NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 27 Febbraio, la Chiesa ricorda San Gabriele dell'Addolorata PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 27 Febbraio 2024 07:46

Francesco Possenti nacque ad Assisi nel 1838. Perse la madre a quattro anni. Seguì il padre, governatore dello Stato pontificio, e i fratelli nei frequenti spostamenti. Si stabilirono, poi, a Spoleto, dove Francesco frequentò i Fratelli delle scuole cristiane e i Gesuiti. A 18 anni entrò nel noviziato dei Passionisti a Morrovalle (Macerata), prendendo il nome di Gabriele dell'Addolorata. Morì il 27 Febbraio 1862, 24enne, a Isola del Gran Sasso, avendo ricevuto solo gli ordini minori. È lì venerato, nel santuario che porta il suo nome, meta di pellegrinaggi, soprattutto giovanili. Gabriele fu dichiarato santo, e quindi proposto alla venerazione ed imitazione di tutti i fedeli ma specialmente dei giovani, il 13 maggio 1920 dal Papa Benedetto XV. Pochi anni dopo, nel 1926, Pio XI lo dichiarò Patrono della Gioventù Cattolica italiana. Il ricordo di questo santo è molto vivo specialmente in Abruzzo, nel Santuario di Isola, che è meta di pellegrinaggio di centinaia di migliaia di giovani ogni anno. Questi ragazzi vedono in Gabriele un santo ancora oggi valido e moderno, un aiuto alla loro crescita umana e spirituale. Da ricordare e da imitare.

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         9, 4-10

Imparate a fare il bene, cercate la giustizia.

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Salmo responsoriale

Rit. A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.           dal salmo 49 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              23, 1-12

Dicono e non fanno.

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Meditiamo insieme

Strana epoca la nostra. Siamo tutti allergici all'autorità, all'obbligo, indispettiti quando qualcuno fa pesare il suo ruolo, tutti - giustamente - vogliosi di autonomia e di libertà, non sappiamo fare a meno di affidarci al guru di turno, al mistico che - più o meno ragionevolmente - ci dia un consiglio, una dritta su come risolvere i nostri problemi, su come affrontare le nostre fragilità. Il nostro è un tempo pieno di maestri, di tuttologi, di opinionisti, più aumenta il senso di insicurezza e la relatività del pensiero e più aumentano coloro che hanno qualcosa da dire. Gesù, guru che non coltiva l'immagine della sua persona, leader che si occupa più dei suoi discepoli che del suo successo, è e resta un Maestro unico nella storia, che non si è lasciato travolgere dal potere ma che, al contrario, ha scoraggiato da subito fanatismi e atteggiamenti immaturi da parte dei suoi discepoli. Abbiamo bisogno, ancora oggi, di persone significative che ci diano una mano nel difficile mestiere del vivere, parole che non siano abitudine o sicumera ma profezia e speranza. Tutti abbiamo un maestro (o più di uno): l'opinione della gente, i miei appetiti, il vincente di turno? l'importante è scegliersi il Maestro giusto. Ai discepoli del Nazareno è chiesto di avere solo lui al centro della vita, le sue parole e i suoi gesti, e di seguirlo con riflessione adulta, con passione ferma e critica, con verità del cuore, senza deleghe, alla scoperta di un Dio adulto che ci tratta da adulti.  

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Preghiamo insieme


Dio, unico nostro Padre, da cui trae origine ogni paternità sulla terra, si china su di noi e accoglie la nostra preghiera. Diciamo insieme: Donaci un cuore umile, Signore.

