Patti: Nadia Terranova, candidata al LXXIII “Premio Strega” 2019, incontra gli studenti del Liceo “Vittorio Emanuele III”
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Scritto da Tindaro Federico   
Venerdì 17 Maggio 2019 11:52
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Fra il tramonto e la cena, l’assenza di mio padre tornava a visitarmi. Aprivo il balcone sperando che il temporale filtrasse dai soffitti e squarciasse le crepe sul muro, supplicavo la tramontana di trasformarsi in uragano e rovesciare in terra l’orologio e le sedie, all’aria il letto, i cuscini, le lenzuola. Non vuoi sapere che sono diventata grande, non ti interessa?, chiedevo, e nessuno rispondeva”. In questa frase risiede il nucleo concettuale del romanzo “Addio fantasmi” di Nadia Terranova, la scrittrice che, il 14 Maggio 2019, ha incontrato, presso la Sala Convegni del Liceo di C/da Acquafico di Patti, gli studenti del Liceo “Vittorio Emanuele III”, nell’ambito delle iniziative inserite nel “Progetto Lettura” 2018 – 2019, promosse dall’Istituto superiore pattese e realizzate in collaborazione con la libreria “Capitolo 18”, mediante il suo promotore editoriale, Sig. Teodoro Cafarelli. La manifestazione è stata presieduta dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa Grazia Gullotti Scalisi, che ha evidenziato l’attenzione del Liceo a sensibilizzare i giovani alla lettura, intesa come un’esperienza creativa, dinamica e coinvolgente, e ha sottolineato il valore culturale e letterario del libro della scrittrice messinese, che è entrato nella rosa dei dodici finalisti della 73 esima edizione del “Premio Strega” 2019, grazie ad un connubio perfetto fra uno stile molto originale, ricco di suggestioni intime, e tematiche come l’assenza, il dolore, il rapporto madre - figlia, sviluppate con grande sensibilità e con una scrittura che ammalia e commuove, collocando gli avvenimenti in una dimensione atemporale e privandoli della loro drammaticità. Dopo un breve intervento del Prof. Federico, referente del Progetto, che ha dato inizio ai lavori, e la visione di un video sinottico della produzione letteraria dell’autrice, la Dott. ssa Terranova ha esordito ringraziando gli studenti per l’impegno profuso e ha introdotto il suo romanzo, chiarendo che si tratta della vicenda di una donna, Ida, che, solo riattraversando la sua storia, riesce a liberarsi dell’ossessione di una perdita e a cancellare il fantasma del padre, che l’ha perseguitata per ventitré anni. La catarsi di Ida comporta la necessità di un ritorno a Messina, la città natale, avvolta in un’aura quasi mitologica e rivisitata alla luce di una memoria che costringe la protagonista a fare i conti con il passato. Ida riapre, così, i cassetti della sua stanza e del suo cuore lacerato, inizia a cercare le tracce della vita del padre - il suo nome, il suo odore, la sua voce - e soprattutto riallaccia una complessa trama di relazioni con la madre, con cui, dopo la scomparsa del padre, ha vissuto una fittizia normalità. L’incontro è proseguito con le domande degli studenti coinvolti, tutti delle classi III e IV dei quattro indirizzi liceali, i quali con i loro interventi hanno dimostrato di avere colto gli aspetti tematici e stilistici salienti di un romanzo sicuramente molto impegnativo, che ha comportato una lettura attenta e meditata, sotto la guida dei docenti di Lettere. L’autrice è intervenuta più volte a commentare il materiale prodotto, chiarendo la genesi del suo romanzo e facendo riflessioni sui passi letti, ed ha interagito con gli studenti attraverso una dialettica sicura e affascinante e numerosi riferimenti filosofici e letterari, da Nietzsche a Freud, da Bassani a Pavese, dalla Ortese fino a Natalia Ginzburg, con una citazione della quale si apre il romanzo “Addio fantasmi”, segno del legame con un’autrice che ha saputo esplorare le relazioni familiari, spesso caratterizzate da dinamiche complesse e irrisolte. Il “nostos” di Ida a Messina e l’apertura al dolore degli altri aiutano la protagonista ad uscire dal suo lutto non vissuto e a scacciare il fantasma che la opprime, attraverso la consegna al mare delle reliquie paterne, contenute in una scatola rossa. A conclusione della manifestazione, il Dirigente Scolastico ha ringraziato la Dott. ssa Terranova a nome dell’Istituto e di tutti gli intervenuti, augurandole di vincere il “Premio Strega” 2019, e ha invitato gli alunni presenti a fare tesoro del messaggio conclusivo lanciato dall’autrice, secondo cui scrivere non è un dono di natura, ma frutto di un percorso di formazione, nel quale sono fondamentali lo studio, l’impegno e l’applicazione. Gli studenti hanno partecipato all’incontro con serietà e attenzione, consapevoli di avere percorso un altro gradino del loro iter formativo e maturando l’idea che il dolore fa parte dell’esperienza umana ed è importante saperlo metabolizzare e superare, per affrontare la vita con rinnovato slancio e per restituire ad un’esistenza segnata un senso nuovo.

 




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