NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 9 Ottobre, la Chiesa celebra la memoria di San Giovanni Leonardi, patrono dei farmacisti PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 09 Ottobre 2017 07:06

 Nato a Diecimo, in provincia di Lucca, nel 1541 Giovanni Leonardi a 26 anni fa il farmacista. Quando la prospera repubblica viene colpita da una grave crisi decide di soccorrere i poveri e l'esperienza lo porta a diventare prete nel 1572. Ama l'insegnamento, lo fa prima con i bambini e poi con gli adulti. Nel 1574 fonda la famiglia religiosa dei «Chierici regolari della madre di Dio» e diventa un protagonista della riforma cattolica. A Lucca cominciano a non amarlo e così, nel 1584 mentre si trova a Roma, viene bandito in perpetuo dalla sua città perché disturba l'ordine pubblico e manca di rispetto all'autorità costituita. A Roma, però, cresce il suo prestigio e Clemente VIII lo manda a riordinare congregazioni religiose e riformare monasteri. Muore a Roma il 9 ottobre 1609 e viene proclamato santo da Pio XI il 17 aprile 1938.

 

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Giona        1, 1-2, 1.11  


Giona invece si mise in cammino per fuggire lontano dal Signore.

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Salmo responsoriale

Rit. Signore, hai fatto risalire dalla fossa la mia vita           dal salmo Gio 2
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca        10, 25-37


Chi è il mio prossimo?

 

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Meditiamo insieme

 


Dio è amore, ovvio, lo sappiamo. Almeno questi duemila anni di cristianesimo a qualcosa sono serviti! Il nostro mondo parla e straparla dell'amore: di coppia, tra genitori e figli? Solo che, alla fine, ci rendiamo conto che non è semplice capire in che cosa consiste davvero l'amore. Così il simpatico dottore della legge fa una delle figure più meschine dell'intero vangelo: lui sa, conosce, sfida Gesù ma appena deve concretizzare l'amore resta impantanato, si ferma nelle secche della quotidianità. E Gesù racconta l'amore, l'amore più assurdo, inaudito: un uomo ferito e due devoti che non lo vedono neppure, che tirano diritto pur essendo stati al cospetto di Dio. Tragica farsa dell'essere umano che riesce a costruirsi una fede che lo allontana dal fratello! Ma l'inaudito è tutto in quel invece, un samaritano: un samaritano, cioè un nemico, un cane, uno di quelli da sbattere fuori, che vengono a rubarci il lavoro, si ferma e si prende in carico lo sconosciuto, gratuitamente, senza aspettarsi un premio o un riconoscimento. Ecco l'amore, dice Gesù, saper riconoscere il volto del fratello sempre e comunque, sapere cambiare i programmi della propria giornata sporcandosi le mani del sangue del ferito. E la conclusione, è tagliente: «Non chiederti chi è il tuo prossimo, ma a chi sei disposto a stare vicino?». Facciamoci carico di chi incontreremo, così come Gesù, si è fatto carico di ciascuno di noi!


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Preghiamo insieme

 

 

Il vangelo di oggi ci presenta il messaggio centrale di Cristo: l'amore verso Dio indissolubilmente legato a quello verso il prossimo. Per questo, preghiamo:
Signore, insegnaci ad amare.

Nella nostra società sempre più si parla di solidarietà, fraternità e giustizia, mentre si allarga il numero di coloro che negano Dio. Aiutaci, Signore, a comprendere che soltanto dove ci sei tu vivono la carità e l'amore vero. Preghiamo:

I cristiani a volte, per una malintesa fedeltà alla legge, trascurano l'uomo che soffre. Liberaci, Signore, da ogni legalismo e rendici sempre più umani ed evangelici. Preghiamo:

Istintivamente siamo preparati a rivolgere la nostra attenzione alle persone che ci gratificano o ricambiano le nostre attenzioni. Facci comprendere, Signore, che il vero amore è dono gratuito che non attende ricompense. Preghiamo:

