“Con grande rammarico ci siamo dovuti arrendere ad un arbitraggio a dir poco vergognoso”. Alessandro Pizzo, istruttore dell’Alma Basket, non le manda certo a dire dopo che la sua squadra “è stata defraudata” a Ragusa, contro l’Ad Maiora, del titolo regionale under 13 di basket femminile. Dopo il successo casalingo con un margine di 12 punti, l’Alma ha perso di 15 e, pertanto, non è riuscita a centrare il prestigioso traguardo, “ma possiamo dire – commenta Pizzo – solo perché la coppia arbitrale Ferraro e Spada, peraltro di Ragusa, non ha capito che a ragazzine di 11 e 12 anni non ha dato certo prova di lealtà e correttezza sportiva e anche a noi è venuto difficile spiegarlo alle nostre giocatrici”.

L’Alma è stata letteralmente tartassata da falli tecnici ed espulsioni (alla fine i “liberi” dell’Ad Maiora hanno pesato sul risultato), che hanno “preso di mira” soprattutto lo stesso Pizzo e l’allenatrice Mara Buzzanca, entrambi espulsi.

“Fischiare un tecnico dopo solo un minuto – commenta Pizzo – è assurdo; espellere Mara Buzzanca perché ha detto all’arbitro “stai scherzando”, dopo che era stato fischiato inopinatamente e in modo assurdo il quinto fallo al nostro capitano Beatrice Stroscio, che, in realtà, dopo essere stata impunemente tartassata per tutta la gara, l’aveva subito, ha del paradossale”.

“Abbiamo giocato gli ultimi 4 minuti con ragazze di 12 anni senza guida in panchina, chiamate a gestirsi da sole – aggiunge Pizzo -. Ci chiediamo a cosa valgano i sacrifici della società e delle ragazze per arrivare ad una finale il cui esito è sembrato già scritto e stabilito in anticipo”. 

Al di là dell’amarezza e della rabbia palpabili, Pizzo elogia le ragazze “per il lavoro svolto, per la loro caparbietà, per la crescita tecnica e caratteriale. Se ciò può essere di conforto, sotto tale aspetto abbiamo vinto”.  Nella foto lo sconforto del team pattese a fine gara.