Patti: il giudice accoglie la richiesta di alcune lavoratrici della Casa di riposo «Sciacca-Baratta» che avanzano 4 anni di stipendi
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Scritto da Redazione   
Lunedì 09 Ottobre 2017 13:38
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Il Giudice dell’esecuzione mobiliare presso il Tribunale di Patti, dott.ssa Adriana Lionti, con ordinanza emessa lo scorso venerdì 6 ottobre, ha deciso di accogliere l’istanza di assegnazione delle somme assoggettate a pignoramento da tre lavoratrici dell’Ipab “Sciacca Baratta.” Il provvedimento è stato emanato nell’ambito della procedura esecutiva presso terzi promossa dalle lavoratrici, Rosana Fazio, Nunziella Virgilio e Gaetana Santalucia, avente ad oggetto il pignoramento di alcune rette di ricovero. Avverso tale pignoramento l’Ipab aveva interposto opposizione, eccependo l’impignorabilità delle somme presso soggetti diversi dal tesoriere o perché vincolate a specifica destinazione, ai sensi dell’art. 159 D.lgs n° 267/2000 e chiedendo l’immediata sospensione delll’esecuzione. Il Giudice del Tribunale di Patti, accogliendo la tesi sostenuta dal legale delle dipendenti, avv. Gianfranco Spanò (nella foto), secondo cui la disciplina dettata dal citato decreto legislativo non può trovare applicazione nei confronti delle Ipab in quanto le stesse sono escluse dall’ambito di applicazione del D.lgs 267/2000 in forza di quanto disposto dall’art. 2 del predetto decreto, ha invece rigettato l’istanza di sospensione dell’esecuzione proposta dall’Ipab e provveduto ad assegnare in pagamento alle creditrici le somme dovute dai terzi pignorati. Le lavoratrici sono state costrette ad intraprendere l’azione esecutiva di pignoramento delle rette di ricovero in forza di decreti ingiuntivi esecutivi emessi per la mancata corresponsione alle dipendenti delle retribuzioni dovute per il periodo compreso tra l’anno 2009 ed i 2013 per un ammontare complessivo pari a circa 200.000 euro.




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