Il titolo di arcangelo deriva dall’idea di una corte celeste in cui gli angeli sono presenti secondo gradi e dignità differenti.
Gli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele occupano le sfere più elevate delle gerarchie angeliche.
Queste hanno il compito di preservare la trascendenza e il mistero di Dio. Nello stesso tempo, rendono presente e percepibile la sua vicinanza salvifica.
Dal libro del profeta Daniele 7,9-10.13-14
Mille migliaia lo servivano.
Rit. Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria. dal salmo 137
Dal Vangelo secondo Giovanni 1, 47-51
Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo.

Al nostro disincantato mondo occidentale basato sulla scienza sperimentale manca, molto spesso, quello sguardo di stupore che contraddistingue invece le persone semplici e i bambini. Un rabbino sostiene che Dio tolse la sapienza ai saggi e la diede ai pazzi e ai bambini. Così questo nostro tempo seleziona le verità della fede col criterio del "politicamente corretto" e del "credibile", buttando nella pattumiera tutto ciò che - a parer nostro, dominatori dell'universo - stride con il buon senso. Parlare di angeli significa parlare di Dio, aprirsi alla fede nell'altrove, nel di più significa credere che non tutta la realtà si esaurisce sotto le nostre dita. Tra questi amici di Dio tre angeli rivestono un ruolo fondamentale: Michele Raffaele e Gabriele, annunciatori, validi combattenti, discreti compagni di strada. Scomodiamoli nella preghiera, amici, riscoprite il cuore di bambino sotto la scorza di uomo disincantato del ventunesimo secolo. Vuoi sapere cosa pensa Dio di te? Chiama in soccorso Gabriele, mille volte meglio della posta celere. Ti senti depresso e non trovi cura al tuo malumore? È lì per te Raffaele - medicina di Dio - che ti guida come ha fatto discretamente con Tobia. Ti senti travolto dalla negatività e dalla parte oscura della vita? Michele è lì per te: carattere impetuoso e combattivo non vede l'ora di fare a botte. Ci sono amici, ci sono, provate a chiamarli, vedrete che vengono, gente di poca fede!
Uniti ai santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele e fatti voce di ogni creatura, domandiamo al Padre i sentimenti della gioia e della riconoscenza. Diciamo insieme:
Insegnaci a lodarti, Signore.
Per i sacerdoti, ministri dell’altare, perché associati alla lode degli angeli siano fedeli dispensatori dei santi misteri, preghiamo.
Per tutti gli educatori, perché, a imitazione dell’arcangelo Raffaele, siano guide generose e sagge di chi è affidato alle loro cure, preghiamo.
Per gli evangelizzatori e i catechisti, perché, con l’aiuto dell’arcangelo Gabriele, siano portatori fedeli del lieto annunzio e lo confermino con la santità della vita, preghiamo.
Per i ragazzi e i giovani, perché gli angeli del Signore li assistano nella loro crescita umana e cristiana, e li aiutino a coltivare i germi di vocazione che lo Spirito semina nei loro cuori, preghiamo.
Signore Dio nostro, ti ringraziamo per gli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele che hanno annunciato al mondo il tuo amore salvifico, e ti chiediamo un cuore puro, che con il Cristo tuo Figlio innalzi a te la lode per i secoli eterni. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
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Prima Lettura
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo (12, 1-17)
Combattimento di Michele con il drago
Seconda Lettura
Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno, papa (Om. 34, 8-9; PL 76, 1250-1251)
L'appellativo «angelo» designa l'ufficio, non la natura
Ufficio della festa con parti proprie.
Impegno di vita
Oggi mi prenderò una pausa per contemplare in cuore il mondo angelico che è fatto per dilatare e coltivare in me lo stupore per la grandezza e la maestà dell'Altissimo. Ne coglierò anche tutto l'Amore perché gli Angeli, questi esseri di luce, essendo a servizio di Gesù, sono anche a servizio della mia salvezza.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per il popolo di Dio, perchè, con la protezione dell'arcangelo Michele, possa mantenere intatta la sua fede e respingere gli assalti del maligno.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Come discreti protettori del nostro cammino, Michele, Gabriele e Raffaele ci accompagnino nel cammino della fede, perché "la Parola del Signore corra e sia glorificata"(2 Ts 3,1) e il nostro rapporto con Cristo Signore sia sempre più saldo. Henri Nouwen

Venerdì 29 Settembre 2023
Oggi il Santo Padre Francesco sceglie il tema per la 58.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerà nel 2024.
Il Santo Padre Francesco riceve stamattina in Udienza:
- Sua Beatitudine Theophilos III, Patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme, e Seguito;
- Vescovi del Ciad in Visita “ad Limina Apostolorum”;
- Membri dell’Associazione “Familia da Esperança”.

