Patti: l'impegno sociale anche d'estate con "SCRUSCIU"
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Scritto da Redazione   
Mercoledì 10 Agosto 2022 17:01
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Lunedì 8 agosto, nella splendida cornice di Villa Pisani, è stata inaugurata “Scrusciu”, una rassegna di “incontri d’autore” che si terranno nei mesi di agosto, settembre, ottobre e novembre p.v. La rassegna, organizzata dall’’ACIAP “Libero Grassi”, Associazione Commercianti Imprenditori Antiracket Patti, unitamente al Centro Studi Antimafia “P. Borsellino” di Patti, con la collaborazione di “S.O.S. impresa – Rete per la legalità – Associazioni e Fondazioni contro il racket e l’usura, ha preso il via con la presentazione del libro “Al di sopra della legge – come la mafia comanda dal carcere” di Sebastiano Ardita, magistrato, attuale consigliere del CSM. La serata, che ha visto una straordinaria presenza di pubblico con oltre 300 presenze, si è aperta con le coreografie allestite dal “Centro Studi Danza La Fenice” di Cristina Ocera. Dopo l’introduzione dei promotori dell’iniziativa Marco Conti Gallenti e Francesco Scalia e i saluti istituzionali del Sindaco di Patti Gianluca Bonsignore, dell’Assessore alla cultura Salvatore Sidoti, del Vice Presidente Nazionale Vicario di S.o.s. Impresa – Rete per la legalità Pippo Scandurra e del presidente dell’ACIAP Sergio Sidoti, l’attrice Valentina Martino ha dato il via alla presentazione del libro scritto da Sebastiano Ardita leggendone alcuni brani. A questo punto, il dott. Ardita è stato intervistato da Nuccio Anselmo, vice capo cronista della “Gazzetta del Sud”. L’autore, ripercorrendo la propria esperienza di magistrato, per nove anni direttore del DAP, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, si è soffermato sul delicato ruolo dell’ufficio detenuti, chiamato ad assicurare il delicatissimo equilibrio tra l’esercizio del potere autoritativo da parte dello Stato e il rispetto dei diritti della popolazione carceraria. Il magistrato ha evidenziato le crescenti difficoltà nella gestione dei detenuti, emerse con forza durante la pandemia, con le numerose rivolte scoppiate nelle carceri e culminate nei fatti dell’aprile 2020 presso il penitenziario di Santa Maria Capua Vetere. Episodi che, ha ricordato Ardita, dovrebbe indurre l’Amministrazione a una seria riflessione sulle attuali politiche carcerarie, poiché in uno Stato di diritto la forza della legge e la dignità dei detenuti non possono che coesistere. Cosicché, ha ricordato il magistrato, se viene meno la prima non potrà essere garantita la seconda. Il consigliere Ardita ha poi lanciato alcuni spunti di riflessione sul regime carcerario del 41 bis, il cosiddetto carcere duro per i mafiosi, e sulla riforma dell’ergastolo ostativo. Secondo l’autore è un grave errore consentire che un condannato per mafia possa usufruire dei benefici penitenziari previsti dalla legge “Gozzini” (misure alternative alla detenzione, permessi premio, lavoro all’esterno del carcere) senza avviare un percorso di collaborazione con la giustizia. E’ quasi impossibile che un detenuto al 416 bis, spiega Ardita, possa intraprendere un serio percorso rieducativo che comporti l’abbandono della precedente vita criminale. Ci sono stati dei casi in cui ciò è avvenuto, ma le soluzioni trovate hanno avuto carattere eccezionale, dopo un lungo vaglio di attendibilità da parte dell’Autorità Giudiziaria. Estendere i benefici in maniera generalizzata a tutti i detenuti in regime di carcere duro significherebbe, secondo il magistrato, offrire alle organizzazioni mafiose un segnale di debolezza da parte dello Stato. La presentazione si è conclusa con la cerimonia di premiazione dei 27 studenti delle scuole pattesi diplomatisi nell’anno scolastico appena concluso con la votazione dei “100 e lode”. Per l’I.I.S. “Borghese - Faranda” sono stati premiati: Betta Lorenzo, Buzzanca Giorgia Tindara, Ermito Giulia, Laquidara Alice, Maggiore Gabriele, Molica Franco Angela e Pintaudi Samuele. Per il Liceo “V. Emanuele III” hanno ricevuto il premio: Bongiovanni Rita, Caronzolo Laura, Di Santo Marta, Giuffrè Giovanni, Giuttari Eugenia, Lisciandro Chiara, Lopes Ottavio, Marchese Francesco, Mannelli Alice, Martelli Sabrina, Mincica Martina, Miragliotta Elisa Lucia, , Molica Nardo Santina Luisa, Mosca Sofia Maria, Pintaudi Mirko, Pulvirenti Viola Maria, Sanfilippo Francesco, Scaffidi Argentina Sofia, Segreto Chiara. Il Sindaco Gianluca Bonsignore, nel consegnare i premi, ha affermato che i giovani sono la speranza per il futuro e che il loro impegno e la loro determinazione saprà regalare alla città di Patti grandi soddisfazioni. Alla premiazione sono intervenuti il Vicesindaco Eliana Raffa, gli assessori Gaetano Crisà e Salvatore Sidoti e i consiglieri comunali, Natalia Cimino, Simona Lunetta e Valentina Martino. La serata si è conclusa con una coreografia conclusiva del Centro Studi Danza La Fenice.  Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 3 settembre, con la presentazione del libro “Il male non è qui” di Gaetano Pecoraro, giornalista della trasmissione televisiva “Le iene”.




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