Montagnareale: il comune dovrà pagare oltre 60 mila euro ad un ex dipendente comunale
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Scritto da Massimo Natoli   
Lunedì 28 Dicembre 2020 12:45
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Il comune di Montagnareale (nella foto il Municipio) dovrà pagare ad un ex dipendente comunale oltre 60 mila euro, perchè gli è stata riconosciuta la qualifica superiore del settimo livello e la categoria “D”. Il comune dovrà anche liquidare ulteriori somme a titolo di contribuzione a favore del dipendente e anche le spese processuali.

Si è conclusa così, presso la prima sezione del Tar di Catania, una vicenda che, sotto il profilo giudiziario, è iniziata nel 1999. Il dipendente era stato assunto nel 1983 con la sesta qualifica professionale, mentre invece avrebbe dovuto essere inquadrato nella settima. Nel 1999 fu infatti “classificato” nella categoria “C”, mentre invece avrebbe dovuto essere inquadrato nella “D”. Per questi motivi, nel 2008, si è rivolto alla commissione di conciliazione dell’ufficio del lavoro di Patti per chiedere la correzione, senza esito.

Nel 2009 il dipendente, rappresentato dall’avvocato Giacomo Prinzi, si è rivolto al tribunale del lavoro di Patti, che, nel 2011, si è dichiarato incompetente. Fu presentato appello e nel 2014 la corte d’appello di Messina dispose che la competenza fosse proprio del giudice ordinario. Da qui, nel 2017, il giudice del lavoro del tribunale di Patti ha accolto il ricorso, disponendo a favore del dipendente e dunque a carico del comune di Montagnareale, il pagamento di oltre 60 mila euro e poi anche il riconoscimento della qualifica superiore dal 15 novembre 1983, da quando cioè il dipendente era stato assunto. Nel 2019 la corte d’appello di Messina ha confermato la sentenza del tribunale di Patti e poiché il comune di Montagnareale non ha dato seguito alla sentenza, l’avvocato Prinzi ha presentato ricorso per il giudizio di ottemperanza.

I giudici del Tar di Catania, nelle camere di consiglio del 12 novembre e 17 dicembre scorsi, hanno accolto il ricorso, dichiarando l’obbligo del comune di Montagnareale ad eseguire le sentenze del 2017 e del 2019. In caso di ulteriore inattività è stato nominato commissario ad acta il segretario comunale di Sant’Angelo di Brolo. Per una vicenda che finisce, un’altra analoga è ancora pendente al Tar e riguarda un altro ex dipendente del comune di Montagnareale, anche questo rappresentato dall’avvocato Giacomo Prinzi.




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