Perchè i ministri di Dio e della Chiesa preferiscano servire che essere serviti, dimostrando che vi è una sola autorità, quella del Padre celeste, e un solo insegnamento, quello del Figlio Gesù. Preghiamo:

Perchè coloro che hanno responsabilità nell'ambito culturale, politico, economico, sociale, adempiano la loro missione con umiltà e spirito di servizio. Preghiamo:

Perchè i paesi poveri possano ricorrere agli aiuti internazionali senza dover accettare egemonie e soprusi. Preghiamo:

Perchè i giovani considerino l'impegno politico come legittima vocazione dei laici cristiani. Preghiamo:

Perchè l'Eucaristia, che ricorda l'ultima cena in cui Gesù lavò i piedi agli apostoli, liberi il nostro cuore da ogni chiusura e ci renda capaci di amare il prossimo. Preghiamo:

Signore, liberaci dall'insidiosa ipocrisia del fare il bene per il consenso, il plauso, l'ammirazione. Rendici interiormente semplici e liberi di amare servendo Te in tutto. 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (14, 10-31)

La pioggia della manna nel deserto

Seconda Lettura

Dal «Commento sui salmi» di sant'Agostino, vescovo  

(Salmo 140, 4-6; CCL 40, 2028-2029)

La Passione di tutto il Corpo di Cristo

Martedì della II settimana, feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Oggi proverò a dar prova di essere vero testimone di Gesù con le parole e con le opere.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Perchè le autorità ecclesiastiche sappiano rinunciare a titoli e privilegi, ricordando che Dio li ha chiamati non a esercitare un potere, ma a servire i fratelli.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Chi è innamorato di Dio non pretende né guadagno né premio, ma desidera solo perdere se stesso e ogni cosa per amore di lui, riponendo in ciò il suo vantaggio. San Giovanni della Croce

 

 

  

 

Martedì 27 Febbraio 2024

 

 


 

Martedì 27 Febbraio 2024


- Il Vescovo Guglielmo prosegue la Visita Pastorale a Santo Stefano di Camastra con il seguente programma:

Ore   9.30: Visita al Centro Dialisi;

Ore 10.00: Visita alla Scuola dell'Infanzia P. Botte - IC S. Stefano di Camastra;

Ore 10.30: Visita alla Scuola dell'Infanzia Favatà - IC S. Stefano di Camastra;

Ore 11.00: Visita alla Scuola Primaria L. Radice - IC S. Stefano di Camastra;

Ore 12.00: Visita alla Scuola Secondaria M. Buonarroti - IC S. Stefano di Camastra;

Ore 16.00: Incontro con gli anziani alla «Casa del Sole»;

Ore 18.00: Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre;

Ore 19.00: Incontro con le famiglie in Chiesa Madre. 

Oggi, 25 Febbraio, la Chiesa celebra la Seconda Domenica di Quaresima PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 25 Febbraio 2024 07:32

La seconda domenica di Quaresima ci porta sul mome Tabor con Gesù e i tre discepoli prescelti per la contemplazione del volto trasfigurato del Crocifisso. Trasfigurazione e Passione di Gesù sono, infatti, strettamente collegate a livello teologico, scritturistico, spiritualistico e morale. Il mistero del Redentore è il mistero del Crocifisso Risorto. È necessario salire al Golgota per salire all'ultimo definitivo Tabor della storia personale e dell'intera umanità, il Tabor della contemplazione del risorto, del Cristo glorioso, della vera e definitiva gioia per l'umanità. Per arrivare a questo vertice bisogna passare per il calvario, il calvario della vita di ciascuno di noi, quello che sperimentiamo nella nostra vita con la sofferenza, la malattia, la solitudine, l'incomprensione, l'emarginazione e quanto è frutto di una distorsione della vita umana, sempre più umiliata e vilipesa in tante situazioni della storia di oggi e di sempre. Gesù sul Tabor riscatta la dignità dell'uomo e lo fa entrare in quel mistero della gioia senza fine alla quale tutti aspiriamo.


 

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Prima lettura

Dal libro della Genesi         22,1-2.9.10-13.15-18

Il sacrificio del nostro padre Abramo.

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Salmo responsoriale

Rit. Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.           dal salmo 115

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani        8, 31-34

Dio non ha risparmiato il proprio Figlio.

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              9, 2-10

Questi è il Figlio mio, l’amato. 

