Patti: le responsabilità di una scelta; una nota dei consiglieri Franchina, Papa e Pontillo
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Scritto da Comunicato   
Martedì 16 Settembre 2014 08:55
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Riceviamo e pubblichiamo una nota dei consiglieri comunali Giovanni Franchina, Alessio Papa e Domenico Pontillo in merito all'azzeramento della Tasi.

Leggiamo dai giornali i timidi e raffazzonati tentativi di alcuni Consiglieri Comunali che, “arrampicandosi sugli specchi”, tentano di giustificare il proprio voto contrario alla richiesta di azzeramento TASI da noi proposta in aula e poi votata con larga maggioranza. A noi rimane l’onere di portare avanti le nostre idee e, contrariamente ai nostri colleghi, non faremo alcun tentativo di giustificare un operato che riteniamo doveroso e nell’interesse della Città di Patti. Per onestà intellettuale, con la presente vogliamo far luce sui tentativi di strumentalizzazione che, in questi giorni, vengono messi in opera da alcuni soggetti istituzionali i quali, come maestri di una politica oramai datata, “salgono in cattedra” per ammonire e bacchettare chi, come noi, di quella politica proprio non ne vuol sapere.Come tutti sanno bene, l’Amministrazione non ha predisposto alcun regolamento TASI, nel chiaro intento di avvalersi della norma che, in tale ipotesi, prevede che la TASI si applichi automaticamente nella misura dell’uno per mille, escludendo, inoltre, ogni possibile agevolazione ai cittadini.I nostri colleghi omettono artificiosamente di spiegare ai pattesi che la TASI è nata con lo scopo specifico di dar modo ai Comuni di reperire ulteriori somme destinate “esclusivamente” ai servizi indivisibili (l’illuminazione pubblica, la sicurezza, l’anagrafe e la manutenzione delle strade); in particolare, nel nostro caso si tratta di circa duecentomila euro che sarebbero andati a rimpinguare un capitolo di spesa già previsto per circa due milioni di euro. Questi servizi a Patti sono garantiti da questo abbondante capitolo di bilancio, le cui somme milionarie sono sufficienti a mantenere le strade in modo certamente più decoroso di quanto si faccia nella realtà. Nella nostra cittadina le somme del capitolo di cui sopra, destinate a coprire i servizi di un intero anno, sono state spese in dodicesimi, forse con poca accortezza e certamente con molta improvvisazione, dall’Amministrazione, senza tenere conto dei notori minori trasferimenti da parte dello Stato. L’Amministrazione, invece di provvedere a tagliare il superfluo e ottimizzare i costi, ha quindi pensato bene di recuperare altri duecentomila euro facendo pagare la TASI ai cittadini. L’Amministrazione già da parecchi mesi ha avuto contezza dei minori trasferimenti statali ed è stata bravissima a pubblicizzarli per giustificare il suo modesto operato, ma proprio per questa appurata consapevolezza, ci chiediamo:

 

 

 

- come mai ha speso ogni dodicesimo a sua disposizione senza preoccuparsi del tanto decantato minor gettito?

- come mai non si è provveduto per tempo a strutturare meglio i costi pianificando adeguatamente la spesa?

 

 