Venerdì 29 Settembre 2023
- Alle ore 10, a Tindari, il Vescovo Guglielmo presiede il Ritiro spirituale mensile del Presbiterio Diocesano, animato dal Vicariato di Patti. Quest'anno i Ritiri mensili saranno guidati da Mons. Rosario Gisana, Vescovo di Piazza Armerina, che aiuterà i Presbiteri a riflettere sulla Regola pastorale di San Gregorio Magno.
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Oggi, 28 Settembre, la Chiesa celebra la memoria di San Venceslao, martire |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Giovedì 28 Settembre 2023 07:27 |

Vissuto nel X secolo, principe di Boemia, fu educato cristiana mente dalla nonna Santa Ludmilla. Giovanissimo, successe al padre dopo un periodo di emergenza della madre che gli preferiva il secondogenito Boleslao. Ella fomentò a tal punto la rivalità fra i due fratelli che Boleslao assalì Venceslao mentre si recava da solo, come era solito fare, in chiesa per il Mattutino. Difesosi dalla spada di Boleslao, a cui il risparmio alla vita, venne ucciso dai suoi seguaci. Venceslao visse nel periodo in cui, in Boemia, il Cristianesimo era agli albori e l'attività apostolica e missionaria erano molto difficili e pericolose. Egli, profondamente religioso, contribuì alla diffusione del messaggio evangelico, promuovendo religiosamente e culturalmente il proprio popolo e, per la sua bontà e per la sua rettitudine, divenne il santo più popolare della Boemia.
Dal libro del profeta Aggeo 1, 1-8
Non darmi né povertà né ricchezza, ma fammi avere il mio pezzo di pane.
Rit. Il Signore ama il suo popolo. dal salmo 149
Dal Vangelo secondo Luca 9, 7-9
Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?

Possiamo cacciare tutti i profeti dalla nostra anima, e decapitarli. Possiamo cancellare dalle nostre coscienze l'impronta di Dio asfaltandola sotto metri di peccati e di stravizi. Possiamo irridere a tutto ciò che ci richiama alla santità e alla verità intorbidendo le acque, nascondendoci dietro la libertà intesa come anarchia delle emozioni. Possiamo girare pagina, trovando mille motivazioni per sentirci molto all'avanguardia sputando contro la Chiesa e i cristiani. Possiamo fare come Erode, archiviare la scomoda pratica del Battista. Ma succede, come è successo al piccolo sovrano, di essere nuovamente travolti dalla Parola infuocata del profeta che ci raggiunge in altro modo. Ora è Gesù che parla come lui, ora è il Nazareno a disturbare i sonni inquieti del dittatore. No, la profezia non può essere spenta. Possiamo uccidere i profeti, ridicolizzarli, ignorarli ma la profezia non può finire. E finché esiste qualcuno che ci indica Dio e la verità dell'essere, che non tira diritto sulle nostre mancanze, che ci ama, perciò ci pungola e ci inquieta senza giudicarci, abbiamo qualche speranza di conversione...
Con il battesimo siamo stati liberati per sempre dalle catene dell'assurdo e della morte e abbiamo ricevuto lo Spirito di Dio, che ci dà la vera sapienza per domandare ciò che a lui è gradito. Preghiamo insieme, dicendo: Ascoltaci, o Signore.
Per la Chiesa, perchè vada per le strade del mondo a cantare la bellezza di appartenere a Cristo. Preghiamo:
Per coloro che hanno ricevuto il dono di saper comunicare con l'arte o la parola, perché aiutino l'uomo ad attingere la purezza e la semplicità della verità. Preghiamo:
Per chi è smarrito e incapace di governare la sua vita, perché si lasci investire dalla luce del vangelo. Preghiamo:
Per chi è prigioniero nel fisico o nello spirito e anela alla liberazione, perché trovi nella parola di Dio e nella testimonianza dei cristiani, un aiuto alla speranza. Preghiamo:
Per i giovani che si sentono disorientati, perché s'incontrino con Cristo amico e salvatore. Preghiamo:
O Dio, che al martire san Venceslao hai dato il coraggio di anteporre il regno dei cieli al fascino del potere terreno, per la sua intercessione concedi anche a noi di superare ogni forma di egoismo per aderire a te con tutto il cuore.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
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Prima Lettura
Dal libro del profeta Ezechiele (37, 15-28)
Un «segno» che adombra la unificazione di Giuda e Israele
Seconda Lettura
Dalla prima «Narrazione» paleoslava (Ediz. M. Weingart, Praga 1934, 974-983)
Il trono del re che giudica i poveri nella verità resterà saldo in eterno
Giovedì della I settimana, ufficio della memoria dal Comune di un martire.
Impegno di vita
Troverò spazio, nell'arco della giornata, per un serio e approfondito esame di coscienza.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè il nostro rapporto con la parola di Dio sia totale, coinvolga tutte le nostre facoltà ed elevi il tono di tutta la nostra vita.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Sciocchi noi quando la curiosità ci spinge verso la fede e non abbiamo il coraggio di lasciarla germogliare, di farla crescere, di farci portarci alle soglie della fede. No, certo, non basta incuriosirsi, anche se è sempre da lì che parte la ricerca. Occorre convertirsi. Paolo Curtaz