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Meditiamo insieme

La seconda domenica di quaresima ci schiude dinanzi un'esperienza gaudiosa che fa quasi palpare ai discepoli la divinità di Cristo. Eppure vi si registra spavento e incomprensione, luce che anticipa quella della resurrezione e ombra dell'imminente passione.
Quel Figlio immensamente amato sta per essere immolato sull'altare della croce. C'è di che restare sgomenti, come il giorno in cui Pietro si sentì autorizzato a protestare all'annuncio della passione. Come coniugare insieme amore e morte? Eppure questo binomio risulta inscindibile: l'amore è dolore trasfigurato, è dare la vita. Non importa se il dono si concentra in un gesto di suprema generosità o se viene sminuzzato giorno dopo giorno fino alla consumazione totale. Ciò che conta è dare e dare tutto! Nell'esperienza umana, troppo spesso si deve registrare il triste naufragio di relazioni che erano partite all'insegna dell'amore. Alla radice c'è sempre il tentativo di scindere amore e morte. Se per amore si intende soddisfacimento personale totale e incontrastato di ogni desiderio e pulsione, prescindendo dall'altro, anzi pretendendo di spremerlo dall'altro, prima o poi si resta delusi e ci si ritrae nauseati.
La trasfigurazione dimostra che l'amore non solo non è incompatibile con il dolore, ma manifesta la propria divina radice proprio nella totalità di una dedizione che ha il sapore della morte a se stessi in vista della vita, della pienezza che si vuole promuovere nella persona amata.
In primo luogo siamo invitati in questa Quaresima a trasfigurarci mediante la fede in Gesù Cristo, cambiando il nostro modo di vivere, rinnovandoci dal profondo del nostro cuore, per far sì che questi santi giorni che il Signore ci dona da vivere, siano davvero promettenti di pace spirituale. Inoltre, non c'è rinnovamento se la nostra fede è tiepida e ferma nel suo progressivo cammino verso un maggiore e fiducioso abbandono in Dio. Infine, non ci può essere trasfigurazione se non ci facciamo aiutare da Cristo, dalla sua parola che è vita, dalla parola del Dio vivente che per sua natura ci porta a contemplare e a riflettere. Docili alla parola del Signore, attimo per attimo ci trasfigureremo per essere davvero nuove e rinnovate creatura, capaci di atti generosi come Abramo e soprattutto con la stessa potenzialità del Cristo che per amore nostro ha dato la sua vita sulla croce.  

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Preghiamo insieme


Nella Trasfigurazione di Cristo gli apostoli Pietro Giacomo e Giovanni hanno acquisito per primi la certezza che il Padre celeste ci ama, e ci salva. Con la Preghiera dei fedeli gli presentiamo ora i sentimenti del nostro cuore. Preghiamo insieme dicendo: Mostraci, Signore, lo splendore del tuo volto.

Per la santa Chiesa di Dio. Sul monte Tabor tre apostoli smarriti trovarono nel fulgore del Cristo quei motivi di fede che li sosterranno di fronte allo scandalo della croce. Perché anche i cristiani di oggi, soprattutto nei momenti difficili, sappiano guardare al Cristo trasfigurato, e irrobustire la loro fiducia nel progetto di salvezza che Dio realizza con la Chiesa nel mondo, preghiamo.

Per coloro che si sono consacrati al Signore nella vita religiosa. Nella contemplazione di Cristo salvatore e amico essi trovano il senso della loro missione. Perché sappiano condurre anche gli altri lungo le vie dello spirito, fino a quell’incontro con Cristo che dà pieno significato all’esistenza, preghiamo.

Per coloro che non riescono a trovare un senso al vivere e al morire. Cristo, vincitore della morte, deve diventare anche per loro la ragione della speranza. Perché trovino in sé il desiderio di incontrare il Signore, rafforzino la loro volontà di cercarlo, e conoscano infine la gioia di trovarlo, preghiamo.

Per coloro che vivono nello scoraggiamento e nello sconforto. Molte persone anche accanto a noi sono travagliate da situazioni esistenziali difficili, che le portano rinchiudersi nella solitudine e nel dolore. Perché come gli apostoli sul Tabor sappiano guardare al volto luminoso di Cristo, e riceverne forza spirituale per riprendere il cammino, preghiamo.

Per la nostra comunità. Il nostro stile di vita sincero e coerente dovrebbe essere per gli altri un valido motivo per accogliere il Vangelo. Perché chi ci vive accanto possa scorgere d’ora innanzi nella nostra testimonianza la luce del Cristo risorto, preghiamo.