Non è certo facile offrire aiuto. Fà, o Signore, che questa nostra comunità, mentre si appresta ad alleviare i disagi economici dei suoi poveri, insieme sia attenta alla loro crescita umana e spirituale. Preghiamo:

Dinanzi alla sofferenza dei nostri fratelli può nascere un sentimento di paura o di impotenza. Infondi, o Signore, nel nostro cuore quell'amore che sa trovare sempre una parola o un gesto di solidarietà e di conforto. Preghiamo: 


O Dio, fonte di ogni bene, che hai ispirato al sacerdote san Giovanni Leonardi il vivo desiderio di portare a tutti i popoli il tuo Vangelo, fa' che per sua intercessione si diffonda sempre e in ogni luogo la vera fede di Cristo. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dalla prima lettera a Timoteo di san Paolo, apostolo   (2, 1-15)

Esortazione alla preghiera

Seconda Lettura

Dalle «Lettere a papa Paolo V» di san Giovanni Leonardi, sacerdote  (Lett. per la riforma universale della Chiesa; archivio dell'Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio)
 

Criteri di autentico rinnovamento

Lunedì della III settimana, ufficio della memoria dal Comune dei santi della carità.

 

Impegno di vita 


Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiederò al Signore di darmi un cuore nuovo, capace di cogliere i bisogni dei fratelli, un amore così riconoscente dell'amore da Lui ricevuto che desideri solo di amare ogni "prossimo".
 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè le nostre comunità e i singoli fedeli si facciano attenti per cogliere le nuove forme di povertà e di bisogno e disponibili ad offrire la loro opera di assistenza. 

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Il Samaritano che passa - ed è Cristo che veramente è in viaggio - vede il ferito. Non va oltre, poiché lo scopo del suo viaggio è quello di «visitare» noi; noi per i quali è sceso sulla terra e in mezzo ai quali ha abitato. Perciò non solo si è manifestato agli uomini, ma è stato veramente in mezzo a loro... "Sulle sue ferite ha versato del vino", il vino della parola... Severo di Antiochia

 

 

 

Lunedì 9 Ottobre 2017

LE UDIENZE DI OGGI

 

Ore 10,00 
S.E. il Signor Frank-Walter Steinmeier,
Presidente della Repubblica Federale di Germania, con la Consorte, e seguito;

Ore 10,45 

Em.mo Card. Daniel N. DiNardo, Arcivescovo di Galveston-Houston (Stati Uniti d’America), Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti con:
S.E. Mons. José Horacio Gómez, Arcivescvo di Los Angeles, Vice Presidente;
Mons. J. Brian Bransfiel, Segretario Generale;
Mons. Jeffrey D. Burrill, Segretario Generale Aggiunto;

Ore 11,15 

S.E. Mons. Salvatore Pennacchio, Arcivescovo tit. di Montemarano, Nunzio Apostolico in Polonia;

Ore 12,15  

Patriarchi e Arcivescovi Maggiori (13);

Ore 12,45 

Delegazione di Rettori dell’Università di Tucumán (20).

 

 

 

 

Lunedì 9 Ottobre 2017 

- Alle ore 16, nel Salone Giovanni Paolo II a Rocca di Capri Leone, il vescovo mons. Guglielmo Giombanco presiede i lavori dell'Assemblea Ecclesiale Diocesana.

Oggi, 8 Ottobre, la Chiesa celebra la XXVII Domenica del tempo ordinario PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 08 Ottobre 2017 07:03


Celebriamo oggi la XXVII Domenica del Tempo Ordinario e la parola di Dio ci invita ad accogliere il Regno di Dio e far tesoro di ogni occasione che arriva a noi perché questo Regno cresca dentro, fuori e intorno a noi. Il Vangelo di Matteo ci presenta oggi un'altra parabola di Gesù che illustra in modo circostanziato l'itinerario della salvezza che Dio ha posto in essere prima nei confronti del popolo eletto e successivamente per l'intera umanità. Nel preparare il terreno ad accogliere il suo regno pensa pure al momento in cui chiederà conto di come si è lavorato in questo regno, quali risultati si sono dati, se si sono accolti i suggerimenti. È evidente il discorso anche del rifiuto dei capi d'Israele della figura del messia individuata qui nel Figlio del padrone della vigna, che affida la custodia e lo sviluppo di essa a dei contadini e quindi a dei lavoratori che dovevano farla progredire. Invece alla fine, oltre a rifiutare tutti gli inviati di Dio, dai profeti a tutti gli altri, rifiutano anche il Figlio di Dio, che come ben sappiamo viene condannato a morte e crocifisso.

