Patti: comune capofila per lo sviluppo rurale Tindari Nebrodi
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Scritto da Nicola Arrigo   
Giovedì 12 Ottobre 2017 18:06
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La Giunta municipale, guidata dal sindaco Mauro Aquino, ha deliberato di costituire un paternariato tra i Comuni di Patti, in qualità di capofila, e i Comuni di Montagnareale, Gioiosa Marea, Falcone, Oliveri e Raccuja per la presentazione di una proposta progettuale dal titolo “Sviluppo rurale Tindari Nebrodi”, a valere sull’avviso sottomisura 7.2 PSR Sicilia 2017/2020, finalizzati alla creazione, al miglioramento, all’espansione di ogni tipo di infrastrutture su piccola scala, compresi gli investimenti nelle energie rinnovabili e nel risparmio energetico.

Con lo stesso atto ha approvato anche lo schema di protocollo d’intesa, finalizzato a regolare i rispettivi impegni dei comuni aderenti, nonché dare mandato di rappresentanza al Comune di Patti, in qualità di capofila. Nello stesso tempo, il sindaco Aquino è stato autorizzato a sottoscrivere il citato protocollo di intessa e a predisporre, nella citata qualità di capofila, tutti gli atti necessari relativi alla presentazione dell’istanza per la richiesta di finanziamento da presentare all’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea – Dipartimento dell’Agricoltura della Regione Siciliana, secondo le direttive dell’avviso. Tra i soggetti che possono beneficiare del finanziamento de quo per la predisposizione e la realizzazione di detti interventi, rientrano gli Enti locali della Regione Siciliana in forma associata con altri organismi pubblici. Con questo si vuole favorire lo sviluppo dei servizi essenziali finalizzati al miglioramento della qualità della vita e delle attività dei territori per le imprese e le popolazioni attraverso il ripristino delle strade comunali, ponti, sistemi fognari e di alimentazione idrica, miglioramento di opere di accumulo e distribuzione dell’acqua per uso civile e potabile da destinare a utenze in aree rurali. Inoltre si vogliono sostenere gli investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture per produrre e utilizzare energia rinnovabile nei comuni rurali attraverso la realizzazione di reti di riscaldamento urbano per utilizzare il calore del processo degli impianti di bio energia, incentivare l’utilizzo dei fondi rinnovabili, attraverso la realizzazione di impianti alimentari da bio-masse agroalimentari, fotovoltaici o eolici, per la produzione di energia destinata al riscaldamento e alimentazione di edifici pubblici come scuole o ospedali e riqualificare iol patrimonio storico o naturale avente caratteristiche riconosciute dagli organi preposti. La presentazione del progetto non comporta alcun onere di spesa per l’Amministrazione.

 




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