O Dio nostro Padre, trasfigura anche noi, che crediamo in te e nel tuo progetto di salvezza. Donaci la forza di operare, al di là di ogni dubbio e crisi, ciò che è bene in mezzo ai fratelli. Per Cristo nostro Signore.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (13, 17 - 14, 9)

Il cammino del popolo fino al Mare Rosso

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa
  (Disc. 51, 3-4. 8; PL 54, 310-311. 313)

La legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo

Domenica della II settimana, ufficio proprio della II Domenica di Quaresima. Si omette il Te Deum.

 

Impegno di vita

Oggi rivolgo a Dio una preghiera speciale per tutti i giovani, perchè, con lo stesso entusiasmo di Pietro, possano scoprire la bellezza di camminare accanto a Gesù, affrontando coraggiosamente le sfide della vita.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per la Chiesa, pellegrina nel mondo, perchè volga sempre lo sguardo al volto splendente del Figlio amato e lo sappia indicare a tutta l'umanità, attraverso le parole e la testimonianza.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

La Trasfigurazione del Signore non ci indica altro se non la nostra missione: quella di andare sempre oltre ciò che viviamo con i nostri sensi esterni o interni, per raggiungere la Verità, per trovare la strada giusta: la Via, per essere pienamente noi stessi: la Vita. Luciano Sanvito

 

  

 

Domenica 25 Febbraio 2024

- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.  


 

Domenica 25 Febbraio 2024


- Il Vescovo Guglielmo inizia la Visita Pastorale a Santo Stefano di Camastra con il seguente programma:

Ore 10.30: accoglienza in piazza Matrice e saluti di benvenuto;

Ore 11.00: Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre;

Ore 16.00: in Chiesa Madre incontro con il Consiglio Pastorale, Operatori Pastorali, Associazioni, Gruppi e Movimenti ecclesiali;

Ore 18.00: Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre;

Ore 19.00: in Chiesa Madre incontro con i giovani e giovanissimi.

 

Oggi, 26 Febbraio, la Chiesa ricorda Sant'Alessandro PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 24 Febbraio 2024 21:57

Tra i numerosi santi con questo nome, il patriarca Alessandro, nato verso il 250, merita un posto di primissimo piano nell'elenco dei grandi campioni della fede, essendo stato uno dei protagonisti nella lotta all'eresia ariana. Uomo di profonda cultura unita a zelo e bontà, Alessandro fu eletto nel 313 alla importante sede patriarcale di Alessandria d'Egitto. Pare che lo stesso Ario, ordinato sacerdote dal predecessore S. Achilla forse dietro indicazione di Alessandro, sia stato tra i promotori della sua elezione. Al Concilio di Nicea troviamo accanto all'anziano e malato Alessandro il suo battagliero diacono Atanasio, che gli succederà nella sede episcopale e porterà a fondo la lotta all'eresia ariana. Alessandro venne accolto trionfalmente al suo ritorno ad Alessandria, dove si rimise al lavoro per sanare le ferite prodotte dallo scisma. La morte lo colse cinque mesi più tardi. La data è incerta: quella del 26 febbraio del 328 è suffragata da maggiori testimonianze. 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Daniele         9, 4-10

Abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi.

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Salmo responsoriale

Rit. Signore, non trattarci secondo i nostri peccati.           dal salmo 78 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              6, 36-38

Perdonate e sarete perdonati.

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Meditiamo insieme

Sulle labbra del Maestro sembra sempre tutto così semplice! L'invito alla conversione, l'accogliere la presenza di Dio nella nostra vita, comporta inevitabilmente un cambiamento. Un cambiamento che si nota, che si misura, un "fare" da cui non scaturisce la fede ma che la incarna e la manifesta. Siamo chiamati ad imitare l'azione di Dio, a giudicare noi stessi e gli altri secondo il suo stile, benevolo ed esigente, come è di chi ama davvero; a non condannare, a perdonare per essere perdonati. Il discepolo manifesta l'amore che riceve dal Padre soprattutto con la misericordia. Là dove Matteo, come abbiamo letto, scrive "siate perfetti come è perfetto il Padre", Luca scrive "siate misericordiosi come lo è il Padre". La perfezione di Dio consiste nella sua immensa misericordia, nel guardare la miseria col cuore, nel sapere compatire per poi accompagnare nel cambiamento. Dio non è un mollaccione cui facciamo pena, ma colui che capisce la nostra fragilità e, senza condannare, ci aiuta ad accoglierla e, a volte, a superarla. Sia la misericordia a caratterizzare la nostra ricerca di fede e la giornata che stiamo iniziando!