Giovedì 28 Settembre 2023
Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:
- S.E. il Signor Hendy Anak Assan, Ambasciatore di Malaysia presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.
- S.E. il Sig. António Luís Santos da Costa,, Primo Ministro della Repubblica di Portogallo.

Giovedì 28 Settembre 2023
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Oggi, 27 Settembre, la Chiesa celebra la memoria di San Vincenzo de' Paoli, sacerdote |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Mercoledì 27 Settembre 2023 07:19 |

Nato a Pouy in Guascogna il 24 aprile 1581, fino a quindici anni fece il guardiano di porci per poter pagarsi gli studi. Ordinato sacerdote a 19 anni, nel 1605 mentre viaggiava da Marsiglia a Narbona fu fatto prigioniero dai pirati turchi e venduto come schiavo a Tunisi. Venne liberato dal suo stesso «padrone», che convertì. Da questa esperienza nacque in lui il desiderio di recare sollievo materiale e spirituale ai galeotti. Nel 1612 diventò parroco nei pressi di Parigi. Alla sua scuola si formarono sacerdoti, religiosi e laici che furono gli animatori della Chiesa di Francia, e la sua voce si rese interprete dei diritti degli umili presso i potenti. Promosse una forma semplice e popolare di evangelizzazione. Fondò i Preti della Missione (Lazzaristi) e insieme a santa Luisa de Marillac, le Figlie della Carità (1633). Diceva ai sacerdoti di S. Lazzaro: «Amiamo Dio, fratelli miei, ma amiamolo a nostre spese, con la fatica delle nostre braccia, col sudore del nostro volto». Per lui la regina di Francia inventò il Ministero della Carità. E da insolito «ministro» organizzò gli aiuti ai poveri su scala nazionale. Morì a Parigi il 27 settembre 1660 e fu canonizzato nel 1737.
Dal libro di Esdra 9, 5-9
Nella nostra schiavitù il nostro Dio non ci ha abbandonati.
Rit. Benedetto Dio che vive in eterno. dal salmo Tb 13
Dal Vangelo secondo Luca 9, 1-6
Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Vi siete mai chiesti a cosa serve la Chiesa? Restiamo perplessi, a volte, davanti alla manifestazione storica della Chiesa, di certi limiti anche evidenti, di certe pesantezze che sembrano negare la novità del vangelo. La struttura, l'organizzazione, inevitabilmente, rischiano di complicare la semplicità dell'annuncio diventando ostacolo all'incontro con Dio e non trasparenza. Luca, allora, ricorda ai primi discepoli, e a noi, qual è il compito della Chiesa: annunciare il Regno e guarire gli infermi. Annunciare il Regno, non sostituirlo, non manipolarlo, non credere di averlo realizzato. Ma essere a servizio del Regno che Dio costruisce, anche nella Chiesa e attraverso la Chiesa. E guarire gli infermi: non arrabbiarsi con essi, né limitare l'accesso all'ospedale mettendo una soglia di ingresso. La bellissima e drammatica immagine dell'ospedale da campo, usata da Papa Francesco, ci orienta nella direzione giusta. Abbiamo Cristo, farmaco di immortalità, che può guarire l'anima del mondo, a noi di renderlo accessibile, accogliendo tutti coloro che chiedono aiuto. Annunciare e guarire, il il resto viene dopo.
Inviando il suo Unigenito nel mondo, Dio ci ha liberato dalla schiavitù del peccato e ha inaugurato la grande festa della redenzione per tutti gli uomini. Animati dallo spirito del Risorto, invochiamolo dicendo: Venga il tuo regno, Signore.
Per la Chiesa tutta, perché viva con libertà e umile dedizione il suo compito missionario. Preghiamo:
Per la Chiesa che è in Italia, perché la sua scelta di povertà l'avvicini sempre più alla purezza evangelica e sia di stimolo alla carità fraterna. Preghiamo:
Per i responsabili della comunicazione sociale, perché collaborino a creare una rete di rapporti cordiali tra gli uomini, nella conoscenza e nel rispetto reciproco. Preghiamo:
Per i missionari, perché intrecciando un dialogo con popoli tanto lontani, contribuiscano a far convergere verso Cristo i sentieri degli uomini. Preghiamo:
Per quest'assemblea, perché la parola di Dio ci ispiri gesti di solidarietà verso il prossimo, allargando il nostro cuore alla fratellanza universale. Preghiamo:
O Dio, che per il servizio dei poveri e la formazione dei tuoi ministri hai donato al tuo sacerdote san Vincenzo de’ Paoli lo spirito degli Apostoli, fa’ che, animati dallo stesso fervore, amiamo ciò che egli ha amato e mettiamo in pratica i suoi insegnamenti.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
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Prima Lettura
Dal libro del profeta Ezechiele (37, 1-14)
La risurrezione del popolo di Dio, visione delle ossa vivificate
Seconda Lettura
Da alcune «Lettere e conferenze spirituali» di san Vincenzo de' Paoli, sacerdote (Cfr. lett, 2546, ecc.; Correspondance, entretiens, documents, Paris 1922-1925, passim)
Servire Cristo nei poveri
Mercoledì della I settimana, ufficio della memoria dal Comune dei pastori; antifone proprie al Benedictus e al Magnificat.
Impegno di vita
Accolgo l'invito di Gesù all'austerità di vita e mi libero di qualcosa che scopro essere superfluo.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per quanti si occupano del volontariato, perchè, sull'esempio di san Vincenzo de' Paoli, si prodighino con gratuità per lenire le sofferenze di chi è nella prova.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Il servizio dei poveri deve essere preferito a tutto. Non ci devono essere ritardi. Se nell'ora dell'orazione avete da portare una medicina o un soccorso a un povero, andatevi tranquillamente.
Offrite a Dio la vostra azione, unendovi l'intenzione dell'orazione. Non dovete preoccuparvi e credere di aver mancato, se per il servizio dei poveri avete lasciato l'orazione. Non è lasciare Dio, quando si lascia Dio per Iddio, ossia un'opera di Dio per farne un'altra. Se lasciate l'orazione per assistere un povero, sappiate che far questo è servire Dio. San Vincenzo de' Paoli

Mercoledì 27 Settembre 2023
- Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro; tema della catechesi il recente viaggio a Marsiglia.

Mercoledì 27 Settembre 2023
- Alle ore 18, presso il Seminario estivo di Castell'Umberto, il Vescovo Guglielmo presiede la riunione del Consiglio Pastorale Diocesano.
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Oggi, 26 Settembre, la Chiesa celebra la memoria dei Santi Cosma e Damiano, martiri |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Martedì 26 Settembre 2023 07:39 |

Sulla vita di Cosma e Damiano le notizie sono scarse. Si sa che erano gemelli e cristiani. Nati in Arabia, si dedicarono alla cura dei malati dopo aver studiato l'arte medica in Siria. Ma erano medici speciali. Spinti da un'ispirazione superiore infatti non si facevano pagare. Di qui il soprannome di anàrgiri (termine greco che significa «senza argento», «senza denaro»). Ma questa attenzione ai malati era anche uno strumento efficacissimo di apostolato. «Missione» che costò la vita ai due fratelli, che vennero martirizzati. Durante il regno dell'imperatore Diocleziano, forse nel 303, il governatore romano li fece decapitare. Successe a Ciro, città vicina ad Antiochia di Siria dove i martiri vengono sepolti. Un'altra narrazione attesta invece che furono uccisi a Egea di Cilicia, in Asia Minore, per ordine del governatore Lisia, e poi traslati a Ciro. Il culto di Cosma e Damiano è attestato con certezza fin dal V secolo. Il loro nome è inserito nel Canone Romano.
Dal libro di Esdra 1, 6-22
Portarono a compimento la costruzione del tempio e celebrarono la Pasqua.
Rit. Andremo con gioia alla casa del Signore. dal salmo 121
Dal Vangelo secondo Luca 8, 19-21
Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.

