Patti: Risonanza magnetica ancora inattiva, il comitato Aretè minaccia il coinvolgimento della magistratura
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Scritto da Giuseppe Giarrizzo   
Lunedì 11 Gennaio 2021 09:26
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"Reiteriamo l’invito a codesta spettabile Direzione Generale di voler fornire delucidazioni in merito alla mancata attivazione della risonanza magnetica nella disponibilità del Barone Romeo di Patti sin dall’anno 2018 e mai utilizzata, malgrado gli esosi costi di manutenzione che lo strumento diagnostico comporta". Anno nuovo, problemi vecchi alla struttura sanitaria di via Mazzini, con Aretè (il comitato per la tutela dell’ospedale Barone Romeo) pronto a ricominciare da dove aveva concluso e a tornare sugli scudi in difesa del nosocomio pattese. Nella nota inviata al manager dell’Asp Paolo La Paglia e all’assessore regionale alla sanità Ruggero Razza, i componenti dell’organismo popolare chiedono che si giunga finalmente alla risoluzione di una "drammatica situazione di stallo" e pretendono entro trenta giorni risposte "certe ed esaustive" sull’attivazione della risonanza. In caso contrario <<questo comitato – si legge nella missiva inviata a La Paglia e Razza – non si sottrarrà al dovere civico di rivolgersi alla magistratura ordinaria e contabile". Riposti gli alberi di natale in soffitta, i vertici di Aretè hanno dunque ripreso a lavorare, forti dell'esperienza maturata nei tre mesi di attività inaugurata nel corso dell’anno appena concluso: "Iniziamo il 2021 motivati e decisi ad affrontare le questioni legate al Barone Romeo e alla salute dei cittadini. La carne al fuoco è tanta, il lavoro sarà faticoso e l'impegno, ci auguriamo, costante. Affronteremo sin da subito – riferiscono dal comitato - la questione legata alla mancata attivazione della risonanza magnetica, quella relativa alla reperibilità ortopedica e allo stesso reparto di Ortopedia, per il quale chiederemo la riapertura in conformità a quanto previsto dalla normativa e dalla stessa azienda ospedaliera. Non perderemo di vista neppure la criticità legata alla carenza di anestesisti, rispetto alla quale è stato indetto, anche su nostra sollecitazione, un concorso per il reperimento di tali figure professionali". Discorso a parte, invece, merita la brillante posizione del Punto nascita oltre a quella dell'Utin. "Con ben 991 nascite registrate nell'anno appena trascorso, il Punto nascita – è il commento degli esponenti di Aretè - ha raggiunto i requisiti per essere elevato a struttura di secondo livello, stabilizzando così la condizione di precarietà formale in cui si vede costretta ad operare l'Unità di terapia intensiva neonatale. Su quest'ultimo punto abbiamo già predisposto un corposo promemoria da consegnare all'assessore della Salute Ruggero Razza".




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