Per un istante tutta l'umanità si è fermata davanti a Cristo! E' lui la salvezza del mondo; lo straordinario Momento di preghiera presieduto dal Papa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 27 Marzo 2020 19:49
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Si è conclusa con un atto di affidamento a Maria l’omelia del momento straordinario di preghiera presieduto dal Papa sul sagrato della Basilica Vaticana, davanti a una piazza San Pietro vuota di fedeli. A fare da sfondo, l’immagine della “Salus Populi Romani” e il Crocifisso di San Marcello al Corso, invocato per la liberazione della città eterna dalla peste del 1522, davanti al quale Papa Francesco aveva pregato il 15 marzo scorso dopo aver raggiunto la chiesa romana percorrendo un tratto di via del Corso a piedi, da solo, in una Roma deserta. Il Papa nell'omelia, pronunziata sotto una pioggia battente, ha esortato tutti ad invitare Gesù “nelle barche delle nostre vite”. “Consegniamogli le nostre paure, perché Lui le vinca”, l’invito: “Come i discepoli sperimenteremo che, con Lui a bordo, non si fa naufragio. Perché questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte. Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, perché con Dio la vita non muore mai. Il Signore ci interpella e, in mezzo alla nostra tempesta, ci invita a risvegliare e attivare la solidarietà e la speranza capaci di dare solidità, sostegno e significato a queste ore in cui tutto sembra naufragare. Il Signore si risveglia per risvegliare e ravvivare la nostra fede pasquale. Abbiamo un’ancora: nella sua croce siamo stati salvati. Abbiamo un timone: nella sua croce siamo stati riscattati. Abbiamo una speranza: nella sua croce siamo stati risanati e abbracciati affinché niente e nessuno ci separi dal suo amore redentore”. “In mezzo all’isolamento nel quale stiamo patendo la mancanza degli affetti e degli incontri, sperimentando la mancanza di tante cose, ascoltiamo ancora una volta l’annuncio che ci salva: è risorto e vive accanto a noi”, l’appello in tempi di coronavirus: “Il Signore ci interpella dalla sua croce a ritrovare la vita che ci attende, a guardare verso coloro che ci reclamano, a rafforzare, riconoscere e incentivare la grazia che ci abita. Non spegniamo la fiammella smorta, che mai si ammala, e lasciamo che riaccenda la speranza”. Toccante anche la Benedizione Eucaristica impartita dal Papa davanti all'ingresso della Basilica Vaticana, al suono delle campane e delle sirene

(Foto Vatican Media/SIR)




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