Ascoltare la parola di Dio e metterla in pratica, confrontarci quotidianamente con la Scrittura, farne una lettura spirituale, cioè nello Spirito Santo, e lasciarla calare nelle decisioni che dobbiamo affrontare, ci rende famigliari del Signore Gesù, suoi fratelli nella fede. È una delle tante inaudite verità del Vangelo, se preso sul serio: ai legami di sangue, al clan, alla famiglia intesa come tessuto sociale legato alla parentela, Gesù osa contrapporre l'idea di comunità e di discepolato. Scegliamo di essere fratelli e sorelle perché non condividiamo più il sangue ma la fede, le scelte di vita, la conoscenza del Vangelo. È Cristo che ci ha scelti, lui ci unisce e questo legame supera ogni differenza di etnia, di condizione, di cultura. Anche voi lo avete sperimentato: potete trovarvi in un paese straniero, con cultura e tradizioni molto diverse dalla vostra, ed incontrare una comunità cristiana che vive la vostra stessa speranza, che accoglie la stessa Parola, che professa la stessa fede. Meglio: se abbiamo avuto dei pessimi legami famigliari, possiamo crearne di nuovi a partire dalla stessa esperienza di ascolto della Parola. Che meraviglia!
Per il Signore non c'è amico più grande di colui che ascolta e vive la sua parola. Invochiamo fiduciosi lo Spirito di Dio, che solo può allargare a tale misura il nostro cuore, dicendo:
Signore, insegnaci ad essere tuoi amici.
Perché attraverso la Chiesa, frutto del sacrificio amoroso di Cristo, giunga un forte annuncio di speranza agli uomini del nostro tempo. Preghiamo:
Perché calma e saggezza rivestano coloro che guidano le sorti della politica mondiale. Preghiamo:
Perché di fronte ai progetti non conclusi, lasciamo che Dio prenda in mano il nostro cuore e lo diriga nel tessuto paziente dei giorni. Preghiamo:
Perché la Parola che è stata proclamata, fecondi la nostra vita e faccia di noi tutti la famiglia di Cristo. Preghiamo:
Ti glorifichi la Chiesa, Signore, nel santo ricordo dei martiri Cosma e Damiano; tu che hai dato loro la corona della gloria, nella tua provvidenza concedi a noi il conforto della loro protezione.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
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Prima Lettura
Dal libro del profeta Ezechiele (36, 16-36)
Futuro rinnovamento del popolo di Dio: il cuore nuovo e lo spirito nuovo
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo (Disc. 329, 1-2; PL 38, 1454-1455)
Preziosa è la morte dei martiri, acquistata col prezzo della morte di Cristo
Martedì della I settimana, ufficio della memoria dal Comune di più martiri.
Impegno di vita
Cercherò di relazionarmi con gli altri in modo nuovo, testimoniando nel mio agire concreto la relazione di intimità che vivo con Gesù.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Signore, tu prepari per noi un banchetto di festa: sull'esempio e per l'intercessione dei martiri Cosma e Damiano conforma la nostra vita a quella di Gesù.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Quella volta che fu annunciato a Gesù che c'erano fuori la madre e i fratelli suoi, egli disse: Chi è la madre mia, e chi sono i miei fratelli? E, protesa la mano verso i suoi discepoli, disse: Ecco qua i fratelli miei; poiché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, quegli mi è fratello, sorella e madre (Mt 12,46-50). Anche Maria, dunque, perché fece la volontà del Padre. Questo, Dio lodò in lei, non cioè il fatto di aver generato dalla sua carne la carne del Figlio, quanto l'aver fatto la volontà del Padre. Sant'Agostino

Martedì 26 Settembre 2023

Martedì 26 Settembre 2023
- Nel pomeriggio, a Rocca di Capri Leone, il Vescovo Guglielmo presiede la conclusione del Convegno Diocesano dei Catechisti e la Liturgia della Parola con il mandato ai catechisti. |
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