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia          5, 1-7


La vigna del Signore degli eserciti è la casa d’Israele.

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Salmo responsoriale

Rit. La vigna del Signore è la casa d'Israele.           dal salmo 79

 

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi        4, 6-9


Mettete in pratica queste cose e il Dio della pace sarà con voi.
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo           21, 33-43


Darà in affitto la vigna ad altri contadini.

 

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Meditiamo insieme


La parola di Dio di questa XXVII domenica del tempo ordinario è appropriata al momento che stiamo vivendo: ottobre, il mese missionario. In questa domenica, infatti, si ritorna sul tema della vigna, che è l'antico Israele ed è il nuovo Israele, ovvero la Chiesa. Nell'antico popolo di Israele come nella Chiesa ci sono vignaiuoli assassini che uccidono la speranza della grazia, della vita, della comunione, della carità e dell'amore. Perché il Regno di Dio è tutto questo: è verità, giustizia, pace, amore, unità. La parabola appunto dei vignaiuoli assassini ci fa riflettere su come siamo oggi nella Chiesa. Se dalla parte di coloro che vogliono far crescere il popolo di Dio in santità e in missionarietà oppure vogliamo uccidere ogni prospettiva di vita spirituale e apostolicità, pensando che il regno sia esclusivo possesso nostro e che non serve far conoscere il Vangelo della gioia ad un mondo distratto da tante cose che non sono Dio. Invece è esattamente il contrario quello che siamo chiamati a fare, essendo membri effettivi di questo regno, mediante il battesimo. Noi siamo chiamati a diffondere questo regno, parlando di Cristo con la testimonianza della nostra vita. Anche se gli altri profeti possono essere messi in discussione, Cristo non può essere eliminato nell'orizzonte della vita di fede. Far fruttificare questo Regno è dovere di tutti.

 

 

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Preghiamo insieme

 

San Paolo ci dice che quando siamo nella necessità dobbiamo esporre a Dio le nostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. Preghiamo dunque il Signore, perché ci ascolti e ci dia ciò di cui abbiamo bisogno. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

Perché la Chiesa rimanga sempre unita a Cristo, mostrando al mondo il volto splendente dell’amore misericordioso e provvidente di Dio. Preghiamo.

Per i governanti, perché sia forte in loro la consapevolezza che il loro compito è agire come amministratori in funzione del bene comune. Preghiamo.

Perché gli uomini non cadano nella tentazione di farsi dèi della loro vita, ma riconoscano nella volontà di Dio la via verso la piena realizzazione della loro umanità. Preghiamo.

Perché i cristiani si impegnino ad annunciare a tutti il Vangelo della salvezza, riconoscendosi inviati di un Padre che confida in loro. Preghiamo.

Per coloro che si sentono soli nell’affrontare i loro problemi, perché trovino nella preghiera un sostegno e un conforto, avvertendo la vicinanza e la consolazione di Dio. Preghiamo.

Padre giusto e misericordioso, che vegli incessantemente sulla tua Chiesa, non abbandonare la vigna che la tua destra ha piantato: continua a coltivarla e ad arricchirla di scelti germogli, perché innestata in Cristo, vera vite, porti frutti abbondanti di vita eterna.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dalla prima lettera a Timoteo di san Paolo, apostolo   (1, 1-20)

La missione di Timoteo.  Paolo ministro del Vangelo

Seconda Lettura

Dalla «Regola pastorale» di san Gregorio Magno, papa  (Lib. 2, 4 PL 77, 30-31)
 


Il pastore sia accorto nel tacere, tempestivo nel parlare


Domenica della II settimana, ufficio della XXVII Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno A.

