Patti: celebrata la Giornata dell'Unità Nazionale
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Scritto da Redazione
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Sabato 04 Novembre 2017 18:48
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Come ormai solida tradizione, si è svolta a Patti la cerimonia di commemorazione del 4 novembre, festa dell'Unità Nazionale e giornata delle Forze Armate organizzata dal Comune di Patti, presieduto dal Sindaco avv. Mauro Acquino, in collaborazione con la sezione dell'Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d'Italia (U.N.U.C.I.) di Patti, presieduta dal Capitano Antonino Pellegrino. Ricorre quest'anno il centenario, da quando gli Eroi del Piave, fulgido esempio di eroismo patriottico, sacrificarono se stessi per rendere l'Italia una e libera, ricordandoli presso il monumento eretto in loro memoria, accomunati dal senso del dovere di tutti coloro che, seguito l'esempio, hanno nel tempo donato se stessi per amore civico. Successivamente il corteo dei presenti si è diretto verso Piazza Marconi, dove, presso il monumento ai Caduti, durante una sobria cerimonia civile, il Sindaco, insieme alle Autorità Cittadine, ha deposito una corona d'alloro in memoria di tutti i caduti. Dopo la recita della Preghiera per i Caduti e la benedizione della corona da parte di Don Angelo Cosatnzo, il cerimoniere, Capitano Antonino Pellegrino la proceduto alla lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, che ha puntualizzato l’importanza di coltivare la memoria di chi si è sacrificato sull’altare della Patria per la libertà e l’edificazione di uno Stato democratico ed unito ringraziando i militari di oggi, a cui, con abnegazione e professionalità, appartiene la custodia di una tradizione di valori, civiltà e cultura propri della nostra storia … sempre degni del giuramento di fedeltà presentato alla Repubblica. Successivamente il Capitano Pellegrino, presidente della Sezione UNUCI di Patti, ha ribadito, nel suo discorso, l’eroismo dei ragazzi del 1899, dopo la disfatta di Caporetto e lungo le rive del Piave, il cui esempio è splendidamente rappresentato dalle odierne Forze dell’Ordine, ringraziandole a nome della comunità tutta, per il loro nascosto e proficuo lavoro a tutela del nostro vivere quotidiano, che troppe volte li ha portati a cadere nello svolgimento del proprio dovere, per il bene della collettività. Il corteo di nuovo formato, ha poi mosso verso il monumento ai caduti di Nassihrya, lungo la via Trieste, ove è stata deposta un'altra corona d'alloro, in loro specifica memoria. Qui è stata recitata la Preghiera per la Patria, dopo di che l’Assembramento è stato sciolto.
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