Tindari: il Santuario mariano elevato a Basilica Pontificia Minore; il testo del DECRETO
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Sabato 08 Settembre 2018 15:04
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Stamane, al termine del Pontificale celebrato nel Santuario di Tindari in occasione della solennità della Natività di Maria, il vescovo mons. Giombanco ha dato l'annunzio che la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, a seguito della sua richiesta, per mandato del Santo Padre Francesco, ha concesso il titolo di Basilica Minore al Santuario della Beata Vergine Maria del Tindari. di seguito pubblichiamo il testo del DECRETO
Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti
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Prot. N. 297/18
Facendo seguito all’istanza presentata il 16 giugno 2018 da Sua Eccellenza Mons. Guglielmo Giombanco, Vescovo di Patti, con cui esprimeva le suppliche e i desideri del clero e dei fedeli, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, in virtù delle speciali facoltà concesse dal Sommo Pontefice FRANCESCO,
assai volentieri insignisce il Santuario sito nella città di Tindari, dedicato a Dio in onore della Beata Vergine Maria comunemente detta del Tindari, del titolo e della dignità di BASILICA MINORE con tutti gli spettanti diritti e concessioni liturgiche, fatte salve le norme comuni, secondo il Decreto “Il Titolo di Basilica Minore” promulgato il 9 novembre 1989.
Nonostante qualunque cosa in contrario.
Card. Robert Sarah
Prefetto
Rev. Corrado Maggioni, S.M.M. Sottosegretario
Le norme e le indicazioni che attualmente regolano la concessione del titolo e la vita delle Basiliche Minori sono stabilite nel decreto “Domus Ecclesiae” (9 novembre 1989), promulgato dalla Congregazione del Culto Divino A norma del decreto “Domus Ecclesiae” (9.11. 1989), ecco i compiti di una basilica pontificia.
- Presso la Basilica Minore si promuova la formazione liturgica dei fedeli, attraverso gruppi liturgici, particolari corsi di istruzione, cicli di conferenze e altre iniziative di questo genere. - Tra le attività della Basilica si dia molta importanza allo studio e alla divulgazione dei documenti del Sommo Pontefice e della Santa Sede, particolarmente di quelli che riguardano la Sacra Liturgia. - Con grande cura si preparino e si compiano le celebrazioni dell’anno liturgico, in particolare durante l’Avvento, il tempo di Natale, la Quaresima e il tempo di Pasqua. - In tempo di Quaresima, lì dove si conserva l’antica forma di riunione della Chiesa locale al modo delle stazioni romane, si raccomanda molto che la stessa Basilica sia scelta per celebrare tale stazione. - La Parola di Dio sia annunziata spesso sia attraverso l’omelia, sia attraverso predicazioni straordinarie. - Si promuova l’attiva partecipazione dei fedeli sia nella celebrazione eucaristica, sia nella Liturgia delle Ore, specialmente nelle Lodi e nei Vespri. Inoltre si coltivino degnamente le forme approvate di pietà popolare. - Poiché l’azione liturgica assume una forma più nobile quando si svolge con il canto, si abbia cura che i gruppi di fedeli si uniscano al canto delle diverse parti della Messa, specialmente di quelle che si trovano nell’Ordinario. - Per esprimere chiaramente il particolare vincolo con cui la Basilica Minore è unita alla Cattedra romana di Pietro, ogni anno sia celebrata con speciale cura: 1. la festa della Cattedra di S. Pietro (22 febbraio) 2. la solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo (29 giugno) 3. l’anniversario dell’elezione o dell’inizio del supremo ministero pastorale del Sommo Pontefice”.
2. Emblema pontificio
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