25 anni fa quel "grido del cuore" che scosse la Sicilia ed il mondo
Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 09 Maggio 2018 09:21
Visite articolo: 1078 volte

Era il pomeriggio del 9 maggio 1993 quando il Papa Giovanni Paolo II, in visita alla Valle dei Templi di Agrigento, gridò ai mafiosi: “Convertitevi”. A 25 anni di distanza oggi, alle ore 18, le Chiese di Sicilia si ritroveranno nello stesso luogo per ricordare lo storico evento. La Messa sarà concelebrata da tutti i Vescovi delle diocesi della Sicilia e presieduta dal cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, e trasmessa in diretta da Tv 2000. In questa occasione i Vescovi siciliani renderanno noto un documento sulla mafia.

Al termine della Santa Messa di 25 anni fa, dopo la Benedizione finale, Giovanni Paolo II pronunciò queste parole a braccio (la trascrizione che segue è letterale, quindi con qualche imperfezione grammaticale):

Carissimi,

vi auguro, come ha detto il diacono, di andare in pace: di andare in pace di trovare la pace nella vostra terra.

Carissimi,

non si dimentica facilmente una tale celebrazione, in questa Valle, sullo sfondo dei templi: templi provenienti dal periodo greco che esprimono questa grande cultura e questa grande arte ed anche questa religiosità, i templi che sono testimoni oggi della nostra celebrazione eucaristica. E uno ha avuto nome di “Concordia”: ecco, sia questo nome emblematico, sia profetico. Che sia concordia in questa vostra terra! Concordia senza morti, senza assassinati, senza paure, senza minacce, senza vittime! Che sia concordia! Questa concordia, questa pace a cui aspira ogni popolo e ogni persona umana e ogni famiglia! Dopo tanti tempi di sofferenze avete finalmente un diritto a vivere nella pace. E questi che sono colpevoli di disturbare questa pace, questi che portano sulle loro coscienze tante vittime umane, devono capire, devono capire che non si permette uccidere innocenti! Dio ha detto una volta: “Non uccidere”: non può uomo, qualsiasi, qualsiasi umana agglomerazione, mafia, non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio!

Questo popolo, popolo siciliano, talmente attaccato alla vita, popolo che ama la vita, che dà la vita, non può vivere sempre sotto la pressione di una civiltà contraria, civiltà della morte. Qui ci vuole civiltà della vita! Nel nome di questo Cristo, crocifisso e risorto, di questo Cristo che è vita, via verità e vita, lo dico ai responsabili, lo dico ai responsabili: convertitevi! Una volta verrà il giudizio di Dio!

Carissimi,

vi ringrazio per la vostra partecipazione per questa preghiera così suggestiva, profonda, partecipata. Vi lascio con questo saluto: Sia lodato Gesù Cristo, via verità e vita! Amen.

 

 




 444 visitatori online
Articoli più visti