Inoltre, leggendo i toni di alcuni comunicati è evidente che l’Amministrazione ed alcuni nostri colleghi, tentano chiaramente di trasferire ai cittadini un clima di terrore, paventando lo sforamento del patto di stabilità a causa del “misero” minor introito della TASI. Vorremmo dire all’Amministrazione e ai nostri colleghi in appoggio ad essa che, per ben tre anni, hanno portato in aula consiliare lo spauracchio della Corte dei Conti e dello sforamento del patto di stabilità, nel tentativo di influenzare le scelte politiche, limitando di fatto la capacità di esprimersi, propria del Consiglio, che comunque si è espresso, per responsabilità e consapevolezza visto il pesante fardello ereditato dalle Amministrazioni precedenti, appoggiando un regime fiscale al limite della decenza, nella speranza che le somme fossero impiegate al meglio. Come è evidente a tutti, questa manovra di risanamento, doveva anche passare attraverso una contrazione e razionalizzazione della spesa, e questa non si è verificata adeguatamente. Crediamo fermamente che tentare ulteriormente di trasferire questo clima disfattista anche ai cittadini, sia politicamente poco etico e che certamente si tratta di un tentativo di scaricare preventivamente le responsabilità che appartengono esclusivamente all’Amministrazione, infangando, inoltre, chi realmente ha a cuore il bene della cittadinanza. Chiarito quanto sopra, i sottoscritti Consiglieri, Franchina, Papa e Pontillo, anche se in un contesto articolato, come quello verificatosi nell’ultimo Consiglio Comunale, restano fermamente convinti di aver fatto la scelta giusta per i cittadini, azzerando una tassa che incide sulle famiglie ben più delle poche decine di euro che si vuol far credere. Prima di sottoscrivere la proposta di azzeramento della TASI, gli scriventi hanno tentato una mediazione in aula con gli uffici e l’Amministrazione e gli altri Consiglieri Comunali, per trovare una soluzione che potesse essere condivisa da tutti ed a vantaggio dei cittadini. Questa soluzione di equilibrio, dettata solo dalla volontà di non mettere in difficoltà l’esecutivo, non si è potuta attuare per via della convinzione di taluni che nessuno di noi Consiglieri avrebbe votato contrariamente alla volontà dell’Amministrazione, e ciò anche in virtù delle responsabilità personali che derivano da una simile votazione, e soprattutto per alcune maestranze politiche esterne attuate in aula. L’altra alternativa all’azzeramento, proposta in aula, consisteva nell’istaurare una tassazione a carico dei cittadini con l’aliquota TASI pari allo 0,5 per mille, anch’essa corredata da parere negativo da parte dell’ufficio di ragioneria, proposta questa che certamente non avrebbe garantito sufficientemente i cittadini, né soddisfatto la bramosia di euro dell’Amministrazione, infatti i Consiglieri in appoggio al Sindaco avevano già dichiarato che avrebbero abbandonato l’aula al momento del voto. I sottoscritti, scartate le ipotesi precedenti, senza alcuna improvvisazione, hanno evidenziato in aula che il parere contrario degli uffici alla nostra proposta era ingiustificato, poiché le somme derivanti dall’applicazione della TASI, non erano ancora nelle disponibilità dell’Ente e quindi non era accettabile un parere negativo nei confronti di somme ipotetiche che, a dire del ragioniere. erano utili al riequilibrio di bilancio. Tale parere contrario è ancor più inaccettabile, alla luce del fatto che gli scriventi hanno più volte chiesto di visionare la bozza di bilancio, ma questa loro legittima richiesta è sempre stata puntualmente negata. Ci sembra più che chiaro che la chiusura al dialogo in merito ad ogni proposta sulla riduzione dell’aliquota TASI, esprima come questa Amministrazione stia navigando a vista, senza alcuna razionalizzazione della spesa pubblica, per non parlare poi degli aspetti programmatici. Inoltre, il nostro voto è stato ulteriormente motivato in aula, prospettando all’Amministrazione, al fine di garantire tutti i servizi ai cittadini, con estrema correttezza e spirito di collaborazione, decine di possibili manovre, tramite le quali il Comune potrà tranquillamente sopperire al misero minor gettito della TASI, evitando di toccare le tasche dei cittadini ed escludendo così la possibilità di sforare il Patto di stabilità. Qualora nel prossimo futuro dovesse verificarsi la maldestramente prospettata ipotesi di sforamento del patto, è bene chiarire da subito, che ciò avverrà solo ed esclusivamente a causa della mancata messa in opera degli adeguati correttivi da parte dell’Amministrazione; ma ovviamente siamo certi che il Sindaco, ora, farà tutto il necessario per evitarlo. Siamo fermamente convinti che con una accurata gestione e programmazione, il regime fiscale cittadino potrà essere contratto ulteriormente e sarà nostra premura adoperarci per questo. A tal fine, invitiamo gli attori istituzionali a dedicarsi un po’ meno ai giochetti politici e ad indirizzare gli sforzi per pianificare l’operato e la gestione amministrativa dell’ente, nell’esclusivo interesse dei cittadini.




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