Lutto nella nostra diocesi: la morte di padre Gaetano Franchina
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Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 02 Gennaio 2021 10:39
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Tutti avevamo sperato in un miracolo ma le condizioni erano apparse subito gravi e così l'ultimo giorno dell'anno 2020, un anno particolarmente funesto a causa della pandemia, al Policlinico universitario di Messina padre Gaetano Franchina è tornato alla Casa del Padre. Padre Franchina era nato ad Alcara Li Fusi il 2 gennaio 1949 e dopo aver frequentato le scuole elementari e aver fatto esperienza della vita dei campi, negli anni del ginnasio matura l'idea di intraprendere la via del sacerdozio trasferendosi nel Seminario vescovile di Patti dove compie gli studi teologici e viene ordinato sacerdote il 15 agosto 1973 dall'allora vescovo di Patti mons. Giuseppe Pullano. Su richiesta di mons. Armando Fares, Arcivescovo di Catanzaro, svolse i primi due anni di ministero sacerdotale nel Seminario arcivescovile in qualità di vice rettore e responsabile della pastorale vocazionale nell'arcidiocesi di Catanzaro e Squillace. Richiamato in sede da mons. Pullano viene assegnato al Seminario di Patti  dove per sedici anni fu vice rettore, economo, docente e anche caonico del Capitolo Cattedrale e cerimoniere vescovile. Iscrittosi alla Facoltà Teologica "Ignatianum" di Messina consegue il dottorato in Sacra Teologia discutendo la tesi "Religiosità e feste ad Alcara Li Fusi", tesi poi pubblicata. Nel 1991 l'allora vescovo di Patti mons. Ignazio Zambito lo nomina parroco della parrocchia Santa Lucia di Sant'Agata Militello dove ha operato instancabilmente per 29 anni. Se è vero che tutti siamo uguali davanti a Dio e che quando muore una persona cara è sempre motivo di turbamento e di dolore, quando muore un sacerdote l’evento si carica di una intensità particolare e quando il sacerdote è padre Franchina, l’evento tocca il cuore non solo di Sant'Agata Militello ma di tutta la nostra Diocesi. Ognuno potrebbe raccontare una o più occasioni in cui ha ricevuto del bene da questo prete o in cui ha visto fare del bene a padre Franchina e sarebbero poche testimonianze rispetto a quello che il Signore ha realizzato attraverso il suo operare. Tutto possiamo riassumere dicendo che padre Franchina ha vissuto il suo essere prete come servizio: servizio a Dio con una fede essenziale, concreta, coerente, affidandosi fino alla fine alla volontà di Dio anche quando questa si presenta in modo complesso e talvolta oscuro (ho negli occhi le immagini dell'ultima Messa da lui presieduta la sera di Natale nella "Sua" Chiesa di San Francesco; servizio agli altri, dai Vescovi ai sacerdoti, ai giovani (quante vocazioni nate nella parrocchia di Santa Lucia che hanno permesso alla diocesi di Patti di avere diversi sacerdoti), dagli uomini importanti ai più semplici, con una particolare attenzione a chi aveva più bisogno. Ha servito il Signore, la sua Chiesa con tutto se stesso, la sua umanità, il suo carattere, le sue competenze, la sua saggezza, il suo amore alla Chiesa. Egli ha profondamente amato la parrocchia di Santa Lucia come la vera casa di tutta la comunità, e ha cercato di renderla sempre più devota e accogliente. Mi piace ancora ricordare la passione che egli dimostrò per la realizzazione della più ampia Chiesa di San Francesco; il suo carattere era deciso e tutto proiettato sempre all'adempimento della sua missione sacerdotale. Padre Franchina è stato anche un affezionato lettore del nostro giornale, che ha sempre apprezzato e sostenuto; tutte le volte che lo incontravo mi diceva: "Complimenti per tutto, ma soprattutto per la tenacia con la quale porti avanti questo mezzo di comunicazione e di evangelizzazione". Un ricordo del sacerdote scomparso sarà pubblicato nel prossimo numero del nostro giornale. I funerali di padre Franchina presieduti dal Vescovo Guglielmo, si svolgeranno a Sant'Agata Militello oggi (nel giorno in cui avrebbe compiuto 72 anni) alle ore 14,30 nella Chiesa di San Francesco; al termine la salma sarà traslata ad Alcara Li Fusi, suo paese natio, per essere tumulata nel locale cimitero.

La morte di padre Franchina sia uno stimolo per la nostra Chiesa diocesana, perché cammini sempre nella docilità ai suoi pastori e nella comunione fraterna; sia uno stimolo per il Presbiterio, perché si adoperi a lavorare sempre di più per il regno del Signore e nella ricerca di nuove vocazioni; sia uno stimolo per quanti in lui hanno perso una persona cara, amica, un consigliere generoso!

O Vergine Santa, Madre del Signore, che padre Franchina ha tanto amato e fatto amare, e tu, Santa Lucia, che nella sua comunità egli fece tanto venerare, venitegli incontro, introducetelo nella Casa del Padre, presso il trono di Gesù!

 




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