 

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Preghiamo insieme


Il Signore che nella santa Quaresima chiama a conversione il suo popolo, perchè riconosca e confessi le colpe, ora guarda a noi con particolare sollecitudine ascoltando la nostra supplica:
Perdona, Signore, le nostre colpe.

Per la Chiesa che parla alle coscienze degli uomini, perchè il suo messaggio sia accolto con favore e contribuisca al discernimento della verità. Preghiamo:

Per l'uomo che è tentato di costruirsi una morale personale, perchè con umiltà si metta in ascolto e in dialogo con Dio e con gli altri. Preghiamo:

Per quanti, specialmente fra i giovani, hanno perso il senso del peccato, perchè riconoscano l'opportunità di lasciarsi nuovamente evangelizzare. Preghiamo:

Per i bambini della prima confessione, perchè nell'incontro sacramentale con il sacerdote sperimentino la gioia dell'incontro con Dio Padre. Preghiamo:

Per noi che abbiamo iniziato questa eucaristia confessando i nostri peccati, perchè, liberati da ogni male, perseveriamo nella grazia divina sicuri da ogni turbamento. Preghiamo:

O Dio, che non misuri il tuo perdono secondo le nostre categorie, aiutaci a non giudicare e condannare, ma a praticare la misericordia e il perdono. Per Cristo nostro Signore. Amen.
 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (14, 10-31)

Il passaggio del Mare Rosso

Seconda Lettura

Dalle «Catechesi» di san Giovanni Crisostomo, vescovo
  (Catech. 3, 24-27; Sc 50 bis, 165-167)

Mosè e Cristo

Lunedì della II settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Quante volte nella mia vita mi sono ribellato ai disegni del Signore? Oggi chiedo a Gesù un cuore umile, disposto ad accogliere con gioia la volontà di Dio.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per i giovani e per coloro che hanno perso il senso del peccato, perchè con umiltà comprendano la propria debolezza e si aprano alla novità del perdono del Padre.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Qualunque cosa abbiamo da perdonarci a vicenda, è sempre piccola cosa rispetto alla bontà di Dio che perdona a noi. E infine sentiamo dalla croce la preghiera di Gesù: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno" (Lc 23,34). Benedetto XVI

 

  

 

Lunedì 26 Febbraio 2024

 

Udienze sospese a causa di uno stato influenzale che ha colpito il Santo Padre Francesco.

 

 


 

Lunedì 26 Febbraio 2024


- Il Vescovo Guglielmo prosegue la Visita Pastorale a Santo Stefano di Camastra con il seguente programma:

Ore 10.00: presso la Sala Consiliare Incontro con Sindaco, Amministrazione, impiegati comunali, Parco dei Nebrodi, Centro per l'impiego, Protezione civile;

Ore 11.00: presso la Caserma dei Carabinieri incontro con i Carabinieri, sez. A.N.C., Ass. Co.Tu.Le.Vi, Club Soroptimist Nebrodi;

Ore 11.45: Incontro con la Guardia Costiera presso la loro sede;

Ore 12.00: Incontro con gli operatori del Servizio 118;

Ore 16.00: Incontro con i lavoratori nella zona industriale;

Ore 16.45: Visita ad alcuni ammalati;

Ore 18.00: Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre;

Ore 19.00: Adorazione Eucaristica comunitaria in Chiesa Madre.