 

Impegno di vita

Oggi chiedo a Gesù di farmi tralcio fecondo dei frutti dello Spirito Santo: mitezza, bontà, amore, dominio di sè, benevolenza. 

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO


Per quanti sono chiamati a lavorare nella “vigna del Signore”: perché si considerino davvero partecipi di un servizio che li onora.


 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Oggi la Parola di Dio presenta l’immagine della vigna come simbolo del popolo che il Signore si è scelto. Come una vigna, il popolo richiede tanta cura, richiede un amore paziente e fedele. Così fa Dio con noi, e così siamo chiamati a fare noi Pastori. Anche prendersi cura della famiglia è un modo di lavorare nella vigna del Signore, perché produca i frutti del Regno di Dio. Papa Francesco

 

 

 

Domenica 8 Ottobre 2017

- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro. 

 

 

 

Domenica 8 Ottobre 2017 

- Il Vescovo mons. Guglielmo Giombanco alle ore 11 celebra l'Eucaristia domenicale nella Chiesa Madre di Piraino in occasione dei festeggiamenti in onore del Santissimo Ecce Homo.

Oggi, 7 Ottobre, la Chiesa celebra la memoria della Beata Vergine Maria del Rosario PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 07 Ottobre 2017 07:23

La celebrazione della festività odierna, istituita da S. Pio V per commemorare la vittoria riportata nel 1571 a Lepanto contro la flotta turca (inizialmente si diceva "S. Maria della Vittoria"), il giorno 7 ottobre, che in quell'anno cadeva di domenica, venne estesa nel 1716 alla Chiesa universale, e fissata definitivamente al 7 ottobre da S. Pio X nel 1913. La "festa del santissimo Rosario", com'era chiamata prima della riforma del calendario del 1960, compendia in certo senso tutte le feste della Madonna e insieme i misteri di Gesù, ai quali Maria fu associata, con la meditazione di venti momenti della vita di Maria e di Gesù. Il Rosario è, nato dall'amore dei cristiani per Maria in epoca medioevale, forse al tempo delle crociate in Terrasanta. L'oggetto che serve alla recita di questa preghiera, cioè la corona, è di origine molto antica. Gli anacoreti orientali usavano pietruzze per contare il numero delle preghiere vocali. Nei conventi medioevali i fratelli laici, dispensati dalla recita del salterio per la scarsa familiarità col latino, integravano le loro pratiche di pietà con la recita dei "Paternostri", per il cui conteggio S. Beda il Venerabile aveva suggerito l'adozione di una collana di grani infilati a uno spago. Poi, narra una leggenda, la Madonna stessa, apparendo a San Domenico, gli indicò nella recita del Rosario un'arma efficace per debellare l'eresia albigese.

 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        1, 12-14


Tutti erano assidui e concordi nella preghiera con Maria, la madre di Gesù.

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Salmo responsoriale

Rit. Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente           dal salmo Lc 1, 46-55
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca        1, 26-38


Concepirai un figlio e lo darai alla luce.

 

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Meditiamo insieme

 


Festa istituita dal Papa San Pio V nel 1572, a ricordo della vittoria navale del 7 ottobre 1571 riportata dalle forze cristiane sui turchi minacciosi, vittoria attribuita dal santo pontefice all'intercessione di "Maria aiuto dei Cristiani" invocata contemporaneamente dalle confraternite del Rosario. Il brano evangelico lucano che la liturgia propone per la memoria di oggi, ritrae Maria SS.ma nel momento inaspettato e incomprensibile da parte umana, in cui l'angelo Gabriele annuncia alla Vergine di Nazaret che sta per divenire la madre di Dio fatto uomo. E' il momento sublime della grandezza di Maria, "benedetta fra tutte le donne". E' l'inizio dell'interminabile catena delle "grandi cose" che l'Onnipotente ha compiuto in lei, nella sua assimilazione totale a Cristo suo figlio. San Giovanni Paolo II il 16 ottobre 2002 scrisse un'enciclica, intitolata "Rosarium Virginis Mariae", mettendoci con lui "alla scuola di Maria", perché occupi anche in noi un posto importante nella nostra vita spirituale. Ai noti cinque misteri della gioia, del dolore e della gloria il Papa, ha voluto aggiungere quelli della luce, anello mancante nella nostra meditazione sulla vita di Gesù. Rimettiamoci sotto il manto di Maria, "madre, maestra, guida", che sostiene il fedele con la sua intercessione potente.


