In attesa che l’Asp di Messina relazioni alla Regione sulla carenza degli anestesisti denunciata dal comitato “Aretè”, il gruppo politico ha fatto il punto della situazione dell’organico e sui posti letto, nella prospettiva della prossima rete ospedaliera. Per quanto si considerino lontane le elezioni regionali, terreno fertile per quanti non hanno mai avuto a cuore le sorti dell’ospedale o magari ne parlino in funzione di ottenere voti, mai abbassare la guardia. Si erano avute rassicurazioni per gli anestesisti, indispensabili per far lavorare le sale operatorie, invece tutto è sempre gestito in emergenza; da qui “Patti Futura” si è detta pronta a recitare la propria parte per tutelare l’ospedale.
Sarà inviata una nota al sindaco di Patti Gianluca Bonsignore, che, da subito, si è attivato per comprendere lo stato dell’arte e per scongiurare il depotenziamento; bisogna fare i conti con i numeri e se, ai sensi del decreto Balduzzi, sono positivi, potrà essere una realtà il passaggio dell’ospedale “Barone Romeo” a dea di 1 livello. Per “Patti Futura” più si opera, più l’ospedale accumula requisiti per non rimanere ospedale di base; di contro frenare i lavori delle sale operatorie creando situazioni sfavorevoli, porta inevitabilmente al depotenziamento dell’ospedale e questo nessuno può assolutamente permetterlo.
Il gruppo politico pone l’attenzione sul vecchio collaudato adagio: il personale qualifica l’ospedale, i medici qualificati ad eseguire gli interventi assicurano i numeri perché l’ospedale si guadagni i galloni. Troppo semplice, ma chissà, proprio per questo troppo difficile. Questo e niente altro deve programmare la politica, il resto è aria fritta.