Oggi, 24 Febbraio, la Chiesa ricorda San Sergio, martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 24 Febbraio 2024 07:03

 

San Sergio, martire di Cesarea di Cappadocia, quasi ignorato dalle fonti agiografiche greche e bizantine, ha avuto una certa popolarità in Occidente, grazie a una Passio latina che ci descrive così il suo martirio: durante le celebrazioni annuali in onore di Giove, all'epoca dell'imperatore Diocleziano, il governatore dell'Armenia e della Cappadocia, Sapricio, trovandosi a Cesarea, ordinò che fossero convocati davanti al tempio pagano tutti i cristiani della città per costringerli a rendere il culto a Giove. Tra la folla comparve anche Sergio, un anziano magistrato, che da tempo aveva abbandonato la toga per fare vita eremitica.
La sua presenza produsse l'effetto sorprendente di spegnere i fuochi preparati per i sacrifici. Si attribuì immediatamente la causa dello strano fenomeno ai cristiani che col loro rifiuto avevano irritato il dio. Si fece allora avanti Sergio e spiegò che la ragione dell'impotenza degli dèi pagani era da cercarsi molto in alto, nella onnipotenza del vero e unico Dio, adorato dai cristiani. Sergio venne arrestato e condotto davanti al governatore, il quale con giudizio sommario lo condannò alla decapitazione. La condanna venne eseguita immediatamente: era il 24 febbraio. Il corpo del martire, raccolto dai cristiani, ebbe sepoltura in casa di una pia donna. Di qui le reliquie furono trasportate in Spagna, nella città andalusa di Ubeda. 
 

 

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Prima lettura

Dal libro del Deuteronomio         26, 16-19

Sarai un popolo consacrato al Signore tuo Dio.

 

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Salmo responsoriale

Rit. Beato chi cammina nella legge del Signore.           dal salmo 118

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              5, 43-48

Siate perfetti come il Padre vostro celeste. 

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Meditiamo insieme

Il brano del Vangelo della liturgia odierna è tratto dal discorso della montagna ed è riportato dall'evangelista Matteo. Gesù vuol tratteggiare il volto del suo vero discepolo. Lo fa con una serie di istruzioni che, con l'amore superano la legge mosaica. Proviamo a leggere, proprio in questa prospettiva, quanto ci sta dicendo Gesù, per scoprire nelle sue istruzioni preziose una gara di amore. È questo l'invito di Gesù ed è rivolto ai suoi discepoli. Facciamo allora nostro questo invito. Scopriremo in questo insegnamento tutta la bellezza di essere suoi discepoli. Non presumiamo però di essere come dei privilegiati che vivono in mondo perfetto. Gesù conosce bene le difficoltà della vita e non le nasconde; Egli regala, come dono prezioso, la possibilità di viverle nella fiducia e nella speranza. La base operativa di questo progetto di vita è il saper perdonare ed il gareggiare a vicenda nell'amore e nella generosità. L'insegnamento di Gesù ci pone su questa traiettoria di amore con lo slancio che possiamo avere dai benefici delle sue grazie. Il vero cristiano si riconosce da come riesce ad amare. In questa coerenza di vita, che si realizza nella quotidianità, riconosciamo il volto di Gesù. Su quel Volto tratteggiamo il volto del suo vero discepolo.

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Preghiamo insieme

 

 Il Signore che ci ha scelti come suo popolo, donandoci la legge perfetta dell'amore, perchè divenissimo simili a lui che è l'amore, ora ci viene incontro e ascolta la nostra umile preghiera. Per questo diciamo: Insegnaci ad amare, Signore.


Per il Papa Francesco, i vescovi e i sacerdoti che, come Mosè, hanno il compito di far conoscere la legge dell'amore cristiano: siano loro i primi a praticarla con l'umiltà e il coraggio dei pastori del gregge. Preghiamo:

Per le società lacerate da divisioni e conflitti: il messaggio di Gesù sull'amore dei nemici favorisca la ricerca di nuovi rapporti di giustizia e di pace. Preghiamo:

Per il mondo della sofferenza che invoca amore e solidarietà: trovino nella nostra comunità lo spazio della speranza e della vita. Preghiamo:

Per i gruppi delle comunità ecclesiali: vivano la carità e promuovano servizi efficaci con la gratuità del vangelo. Preghiamo:

Per noi che rinnoviamo il sacrificio della croce: sappiamo offrire amore e pace ai nostri vicini. Preghiamo.