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Preghiamo insieme

 

Preghiamo Cristo Gesù perchè, per l'intercessione della Vergine del Rosario, ci doni di partecipare attivamente al suo mistero di croce e risurrezione, per ottenere pienamente i doni della salvezza. Diaciamo insieme: Ascoltaci, Signore, per intercessione di Maria.

Perchè la Chiesa, sull'esempio di Maria, sappia prodigarsi per tutti i figli dispersi nel mondo, generandoli alla fede e raccogliendoli nell'unità. Preghiamo.

Perché tutti i cristiani comprendano che i misteri del Rosario sono i misteri della nostra vita umana e spirituale, nei suoi aspetti più veri e profondi. Preghiamo.

Perché seguiamo con fedeltà gli esempi dei misteri del Rosario e otteniamo i frutti che ci promettono. Preghiamo.

Perché la nostra vita spirituale segni e realizzi le tappe del suo cammino rivivendo i misteri del Rosario. Preghiamo.

O Dio, il tuo Figlio unigenito ci aprì la via dell'eterna salvezza con la sua vita, morte e risurrezione; fa' che celebrando con devota pietà i misteri del Rosario della Beata Vergine Maria, ne mettiamo in pratica l'insegnamento e ne conseguiamo le promesse.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dalla lettera ai Filippesi di san Paolo, apostolo   (4, 10-23)

Generosità dei Filippesi verso Paolo

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Bernardo, abate  (Disc. «De aquaéductu»; Opera omnia, edit. Cisterc. 5 [1968] 282-283)
 


Bisogna meditare i misteri della salvezza

 

Sabato della II settimana, ufficio della memoria dal comune della B.V. Maria con parti proprie (fino all'Ora Nona). Alle Lodi mattutine antifone proprie e salmi della domenica I settimana. Primi Vespri della XXVII Domenica del tempo ordinario, antifona al Magnificat anno A.

 

Impegno di vita 


In questo giorno con la corona del Rosario invoco la protezione della Madre di Dio per meditare sui misteri di Cristo, sotto la sua guida, che fu associata in modo tutto speciale alla vita del Figlio di Dio. 

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè tutti i cristiani riconoscano nel Rosario uno dei mezzi più validi e pur tanto semplici per evangelizzare e stabilire il regno di Dio nel mondo. 

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Recitare il Santo Rosario, quella corona meravigliosa che lega il mondo intero, significa mettersi alla scuola di Maria, apprendere da lei, Madre - Discepola, come vivere in profondità e in pienezza la fede. San Giovanni Paolo

 

 

 

Sabato 7 Ottobre 2017

LE UDIENZE DI OGGI

 
- S. E. il Sig. Andrej Plenkovic, Presidente del Governo della Croazia, e Seguito;
 
- Em.mo Card. Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi;
 
- S. E. Mons. Claudio Gugerotti, Arcivescovo titolare di Ravello, Nunzio Apostolico in Ucraina; 

- Partecipanti al Convegno Internazionale sulla Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis, promosso dalla Congregazione per il Clero.

 

Tweet di papa Francesco

Facciamo sì che anche per i minori Internet sia un luogo sicuro e ricco di umanità, una rete che non imprigiona ma aiuta a crescere.

 

– Papa Francesco (@Pontifex_it, 6 ottobre 2017)


 

 

 

Sabato 7 Ottobre 2017 

- Il vescovo mons. Guglielmo Giombanco presiede l'Eucaristia nella Chiesa Madre di Librizzi e amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.

