Da oggi in edicola, come ogni terzo sabato del mese, il giornale In Cammino, con la prima pagina dedicata a Tindari. Mancato diserbo dell’area archeologica e ritardo nell’installazione dell’impiantito al teatro greco: «mamma Regione» arriva in ritardo sul bilancio e a farne le spese è anche Tindari. Primavera da dimenticare per uno dei più bei siti archeologici di Sicilia. Sullo sfondo solo l’amarezza per le lamentele dei turisti e per il trasferimento forzato del «Tindari Teatro Giovani» al Vittorio Emanuele di Messina.
E mentre la politica, non solo locale, ne auspica l’inserimento tra i beni patrimonio dell’Unesco, la perla del Tirreno continua a mostrare i segni della noncuranza e dell’incapacità di un sistema che persevera nel relegare i beni culturali alle ultimissime pagine dell’agenda delle priorità. Nel frattempo si allungano i tempi necessari a rendere operativo il Parco Archeologico di recente istituzione. Unico strumento che oggi potrebbe garantire a Tindari l’autonomia finanziaria.