L'Arcivescovo mons. Giovanni Marra, lettore e benefattore del nostro giornale, è tornato alla Casa del Padre
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Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 12 Luglio 2018 09:17
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Ieri pomeriggio, a Roma, monsignor Giovanni Marra, Arcivescovo emerito di Messina, è tornato alla Casa del Padre, dopo un periodo di sofferenza. Aveva 87 anni, essendo nato a Cinquefrondi (Reggio Calabria) il 5 febbraio 1931. Fu ordinato sacerdote il 19 settembre 1953 dal vescovo mons. Vincenzo De Chiara nella chiesa parrocchiale del suo paese natale; quindi, trasferitosi a Roma, conseguì la laurea in scienze sociali presso la Pontificia Università Gregoriana e in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense. Ancora studente, iniziò il suo ministero come cappellano dell'Istituto Ciechi Sant'Alessio e come collaboratore presso la parrocchia di Tor Marancia. Dal 1960 al 1986 prestò servizio presso la Santa Sede, prima presso la Congregazione per il Clero, poi in Segreteria di Stato, infine all'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA). Il 7 giugno 1986 venne eletto, da papa Giovanni Paolo II, vescovo titolare di Usula, con l'incarico ausiliare di Roma per le attività pastorali ed amministrative e segretario generale del vicariato, e fu consacrato vescovo il 28 giugno dello stesso anno dal cardinale Ugo Poletti nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Il 14 novembre 1989 fu nominato arcivescovo titolare di Ravello ed Ordinario Militare per l'Italia, carica che manterrà fino al 31 gennaio 1996, e che gli diede diritto all'automatica promozione al grado di generale di corpo d'armata; nel contempo diviene preposto del Capitolo della Basilica di Santa Maria ad Martyres in Roma (Pantheon). Il 17 maggio 1997 venne eletto arcivescovo metropolita di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela e archimandrita del Santissimo Salvatore, prendendo possesso canonico dell'arcidiocesi il 21 giugno dello stesso anno. E fu proprio in quell'occasione di 21 anni fa che incontrai per la prima volta mons. Marra. Da allora i nostri incontri furono frequenti, sempre accolto con affetto da lui e dai suoi Segretari succedutisi nel tempo: don Cleto D'Agostino, don Cesare Di Pietro (oggi Vescovo Ausiliare di Messina), don Giò Tavilla; e diverse volte ho condiviso i momenti della Liturgia delle Ore non solo nell'Arcivescovado di Messina ma anche a Lipari, in agosto, dove lui trascorreva un periodo di riposo, sempre affascinato dalla bellezza delle Isole Eolie. Non posso dimenticare la celebrazione conclusiva del suo mandato pastorale, svoltasi nel Duomo di Messina il 5 gennaio 2007; in quell'occasione mi abbracciò con forza, esprimendo i suoi apprezzamenti nei confronti del nostro giornale e dicendomi: "Sempre in cammino, non fermarti mai, perchè il Signore e la Vergine Maria, ti accompagnano". Trasferitosi nella sua casa romana, in via delle Grazie, non mancava un suo scritto in occasione delle festività e anche colloqui telefonici. Ricordo che avendo pubblicato un articolo in occasione del 30° anniversario della sua ordinazione episcopale, il 28 Giugno 2016, non manco di ringraziarmi, affermando: "Il ricordo del 30° anniversario della mia Ordinazione Episcopale mi ha particolarmente commosso, anche perchè avevo scelto di evitare di solennizzare la ricorrenza, per poterla vivere, come l'ho vissuta, nella più intima e profonda spiritualità e nel rendimento di grazie al Signore per il dono inestimabile della pienezza del sacerdozio. Intanto desidero assicurarti che ricevo regolarmente e apprezzo il periodico "In Cammino" per i contenuti pastorali e sociali e anche per la rinnovata veste tipografica, esaltata dal colore". Il nostro ultimo incontro avvenne nella sua abitazione romana la mattina del 10 dicembre 2015; un colloquio di un'ora, ricco di profonde riflessioni sul suo ministero episcopale, con riferimenti ai dieci anni vissuti come Pastore della Chiesa messinese. L’ultimo messaggio ai messinesi mons. Marra lo ha inviato lo scorso 2 luglio in occasione dell’ordinazione episcopale del Vescovo ausiliare mons. Cesare Di Pietro, "il suo Cesare". Si era detto dispiaciuto di non poter partecipare alla funzione religiosa, ma di essere presente spiritualmente. A Lui, mons. Di Pietro ha riservato un ringraziamento speciale. “Devo molto – ha detto il nuovo vescovo – alla sua paternità e alla scuola del suo servizio pastorale”. Anche il suo ultimo segretario particolare a Messina, mons. Giò Tavilla, lo ha ricordato con un messaggio diffuso ai media in cui lo ritrae come “un grande uomo e un vescovo di elevate doti”, che “ha coniugato la fermezza del governo con la tenerezza della paternità”. “È stato un arcivescovo che ha amato la nostra diocesi tanto da volere essere sepolto nella nostra Cattedrale”. Infine mons. Tavilla ricorda “le scelte pastorali che hanno sempre guardato al bene della comunità o dell’ufficio a cui chiamava i sacerdoti. Il progetto lo realizzava con lungimiranza e fermezza, ma sempre attento alla persona”. Le esequie si svolgeranno prima a Roma (venerdì 13 luglio, alle ore 16,30 nella chiesa di Santo Spirito in Sassia, viale dei Penitenzieri 12) e nel Duomo di Messina martedì 17 Luglio alle ore 11, dove poi la salma sarà tumulata, in attesa della risurrezione.

Arrivederci in Paradiso, caro Vescovo Giovanni e grazie per il bene che hai voluto a me
e al giornale "In Cammino"

 




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