Oggi, 6 Ottobre, la Chiesa celebra la memoria di San Bruno, monaco PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 06 Ottobre 2017 07:57

Nato in Germania nel 1030 e vissuto poi tra il suo Paese, la Francia e l'Italia, dove morì nel 1101, Bruno o Brunone, professore di teologia e filosofia, sceglie ben presto la strada della vita eremitica. Trova così sei compagni che la pensano come lui e il vescovo Ugo di Grenoble li aiuta a stabilirsi in una località selvaggia detta «chartusia» (chartreuse in francese). Lì si costruiscono un ambiente per la preghiera comune, e sette baracche dove ciascuno vive pregando e lavorando: una vita da eremiti, con momenti comunitari. Quando Bruno insegnava a Reims, uno dei suoi allievi era il benedettino Oddone di Châtillon. Nel 1090 se lo ritrova papa col nome di Urbano II, che lo sceglie come consigliere. Ottiene da lui riconoscimento e autonomia per il monastero fondato presso Grenoble, poi noto come Grande Chartreuse. In Calabria nella Foresta della Torre (ora in provincia di Vibo Valentia) fonda una nuova comunità. Più tardi, a poca distanza, costruirà un altro monastero per la vita comunitaria. È il luogo accanto al quale sorgeranno poi le prime case dell'attuale Serra San Bruno.

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Baruc        1, 15-22


Abbiamo peccato contro il Signore, gli abbiamo disobbedito.

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Salmo responsoriale

Rit. Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome           dal salmo 78
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca        10, 13-16


Chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato.

 

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Meditiamo insieme

 


Guai a te Corazim, guai a te Betsaida! Gesù oggi aggiungerebbe: guai a te, occidente, guai a voi, paesi ricchi! Guai a voi che pensate che la fede sia una cosa acquisita una volta per tutte! Guai a voi che contrapponete le civiltà e le religioni! Guai! Cerchiamo guai quando ci sediamo, quando pensiamo che la fede consista nel trasmettere ciò che abbiamo ricevuto senza fantasia, senza entusiasmo, seduti sulle nostre piccole certezze, senza riconoscere la novità di Dio. Israele attendeva allo spasimo la venuta del Messia, eppure il cuore dei grandi uomini di fede, dei responsabili del Tempio e delle sinagoghe è rimasto chiuso: né i dottori della legge, né gli scribi sono riusciti ad uscir fuori dalle loro teorie per abbracciare la realtà della venuta del Messia figlio di Dio. Così accade, spesso: quando l'abitudine si sostituisce all'entusiasmo della fede e dell'amore, lentamente ma inesorabilmente allontaniamo Dio dal nostro cuore e restiamo inchiodati alle nostre devozioni senza più fantasia, non accorgendoci che Dio ci raggiunge in maniera sempre nuova. Stiamo attenti ai segni dei tempi, senza disprezzare ciò che Dio non disprezza, ma anzi riconoscendo l'opera di Dio anche là dove abitualmente non la vediamo; ricordiamoci che Gesù apparve agli occhi dei suoi contemporanei come un bestemmiatore! Che il Signore scuota le nostre comunità sedute, le svegli, le motivi, le sproni all'annuncio del Vangelo!


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Preghiamo insieme

 

Supplichiamo Dio Padre onnipotente perché ci conceda aiuto e protezione per intercessione di San Bruno. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore, per le preghiere di San Bruno.

Perché San Bruno ci ottenga la grazia di imitare le sue virtù, particolarmente la sua bontà, la sua obbedienza al Papa, e soprattutto il suo amore a Dio nel silenzio della contemplazione, preghiamo:

Perché‚ San Bruno faccia nascere in molte anime l'attrattiva e il desiderio di consacrarsi a Dio, in una vita tutta dedita alla contemplazione dei misteri divini, preghiamo:

Perché‚ nella realtà sociale, spesso lacerata da incertezze e da mancanza di valori spirituali, la vita contemplativa, ritmata dalla preghiera, sostenga ogni sforzo degli uomini di buona volontà e sia segno di speranza e di fiducia, preghiamo:

