Patti: Ospedale “Barone Romeo”, azzerata l’unità di terapia intensiva neonatale
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Scritto da Massimo Natoli   
Mercoledì 09 Settembre 2020 17:01
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E’ stata una vera bomba per un reparto fiore all’occhiello dell’ospedale pattese che vive a stretto contatto con un altro reparto, quello di ostetricia e ginecologia, sicuramente trai più produttivi. La disposizione dell’Asp ha effetto immediato e a cascata potrebbe determinare ripercussioni negative sull’ostetricia e ginecologia, perché non potrà più trattare casi di gestanti con parti inferiori alle trentaquattro settimane; non solo, ma se questo azzeramento è stato determinato dal fatto che il ”Barone Romeo” è stato classificato a suo tempo come ospedale di base, a questo punto, potrebbero esserci ripercussioni negative anche su altre specializzazioni come l’emodinamica. Una vera mazzata per la città di Patti e per il suo comprensorio. Non solo, ma azzerando l’Utin dell’ospedale di Patti, di fatto nessun reparto di questo tipo è operativo nel territorio tra Palermo a Messina, dimenticando quando con disposizione regionale, l’utin era stato istituito al “Barone Romeo”, riconoscendo all’ospedale e al suo comprensorio una posizione baricentrica.

Il sindaco di Patti Mauro Aquino, già al corrente della situazione, ha contattato l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, per chiedere che si disponga subito una deroga al provvedimento dell’Asp, per affrontare a tempo debito tutta la questione. Nello stesso tempo Aquino si è sentito anche con il presidente della Regione Nello Musumeci, al quale ha riferito di aver chiesto all’assessore Razza una soluzione normativa. Ha ricordato che si potrebbe elevare il punto nascita al secondo livello; Musumeci ha risposto che il problema è di carattere nazionale e che stanno lavorando sul punto. Si sono aggiornati a domani.

 

 

 




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