O Dio, noi siamo qualcosa di particolare per te, perchè siamo il tuo popolo; aiutaci ad imitarti nel dono dell'amore, perchè ogni nostro fratello, anche il nemico, diventi qualcosa di particolare per noi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (12, 37-49; 13, 11-16)

Partenza degli Ebrei
Leggi sulla Pasqua e sui primogeniti

Seconda Lettura

Dalla Costituzione pastorale «Gaudium et spes» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa mel mondo contemporaneo
   (Nn. 9-10)

Gli interrogativi più profondi dell'uomo

Sabato della I settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima (fino all'Ora Nona). Primi Vespri della II Domenica di Quaresima.

 

Impegno di vita

L'insegnamento di Gesù è amare i nemici. Oggi abbandono ogni mia difesa e apro generosamente il cuore a quantio non mi rispettano.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per i Paesi lacerati da divisioni e conflitti: il messaggio dell'amore ai nemici insegnato da Gesù favorisca la ricerca di nuovi rapporti di giustizia e di pace.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Le persone ti pesano? Non caricarle sulle spalle, portale nel cuore. Dom Hèlder Camara

 

  

 

Sabato 24 Febbraio 2024

 

A causa di un lieve stato influenzale, in via precauzionale il Papa ha annullato le udienze previste per la giornata di oggi.

 


 

Sabato 24 Febbraio 2024


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Oggi, 23 Febbraio, la Chiesa commemora San Policarpo, vescovo e martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 23 Febbraio 2024 07:54

Nato a Smirne nell'anno 69 «fu dagli Apostoli stessi posto vescovo per l'Asia nella Chiesa di Smirne». Così scrive di lui Ireneo, suo discepolo e vescovo di Lione in Gallia. Policarpo viene messo a capo dei cristiani del luogo verso il 100. Nel 107 è testimone del passaggio per Smirne di Ignazio, vescovo di Antiochia, che va sotto scorta a Roma dove subirà il martirio. Policarpo lo ospita e più tardi Ignazio gli scriverà una lettera divenuta poi famosa. Nel 154 Policarpo va a Roma per discutere con papa Aniceto sulla data della Pasqua. Dopo il suo ritorno a Smirne scoppia una persecuzione. L'anziano vescovo (ha 86 anni) viene portato nello stadio, perché il governatore romano Quadrato lo condanni. Policarpo rifiuta di difendersi davanti al governatore, che vuole risparmiarlo, e alla folla, dichiarandosi cristiano. Verrà ucciso con la spada. Sono circa le due del pomeriggio del 23 febbraio 155.
 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Ezechiele         18, 21-28

Forse che io ho piacere della morte del malvagio, o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva? 

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Salmo responsoriale

Rit. Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?           dal salmo 129 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              5, 20-26

Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello. 

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Meditiamo insieme

Dovendo orientare la nostra vita alla conversione, la Quaresima ci fa ascoltare brani del "discorso della montagna", come in questo passo, nel quale Gesù proclama la legge nuova, un rapporto nuovo di giustizia. "Avete inteso che fu detto agli antichi "Non uccidere? ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto al giudizio?". La legge in sé provoca, accusa e punisce le trasgressioni, fungendo da carceriere, pedagogo e tutore dell'uomo. Gesù è venuto a liberarci dalla schiavitù della legge, non abolendola, ma a darle compimento. Infatti dietro la legge che condanna la trasgressione, c'è il Padre che pur condannando il peccato accoglie e perdona il peccatore in Cristo. "Sono venuto a salvare non a condannare" e ancora "Dio ha tanto amato gli uomini da dare il suo Figlio". Gesù parla con autorità pari a colui che diede le Dieci Parole. "Io però vi dico". Ecco perché Gesù fu così preciso e così severo. Egli voleva spezzare la facile e abbastanza comune "logica della riproduzione del male": rendere male per male, disprezzo per disprezzo, insulto per insulto. Non basta evitare di nuocere all'altro; si deve avere per lui il massimo rispetto senza offenderlo neppure leggermente. Anzi l'accordo fraterno è così importante che la riconciliazione ha la precedenza su ogni culto religioso. La Quaresima è tempo opportuno per esaminarci e prendere decisioni affinché ogni nostro rapporto con gli altri sia ristabilito nella luce del Signore.  