Perché‚ anche noi prendiamo coscienza di essere popolo di Dio in cammino verso la salvezza attraverso il deserto della vita, e sostenuti dal pane della Parola e dell’Eucaristia viviamo l’esperienza della comunione e della solidarietà, preghiamo:

O Signore, per la preghiera incessante che San Bruno eleva per noi al tuo cospetto in aiuto e protezione nostra, concedi a noi tutti la fermezza della fede, la costanza nel bene e la bontà nella vita. Per Cristo nostro Signore. Amen.
 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dalla lettera ai Filippesi di san Paolo, apostolo   (3, 17 - 4, 9)

Rimanete saldi nel Signore

Seconda Lettura

Dalla «Lettera ai suoi figli Certosini» di san Bruno, sacerdote  (Nn. 1-3; SC 88, 82-84)
 


Il mio spirito esulti nel Signore

Venerdì della II settimana, ufficio della memoria dal Comune dei santi religiosi.

 

Impegno di vita 


Oggi, nella mia pausa contemplativa, rifletto sul male che provoca il rifiuto di Dio: mi strappa la mia eredità, conquistata da Gesù Cristo. È una tremenda responsabilità rifiutare l'Amore che diede origine al mio essere, alla mia vita. 
 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Per chi è lontano dai sacramenti, perché il dito di Dio tocchi nell'intimo il suo cuore, facendone scaturire il desiderio di riconciliazione.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

L'Onnipotente scrive con il suo dito nei vostri cuori non solo l'amore, ma anche la conoscenza della sua santa legge. Dimostrate con le opere ciò che amate e ciò che conoscete. San Bruno


 

 

Venerdì 6 Ottobre 2017

LE UDIENZE DI OGGI

Ore 10,30  

S.E. il Signor Saulius Skvernelis, Primo Ministro della Repubblica di Lituania, con la Consorte, e Seguito;

Ore 11,15
  

Em.mo Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli;

Ore 11,45
Il Professor Carl A. Anderson, Cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo;

Ore 12,15 
 
SALA CLEMENTINA: Partecipanti al Congresso "Child Dignity in the Digital World" (300 c.).

 

 

 

 

Venerdì 6 Ottobre 2017 

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Oggi, 5 Ottobre, la Chiesa ricorda San Placido, martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 05 Ottobre 2017 08:00

Fu, assieme a Mauro, uno dei più noti discepoli di san Benedetto. Dei due, Placido era forse il più giovane: poco più che un fanciullo, quando venne posto sotto la guida dell'abate Benedetto. Per questo viene considerato patrono dei novizi benedettini. A Placido, oltre che a Mauro, è attribuito un celebre episodio miracoloso narrato da san Gregorio Magno nei suoi Dialoghi. Mentre Benedetto era nella sua cella, un giorno, il giovane Placido si recò ad attingere acqua nel lago. Perse l'equilibrio e cadde nella corrente, che subito lo trascinò lontano dalla riva. L'abate, nella cella, conobbe per rivelazione l'accaduto. Chiamò Mauro e gli disse di correre in soccorso del confratello. Mauro si affrettò ad obbedire correndo sull'acqua, fino a raggiungerlo e trarlo in salvo. San Placido, invocato per tutto l'Alto Medioevo come "Confessore", venne trasformato in martire alla fine dell'XI secolo. Un fantasioso biografo compose infatti un falso racconto della sua Passione, sofferta in Sicilia, per opera dei Saraceni.

 

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Prima lettura

Dal libro di Neemia        8,1-4.5-6.7-12


Esdra aprì il libro della legge e benedisse il Signore, e tutto il popolo rispose: Amen, amen!

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Salmo responsoriale

Rit. I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore           dal salmo 18
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca        10, 1-12


La vostra pace scenderà su di lui.

