Patti: disinteresse o ignoranza?
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Scritto da Nicola Arrigo   
Martedì 23 Maggio 2017 19:34
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Se un lavoro urgente viene eseguito dopo cinque giorni da quando se ne sia presentata la necessità, è disinteresse o ignoranza ? Se per quattro giorni “pieni”, a causa di un guasto (l’ennesimo, ormai abbiamo perso il conto) alla rete idrica in prossimità della chiesa del “Sacro Cuore di Gesù”, l’acqua è fuoriuscita abbondante formando un fiumiciattolo lungo il Corso Matteotti, dobbiamo chiamare in causa il disinteresse o l’ignoranza?

Per trovare una risposta, ci facciamo aiutare dal dizionario della lingua italiana. Disinteresse: colpevole noncuranza nei riguardi dei propri compiti o dei propri impegni. Ignoranza: inconsapevolezza o incompetenza (più o meno colpevole). Date le definizioni, ecco spiegato perché, nei nostri articoli precedenti, abbiamo parlato di disinteresse verso un inconveniente che avrebbe dovuto essere risolto molto più tempestivamente di quanto sia stato fatto, con un intervento degli operai del comune stamattina. Quanta acqua si è persa in questi giorni? Vorremmo chiederlo a chi di competenza, visto che, proprio oggi, l’assessore Bonanno ci ha riferito che “più che il disinteresse regna sovrana l’ignoranza”. Roba da rimanere come minimo basiti e senza parole. Anzi ha aggiunto: “Lavorano da stamattina alle sette. Che tristezza”.  "Avrebbero dovuto chiudere l'acqua generale e hanno ritenuto opportuno non farlo nel fine settimana". Ha ragione: che tristezza!". Lavorano oggi, ma perché solo oggi, dopo quattro giorni (facciamo tre visto che di mezzo c’era la domenica)? Vero, che tristezza attaccare per difendersi, che tristezza attaccare per mascherare i ritardi, che tristezza sapere che spesso a Patti il provvisorio diventa definitività, che tristezza sapere che ci trattano da ignoranti, quando a “parlare” sono stati l’acqua che scorreva (o era un fotomontaggio?) e i cittadini che si lamentavano. Insomma, è stata persa l’ennesima occasione per ammettere le carenze di un’amministrazione che, è proprio il caso di dire, “fa acqua”. Se essere ignoranti significa segnalare i disservizi (e sul territorio cittadino ce ne sono a dismisura), siamo fieri di esserlo, a scapito di tanti sapienti di turno che, ogni tanto, farebbero bene, soprattutto di fronte all’evidenza, a stare in silenzio.

 




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