Il Comitato Paritetico Territoriale di Messina in prima linea informa i lavoratori per fronteggiare i rischi del covid - 19
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Scritto da Pippo Moroso   
Lunedì 25 Maggio 2020 11:43
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Tutto passa anche dai nosocomi messinesi da Taormina a Mistretta ,senza tralasciare quello di Lipari.Sono stati avviati nei giorni scorsi una serie di incontri fra i tecnici del Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro,quelli dell’ufficio tecnico dell’Azienda Sanitaria Ospedaliera di Messina e di9 tutte le i9mprese che sono impegnate nei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza di tutti gli ospedali della provincia di Messina C’è una grande sinergia fra le stazioni appaltanti, le imprese ed il CPT di Messina nell’affrontare la delicata situazione relativa al contrasto ed il contenimento della diffusione del virus, COVID-19, in tutti gli ambienti di lavoro del settore dell’edilizia. Senza sosta, i tecnici del CPT di Messina, continuano a mettere a punto tutte le azioni possibili per evitare che i lavoratori impegnati nelle lavorazioni possano incorrere in problematiche legate alla salute e sicurezza. Dopo il via libera del governo alla riapertura del cantieri, il Comitato Paritetico Territoriale di Messina , ha intensificato la propria attività di assistenza e consulenza e, nei giorni scorsi, sono state promosse,fra le altre, una serie di riunioni con l’ufficio tecnico dell’azienda Sanitaria Provinciale di Messina per verificare se esistessero le condizioni ideali per poter riaprire i cantieri chiusi e riavviare quelli nuovi. L’attenzione maggiore è stata puntata sui lavori del’ospedale San Vincenzo di Taormina e su altri lavori che devono ripartire sull’autostrada A18 Messina-Catania. Per evitare, l’interferenza con le utenze e con i sanitari, sono state messe a punto particolari accorgimenti per garantire la sicurezza e salute sul lavoro, ivi compresi, quelli che riguardano il contenimento della diffusione del COVID-19. “ I tecnici del CPT di Messina – dice il vice presidente Mario Mancini – con grande abnegazione e spirito di sacrificio, tutti i giorni, si confrontano con i lavoratori, le aziende impegnate nei lavori e le stazioni appaltanti, per ridurre gli eventuali rischi che, proprio in questo particolare momento, possono mettere a repentaglio la salute dei lavoratori del già precario settore edile. La verifica del protocollo condiviso a livello nazionale – dice ancora il vice presidente del CPT – ci sta consentendo di fare una grande disamina su tutte le procedure di sicurezza che aziende e lavoratori devono rispettare. In diversi cantieri – sbotta Mario Mancini - abbiamo preferito consigliare alle aziende e alle stazioni appaltanti di rimandare la riapertura di cantieri o l’avvio di nuovi lavori fino a quando non si raggiungono le condizioni ideali per lavorare in sicurezza. In modo particolare, in questi ultime periodi, ci sono grosse difficoltà a reperire i DPI (dispositivi di protezione individuali) necessari a tutelare al massimo la salute dei lavori. Oltre alla verifica sulle procedure attuative del protocollo, quando riapriranno i canteri, i tecnici del CPT, conclude Mario Mancini , effettueranno dei sopralluoghi per verificare se, quanto discusso nella fase preparatoria, viene applicato sul luogo di lavoro. Tutto ciò consente ai lavoratori e alle imprese, di avere un’assistenza a trecentosessanta gradi per poter lavorare in tutta serenità e tranquillità. Durante i sopralluoghi, viene fatta anche un’informativa a tutti i lavoratori sulle norme anti contagio, da rispettare rigidamente.” A partire da lunedì prossimo, i confronti con aziende e stazioni appaltanti, anche grazie alle Legge Regionale 20/07, che consente ai CPT di fare assistenza e consulenza tecnica, saranno intensificati su tutte le strutture ospedaliere della provincia di Messina e anche, su tutte le opere pubbliche dove le stazioni appaltanti, hanno sottoscritto una convenzione con il Comitato Paritetico Territoriale, per la prevenzione degli infortuni suoi luoghi di lavoro.Il Cpt di Messina punta molto sulla formazione in cantiere dei lavoratori ,anche per fare toccare loro con mano i reali rischi che, non applicando le normative vigenti ,aumentano in modo smisurato mettendo in serio pericolo la loro incolumità e quella degli altri.




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