 

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Meditiamo insieme

 


L'evangelista Luca, già all'inizio del cammino verso Gerusalemme, fa notare qual è il compito affidato ai settantadue discepoli: andare nelle città ove Gesù stava per recarsi e preparare la gente all'incontro con lui. Essi non sono chiamati a restare nei luoghi di sempre o a gestire le normali abitudini, fossero anche religiose. I discepoli sono per loro natura missionari, ossia comunicatori del Vangelo. Essi sono inviati per preparare i cuori degli uomini e delle donne ad accogliere Gesù. C'è una bella notazione di Gregorio Magno a questo brano. Egli scrive che Gesù manda i discepoli due a due perché la loro prima predicazione sia l'amore vicendevole. L'amore, infatti, è la forza dei discepoli, quelli di ieri e quelli di oggi. L'amore del Signore vince i "lupi" di questo mondo, come sperimentò Francesco d'Assisi con il "lupo" di Gubbio. I discepoli non debbono portare nulla con sé se non, appunto, il Vangelo e l'amore del Signore. Con questo bagaglio, che è assieme debole e forte, possiamo percorrere le vie del mondo, testimoniando non noi stessi, non le nostre tradizioni, non le nostre convinzioni, ma "colui che ci ha mandati". Il migliore evangelizzatore alla fine non è il migliore predicatore né il più attrezzato ma è colui che, non dovendo più difendere il suo ego, si lascia voler bene e permette all'altro di conoscerlo anche là dove lui si sente più vulnerabile, nella suo essere incompleto e bisognoso di aiuto.


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Preghiamo insieme

 

Il Signore ci chiama a quest'eucaristia per farci suoi discepoli e consegnarci la legge dell'amore, Invochiamolo quindi con fede, dicendo: Manda anche noi, Signore.

Per la Chiesa, istruita nell'amore da Cristo, perché mite e operosa vivifichi la comunità degli uomini. Preghiamo:

Per le nostre città, perché con pazienza diventino i luoghi per un'armoniosa convivenza umana. Preghiamo:

Per le nostre case, perché l'adesione amorosa alla legge del Signore ne faccia segni di riconciliazione e di pace. Preghiamo:

Per quanti hanno il compito di predicare il vangelo, perché lo Spirito li rivesta di scienza e di perseveranza, e prepari i cuori all'ascolto. Preghiamo:

Per noi che ci raduniamo per l'Eucaristia, perché ci sentiamo mandati ad annunciare la pace e il regno del Signore. Preghiamo:


Accogli, Signore, la preghiera dei tuoi figli, perché la tua parola arrivi ai confini del mondo e si estenda ovunque il regno del tuo amore. Te lo chiediamo con fiducia per Cristo nostro Signore. Amen.

 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dalla lettera ai Filippesi di san Paolo, apostolo   (3, 1-16)

L'esempio di Paolo

Seconda Lettura

Dalla «Lettera ai Filippesi» di san Policarpo, vescovo e martire  (Capp. 12, 1 - 14; Funk, 1, 279-283)
 

Cristo vi faccia crescere nella fede e nella verità

Giovedì della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita 


Mi ricorderò di annunciare la pace del Signore a chi oggi incontrerò, e cercherò un'opportunità per manifestare la gioia che la mia fede mi assicura. 
 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Per quanti hanno il compito di predicare il vangelo, perché lo Spirito li rivesta di scienza e di perseveranza, e prepari i cuori all'ascolto.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Senza lo Spirito Santo, Dio è lontano, Cristo resta nel passato, il Vangelo è una lettera morta, la chiesa una semplice organizzazione, l'autorità un potere, la missione una propaganda, il culto un ricordo, e l'agire cristiano una morale di schiavi. Patriarca Atenagora I


 

 

Giovedì 5 Ottobre 2017

LE UDIENZE DI OGGI

Ore 9,30
SALA CLEMENTINA: Sacerdoti dell'Arcidiocesi di Lyon (Francia) (100 c.)
Ore 10,30
Delegazione del "United Bible Societies Relations Committee" (12)
Ore 11,00
S.E. Mons. Vito Rallo, Arcivescovo tit. di Alba, Nunzio Apostolico in Marocco
Ore 11,30
Membri del Sinodo della Chiesa Caldea (20)
Ore 12,00
AULA DEL SINODO: Partecipanti all'Assemblea Generale dei Membri della Pontificia Accademia per la Vita.

 

 

 

 

Giovedì 5 Ottobre 2017 

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