Patti: il Vescovo Guglielmo consegna la Lettera Pastorale; adesso inizia l’impegno concreto nella quotidianità, per poter essere davvero “lievito che fermenta la pasta”
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Scritto da Nicola Arrigo   
Mercoledì 10 Ottobre 2018 09:49
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“Come Pastore e Padre della Chiesa di Patti vi esorto a restare ai piedi di Gesù per essere coinvolgenti e convincenti e soprattutto credibili”. E’ la consegna che il vescovo, monsignor Guglielmo Gombanco, ha fatto alla Chiesa diocesana durante la celebrazione nella Concattedrale “Santi Martiri del XX secolo”, secondo “appuntamento” dell’Assemblea Ecclesiale, culminato con la consegna della Lettera Pastorale “Come lievito nella pasta”. “Una esaltante esperienza di comunione in ascolto orante della Parola, per essere nella storia lievito che fermenta la pasta” – come ha esordito il vescovo nella sua omelia; un punto di arrivo del cammino percorso e, al contempo, di “partenza” per il servizio che attende tutti i componenti della Chiesa di Patti (presbiteri, operatori pastorali, associazioni, gruppi e movimenti, comunità religiose, battezzati). “La fede – ha evidenziato monsignor Giombanco – è innanzitutto incontro personale con il Signore, destinato ad aprirsi agli altri. Dio attende una risposta che si configura come costante ricerca”. “Cristo – ha insistito il vescovo – non è un concetto; è un’esperienza da vivere. In un’epoca di cristianesimo disorientato, il cristiano vive, a volte, momenti di disagio e di scoraggiamento. In tale contesto credere significa restare fedeli a Cristo, restare saldi”. In più “passaggi”, monsignor Giombanco ha esortato “a recuperare la dimensione dell’ascolto e del discernimento, per portare al mondo una parola alternativa, per far trovare pienezza di senso. Bisogna fare la scelta audace dell’annuncio di una Parola altra, che dia luce ad un mondo al buio”. “Una comunità matura – ha rimarcato il Pastore della Chiesa locale – non si limita ad attività esteriori; annuncia e testimonia il Vangelo, altrimenti le attività pastorali rischiano di essere infruttuose. Per fare questo, abbiamo bisogno di rimanere ai piedi di Gesù, è essenziale per ascoltare e servire. Nella nostra Chiesa dobbiamo essere discepoli che ascoltano il Maestro, lo accolgono nella propria vita e lo annunciano agli altri. così le comunità saranno luoghi di ascolto della Parola, di preghiera e di servizio evangelico”. “La nostra Chiesa – ha concluso monsignor Giombanco – realizzerà il sogno di essere profetica e lievito solo restando ai piedi di Gesù”. Prima della benedizione finale, il vescovo ha consegnato la Lettera Pastorale a tutte le comunità parrocchiali, ai componenti del Consiglio Pastorale Diocesano, ai rappresentanti delle aggregazioni laicali, alle comunità religiose. La Lettera è stata realizzata pure con il metodo braille per poter essere accessibile pure ai non vedenti della diocesi pattese.  Adesso, finito il momento celebrativo, inizia l’impegno concreto nella quotidianità, per poter essere davvero – tutti – “lievito che fermenta la pasta”.




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