Le linee guida per il nuovo anno scolastico in Sicilia che inizia il 14 settembre
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Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 01 Settembre 2020 10:49
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Oggi, martedì 1 settembre la scuola riparte. Il ministero dell’Istruzione ha confermato con un comunicato che il recupero degli apprendimenti ci sarà. “Comincerà dai primi di settembre (in alcuni casi in presenza, in altri, per il secondo grado, a distanza, a seconda dell’autonoma scelta delle singole scuole) – ha spiegato il ministero, smentendo alcuni allarmi circolati negli ultimi giorni – e proseguirà anche durante i prossimi mesi, così come previsto dalle norme che regolano il nuovo anno scolastico, che sono il frutto della gestione del periodo di emergenza sanitaria vissuto dal Paese". Ieri si è registrato nuovamente un alto numero di contagi da Covid 19: 1.444, ma il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non sarebbe propenso a un altro lockdown: “Con il nostro sistema siamo fiduciosi di poter affrontare l’autunno con prudenza ma senza limitare le attività economiche”, avrebbe detto Conte. “Dobbiamo rispettare le minime regole precauzionali vigenti che ci consentiranno di assecondare la ripresa che si è già manifestata nei mesi scorsi, come certificato dall’Istat. Il Paese deve correre in sicurezza”. La ripresa delle attività didattiche in presenza, dunque, non correrebbe alcun rischio. In Sicilia, come nella maggioranza delle altre regioni, la scuola inizierà per tutti lunedì 14 settembre. Per quanto riguarda la gestione del rischio sanitario, l’organizzazione scolastica dovrà favorire condizioni in grado di limitare occasioni di eccessivo avvicinamento tra le persone, attraverso i previsti distanziamenti e l’adozione di banchi singoli.

Nelle scuole dell’infanzia e per il primo biennio della scuola primaria, dove tali misure incontrano oggettive difficoltà di attuazione, il documento consiglia di accogliere i bambini in piccoli gruppi per ogni aula, prevenendo occasioni di più ampia aggregazione e quindi favorendo lo svolgimento di tutte le attività, compreso il consumo dei pasti, all’interno dello stesso spazio. L’uso della mascherina e dei guanti monouso rimane obbligatorio per tutti gli operatori scolastici addetti alla sanificazione degli ambienti, alla gestione dei pasti e all’utilizzo degli spazi comuni.

I docenti e gli studenti dovranno essere muniti di un personale dispositivo di protezione individuale, limitandone eventualmente l’uso durante le ore di presenza in aula e mantenendole obbligatoriamente durante le attività collegiali, lo stazionamento negli spazi comuni, le operazioni di entrate ed uscita dalla scuola. Fanno eccezione gli alunni delle scuole per l’infanzia, 0-6 anni, ed i portatori di disabilità che, in relazione alla specifica condizione personale, non sono tenuti ad indossare i dispositivi individuali di sicurezza, fermo restando l’obbligo per gli insegnanti e per gli assistenti.

“L’obiettivo – dice l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla – è quello di garantire agli studenti un regolare rientro in aula, per recuperare la preziosa dimensione relazionale della scuola, interrotta dalla pandemia e non pienamente surrogata dalla didattica a distanza”.

 

Sempre a tutela della salute in ambito scolastico, nel documento la task force ribadisce che gli studenti potranno partecipare alle attività didattiche solo con una temperatura corporea non superiore ai 37.5° C, dichiarando di non essere stati in quarantena domiciliare negli ultimi 14 giorni o in contatto con persone positive al Covid-19 o, ancora, se non presentano sintomi riconducibili a difficoltà respiratorie insorte negli ultimi 3 giorni. Per quanto riguarda la rimodulazione delle attività scolastiche, è fondamentale il rispetto del distanziamento interpersonale: nel caso in cui non fosse possibile, bisognerà intervenire adeguatamente sull’orario scolastico disponendo turni differenziati, ovvero riducendo la durata delle lezioni.




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