Assolto in appello il pattese Maurizio Accordino, l'agente di Polizia in servizio a Capo d'Orlando
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Scritto da Massimiliano Gagliano   
Mercoledì 15 Novembre 2017 08:45
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La Corte d’Appello di Messina (presidente Alfredo Sicuro, a latere Eugenia Grimaldi e Maria Teresa Arena, pg Enza Napoli) ha assolto il Sostituto Commissario della Polizia di Stato Maurizio Accordino, in forza al Commissariato di Capo d’Orlando, ribaltando la sentenza di primo grado del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto dello scorso anno. Maurizio Accordino era accusato di violazioni delle prescrizioni della sorveglianza speciale cui erano sottoposti due pregiudicati barcellonesi, Imbesi Ottavio e Scardino Cosimo, in qualità di istigatore, e di usurpazione di funzione pubblica, per aver rilasciato due autorizzazioni ad allontanarsi dal comune di residenza ai suddetti sorvegliati speciali.

I fatti risalgono alla fine del 2010 quando il Sostituto Commissario Accordino, all’epoca in servizio al Commissariato di Barcellona P.G. e responsabile dell’Ufficio MP, rilasciò ad Imbesi Ottavio e Scardino Cosimo due autorizzazioni, per urgenti ragioni di salute e necessità che non consentivano di richiedere i permessi al Tribunale MP di Messina, permettendo rispettivamente al primo di recarsi all’ospedale Papardo di Messina per visita cardiologica ed ecodoppler, essendo stato colto da infarto nei giorni precedenti, ed al secondo di rendere visita al padre, ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale di Patti.

A distanza di quasi due anni, i fatti vennero segnalati dall’allora dirigente del Commissariato di Barcellona Mario Ceraolo alla Procura della Repubblica, che avviò una serie di indagini, con l’ausilio della Squadra Mobile di Messina.
Nonostante sia stata accertata l’insussistenza di alcun tipo di rapporto tra Accordino e i due pregiudicati, il Tribunale di Barcellona, giudice monocratico Maria Tindara Celi, lo scorso anno condannava Accordino alla pena di mesi undici di reclusione (il pm aveva chiesto la pena di mesi sei).
Accordino, difeso dall’avvocato Andrea Alvaro del Foro di Palmi, nell’udienza di ieri è riuscito a dimostrare la correttezza del proprio operato ottenendo piena assoluzione ed il ribaltamento della sentenza di primo grado.

Durante il dibattimento, il noto penalista calabrese ha brillantemente discusso la tesi difensiva di Accordino, facendo emergere l’assoluta estraneità in ordine al primo capo d’imputazione, e la totale buona fede e correttezza circa l’usurpazione di funzione pubblica, considerato che quella di rilasciare autorizzazioni ai sorvegliati speciali era una prassi consolidata nel tempo al Commissariato di Barcellona, che spesso aveva anche informato il Tribunale MP di Messina, senza che nulla venisse obiettato dalla suddetta autorità giudiziaria. Accordino, al riguardo, ha depositato una serie di autorizzazioni rilasciate in precedenza dal Commissariato, tra le quali ne spiccava una concessa ad un pregiudicato di spessore, che anni prima era stato autorizzato persino a festeggiare il veglione di Capodanno in un locale di Portorosa. Accordino è stato quindi assolto perchè il fatto non sussiste, e come lui sono stati assolti Imbesi Ottavio e Scardino Cosimo, che erano stati anch’essi condannati in primo grado.




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