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Preghiamo insieme


Il Signore è fonte di vita e di gioia per i peccatori che si pentono. Per questo, rivolgiamo a lui le nostre preghiere, che esprimono l'ansia di riconciliazione della Chiesa e del mondo. Preghiamo insieme dicendo: Rendici capaci di riconciliazione, Signore.

Perchè la Chiesa, che proclama la lieta novella della riconciliazione, sappia evitare con umiltà gli atteggiamenti e le parole che possono disturbare i germi di fede dell'uomo. Preghiamo:

Perchè i governanti dei popoli si convincano che non si dà vera civiltà senza il riferimento a Dio. Preghiamo:

Perchè coloro che si pentono e si dissociano dalla violenza e dalla criminalità, sperimentino nel perdono cristiano la possibilità di una vita nuova. Preghiamo:

Perchè l'esercizio del perdono, in famiglia o nella società, riveli il fascino e la potenza dell'amore di Dio che tutto scusa e tutto comprende. Preghiamo:

Perchè la conversione del cuore, sollecitata dall'Eucaristia e dalla penitenza quaresimale, trasformi le nostre parole e le nostre opere. Preghiamo:
 

O Dio, Signore e Padre di tutti gli uomini, che hai unito alla schiera dei martiri il vescovo san Policarpo, concedi anche a noi per sua intercessione di bere al calice della passione del Cristo e di comunicare alla gloria della risurrezione.  

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (12, 21-36)

Decima piaga: la morte dei primogeniti

Seconda Lettura

Dallo «Specchio della carità» di sant'Aelredo, abate   (Lib. 3, 5; Pl 195, 582)

La carità fraterna deve conformarsi all'esempio di Cristo

Venerdì della I settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Oggi mi aprirò al Signore, dicendogli che credo all'assoluta sua possibilità di far cose nuove: in me e negli altri. E, ad ogni buon conto, gli chiederò anzitutto che il mio essere in cammino verso la casa del Padre sia nella riconciliazione piena con tutti, in quello spirito di fraternità e solidarietà che facilita lo scorrere in me della grazia - soccorso alla conversione.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per Papa Francesco che oggi conclude gli Esercizi spirituali della Quaresima con la Curia Romana: lo Spirito di Dio lo renda forte contro la violenza e l'oppressione, instancabile nell'annuncio missionario del vangelo, solidale con i poveri.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

C'è un criterio per sapere se Dio sta vicino o lontano da noi: chiunque si preoccupi dell'affamato, del nudo, del povero, dello scomparso, del torturato, del prigioniero, di tutta questa carne che soffre, ha vicino Dio. "Griderai al Signore e ti ascolterà". Beato Oscar Romero

VIA CRUCIS
Venerdì 23 Febbraio

 

Oggi ripercorriamo il cammino della passione del Signore con il pio esercizio della Via della Croce. (Per la meditazione delle singole stazioni clicca sull'immagine sopra riportata)

 

  

Venerdì 23 Febbraio 2024

Alle ore 9, nell'Aula Paolo VI , il cardinale Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, tiene la Prima Predica di Quaresima; partecipano i cardinali, arcivescovi e vescovi, prelati della Famiglia pontificia, dipendenti della Curia romana, del Governatorato vaticano e del Vicariato di Roma, i superiori generali o i procuratori degli ordini religiosi facenti parte della cappella pontificia, seminaristi e studenti dei collegi dell’Urbe, gentiluomini di Sua Santità, addetti di Anticamera e tutti coloro che lo desiderano. Tema delle cinque prediche di Quaresima: «Ma voi, chi dite che io sia?» (Mt 16, 15). Le successive prediche di Quaresima si terranno nei venerdì del tempo quaresimale: 1, 8, 15 e 22 Marzo.

 

 


 

Venerdì 23 Febbraio 2024


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