Patti: i pattesi Tonino Segreto e Roberto Longo hanno vinto la prima edizione del “Rallyday Monti Nebrodi”
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Scritto da Massimiliano Gagliano   
Lunedì 08 Dicembre 2014 21:17
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Prestigioso successo della coppia pattese, Tonino Segreto e Roberto Longo che, ieri, si sono aggiudicati con pieno merito la prima edizione del “Rallyday Monti Nebrodi”, al termine di un avvincente duello con il favorito numero uno alla vigilia Totò Riolo di Cerda, che in questo caso si è accontentato della piazza d’onore, pur a soli 8 decimi di secondo dal vincitore. 

Segreto e Longo, al primo successo assoluto ottenuto in carriera, hanno “issato” sul gradino più alto del podio la piccola ma “pepata” Peugeot 106 Gti 16v della Ferrara Motors, schierata dalla scuderia Messina Racing Team, “beffando” nella sesta e conclusiva prova speciale la ben più potente Subaru Impreza Sti N12 Spec C di Totò Riolo e Massimiliano Alduina, assemblata dalla Blue Orange di Favara, con i colori della S.G.B. Rallye San Piero Patti. A completare il podio l’altra “terribile” Peugeot 106 Gti 16v questa volta affidata al trapanese (di Partanna) Andrea Nastasi ed al messinese Antonino Pittella, anch’essa di casa Blue Orange ed S.G.B. Rallye, staccata di 8”7 dalla vetta. Tre i successi parziali conquistati da Tonino Segreto, 31 anni, di Patti contro le due affermazioni di Riolo e l’unica vittoria colta da Andrea Nastasi, sulle sei complessive “piesse” in programma. Entusiasmante l’andamento agonistico di un 1° RallyDay Monti Nebrodi. Prima Tonino Segreto con il compagno Roberto Longo, quindi Andrea Nastasi sono stati autori delle zampate iniziali, con un Totò Riolo sempre vicino ed apparso in grado di amministrare con la sua esperienza la maggiore prestanza della sua Subaru a trazione integrale, specialmente su alcuni tratti umidi del tracciato. E difatti è Riolo a prendere il comando delle operazioni dalla terza “piesse” in poi, scettro del comando mantenuto sino alla 5a e penultima prova cronometrata, quando il cerdese aveva 4”8 di vantaggio su Segreto. Tutto già deciso? Giammai. L’ultima sezione di gara ha infatti mandato in scena l’imponderabile, con un finale degno dei migliori film gialli. Con un’ennesima prestazione “fuori le righe”, Antonino Segreto è riuscito a rifilare nell’occasione ben 5”6 ad un Totò Riolo parso in leggera difficoltà sul percorso a causa di mutate condizioni di aderenza sull’asfalto, ribaltando letteralmente la classifica assoluta, che ha così salutato vincitori Segreto e Longo, con 0”8 di margine sul tre volte vincitore della Targa Florio.




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